Ripensare la cooperazione. Filottrano, 19 marzo 2014 Bianca Maria Ventura

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Ripensare la cooperazione Filottrano, 19 marzo 2014 Bianca Maria Ventura

Aiuto reciproco Relazione Solidarietà Idee Valori Agire

Sulla RELAZIONE: dal dialogo tra la volpe ed Piccolo Principe ti guarderò e tu non dirai nulla in principio tu ti siederai un po lontano da me, così nell erba ma poi un giorno tu potrai sederti un po più vicino Avere una relazione significa costruire dei legami Da dove nasce la relazione?

Dall ANTROPOLOGIA FILOSOFICA ANTROPOLOGIA RELAZIONALE La socievolezza è una propensione propria dell uomo. Chi ne è esente o è un dio o una bestia (Aristotele) disturbi relazionali come patologia dell Io Che cosa c è di originario ed innato: la TENSIONE VERSO L ALTRO o la SEPARATEZZA Esiste una possibilità di realizzazione assoluta dell io, al riparo dal peso dell altro, dei suo condizionamenti ANTROPOLOGIA MONOLOGICA L uomo è un soggetto atomico ed insulare. Competizione ed aggressività lo legano all altro uomo (Hobbes) tensione all incontro come superamento dell originaria rivalità

Relazione, immaturità, incompiutezza Dal punto di vista morfologico a differenza di tutti i mammiferi superiori l uomo è caratterizzato da una serie di carenze, le quali di volta in volta vanno definite nel preciso senso biologico di inadattamenti, non specializzazioni, primitivismi, cioè carenze di sviluppo [ ]. Manca in lui il rivestimento pilifero e, pertanto, la protezione dalle intemperie, egli è privo di organi difensivi naturali ma anche di una struttura somatica atta alla fuga, quanto ad acutezza di sensi è superato dalla maggior parte degli animali ha necessità di protezione per un tempo incomparabilmente protratto Arnold. Gehlen, L uomo. La sua natura e il suo posto nel mondo, Feltrinelli, Milano 1983. All uomo è negato il soddisfacimento diretto, proprio della naturalità animale, dei suoi bisogni vitali, perché egli difetta della «via breve», della via lungo la quale gli istinti dell animale trovano, attraverso i sensi sintonizzati sugli stimoli, i loro obiettivi che la superiore saggezza della natura ha già predisposto Se si considera questa insufficiente dotazione dell uomo, sarà facile comprendere che egli deve conoscere per essere attivo e deve essere attivo per poter vivere l indomani [ ] se non predispone il domani, questo domani non conterrà nulla di cui egli possa vivere La prolungata infanzia della specie umana (NEOTENIA) trovala sua compensazione nella CULTURA La BISOGNEVOLEZZA costitutiva della natura umana è alla base della relazione che si concretizza, dunque in forme molteplici di INTERAZIONE

Confrontiamoci con una storia già nota Alla fine dell anno 1843, nella cittadina inglese di Rochdale, nei pressi di Manchester, in uno di quei giorni tetri, umidi, tediosi, [ ] un piccolo gruppo di poveri tessitori, disoccupati e quasi privi di cibo, scoraggiati per la loro situazione sociale, si RIUNIRONO per ricercare i mezzi atti a migliorare le LORO CONDIZIONI DI LAVORO E DI VITA Diedero vita primo spaccio cooperativo passato alla storia con la denominazione di SOCIETÀ DEI PROBI PIONIERI. In un contesto di forte individualismo utilitaristico, la loro idea semplice diventò fortemente RIVOLUZIONARIA l UNIONE FA LA FORZA I Probi Pionieri di Rochdale Capace di conciliare etica ed economia Capace di immaginare e realizzare mondi possibili Erano solo ventotto i Probi Pionieri degli inizi: pochi, ma legati tra loro da un vincolo fortissimo fatto di fiducia reciproca e di rispetto, di idee, problemi e vantaggi condivisi. idea semplice Impegno Responsabilità Conoscenza Azione sistematica AGITI ATTRAVERSO REGOLE CONDIVISE NON PER SÉ SOLTANTO, MA PER TUTTI

ancora una storia Il Buon Samaritano Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall'altra parte. Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre. Invece un samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n'ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui. Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede al locandiere, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno.

Perché il samaritano ha aiutato l ebreo? Perché le persone si aiutano? ( o non si aiutano?) Può esistere una condotta altruistica dimentica delle ragioni dell Io? Perché mi importa (o non mi importa) la sofferenza dell altro? Alcune categorie interpretative Le ragioni del cuore Rispecchiamento Empatia Le ragioni della coscienza Senso del dovere Sensi di colpa Le ragioni della vita associata Condizionamenti sociali Mancanza di una via di fuga

dal concetto di AIUTO al concetto di SOLIDARIETÀ termine polisemico e soggetto ad un evoluzione semantica Originariamente il termine ha il significato tecnico che gli è attribuito dall espressione del diritto romano, in solidum obligari (impegnarsi in un patto con una responsabilità totale). LA TRADIZIONE ILLUMINISTICO - POSITIVISTA FRANCESE Questo significato giuridico di solidarité, è presente nella Encyclopédie di Diderot e d Alembert Il Dictionnaire de l'académie française, nell edizione del 1835, registra uno slittamento semantico dal significato giuridico a quello etico-sociale di responsabilità. Si legge, infatti che tale termine dicesi talvolta, nel linguaggio comune, della responsabilità reciproca che si stabilisce tra due o più persone. Nel corso degli anni Quaranta dell Ottocento il termine Solidarité entra nel linguaggio del dibattito politico, fino a raggiungere un ampia diffusione popolare. Ne è un esempio il fatto che nel 1848 il Partito democratico in occasione delle elezioni politiche fonda un comitato cui dà il nome di Solidarité républicaine. Vincoli di coesione che devono essere presenti nella società intera DUE ACCEZIONI Unione di un gruppo sociale che si oppone a gruppi antagonisti

Auguste Comte «il legame di ciascuno con tutti, sotto una pluralità di aspetti,[ ] Non potendo più prolungarsi che attraverso la specie, l individuo sarà portato così ad incorporarvisi il più completamente possibile, legandosi profondamente a tutta la sua esistenza collettiva, non solo attuale, ma anche passata, e soprattutto futura, in modo da ottenere tutta l intensità di vita che comporta [ ]». la sua concezione, dunque, si riferisce in generale alle idee di vincolo, di coesione e di integrazione sociale come fondamento della stessa vita individuale Émile Durkheim nella dissertazione De la division du travail social, pubblicata nel 1893, affronta il problema del legame sociale (insieme delle relazioni e delle regole che uniscono gli individui appartenenti allo stesso gruppo sociale) e definisce una duplice determinazione del concetto di solidarietà MECCANICA «un insieme più o meno organizzato di credenze e di sentimenti comuni a tutti i membri del gruppo» ORGANICA Propria delle società complesse, nasce più o meno automaticamente dalla divisione del lavoro che mette ogni individuo nella condizione di interdipendenza reciproca

SOLIDARISMO TEDESCO COME TERZA VIA modello di sviluppo e di convivenza sociale diverso sia da quello individualistico del sistema liberal-capitalistico, sia da quello del collettivismo comunista. SOLIDARISMO FRANCESE Intende promuovere, come terza via, un MODELLO SOCIO-ECONOMICO SOLIDARISTICO fondato sul principio COOPERATIVO, riferito in particolare alla centralità dei consumatori. La trasformazione della società era affidata non tanto ai produttori, bensì ai consumatori in quanti questi ultimi avrebbero ispirato i loro comportamenti economico-sociali all interesse generale, mentre i primi sarebbero guidati da interessi di classe. Il principio solidaristico, applicato alla concezione cooperativista, ha l obiettivo di modificare la nozione di SALARIO, quella di PROPRIETÀ DEI MEZZI DI PRODUZIONE e quella di PROFITTO, proprie del sistema capitalistico. Nel cooperativismo la proprietà dei mezzi di produzione passa effettivamente dal produttore-capitalista al produttore-consumatore, tuttavia quest espropriazione ha luogo secondo le libere leggi del mercato: è il capitalismo a espropriare i capitalisti. Siamo di fronte ad una concezione dei rapporti sociali di produzione che tende ad abolire il profitto del capitalista senza mettere in pericolo il fondamento della società borghese, cioè la PROPRIETÀ. Essa è quindi una concezione di chiaro stampo riformistica e socialdemocratico, che si presenta come alternativa a quella rivoluzionaria e comunista. Torniamo ad un concetto di solidarietà organica che ha come presupposto la realizzazione della GIUSTIZIA, e in particolare dell eguaglianza delle condizioni di partenza e delle opportunità.

John Rawls (1921-2002) è autore della teoria della giustizia, ispirata a Kant, Da un lato egli definisce la giustizia come una VIRTÙ DELLE ISTITUZIONI o delle pratiche sociali, dall altro definisce l equità come la CORRETTEZZA DI RAPPORTI TRA PERSONE CHE COMPETONO O COOPERANO TRA DI LORO. L EQUITÀ È IL PRESUPPOSTO PER LA SOLIDARIETÀ il cui vincolo si esprime attraverso: il rispetto di regole condivise, l impegno personale per la riuscita delle azioni collettive, l applicazione del principio di reciprocità nella redistribuzione dei benefici ottenuti, la difesa dei valori di libertà, eguaglianza e retribuzione per i servizi che promuovono il bene comune. A queste condizioni la società, nella quale pure esistono ineguaglianze e ingiustizie, può cercare di ridurre le differenze socio-economiche, realizzando un equo sistema di cooperazione

Jürgen Habermas Teoria dell agire comunicativo, del 1981 Riprende il concetto di GIUSTIZIA, come parte integrante di una morale universalistica e garantisce che tutti i membri della società siano trattati con eguaglianza e la solidarietà al di là del carattere particolaristico che costituiva uno dei possibili difetti della solidarietà operaia. Il carattere universale della giustizia e della solidarietà era presente solo parzialmente nelle società premoderne, in cui le aspettative di reciprocità di ogni prassi comunicativa quotidiana non oltrepassavano i confini del mondo di vita concreto della famiglia, della tribù, della città o della nazione. la giustizia concepita in senso post-convenzionale può convergere con la SOLIDARIETÀ, solo quando inserita nel contesto di un AGIRE COMUNICATIVO ( e non solo strumentale). Di qui la prospettiva di una comunità comunicativa ideale