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Lavorare in équipe per garantire continuità nello sviluppo umano Michele Capurso Università di Perugia Ricercatore in Psicologia dello Sviluppo e dell Educazione Associazione Gioco e Studio in Ospedale Responsabile del settore Formazione Coordinatore Workshop Ricerca

Roadmap Equipe in ospedale come mettere ordine? Il sistema: la relazione tra le parti Filmato + Esercitazione commenti e dibattito 3

Finalmente oggi siamo in tanti!!! Medici Infermieri Assistenti sociali Insegnanti Psicologi Animatori Clown Educatori Musicoterapeuti Tirocinanti Volontari.

Con quali obiettivi lavoriamo? curare educare divertire insegnare comunicare creare imparare Ognuno con le proprie competenze vuole mantenere e salvaguardare le risorse del bambino ricoverato

Quali i rischi? di sovrapporsi di ignorarsi di strumentalizzare il bambino di non dare sicurezza e tranquillità di seguire logiche personali

Come fare a mettere ordine? individuare pratiche riflessive attraverso le quali ciascuno sia aiutato a ripercorrere le proprie conoscenze e il proprio ruolo per potersi mettere sinergicamente in gioco in una realtà complessa. Rispetto ad ogni azione, una buona riflessione riguarda: - il prima (progettare) - il durante (osservare sé e gli altri) - il dopo (verificare)

Come fare a mettere ordine? Come fare affinché questa ricchezza ed eterogeneità di figure diventi sistema e non caos?

Come fare a mettere ordine? Secondo la teoria ecologica di Bronfenbrenner, la qualità della relazione di aiuto dipende dalla qualità delle relazioni tra le parti (mesosistema). Per evitare il caos dobbiamo entrare in relazione tra di noi e non solo con il bambino!

La relazione tra noi Deve basarsi su relazioni stabili Deve durare nel tempo Deve basarsi su ruoli riconosciuti reciprocamente ed istituzionalmente Deve essere sostenuta da attività significative e durature ( molari )

La relazione tra noi in altre parole, deve basarsi su un progetto condiviso e sostenuto dalla istituzione. Questo progetto si può costruire con una formazione comune.

Una relazione sistemica insieme di elementi che interagiscono tra di loro e che costituiscono una totalità organizzata (von Bertalanffy) Uscire dalla logica lineare Nel sistema non esiste un rapporto diretto causa -->effetto, ma una relazione di tipo circolare. Entrare nella logica di rete Uno stesso risultato si ottiene tramite strade diverse. Le cose non dipendono solo da ciò che faccio io, ma da come il sistema si organizza e le sue parti interagiscono.

logica lineare OPERARE COME REALTÀ ISOLATA medici genitori insegnanti infermieri psicologi ass. sociali volontari B A M B I N O

Operare come realtà isolata...... significa collocarsi in una logica lineare di causa-effetto: svolgo isolatamente una determinata azione, e mi attendo specifici effetti. Esempio: Il medico effettua una diagnosi e somministra delle terapie per curare la malattia. L insegnante svolge delle lezioni per raggiungere determinati risultati sul piano dell apprendimento scolastico. Il volontario propone dei giochi per far passare il tempo. Ecc. ecc.

Operare come realtà isolata... significa ignorare il contesto Svolgo le mie azioni come se non vi fossero altri operatori, la famiglia, il mondo relazionale e affettivo del bambino, ecc.... significa non condividere progetti e modalità di lavoro

sistema SISTEMA DELLE RELAZIONI medici genitori psicologi Bambino insegnanti volontari ass. sociali

Operare come sistema significa collocarsi in una logica di complessità: riconoscersi quale elemento di una rete relazionale, consapevole che le mie azioni interagiscono con quelle di altri significa comprendere il contesto Nel progettare le mie azioni coinvolgo e considero gli aspetti soggettivi, relazionali, familiari affettivi, ecc. significa condividere progetti e modalità di lavoro

Le forme di resistenza Possibili forme di resistenza al lavoro di équipe: Critica implicita agli altri operatori Territorialità Gelosia Apatia Differenze di vedute Aspetti economici Perdita di potere o di status Timore di intralcio al proprio lavoro Fonte: Capurso M., Gioco e Studio in Ospedale, Erickson, Trento, 2001

Come è strutturata una équipe? Fonte: Capurso M., Gioco e Studio in Ospedale, Erickson, Trento, 2001

Dare e ricevere informazioni Perché è importante: - Mantenere una coerenza nei confronti dei bambini e delle famiglie; - Acquisire i dati necessari a compiere il proprio lavoro in modo efficace, preciso e sicuro. - Ottimizzare la gestione del tempo. Fonte: Capurso M., Gioco e Studio in Ospedale, Erickson, Trento, 2001

La comunicazione con le famiglie Informare chiaramente sul proprio nome e ruolo; Creare un cartellone con l organigramma del reparto Definire e indicare chiaramente topologia dei servizi, loro orario, modalità di utilizzo (es. sala giochi, spazio didattico ecc.). Creare un sistema per ricevere feedback e suggerimenti; Valutare la percezione della qualità del servizio Fonte: Capurso M., Gioco e Studio in Ospedale, Erickson, Trento, 2001

La comunicazione con in équipe Riunioni periodiche; Documenti comuni e condivisi (schede, diario giornaliero, ecc.) Tabella murale in infermeria con pazienti, impegni nella giornata, appuntamenti, ecc. Sistema condiviso per comunicare possibilità di accesso in sala giochi/didattica, di incontrare altri bambini, necessità di mascherina, ecc. ecc... Fonte: Capurso M., Gioco e Studio in Ospedale, Erickson, Trento, 2001

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Un buon punto di partenza... Una formazione comune e condivisa. Centralità del bambino (non del ruolo o della funzione)

Per concludere La possibilità di creare occasioni di crescita e sviluppo umano nei bambini e ragazzi è legata alla nostra stessa possibilità di crescere all interno di una équipe di lavoro. Il centro del lavoro di équipe è il bambino (non in proprio ruolo o funzione). La base del funzionamento di una equipe è costituita dalle relazioni interne ed esterne al gruppo. Imparare a misurare sia i modo quantitativo che qualitativo gli esiti e l efficacia del proprio lavoro.

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