Lezione 4. Comunicare con le madri

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Lezione 4. Comunicare con le madri Obiettivi Alla fine di questa lezione i partecipanti saranno in grado di: Dare consigli che rendano la madre competente per l allattamento al seno Usare tecniche verbali e non-verbali per incoraggiare la madre Rispondere con empatia alle sensazioni espresse dalla madre Evitare l uso di parole e atteggiamenti che suggeriscano un giudizio Dare fiducia e sostegno Durata media consigliata 120 minuti Materiali Lavagna luminosa e lucidi 24-36 53

Esposizione Introduzione Fare del counselling é un modo di lavorare con le madri cercando di capire come si sentono e di aiutarle a decidere autonomamente cosa fare. L allattamento al seno non é l unico campo in cui questo approccio si può applicare; si pensi, per esempio, alla pianificazione familiare. Per cui le conoscenze e competenze acquisite con questa lezione potranno essere applicate ad un ambito sanitario ben più ampio. 1. Saper ascoltare e capire Chi fa il counselling sull allattamento al seno deve avere innanzitutto la capacità di ascoltare la madre, di cogliere la situazione in cui si trova, di capire quali sono gli elementi essenziali di questa situazione. Per far questo sono necessarie sei tipi di competenze. Scrivere sulla lavagna, di volta in volta, le competenze che verranno presentate. Discussione Competenza 1. Usare utilmente la comunicazione non-verbale. Per spiegare cosa si intende per comunicazione non verbale, chiedere ai partecipanti: cosa vuol dire comunicazione non verbale? Significa mostrare la propria attitudine attraverso la posizione, l espressione, ed ogni altro gesto, ma senza utilizzare la parola. Chiedere ancora: potreste fare degli esempi di comunicazione non verbale? Possibili risposte: Mantenere la testa allo stesso livello della persona con cui si parla Mostrare che si sta prestando attenzione alle parole dell interlocutore Rimuovere le barriere (la scrivania per esempio) tra se stessi e l interlocutore Concedere all interlocutore il tempo necessario a dire ciò che desidera dire Toccare l interlocutore nel modo considerato appropriato in quella cultura Studio di casi Immaginate una situazione come la seguente: Buon giorno, Susanna. Come va l allattamento al seno con te e col tuo bambino? Quali sono gli elementi che potrebbero ostacolare o favorire la comunicazione fra madre ed operatore sanitario? Fate degli esempi per la posizione, il contatto visivo, le barriere, il tempo concesso ed il contatto fisico. 54

Posizione Ostacola: mantenere la testa ad un livello superiore rispetto alla madre Favorisce: stare seduti in modo che la testa sia allo stesso livello di quello della madre Scrivere sulla lavagna: mantenere la testa al livello giusto Contatto visivo Ostacola: guardare da un altra parte o alle proprie annotazioni Favorisce: guardare la madre e prestare ascolto Scrivere sulla lavagna: prestare attenzione Attenzione: il contatto visivo può avere significati diversi nelle diverse culture Barriere Ostacola: mettersi seduto dietro alla scrivania o scrivere mentre si parla Favorisce: eliminare l interposizione della scrivania o degli appunti Scrivere sulla lavagna: rimuovere le barriere Tempo concesso Ostacola: essere frettoloso, mostrare segni d impazienza, guardare l orologio Favorisce: far percepire alla madre che hai del tempo da dedicarle Scrivere sulla lavagna: concedere del tempo Contatto fisico Ostacola: toccare la madre in maniera inappropriata Favorisce: toccare la madre in maniera appropriata (sul braccio per esempio) Scrivere sulla lavagna: toccare in maniera appropriata Attenzione: se non si può avere un contatto appropriato, é meglio non toccare la madre Bisogna discutere cosa si intende per contatto appropriato e inappropriato in una certa comunità. Per un uomo può non essere appropriato toccare una donna, ma si può forse superare l ostacolo toccando il bambino. 55

Competenza 2. Fare domande aperte É importante fare domande alla madre formulate in maniera tale da indurla a rispondere liberamente. Le domande chiuse sono di solito meno utili. Se si anticipa alla madre la risposta che ci si attende, si otterrà semplicemente un sì o un no. Gioco di ruolo Scegliere due volontari tra i partecipanti e far loro leggere la conversazione della prima tabella (esempi di domande chiuse). Poi sceglierne altri due e far loro leggere la conversazione della seconda tabella (esempi di domande aperte). In ogni scenetta uno dei due volontari impersona un operatore sanitario, l altro una madre che porta in ambulatorio il suo bambino. Ogni scenetta non deve durare più di 2-3 minuti, come spesso succede in questi casi. Alla fine chiedere a tutti i partecipanti di commentare i vantaggi e gli svantaggi dei due tipi di domande. Ricordare che a volte é necessario formulare domande chiuse del tipo Sta dando al suo bambino qualche altro alimento oltre al suo latte?, per poi chiedere di specificare con una domanda aperta. Esempi di domande chiuse: Operatore sanitario Il bambino sta bene? Lo allatta al seno? Ha qualche difficoltà? Lo attacca al seno molto spesso? Ha delle ragadi? Il suo bambino dorme con lei? Esempi di domande aperte: Sì, grazie. Sì No No Sì No Madre Operatore sanitario Come sta il bambino? Come lo alimenta? Cosa l ha convinta a fare così? Come va con i capezzoli? Dove dorme il bambino? Madre Sta bene ed é molto affamato. Lo allatto al seno e gli do appena un biberon serale di latte artificiale. Si attaccava così spesso che ho pensato di non avere più latte a sufficienza. Provo dolore quando il bambino succhia, anche se non vedo per il momento ragadi. Dorme nella mia stanza, ma é sistemato nella culla a lato del letto. 56

Esposizione Competenza 3. Usare parole e gesti che dimostrino interesse. Se si vuole che una madre continui a parlare, bisogna mostrare che si sta ascoltando e che vi é interesse in quello che dice. Si può farlo: coi gesti: per esempio guardando la madre, annuendo e sorridendo, sollevando le sopracciglia; con semplici risposte del tipo però!, davvero?, oddio!, certo! Ogni cultura ha il suo modo adeguato per dimostrare questo interessamento da parte dell operatore sanitario. Chiedere ai partecipanti di fare qualche esempio specifico per la loro cultura. Competenza 4. Ripetere di rimando ciò che la madre dice. Facendo così si mostra che si é ascoltato e si é fissato in mente ciò che é stato detto. É allo stesso tempo un modo per invitare la madre a dire qualcosa in più, ad aprirsi su ciò che é importante per lei. Bisogna cercare di ripetere in modo leggermente diverso una parte di ciò che la madre ha appena detto per evitare di dare l impressione di fare da pappagalli. Esempio: Madre Il mio bambino ha pianto veramente tanto la notte scorsa! Operatore sanitario Il suo bambino l ha tenuta sveglia tutta la notte? Se l operatore sanitario continua a fare domande molto precise, una dietro l altra, la madre darà via via sempre meno informazioni. Se viceversa l operatore sanitario ripete ciò che la madre dice, lei darà nuove informazioni. Un po come avviene fra buone comari! Si può naturalmente cercare di mescolare domande in cui l operatore ripete ciò che la madre ha detto, con domande che richiedono nuove informazioni, così conducendo una conversazione più naturale e allo stesso tempo finalizzata a sapere qualcosa in più. Invitare i partecipanti a rispondere: Se la madre dice: Sembra che non voglia succhiare dal seno, qual é tra le seguenti la risposta più adatta? A. Ha preso delle poppate dal biberon? B. Quanto a lungo ha provato ad attaccarlo? C. Sembra rifiutare di succhiare? 57

Competenza 5. Empatizzare. Scrivere sulla lavagna empatizzare e spiegare il significato: mostrare che si capisce quali sono le emozioni dell altro. Quando una madre dice qualcosa che esprime un suo sentimento, é utile rispondere in maniera tale da dimostrare che si ha prestato ascolto a quello che ha detto e che le sue emozioni sono state capite. Per esempio, se una madre dice: Il mio bambino desidera poppare molto spesso e ciò mi stanca terribilmente!, l operatore sanitario potrebbe rispondere: Allora si sente sempre molto stanca?. L empatia é differente dalla simpatia. Quando proviamo simpatia per una persona ci dispiace della sua situazione, ma questa situazione la consideriamo dal nostro punto di vista. Provando simpatia potremmo aver detto per esempio: Oh, lo so come si sente. Anche il mio bambino desiderava poppare spesso ed ero esausta!. Questa risposta, senza che ce ne rendiamo conto, riporta l attenzione su di noi, sull operatore sanitario, e non dà l idea alla madre che la si capisca veramente. Quando si empatizza non necessariamente ci si deve limitare alle situazioni negative. É utile anche empatizzare con le emozioni positive della madre. Invitare i partecipanti a rispondere: Se la madre dice: Il mio latte é così acquoso! Non può essere buono!, qual é tra le seguenti la risposta più adatta? A. Quello é il latte iniziale della poppata. Sembra sempre normalmente acquoso! B. É preoccupata per come sembra il latte? C. Le sembra che il bambino non sia soddisfatto? Competenza 6. Evitare parole che suonino come un giudizio. Usare parole che implicano un giudizio può dare alla madre la sensazione di non aver agito bene. Qualche esempio di parole che implicano un giudizio: problema; giusto, sbagliato; normale, anormale; bene, male; insufficiente, inadeguato, insoddisfacente; insuccesso, fallimento; felice, infelice. Le culture ed i dialetti locali possono avere altre parole o attribuire alle stesse parole significati diversi. I gesti che accompagnano le parole ne modificano, accentuandolo o diminuendolo, il significato. 58

Pratica in coppie Dividere i partecipanti in coppie. Mostrare il lucido con la seguente tabella, nascondendo la colonna di destra che comprende esempi di frasi e domande non giudicanti. Chiedere ai partecipanti di trovare un modo alternativo per formulare le domande della colonna di sinistra. Non dire: Dire piuttosto: L allattamento al seno procede Come va con l allattamento al seno? normalmente? Succhia bene? Come succhia? Ha abbastanza latte? Verificare piuttosto: peso, diuresi, alvo, riposo dopo la poppata!! É aumentato bene di peso questo mese? Com é il suo peso questo mese? Le feci sono normali? Come sono le feci? Piange troppo di notte? Come si comporta di notte? Il bambino dorme bene? Come dorme il bambino? Esposizione 2. Dare fiducia e sostegno La fiducia in se stessa può aiutare la madre ad allattare al seno con successo. La fiducia aiuta anche a resistere alle pressioni da parte di altre persone. É importante non far sentire alla madre che sta facendo qualcosa di sbagliato. É anche importante evitare di dire alla madre cosa deve fare. Scrivere sulla lavagna, di volta in volta, le competenze che verranno presentate. Competenza 1. Accettare ciò che la madre pensa e sente. Talora la madre pensa qualcosa su cui non si é d accordo ( ha un idea sbagliata ). Qualche volta la madre si sente molto giù per qualcosa che, a vostro parere, non é un problema serio. Se le fate capire che non siete d accordo, la sua fiducia in se stessa si ridurrà. Non bisogna mostrare disaccordo, ma piuttosto accettare ciò che la madre pensa o sente. Accettare significa rispondere in maniera neutrale, senza mostrare particolare accordo o disaccordo. Naturalmente non si vuole evitare di dare l informazione giusta per correggere l idea sbagliata. Prendendo uno degli esempi fatti prima, si potrebbe spiegare alla madre che il latte materno sembra sempre acquoso all inizio della poppata, ma che nonostante ciò é ricco di nutrienti. Questa informazione tuttavia può essere data in un altro momento, più tardi. Bisogna darla in maniera piena di tatto, perché non sembri una critica. 59

Per esempio: Idea sbagliata: Risposta inadeguata, perché mostra disaccordo: Risposta inadeguata, perché mostra accordo: Risposta appropriata, perché mostra accettazione: Il mio latte é acquoso e quindi devo dargli il biberon. Oh no! il latte non é mai acquoso o poco sostanzioso. Sì, il latte acquoso può essere un problema. Capisco, lei é preoccupata per il suo latte. Lavoro in gruppi Dividere i partecipanti in 4 gruppi ed assegnare ad ogni gruppo i seguenti esercizi. Discutere le risposte in plenario alla fine degli esercizi. Esercizio 1 Ecco un affermazione fatta da una madre: Gli do dell acqua, perché il clima é così caldo in questa stagione! Per ognuna delle tre risposte dite se indica accordo, disaccordo o accettazione. A. Oh, non é necessario. Il latte contiene un sacco d acqua! disaccordo B. Sì, i bambini hanno bisogno di altri liquidi con queste temperature. accordo C. Pensa che abbia bisogno di un po d acqua ogni tanto? accettazione Esercizio 2 Ecco un affermazione fatta da una madre: Non son riuscita ad allattare per due giorni cosicché il mio latte si é inacidito. Per ognuna delle tre risposte dite se indica accordo, disaccordo o accettazione. A. Il latte del seno non è gradevole dopo qualche giorno. accordo B. É preoccupata che il latte non sia più buono, vero? accettazione C. Il latte non va mai a male nel seno. disaccordo Esercizio 3 I partecipanti devono suggerire una risposta appropriata all affermazione della madre. Affermazione della madre: Devo dargli del latte artificiale ora che ha 2 mesi. Il mio latte non gli basta più adesso. Sono incinta, per cui devo smettere immediatamente di allattare. Il primo latte non é buono per il bambino. Risposta: Cosa le fa pensare che il suo latte non basti più? Lei pensa che l essere incinta faccia diminuire la produzione di latte? Perché pensa che il primo latte non sia buono? 60

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Esercizio 4 I partecipanti devono suggerire una risposta appropriata all affermazione della madre. Affermazione della madre: Non posso mangiare cibi speziati perché mettono sottosopra il bambino. Non lo lascio succhiare per più di 10 minuti, perché mi farebbe venire le ragadi. Non ho latte a sufficienza perché ho il seno piccolo. Risposta: Che tipo di reazioni ha notato nel suo bambino? Perché crede che succhiare a lungo le farebbe venire le ragadi? Le madri spesso si preoccupano delle dimensioni del proprio seno. Studio di casi Caso 1 La madre in lacrime dice: É terribile! Giorgio é raffreddato ed il suo naso é completamente ostruito. Non riesce a poppare al seno; piange e non so che fare. Invitare i partecipanti a scegliere una risposta che mostri di accettare ciò che la madre dice: A. Non si preoccupi; il suo bambino sta bene! B. É dura quando il proprio figlio sta male, vero? C. Non pianga. Giorgio non é grave; starà presto meglio! D. Anche a me era capitato qualcosa di simile. La risposta A corrisponde a non c é proprio niente di cui preoccuparsi. Non essendoci motivo di preoccupazione si fa capire alla madre che la sua sensazione é sbagliata. Ciò riduce la fiducia in se stessa. Le risposte B, C e D accettano le sensazioni della madre, empatizzando e riflettendo ciò che la madre aveva detto. Caso 2 La madre di un bambino di tre settimane dice in lacrime che le sue mammelle sono di nuovo diventate morbide per cui la quantità di latte é diminuita. Invitare i partecipanti a scegliere una risposta che mostri di accettare ciò che la madre dice: A. Non si preoccupi; sono sicuro che ha ancora tanto latte. B. Si sente veramente giù per questo, vero? C. Il seno può diventare molle dopo 3 settimane, ma non significa che abbia meno latte. 62

Esposizione Competenza 2. Riconoscere e lodare ciò che madre e bambino fanno bene. Chiedere ai partecipanti: Come si potrà sentire una madre che riceve un giudizio negativo su qualcosa che ha sbagliato? Risposta: si sentirà male e sfiduciata. Come operatori sanitari siamo abituati ad andare alla ricerca di problemi. Come persone che danno consigli però bisogna andare alla ricerca di ciò che la madre ed il bambino fanno bene. Non basta! Bisognerà anche lodare la madre per quello che ha fatto bene, così da aumentarne la fiducia in se stessa ed incoraggiarla nelle pratiche corrette. Lodarla permetterà anche di far accettare i suggerimenti che si riterrà opportuno darle più avanti. Studio di casi Un bambino allattato al seno in maniera esclusiva é cresciuto secondo la curva di peso al di sotto dei valori attesi fra il primo ed il secondo mese di vita (400 gr invece di un minimo di 500 gr). Quale delle seguenti risposte aiuteranno la madre ad aumentare la fiducia in se stessa? A. La curva di crescita del suo bambino sale troppo lentamente. B. Non penso che il suo bambino cresca abbastanza. C. Il suo bambino è cresciuto ben 400 gr lo scorso mese solo col suo latte. Esposizione Competenza 3. Dare aiuto pratico. Talora l aiuto pratico é meglio delle parole. Per esempio quando la madre: si sente stanca o in disordine o a disagio; é affamata o assetata; ha già ricevuto un sacco di consigli; ha un chiaro problema pratico; Che aiuto pratico le darete? (chiederlo ai partecipanti; seguono alcune risposte possibili) aiutarla a pulirsi ed aumentare il confort; renderle più facile tenere il bambino, mediante cuscini o sedendosi meglio; darle una bevanda calda o qualcosa da mangiare; tenere il bambino mentre si mette a suo agio o si lava o va al bagno. 63

Studio di casi Una madre giace a letto subito dopo il parto. Sembra depressa e affranta. Dice: No, non ho ancora iniziato ad allattarlo. I miei seni sono vuoti ed é troppo doloroso stare alzata. Quale risposta é più adatta? A. Provi lo stesso ad attaccare il bambino, perché se succhia adesso favorisce la montata. B. Permetta che le dia una mano a sistemarsi e che le porti qualcosa da bere. Ovviamente é importante che il bambino succhi fin dall inizio. Ma é più importante in questo momento che la madre si senta a suo agio. Competenza 4. Dare informazioni rilevanti. Giovanni ha 2 mesi, é allatatto esclusivamente al seno, guadagna peso adeguatamente. Ora all improvviso sembra affamato e desidera poppare più spesso. Sua madre pensa di non avere abbastanza latte. Leggere le seguenti risposte, indicando quella che dà l informazione più rilevante: A. Giovanni cresce bene. Non si preoccupi di quanto latte riesce a fornire al suo bambino. É meglio allattare esclusivamente al seno per i primi 6 mesi. B. Giovanni cresce in fretta. I bambini sani passano per delle fasi in cui hanno molta fame perché crescono rapidamente. La curva di crescita di Giovanni mostra che prende tutto il latte che gli serve. Si risistemerà in pochi giorni. La risposta B spiega l attuale comportamento di Giovanni e dà informazioni rilevanti. É meglio scegliere fra le tante informazioni che verrebbe voglia di dare, quelle che hanno un maggior valore per l immediato. Si devono dare soltanto una o due informazioni rilevanti alla volta per evitare che la madre ne venga sopraffatta. Bisogna dare le informazioni in maniera positiva, così da non dare l idea di voler criticare il comportamento o i sentimenti della madre. Lavoro in gruppi Suddividere i partecipanti in 4 gruppi. Ad ogni gruppo consegnare la lista delle situazioni in cui si potrebbero trovare e delle informazioni rilevanti che darebbero in ogni situazione. Situazioni ed informazioni rilevanti sono in ordine casuale nella tabella che segue; si tratta di incrociarle ed abbinarle in maniera appropriata. 64

Situazioni Informazioni rilevanti 1. Una madre che ritorna al lavoro a. Il primo latte normalmente appare acquoso, mentre il latte terminale é più bianco. 2. Una madre di un bambino di 12 mesi b. L allattamento al seno esclusivo é la cosa migliore sino ai 6 mesi. 3. Una madre che pensa che il latte sia poco c. Più il bambino succhia, più latte viene. sostanzioso 4. Una madre che crede di non avere più latte d. Il colostro è tutto ciò che serve al bambino. 5. La madre di un bambino di 2 mesi e. Le poppate notturne fanno bene al esclusivamente allattato al seno bambino ed aiutano a mantenere la 6. Una madre che ha partorito da poco e che desidera dare qualcosa al bambino in attesa della montata lattea Chiave per le risposte corrette: 1e - 2f - 3a - 4c - 5b - 6d produzione di latte. f. L allattamento al seno ha un suo valore anche fino ai due anni di vita. Caso 1 Studio di casi Una madre ha di recente iniziato a dare un aggiunta di latte artificiale al suo bambino di 3 mesi. Il bambino ha cominciato ad avere diarrea. Tra le seguenti risposte, quale dà l informazione in forma più positiva. A. É bene che lei sia venuta a chiedere consiglio, prima di decidere come continuare. Sappia che la diarrea di solito passa più rapidamente continuando ad allattare. B. Oh, non smetta di allattare! Se lo fa, la diarrea può peggiorare! La risposta A, evidentemente. Caso 2 La madre di un bambino di un mese dice: Gli darò un biberon di latte artificiale alla sera, riservando il mio latte per la notte. Cosa direste innanzitutto per dimostrare di accettare il punto di vista della madre? Possibile risposta: Crede che non sia soddisfatto di sera? Cosa direste poi per dare una corretta informazione in maniera positiva? Possibile risposta: Il suo seno produce tanto latte quanto ne prende il suo bambino. Se il bambino succhia meno, il seno produrrà meno. 65

Esposizione Competenza 5. Usare un linguaggio semplice. É importante nel parlare con le madri usare un linguaggio semplice, comprensibile, fatto di termini familiari, d uso comune. Per esempio: quale delle seguenti affermazioni é più facile da comprendere? A. Il suo bambino dev essere in grado di raggiungere i seni galattofori per ottenere il latte in maniera efficace. B. Il suo bambino riuscirà ad ottenere più facilmente il latte se prende in bocca una buona parte del seno. L affermazione B é ovviamente la più appropriata. Un altro esempio: se dovete dire alla madre che il colostro costituisce un alimentazione sufficiente per i primi giorni, che tipo di frase usereste? Possibile risposta: Il primo latte giallognolo basta per i primi giorni. Competenza 6. Dare uno o due suggerimenti, non ordini. Si deve porre attenzione per non dare ordini alla madre di fare qualcosa. Bisogna suggerire, non imporre, limitandosi a non più di uno o due suggerimenti. Studio di casi Giorgia succhia al seno solo 4 volte al giorno e cresce poco. Sua madre Sandra pensa di non avere abbastanza latte. Quale affermazione rappresenta un ordine e quale invece un suggerimento? A. Deve allattare almeno 10 volte al giorno. B. Sarebbe bene se lei alimentasse Giorgio più spesso. L affermazione A é un ordine; l affermazione B é un suggerimento. Altri esempi: Ordine Tenga il bambino a letto con lei così da poterlo allattare di notte. Lo allatti più spesso, ogni volta che ha fame, così il latte aumenterà. Suggerimento Potrebbe essere più semplice per lei allattarlo se dormisse a letto con lei. Riuscirebbe ad attaccarlo più spesso? Potrebbe essere un buon sistema per aumentare la sua produzione di latte. 66

Riassunto della lezione 4 Le competenze per saper ascoltare e capire: Usare utilmente la comunicazione non-verbale Fare domande aperte Usare parole e gesti che dimostrino interesse Ripetere di rimando ciò che la madre dice Empatizzare Evitare parole che esprimono un giudizio Le competenze per dare fiducia e sostegno: Accettare ciò che la madre sente e pensa Riconoscere e lodare le cose che fa bene Dare aiuto pratico Dare un informazione rilevante Usare un linguaggio semplice Dare uno o due suggerimenti, non ordini 67