Comune di Pisa TURISMO SOSTENIBILE E COMPETITIVO ANALISI SWOT

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1 Comune di Pisa TURISMO SOSTENIBILE E COMPETITIVO ANALISI SWOT 1

2 INTRODUZIONE Il Comune di Pisa ha ottenuto, nell ambito del POR Creo FESR Linea di intervento 5.5b Sperimentazione del modello territoriale di turismo sostenibile e competitivo della rete di regioni europee NECSTour (linea dedicata ai Comuni che hanno attivato Piani Integrati di Sviluppo Urbano Sostenibile PIUSS), un finanziamento di euro ,76 per la costituzione di un Osservatorio Turistico di Destinazione. Il Comune di Pisa ha infatti aderito alla Sperimentazione del modello territoriale di monitoraggio del turismo sostenibile e competitivo della rete di regioni europee NECSTour (Progetto speciale di interesse regionale Toscana Turistica Sostenibile & Competitiva (deliberazione n. 763 del 7 settembre 2009), per la creazione della rete degli OTD del turismo sostenibile. Obiettivo degli Osservatori Turistici di Destinazione è quello di creare un sistema di indicatori su 10 tematiche specifiche, che consenta un monitoraggio permanente dei flussi turistici in un ottica di competitività e sostenibilità. Sostenibilità e competitività sono infatti le due parole chiave per garantire al turismo le condizioni per uno sviluppo rispettoso del patrimonio ambientale e culturale. Le tematiche individuate sono: Impatto dei trasporti Qualità della vita Qualità del lavoro Destagionalizzazione Tutela attiva del patrimonio culturale Tutela attiva del patrimonio ambientale Tutela attiva delle identità delle destinazioni Diminuzione e ottimizzazione consumi risorse naturali, in particolare acqua Diminuzione e ottimizzazione consumi di energia Diminuzione e gestione dei rifiuti Ad oggi sono 50 i Comuni che hanno avuto un finanziamento per la costituzione degli OTD, oltre alle province, che hanno ottenuto un contributo per supportare i suddetti comuni nel reperimento dei dati e nel dialogo con gli stakholder. L Amministrazione Comunale di Pisa ha predisposto, con l assistenza del Cnr un progetto per la realizzazione di un proprio Osservatorio Turistico di Destinazione con cui attivare un monitoraggio costante su aree tematiche specifiche e quindi individuare indicatori ambientali, sociali, economici 2

3 e culturali, i cui dati dovranno essere rilevati periodicamente e confrontati con quelli delle altre zone regionali. Il progetto in questione vuole dotare l amministrazione comunale di uno strumento capace di analizzare e valutare i punti critici e le potenzialità del territorio pisano tenendo conto delle aspettative e delle esigenze della popolazione, dei turisti, degli operatori e delle proprie caratteristiche territoriali. L Amministrazione con la realizzazione degli OTD ha pertanto a disposizione di un sistema permanente di indicatori con cui attivare un monitoraggio costante per la valutazione dei flussi turistici in un ottica di turismo sostenibile e competitivo che consentirà l adozione di una strategia ed una politica di gestione e sviluppo del turismo il più adeguata possibile alle esigenze specifiche della città di Pisa. 3

4 FASI ED ORGANIZZAZIONE DELL OSSERVATORIO TURISTICO NEL COMUNE DI PISA Secondo quanto stabilito dalla Regione Toscana per la realizzazione di ogni Osservatorio sono previste le seguenti fasi: Fase 1: Attivazione del Partenariato (coinvolgimento delle rappresentanze delle componenti sociali ed economiche territoriali e sottoscrizione del protocollo di intesa, sottoscrizione di un protocollo di collaborazione con almeno una Università Toscana o con il CNR). Fase 2: Attivazione del Panel di Indirizzo composto da esperti in rappresentanza dei soggetti aderenti al partenariato e definizione del regolamento per l'operatività. Fase 3: Definizione dell'analisi SWOT per lo sviluppo competitivo e sostenibile della Destinazione turistica. Fase 4: Individuazione della Struttura Tecnica Comunale responsabile dell'attività dell'otd (individuazione del Responsabile e delle modalità di relazione e operatività). Fase 5: Attivazione del Panel Tecnico permanente (un referente per ciascuno dei 10 Presidi NECSTouR). Fase 6: Definizione delle modalità di relazione tra l'otd e l'osservatorio Regionale del Turismo. Fase 7: Definizione degli indicatori di sostenibilità e competitività per ciascun Presidio individuazione delle modalità di rilevazione e conseguenti modelli di comportamento in relazione alle misurazioni. Fase 8: Messa in rete dell'otd (si intende attivata a seguito del collaudo effettuato dagli uffici regionali). Fase 9: Presentazione dei Risultati del Progetto (Relazione finale e Evento di Presentazione d'intesa con gli Uffici Regionali e con le Università toscane partner o con il CNR). 4

5 L ANALISI SWOT - RISULTATI In questa parte sono riportati i risultati dell analisi tenendo conto del sistema di indicatori creato dagli Osservatori Turistici di Destinazione raggruppato in 5 grandi aree, quali: - trasporti - qualità della vita e del lavoro - rapporto domanda/offerta e destagionalizzazione - tutela attività patrimonio culturale, ambientale e identità locale - risorse naturali, energia e rifiuti 1) TRASPORTI Pisa è certamente una città con un ottima posizione geografica, ben collegata con il litorale e le principali città toscane. Punto di forza è la presenza dell aeroporto Internazionale Galileo Galilei, situato ad 1 solo Km dal centro città, e ben 3 stazioni ferroviarie: Pisa Centrale, Pisa San Rossore e Pisa Aeroporto. Anche i collegamenti pubblici del centro città e zone limitrofe sono ben strutturati, con la creazione di linee ad alta mobilità che si sono affiancate alle normali linee urbane. Ulteriore punto di forza sono le piste ciclabili presenti anche nel centro città, con continue migliorie dal momento che la bicicletta è un mezzo molto usato dai cittadini. E inoltre in fase di costruzione il nuovo Porto Turistico di Marina di Pisa, volto a creare nuovo respiro al flusso turistico del litorale pisano. Dopo l ultimazione del grande parcheggio sotterraneo nel centro storico della città, la sosta per l auto è sicuramente facilitata, rimane però il disagio per i cittadini che abitano o devono spostarsi in centro con la macchina, di un costo elevato del parcheggio stesso, nonostante le riduzioni per i residenti. 2) QUALITÀ DELLA VITA E DEL LAVORO La qualità della vita in città è molto buona, essendo Pisa una città a misura d uomo fornita di tutti i servizi, offre un ottima formazione scolastica e un offerta diversificata in ambito culturale e ricreativo. Essendo principalmente una città universitaria sono state create molte residenze per i giovani, i quali compongono una grossa fetta dei domiciliati in città; questo è considerato proprio un punto di debolezza visto che l Amministrazione Comunale spesso si trova a gestire un numero molto elevato di cittadini anche se il numero di residenti risulta molto minore. Il turismo è naturalmente presente in città ma spesso viene riservata a Pisa la visita di un giorno per poi partire alla volta di Firenze; a tale proposito la città sta portando avanti alcuni 5

6 progetti volti ad accogliere i turisti per più giorni creando percorsi turistici diversificati e che vadano oltre la Piazza dei Miracoli, verso i Lungarni. Un aspetto legato al benessere e alla qualità della vita dei cittadini che risulta sottovalutato è quello della non sostenibilità del modello città d arte : il modello di sviluppo economico di riferimento per paesaggi storici urbani è quello delle città d arte e del turismo culturale che, quando esasperato, ha avuto il limite di produrre esclusivamente cultura per i turisti dove i residenti spesso sono incapaci di vivere il senso della propria città. Gli effetti che ciò produce sono evidenti: crescente disaffezione ed esasperazione degli abitanti, degrado dei tessuti urbani storici, qualità dei servizi in costante declino, proliferazione di attività commerciali che negano i principi della stessa cultura materiale che vorrebbero rappresentare, nonché una crescente minaccia alla sostenibilità del patrimonio culturale e ambientale della città. 3) RAPPORTO DOMANDA/OFFERTA E DESTAGIONALIZZAZIONE La città di Pisa offre un ampio ventaglio di strutture ricettive che vanno dagli ostelli e piccoli alberghi a conduzione familiare fino ai grandi hotel di lusso adatti ad ospitare anche eventi di grande importanza come meeting o conferenze, questo perché la domanda turistica è appunto, molto varia. Inoltre l offerta è ampia e diversificata anche nelle zone limitrofe grazie alla presenza di agriturismi, bed&breakfast o addirittura fattorie con percorsi didattici. Per alcuni aspetti Pisa ha puntato esclusivamente sulla valorizzazione del patrimonio culturale a fini turistici per cui si assiste al lento ma costante depauperamento della struttura di attività terziarie legate ai servizi di vicinato, al commercio al dettaglio e alle attività tradizionali, a favore di attività lefate ai servizi turistici quali, ad esempio, piccola ristorazione, artigianato-paccottiglia per i turisti, mettendo così in discussione il ruolo di centro commerciale naturale delle città storiche, da vivere anche come luogo di socializzazione e scambio, non solo economico, ma anche culturale. Pisa, vista la forte e storica presenza delle sue tre Università, offre anche diverse residenze per studenti; infatti grazie alla buona sicurezza della città unita ad un clima mite ed accogliente, la vedono ai primi posti nelle classifiche di vivibilità delle città italiane. Con particolare riferimento all offerta turistica l Amministrazione Comunale, da diversi mesi, sta lavorando su due fronti: da una parte sta cercando di ampliare lo sviluppo di offerte turistiche anche in bassa stagione, dall altra sta muovendosi per creare un offerta ricca e attrattiva sul litorale pisano. Strettamente correlato a questo una forte collaborazione tra l Amministrazione stessa e gli operatori locali (privati, pubblici, Associazioni e così via) sulla comunicazione e promozione turistica e il programma eventi. Una nuova opportunità per la città è la così detta tassa di soggiorno : infatti, la Giunta Comunale ha approvato non molto tempo fa questa tassa che, essendo molto bassa, non 6

7 grava e non incide sulla domanda turistica ma, al contrario, porta un nuovo respiro in grado di creare nuovi sviluppi e nuove opportunità. 4) TUTELA ATTIVITÀ PATRIMONIO CULTURALE, AMBIENTALE E IDENTITÀ LOCALE Il Comune di Pisa ha da sempre sostenuto la promozione delle strutture ricettive e dell offerta turistica della città e dei territori circostanti, nonché la promozione e la valorizzazione dei centri di eccellenza dei sistemi culturali dell area pisana favorendo la nascita di sinergie e il coordinamento di proposte ed eventi sviluppando in particolare attività di collaborazione volte ad attrarre nuovo pubblico nei centri espositivi, potenziando anche l informazione attraverso l impiego delle nuove tecnologie (Internet, newsletter, mailing list e altri strumenti digitali). Ampia tutela e valorizzazione è data al sistema museale dei Lungarni della città di Pisa (Museo Nazionale di Palazzo Reale, Museo Nazionale di San Matteo, Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi e Palazzo Blu) fino ad arrivare al vicino Centro Arte Contemporanea San Michele degli Scalzi, cercando di attivare, in modo sempre più massiccio, una rete territoriale proprio per promuovere questi musei come luogo e strumento per l educazione al patrimonio creando una cultura del dialogo. Moltissime poi le iniziative legate all attività teatrale con una forte sinergia tra il Comune e il Teatro Verdi di Pisa; risulta ancora acerba invece la collaborazione con la rete dei piccoli teatri, molto attiva e presente a Pisa. L identità locale è molto sentita a Pisa, città ricca di storia e tradizioni: forte impatto sui cittadini e il turismo è sicuramente il Giugno Pisano, un mese denso di appuntamenti, eventi e spettacoli. Di contro c è il fatto che la fruizione delle risorse culturali della città troppo spesso si appiattisce su una celebrazione commerciale del passato, dove il processo di valorizzazione dei Beni Culturali, è limitato alla sola produzione di servizi. Nel corso degli anni è andato dunque perdendosi il ruolo di motore culturale della città di Pisa. Una minaccia potrebbe invece essere rappresentata dalla poca attenzione al permanere della funzione abitativa nei centri storici e ancor più alla conservazione del tessuto sociale tradizionale: questo sta producendo pian piano un espulsione di popolazione, spesso legata all alterazione del valore immobiliare derivante da operazioni di riqualificazione in cui, nelle scelte di conservazione e trasformazione, hanno maggiore incidenza i criteri economici a scapito di quelli di unicità e autenticità. Ciò determina la perdita di quei valori identitari immateriali che sono essi stessi produttori e perpetuatori del paesaggio storico urbano. Accanto a quest ultimo aspetto descritto, c è da sottolineare che le difficoltà economiche delle amministrazioni locali non consentono una costante ed efficace manutenzione del patrimonio monumentale pubblico. Ciò discende in gran parte dalla scelta di far fronte al degrado con programmi di restauro che non si preoccupano molto del futuro dell edificio stesso, ad esempio 7

8 associando al restauro un programma di gestione che dia nel futuro garanzie di autosufficienza finanziaria (unico esempio positivo: Palazzo Blu). A ciò si accompagna la grandissima difficoltà nel contrastare la decadenza degli edifici storici di proprietari privati che non riescono ad assicurare il risanamento necessario. 5) RISORSE NATURALI, ENERGIA E RIFIUTI Grazie alla gestione specifica delle risorse idriche e ai rifiuti della città, la gestione e il controllo risultano buone; ciò è anche dovuto alla creazione di iniziative che coinvolgono i cittadini come ad esempio la tessera a punti, ottenibili facendo la raccolta differenziata, che dà degli sconti sul pagamento della tassa dei rifiuti. Risulta invece più scarsa l attenzione al problema da parte delle imprese private e, soprattutto, l impatto ambientale negativo che alcune aziende hanno, soprattutto verso la zona di Santa Croce sull Arno, potrebbe trovare una migliore gestione con nuovi fondi e nuovi incentivi. 8

9 L ANALISI SWOT SCHEMA DEI PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA, OPPORTUNITA E MINACCE Punti di forza - Patrimonio storico artistico della città - Esistenza di un piano urbanistico strategico della città che prevede lo spostamento dell ospedale di Santa Chiara dal centro storico e la conseguente riqualificazione di quest ultimo - Posizione geografica - Collegamenti infrastrutturali - Vicinanza al mare - Parco naturale di San Rossore - Città di eccellenza in campo informatico - Università (Scuola Normale, Sant Anna, Università di Pisa) - Elevato numero di associazioni culturali - Recupero di Palazzo Lanfranchi (trasformazione in sede museale espositiva dedicata prevalentemente alla produzione grafica) - Recupero dei Vecchi Macelli (costituzione in tale area della Cittadella Galileiana concepita come sintesi di una tradizione scientifica di enorme prestigio e delle nuove prospettive aperte alla ricerca) - Recupero della Stazione Leopolda - Recupero di San Michele degli Scalzi (realizzazione di una sede espositiva destinata all arte contemporanea nel chiostro; il recupero fa parte del progetto di costruzione di un nuovo polo culturale nell area delle Piagge) - Nuova biblioteca Comunale adiacente al Centro SMS sul Viale delle Piagge - Teatro Verdi (trasformato in fondazione e aperto al contributo dei privati) - Presenza di una serie di strutture teatrali con offerta diversificata - Presenza di musei con offerta diversificata (Museo di San Matteo, Museo dell Opera del Duomo) - Forte identità della città legata alle tradizioni storiche (Luminara, Gioco del Ponte, Regate storiche) Punti di debolezza - L identità della città è legata esclusivamente a Piazza dei Miracoli (turismo di un giorno) - Vicinanza a Firenze - Difficoltà di interazione fra territorio e mondo universitario intesi come poli culturali - Frattura fra cittadini e universitari - Mancanza di investimenti stabili e continuativi da parte dei privati nel mondo della cultura - Mancanza di comunicazione - Mancanza di una sinergia fissa tra il teatro storico e le altre strutture teatrali del territorio - Carenza dell edilizia universitaria - Mancanza di interazione tra l associazionismo culturale legato alla tradizione e l associazionismo culturale in senso lato - Carenza nella viabilità e nel piano di trasporti urbano (scarsa pedonalizzazione, traffico caotico, carenza di pubblici servizi) - Carenza del ruolo didattico e dell offerta formativa da parte da parte dei musei - Difficoltà di coordinamenti delle iniziative - Difficoltà di promozione di campagne di comunicazione integrata - Scarsità di investimenti in campo bibliotecario - Collaborazione fra settore culturale e industrie limitato soltanto ad alcuni progetti - Diffusione di una rete internet che però necessita di essere coordinata 9

10 - Buona e diversificata offerta formativa a livello di scuola materna, elementare, media inferiore e superiore - Esistenza di una rete di pubblica lettura e offerta libraria diversificata (Biblioteca Comunale, Biblioteca Provinciale, Biblioteche Universitarie) - Offerta musicale diversificata e continuativa nel corso di tutto l anno - Elevata risposta del pubblico alle iniziative culturali - Turismo non particolarmente legato alla stagionalità - Presenza di un gran numero di compagnie teatrali Opportunità - Ritrovamento navi romane (opportunità per riorganizzare e riordinare il tessuto urbano della città sulla base di un progetto di trasformazione incentrato sul Museo delle Navi Romane) - Recupero dell area di Santa Chiara - Progetto definitivo approvato per la realizzazione del Porto Turistico di Marina di Pisa - Sviluppo del nuovo centro culturale SMS e nuova biblioteca adiacente - Piano delle opere pubbliche - Utilizzo degli spazi storico artistici (es. Giardino Scotto) come momenti di aggregazione e offerta culturale - Connubio fra patrimonio storico artistico e utilizzo delle tecnologie ai fini della valorizzazione - Ulteriore promozione turistica della città Minacce - Spopolamento del centro storico a favore dei comuni limitrofi - Nelle politiche locali la cultura viene troppo spesso identificata con il turismo e non come un fattore di sviluppo della qualità della vita - Rapporto non sempre paritario fra Università ed enti locali 10

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