F. NIETZCHE ROCKEN 1844-NAUMBURG 1900 1
LA DECADENZA La vita dell'universo affonda nell'irrazionale e la vita degli individui è abbandonata al gioco del caso ed è priva di spiegazione. Di fronte alla morte e al procedere tumultuoso del divenire Nietzsche invita gli uomini ad accettare l'esistenza in tutti i suoi aspetti e a cogliere il senso tragico della vita. 2
Apollo e Dionisio Il dionisiaco richiama la vitalità, il dolore, la gioia, la rinascita, la festa e l'ebrezza, rappresenta l'accettazione piena e incondizionata del divenire. L'apollineo rappresenta l'ordine, l'equilibrio, la luce, la razionalità. 3
La storia e la vita La tragedia greca rappresenta la sintesi tra l'apollineo e il dionisiaco. Con Socrate l'intelligenza viene contrapposta alla vita, essa viene negata in nome del conoscere astratto e formale. Quest'attegiamento è tipico dell'uomo moderno, incapace di agire in quanto chiuso nel mondo immobile della razionalità, un mondo dove la scienza viene posta al di sopra della vita. 4
La malattia storica La decadenza e il rifiuto della vita nel mondo occidentale hanno raggiunto l'acme nell'età moderna e soprattutto nella filosofia hegeliana con la sua mentalità storica. Credere nella storia, come forza portante della vita e come criterio del suo significato, significa sacrificare le energie più genuine dell'uomo ad una astratta, inesistente idea di umanità in generale. 5
I tre atteggiamenti dell'uomo di fronte alla storia 1. Monumentale. Gli eventi storici possono servire da stimolo e da modello per il futuro. 2. Antiquario. Il passato viene conservato quale fondamento del presentee dove si trovano i valori permanenti e costitutivi della nostra civiltà. 3. Critico. E quello che si rivolge alla storia con intenti di distruzione e di rottura per realizzare nuove forme di vita. Per Nietzche, questo è l'unico atteggiamento che può salvare l'uomo dalla decadenza. 6
Cristianesimo e nichilismo Obiettivi polemici della critica sono: il platonismo, il cristianesimo (la morale ebraico-cristiana), le ideologie egalitariedemocratiche, il socialismo. 7
Al di là del bene e del male L'amore del prossimo, la pietà, l'umiltà, l'ascetismo, il senso di colpa, sono alla base della morale decadente, una morale da gregge che sta alla base delle ideologie democratiche, egalitarie e socialiste. Nietzsche rivendica la morale dei forti, della vita, degli spiriti magnanimi. Non nega in assoluto l'esistenza di valori immorali, ma ne afferma l'insostenibilità, perchè codificherebbero il no alla vita. Da qui il suo invito ad andare al di là del bene e del male. 8
La morte di Dio e il nichilismo Per superare il legame con i valori tradizionali che mortificano la "vita", occorre un doloroso passaggio: quello della morte di Dio e del nichilismo. La morte di Dio non è ateismo, è la scomparsa di ogni punto di riferimento abituale, di ogni sicurezza, di ogni illusione metafisica e di trascendenza. L'annuncio della morte di Dio è la constatazione che il declino dei valori tradizionali è già in atto e ciò produce un senso di vuoto, di spaesamento: il nichilismo. 9
Le due forme di nichilismo 1.Nichilismo passivo, quello che subisce inerte il crollo dei valori tradizionali. 2.Nichilismo attivo, quello consapevole che l'inadeguatezza dei valori tradizionali ha condotto al nichilismo e che tale consapevolezza può condurre al superamento di esso. Da qui il crollo delle dicotomie immanente e trascendente, mondo e retromondo, corpo e anima, bene e male. 10
Così parlò Zarathustra Chi è Zarathustra? E' l'anticristo, l'immoralista che guarda con gli occhi innocenti di un bambino al di là del bene e del male, è il poeta del dionisiaco, è il profeta di un nuovo avvenire. Il suo messaggio è quello di imparare ad accettare la vita nella sua complessità, messaggio che affida al canto, alla poesia, alla musica, alla danza piuttosto che alla razionalità. 11
Il superuomo Come i valori della tradizione, anche l'uomo deve essere superato, per creare il superuomo. Come l'uomo è il superamento dell'animalità, così il superuomo è il superamento del nichilismo e dell'umanità. Il superuomo o oltreuomo è spirito creativo, innovatore, colui che disprezza la decadenza, il nichilismo, il cristianesimo, colui che rovescia il "tu devi" in "io voglio", è l'interprete della volontà di potenza. 12
L'eterno ritorno Contrariamente alla tradizione giudaico-cristiana l'universo non ha un senso, perchè non ha un inizio, una fine ed un fine, l'unico senso che ha è quello che gli dà l'uomo. E' sostanzialmente eterno ritorno dell'identico, privo di qualsiasi razionalità. La volontà di potenza non è da intendersi in senso hobbesiano, ma come scoperta e messa in atto delle infinite potenzialità ancora insite nella vita dell'uomo e rimaste per secoli mortificate o trascurate in ossequio a valori puramente negativi. 13