Corso Italia: prospetto ovest

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Corso Italia: prospetto ovest La necessità di assumere un iniziativa propositiva e di promozione della cultura del recupero dei centri storici e dell edilizia rurale è alla base di questo lavoro realizzato a cura di studenti tirocinanti presso l Ufficio di Piano del Comune di Valdagno. L obiettivo è quello di stimolare un approccio diverso riguardo al recupero degli edifici per valorizzare sia l aspetto storico testimoniale, sia la conservazione dell aggregato urbano e, in generale, per migliorare la qualità dell ambiente e della vita. Conservando il patrimonio edilizio si salvano valori importanti per la comunità, rendendo possibile tramandare alcuni aspetti culturali ed ambientali essenziali come: l arte del costruire nel nostro territorio, la sua evoluzione, i modi di abitare la casa, la contrada, la città, il decoro degli edifici ecc. L uso tradizionale dello spazio collettivo in contrada

Prima di intervenire sugli edifici per adeguarli alle nuove esigenze d uso, è necessario conoscere il territorio nella sua interezza: apprezzare i suoi centri storici, il paesaggio agrario e le sue numerose contrade. Valdagno, principale centro della vallata, come testimoniano molti edifici signorili antichi, ha un centro storico rilevante e ben conservato. Biblioteca Il territorio circostante presenta numerosi insediamenti a contrade dove è ancora possibile riconoscere i caratteri tradizionale del luogo. Vista di una contrada

E necessario imparare a conoscere ed apprezzare il lavoro svolto con semplicità dai nostri padri per far rivivere le case delle nostre contrade. Tipi di tessitura Osserviamo, dunque, la muratura in pietra rossa, bianca o scura, a boccioni o ciottoli, con diversi tipi di tessitura, gli sporti dei tetti in travetti con tavolato o cotto, od in lastre di pietra sostenute da mensole anch esse di pietra, per scoprire che ci sono aspetti tecnici comuni a più manufatti e aspetti e problematiche che riguardano quel particolare caso che stiamo esaminando. Per questo il nostro obiettivo non è quello di creare un manuale per il recupero ma quello di trovare e condividere un metodo per intervenire in ogni caso specifico. In questo frangente bisogna ammettere che la perdita delle maestranze e dei materiali tradizionali creano seri problemi alla conservazione del bene stesso, rendendo difficili interventi che i nostri padri avrebbero realizzato con i loro modesti mezzi: avrebbero sostituito le parti deteriorate con altre nuove, ma con analoghe caratteristiche tecniche, nel rispetto dell organismo edilizio senza alterarne gli equilibri statici, senza stravolgerne la natura e con costi assolutamente contenuti

Anche oggi per contenere i costi e per evitare spiacevoli inconvenienti strutturali occorre optare per tecniche tradizionali o per materiali e tecniche diversi da quelli originali ma coerenti alla conformazione dell edificio, validati dall uso e dall esperienza soprattutto nel campo del restauro. Proviamo a fare alcune considerazioni sulle parti che compongono l edificio e sugli interventi di consolidamento più rispettosi delle caratteristiche fisiche, storiche ed estetiche dell edificio. Strutture verticali: L edificio antico, spesso addossato ad altre unità vicine, ha raggiunto nel tempo degli equilibri particolarmente sensibili, pertanto le strutture murarie portanti verticali vanno conservate e se lesionate, vanno consolidate con cautela. Individuando le cause del degrado si potranno adottare tecniche adatte a rimuovere definitivamente il problema. Fra le tecniche di consolidamento ricordiamo come appropriate: 1. le iniezioni con calci naturali e non cementizie; 2. l inserimento di tiranti a scomparsa; 3. gli interventi di pretensione e rinforzi anche con compositi in fibre di carbonio; Ricordiamo, inoltre,che un muro ricostruito, anche quando intonacato, denuncia la sua origine recente a causa delle sue regolarità e si distacca visivamente dalle parti antiche.

Nelle operazioni di consolidamento delle strutture murarie a vista dovranno essere rispettate le caratteristiche di continuità, pesantezza, omogeneità delle murature applicando tecniche di sostituzione di elmenti base (scuci e cuci), con uso di materiali dello stesso tipo. Per murature non in vista è possibile intervenire anche applicando reti elettrosaldate con chiodatura e rinzaffi cementizi o con tecniche che utilizzano tiranti di precompressione. Strutture orizzontali: Frequentemente si incorre nell errore di sostituire completamente i solai esistenti con solai in latero-cemento, in questo caso è fondamentale ricordare che la statica dell edificio può risultare seriamente compromessa dall operazione, infatti, spesso le fondazioni non sono in grado di sopportare il maggiore carico dei solai e a distanza di tempo possono comparire lesioni. Inoltre, il diverso comportamento elastico delle strutture può provocare eccessi di carichi localizzati. Questo vale anche per la copertura in falde. Pertanto ove la struttura lignea necessiti di totale rifacimento, la sostituzione dovrà essere realizzata con materiali lignei aventi le caratteristiche di orditura di quelli preesistenti e che non comportino la necessità di una rigida costanza di interassi tali da richiedere pesanti manomissioni delle strutture di appoggio. Un altro errore è quello di sostituire travi irregolari con quelle squadrate: valutato il reale stato di conservazione delle strutture

vanno sostituiti solo gli elementi seriamente danneggiati, inserendo materiali aventi stesse caratteristiche, ed effettuando rafforzamenti con elementi metallici (putrelle, mensole, staffe ecc.). Ad esempio se le travi, come spesso accade, sono marce sugli appoggi, sarà possibile sorreggerle con putrelle in ferro, sporgenti dal muro. In generale per le opere di consolidamento sono da preferire alle strutture in c.a., quelle in ferro. Inoltre, è possibile irrigidire solai mediante posa di rete elettrosaldata con cappa cementizia. Coperture: Analogamente ai solai le coperture vanno conservate, ripristinate o costruite ( dove sono inesistenti) sia come tipologia costruttiva (tetti a due falde) che come materiali (legno,tavolame, cotto e coppi di tipo tradizionale), utilizzando, quando possibile, materiali di recupero. E importante sottolineare che la scelta del materiale di copertura è importante per l estetica dell edificio, ma soprattutto per un armonioso inserimento nel paesaggio circostante. In questa ottica si sottolinea la necessità di ripristinare le coperture con coppi di tipo tradizionale, eventualmente resi stabili con un sistema di ganci. Chiaramente sono da ripristinare i cornicioni ancora esistenti siano essi in pietra o legno.

Intonaci: Bisogna tenere in considerazione che gli intonaci, gli infissi e gli elementi decorativi sono elementi esposti in superficie, e quindi più soggetti agli agenti di degrado fisici e chimici dell ambiente, quindi richiedono periodici interventi di manutenzione o rifacimenti. Anche per gli intonaci l uso di tecniche e materiali tradizionali è fondamentale, soprattutto per problemi di dispersione di umidità. Le tecniche tradizionali di intonacatura si basavano su malte di calce aerea e sabbia con rapporti tra i componenti costanti. L intonaco era composto di tre strati e presentava porosità crescente verso l esterno con un grande grado di traspirabilità e di coesione con la muratura. Oggi sono andate in gran parte perdute le conoscenze tecniche sugli intonaci tradizionali, ed è assai difficile reperire componenti di buona qualità, per questo negli interventi di rifacimento o risanamento degli intonaci vanno impiegate malte di calce aerea più o meno spenta artificialmente o malte idrauliche con la possibilità di dosaggi di materiali sintetici, escludendo preferibilmente, i cementi e i materiali plastici, così da avvicinarsi il più possibile a una resa paragonabile o

compatibile con gli intonaci tradizionali. Nella posa l intonaco non va lisciato ma frattazzato sommariamente. Dove presente l intonaco va recuperato e integrato con materiali tradizionali. Le murature realizzate in sasso a vista vanno conservate come tali. I rivestimenti plastici aggiunti in epoche recenti vanno rimossi in quanto creano problemi di umidità e di condensa nelle strutture. Eventuali decorazioni pittoriche vanno valorizzate e riprodotte sulla base delle tracce rimaste. Edificio di pregio Per le zoccolature al piano terreno gli intonaci potranno essere diversi da quelli adottati nella porzione superiore della facciata. Vanno privilegiati gli intonaci a base di sabbia e calce, tirati a frattazzo e traspiranti. Sono da escludere gli impasti con componenti sintetici o plastici.

Colori: Esempio di tavolozza di colori nelle gradazioni dell ocra Le tinteggiature potranno essere scelte nella gamma dei colori documentabili sulla base delle tracce trovate. Mancando l intonaco originario da cui desumere la preesistenza cromatica, la tinteggiatura esterna sarà a calce o a tempera nelle tonalità tipiche del complesso edilizio, in relazione alle tracce presenti sugli edifici vicini che hanno analoghe caratteristiche e meglio conservati. Per ottenere colori che riprendono la tradizionale ma che siano anche resistenti alle attuali condizioni ambientali di inquinamento è possibile usare pitture a base di calce addizionate con resina acrilica o acrilstirolica, oppure con pitture ai silicati semicoprenti. Sono altresì ammesse coloriture a fresco, con intonaci colorati in pasta. edificio di pregio

Nel restauro delle facciate particolare attenzione va posta alla valorizzazione degli elementi decorativi, cornici, lesene, marcapiani, capitelli, pensili in pietra, in marmo, ecc., che dovranno rimanere emergenti rispetto il piano dell intonaco. Grata in legno Davanzali, bancali, spalle di finestre e porte realizzate in cemento, in pietra, in marmo, in lastre non congrui rispetto al complesso dell edificio devono essere rimossi e sostituiti attraverso interventi adeguati. Esempi di posa di acciottolato e disegno di pavimentazione In ultimo non dimentichiamo che la cura dei particolari è fondamentale in un buon progetto: in una casa ben recuperata saranno curati nel dettaglio anche l allocazione dei contatori, il numero e la posizione delle antenne, l inserimento di eventuali condizionatori (a riguardo si ricorda che sul mercato sono disponibili anche modelli che si collocano interamente all interno delle abitazioni), il colore e il tipo di tenda parasole, ecc. Lavoro eseguito da PEVERE STEFANIA con la collaborazione di DANZO CRISTINA la pubblicazione in internet è stata curata da CARLOTTO GIACOMO