Requisiti di qualità della saldatura per fusione dei materiali metallici. Principali ambiti di intervento Attività di consulenza e formazione



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Requisiti di qualità della saldatura per fusione dei materiali metallici Principali ambiti di intervento Attività di consulenza e formazione SICUREZZA SUL LAVORO Valutazione rischi - D.Lgs. 81/08 Formazione lavoratori Assunzione incarico RSPP Consulenza trasporto merci peric. Lavori in quota - Sicurezza Cantieri MEDICINA DEL LAVORO Sorveglianza sanitaria Formazione alcol/droghe Valutazionimovimentaz. carichi, traino-spinta ecc. AMBIENTE Rifiuti (SISTRI) Inquinamento atmosferico ed idrico EN 16001 -Risorse energetiche PEFC - Cert. Forestale Ecolabel IGIENE ALIMENTARE Autocontrollo HACCP Certificazioni: BRC, IFS, GlobalG.A.P., volontaria di prodotto ISO 22000 - Rintracciabilità ISO 22005 -Sicurezza alimentare SISTEMI DI GESTIONE ISO 9001 -Qualità ISO 3834 - Qualità saldatura ISO 14001 / EMAS-Ambiente OHSAS 18001 - Sicurezza ISO 26000 - Resp. sociale RESPONSABILITA AMMINISTRATIVA e RISK MANAGEMENT D.Lgs. 231/01 -Sviluppo modello organizzativo Servizio di Organismo di Vigilanza Bilancio sociale PRIVACY Verifiche Elaborazione del Documento Programmatico della Sicurezza (DPS) Formazione del personale a vari livelli

UDINE P.leXXVI Luglio 9 Tel. 0432.1740149 TRIESTE Via Manna 18 Tel. 040.43833 www.synergica.net - info@synergica.net Requisiti di identificazione dell acciaio per usi strutturali Requisiti generali comuni a tutti gli acciai

11.3.1.4 Identificazione e rintracciabilità dei prodotti qualificati Ciascun prodotto qualificato deve costantemente essere riconoscibile per quanto concerne le caratteristiche qualitative e riconducibile allo stabilimento di produzione tramite marchiatura indelebile depositata presso il Servizio Tecnico Centrale, dalla quale risulti, in modo inequivocabile, il riferimento all Azienda produttrice, allo Stabilimento, al tipo di acciaio ed alla sua eventuale saldabilità. Ogni prodotto deve essere marchiato con identificativi diversi da quelli di prodotti aventi differenti caratteristiche, ma fabbricati nello stesso stabilimento e con identificativi differenti da quelli di prodotti con uguali caratteristiche ma fabbricati in altri stabilimenti, siano essi o meno dello stesso produttore. La marchiatura deve essere inalterabile nel tempo e senza possibilità di manomissione. Per stabilimento si intende una unità produttiva a sé stante, con impianti propri e magazzini per il prodotto finito. Nel caso di unità produttive multiple appartenenti allo stesso produttore, la qualificazione deve essere ripetuta per ognuna di esse e per ogni tipo di prodotto in esse fabbricato. 11.3.1.4 Identificazione e rintracciabilità dei prodotti qualificati Considerata la diversa natura, forma e dimensione dei prodotti, le caratteristiche degli impianti per la loro produzione, nonché la possibilità di fornitura sia in pezzi singoli sia in fasci, differenti possono essere i sistemi di marchiatura adottati, anche in relazione all uso, quali ad esempio l impressione sui cilindri di laminazione, la punzonatura a caldo e a freddo, la stampigliatura a vernice, la targhettatura, la sigillatura dei fasci e altri. Permane comunque l obbligatorietà del marchio di laminazione per quanto riguarda barre e rotoli. Comunque, per quanto possibile, anche in relazione all uso del prodotto, il produttore é tenuto a marchiare ogni singolo pezzo. Ove ciò non sia possibile, per la specifica tipologia del prodotto, la marchiatura deve essere tale che prima a dell apertura dell eventuale eventuale ultima e più piccola confezione (fascio, bobina, rotolo, pacco, ecc.) il prodotto sia riconducibile al produttore, al tipo di acciaio ciaio nonché al lotto di produzione e alla data di produzione.

11.3.1.4 Identificazione e rintracciabilità dei prodotti qualificati Tenendo presente che l elemento determinante della marchiatura è costituito dalla sua inalterabilità nel tempo e, dalla impossibilità di manomissione, il produttore deve rispettare le modalità di marchiatura dichiarate nella documentazione presentata al Servizio Tecnico Centrale e deve comunicare tempestivamente eventuali modifiche apportate. La mancata marchiatura, la non corrispondenza a quanto depositato o o la sua illeggibilità,, anche parziale, rendono il prodotto non impiegabile. Qualora, sia presso gli utilizzatori, sia presso i commercianti, l unità marchiata (pezzo singolo o fascio) venga scorporata, per cui una parte, o il tutto, perda l originale marchiatura del prodotto è responsabilità sia degli utilizzatori sia dei commercianti documentare la provenienza mediante i documenti di accompagnamento del materiale e gli estremi del deposito del marchio presso il Servizio Tecnico Centrale. Nel primo caso i campioni destinati al laboratorio incaricato delle prove di cantiere devono essere accompagnati dalla sopraindicata documentazione e da una dichiarazione di provenienza rilasciata dal Direttore dei Lavori, quale risulta dai documenti di accompagnamento del materiale. 11.3.1.4 Identificazione e rintracciabilità dei prodotti qualificati I produttori ed i successivi intermediari devono assicurare una corretta archiviazione della documentazione di accompagnamento dei materiali garantendone la disponibilità per almeno 10 anni. Ai fini della rintracciabilità dei prodotti, il costruttore deve inoltre assicurare la conservazione della medesima documentazione, unitamente a marchiature o etichette di riconoscimento, fino al completamento delle operazioni di collaudo statico. Eventuali disposizioni supplementari atte a facilitare l identificazione e la rintracciabilità del prodotto attraverso il marchio possono essere emesse dal Servizio Tecnico Centrale. Tutti i certificati relativi alle prove meccaniche degli acciai, sia in stabilimento che in cantiere o nel luogo di lavorazione, devono riportare l indicazione del marchio identificativo, rilevato a cura del laboratorio incaricato dei controlli, sui campioni da sottoporre a prove. Ove i campioni fossero sprovvisti di tale marchio, oppure il marchio non dovesse rientrare fra quelli depositati presso il Servizio Tecnico Centrale le certificazioni emesse dal laboratorio non possono assumere valenza ai sensi delle presenti Norme e di ciò ne deve essere fatta esplicita menzione sul certificato stesso. In tal caso il materiale non può essere utilizzato ed il Laboratorio incaricato è tenuto ad informare di ciò il Servizio Tecnico Centrale.

11.3.1.5 Forniture e documentazione di accompagnamento Tutte le forniture di acciaio, per le quali non sussista l obbligo della Marcatura CE, devono essere accompagnate dalla copia dell attestato di qualificazione del Servizio Tecnico Centrale. L attestato può essere utilizzato senza limitazione di tempo. Il riferimento a tale attestato deve essere riportato sul documento di trasporto. Le forniture effettuate da un commerciante intermedio devono essere accompagnate da copia dei documenti rilasciati dal Produttore e completati con il riferimento al documento di trasporto del commerciante stesso. Il Direttore dei Lavori prima della messa in opera, è tenuto a verificare quanto sopra indicato e a rifiutare le eventuali forniture non conformi, ferme restando le responsabilità del produttore. Requisiti di identificazione dell acciaio per usi strutturali Acciaio per strutture metalliche

11.3.4.2 Acciai laminati Gli acciai laminati di uso generale per la realizzazione di strutture metalliche e per le strutture composte comprendono: Prodotti lunghi, ovvero laminati mercantili (angolari, L, T, piatti e altri prodotti di forma), travi ad ali parallele del tipo HE e IPE, travi IPN, laminati ad U Prodotti piani, ovvero lamiere e piatti, nastri Profilati cavi, ovvero tubi prodotti a caldo Prodotti derivati, che includono travi saldate (ricavate da lamiere o da nastri a caldo), profilati a freddo (ricavati da nastri a caldo), tubi saldati (cilindrici o di forma ricavati da nastri a caldo), lamiere grecate (ricavate da nastri a caldo) Requisiti di qualificazione dell acciaio per usi strutturali

identificazione del tipo di elemento strutturale e della norma armonizzata applicabile Per la realizzazione di strutture metalliche e di strutture composte si dovranno utilizzare acciai qualificati, ovvero: conformi alle norme armonizzate e recanti la Marcatura CE oppure Accompagnati da attestato di qualificazione rilasciato dal Servizio Tecnico Centrale Per la qualificazione dei prodotti dell industria dell acciaio per usi strutturali, si ricade quindi nei casi A o B del par.11.1 del DM 14-01- 2008. Le Norme Tecniche per le Costruzioni DM 14.01.2008 Ricadono nel caso A (marcatura CE) Prodotti laminati a caldo di acciai per impieghi strutturali (UNI EN 10025) Profilati cavi di acciaio per impieghi strutturali (UNI EN 10210 e UNI EN 10219) Prodotti di acciaio inossidabile (UNI EN 10088-4 e UNI EN 10088-5). Ricadono nel caso B (attestato di qualificazione STC) Nastri o piatti di acciai nei gradi da S235 a S460, corrispondenti alle seguenti norme: UNI EN 10149 relativa a prodotti piani laminati a caldo di acciai ad alto limite di snervamento per formatura a freddo (parte 2: acciai ottenuti mediante laminazione termomeccanica; parte 3: acciai normalizzati o laminati normalizzati); UNI EN 10326 relativa nastri e lamiere di acciaio per impieghi strutturali rivestiti per immersione a caldo in continuo, nel frattempo sostituita dalla norma UNI EN 10346:2009.

Requisiti di qualificazione dei centri di trasformazione (acciaio per carpenteria metallica) Centri di trasformazione di acciaio Si definisce Centro di Trasformazione un impianto esterno al cantiere che riceve dal produttore di acciaio elementi base e confeziona elementi strutturali pronti per la messa in opera, o per successive lavorazioni. Si definisce Centro di Prelavorazione un impianto che, ricevendo dai produttori di acciaio elementi base (prodotti lunghi e/o piani) realizzano elementi singoli prelavorati che vengono successivamente utilizzati dalle officine di trasformazione per la realizzazione di strutture complesse nell ambito delle costruzioni. Essi devono ottemperare ai medesimi requisiti del Centro di Trasformazione, ma non sono tenuti ad eseguire prove sui materiali.

Centri di trasformazione di acciaio per carpenteria metallica Rientrano nei Centri di Trasformazione le officine ove si realizzano le opere da fabbro, quindi i centri di produzione di lamiere grecate e profilati formati a freddo, i centri di prelavorazione di componenti strutturali, le officine di produzione di carpenterie metalliche, le officine di produzione di elementi strutturali di serie e le officine per la produzione di bulloni. Si esamina il caso di prodotti realizzati presso centri di trasformazione e abbiano quindi subito le lavorazioni di prefabbricazione in accordo al progetto esecutivo della struttura metallica (taglio, foratura, sagomatura del profilo, irrigidimento dell anima con lamiere saldate, etc.) Requisiti per i centri di trasformazione di acciaio Il rispetto dei requisiti elencati nel seguito è condizione necessaria affinché i centri di trasformazione possano essere accettati dalla Direzione Lavori come fornitori di elementi strutturali in carpenteria metallica: Devono essere certificati ISO 9001:2008 da parte di Organismo di Certificazione accreditato (nel settore di accreditamento EA17) Qualora eseguano processi di saldatura, devono essere certificati secondo EN ISO 3834-2, EN ISO 3834-3, EN ISO 3834-4, in funzione dell importanza delle opere da realizzare. Devono disporre di Attestato di Denuncia dell Attività del Centro di Trasformazione rilasciato dal Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Sup.LL.PP (non sempre verificabile attraverso il sito www.cslp.it, quindi è meglio chiederne copia al fornitore prima di assegnare l ordine di fornitura) Devono ricevere e lavorare solo prodotti qualificati all origine devono nominare un Direttore Tecnico dello stabilimento che operi secondo il disposto dell art. 64, comma 3, del DPR 380/01, quindi deve essere un professionista iscritto a un ordine professionale (Ing., Arch., Geom.) al pari del Direttore dei Lavori Devono indicare un proprio logo o marchio che identifichi in modo inequivocabile il centro stesso

art. 64 del DPR 380/01 Progettazione, direzione, esecuzione, responsabilita' (legge n. 1086 del 1971, art. 1, quarto comma; art. 2, primo e secondo comma; art.3, primo e secondo comma) Comma 3. L'esecuzione delle opere deve aver luogo sotto la direzione di un tecnico abilitato, iscritto nel relativo albo, nei limiti delle proprie competenze stabilite dalle leggi sugli ordini e collegi professionali. Attenzione: Ansfer-IGQ nella propria linea guida affermano che: La certificazione ISO 9001 dei centri di trasformazione Nel caso in cui un impresa di costruzioni che realizza strutture metalliche disponga già di un certificato ISO 9001, prima della presentazione della denuncia di attività presso il Servizio Tecnico Centrale, bisogna verificare che il campo di applicazione del certificato includa anche il processo di trasformazione di acciaio. Esempio di campo di applicazione: - Costruzione e manutenzione di strutture metalliche per edilizia civile e industriale (settore EA28). Trasformazione di acciaio per carpenteria metallica strutturale su disegno del cliente (settore EA17).

Le Norme Tecniche per le Costruzioni - DM 14/01/2008 Centri di trasformazione - Requisiti di controllo sui materiali Il Direttore Tecnico del centro di Trasformazione deve pianificare e far eseguire i controlli sull acciaio utilizzato nello stabilimento in accordo al par. 11.3.4.11.2.3 Officine per la produzione di carpenterie metalliche del DM 14-01-2008. I controlli sugli acciai sono obbligatori. Nel caso di acciai qualificati sulla base dell attestato di qualificazione del STC, devono essere effettuate per ogni fornitura minimo 3 prove, di cui almeno una sullo spessore massimo ed una sullo spessore minimo. Nel caso di acciai qualificati sulla base della marcatura CE, il decreto non fornisce indicazioni in merito al campionamento e prescrive che i dati sperimentali rispettino sempre i criteri di accettazione stabiliti dalle norme armonizzate. 11.3.1 PRESCRIZIONI COMUNI A TUTTE LE TIPOLOGIE DI ACCIAIO 11.3.1.1 Controlli Le presenti norme prevedono tre forme di controllo obbligatorie: - in stabilimento di produzione, da eseguirsi sui lotti di produzione; - nei centri di trasformazione, da eseguirsi sulle forniture; - di accettazione in cantiere, da eseguirsi sui lotti di spedizione. A tale riguardo si definiscono: Lotti di produzione: si riferiscono a produzione continua, ordinata cronologicamente mediante apposizione di contrassegni al prodotto finito (rotolo finito, bobina di trefolo, fascio di barre, ecc.). Un lotto di produzione deve avere valori delle grandezze nominali omogenee (dimensionali, meccaniche, di formazione) e può essere compreso tra 30 e 120 tonnellate. Forniture: sono lotti formati da massimo 90 t, costituiti da prodotti aventi valori delle grandezze nominali omogenee. Lotti di spedizione: sono lotti formati da massimo 30 t, spediti in un unica volta, costituiti da prodotti aventi valori delle grandezze nominali omogenee.

Le Norme Tecniche per le Costruzioni - DM 14/01/2008 Imprese di costruzioni - approvvigionamento delle carpenterie metalliche Gli ordini di acquisto di elementi strutturali in carpenteria metallica emessi dalle imprese devono riportare: Elenco disegni di riferimento (progetto esecutivo) Riferimento normativo DM 14-01-2008 Tipo di acciaio, ove non specificato nel progetto esecutivo, previa richiesta di conferma scritta al progettista o al Direttore dei Lavori (specifica del materiale secondo EN 10025-2, ad esempio S275JR) La prescrizione che ogni fornitura in cantiere di elementi presaldati, presagomati o preassemblati sia identificata con cartellini sui quali sia riportato il marchio del centro di trasformazione coerentemente con il marchio riportato sull attestato del Servizio Tecnico Centrale La prescrizione che, in caso di esecuzione di giunti saldati, il fornitore sia in possesso della certificazione del sistema di controllo della saldatura secondo ISO 3834-x e trasmetta copia del certificato valido prima dell assegnazione dell inizio delle attività oggetto dell ordine La prescrizione che ogni fornitura in cantiere di elementi presaldati, presagomati o preassemblati sia accompagnata: a) da dichiarazione, su documento di trasporto, degli estremi dell attestato di avvenuta dichiarazione di attività, rilasciato dal Servizio Tecnico Centrale, recante il logo o il marchio del centro di trasformazione; b) dall attestazione inerente l esecuzione delle prove di controllo interno fatte eseguire dal Direttore Tecnico del Centro di Trasformazione, con l indicazione dei giorni nei quali la fornitura è stata lavorata. Qualora il Direttore dei Lavori lo richieda, all attestazione di cui sopra potrà seguire copia dei certificati relativi alle prove effettuate nei giorni in cui la lavorazione è stata effettuata. Direttore dei Lavori - accettazione di carpenterie metalliche prelavorate I controlli di accettazione in cantiere dipendono dalle decisioni del Direttore dei Lavori. Per le forniture di elementi presagomati, preassemblati, o presaldati, provenienti da un Centro di Trasformazione, il Direttore dei Lavori si accerta della qualifica del Centro di Trasformazione accetta in cantiere la fornitura Il Direttore dei Lavori può decidere se recarsi presso il Centro di Trasformazione, prendere visione dei certificati di prova ed effettuare i controlli sull acciaio e sulle saldature che ritiene necessari. In tal caso il prelievo dei campioni è effettuato dal Direttore Tecnico del Centro di Trasformazione secondo le disposizioni del Direttore dei Lavori e la domanda di prove al Laboratorio deve essere sottoscritta dal Direttore dei Lavori (del cantiere) e deve contenere indicazioni sulle strutture interessate da ciascun prelievo.

Requisiti ulteriori di qualificazione per i centri di trasformazione ove si eseguono processi di saldatura 11.3.4.5 Processo di saldatura La saldatura degli acciai dovrà avvenire con uno dei procedimenti all arco elettrico codificati secondo la norma UNI EN ISO 4063:2001. È ammesso l uso di procedimenti diversi purché sostenuti da adeguata documentazione teorica e sperimentale. I saldatori nei procedimenti semiautomatici e manuali dovranno essere qualificati secondo la norma UNI EN 287-1:2004 da parte di un Ente terzo. A deroga di quanto richiesto nella norma UNI EN 287-1:2004, i saldatori che eseguono giunti a T con cordoni d angolo dovranno essere specificamente qualificati e non potranno essere qualificati soltanto mediante l esecuzione di giunti testa-testa. Gli operatori dei procedimenti automatici o robotizzati dovranno essere certificati secondo la norma UNI EN 1418:1999. Tutti i procedimenti di saldatura dovranno essere qualificati secondo la norma UNI EN ISO 15614-1:2005.

11.3.4.5 Processo di saldatura Le prove di qualifica dei saldatori, degli operatori e dei procedimenti dovranno essere eseguite da un Ente terzo; in assenza di prescrizioni in proposito l Ente l sarà scelto dal costruttore secondo criteri di competenza e di indipendenza. Le saldature saranno sottoposte a controlli non distruttivi finali per accertare la corrispondenza ai livelli di qualità stabiliti dal progettista sulla base delle norme applicate per la progettazione.. L entità ed il tipo di tali controlli, distruttivi e non distruttivi, in aggiunta a quello visivo al 100%, saranno definiti dal Collaudatore e dal Direttore dei Lavori; per i cordoni ad angolo o giunti a parziale penetrazione si useranno metodi di superficie (ad es. liquidi penetranti o polveri magnetiche), mentre per i giunti a piena penetrazione, oltre a quanto sopra previsto, si useranno metodi volumetrici e cioè raggi X o gamma o ultrasuoni per i giunti testa a testa e solo ultrasuoni per i giunti a T a piena penetrazione. Per le modalità di esecuzione dei controlli ed i livelli di accettabilità si potrà fare utile riferimento alle prescrizioni della norma UNI EN 12062:2004. Tutti gli operatori che eseguiranno i controlli dovranno essere qualificati secondo la norma UNI EN 473:2001 almeno di secondo livello. 11.3.4.5 Processo di saldatura Oltre alle prescrizioni applicabili di cui al precedente 11.3.1.7, il costruttore deve corrispondere ai seguenti requisiti. In relazione alla tipologia dei manufatti realizzati mediante giunzioni saldate, il costruttore deve essere certificato secondo la norma UNI EN ISO 3834:2006 parti 2 e 4 il livello di conoscenza tecnica del personale di coordinamento delle operazioni di saldatura deve corrispondere ai requisiti della normativa di comprovata validità.. I requisiti sono riassunti nel Tab. 11.3.XI di seguito riportata. La certificazione dell azienda e del personale dovrà essere operata da un Ente terzo, scelto, in assenza di prescrizioni, dal costruttore secondo criteri di indipendenza e di competenza.

Requisiti di qualificazione della bulloneria per usi strutturali