TURISMO ARCHEOLOGICO E LA CITTA CONTEMPORANEA. La città contemporanea
Il titolo del laboratorio pone in gioco tre elementi: l archeologia, il turismo e la città contemporanea che devono essere tutti declinati tenend conto del contenitore: un laboratorio. Cioè uno spazio in cui voi lavorate e noi verifichiamo vostro lavoro. Non è propriamente una lezione frontale. Da qui, anche, la ragione di tante d ande. Loro tramite abbiamo sin qui appurato cos è l archeolo ia e soprattutto come si sviluppa il pensiero archeologico, che negli esempi che vi inoltrerò verrà applicato a casi legati alla storia di Roma, ma che può essere applicato, torno a ripetermi, a tutte le epoche. L importante è chiarire, sin dal principio, in quale ambito storico ci stiamo muovendo, cercando notizie della storia del luogo di cui dobbiam occuparci. In questo ci aiutano quanti hanno scritto della storia di un luogo o di viaggi in esso compiuti. Per l antichità di parla di fonti, per l epoca moderna di diari, libri di viaggi, ecc., ma in molti casi la natura dei contenuti, la descrizione di un luo e degli usi dei suoi abitanti, è lo stesso. Abbiamo anche visto come, in molti casi, a definire se un manufatto è d interesse archeologico o meno, sia la prospettiva dal quale lo si guarda. In nere, ma è una visione riduttiva, d interesse archeologico è tutto quanto è antico, e/o distrutto. Inoltre vi siete resi conto del ruolo svolto dal confronto tra realtà diverse nella comprensione dei singoli fenomeni. Ma abbiamo anche cominciato a vedere come dei resti archeologici abbiano mantenuto la propria vitalità, inseriti in edifici successivi. (illustrazioni I III), cioè cominciato a valutare il rapporto con le antichità della città contemporanea.
Resti archeologici sono quindi ovunque dispersi, basta saperli vedere, dato che, come abbiamo avuto modo di ripetere abbondantemente, l archeologia è un modo di osservare la realtà, e la città ne è piena. Alcuni esempi: uno semplice e canonico, uno più complesso. Per portare degli esempi nuovi Milano Parco Archeologico dell anfitaetro, resti dell anfitaetro 1 Torre medievale (Campanile) ricavata da una struttura el circo di Milano In altri è più complesso 2 Visione generale particolare
I casi citati in immagine I-III, la torre n.2 della pagina precedente, parte delle arcate del circo romano di Lucca qui sotto si sono salvati perché sono stati i lobati in altri edifici, a Lucca nella chiesa di San Salvatore su muro, poi distrutta per l edificazion della nuova chiesa dedicata a Sant Agostino. In altri casi, invece, gli edifici vennero distrutti, od erano per loro natura già sepolti (non solo le tombe, ma anche le fogne, ad esempio) e quindi, come nel caso dell anf tro romano di Milano n.1 della pagina precedente, vengono restituiti con gli scavi
In effetti i reperti archeologici sono ancora sotto di oi, e quindi la città contemporanea si misura sempre con il proprio passato, nei sensi dell archeologia, Di recente a Milano sono stati aperti numerosi cantieri per la costruzione di parcheggi sotterranei, ed ogni volta che venivano effettuati dei ritrovamenti, cominciavano, numerose, le polemiche. I cittadini si sono divisi sui due fronti: chi sosteneva che andassero interrotti i lavori (in Darsena e Pz Sant Am rogio è successo), chi invece sosteneva che andassero terminat (come è successo in corso Matteotti e in viale Sabotin ). Senza voler entrare in merito alle polemiche che hanno coinvolto la soprintendenza archeologica, l organo del o stato preposta alla tutela di questo tipo di beni, le discussioni sui giornali hanno posto l attenzione sul problema central : si deve conservare tutto ciò che si trova, anche se di scarsa importanza, fermando la città, oppure si può distrugge e?
Viale Sabotino
Il ricordo di cosa è stato trovato: le strutture murarie sono state distrutte dalle ruspe e non è stata studiata alcuna formula perché si salvasse almen parte di quanto ritrovato
E questa è l immagine dei resti d epoca romana, sforzesca e spagnola, variamente combinati, rinve alla Darsena, dove sono stati interrotti i lavori. La foto è della scorsa estate, il degrado è evidente
Un altro modo di conservazione dei resti archeologici è la conservazione, nel tempo, di alcuni andamenti delle strade. Siamo al centro di Milano, zona quattro strade. Le vie si incontrano ad angolo retto, perché siamo nei pressi de oro e quindi anche la caotica urbanizzazione dell area ha salvaguardato questo eleme to.
In tutti questi casi la domanda fondamentale è: cosa va salvaguardato? Cosa va distrutto? Sino a che punto è l ito fermare l espansione per conservare dei ruderi, privi di valore? In altri termini cosa conservare? Cosa tutelar? Il dibattito è accesissimo, e se a qualcuno interessa onsiglio la lettura di A.Ricci, Attorno alla nuda pietra. Archeologia e città tra identità e progetto, Roma, Donzelli editore, 2006. in cui si presentano alcuni punti di vista e soprattutto si spiega come in Italia si è formata l opinione maggiormente diffusa oggi tra i tecnici del settore. Nel vostro caso, e penso che diversi di voi si misureranno con esso nel corso della parte pratica del laboratorio, la domanda è anche un altra. Quali resti archeologici urb ni posso sfruttare ai fini turistici? Come valorizzare an he la più piccola traccia? E uno sforzo che ha un significato? In altri termini, cosa valorizzare?
Le risposte Per limitarci ai tempi recenti, le risposte date al domanda cosa conservare e tutelare, cosa valorizzare non è stata mai declinata coscientemente in termini turistici, sono disparate. Vi porto alcuni esempi, casuali
Via S.Nicolò, Lecco Dal sito http://www.scoprilecco.it/archeologia/vecchie%20mura/v cchie%20mura.html A s. resti di mura medievali e moderne ( 500) ra i pochi resti delle mura di Lecco. Un vostro ollega (Sergio) andò un paio d anni fa sul uogo e cosa trovò? Una casa di riposo? Foto S.Comi
Come si presenta l archeologia in città? Il caso di un valorizzazione A Saragozza, in tempi recenti, intorno a muri che narr no la storia della città è stato creato uno spazio, sulla piazza principale, in modo che potessero essere visti e lì vicino c è l ufficio turistico che con depliant spiega cosa sono. Magari a Lecco non si poteva salvaguardare il muro e fare intorno a lui un parco, forse non è stato ritenuto abbastanza importante e probabilmente lo era, ma si sarebbe dovuta cercare una soluzione che salvaguardasse la memoria, magari con la solita tecnica di continuo il muro, applicata in passato Muro 600 Muro Romano
Per un altro approccio, positivo ed italiano vi rimando al sito http://www.comune.concordiasagittaria.ve.it Del comune di Concordia Sagittaria che è costruita su Concordia. Non esistono quindi risposte univoche al rapporto città contemporanea-archeologia, ma sono situazioni che vanno valutate caso per caso, impiegando gli strumenti della pianificazione territoriale e della valorizzazione. Del terzo punto del laboratorio, il turismo, ne parliamo tramite i vostri elaborati.