La formazione nella società digitale scenari e linee di interpretazione seconda parte Modulo n 1 a cura di:paolo Ferri Università degli studi Milano Bicocca www.paoloferri.net Paolo.ferri@unimib.it 13/04/2007
The megachange in education ICT uses Learning Mall Distributed Electronic Virtual Knowledge Centers Learning on-demand Online Compound Learning Systems On-line Learning Multi-user Virtual Learning Environment Computer Based Training Single-user tools Time 1980 2000 Substitution 2020 Creative destruction 2040 Transformation da Veen, W. & Vrakking, B. (2006). Homo Zappiens, Growing up in a Digital Age. London, Network Continuum Ed
Nuovi skills cognitivi Digital native Digital immigrants Backgroud alfabetico Apprendimento sequenziale Stile di comunicazione Uno Molti Apprendimento per assorbimento riflessione Autorità del testo scritto La lettura prima di tutto Background digitale Apprendimento multitasking Stile di apprendimento a rete facilità nel condividere la conoscenza (Mp3 Wikipedia) Apprendimento per esplorazione e ricerca gioco Apprendimento per esternalizzazione Connettersi e navigare prima di tutto
Le caratteristiche del sistema macrosociale
Le caratteristiche della scuola
La rimediazione digitale della formazione: nuovi oggetti culturali per la didattica La sfida attuale riguarda - parafrasando Bolter e Grusin (Bolter, Grusin 2001)- la ri-mediazione, ovvero lo sviluppo di un rapporto di collaborazione e di competizione fra i media tradizionali dentro e fuori dall aula e quelli digitali Si assiste: ad una perdita di rilevanza entro le aziende sia della formazione istituzionale standardizzata sia degli interventi di comunicazione/formazione a pioggia. A una parallela crescita delle azioni mirate on demand, che spesso coinvolgono più persone disperse sul territorio, in questo caso la metodologia più efficace consiste nel combinare in maniera sinergica metodi con differenti punti di forza e di debolezza come: attività d aula tradizionale e con metodi attivi comunicazione interna moduli di e-learning knowledge management ecc
Il Web 2.0 un grande aiuto per gestire le nuove forme di apprendimento
Le comunità virtuali come strumento multicodicale della rimediazione della formazione Comunità virtuali di apprendimento: ambienti cognitivi a dimensioni multiple, di learning e socialità (Virtuale+Reale) Learning: elementi linguistici, grafici, visivi e sonori si intersecano in una struttura a rete (network), in spazi collaborativi di interazione in presenza o a distanza. Socialità comunicazione: questo nuovo ambiente cognitivo prevede una tipologia di interazione tra i diversi media e tra i soggetti della formazione che presenta caratteristiche innovative: relazione di apprendimento immediata e mediata in absentia, freddezza della socialità digitale, maggior simmetria tra formatore e formando, facilità della tracciabilità della conoscenza tacita, sharing immediato delle conoscenze (Turkle, 1996, Wallace 2001), Codici: i codici e la comunicazione di un ambiente cognitivo didattico a dimensioni multiple sono molto differenti da quelli tradizionali, e soprattutto cominciano solo ora a essere indagati approfonditamente.
Le infrastrutture per abilitare le comunità virtuali school portal data base amministrativi aule virtuali work station digitale a banda larga a domicilio per docenti cablaggio scuole e case operatori a banda larga l utilizzo massiccio di strumenti di video-conferenze digitali interattive in occasione di eventi di particolare rilievo logica dell any time any where per organizzazione e formazione formatori
Comunità virtuali, accoppiamento strutturale di tre fattori: b. knowledge management il knowledge management ha per oggetto la gestione sistematica della conoscenza anche attraverso processi abilitati dall info-tech. più specificamente lo sviluppo del knowledge management si propone di rendere rintracciabile ed utilizzabile la conoscenza a livello di sistema organizzativo e didattico scolastico. questo attraverso la promozione entro l organizzazione scuola di una cultura orientata al trasferimento ed allo sviluppo della conoscenza ed al sostegno delle relazioni fra le persone che appartengono alle medesime comunità di pratica (Davenport e Prusak: 1998; Wenger:1999 ).
Comunità virtuali, accoppiamento strutturale di tre fattori: c. change management e management of change lo sviluppo delle opportunità di apprendimento e di formazione offerte dalla rete implica da un lato la messa a punto di nuove soluzioni tecniche e dall altro quella di nuovi stili e modelli culturali di rapporto fra le dirigenti, insegnati, la scuola, le imprese e le altre istituzioni (Recchioni, 2002). i processi di comunicazione abilitati dai nuovi media info-tech assumono particolare rilievo per il contributo che possono fornire all innovazione ed al cambiamento culturale Soprattutto in epoca in cui, anche, la scuola pubblica, sottolineo pubblica, deve confrontarsi con la tendenziale destrutturazione delle organizzazioni e l apertura dei che dà più spazio all autonomia ed alla partecipazione degli attori (Micelli, 2000).
VISIONE STRATEGICA: SENSO DELL AGIRE DIDATTICO E DEL RUOLO SCOCIALE DELLA SCUOLA PUBBLICA RECUPERO DI VALORE SOCIALE ED ECONOMICA DELLA SCUOLA PUBBLICA DIGITAL COMMUNITY ABILITATA DALLE TECNOLOGIE CONTENUTI VALORI DEMOCRAZIA TOLLERANZA INTERCULTURALITA RISPETTO DELLE 13/04/2007A di: DIFFERNEZE cura E DELLE IDENTITA CONTENTUTI CONOSCENZE DIDATTICA COSTRUT-TIVISTA, SAPER FARE COMUNITA DI RATICHE VALORE DELL ESPERIENZA INTER/INTRADISCIPLINARE
La digital communty della scuola del futuro Un utopia? No, nelle istituzioni e nelle aziende informazionali un tale processo è già operativo (Polizia di Stato/ Fisco/ ENI/ CISCO): Necessità di infrastrutturazione Necessità di formazione Ora, valori e conoscenze mediati dalla comunicazione e dalla formazione abilitata dalle tecnologie, si sviluppano, entro questo contesto in un circolo virtuoso che permette di attivare, disseminare la visione strategica, per così dire, in un tutti i terminali della eco-sistema scuola-famigliasocietà. INVESTIMENTI Paolo Ferri - Università Milano Bicocca ECONOMICI - paolo.ferri@unimib.it
Alcuni libri per approfondire Ferri, P. (2005), E-Learning. Didattica e comunicazione e tecnolgie digitali, Le Monnier, Milano Ferri, P. (2004), Fine dei Mass Media. Le nuove tecnologie della comunicazione e le trasformazioni dell industria culturale, Guerini & Associati, Milano. E-tutor : profilo, metodi, strumenti (a cura di Pier Cesare Rivoltella) 2006 Rivoltella P. C., Media Education, Fondamenti didattici e prospettive di ricerca, La scuola Brescia 2005. Rivoltella, (2006), Screen Generation. Gli adolescenti e le prospettive dell educazione nell età dei media digitali, Vita e Pensiero, Milano Prensky, M. (2001), Digital Natives, Digital Immigrants in On the Horizon (NCB University Press, Vol. 9 No. 5, October 2001) Rifkin, J. (2000), The age of access: the new culture of hypercapitalism, where all of life is a paid-for experience, Tarcher/Putnam, New York, J.P.; tr.it. L era dell accesso, Mondadori, Milano 2000. Veen, W. (2003). A new force for change: Homo Zappiens. The Learning Citizen, 7, 5-7. Veen, W. & Vrakking, B. (2006). Homo Zappiens, Growing up in a Digital Age. London, Network Continuum Education.