Provincia di Siena - Centro Pari Opportunità D.ssa Roberta Guerri IL GENDER BUDGETING

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Provincia di Siena - Centro Pari Opportunità D.ssa Roberta Guerri IL GENDER BUDGETING

Punto di partenza: ci sono processi economici poco studiati perché l economia è fatta di due mondi Quello visibile, monetario, finanziario Quello più invisibile, del lavoro di cura, non registrato e non valutato

Gender Budgenting strumento di trasparenza/rendicontazione strumento di valutazione efficacia politiche Le politiche di pari opportunità costituiscono la leva di un miglioramento complessivo dell intervento pubblico (mainstreaming).

Il bilancio di genere permette di riflettere sulle conseguenze delle proprie decisioni in termini di equità (effetti del bilancio sulle disuguaglianze tra uomini e donne) rende trasparente un aspetto importante dell attività amministrativa (cosa viene fatto per migliorare la vita di uomini e donne) permette un calcolo della efficienza nella spesa, attraverso una valutazione corretta dei costi (non solo i costi monetari, ma anche i costi per la collettività rappresentati dal lavoro di cura, non pagato e svolto principalmente dalle donne) permette un calcolo della efficacia della spesa, misurando la quantità e qualità dei risultati per uomini e donne.

: le tre fasi La riflessione sul gender budgeting inizia nel 2002, quando le province di Modena, Siena a Genova siglano un protocollo di buone prassi volto a promuovere la diffusione dei bilanci di genere negli enti locali e attraversa tre fasi: Prima fase: sono stati svolti seminari e studi che hanno realizzato: Analisi bilancio consuntivo (spese correnti) amministrazione provinciale Analisi composizione di genere degli organi elettivi/esecutivi, del personale e delle nomine dell Ente

Seconda fase - Ricerca su analisi di contesto e creazione di database provinciali sulle seguenti aree tematiche: Occupazione Disoccupazione Segregazione orizzontale e verticale Distribuzione reddito Strumenti di conciliazione Formazione Assistenza Immigrazione Gli strumenti per la ricerca e l analisi dei dati sono stati: l Osservatorio sociale provinciale e i Centri impiego.

Terza fase Considerando l ente Provincia come un Ente di programmazione territoriale le cui funzioni strategiche e politiche di allocazione delle risorse sono strettamente correlate all azione degli Enti locali, si è aperta una fase di studio e ricerca che ha prodotto un manuale di linee guida per gli amministratori/amministratrici dei Comuni, facendo tesoro dell esperienza realizzata in focus group composto da amministratori e funzionari di alcuni Comuni della provincia.

Con l attuale mandato amministrativo: fase preliminare di aggiornamento dati L Osservatorio sociale provinciale e l Osservatorio mercato del lavoro hanno fornito i seguenti dati relativi al 2009 Popolazione 271.365 +0,70% >65 anni 24,4% Toscana 23,2% Italia 20,2% Indice vecchiaia 197 184 143 Nuovi nati 0-2 anni +2,2% +0,4% +0,2%

Popolazione straniera in totale Provincia di Siena 10,3% Toscana 9% Italia 7% Il 56,2% degli immigrati in provincia di Siena sono donne Minori stranieri Provincia di Siena 14,6% Toscana 12,7% Italia 9,1%

Tasso di occupazione 2008 2009 2010 M F T M F T M F T SIENA 75,5 59,5 67,5 73,7 57 65,3 73,4 58,7 66 TOSCANA 74,6 56,2 65,4 74,3 55,4 64,8 73,3 54,5 63,8 ITALIA 70,3 47,2 58,7 68,6 46,4 57,5 67,7 46,1 56,9 dati ISTAT

Tasso di disoccupazione 2008 2009 2010 M F T M F T M F T SIENA 2,7 5,6 4,0 3,5 7,1 5,1 4,1 6,0 4,9 TOSCANA 3,3 7,3 5,0 4,2 7,8 5,8 5,0 7,5 6,1 ITALIA 5,5 8,5 6,7 6,8 9,3 7,8 7,0 9,7 8,4 dati ISTAT

Tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) 2008 2009 2010 M F T M F T M F T SIENA 9,7 16,9 13,1 15,8 25 19,8 17,5 20,8 18,9 TOSCANA 12,6 16,8 14,4 16,4 19,7 17,8 23,5 22,6 23,1 ITALIA 18,9 24,7 21,3 23,3 28,7 25,4 26,8 29,4 27,8 dati ISTAT

: anziani/non autosufficienti servizi infanzia Anziani / Non autosufficienza Gravi e molto gravi.10,3% Il 25,9% degli anziani vive da solo Servizi infanzia Tasso accoglienza asili nido 31,7% Indice Lisbona.,.33%

: lettura di genere spese bilancio Lettura di genere, delle spese di bilancio dei seguenti due settori: Formazione-lavoro Politiche sociali (comprende anche pari opportunità, politiche giovanili, immigrazione) secondo il metodo Sharp a) Spese direttamente inerenti il genere, finanziamenti e spese che sono state destinate a sostenere le donne b) Spese indirettamente inerenti il genere (spese inerenti la cura degli altri infanzia, adolescenti e giovani, anziani) c) Spese di carattere generale che investono ambedue i generi

:esempi Alcuni esempi di lettura di genere delle spese di bilancio: a) Spese direttamente inerenti il genere Settore formazione-lavoro Azioni anticrisi 2010: carte formative prepagate donne disoccupate borse lavoro rivolte al 60% a donne disoccupate Per valutare ricadute: sono correlate a situazione mercato del lavoro? Hanno prodotto sbocchi occupazionali?

:esempi a) Spese direttamente inerenti il genere Settore sociale Pari Opportunità Attuazione legge regionale 16 cittadinanza di genere : progetto buone pratiche progetto comunità imprenditrici progetti educativi Per valutare ricadute: hanno prodotto empowerment tra lavoratrici e imprenditrici? Hanno prodotto consapevolezza tra ragazze/ragazzi?

:esempi b) spese indirettamente inerenti il genere In questo caso la complessità risiede nella valutazione dei benefici in termini di: qualità del servizio soddisfazione dei destinatari, ma soprattutto ricaduta positiva sulla condizione complessiva delle donne (opportunità di vita e di lavoro).

:esempi c) spese che investono ambedue i generi Questa terza direttrice non presenta molte difficoltà nel settore della formazione e lavoro. Infatti le modalità attuative dell utilizzo del Fondo sociale europeo già prevedono una suddivisione per genere delle politiche formative (almeno il 50% donne in ogni corso di formazione professionale) e una rilevazione periodica degli esiti occupazionali.

: riferimenti normativi Direttiva sulle misure per attuare parità e pari opportunità tra uomini e donne nelle amministrazioni pubbliche (23 maggio 2007): favorire analisi di bilancio di genere, al fine di allocare le risorse sui servizi in funzione delle diverse esigenze delle donne e degli uomini. D.Lgs n. 150/2009 (art. 10): la relazione sulla performance evidenzia, a consuntivo, con riferimento all'anno precedente, i risultati organizzativi e individuali raggiunti rispetto ai singoli obiettivi programmati ed alle risorse, con rilevazione degli eventuali scostamenti, e il bilancio di genere realizzato. L.R.T. n. 16/2009 Cittadinanza di genere (preambolo): per il raggiungimento di una piena parità di genere devono essere previsti idonei strumenti di supporto, quali l adozione del bilancio di genere.

considerazione finale: E opportuno/possibile il bilancio di genere in tempi di crisi? Sì è possibile, anzi più necessario che mai.