Vajont 1963 2013 Franco Cucchi Dipartimento di Matematica e Geoscienze Università degli Studi di Trieste
Carta topografica Tabacco, Foglio 021
La nicchia sul versante in sinistra del T. Vajont sul Monte Toc
Vallecola de La Pineda, tratto a monte del lago
La nicchia sul Monte Toc e il corpo di frana, inbasso a destra la diga
Laghetto nella contropendenza fra corpo di frana e nicchia di distacco
La forra del T. Vajont a valle della diga. Sullo sfondo la valle del F. Piave.
Cronistoria essenziale 1925 1927 inizio studi per dighe sul bacino del Piave 1937 1957 varie relazioni geologiche (prof. Giorgio Dal Piaz 1957 approvazione del progetto di diga sul T. Vajont redatto da ing. Carlo Semenza pro SADE, inizio lavori e prime gettate nel 1958 1957 1959 prime evidenze di problemi geomeccanici in sinistra torrente: consulenza a prof. Muller che chiama i geologi E. Semenza (figlio di C. Semenza), Giudici e Broili. 1959 frana di Fagarè in sinistra diga di Pontesei, onda di 20 metri, superamento diga, 1 morto. Molto simile, in piccolo, come tipologia di movimento a quella del M. Toc (avrebbe dovuto essere di esempio). 1960 primi invasi, prime franette, inizio monitoraggi. Semenza e Giudici presentano ipotesi di una paleofrana sulle pendici del M. Toc. Nel novembre frana di una certa importanza e comparsa della crepa a forma di M. Studi e controstudi. 1961 incarico a prof. ing. Ghetti (Uni PD) per una serie di modellazioni idrauliche. Si decide di invasare e svasare e di costruire un bypass. Muller paventa una grande frana. Si effettuano sondaggi e studi geofisici. Ognuno dice la sua. Il 31 ottobre muore l ing. C. Semenza. Suo figlio e altri geologi scompaiono dalla lista dei consulenti della SADE, l ing. Muller viene spostato a studiare l imposta diga. 1962 nei primi mesi invaso su e giù con numerose piccole frane, il Sindaco di Erto chiede spiegazioni, l ing. Biadene (grande capo di SADE, direttore invasi sul Piave) ed i suoi collaboratori fanno finta di niente ed invasano sempre più in alto. 1963 nel marzo avviene il passaggio da SADE a ENEL (ma non cambiano i responsabili), a giugno si è a quota 702, i movimenti sono di 3-10 cm al mese, il Sindaco di Erto a luglio nota, inascoltato, acque torbide nel lago, si arriva a quota 710. Il 9 ottobre, alle 22.39 il versante del M. Toc collassa, anche perché si era avviato uno svaso veloce (sconsigliato dai geologi geotecnici). 300 milioni di mc scendono velocemente a valle, l onda lambisce le quote 900 e 950 raggiungendo Erto e Casso, 50 milioni di mc oltrepassano la diga con un onda alta da 100 a 200 m, la massa simile ad una colata di detrito distrugge gran parte di Longarone e alcune frazioni vicine. Poi studi, analisi, discussioni, commissioni non smpre disinteressate, inchieste, processi. Il tutto spesso inquinato dalla politica a inutile e stupida difesa dell operato dei tecnici SADE- ENEL con i quali, nel tempo, i politici avevano condiviso scelte progettuali e gestionali.
Ortofotopiano dell area con i diversi corpi di frana
Estratto dalla Carta geologica del FVG scala 1:150.000 (G.B. Carulli, 2000). In blu e celeste calcari giurassici, in verde calcari cretacici, in marrone flysch eocenico. Il corpo di frana èin losanghe rosse. I pallini rossi indicano il detrito di falda, le losanghe celesti una paleofrana.
Una delle sezioni geologiche proposte nel 1964
Sezioni geologiche proposte nel 1990
Sezioni geologiche proposte da E. Semenza
Successione litostratigrafica del materiale coinvolto nella frana rivista in base ai rilevamenti sul terreno post 2000.
Pareri sulle diverse valutazioni: - tipo di movimento: Dal Piaz: nessun movimento Penta: scivolamento superficiale tipo lama Semenza: riattivazione paleofrana Muller: superficie di scivolamento profonda - tipo di modellazione: Ghetti: sciolto Roubault a Nancy e altri: intero, anzi due interi - importanza dell acqua nel: a) favorire il movimento per peso e diminuzione angolo di attrito b) modificare i parametri geotecnici del materiale sotto stress
Modello di sezione geologico tecnica proposto da Paronuzzi e Bolla nel 2012
Particolare del modello di sezione geologico tecnica proposto da Paronuzzi e Bolla nel 2012
Proposta di evoluzione del versante settentrionale del Monte Toc di Paronuzzi e Bolla, 2012
Diagramma Velocità di scivolamento / Quote dell acqua nel bacino (da Paronuzzi e Bolla, 2012)
Analisi del fattore di sicurezza mediante modella zione dell influenza dell acqua sui parametri geotecnici effettuata da Paronuzzi e Bolla nel 2012
Il versante del M. Toc durante i primi invasi, prima della frana. Il versante del M. Toc dopo la frana.