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Soluzioni Progettuali Scheda: SP29 Rev: 15/07/2010 Pagina 1/6 Descrizione Copertura: STATO DI FATTO COPERTURA A MANSARDA SU PIANTA QUADRANGOLARE Nuova Esistente Praticabile Non Praticabile L edificio si compone di un corpo di fabbrica a pianta quadrangolare, che si sviluppa su tre piani fuori terra, coperto da un tetto a falde fortemente inclinate, a mansarda. In copertura, in corrispondenza della mansarda sono presenti tre abbaini finestrati coperti da tetti a capanna. Sul tetto c è un camino. Sul lato a sud (testata del tetto) è presente un balcone; ad ovest si trova una tettoia in corrispondenza dei due portoni d ingresso. Il manto di copertura è costituito da elementi in rame saldati e/o rivettati con una inclinazione anche superiore al 50%. Distanza minima di caduta : Sud Ovest Nord Est 3.00 6.00 6.00 6.00 N.B. 1. I lavori ad altezza inferiore a 2.00 m di altezza non sono considerati lavori in quota 2. Le distanze sono espresse in metri

ANALISI Caratteristiche strutturali e morfologiche della copertura: Consistenza strutturale Pendenze Aggravanti copertura PORTANTE copertura PARZIALMENTE PORTANTE copertura NON PORTANTE P 50% FORTEMENTE INCLINATE 15%<P< 50% INCLINATE 0%<P< 15% ORIZZONTALI sub orizzontali Manti sdrucciolevoli Dislivelli non protetti tra falde Dotazioni: PRESENTE NON PRESENTE Impianti meccanici Elementi fissi Manutenzioni ascensore Camini montacarichi Sfiati impianto termico Antenne impianto di condizionamento Pannelli solari impianto di climatizzazione Pannelli fotovoltaici impianto di ventilazione altro impianto di depurazione impianto di sollevamento acque PRESENTE OCCASIONALE OPERATIVA impianto di refrigerazione impianto di spegnimento altro NON PRESENTE FREQUENTE: ISPETTIVA Contesto: ISOLATO CONTIGUO ALTO CONTIGUO BASSO INTERNO Pagina 2/6

Esiti delle analisi: Caratteristiche della copertura: L intera copertura presenta una capacità portante idonea al transito. Il manto di copertura in rame è caratterizzato da una scarsissima resistenza allo scivolamento. La morfologia delle falde presenta inclinazione media (compresa tra 15% e 50%) nella porzione superiore; l inclinazione è invece elevatissima nei fianchi (superiore al 50%). La pendenza determina rischi di scivolamento. La presenza dei tre abbaini emergenti, con conseguenti dislivelli fra falde, può provocare l impatto da parte dell operatore in caso di scivolamento. L accesso da percorso sicuro è individuato nei due abbaini, uno per ogni unità immobiliare, poiché la morfologia dello stesso consente l apertura di un vano a norma per il passaggio dell operatore e delle attrezzature. Esigenze manutentive prevedibili: Le esigenze manutentive prevedibili saranno del tipo ispettivo e occasionale, derivanti dalle esigenze di risanamento del manto, manutenzioni all impianto televisivo e satellitare, pulizia della canna fumaria e delle gronde. Le tipologie di manutenzione ipotizzate ( ispettiva e occasionale ) sono indirizzate al monitoraggio del comportamento nel tempo delle componenti edilizie impiegate. Contesto: La copertura in oggetto è del tipo isolato, separata da area pubblica mediante pertinenza di proprietà. Pagina 3/6

LEGENDA Area con prescrizioni soggetta a rischio particolare Area non Praticabile AREE SOLUZIONE PROGETTUALE 1. Il sistema di posizionamento sul lavoro (UNI EN 363) permette all operatore di lavorare sostenuto, in tensione e/o in sospensione, in modo tale da evitare la caduta libera 2. Al sistema di accesso mediante corde (UNI EN 363), che consente l accesso al luogo di lavoro in tensione e/o in sospensione, è stato affiancato un sistema ausiliario di arresto caduta. Area Raggiungibile in trattenuta Misurata sulla falda 2.60 Area Calpestabile in trattenuta Misurata sulla falda BORDI Bordo Protetto(parapetto) Bordo soggetto a Trattenuta Bordo soggetto ad Arresto Caduta Bordo raggiungibile dal basso Distanza libera di caduta 4.50 (calcolata nel punto + basso) DISPOSITIVI Linea orizzontale UNI 795 classe C Linea orizzontale UNI 795 classe D Linea verticale/inclinata UNI 353.1 Rigida Linea verticale/inclinata UNI 353.2 Flessibile Scalini posapiede Scalini posapiede Ancoraggio UNI 517 Tipo A Ancoraggio UNI 795 classe A1 Tipo B classe A2 Palo UNI 795 classe A1 PUNTO DI ACCESSO Ae esterno Av interno con apertuta verticale Ai interno con apertura orizzontale o inclinata Percorso di Accesso est. Scalini di transito Av dim. 0.80 x1.50 2.00 2.60 Av dim. 0.80 x1.50 Pagina 4/6

Scelte progettuali di protezione e motivazioni: MOTIVAZIONI DOTAZIONI ANTICADUTA PROCEDURE DPI Vista la pendenza rilevante il lavoro di manutenzione della copertura può essere effettuato solo con doppia corda e da squadre di operatori fortemente specializzate in grado di poter operare in sospensione Accesso. Il punto d accesso è stato individuato nei due abbaini, uno per ogni unità immobiliare. L apertura finestrata è accessibile dall interno mediante scale fissa. A distanza non superiore al braccio di un operatore, circa m. 0.60, è posizionata una linea rigida orizzontale UNI EN 795 classe D che consente oltre ad operare lungo la linea prossima al colmo di giungere ad una delle due linee inclinate flessibili UNI 353.2. Dalla linea flessibile verticale UNI EN 353.2, mediante l uso degli scalini posapiede, si accede al sistema anticaduta principale che risulta costituito da una linea orizzontale rigida UNI EN 795 classe D lungo il colmo principale; le coperture dei corpi scale sono provviste ancoraggi UNI 795 classe A1 a cui l operatore si aggancia per evitare di cadere dalla falda degli abbaini senza mai staccarsi dal sistema principale. Il sistema di accesso mediante corda (UNI EN 363 4.2.2) consente l accesso al luogo di lavoro in tensione e/o in sospensione, permettendo le lavorazioni dall alto in basso e consentendo gli spostamenti laterali. Sistema di protezione. Nel sistema di posizionamento sul lavoro ai sensi della UNI EN 363, generalmente si affianca all equipaggiamento per il sostegno individuale dell operatore un sistema ausiliario di arresto caduta: in questo caso è stata preferita una linea rigida sul colmo e sulle falde perché meglio si adattano alla morfologia del tetto; mentre sulle falde è stato previsto un sistema UNI EN 353.2 di tipo flessibile. Al sistema di protezione principale è stato affiancato un sistema ausiliario di ancoraggi sulle coperture degli abbaini. Si prevede l uso di un sistema di trattenuta costituito da funi e doppio cordino. In caso di lavorazioni particolarmente prolungate deve essere considerata la possibilità utilizzare una imbracatura EN 361 con seduta. Aree particolari. Su tutta la copertura si ravvede un rischio aggravato dalla posizione del soggetto rispetto alle altezze di caduta e all effetto pendolo. E sempre previsto l uso del doppio cordino di trattenuta, L.max 2.00 m. E sempre previsto di lavorare in condizione di trattenuta. Piano di evacuazione. Il sistema di protezione non prevede l arresto caduta. In base all art 116 del D.Lgs. 81/08 per tutte le lavorazioni su funi è obbligatorio il programma dei lavori con il relativo piano di emergenza. DPC previsti Parapetto fisso con fascia parapiede Parapetto fisso con fascia parapiede del tipo reclinabile sulla falda Parapetto provvisorio Reti di sicurezza Dotazioni di arresto caduta Linee Ancoraggi Linea orizzontale flessibile (UNI EN 795 Cl. C) Linea orizzontale rigida (UNI EN 795 Cl. D) Linea verticale o inclinata rigida (UNI EN 3531) Linea verticale o inclinata flessibile (UNI EN 3532) Scalini Posapiede (UNI EN 516) Ancoraggio su superfici verticali,orizzontali ed inclinate (UNI EN 795 cl. A1) Ancoraggio su tetti inclinati (UNI EN 795 cl. A2) Gancio da tetto inclinato, unidirezionale (UNI EN 517 tipo A) Gancio da tetto inclinato, bidirezionale (UNI EN 517 tipo B) Pagina 5/6

Dpi Imbracatura (UNI EN 361) Assorbitori di Energia (UNI EN 355 ) Dispositivo anticaduta Retrattile (UNI EN 360) Dispositivo anticaduta di tipo guidato (UNI EN 3532) Cordini L max. m (UNI EN 354) Doppio Cordino L max. 2.00 m (UNI EN 354) Connettori (moschettoni) (UNI EN 363) Funi Procedure prescrizioni 1. L operatore prima di accedere alla copertura dovrà indossare l imbracatura, dotarsi di doppio cordino di lunghezza massima pari a 2m. e dispositivo anticaduta flessibile di tipo guidato UNI 353.2, ed essere provvisto di doppia fune per lavori in sospensione. 2. Dall interno del vano in mansarda l operatore, legato ad un gancio interno al vano finestra, si aggancia al sistema anticaduta orizzontale UNI EN 795 classe D prima dello sbarco sul tetto. 3. Una volta legato alla linea flessibile, posto a distanza non superiore a m. 0.60, sgancia il doppio cordino dal gancio interno del vano finestrato e attraverso gli scalini posapiede, raggiunge il sistema principale sul colmo del tetto. 4. Dal sistema principale mediante le funi si calerà sull area oggetto di manutenzione, lavorando in sospensione. 5. Dalla linea di colmo si può raggiungere in sicurezza qualunque punto della copertura mediante dispositivi di tipo guidato. Il sistema adottato consente di lavorare fra posizioni più alte e più basse e può permettere lo spostamento laterale. 6. Su tutta la superficie del tetto l operatore non può mai sganciarsi dal sistema principale. 7. Nelle aree a rischio specifico, evidenziate dalla campitura grigia, l operatore rimanendo assicurato al sistema di protezione principale mediante il dispositivo guidato, dovrà provvedere all ancoraggio supplementare del cordino (lunghezza max 2,00 m) alla linea flessibile inclinata 8. Il bordo di congiunzione tra le due diverse pendenze è tagliente; si dovrà porre la massima attenzione allo sfregamento delle funi o provvedere a mettere una protezione. 9. Non è previsto l uso del sistema anticaduta con condizioni meteorologiche avverse. Materiale Informativo tratto da: www.coperturasicura.toscana.it Pagina 6/6