DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI D.Lgs 81/08 smi, DM 10/03/98 TU in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro

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Istruzione operativa di sicurezza contro il rischio di esplosione SCOPO 4/06/203 di 9 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI D.Lgs 8/08 smi, DM 0/03/98 TU in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro Viale Viale America, 05 56025 Gello di Pontedera (PI) ISTRUZIONE OPERATIVA DI SICUREZZA CONTRO IL RISCHIO DI ESPLOSIONE

SCOPO 4/06/203 2 di 9 INDICE SCOPO 3 2 PREMESSA 3 3 ZONE A RISCHIO DI ESPLOSIONE 5 4 COMPORTAMENTI DI SICUREZZA 7 4. Controllo dell atmosfera esplosiva 8 4.2 Categorie di attrezzature da lavoro 8

SCOPO 4/06/203 3 di 9 SCOPO La presente istruzione ha lo scopo di illustrare le principali norme di esercizio da rispettare durante lo svolgimento di attività all interno ed in prossimità delle aree di lavoro classificate a rischio esplosione. 2 PREMESSA Secondo quanto previsto dal Titolo XI del D.Lgs 8/08 smi, il datore di lavoro ripartisce in zone le aree in cui possono formarsi atmosfere esplosive. Un area in cui può formarsi un atmosfera esplosiva in quantità tali da richiedere particolari provvedimenti di protezione per tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori interessati, è considerata area esposta a rischio di esplosione. Le aree a rischio di esplosione sono ripartite in zone in base alla frequenza e alla durata della presenza di atmosfere esplosive: Zona 0: Luogo dove è presente continuamente o per lunghi periodi un'atmosfera esplosiva per la presenza di gas. Zona : Luogo dove è possibile sia presente durante il funzionamento normale un'atmosfera esplosiva per la presenza di gas. Zona 2: Luogo dove non è possibile sia presente un'atmosfera esplosiva per la presenza di gas durante il funzionamento normale o, se ciò avviene, è possibile sia presente solo poco frequentemente o per breve periodo. Per quantificare la presenza di atmosfera esplosiva possono essere assunti i seguenti limiti di durata complessiva di un atmosfera esplosiva: Zona Probabilità di effettiva presenza atmosfera esplosiva in 365 d (un anno) Durata complessiva di atmosfera esplosiva in 365 d (un anno) ZONA 0 P>0 - Oltre 000 h/a ZONA 0 - > P >0-3 Oltre 0 h/a fino a 000 h/a ZONA 2 0-3 > P >0-5 Oltre 0, h/a fino a 0 h/a () () Per durata complessiva di atmosfera esplosiva in 365 d(un anno) fino a 0, h il luogo non è generalmente pericoloso; per esserne certi occorre tuttavia effettuare di volta in volta un analisi del rischio Il livello dei provvedimenti da adottare è determinato da tale classificazione. Infatti, se dalla valutazione del rischio è emerso che il luogo di lavoro è un area a rischio esplosione, devono essere adottate precise misure di sicurezza, in funzione del tipo di zona. Ecofor Service S.p.A. ha provveduto ad effettuare la Valutazione del rischio di atmosfere esplosive ai sensi del Titolo XI del D.Lgs 8/08 smi per la discarica e l impianto di cogenerazione; di seguito vengono riportate alcune parti estratte dalla Valutazione per quanto riguarda le zone a rischio esplosione.

2 PREMESSA 4/06/203 4 di 9 A seguire sono poi indicati i comportamenti di sicurezza generali a cui attenersi, fermo restante che per attività specifiche è necessario effettuare di volta in volta una valutazione sull adeguatezza delle misure messe in atto.

3 ZONE A RISCHIO DI ESPLOSIONE 4/06/203 5 di 9 3 ZONE A RISCHIO DI ESPLOSIONE La sostanza presa in considerazione è il metano, che costituisce il componente principale del biogas, prodotto in discarica dalla trasformazione di sostanze organiche presenti tra i rifiuti e può essere presente sebbene in quantitativi ridotti anche nel percolato. Nella seguente tabella sono riportate le conclusioni desunte dagli studi effettuati: Luogo Camini biogas Rete raccolta biogas Centraline di regolazione Interno camerette di regolazione in calcestruzzo Aperture camerette di regolazione in calcestruzzo Tubazioni rete raccolta percolato e pozzetti intermedi Pozzi raccolta percolato (lotto ) Interno pozzi raccolta percolato e pozzetti rete raccolta (lotto ) Interno pozzi drenaggio percolato (lotto 2) Tunnel accesso pozzo percolato n. 3 (lotto ) Sorgente di emissione Flange e valvole Punti prelievo gas Flange e valvole Flange e valvole Punti prelievo gas Punti prelievo gas Punti prelievo gas Apertura Classificazione in relazione al rischio di esplosione CEI 3-30 Zona 2 (sfera di raggio pari a 0,48 m intorno ad ogni flangia e valvola). Zona 2 (sfera di raggio pari a 0,96 m intorno ad ogni punto di prelievo gas). Zona 2 (sfera di raggio pari a 0,48 m intorno ad ogni flangia e valvola). Zona 2 (sfera di raggio pari a 0,48 m intorno ad ogni flangia e valvola). Zona 2 (sfera di raggio pari a 0,96 m intorno ad ogni punto di prelievo gas). Zona 2 (tutto l interno della cameretta). Zona 2 (30 cm a partire da ogni apertura). Zona (tutto il volume interno). Zona 2 (estesa per m in tutte le direzioni a partire dall apertura del pozzo). Zona (tutto il volume interno). Zona (tutto il volume interno). Zona 2 (tutto il volume interno). Pozzo percolato n. 3 (lotto ) Camino ventilazione Zona 2 (sfera di raggio m intorno al camino). Pozzetti tubazione rete raccolta percolato Vasca raccolta e stoccaggio percolato Pozzi drenaggio percolato (lotto 2) Impianto di cogenerazione (in funzione). Sfiati Testa pozzo Valvole intercettazione su tubazioni arrivo automatiche / manuali Soffianti (turboaspiratori) Bruciatore torcia Filtri a carboni attivi Zona 2 (sfera di raggio m intorno allo sfiato). Zona 2 (tutto il volume interno). Zona 2 (sfera di raggio m intorno alla testa del pozzo) Zona 2 (sfera di raggio pari a 0,50 m intorno ad ogni flangia e valvola). Zona 2 (sfera di raggio pari a,5 m intorno a tutte le sorgenti di emissioni). Zona 2 (sfera di raggio pari a,5 m intorno al punto di prelievo campioni). Zona 2 (sfera di raggio pari a,5, intorno alle sorgenti di emissione).

3 ZONE A RISCHIO DI ESPLOSIONE 4/06/203 6 di 9 Impianto di cogenerazione (ad impianto fermo) Motori per produzione energia elettrica Zona caldaia Zona filtri, flange e valvole intercettazione su tubazioni Prelievo campioni / connessioni strumentali Valvola intercettazione principale Flangia su tubazione Valvola di regolazione pneumatica Valvola manuale a farfalla Valvola di regolazione depressione Valvola regolazione pressione Valvole flangiate Valvole intercettazione box motore Zona 2 (sfera di raggio pari a 0,5, intorno alle sorgenti di emissione). Zona 2 (sfera di raggio pari a,2, intorno alle sorgenti di emissione). Zona NE (luogo non pericoloso). Zona NE (luogo non pericoloso). Zona NE (luogo non pericoloso). Zona NE (luogo non pericoloso). Zona NE (luogo non pericoloso Zona 2 (sfera di raggio pari a 0,50 m intorno alla sorgente di emissione). Zona 2 (sfera di raggio pari a 0,40 m intorno alla sorgente di emissione). Zona 2 (sfera di raggio pari a 0,40 m intorno alla sorgente di emissione). Valvola regolazione pressione Zona NE (luogo non pericoloso). TUTTE LE AREE IN QUESTIONE SONO CONTRASSEGNATE DA CARTELLONISTICA DI SICUREZZA DEL TIPO SEGUENTE:

4 COMPORTAMENTI DI SICUREZZA 4/06/203 7 di 9 4 COMPORTAMENTI DI SICUREZZA In caso di accesso e stazionamento all interno di tali aree è necessario: INDOSSARE INDUMENTI E DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE FABBRICATI CON MATERIALI CHE NON PRODUCONO SCARICHE ELETTROSTATICHE CHE NON CAUSANO L IGNIZIONE. EVITARE DI TOGLIERSI GLI INDUMENTI DURANTE L ATTIVITA. NON FUMARE ED UTILIZZARE FIAMME LIBERE. NON INTRODURRE TELEFONI CELLULARI. XXX II 2 G EEx x IIA T UTILIZZARE ESCLUSIVAMENTE ATTREZZATURE CONFORMI AI REQUISITI DI SICUREZZA PREVISTI DALLA NORMATIVA VIGENTE ED IDONEI PER LAVORARE ALL INTERNO O NELLE VICINANZE DI AREE CLASSIFICATE A RISCHIO DI ESPLOSIONE. Es. lampade portatili, radio, cellulari, strumentazione, apparecchiature elettriche in generale. TENERE PULITE E SGOMBRE LE AREE CIRCOSTANTI LA ZONA, SOPRATTUTTO DA MATERIALE INFIAMMABILE E FACILMENTE COMBUSTIBILE, PER EVITARE L INSORGENZA DI INCENDI. Nei casi in cui si debba intervenire all interno delle aree è necessario verificare l adeguatezza delle eventuali attrezzature introdotte al fine di prevenire eventuali inneschi ad opera delle stesse. In particolare, occorre: XXX Fino a 3 metri II 2 G EEx x IIA T EVITARE LA VICINANZA DI AUTOMEZZI A COMBUSTIONE INTERNA, PARCHEGGIANDOLI AD UNA DISTANZA DI SICUREZZA TALE DA NON CREARE POSSIBILI INNESCHI (almeno 3 metri). IN OCCASIONE DI ATTIVITA PARTICOLATI (es. saldatura) PRESSO ZONE LIMITROFE ADOPERARE SCHERMI PARASCINTILLA. NEL CASO IN CUI L ATTIVITA SI PREVEDA L IMPIEGO DI UTENSILI (quali ad esempio chiavi, trapani, flessibili, cacciavite, etc.) QUESTI DEVONO ESSERE DEL TIPO ANTISCINTILLA.

4 COMPORTAMENTI DI SICUREZZA 4/06/203 8 di 9 4. Controllo dell atmosfera esplosiva Come misura di tutela per il personale in caso di lavorazioni a caldo devono essere utilizzati sistemi portatili di rilevazione delle concentrazioni di gas che consentano di verificare in loco l effettiva presenza di un atmosfera esplosiva. I rilevatori portatili di atmosfera esplosiva devono presentare i seguenti requisiti: disporre di una soglia di attenzione superata la quale si attiva automaticamente un allarme ottico e/o acustico o altre funzioni; deve essere stabilita un appropriata periodicità per il controllo funzionale e la calibrazione del rivelatore, secondo quanto stabilito dalla relativa norma di prodotto e le indicazioni del costruttore; deve essere sempre portato (a mano, a tracolla o in vita) dal personale addetto durante le attività, seguendo le indicazioni per il corretto uso fornite dal costruttore. Al momento dell accensione l addetto deve verificare che la data di utilizzo sia inclusa nel periodo di validità della calibrazione. 4.2 Categorie di attrezzature da lavoro Nelle zone pericolose è necessario utilizzare attrezzature che non presentano potenziali sorgenti efficaci. In particolare: nelle zone identificate come zona 0 devono essere utilizzate attrezzature di categoria (categorie di cui al DPR n.26/98). nelle zone identificate come zona possono essere utilizzate attrezzature di categoria o 2 (categorie di cui al DPR n.26/98). nelle zone identificate come zona 2 possono essere utilizzate attrezzature di categoria, 2, 3 (categorie di cui al DPR n.26/98). Quindi, per quanto riguarda le aree in questione è possibile utilizzare le seguenti categorie di attrezzature: Luogo Classificazione Attrezzature utilizzabili (categorie) Camini biogas Zona 2 Cat. o 2 o 3 Rete raccolta biogas Zona 2 Cat. o 2 o 3 Centraline di regolazione Zona 2 Cat. o 2 o 3 Interno camerette di regolazione CLS Zona 2 (volume interno). Cat. o 2 o 3 Aperture camerette CLS Zona 2 Cat. o 2 o 3 Tubazioni rete raccolta percolato e pozzetti intermedi Zona (volume interno). Cat. o 2 Pozzi raccolta percolato (lotto ) Zona 2 Cat. o 2 o 3 Interno pozzi raccolta percolato e pozzetti rete raccolta (lotto ) Zona (volume interno). Cat. o 2 Interno pozzi drenaggio percolato (lotto 2) Zona (volume interno). Cat. o 2 Tunnel accesso pozzo percolato n. 3 (lotto ) Zona 2 Cat. o 2 o 3 Pozzo percolato n. 3 (lotto ) Zona 2 Cat. o 2 o 3 Pozzetti tubazione rete raccolta percolato Zona 2 Cat. o 2 o 3

4 COMPORTAMENTI DI SICUREZZA 4/06/203 9 di 9 Vasca raccolta e stoccaggio percolato Zona 2 (tutto il volume interno). Cat. o 2 o 3 Pozzi drenaggio percolato (lotto 2) Zona 2 Cat. o 2 o 3 Impianto cogenerazione Zona 2 Cat. o 2 o 3 Motori cogenerazione Zona 2 Cat. o 2 o 3 Le attrezzature devono essere idonee in relazione al gruppo del gas : per il Metano IIA T (rispettivamente gruppo delle costruzioni elettriche e classe di temperatura). L etichettatura delle attrezzature (apparecchiature elettriche, strumentazione, lampade, radio, ecc.) per operare all interno delle zone classificate senza aver adottato misure di prevenzione particolari che escludano la presenza dell atmosfera esplosiva, devono pertanto riportare sull etichetta: XXX II 2 G EEx x 2 IIA T Indica il numero dell organismo notificato responsabile della sorveglianza sulla qualità della produzione. 2 Lettere indicanti il tipo di protezione.