DISCORSO INTRODUTTIVO della Presidente Silvia Zenati

Documenti analoghi
Bologna, 24/11/2010. Modena (MO)

INCLUSIONE SOCIALE ED ASPETTI INTERCULTURALI. Formazione personale docente neoassunto a.s Prof.ssa M. Vincenza Tota

La Mediazione Culturale nella scuola

Piano Azioni Positive Triennio

SCHEMA DI PROTOCOLLO D INTESA tra. Regione Toscana. Il giorno del mese di dell anno 2016 presso Regione Toscana, Piazza del Duomo n.

A.L.E.R.A.MO. ONLUS - ALT 76 1

Scheda di partecipazione ad INTEGRAZIONE

CONOSCENZA DELLA NUOVA REALTA

Donne e migrazione cittadinanza attiva. A cura di Ana Agolli

Un anno. Portale Integrazione Migranti.

La Grande Casa La cooperazione sociale che sostiene e promuove i diritti di cittadinanza.

Pag. Cenni introduttivi e di sintesi.. 11

Accordo territoriale di genere per la promozione delle politiche concertate sulla cittadinanza di genere

ANNO SCOLASTICO 2016/17 FUNZIONE STRUMENTALE AREA SOSTEGNO

Le tre famiglie dei migranti. Risorse e fragilità di un fenomeno emergente

Progetto Giovani per il Sociale INTEGRAL...MENTE Pianeta giovani: mondi e culture diverse, conoscere il disagio e vivere l integrazione

INTERVENTI DI CONTRASTO ALLE FRAGILITA SOCIALI: L ESPERIENZA OLMEDESE FAMIGLIA E POVERTÀ ESTREME: INTERVENTI DI INCLUSIONE SOCIALE

DOCUMENTO D INTESA SULLA SALUTE DEGLI IMMIGRATI E PERSONE IN SITUAZIONE DI EMARGINAZIONE SOCIALE IN TRENTINO

RAGAZZI STRANIERI A SCUOLA

COMUNE DI ACERNO Provincia di Salerno

PROGRAMMA N. 14: PER L ACCOGLIENZA E L INTEGRAZIONE

Adolescenze fragili: quali interventi possibili?

Immigrazione in Italia: l integrazione nella scuola

Le donne migranti. MADDALENA COLOMBO CIRMiB Università Cattolica di Brescia

Conseguenze sociali della recente evoluzione demografica in Liguria

Sociologia delle migrazioni

PUZZLE 2008 per la Scuola Primaria di Edolo

PROTOCOLLO D INTESA tra il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e il Dipartimento per le Pari Opportunità

La mediazione linguistico culturale nelle scuole del Comune di Modena. Adriana Querzè 1 aprile 2009

Abbiamo stoffa da vendere...

Progetto Pari opportunità: studi e confronti

CONVEGNO DI APERTURA LAVORI Centro Di Aggregazione Giovanile «GIOVANI, CITTA E FUTURO» Venerdì 16 gennaio 2015 Palazzo Butera

La Consigliera di Parità della Provincia di Piacenza Avv. Rosarita Mannina. I Piani triennali di azioni positive

Educare all interculturalità =

Protocollo d intesa. Premessa. Richiamati:

Pari Opportunità, Parità di genere e contrasto alla discriminazione di genere nei luoghi di lavoro.

I corsi di studio internazionali

Progetto Qualifichiamoci Roma, 3 luglio 2014 Cesv, via Liberiana 17 Sala convegni

BAMBINO IMMIGRATO: I BISOGNI DI SALUTE

Convegno 30 gennaio IDEE DI OGGI PER IL LAVORO DI DOMANI Sandra Miotto

PROTOCOLLO D INTESA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA L AGENZIA DELLE ENTRATE

Accoglienza ed inclusione dei migranti. Le esperienze della scuola

VOCI E SPERANZE DI DONNE IMMIGRATE

Allegato A) alla deliberazione di Giunta n del PROVINCIA DI COSENZA

Approcci innovativi per l inserimento di soggetti svantaggiati nel mercato del lavoro. Educare al lavoro

POLITICHE PER LA MEDIAZIONE CULTURALE. FORMAZIONE ED IMPIEGO DEI MEDIATORI CULTURALI PREMESSA

L immigrazione in provincia di Brescia: aspetti sociologici

Indagine sui diritti e la discriminazione tra i giovani

Incontro di studio. La tutela dei Beni culturali

CATALOGO DEI PERCORSI FORMATIVI. Percorso 1 - Stereotipi di genere*: percorsi formativi per docenti di scuola primaria

Unione Comuni del Sorbara Scuola Media A. Volta Bomporto

Le diverse dimensioni della violenza maschile sulle donne

Economia solidale opportunità al Femminile. Rovereto, 25 giugno 2013

ASILO INFANTILE SIROLO

Ambientazione graduale nella nuova realtà scolastica ed extrascolastica. Sviluppo di dinamiche relazionali positive all interno del gruppo classe.

LA TIPOLOGIA DEL NOSTRO PROGETTO

COMUNE DI SAN GIUSEPPE VESUVIANO Provincia di Napoli REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA

«Cyberbullismo e cittadinanza digitale»

Rapporto Ambito Integrazione e Coesione Sociale A.A

ACCORDO DI RETE PER LE AZIONI DI ORIENTAMENTO PROVINCIA DI MONZA E DELLA BRIANZA

ECONOMIA E LAVORO DELLE GIUDICARIE

INTERVENTI DI CONTRASTO ALLE FRAGILITA SOCIALI: L ESPERIENZA OLMEDESE FAMIGLIA E POVERTÀ ESTREME: INTERVENTI DI CONTRASTO ALLA DISOCUPAZIONE

L immigrazione in provincia di Brescia: aspetti sociologici

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE di Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 grado SAN GIOVANNI TEATINO (CH)

PERCORSI CITTADINANZA E COSTITUZIONE

Istituto Comprensivo San Vito Viale Trento e Trieste, San Vito Romano Roma tel. 06/ Fax 06/ rmic8an002-distretto Scolastico

Direzione Didattica 1 Circolo di Valenza

MANIFESTO. il per l occupazione femminile

Manifesto di Padova sulla Tutela della Salute Globale. afferma i seguenti principi:

ADOTTIAMO UN CONSIGLIERE REGIONALE? NO PREGO, NOI CONSIGLIERI ADOTTIAMO I GIOVANI!

PIANO DELLE AZIONI POSITIVE (P.A.P.) PER IL TRIENNIO

La presenza dei migranti non comunitari nella città metropolitana di Milano. Milano, 13 giugno 2017

Proposta di Legge Regionale LAVORO E CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA

REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA DELLE DONNE

Regione Lombardia finanzia lo sport!

L educazione interculturale nella scuola dell infanzia

L impegno della Regione nelle politiche su educazione ed istruzione

L Agenda 2030 contro tutte le disuguaglianze

LA PROGETTAZIONE SOCIO-PASTORALE ROMA, GIUGNO 2011 IL LAVORO DI RETE. Caritas Diocesana Veronese

DATI ANAGRAFICI SULLA MIGRAZIONE

6 LA SCUOLA PRIMARIA

Perchè? Il contesto Unhcr Italia persone, minorenni

PIANO STRATEGICO FANO DINAMICHE SOCIODEMOGRAFICHE

Progetto identità culturale Abbiamo fatto l Italia

ISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI -SILVI. OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI Sezione POF

Modulo Revisione Triennale al Registro dei Mediatori Interculturali del Comune di Latina

SPAZIO DONNA TREVISO: un anno di attività nel Comune di Treviso

PROTOCOLLO DI INTESA TRA LA PROVINCIA DI GORIZIA E I COMUNI DEL TERRITORIO PROVINCIALE PER LO SVILUPPO DI AZIONI SINERGICHE DI

IRIS Intervento sulle violenze contro le donne Ricerca e avvio di sportelli di primo contatto: i primi risultati della ricerca in Abruzzo

COMUNE DI SELARGIUS Provincia di Cagliari

IL DOCUMENTO DI BUONA CAUSA

Protocollo di Intesa per l Accoglienza degli Alunni Stranieri e lo Sviluppo Interculturale del Territorio Pratese

La popolazione straniera e italiana all in Emilia-Romagna

Let s play English! Progetto di avviamento all apprendimento della lingua inglese per bambini dai 12 ai 36 mesi

CITTÀ DI MONCALIERI VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE OGGETTO: PIANO DELLE AZIONI POSITIVE TRIENNIO

La popolazione in età da 3 a 5 anni residente nel comune di Bologna. Luglio 2014

Le famiglie italiane: un quadro in continuo cambiamento

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE TENTORI, BRAGA

PROGRAMMA OPERATIVO OBIETTIVO 2 COMPETITIVITÁ REGIONALE E OCCUPAZIONE FONDO SOCIALE EUROPEO REGIONE LIGURIA

Osservatorio nazionale. Osservatorio nazionale

Transcript:

CONVEGNO 9 MARZO 2017 ORE 15,30 "I problemi dell'inserimento nella società occidentale delle donne immigrate, in particolare con riferimento alle diverse dinamiche dei rapporti familiari esistenti nei paesi di origine". DISCORSO INTRODUTTIVO della Presidente Silvia Zenati Saluti di benvenuto saluti alle autorità presenti ringraziamento a chi ci ospita Breve presentazione del Soroptimist Il SI, nata a Oakland nel 1921, è un associazione femminile, diffusa in 125 paesi, composta da donne con elevata qualificazione nell ambito lavorativo che opera, attraverso progetti, per la promozione dei diritti umani, l avanzamento della condizione femminile e l accettazione delle diversità. E presente presso importanti agenzie delle Nazioni Unite e presso l OCSE, ed è rappresentato al Consiglio d Europa. Il senso profondo dell'appartenenza al Soroptimist club è l'aspirazione a mettere il meglio di noi stesse al servizio della comunità. I nostri progetti sono sempre più presenti nella società, in quanto realizzati in collaborazione con le istituzioni, nell intento di servire, nel senso di renderci utili, collaborare, progettare, realizzare obiettivi utili per la comunità nella quale viviamo. In questo momento storico in cui sono in atto profonde trasformazioni, capaci di sconvolgere tutto il nostro sistema di valori, a causa di fenomeni storici, religiosi, politici che disorientano, difficili da classificare, vanno difesi e rivendicati i valori che fanno parte della nostra civiltà. Proprio seguendo questo solco di valori,, il tema di questo biennio di attività del Soroptimist Club di Verona è l'accoglienza, una sfida per il futuro della nostra civiltà.

Il primo progetto, già in corso di realizzazione, è finalizzato a dare la possibilità di ottenere un istruzione informatica ai minori migranti non accompagnati, secondo un progetto culturale che è anche un progetto sociale, volto a favorire l'integrazione di coloro che saranno i nostri concittadini di domani. In questo progetto rientra anche il tema affrontato dal convegno di oggi, e cioè "I problemi dell'inserimento nella società occidentale delle donne immigrate, in particolare con riferimento alle diverse dinamiche dei rapporti familiari esistenti nei paesi di origine". Il convegno rientra nelle celebrazioni ufficiali per la Giornata della Donna, che ha visto il Soroptimist coinvolto, grazie alle abili mani della nostra socia Lella Bressan, anche nella realizzazione della coperta di Giulietta, progetto di arte relazionale condivisa per dire no alla violenza contro le donne, che è stata stesa ieri in Piazza Bra.

Presentazione delle relazioni e della testimonianze tavolo dei relatori "I problemi dell'inserimento nella società occidentale delle donne immigrate, in particolare con riferimento alle diverse dinamiche dei rapporti familiari esistenti nei paesi di origine". Si può concordare nel fatto che si realizzi una positiva integrazione quando gli immigrati hanno possibilità di inserirsi con soddisfazione nel nuovo contesto che li accoglie e si attiva un fruttuoso scambio su un piano di parità di diritti e di doveri, e quindi di opportunità. Una serie di fattori possono favorire una situazione di inserimento positivo: la padronanza della lingua, la casa, il riconoscimento dei titoli di studio, il lavoro, l avere con sé la propria famiglia, l accesso ai servizi di welfare, la scuola per i figli, il conseguimento della cittadinanza e così via. Su questi fattori sono chiamate a intervenire le scelte dei politici e degli amministratori per garantire una situazione di parità di trattamento degli immigrati rispetto ai cittadini autoctoni, evitando che si realizzino discriminazioni in ambiti ritenuti fondamentali per la buona riuscita dei processi d integrazione. La componente femminile è un elemento strutturale dell'immigrazione in Italia e rappresenta più della metà della popolazione straniera residente, il 52,7% sul totale alla fine del 2013.

È la donna che svolge il ruolo di mediatrice tra la sua famiglia e il mondo esterno, a partire dalla scuola e dagli uffici e servizi pubblici, favorendone l'integrazione. È la donna che è chiamata ad educare i figli secondo le tradizioni della famiglia di origine ma nel rispetto dei principi della società in cui vivono, per farne diventare cittadini consapevoli. Per ridare senso all'identità e alla vita sociale di queste donne occorre favorire i processi di adattamento alla nuova realtà, sostenendo l'acquisizione di autonome capacità di integrazione, a partire dal mondo del lavoro, in primo luogo attraverso un più scorrevole procedimento per l'ottenimento del permesso di soggiorno e attraverso il riconoscimento dei loro titoli ottenuti nei Paesi d'origine. Un altro aspetto è la realtà delle donne immigrate al seguito degli uomini e che svolgono solo il ruolo di mogli e madri, in continuità con le tradizioni culturali dei paesi di origine. Le donne straniere che arrivano in Italia, a seguito dei congiunti maschi, da quei Paesi segnati da una matrice culturale e religiosa diversa, specie per quel che riguarda la condizione femminile, si trovano ad affrontare un vero e proprio shock culturale e, come responsabili della cura dei figli devono interagire in modo attivo con il nuovo contesto, entrando in contatto con le istituzioni e le pubbliche amministrazioni. Sarebbe auspicabile anche favorire l'imprenditoria femminile. La crescita imprenditoriale straniera nel nostro Paese è il naturale evolversi di un processo di integrazione ma, oltre i tre quarti dell'imprenditoria immigrata è riferibile alla componente maschile della popolazione (75,5%, pari a 53.700 imprenditori) a fronte di un più esiguo contributo di quella femminile (24,5% pari a 17.400 unità). Non dimentichiamo, poi, che stanno crescendo anche le seconde generazioni di immigrati e i problemi che pongono sono diversi da quelli dei loro genitori: dovrebbero essere assicurati loro percorsi di integrazione adeguati alle dinamiche di interazione fra culture diverse, soprattutto promuovendo e agevolando l'inserimento dei minori nel sistema scolastico e formativo, anche a livello universitario. Importante è favorire, anche attraverso appositi servizi di mediazione interculturale, il reciproco riconoscimento e la valorizzazione delle diverse identità culturali. Impegnarci per una società coesa e dinamica, dove ognuno fruisca di pari diritti, doveri e opportunità ci deve coinvolgere tutti: istituzioni, cittadini italiani e cittadini stranieri, il mondo dell'associazionismo. Solo così possiamo contribuire ad abbattere gli stereotipi e ad ampliare gli orizzonti conoscitivi.

Per concludere, l'inclusione sociale delle donne immigrate e dei gruppi sociali più fragili rappresenta una tappa importante per un Paese in cerca del proprio modello di integrazione e di un'efficace opera di promozione della cultura dell'uguaglianza e delle pari opportunità.