Sostenibilità e competitività Trasporti



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1 Treno Grande arrivo di turisti soprattutto da Firenze su Pisa via treno rispetto agli arrivi via aereo. Dai dati degli uffici informazioni posti all interno dell aeroporto e fuori dalla stazione sappiamo di un rapporto di 50.000 a 100.000 accessi: il 100% in più di chi arriva in treno chiede informazioni rispetto a chi arriva in aereo. Trasporti Treno Assenza di segnalazione dei percorsi che conducono dalla stazione alla Torre e ad altre attrazioni. Linea treno sempre affollata per pendolari e turisti. L ottimo collegamento con l aeroporto di Pisa (che conta 4.000.000 di passeggeri l anno) non provoca traffico nei dintorni. Strade Buona l offerta di collegamenti su strada del territorio provinciale: es. Direttrice FIPILI, A11 Firenze mare, A12 Genova Rosignano, Strada statale 206 (Pisa-Cecina), Strada statale 67 (Tosco Romagnola), Strada statale 1 (Aurelia ), Strada provinciale Volterrana. Presenza di parcheggi gratuiti scambiatori (e a pagamento per autobus granturismo): es. nel Comune di Pisa ci sono quelli in Via del Brennero zona Nord con bus navetta ( Linea E ) per il centro; via di Pratale servizio di bus ( Linea 7 ); via Pietrasantina. Aeroporto Aeroporto intercontinentale con anche compagnie low cost. L ottimo collegamento con l aeroporto favorisce il flusso di turisti che da altre località della Toscana transita verso l aeroporto passando per la stazione di Pisa, ma assai spesso senza essere intercettato dall offerta del territorio provinciale. Scarsa accessibilità dai Comuni della Provincia alle direttici principali e ai Comuni interni soprattutto della Val di Cecina. I flussi turistici non sono indirizzati a visitare il ricco patrimonio architettonico, museale della Provincia di PISA: es. Romanico Pisano, musei della Valdera e Val di Cecina, strutture termali ecc. Eccessiva pressione di auto sul litorale nel periodo estivo. Poco sviluppato trasporto pubblico da/verso il mare senza servizi navetta in parcheggi scambiatori. Accesso squallido e pericoloso al Duomo dal parcheggio di Via Pietrasantina che tra l altro esclude il Centro della città. Costo elevato del parcheggio delle zone centrali: es. Pisa, Pontedera. Oltre 50.000 autobus arrivano a Pisa al parcheggio di Via Pietrasantina e rappresentano una grande fetta del turismo mordi e fuggi che non entra quasi in città rimanendo confinato alla periferia nord (vedi Analisi SWOT Identità delle destinazione/qualità vita residenti) Grande inquinamento in città (vedi analisi SWOT Ambiente).

2 Linea ferroviaria da Firenze per aeroporto molto frequente. Trasporto intermodale sufficientemente organizzato (noleggio auto, parcheggi alla stazione, parcheggi autobus granturismo). Linee di Bus da Firenze per l aeroporto di Pisa (e viceversa) molto frequenti ed economiche. Piste ciclabili Presenza di piste ciclabili sul territorio Bus di linea È iniziata la realizzazione di alcune pedane per il superamento delle barriere architettoniche per il collegamento tra il piano bus e la piattaforma di accesso. Sono in programma per la città di Pisa l installazione di numerosi totem per le vie che indicheranno i percorsi possibili. Il grande flusso di passeggeri che usa l aeroporto di Pisa potrebbe essere intercettato meglio attraverso una comunicazione e un offerta più strutturata sul territorio. Gli arrivi all aeroporto stimabili intorno ai 2.000.000 di passeggeri l anno, usufruiscono in buona parte del noleggio auto (L autonoleggio di Pisa è il terzo in Italia per giro di affari dopo Roma e Milano), confermandoci che lo scalo di Pisa rappresenta un punto di partenza piuttosto che di arrivo. Per trattenere sul territorio viaggiatori che fanno scalo a Pisa per altre destinazioni, sarebbe utile una comunicazione ed un offerta conseguente svolta, prima dell arrivo in aeroporto, quando il turista è in fase di organizzazione del suo viaggio (pubblicità in rete, offerte e pacchetti turistici promossi all estero ecc). In gran parte del territorio provinciale il trasporto pubblico intermodale non è integrato da servizi di bike sharing o ampi parcheggi scambiatori. Scarsa presenza di piste ciclabili collegate sul territorio. Se escludiamo Peccioli (108km), Pisa (34,5 km) e Cascina (25 km) gli altri hanno una media inferiore ai 4km di piste ciclabili. Non ci sono servizi di interconnessione e intermodalità ad es. Bici-Autobus, bici-treno ecc Una persona potrebbe montare sull autobus con la bici alla stazione per scendere in San Rossore e farsi un bel giro nel Parco, per poi tornare indietro con la stessa modalità. I servizi di mobilità urbana non sempre sono facilmente accessibili ai pedoni e ai ciclisti (turisti e/o residenti) con la messa in opera di adeguati spazi a loro riservati per muoversi in sicurezza. Presenza di molte barriere architettoniche per le linee urbane, ma soprattutto extraurbane. Talvolta manca un buon coordinamento di interconnessione tra Comune e Comune.

3 Sta partendo un servizio di bike sharing a PISA (da aeroporto, stazione ecc ) per coprire l ultimo chilometro sia per pendolari che per turisti e residenti. Una buona comunicazione e promozione potrebbe valorizzare i numerosissimi autonoleggiatori che sbarcano al Galilei per direzionare e incanalare maggiormente (di come già avviene) i flussi turistici negli agriturismi della Provincia di Pisa. Il porto di Pisa rappresenterà una nuova attrazione per il litorale e per il recupero di un area dismessa da decenni. People mover importante per intensificare e favorire il flusso turistico verso l aeroporto e dall aeroporto. Il People mover oltre ad avere costi esorbitanti potrebbe presentare anche rischi per l impatto ambientale. Potenziare alcune stazioni minori (ormai dismesse) per utilizzarle come una metropolitana di superficie es. Migliarino e tutta la linea che va a Lucca, ma anche stazioni come Navacchio e altre potrebbero infatti ridurre il traffico su Pisa. I Bus turistici potrebbero scendere i turisti da un lato della città (ad es. parcheggio in San Giusto sotto il cavalcavia) e recuperarli dal lato opposto (parcheggio Via Pietrasantina) in modo da far passare le persone nel Centro cittadino attraverso i vari percorsi pensati da Walking in the city (http://piuss-pisa.inera.it/it/ ). Realizzazione di parcheggi scambiatori (non cementificati e stagionali) sul litorale. Progetto europeo di monitoraggio flotte bus dotando i mezzi di GPS per comunicare i tempi di percorrenza. Progetto europeo per il posizionamento di numerosi rilevatori di flusso del traffico per dare indicazioni su eventuali ingorghi ecc. TUTELA DELLE IDENTITÀ DELLE DESTINAZIONI, QUALITÀ DELLA VITA DEI RESIDENTI Ampia varietà delle attrazioni turistiche: es. borghi e città d arte (Pisa, San Miniato, Volterra); Non bastano musei, monumenti e attrazioni per fare di una località una destinazione turistica: in Provincia di Pisa mancano servizi e, più in generale, organizzazione e coordinamento di offerta.

4 Enogastronomia (Strada dell olio, Vino, Tartufo); Mare (Marina di Vecchiano, Marina di Pisa, Tirrenia, Calambrone); Terme e benessere (Uliveto, San Giuliano Terme, Casciana Terme) e Golf; Natura (Parco naturale e riserve naturali) (http://www.pisaunicaterra.it/) Le poche iniziative coordinate hanno una scarsissima comunicazione; mancanza di azioni di comunicazione oltre i confini provinciali. La maggior parte dei Comuni della Provincia non valorizza l identità e la specificità della sua destinazione in modo da distinguersi come meta unica e privilegiata di turismo. Non è ancora condivisa a livello internazionale l idea che per conoscere e visitare una meta turistica come Pisa occorre più di una giornata. Pisa come destinazione e come territorio provinciale ha un nome importante e dunque un identità rilevante a livello mondiale. I turisti scoprono la bellezza dei luoghi e le cose da fare soltanto quando sono già in provincia di Pisa e non prima di partire, quando sono alla scelta della destinazione che sarebbe invece il momento decisivo. Scarse sono le iniziative estive a Pisa relativamente ad una politica di accoglienza e di intrattenimento estivo (concerti ecc). Le poche iniziative hanno una scarsa comunicazione. Più il Comune è a vocazione turistica, meno vengono organizzate sagre ed eventi che possano coinvolgere i residenti. In alcuni Comuni, per alcuni mesi dell anno, il rapporto arrivi/residenti è particolarmente elevato e superiore alla media provinciale (Casale M.mo, Casciana Terme, Guardistallo, Lajatico, Montecatini, Montescudaio, Monteverdi, Pisa, Volterra). In quei periodi c è una disponibilità limitata di servizi e beni (acqua). Oltre 50.000 arrivi in autobus a Pisa al parcheggio di Via Pietrasantina rappresentano il grosso del turismo mordi e fuggi che non entra quasi in città rimanendo confinato alla periferia nord del centro abitato. Pur rappresentando un punto di debolezza per la competitività del turismo [Vedi analisi SWOT Lavoro], lo rende un punto di forza della qualità vita residenti. La Toscana è un brand riconosciuto nel mondo e tutto il suo territorio può beneficiarne. Benché Pisa abbia molti visitatori (si calcola che visitino la Piazza dei Miracoli 3.000.000 di persone l anno), solo una piccola percentuale di costoro viene veicolato nel territorio circostante: il turismo genera poco benessere economico nella Provincia di Pisa. Scarsi i progetti di filiera corta che nella Provincia di Pisa si limitano a poche località: Volterra, Terricciola, San Miniato, San Giuliano Terme, Pontedera, Ponsacco, Pisa e Cascina. Scarsa la promozione economica del territorio che risulta inadeguata rispetto alla crisi economica che sta vivendo il settore agricolo.

5 Prezzi generalmente più convenienti rispetto a Firenze e Siena nelle strutture ricettive. Grande facilità di spostamento, per la centralità geografica (mare, Versilia, Firenze, Volterra, San Gimignano, Lucca sono facilmente raggiungibili) e la disponibilità di aeroporto, stazioni ferroviarie, autostrada, superstrada (Vedi analisi SWOT Trasporti). Oltre il 20% degli iscritti all Università di Pisa viene da fuori. Minore qualità dell accoglienza nelle strutture ricettive. Scarsa coesione tra residenti e studenti fuori sede. Chiese chiuse Un elemento unificante del territorio provinciale quanto a patrimonio architettonico è il Romanico Pisano. La Toscana della provincia di Pisa è più autentica come borghi e paesaggi, meno pettinata, di quella fiorentina o senese. Nell entroterra, soprattutto nel periodo estivo, vengono organizzate numerose sagre, che potrebbero coinvolgere i residenti di altri Comuni alla scoperta di borghi meno conosciuti della Provincia (Buti, Cascina, Monteverdi M.mo, San Miniato, Santa Croce, Vicopisano). Necessità di conservare e valorizzare un patrimonio culturale omogeneo e unico al mondo come ad esempio il Romanico Pisano. La brochure P.I.S.A. stampata in 60.000 copie offre molte opportunità per rafforzare identità della destinazione provinciale. Assenza di coordinamento nel trasporto pubblico locale tra Comune e Comune: da Pisa non ci sono autobus per Casciana Terme, ad esempio, ma solo per Pontedera, Calci, San Giuliano e Fauglia. Il trasporto pubblico da Comune a Comune è assai frastagliato (VEDI Analisi SWOT Trasporti). Le iniziative per i turisti (ad es. P.I.S.A.) non sono pensate per intercettare i residenti. Il turismo è sempre meno amalgamato alla vita dei residenti: manifestazioni culturali e/o di intrattenimento dovrebbero coinvolgere sia cittadini che turisti. In una Regione come quella Toscana, la crisi del settore agricolo rischia di depauperare territorio e paesaggio rurale, che rappresentano una delle principali caratteristiche dell identità delle nostre destinazioni fortemente legate al turismo naturalistico (vedi Analisi SWOT Ambiente). Per quanto riguarda i Comuni più importanti per abitanti e per attrattiva turistica, si segnala lo spopolamento del centro storico a vantaggio di zone meno costose, comportando un rischio tangibile di perdita di identità della città.

6 Il turismo genera lavoro: quasi il 12% delle assunzioni dell anno 2011 nella Provincia di Pisa riguardano aziende che operano nel settore del turismo. Flessibilità del lavoro nel turismo. Ampia presenza di realtà imprenditoriali agrituristiche. Lavoro - destagionalizzazione Forte stagionalità del mercato turistico della Provincia. I mesi di luglio e agosto sono per tutti i Comuni i mesi con maggior affluenza e maggiori assunzioni in aziende che operano nel mercato del turismo. Precarietà del lavoro nel turismo: solo il 12,5% dei contratti stipulati nell anno 2011 è a tempo indeterminato. Scarsa valorizzazione delle potenzialità dell ambiente in funzione di costruzione di percorsi didattici e di valorizzazione di antichi mestieri (vedi analisi Swot ambiente). Presenza di Poli scientifici e tecnologici che generano un turismo congressuale e scientifico e che creano lavoro (es. polo tecnologico di Navacchio). La ristorazione è il settore che nell ambito del turismo crea più lavoro dipendente (48,7%). Il percorso che conduce ai monumenti principali della città di Pisa è ricco di negozi. Ampia e diversificata è l offerta di strutture ricettive (es. affittacamere, Bed&Breakfast, agriturismi, alberghi, case vacanza ecc.) Il potenziamento del turismo congressuale, che potrebbe coinvolgere più Comuni della Provincia, potrebbe favorire una maggiore destagionalizzazione e portare ad una maggiore stabilizzazione nel lavoro. Coniugare l esercizio delle attività agricole con quelle agrituristiche e con l offerta di servizi innovativi (percorsi didattici, escursioni ecc.). Per la destagionalizzazione del turismo e dunque del lavoro, sono importanti eventi di richiamo internazionale come ad esempio le mostre degli ultimi anni di Palazzo Blu. Scarsa capacità degli agriturismi di stare in rete e coordinare l offerta sul territorio. Il 17,8% dei contratti nella ristorazione sono contratti intermittenti: il lavoratore viene chiamato e pagato al bisogno con contratto che resta comunque aperto anche per oltre un anno. I turisti vengono poco intercettati (comunicazione appropriata, conoscenza lingue straniere ecc.) dai negozi lungo i percorsi per arrivare alla Torre dalla stazione e dall aeroporto. Poca professionalità del personale addetto alle strutture ricettive, prevalentemente a gestione familiare. Ciò dissuade i turisti a tornare e costituisce un elemento critico determinante in ambito di turismo congressuale. Diventare sempre più meta di un turismo mordi e fuggi che porta scarsi benefici in termini di stabilizzazione e creazione di lavoro.

7 Per la destagionalizzazione la brochure P.I.S.A., che esce in 60.000 copie due volte l anno (marzo e ottobre) ed è distribuita in 300 strutture ricettive, può dimostrarsi uno strumento utile per trattenere sul territorio i turisti oltre il tempo necessario a visitare la Piazza dei Miracoli in periodi differenti dall alta stagione. Immagine forte della destinazione principale. Per alcuni La Torre è il monumento più fotografato al mondo (Vedi Analisi SWOT Identità destinazione). Scarsa comunicazione delle iniziative fuori dal territorio provinciale. Patrimonio culturale Anche in ragione dell immagine forte della Torre della città di Pisa, si segnala una mancanza di valorizzazione e di comunicazione efficace rispetto al resto del patrimonio culturale altrettanto unico e straordinario distribuito in buona parte del territorio provinciale. Scarsa valorizzazione del patrimonio architettonico della Provincia nel suo complesso come area coerente ed ampia: ad es. il Romanico Pisano. Presenza di un ricco e diffuso patrimonio artistico, culturale e archeologico anche di significatività internazionale. Progetti europei e regionali (Iterrcost - Luoghi della Fede, Via Francigena) che hanno avviato una cartellonistica per buona parte delle chiese della Provincia di Pisa. Spesso il patrimonio artistico, culturale, archeologico e architettonico è poco fruibile (es. chiese e pievi chiuse ecc.) Molti progetti iniziati e poi terminati non hanno condotto a risultati ed esiti stabili (es. per i progetti Iterrcost o i Luoghi della fede una parte del materiale realizzato o è in disuso o è scomparso). Molti di questi cartelli sono divelti o non riposizionati. Presenza di itinerari culturali spendibili sul territorio (Musei della Valdera, Progetto Iterrcost; Progetto Luoghi della fede; percorsi archeologici ecc). Reti museali (Area Pisana, Valdarno, Valdera, Valdicecina). Ricchezza culturale, scientifica e tecnologica (Scuola Normale Superiore di Pisa, Scuola Superiore Sant Anna, CNR, Polo tecnologico di Navacchio). Molti musei della Provincia non sono collegati tra loro e non invitano i turisti a comprare pacchetti di visite museali tematici e territoriali. Molti itinerari culturali del territorio provinciale non ricevono la meritata promozione. È scarsa la cartellonistica, spesso non è completa e non conservata Non esistono percorsi tematici relativamente ai musei del territorio provinciale. Scarsa integrazione tra mondo accademico scientifico e tecnologico e cittadinanza. Palazzo Blu organizza ogni anno eventi di respiro internazionale con una buona comunicazione.

8 Molte ville e residenze storiche distribuite in tutto il territorio provinciale. Molte ville e residenze storiche sono private e dunque difficilmente fruibili. Museo di Calci propone visite diversificate ed una intensa attività didattica che copre diversi ambiti scientifici rivolti a i livelli scolastici. È stato attivato un servizio di booking negli uffici informazioni. È stato inserito un nuovo elemento di dinamismo: in maniera più sistematica che in passato è prevista la costruzione di offerte turistiche specifiche per i vari eventi presenti sul territorio (anche grazie all impegno dell azienda che si è aggiudicata l appalto per la gestione dei punti informazione). Sono nate in questi anni nuove e più articolate agenzie di incoming (es. Consorzio Volterra, San Miniato Turismo, Pisaincoming, Vacanzearound, Norci Viaggi, exreservation, associazione di agenzie di viaggi Pisa eventi e turismo). Valorizzare la notorietà e l affluenza della città di Pisa per proporre loro gite ed escursioni nel territorio. Ci sono associazioni di volontari che collaborerebbero per l apertura di chiese o piccole pievi, all interno di escursioni programmate nel territorio. Per il progetto I luoghi della fede è stata realizzata una cartellonistica specifica che in buona parte potrebbe essere riposizionata. Potenziare le gite scolastiche da dentro e fuori della Toscana. Entro il 2014 terminerà il progetto sulla Via Francigena che prevede anche la realizzazione di cartelli per i percorsi in auto e a piedi. Organizzare serate nelle ville per farne conoscere il prezioso patrimonio architettonico compresi i giardini ecc. Potenziare i nuovi itinerari dei Musei dei Lungarni a Pisa (es. Palazzo reale realizza anche laboratori per le scuole). Palazzo Blu con la cooperativa Impegno e futuro organizza laboratori ed accoglie numerose gite scolastiche. Il mega evento Pisa AD2014 già si presenta come un occasione di promozione della destinazione a livello internazionale. Manca una cabina di coordinamento per il lungo periodo relativamente all accoglienza (es. è difficile a febbraio conoscere gli eventi del Giugno Pisano).

9 Considerevole e pregevole valore ambientale dell area provinciale (testimonianze naturali, faunistiche, geologiche, antropologiche, archeologiche, storico-culturali). La maggioranza dei Comuni ha in programma una modifica dei regolamenti urbanistici in funzione di una maggiore sostenibilità ambientale: oltre il 78% dei Comuni ha già apportato tali modifiche. (Legge regionale n.1 del 2005 Norme sul governo del territorio). La stretta economica agli enti locali rischia di portare a scelte penalizzanti il patrimonio culturale. La riconfigurazione degli enti locali prevista dalla Spending review rischia di provocare nuovi costi e nuove perdite in termini di riposizionamento di risorse umane, riadattamento e riconfigurazione complessiva delle competenze. Spesso i progetti culturali che vengono finanziati dall Europa o dalla Regione, essendo limitati nel tempo e nelle risorse, non producono continuità e non portano ad una fruibilità duratura. Ambiente Percorsi poco accessibili non sempre ben tenuti (es. Pineta di Marina di Pisa, Colline Pisane). Poco organizzata l offerta di percorsi didattici e formativi. Manca un coordinamento strutturato tra Ambiente e Turismo; e tra Ambiente e Servizi educativi. Esistono aree dismesse non ancora recuperate (es. ex Ipa barsotti (Calci); ex riso bimbo (Vecchiano) ecc. Negli ultimi decenni molte costruzioni sono state eseguite senza salvaguardare e valorizzare l ambiente. Parco Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli ha ottenuto il quinto posto della graduatoria del Gold Award QualityCoast, che è una certificazione internazionale indipendente che si basa su aspetti di sostenibilità delle destinazioni costiere e insulari. All interno del Parco regionale Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli, qualche anno fa sono stati realizzati alcuni percorsi didattici multisensoriali: es. Percorso accessibile Sabrina Bulleri, percorso naturalistico accessibile della Lecciona nella Macchia Lucchese, sentiero dei Tre Pini ecc. È stata realizzata una mappa del sistema delle riserve della Val di Cecina. È in crescita una domanda di turismo a basso impatto che chiede prodotti e servizi che ruotano attorno alla qualità del territorio e dell ambiente. Valorizzazione socio-economica del patrimonio ambientale, migliorando la fruibilità del territorio Percorsi poco accessibili. Scarse le attività didattiche. Scarsi gli accessi al mare.

10 attraverso l adeguamento delle infrastrutture: individuare rete di percorsi escursionistici (naturalistici e ciclopedonali). Arricchire l offerta e le possibilità di accesso alle aree verdi e protette. È in corso di realizzazione la mappa del sistema delle riserve con cartografia e percorsi tematici realizzati con le associazioni escursionistiche (CAI ecc.) delle colline pisane (Riparbella, Montescudaio ecc) e del Monte Pisano. È in corso di pubblicazione un libro didattico sulle riserve della Val di Cecina. Organizzazione di gite scolastiche a contatto con la natura. Ci sono alcuni agriturismi soprattutto nella Val di Cecina sensibili ad accogliere le iniziative di promozione di percorsi nella natura. Preparare al cambiamento in positivo, spiegare ad esempio, le ragioni per l istituzione di un area protetta; informare sull avvio di una nuova pista ciclabile ecc. È possibile che le popolazioni locali vivano l istituzione delle aree protette come un imposizione (con vincoli) senza comprenderne le opportunità che ne derivano. Progressiva perdita di competitività economica dei territori a forte valenza naturale in assenza di strategie e politiche di sostegno all agricoltura stessa che versa in profonda crisi. In una Regione come quella Toscana, la crisi del settore agricolo rischia di far perdere l attrattiva delle nostre destinazioni che sono fortemente legate al turismo naturale negli agriturismi (vedi Analisi SWOT Tutela delle identità delle destinazioni, Qualità della vita dei residenti). Acqua, energia e rifiuti Impegno da parte di molti Comuni rispetto ad un sistema di raccolta porta a porta. Discariche funzionanti. Alcuni Comuni ancora non prevedono raccolta porta a porta. Il Comune di Pisa ancora non ha organizzato un servizio di raccolta porta a porta, scegliendo altri sistemi di recupero spesso più costosi. L inquinamento della zona di Santa Croce. Scarsa disponibilità di dati da parte di una delle due società che gestiscono il servizio idrico.

11 Il 100% dell energia prodotta in Provincia di Pisa (e in parte esportata nelle province limitrofe) è rinnovabile. La Provincia di Pisa produce più energia elettrica di quella che consuma. Le normative europee e regionali relative ai consumi energetici e rifiuti definiscono nuovi standard di adeguamento. La ricerca è in continua evoluzione rispetto ad una maggior qualità nella progettazione dei nuovi sistemi ed impianti. La presenza di università e centri nazionali di ricerca favorisce la ricerca di base e quella applicata rispetto al risparmio energetico (energie alternative ecc) utile per il trasferimento tecnologico. In alcune zone della Provincia (es. Casciana Terme) potrebbe essere disponibile del fluido geotermico a media e bassa temperatura che potrebbe essere destinato ad attività produttive, strutture ricettive e abitazioni private per l energia termica. Permanenza di perdite anche ingenti nel sistema idrico. Difficoltà nel reperimento di dati energetici disaggregati distinti per mesi e per Comuni da elaborare in funzione dei flussi turistici. La Provincia di Pisa importa la maggior parte dell energia termica che utilizza. La riduzione degli incentivi per la realizzazione di impianti fotovoltaici ecc. rischia di frenarne la diffusione. La scarsità di precipitazioni rischia di portare all esaurimento e alla contaminazione delle falde acquifere.