GRUPPO CREDEM RENDICONTI ANNUALI. Fondi Sistema Euromobiliare



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GRUPPO CREDEM RENDICONTI ANNUALI 2011 Fondi Sistema Euromobiliare

INDICE NOTA ILLUSTRATIVA pag. 4 1 QUADRO MACROECONOMICO pag. 10 2 FONDI FLESSIBILI Euromobiliare Total Return Flex 2 pag. 13 Euromobiliare Total Return Flex 3 (Non Armonizzato) pag. 27 Euromobiliare Strategic Flex pag. 41 Euromobiliare Real Assets (Non Armonizzato) pag. 57 Euromobiliare Emerging Markets Bond pag. 71 Euromobiliare Obiettivo 2015 pag. 85 FONDI AZIONARI Euromobiliare Azioni Internazionali pag. 101 Euromobiliare Azioni Italiane pag. 115 Euromobiliare Europe Equity Fund pag. 130 FONDI BILANCIATI Euromobiliare Bilanciato pag. 145 FONDI OBBLIGAZIONARI Euromobiliare Prudente pag. 161 Euromobiliare Reddito pag. 177 Euromobiliare Euro Corporate Breve Termine pag. 193 FONDI LIQUIDITÀ Euromobiliare Conservativo pag. 208 Rendiconti Annuali Euromobiliare Asset Management SGR SpA al 30.12.2011 pagina 3 di 228

Nota Illustrativa LA SOCIETÀ DI GESTIONE Euromobiliare Asset Management S.G.R. S.p.A. è stata costituita con la denominazione originaria di Sogesfit S.p.A. - Società di banche per la gestione di Fondi comuni di investimento mobiliare, in data 29/03/1984, con atto del notaio Landoaldo de Moiana - Milano, Rep. n. 119502/13.072. La Società ha quindi assunto la denominazione di Euromobiliare Fondi S.p.A. a seguito dell incorporazione di Euromobiliare Gestioni S.p.A. deliberata dalle assemblee straordinarie delle due società in data 20/12/1995 e avente efficacia dal 19/11/1996. La Società ha infine assunto l attuale denominazione a decorrere dal 17/02/1999, in seguito a delibera dell assemblea straordinaria dei propri azionisti riunitasi nella medesima data. La Società è iscritta all Albo delle Società di Gestione del Risparmio tenuto dalla Banca d Italia al n. 19 di matricola. Il capitale sociale, ammontante ad Euro 6.456.250 è interamente versato e posseduto per il 99,027% dal Credito Emiliano S.p.A. di Reggio Emilia, per la parte restante da 5 Istituti di credito. La società ha sede legale in Milano, Corso Monforte, 34. È iscritta al Registro delle Imprese di Milano al n. 1544185/1996. Dal 31.12.2009 è divenuta efficace la fusione per incorporazione di Euromobiliare Alternative Investments S.G.R. S.p.A. in Euromobiliare Asset Management S.G.R. S.p.A. IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Presidente Mario Cattaneo (1) Vice Presidente Matteo Mattei Gentili Consiglieri Fulvio Albarelli Alessandro Roberto Gabetti Davicini (1) Giorgio Ferrari Alberto Milla Guido Ottolenghi (1) Giuseppe Rovani IL COLLEGIO SINDACALE Presidente Sindaci Effettivi Sindaci Supplenti Alberto Galaverni Paolo Giaroli Carlo Riccò Vittorio Guidetti Gianni Tanturli LA DIREZIONE GENERALE Direttore Generale Fulvio Albarelli LA SOCIETÀ DI REVISIONE DELOITTE&TOUCHE S.p.A. Via Tortona, 25 20144 Milano LA BANCA DEPOSITARIA Credito Emiliano S.p.A. - Via Emilia S. Pietro, 4-42121 Reggio Emilia NOTE: (1) Amministratori Indipendenti in carica pagina 4 di 228 Rendiconti Annuali Euromobiliare Asset Management SGR SpA al 30.12.2011

I SOGGETTI INCARICATI DEL COLLOCAMENTO ENTE COLLOCATORE Alpenbank SpA Via della Rena, 20/I (Greif Center) - 39100 BOLZANO Alto Adige Banca SpA - Sudtirol Bank AG Via Esperanto, 1-39100 BOLZANO Banca Antonio Capasso SpA Piazza Termini, 1-81011 ALIFE (CE) Banca di Sconto e c/c di Santa Maria Capua Vetere SpA Piazza Mazzini, 53-81055 S. MARIA CAPUA VETERE (CE) Banca Euromobiliare SpA Via Santa Margherita, 9-20121 MILANO Banca IFIGEST SpA Piazza Santa Maria Soprarno, 1-50125 FIRENZE Banca Network Investimenti SpA Via Lepetit, 8/10-20124 MILANO Banca Passadore & C. Via Ettore Vernazza, 27-16121 GENOVA Banca SAI SpA C.so Galileo Galilei, 12-10126 TORINO Banca Stabiese SpA Via Ettore Tito, 1-80053 CASTELLAMMARE DI STABIA (NA) Banco Azzoaglio SpA Via A. Doria, 17-12073 CEVA (CN) Cassa Lombarda SpA Via Manzoni, 14-20121 MILANO Consultinvest Investimenti SIM SpA Piazza Grande, 33-41100 MODENA Credito Artigiano SpA Piazza San Fedele, 4-20121 MILANO Credito Emiliano SpA Via Emilia San Pietro, 4-42121 REGGIO EMILIA FinecoBank SpA P.zza Durante, 11 - MILANO Hypo Tirol Bank Italia SpA Via Macello, 30/A - 39100 BOLZANO Independent Private Bankers SIM SpA Piazza Mazzini, 27-00195 ROMA IW BANK SpA Via Cavriana, 20-20134 MILANO Online SIM SpA Via Santa Margherita Segreta, 7/9-20123 MILANO Sol & Fin SIM SpA Via Dogana, 3-20123 MILANO MODALITÀ DI COLLOCAMENTO Sportelli bancari Promotori Finanziari Promotori Finanziari Sportelli bancari Sportelli bancari Sportelli bancari Promotori Finanziari Mezzi di comunicazione a distanza Sportelli bancari Promotori Finanziari Promotori Finanziari Sportelli bancari Sportelli bancari Promotori Finanziari Mezzi di comunicazione a distanza Sportelli bancari Sportelli bancari Sportelli bancari Promotori Finanziari Promotori Finanziari Sportelli bancari Sportelli bancari Promotori Finanziari Mezzi di comunicazione a distanza Promotori Finanziari Mezzi di comunicazione a distanza Sportelli bancari Promotori Finanziari Promotori Finanziari Mezzi di comunicazione a distanza Mezzi di comunicazione a distanza Promotori Finanziari Rendiconti Annuali Euromobiliare Asset Management SGR SpA al 30.12.2011 pagina 5 di 228

FORMA E CONTENUTO DEL RENDICONTO DI GESTIONE Il presente rendiconto, redatto conformemente agli schemi stabiliti dal Provvedimento della Banca d Italia del 14 aprile 2005, riporta i Rendiconti Annuali al 30 dicembre 2011 dei Fondi gestiti da Euromobiliare Asset Management S.G.R. SpA. Il documento riporta, per ciascun Fondo, le seguenti informazioni: Commento relativo alla gestione del Fondo; Situazione Patrimoniale; Sezione Reddituale; Nota Integrativa: PARTE A - Andamento del valore della Quota PARTE B - Le attività, le passività e il valore complessivo netto Sezione I - Criteri di valutazione Sezione II - Le attività Sezione III - Le passività Sezione IV - Il valore complessivo netto Sezione V - Altri dati patrimoniali PARTE C - Il risultato economico dell esercizio Sezione I - Strumenti finanziari quotati e non quotati e relative operazioni di copertura Sezione II - Depositi bancari Sezione III - Altre operazioni di gestione e oneri finanziari Sezione IV - Oneri di gestione Sezione V - Altri ricavi e oneri Sezione VI - Imposte PARTE D - Altre Informazioni Relazione della Società di Revisione. Il Rendiconto è redatto in unità di Euro, senza cifre decimali. I prospetti contabili relativi alla Nota Integrativa sono redatti in migliaia di Euro. PRINCIPI CONTABILI La contabilità dei Fondi è tenuta in Euro e, di conseguenza, anche tutti i prospetti obbligatori sono denominati in tale valuta. Nella redazione del Rendiconto di gestione vengono applicati i principi contabili di generale accettazione per i Fondi Comuni di Investimento ed i criteri di valutazione previsti dal Regolamento di attuazione. Si precisa che la Società redige il presente rendiconto sulla base di criteri di valutazione approvati e applicati dalla Banca Depositaria alla quale è affidato il calcolo del valore unitario della quota dei fondi Euromobiliare. Tali principi contabili, coerenti con quelli utilizzati nel corso dell esercizio per la predisposizione dei prospetti giornalieri e della Relazione Semestrale, risultano i seguenti: Registrazione delle operazioni Le compravendite di valori mobiliari vengono registrati in portafoglio con la stessa data di effettuazione delle operazioni; le operazioni di pronti contro termine vengono registrate con la stessa data di effettuazione delle operazioni e non influiscono sulla posizione netta in titoli. I relativi proventi ed oneri sono quotidianamente registrati nella contabilità del Fondo, secondo il principio della competenza temporale, con contropartita, rispettivamente, nelle voci patrimoniali di Attivo e Passivo del Fondo; i differenziali su operazioni futures vengono registrati secondo il principio della competenza, sulla base della variazione giornaliera tra i prezzi di chiusura del mercato di contrattazione ed i costi dei contratti stipulati e/o i prezzi del giorno precedente; gli interessi e gli altri proventi su titoli nonché gli oneri di gestione vengono registrati al lordo delle imposte secondo il principio della competenza temporale, mediante rilevazione di ratei attivi e passivi. L importo dell imposta sostitutiva relativa al risultato di gestione dell esercizio (D. Lgs. 461/97) è stata rilevata secondo il principio della competenza economica nelle apposite poste di conto economico; i dividendi maturati su titoli azionari italiani ed esteri in portafoglio vengono registrati il giorno di quotazione ex-cedola al loro valore lordo; pagina 6 di 228 Rendiconti Annuali Euromobiliare Asset Management SGR SpA al 30.12.2011

le opzioni, i premi ed i warrant acquistati sono computati tra le attività al loro valore corrente; le opzioni emesse ed i premi venduti sono computati tra le passività al loro valore corrente; i controvalori delle opzioni, dei premi e dei warrant non esercitati confluiscono, alla scadenza, nelle apposite poste di conto economico; i costi delle opzioni, dei premi e dei warrant, ove i diritti connessi siano esercitati, aumentano o riducono rispettivamente i ricavi per vendite ed i costi per acquisti titoli cui si riferiscono; i ricavi da premi venduti ed opzioni emesse, ove i diritti connessi siano esercitati, aumentano o riducono rispettivamente i ricavi per vendite ed i costi per acquisti dei titoli cui si riferiscono; la rilevazione delle sottoscrizioni e dei rimborsi delle quote viene effettuata a norma del Regolamento del Fondo e secondo il principio della competenza temporale; le commissioni di acquisto e vendita di titoli corrisposte alle controparti sono state rilevate tra gli Altri oneri di gestione. Criteri di valutazione I titoli in portafoglio sono valutati secondo i seguenti criteri: per i titoli di Stato quotati negoziati sul MTS, è stato utilizzato il prezzo medio ponderato; per i titoli di Stato non negoziati sul Mercato Telematico dei titoli di Stato (MTS) e per i titoli obbligazionari quotati negoziati nel Mercato Telematico (MOT) è stato utilizzato il prezzo d asta o, in mancanza di questo, il prezzo di sottoscrizione; per i titoli azionari quotati nella Borsa Italiana è stato utilizzato il prezzo di riferimento, corrispondente al prezzo medio ponderato degli ultimi dieci minuti di contrattazione; per gli strumenti finanziari italiani ed esteri ammessi alla negoziazione sugli altri mercati regolamentati il prezzo è quello risultante dall ultimo listino ufficiale disponibile; se il titolo è trattato su più mercati è il prezzo risultante dall ultimo listino ufficiale relativo al mercato che per quantità trattate risulta essere più significativo; per i valori mobiliari non quotati la valutazione esprime il loro presumibile valore di realizzo individuato su un ampia base di elementi di informazione, oggettivamente considerati dai responsabili organi incaricati dalla Società di Gestione concernenti sia la situazione dell emittente sia quella del mercato di riferimento; le disponibilità liquide ed i valori mobiliari espressi in valute diverse dall Euro sono convertiti in Euro ai cambi indicativi rilevati dalla WM/Reuters nel giorno di riferimento o ai cambi rilevati nella stessa giornata su mercato o circuiti di rilevanza e significatività internazionale; per le opzioni ed i warrant, trattati in mercati regolamentati, è il prezzo di chiusura del giorno rilevato nel mercato di trattazione; nel caso di contratti trattati su più mercati è il prezzo rilevato sul mercato che per quantità trattate risulta essere il più significativo; per i valori mobiliari individualmente sospesi dal listino la valutazione è effettuata sulla base dei criteri previsti per quelli non quotati, tenendo anche conto dell ultima quotazione rilevata; il numerario è computato al nominale; per le operazioni a termine in valuta la valorizzazione viene effettuata in base ai tassi di cambio a termine correnti per scadenze corrispondenti rilevati su mercati o circuiti di rilevanza e significatività internazionale. Le differenze fra i costi medi ponderati di carico ed i prezzi di mercato relativamente alle quantità in portafoglio originano minusvalenze e/o plusvalenze; nell esercizio successivo tali poste da valutazione influiranno direttamente sui relativi valori di libro. Le differenze di cambio derivanti dalla conversione delle voci espresse in valuta estera (titoli, debiti e crediti, conti valutari) sono contabilizzate in voci separate nel Rendiconto di Gestione, tenendo distinte quelle realizzate da quelle da valutazione. Gli utili e le perdite su realizzi riflettono la differenza fra i costi medi ponderati di carico ed i prezzi relativi alle vendite dell esercizio. In adempimento alla circolare della Banca d Italia n. 34313 del 17.07.2001 si dà atto che nel corso dell esercizio non si sono verificati errori nella valorizzazione della quota dei Fondi gestiti dalla Società. Si dà atto che, ai sensi della circolare Banca d Italia n 814761 del 28.07.2008, relativamente ai fondi non armonizzati (Euromobiliare Total Return Flex 3 ed Euromobiliare Real Assets) non sono stati effettuati investimenti in strumenti con ridotto livello di liquidità. EVENTI DELL ESERCIZIO Con Legge n. 10 del 26 febbraio 2011 è stato modificato il regime tributario dei fondi comuni di investimento, passando Rendiconti Annuali Euromobiliare Asset Management SGR SpA al 30.12.2011 pagina 7 di 228

da un sistema di tassazione per maturazione (in capo al fondo) ad un sistema di tassazione dei redditi sul realizzo (in capo ai partecipanti). In conseguenza di tale modifica, coerentemente con il dettato normativo, nel corso del 2011 sono state effettuate compensazioni al 30 giugno (data di passaggio dal vecchio al nuovo regime fiscale) tra i debiti e crediti di imposta maturati fino a tale data. A partire dal 1 luglio 2011, i risparmi d imposta residui dopo tali compensazioni possono essere utilizzati, senza limiti d importo, in compensazione delle ritenute operate ai sensi dell art. 26-quinquies) del d.p.r. 29 settembre 1973, n. 600 sui redditi di capitale di cui all articolo 44, comma 1, lett. g) del TUIR realizzati dai partecipanti. Nella nota integrativa del presente rendiconto vengono pertanto schematizzati i risultati di tali compensazioni effettuate nella specifica sezione delle Imposte. Con il D.L. n. 138 del 13 agosto 2011, convertito con L. n. 148 del 14 settembre 2011, a partire dal 1 gennaio 2012, la ritenuta prevista sui redditi di capitale percepiti dalla partecipazione ad OICR di diritto italiano è passata dal 12,5% al 20%. In ogni caso, l applicazione della aliquota del 20% viene operata tenuto conto della quota di proventi eventualmente riferita alle obbligazioni ed altri titoli di cui all art. 31 DPR 601/73, di quelle con regime equiparato e alle obbligazioni emesse dagli Stati inclusi nella c.d. White List della Agenzia delle Entrate. Tali titoli concorrono alla determinazione della base imponibile per il 62,5% ed il loro valore viene determinato sulla base del criterio patrimoniale forfetario sancito dal decreto attuativo della L. 148/2011. Secondo tale criterio, con cadenza semestrale, viene determinata la percentuale media di questi strumenti finanziari sulla base del loro peso percentuale rispetto al totale attivo del fondo e riferita agli ultimi due prospetti, semestrali o annuali, redatti nel semestre solare anteriore alla data di riscatto, cessione o distribuzione dei proventi. Nella nota integrativa del presente rendiconto, alla specifica sezione delle Imposte, vengono pertanto riportati detti valori a valere per il periodo di imposta 1 gennaio - 30 giugno 2012. MODIFICHE REGOLAMENTARI Il Consiglio di Amministrazione di Euromobiliare Asset Management SGR S.p.A., riunitosi in data 15.12.2010, ha deliberato di apportare alcune modifiche al Regolamento Unico dei Fondi dalla stessa istruiti e gestiti. Le modifiche sotto indicate, sono state approvate dalla Banca d Italia con provvedimento n. 128226/11 del 10 febbraio 2011 e sono entrate in vigore a partire dal 01 giugno 2011: fusione per incorporazione dei Fondi Euromobiliare Dinamico ed Euromobiliare Moderato nel Fondo Euromobiliare Strategic Flex; riduzione della provvigione di gestione del Fondo Euromobiliare Total Return Flex 3 (non armonizzato) che passa dall aliquota annua dell 1,40% all aliquota annua dell 1,20% e modifica del parametro di riferimento per il calcolo delle commissioni di incentivo che passa da 100% MTS BOT Gross + 1,00% a 100% MTS BOT Gross + 0,75%; riformulazione per tutti i Fondi appartenenti al Sistema Euromobiliare, nel rispetto della normativa vigente, della descrizione dello scopo del Fondo così come attualmente riportata nel Regolamento Unico; inserimento della specifica riguardante le operazioni di sottoscrizione, versamento aggiunto e/o passaggio tra fondi impartite direttamente alla SGR esclusivamente da parte della clientela professionale di diritto così come definita dall Allegato 3 al Regolamento Intermediari della Consob; inserimento della specifica riguardante le modalità di invio delle richieste di rimborso pervenute direttamente alla SGR (La domanda di rimborso dovrà essere accompagnata da una copia di un documento di identità in corso di validità dei richiedenti e, qualora inviata direttamente alla SGR, l invio dovrà avvenire con una delle seguenti modalità: Raccomandata A/R, Corriere espresso, Telefax al numero: 02/62084967); aggiornamento dell indicazione del parametro di riferimento per il calcolo delle commissioni di incentivo MTS BOT Gross in MTS Italia BOT-ex Banca d Italia 17.30. Il Consiglio di Amministrazione di Euromobiliare Asset Management SGR S.p.A, riunitosi in data 23.02.2011, ha deliberato la seguente modifica con efficacia 01.06.2011: modifica della politica di investimento del fondo Emerging Markets Bond con conseguente indicazione di un parametro di riferimento per il calcolo delle commissioni di incentivo in: MTS Italia BOT-ex Banca d Italia 17.30 + 1,00%. Tale modifica è stata approvata in via generale dalla Banca d Italia ai sensi del provvedimento 14.04.2005 così come successivamente modificato con provvedimento del 21.06.2007. Il Consiglio di Amministrazione di Euromobiliare Asset Management SGR S.p.A, riunitosi in data 26.04.2011, ha deliberato l avvio di un nuovo fondo comune di diritto italiano denominato: Obiettivo 2015, collocato dal 01.06.2011. pagina 8 di 228 Rendiconti Annuali Euromobiliare Asset Management SGR SpA al 30.12.2011

La Banca d Italia, in via generale, e poi con comunicazione nr. 0405953/11 del 11.05.2011, ha approvato l istituzione del nuovo fondo. Il Consiglio di Amministrazione di Euromobiliare Asset Management SGR S.p.A, riunitosi in data 28.09.2011, ha deliberato la seguente modifica con efficacia 26.10.2011: modifica del Regolamento Unico dei fondi appartenenti al Sistema Euromobiliare armonizzando la terminologia descrittiva dello scopo del fondo Euromobiliare Conservativo alle indicazioni dettate dal Committee of European Securities Regulators (CESR) in tema di fondi monetari a livello comunitario ed in un ottica di trasparenza verso gli investitori. Tale modifica è stata approvata in via generale dalla Banca d Italia ai sensi del provvedimento 14.04.2005 così come successivamente modificato con provvedimento del 21.06.2007. EVENTI SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DELL ESERCIZIO Successivamente alla chiusura dell esercizio, cui si riferiscono i presenti rendiconti di gestione, è intervenuto il seguente fatto di rilievo: la Società di gestione ha predisposto l aggiornamento annuale della Parte II del Prospetto Informativo Unico dei Fondi gestiti che entrerà in vigore il 29 febbraio 2012. METODOLOGIE DI GESTIONE E MISURAZIONE DEI RISCHI Nell ambito della gestione finanziaria la funzione del Risk Management ha sia il compito di controllare ex post il profilo di rischio dei vari portafogli, sia quello di supportare ex ante l attività di investimento nella costruzione di portafogli con determinate caratteristiche di rischio. La struttura di gestione dei rischi è in outsourcing alla controllante Credem che attraverso la propria funzione di Risk Management monitora i rischi delle posizioni dei clienti, di tutte le società del gruppo, che investono in prodotti di risparmio gestito, attraverso un database centralizzato e di un sistema per l analisi del rischio della performance attribution. Analisi della Performance Viene inoltre eseguita un analisi di performance attribution, che evidenzia il contributo alla gestione rispetto al benchmark derivante: dall asset allocation (in termini di scelte di paese, di settore, di maturity bucket); dalla security selection, quest ultima consente di dettagliare il contributo di ogni singolo titolo alla performance, scomposto tra effetto prezzo e effetto cambio. Analisi Rischio ex ante Il Risk Management produce la stima ex ante del rischio sostenuto, utilizzando una misura di rischio in termini di Value at Risk assoluto (VaR) per i Fondi Flessibili, di Leverage per i Fondi Multimanager e di Value at Risk Relativo (ReVaR) o Tracking Error Volatility (TeV) per i Fondi con un parametro di riferimento. Inoltre il livello del rischio ex ante viene, con opportuna periodicità, scomposto nelle sue componenti determinanti (settori, maturità buckets etc.). L orizzonte temporale prospettico di riferimento adottato per la stima del rischio è un mese con un intervallo di confidenza del 99%. Il Risk Management inoltre cura l evoluzione dei modelli di rischio adottati. Misurazione Rischio ExPost Ad oggi, per quello che riguarda l analisi ex post, il Risk Management produce un analisi dei rischi presenti nei portafogli gestiti. I principali indicatori di rischio/rendimento utilizzati sono: VAR e ReVaR; standard deviation: calcola la volatilità dei rendimenti del portafoglio e quindi dà un indicazione della sua rischiosità; tracking error volatility: dà un indicazione della rischiosità del portafoglio rispetto al suo benchmark; information ratio: dà un indicazione della bontà della gestione, in termini di extra rendimento rispetto al benchmark per unità di rischio. Rendiconti Annuali Euromobiliare Asset Management SGR SpA al 30.12.2011 pagina 9 di 228

Quadro macroeconomico L anno si apre all insegna della positività con i dati economici che sorprendono positivamente e listini al rialzo. Da febbraio economia e mercati sono progressivamente penalizzati da un quadro in deterioramento a causa di diversi fattori: le tensioni geopolitiche in Africa, che determinano una rapida salita del prezzo del greggio nel primo trimestre; le politiche economiche restrittive in Cina e altri paesi emergenti a fronte di forti pressioni inflazionistiche; il terremoto in Giappone e le conseguenti interruzioni nella catena distributiva a livello globale; una fase di divergenza nella politica monetaria di Fed e BCE, il riemergere e l aggravarsi della crisi sul debito sovrano dell Eurozona. L economia americana si rivela più debole delle attese, soprattutto nei primi tre trimestri, e segnala una ripresa di momentum da settembre. La crescita del PIL per l intero 2011 si dovrebbe attestare intorno all 1,7%, rispetto al 3,0% atteso dal consenso a inizio anno e al 3,0% del 2010, nonostante una combinazione di politiche monetarie e fiscali ancora accomodanti. L ISM manifatturiero (l indice che registra le intenzioni dei responsabili acquisti delle principali aziende manifatturiere), come gli altri indicatori anticipatori, tocca un picco fra febbraio e marzo e retrocede in maniera significativa fino ad agosto, pur rimanendo in area che indica espansione, ma evidenziando un rallentamento di nuovi ordinativi e ricostituzione delle scorte. Questi ultimi sono fortemente penalizzati dal blocco produttivo giapponese conseguente al terremoto, soprattutto per il settore auto. Anche i consumi, componente principale del PIL, rallentano fortemente nel primo semestre per poi aumentare gradualmente nel secondo; l aumento del prezzo del petrolio e della benzina agisce, infatti, come una tassa sui consumi stessi. Il mercato del lavoro mostra un lento miglioramento: la richiesta dei sussidi di disoccupazione mantiene un trend discendente, e i numeri sui nuovi occupati cominciano a migliorare nel secondo semestre. Il mercato immobiliare sembra stabilizzato sui minimi in termini di prezzo e vendite di case. L indice dei prezzi al consumo sale nell arco dell anno dall 1,5% al 3,0%, con un picco al 3,9% in settembre, spinto da petrolio e beni alimentari. L Eurozona si conferma a due velocità: l area nord europea, in particolare la Germania, sorprende positivamente in termini di crescita sostenuta dal settore manifatturiero, dai consumi privati e dagli investimenti. Diversamente l area periferica rimane debole, gravata da politiche fiscali restrittive e deboli consumi interni. Dal secondo trimestre l economia europea rallenta fino a evidenziare segnali di debole recessione, soprattutto fra i paesi periferici, anche a fronte dell acuirsi della crisi sui debiti sovrani e dell impatto sull economia reale della riduzione della leva finanziaria da parte delle banche. La crescita del PIL, per l intero 2011, si dovrebbe attestare intorno all 1,6%, rispetto all 1,9% del 2010. L indice PMI manifatturiero (Purchasing Manager Index) dell eurozona scende rapidamente e nell estate raggiunge livelli che indicano recessione; solo sul fine anno si evidenzia un miglioramento sul fronte della produzione. Il PMI tedesco, e in generale quello dei paesi nord europei, ha una maggiore tenuta. La disoccupazione rimane elevata nei paesi periferici dell Eurozona, al contrario quella tedesca è ai minimi degli ultimi dieci anni. L indice dei prezzi al consumo sorprende al rialzo: passa infatti dal 2,2% al 2,7%. La ripresa ciclica giapponese è bruscamente interrotta dallo Tzunami Sendai a inizio marzo, che determina un blocco produttivo e una profonda contrazione del PIL nel primo semestre, seguita da un forte recupero nel terzo e una crescita moderata nel quarto trimestre. Quest ultimo risente della forza dello yen, che a sua volta pesa negativamente sull export. La crescita del PIL, per l intero 2011, si dovrebbe attestare intorno al -0,8%, rispetto al 4,4% del 2010 (dati BOJ). La Cina, e più in generale gli emergenti, è segnata da una crescente pressione inflazionistica legata ai prezzi di materie prime, beni alimentari e salari; il progressivo intervento restrittivo delle autorità, per contenere la dinamica dei prezzi, ha cominciato ad estrinsecare i suoi effetti sulla produzione industriale, determinando una moderazione della crescita economica. Nel loro complesso gli emergenti dovrebbero registrare un aumento del PIL intorno al 6,2% per il 2011, rispetto a un incremento del 7,3% dello scorso anno (dati FMI). Nel corso del 2011 le politiche monetarie dei principali paesi sviluppati si mantengono sostanzialmente accomodanti. La Fed lascia invariati i tassi allo 0,25%: Bernanke ritiene necessario mantenere i tassi eccezionalmente bassi almeno fino al 2013, poiché continua a vedere una ripresa lenta e dunque insufficiente a far scendere la disoccupazione; non appare preoccupato per la crescita dei prezzi, che ritiene un fattore transitorio, tuttavia il monitoraggio delle aspettative d inflazione è attento. Porta a termine il QE2 a fine giugno, ma raffredda le aspettative circa una nuova fase di quantitative easing (QE3). In settembre annuncia un Operation Twist cioè l acquisto di titoli governativi con scadenza medio-lunga e vendita di titoli a breve scadenza, per un ammontare complessivo di $440 miliardi entro giugno 2012. In novembre abbassa le attese di crescita per l economia americana. La BCE, nei primi mesi dell anno, vede aumentare il rischio d inflazione tanto da alzare i tassi di 25bps sia in aprile sia in luglio, portandoli all 1,50% e rendendo sempre più evidente la sua divergenza rispetto alla banca centrale americana. Le tensioni sul mercato interbancario la inducono ad estendere e rafforzare le misure atte a garantire liquidità al sistema. In pagina 10 di 228 Rendiconti Annuali Euromobiliare Asset Management SGR SpA al 30.12.2011

settembre per Trichet salgono i rischi di revisione al ribasso della crescita e rientrano quelli al rialzo sull inflazione, aprendo così a un inversione di tendenza nella politica monetaria. Nella riunione di novembre e dicembre la BCE guidata da Draghi taglia i tassi di 25 bps, portandoli nuovamente all 1%. Draghi ritiene che l inflazione sia destinata a diminuire nei prossimi mesi, a fronte del deterioramento del contesto economico. Sempre in dicembre annuncia nuove misure a sostegno del sistema finanziario offrendo alle banche operazioni di finanziamento della durata di tre anni (LTRO), per attenuare le crescenti difficoltà del mercato interbancario. La Banca di Inghilterra a inizio anno alza le stime di inflazione, aprendo la strada ad un possibile rialzo entro l estate. Tuttavia una crescita debole e un inflazione elevata la inducono a mantenere invariati i tassi allo 0,50% per tutto l anno. In ottobre dà inizio a un nuovo programma di acquisto di titoli (Quantitative Easing) per un ammontare di 75 miliardi. La BOJ mantiene una politica espansiva e, all indomani del terremoto, raddoppiando il programma di acquisto diretto di asset sul mercato e, in concerto con i paesi del G7, interviene attivamente per evitare un rafforzamento dello yen. Tuttavia la forza della divisa nipponica potrebbe indurre la banca centrale giapponese a ulteriori interventi, a fronte anche di una revisione al ribasso delle stime di crescita per il prossimo anno. La banca centrale cinese fino a luglio mantiene una politica restrittiva alzando progressivamente sia il tasso su depositi e prestiti sia la percentuale di riserva obbligatoria per le banche rispettivamente di 50bps e 250bps. In novembre, a fronte del picco dell indice dei prezzi e di un rallentamento della crescita segnala un inversione di politica monetaria, tagliando di 50bps la percentuale di riserva obbligatoria. In generale sul finale d anno si apre una fase di politiche monetarie espansive a livello globale, che coinvolge fra gli altri Norvegia, Turchia, Brasile, Australia. Il 2011 è stato penalizzante soprattutto per le classi di investimento a profilo di rischio più elevato e dominato da fasi di forte avversione al rischio. I mercati mostrano un avvio positivo, sulla scia dell ultimo trimestre 2010, sostenuti da buoni dati economici, risultati aziendali sopra le attese e solidi bilanci. Gli indici azionari toccano nuovi massimi tra febbraio e aprile registrando rialzi nell ordine del 6%-8%, nonostante una decisa fase di sell-off innescata dalla notizia del terremoto in Giappone in marzo, che porta l indice azionario mondiale in territorio negativo, un allargamento degli spread dei corporate e un movimento di fly-to-quality verso i governativi americani e tedeschi. In ambito europeo sono gli indici di Spagna e Italia, largamente penalizzati nel corso del 2010, a riportare le migliori performance nei primi due mesi dell anno, anche a fronte di valutazioni compresse. Al contrario i listini degli emergenti vanno in territorio negativo. Sotto il profilo settoriale sono l energia, finanziari, tecnologia e industriali a guidare la prima fase di rialzo fino a febbraio, mentre i difensivi sovraperformano nella seconda fase di rialzo, tra marzo e aprile. I governativi dei paesi core europei sono penalizzati dal buon momentum dell economia e vanno a incorporare un rialzo dei tassi; i rendimenti salgono su tutte le scadenze, soprattutto sul tratto breve-intermedio della curva. I titoli di stato americani rimangono stabili. I differenziali dei paesi periferici dell Eurozona stringono, sulla scorta prima di un buon supporto da parte della BCE, poi dell accordo raggiunto dalle autorità europee che prevede l aumento a 440 mld per l EFSF e maggior flessibilità di implementazione dello stesso. Dalla seconda metà di marzo, sotto la spinta di nuove tensioni, emerge una certa differenziazione: gli spread dei governativi portoghesi, greci e irlandesi raggiungono nuovi massimi; l Italia, ma soprattutto la Spagna, non subisce un effetto contagio come in precedenti occasioni, pur evidenziando un allargamento degli spread. I crediti vedono un restringimento dei differenziali, di cui beneficia soprattutto il comparto High Yield, mentre il settore bancario europeo è ancora penalizzato dal tema del debito sovrano. I bond emergenti sottoperformano. Le materie prime cicliche e quelle agricole sono favorite, anche a causa della situazione egiziana. L euro guadagna terreno sulle principali valute, e contro dollaro tocca un massimo a 1,48 dall 1,33 di inizio anno. Da maggio si apre una fase di avversione al rischio che durerà fino alla fine dell estate, sulla scorta della debolezza dei dati economici, soprattutto statunitensi, della fine del QE2 della FED, delle pressioni inflazionistiche, dei timori per un rallentamento eccesivo della Cina e, non ultimo, di una progressiva escalation della crisi del debito sovrano europeo accompagnate da tensioni crescenti sul mercato interbancario. I mercati vanno a incorporare aspettative di un forte rallentamento e premiano i temi difensivi. I governativi statunitensi e tedeschi vedono un appiattimento delle curve che favorisce le scadenze intermedie e lunghe, con i decennali che toccano i minimi di rendimento rispettivamente a 1,72% e 1,67%. Nemmeno il declassamento titoli dei stato statunitensi (da AAA ad AA+) da parte dell agenzia di rating Standard & Poor incide sui rendimenti, che vedono paradossalmente un abbassamento ulteriore, mentre la reazione delle classi d investimento rischiose è fortemente negativa, poiché va ad aumentare il rischio di recessione a fronte di una probabile revisione della politica fiscale in senso restrittivo già dal 2012. I mercati azionari scendono, guidati al ribasso dagli indici di area euro, in particolare dei periferici, e dagli emergenti, registrando dai massimi perdite nell ordine 15%-25%. I settori ciclici e i finanziari sottoperformano. Nell ambito dei crediti gli spread si allargano, penalizzando il comparto dell High Yield rispetto all Investment Grade, i titoli europei rispetto a quelli statunitensi e, sotto il profilo settoriale, i finanziari sono i più deboli. I prezzi delle materie prime, soprattutto quelle Rendiconti Annuali Euromobiliare Asset Management SGR SpA al 30.12.2011 pagina 11 di 228

industriali e il petrolio, si contraggono sulla scorta della debolezza dell economia, mentre l oro, considerato bene rifugio, mantiene un trend positivo. I rendimenti dei periferici di area euro salgono fino a fine anno: si passa infatti dai timori del potenziale default della Grecia (con un haircut del debito greco che dovrebbe attestarsi intorno al 50%) al contagio dei paesi più grandi quali Spagna, Italia e in parte Francia, andando così ad aumentare l incertezza sulla tenuta dell Unione Europea e dunque della moneta unica. In settembre (19/9) Standard & Poor declassa il debito dell Italia (da A+ ad A) a causa, soprattutto, delle deboli prospettive di crescita. I differenziali raggiungono i massimi storici dall introduzione dell euro in novembre, nonostante il sostegno della BCE attraverso il programma di acquisto di titoli di stato dei paesi periferici (SMP) ed il raggiungimento di un accordo di disciplina fiscale a livello nazionale, fiscal compact, che rappresenta un passo avanti verso l unificazione fiscale. I governativi italiani sulla scadenza a dieci anni superano il 7% di rendimento, con un differenziale di oltre 540 punti base sulla Germania, sintomo del livello d incertezza circa la capacità del nostro paese di ripagare il proprio debito. Specchio dell aumento del rischio sui periferici dell Eurozona è l andamento dell euro che si deprezza rispetto alle principali valute; contro dollaro chiude l anno sui minimi, intorno ad 1,30. Solo contro il franco svizzero la moneta unica è forte, ma è un effetto indotto dagli interventi della SNB (Swiss National Bank) che vuole fermare il rafforzamento della sua divisa. L ultimo trimestre si caratterizza nel complesso per una riduzione di volatilità e avversione al rischio che favorisce le classi d investimento rischiose, sostenuta da una ripresa della crescita statunitense. I principali listini registrano rialzi nell ordine dell 8%-15% dai minimi, guidati a livello globale dai settori ciclici, quali energia e industriali. Gli Usa sovraperformano l indice mondiale, mentre gli emergenti sottoperformano. All interno dell area euro i paesi periferici restano il fanalino di coda. Gli spread stringono sia nel comparto l High Yield sia nell Investment Grade, anche le obbligazioni dei finanziari europei registrano un buon recupero. Le materie prime, incluso il petrolio, salgono dai minimi dell estate. La curva americana rimane sostanzialmente stabile mentre quella tedesca si irripidisce leggermente, favorendo le scadenze brevi e intermedie. A fine dicembre, interviene la BCE offrendo alle banche un finanziamento per un ammontare complessivo di 489 miliardi della durata di tre anni, per fare fronte alla difficile situazione dell interbancario. Ciò innesca un circolo positivo: allenta la tensione sul sistema bancario e di conseguenza sui titoli di stato dei paesi periferici e riduce i timori di una severa recessione in Europa. Il bilancio complessivo del 2011 vede l indice mondiale (MSCI World in $) perdere il 5,0% e gli emergenti (MSCI EM in $) lasciare sul terreno il 18% circa. I crediti, che nel 2010 hanno beneficiato sia della continuazione del trend di chiusura degli spread, ma soprattutto della discesa dei rendimenti dei governativi, quest anno invece hanno mostrato un andamento opposto delle due componenti (tasso e spread). Sono i governativi dei paesi core, Germania e Stati Uniti e Gran Bretagna in primis, a registrare le migliori performance dell anno. Inoltre l investitore basato in euro ha beneficiato dell esposizione a dollaro americano, yen e sterlina inglese, che si sono apprezzati rispetto alla moneta unica. LE PROSPETTIVE 2012 Il 2012 si prospetta ancora caratterizzato da una forte volatilità e dall alternarsi di fasi di avversione e propensione al rischio. I mercati, infatti, continueranno a essere dominati dall andamento macroeconomico e dalla crisi europea. Sotto il profilo economico si delinea una crescita globale moderata, dove l Europa rappresenta l area più fragile, mostrando già segnali di debole recessione nei paesi periferici, mentre gli Stati Uniti cresceranno secondo il consenso intorno al 2%. Per quanto riguarda gli emergenti, e in particolare la Cina, il picco dell inflazione dovrebbe essere stato raggiunto, lasciando maggior flessibilità alle autorità per l implementazione di misure (monetarie e fiscali) a sostegno della crescita. Nei paesi sviluppati le politiche monetarie continueranno a essere espansive, mentre quelle fiscali, già restrittive in Europa, andranno in questa direzione anche negli USA. Per quanto riguarda l Europa la soluzione della crisi non appare immediata: la risposta delle autorità è stata e continuerà a essere incrementale, ma insufficiente e non proattiva a causa sia di una mancanza di leadership sia della complessità del sistema dell Unione. pagina 12 di 228 Rendiconti Annuali Euromobiliare Asset Management SGR SpA al 30.12.2011

Euromobiliare Total Return Flex 2 Relazione degli Amministratori Note illustrative relative a ciascun Fondo e prospetti contabili COMMENTO ALLA GESTIONE Il fondo ha mantenuto durante tutto il periodo di riferimento un portafoglio ampiamente diversificato su tutto lo spettro delle strategie obbligazionarie flessibili, sia direzionali sia a ritorno assoluto. Tale posizionamento ha consentito di contenere gran parte della volatilità dei mercati nei periodi di maggiore turbolenza, in un contesto, come quello del 2011, in cui le classi di investimento rischiose sono state largamente sfavorite. Nella prima parte dell anno, in considerazione di aspettative di riduzione dei differenziali di rendimento dei crediti, sono stati favoriti gli investimenti nel comparto High Yield, in particolare con duration breve. A partire dal mese di giugno, con il progressivo deterioramento della situazione sul debito dei periferici di area euro, si è proceduto ad una graduale riduzione del peso delle strategie direzionali, come l High Yield, a favore di quelle obbligazionarie flessibili a volatilità medio-bassa. Nell ultima parte dell anno, per aumentare il livello di protezione, sono stati inseriti anche fondi globali a cambio aperto. Nonostante il peso rilevante della componente monetaria e lo spostamento verso un allocazione difensiva nel corso dell anno, il fondo è stato particolarmente penalizzato nel terzo trimestre, a fronte della fase di turbolenza dei mercati. PROSPETTIVE Manterremo uno stile di gestione conservativo, caratterizzato da un portafoglio ben diversificato, con una crescente focalizzazione su strategie a ritorno assoluto e sul controllo del rischio. ANDAMENTO DELLA RACCOLTA Per quanto riguarda l attività di collocamento delle quote nel periodo di riferimento, così come meglio precisato in seguito, si segnala una raccolta netta (negativa) pari a Euro -457.813.700,16. Si precisa infine che i rapporti intrattenuti e le operazioni effettuate nel corso dell esercizio con le altre Società del Gruppo Bancario vengono descritti nell ambito della nota integrativa cui si rimanda. Tali rapporti e operazioni, inerenti strumenti finanziari negoziati con altre società del Gruppo bancario, sono stati regolati in base alle normali condizioni di mercato. Rendiconti Annuali Euromobiliare Asset Management SGR SpA al 30.12.2011 pagina 13 di 228

EUROMOBILIARE TOTAL RETURN FLEX 2 SITUAZIONE PATRIMONIALE Situazione al 30/12/2011 Situazione al 30/12/2010 ATTIVITÀ Valore In perc. del Valore In perc. del complessivo totale attività complessivo totale attività A. STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI 439.007.099 92,50 918.693.006 97,44 A.1 Titoli di debito A1.1 Titoli di Stato A1.2 Altri A.2 Titoli di capitale A.3 Parti di O.I.C.R. 439.007.099 92,50 918.693.006 97,44 B. STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI B.1 Titoli di debito B.2 Titoli di capitale B.3 Parti di O.I.C.R. C. STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI C.1 Margini presso organismi di compensazione e garanzia C.2 Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati quotati C.3 Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati non quotati D. DEPOSITI BANCARI D.1 A vista D.2 Altri E. PRONTI CONTRO TERMINE ATTIVI E OPERAZIONI ASSIMILATE F. POSIZIONE NETTA DI LIQUIDITÀ 35.487.311 7,48 24.059.060 2,55 F.1 Liquidità disponibile 35.487.311 7,48 24.059.060 2,55 F.2 Liquidità da ricevere per operazioni da regolare F.3 Liquidità impegnata per operazioni da regolare G. ALTRE ATTIVITÀ 96.858 0,02 70.473 0,01 G.1 Ratei attivi 19.497 0,00 70.473 0,01 G.2 Risparmio di imposta 77.361 0,02 G.3 Altre TOTALE ATTIVITÀ 474.591.268 100,00 942.822.539 100,00 Situazione al 30/12/2011 Situazione al 30/12/2010 PASSIVITÀ E NETTO Valore Valore complessivo complessivo H. FINANZIAMENTI RICEVUTI I. PRONTI CONTRO TERMINE PASSIVI E OPERAZIONI ASSIMILATE L. STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI L.1 Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati quotati L.2 Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati non quotati M. DEBITI VERSO I PARTECIPANTI -754.828-882.881 M.1 Rimborsi richiesti e non regolati -754.828-882.881 M.2 Proventi da distribuire M.3 Altri N. ALTRE PASSIVITÀ -617.717-3.441.523 N.1 Provvigioni ed oneri maturati e non liquidati -535.041-2.041.587 N.2 Debiti di imposta -1.390.457 N.3 Altre -82.676-9.479 TOTALE PASSIVITÀ -1.372.545-4.324.404 VALORE COMPLESSIVO NETTO DEL FONDO 473.218.723 938.498.135 Numero delle quote in circolazione 72.024.045,278 141.140.042,418 Valore unitario delle quote 6,570 6,649 MOVIMENTI DELLE QUOTE NELL ESERCIZIO Quote emesse 14.370.277,888 Quote rimborsate 83.486.275,028 pagina 14 di 228 Rendiconti Annuali Euromobiliare Asset Management SGR SpA al 30.12.2011

EUROMOBILIARE TOTAL RETURN FLEX 2 SITUAZIONE REDDITUALE Rendiconto al 30/12/2011 Rendiconto al 30/12/2010 A. STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI -33.123 19.095.864 A.1 PROVENTI DA INVESTIMENTI 968.200 885.131 A1.1 Interessi e altri proventi su titoli di debito 945.198 828.472 A1.2 Dividendi e altri proventi su titoli di capitale A1.3 Proventi su parti di O.I.C.R. 23.002 56.659 A.2 UTILE/PERDITA DA REALIZZI -4.817.607 13.698.326 A2.1 Titoli di debito -42.992 672.609 A2.2 Titoli di capitale A2.3 Parti di O.I.C.R. -4.774.615 13.025.717 A.3 PLUSVALENZE/MINUSVALENZE 3.816.284 4.512.407 A3.1 Titoli di debito A3.2 Titoli di capitale A3.3 Parti di O.I.C.R. 3.816.284 4.512.407 A.4 RISULTATO DELLE OPERAZ. DI COPERTURA DI STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI Risultato gestione strumenti finanziari quotati -33.123 19.095.864 B. STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI B.1 PROVENTI DA INVESTIMENTI B1.1 Interessi e altri proventi su titoli di debito B1.2 Dividendi e altri proventi su titoli di capitale B1.3 Proventi su parti di O.I.C.R. B.2 UTILE/PERDITA DA REALIZZI B2.1 Titoli di debito B2.2 Titoli di capitale B2.3 Parti di O.I.C.R. B.3 PLUSVALENZE/MINUSVALENZE B3.1 Titoli di debito B3.2 Titoli di capitale B3.3 Parti di O.I.C.R. B.4 RISULTATO DELLE OPERAZ. DI COPERTURA DI STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI Risultato gestione strumenti finanziari non quotati C. RISULTATO DELLE OPERAZ. IN STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI NON DI COPERTURA C.1 RISULTATI REALIZZATI C1.1 Su strumenti quotati C1.2 Su strumenti non quotati C.2 RISULTATI NON REALIZZATI C2.1 Su strumenti quotati C2.2 Su strumenti non quotati D. DEPOSITI BANCARI 234.961 135.452 D.1 INTERESSI ATTIVI E PROVENTI ASSIMILATI 234.961 135.452 E. RISULTATO DELLA GESTIONE CAMBI -481.482 188.857 E.1 OPERAZIONI DI COPERTURA E.1.1 Risultati realizzati E.1.2 Risultati non realizzati E.2 OPERAZIONI NON DI COPERTURA E.2.1 Risultati realizzati E.2.2 Risultati non realizzati E.3 LIQUIDITÀ -481.482 188.857 E.3.1 Risultati realizzati -487.295 188.482 E.3.2 Risultati non realizzati 5.813 375 F. ALTRE OPERAZIONI DI GESTIONE F.1 PROVENTI DELLE OPERAZIONI DI PRONTI CONTRO TERMINE E ASSIMILATE F.2 PROVENTI DELLE OPERAZIONI DI PRESTITO TITOLI Risultato lordo della gestione di portafoglio -279.644 19.420.173 G. ONERI FINANZIARI -80.535-7.254 G.1 INTERESSI PASSIVI SU FINANZIAMENTI RICEVUTI -80.535-7.254 G.2 ALTRI ONERI FINANZIARI Risultato netto della gestione di portafoglio -360.179 19.412.919 H. ONERI DI GESTIONE -7.179.440-8.224.610 H.1 PROVVIGIONE DI GESTIONE SGR -6.237.902-7.296.586 H.2 COMMISSIONI BANCA DEPOSITARIA -905.505-898.850 H.3 SPESE PUBBLICAZIONE PROSPETTI E INFORMATIVA AL PUBBLICO -11.994-4.349 H.4 ALTRI ONERI DI GESTIONE -24.039-24.825 I. ALTRI RICAVI ED ONERI 19.468 70.796 I.1 INTERESSI ATTIVI SU DISPONIBILITÀ LIQUIDE 19.497 70.473 I.2 ALTRI RICAVI 57 323 I.3 ALTRI ONERI -86 Risultato della gestione prima delle imposte -7.520.151 11.259.105 L. IMPOSTE 54.440-1.427.029 L.1 IMPOSTA SOSTITUTIVA A CARICO DELL ESERCIZIO -1.390.457 L.2 RISPARMIO DI IMPOSTA 117.879 L.3 ALTRE IMPOSTE -63.439-36.572 Utile/Perdita dell esercizio -7.465.711 9.832.076 Rendiconti Annuali Euromobiliare Asset Management SGR SpA al 30.12.2011 pagina 15 di 228

EUROMOBILIARE TOTAL RETURN FLEX 2 PARTE A - ANDAMENTO VALORE DELLA QUOTA (*) 101 100 99 98 97 DIC GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC Euromobiliare Total Return Flex 2 Rendimento medio annuo composto Fondo Rendimento annuo composto ultimi 3 anni 1,38% Andamento del valore della quota durante l esercizio Descrizione Rendiconto al 30/12/2011 Rendiconto al 30/12/2010 Rendiconto al 30/12/2009 Valore quota all inizio dell esercizio 6,649 6,531 6,306 Valore quota alla fine dell esercizio 6,570 6,649 6,531 Performance netta dell esercizio -1,19% 1,81% 3,57% Performance del benchmark di riferimento N.A. N.A. N.A. Valore massimo della quota 6,671 6,679 6,537 Valore minimo della quota 6,498 6,532 6,300 Principali eventi che hanno influito sul valore della quota All interno della Relazione degli Amministratori sono descritti i principali eventi che hanno influito sul valore della quota nel corso del presente esercizio. Rischi assunti nel corso dell esercizio La natura di Fondo Flessibile non consente l individuazione di un benchmark di riferimento e quindi il calcolo della Tev, che è calcolata come deviazione standard giornaliera annualizzata tra la performance del Fondo e quella del benchmark. Tecniche di gestione dei rischi di portafoglio Relativamente alle tecniche di gestione dei rischi di portafoglio si fa riferimento a quanto riportato nella Parte I del presente documento. (*) La natura di Fondo Obbligazionario Flessibile, ovvero non caratterizzato né geograficamente né settorialmente, non consente l individuazione di un benchmark significativo. pagina 16 di 228 Rendiconti Annuali Euromobiliare Asset Management SGR SpA al 30.12.2011

EUROMOBILIARE TOTAL RETURN FLEX 2 PARTE B - LE ATTIVITÀ, LE PASSIVITÀ E IL VALORE COMPLESSIVO NETTO SEZIONE I - CRITERI DI VALUTAZIONE Relativamente ai criteri di valutazione adottati dalla società si fa riferimento a quanto riportato nella Parte I del presente documento. SEZIONE II - LE ATTIVITÀ II.1 - Strumenti finanziari quotati Ripartizione degli strumenti finanziari quotati per Paese di residenza dell emittente Paese di residenza dell emittente Italia Altri Paesi dell UE Altri Paesi dell OCSE Altri Paesi Titoli di debito - di Stato - di altri enti pubblici - di banche - di altri Titoli di capitale - con diritto di voto - con voto limitato - altri Parti di O.I.C.R. - aperti armonizzati 439.007 - aperti non armonizzati - altri (da specificare) Totali - in valore assoluto 439.007 - in percentuale sul totale attività 92,50 Ripartizione degli strumenti finanziari quotati per mercato di quotazione Mercato di quotazione Italia Paesi dell UE Altri Paesi dell OCSE Altri Paesi Titoli quotati 439.007 Titoli in attesa di quotazione Totali - in valore assoluto 439.007 - in percentuale sul totale attività 92,50 Ripartizione percentuale sul totale attività degli strumenti finanziari quotati per settore di attività economica Settore di attività Titoli di capitale Titoli di debito* Parti di O.I.C.R. Alimentare - Agricolo Assicurativo Bancario Cartario - Editoriale Cementi - Costruzioni Chimico Commercio Comunicazioni Elettronico Finanziario Immobiliare - Edilizio Meccanico - Automobilistico Minerale - Metallurgico Mobiliare Tessile Diversi 92,50 Totali 92,50 * Nella colonna Titoli di debito è esposta la ripartizione percentuale sul totale attività della voce A1.2 Altri della Situazione patrimoniale. Rendiconti Annuali Euromobiliare Asset Management SGR SpA al 30.12.2011 pagina 17 di 228

EUROMOBILIARE TOTAL RETURN FLEX 2 Movimenti dell esercizio quotati Controvalore acquisti Controvalore vendite/rimborsi Titoli di debito - titoli di Stato 173.901 173.858 - altri Titoli di capitale Parti di O.I.C.R. 867.089 1.345.817 Totale 1.040.990 1.519.675 II.2 - Strumenti finanziari non quotati Nel corso dell esercizio il Fondo non ha detenuto strumenti finanziari non quotati. II.3 - Titoli di debito Nel corso dell esercizio il Fondo non ha detenuto in portafoglio titoli di debito. II.4 - Strumenti finanziari derivati Nel corso dell esercizio non sono state poste in essere operazioni su strumenti finanziari derivati. II.5 - Depositi bancari Flussi registrati nell esercizio Durata dei depositi Depositi a vista o Depositi rimborsabili Depositi a termine Depositi a termine rimborsabili con preav- con preavviso con scadenza con scadenza Totale viso inferiore a 24 ore da 1 a 15 giorni da 15 giorni a 6 mesi da 6 a 12 mesi Credito Emiliano - versamenti 128.300 - prelevamenti 128.472 Altre banche - versamenti - prelevamenti Totali - versamenti 128.300 - prelevamenti 128.472 II.6 - Pronti contro termine attivi e operazioni assimilate Nel corso dell esercizio non sono state poste in essere operazioni di pronti contro termine. II.7 - Operazioni di prestito titoli Nel corso dell esercizio non sono state poste in essere operazioni di prestito titoli. II.8 - Posizione netta di liquidità Importo Liquidità disponibile custodita presso la Banca Depositaria, si riferisce a: - liquidità disponibile in Euro 35.283 - liquidità disponibile in divise estere 204 Totale 35.487 Liquidità da ricevere per operazioni da regolare crediti da operazioni di vendita, stipulate ma non ancora regolate alla data del Rendiconto: - liquidità da ricevere in Euro - liquidità da ricevere in divise estere Totale Liquidità impegnata per operazioni da regolare debiti da operazioni di acquisto, stipulate ma non ancora regolate alla data del Rendiconto: - liquidità impegnata in Euro - liquidità impegnata in divise estere Totale Totale posizione netta di liquidità 35.487 pagina 18 di 228 Rendiconti Annuali Euromobiliare Asset Management SGR SpA al 30.12.2011

EUROMOBILIARE TOTAL RETURN FLEX 2 II.9 - Altre attività Importo Ratei attivi per: - Interessi su disponibilità liquide 20 - Interessi su titoli di Stato - Interessi su altri titoli di debito - Dividendi su titoli da capitale da incassare Risparmio di imposta 77 Altre - Plusvalenza da copertura da rischi di cambi - Altri Totale 97 Elenco strumenti finanziari in PTF in ordine decrescente di valore Elenco analitico degli strumenti finanziari Controvalore % incidenza su Divisa Quantità in portafoglio * in Euro attività del Fondo EUROMOBILIARE SICAV EURO CASH -B-I- EUR 6.991.671 83.410.635 17,58 EURIZON STARS FD-CASH -I- EUR 421.800 45.233.832 9,53 M&G OPTIMAL INCOME C -EURO- A -I- EUR 2.882.978 43.270.617 9,12 EUROMOBILIARE QBOND ABS RE B EUR 3.131.280 35.856.287 7,56 PIMCO UNCOSTR BD -H- EUR -I- EUR 2.429.268 27.547.899 5,80 JB ABSO RET BND PLUS C -I- EUR 169.894 21.396.450 4,51 ABS INSIGHT UK EQ MKT NE -B2P - -I- EUR 18.886.880 19.665.019 4,14 PIMCO TOTAL RET BD -I- EUR 1.022.810 19.136.775 4,03 GLG PURE ALPHA -C- -I- EUR 172.822 18.994.866 4,00 AMUNDI FDS VOL EURO EQTY -IEC- -I- EUR 10.400 16.573.440 3,49 BNY MELLON GLB BD EUR I HDG -I- EUR 12.193.950 16.460.613 3,47 LEGG MAS BRANDYWINE FIX PRCL HEDGE -I- EUR 123.600 12.399.552 2,61 PIMCO GIS-GL HI YD BOND -I- EUR 774.030 11.981.984 2,52 FIDELITY FDS EURO BOND FD-Y-AC -I- EUR 955.000 11.030.250 2,32 JUPITER GF- STRAT TOTAL RET -I- EUR 959.640 9.673.171 2,04 BNY MELLON GLB BND EURO C -I- EUR 5.898.000 9.542.374 2,01 JPM F-EU GOV BD -C A -I- EUR 800.700 9.464.274 1,99 WEGELIN LUX GL DIV -I- EUR 81.850 9.054.247 1,91 AMUNDI FD VOLATILITY WLD EQ-IHEC- -I- EUR 7.827 8.681.395 1,83 INVESCO BAL RISK ALLOC CL C -ACC- -R- EUR 538.130 7.270.136 1,53 EUROMOBILIARE FLEXIBLE VOLATILITY B EUR 240.000 2.363.280 0,50 * La quota percentuale di ciascun titolo è calcolata sul totale delle attività del Fondo. Rendiconti Annuali Euromobiliare Asset Management SGR SpA al 30.12.2011 pagina 19 di 228

EUROMOBILIARE TOTAL RETURN FLEX 2 SEZIONE III - LE PASSIVITÀ III.1 - Finanziamenti ricevuti Alla fine dell esercizio non sono in essere operazioni di finanziamento. III.2 - Pronti contro termine passivi e operazioni assimilate Nel corso dell esercizio non sono state poste in essere operazioni di pronti contro termine passivi e assimilate. III.3 - Operazioni di prestito titoli Nel corso dell esercizio non sono state poste in essere operazioni di prestito titoli. III.4 - Strumenti finanziari derivati Nel corso dell esercizio non sono state poste in essere operazioni in strumenti finanziari derivati. III.5 - Debiti verso partecipanti Rimborsi richiesti e non regolati Data regolamento del rimborso Data valuta Importo 29 dicembre 2011 2 gennaio 2012 531 30 dicembre 2011 3 gennaio 2012 224 Totale 755 III.6 - Altre passività Importo Provvigioni ed oneri maturati e non liquidati per: - Commissione di gestione 352 - Spese società di revisione 17 - Spese Banca Depositaria 165 - Spese Performance Fondo - Spese pubblicazioni prospetti 1 Debiti di imposta: Altre - Minusvalenza da copertura rischio cambi - Interessi passivi 81 - Contributo spese Vigilanza Consob 2 Totale 618 pagina 20 di 228 Rendiconti Annuali Euromobiliare Asset Management SGR SpA al 30.12.2011