Dott. R. Auricchio Dipartimento di Pediatria Università Federico II Napoli



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Transcript:

Dott. R. Auricchio Dipartimento di Pediatria Università Federico II Napoli Agadir, 18 25 luglio 2008

Malattia celiaca Aberrante risposta immune mucosale, secondaria all ingestione di gliadina di grano e prolamine derivanti dall orzo e segale Alta prevalenza (circa 1:100) Largo spettro clinico Enteropatia caratterizzata da atrofia dei villi e iperplasia delle cripte Forte associazione genetica con HLA (DQ2 e DQ8)

Meccanismi patogenetici nella celiachia 123 132 31 43 52 68 31 49 CD94 HLA E CD25 CD83 CoX2 CD4 + Tr IL10 TGF β From Cerf Bensussan, modified

Approccio Razionale alla Diagnosi Percorso Diagnostico Anamnesi Esami bioumorali Marker anticorpali Biopsia duodenale Genetica 4

Presentazione extraintestinale Dermatite erpetiforme Anemia sideropenica Bassa statura Ritardo puberale Infertilità Alopecia Stomatite aftosa Ipoplasia dello smalto dentario Ipertransaminasemia di ndd Disturbi neurologici (convulsioni resistenti a terapia, atassia, polineuropatie) Osteoporosi Miocardiopatia dilatativa Artriti di ndd Malattie associate Diabete mellito insulino-dipendente Endocrinopatie autoimmuni S. di Sjogren S. di Down S. di Turner S. di Williams Deficit di Ig A Parenti di primo grado celiaci 5

Diagnosi di Malattia Celiaca Criteri ESPGHAN Obbligatori: Danno della mucosa digiunale a dieta contenente glutine Remissione clinica completa a dieta senza glutine Accessori: Storia e sintomatologia clinica compatibile Positività della sierologia Compatibilità della genetica (tipizzazione HLA) 6

Istologia ha perso di specificità (quadri di lieve danno mucosale associati a celiachia) Sierologia è migliorata Maggiori informazioni sulla genetica 7

Attualmente quali strumenti diagnostici sono utilizzati? 8

Il Laboratorio come possibile spia di celiachia Emoglobina Sideremia Ferritina Folatemia, Vit. B 12 Elettroliti (Ca++, K+, Mg+) Colesterolemia Trigliceridi Att. Protrombinica Transaminasi Fosfatasi alc. Piastrine 9

Test sierologici per la malattia celiaca TEST Sensibilita Specificita AGA Ig G 57-100 42-98 AGA Ig A 52-100 92-97 EMA Ig A 88-100 91-100 ttg cavia 75-100 91-100 ttg ricombinante umana 92-100 97-100 10

Scarsamente specifico (>10% di falsi positivi in IBD, IBS, parassitosi, gastroenteriti) Sensibilità media (80%) nettamente inferiore a quella degli EMA e ttga Unica eccezione la prima infanzia (età <2 anni) 11

ELISA vs peptidi deamidati della gliadina Alla diagnosi: IgA Sensibilità 94.6%, specificità 99.1% IgG 92.4%, 100% Rispetto AGA tradizionali: Maggiore sensibilità, specificità, VPP, VPN, accuratezza Rispetto ttg: = sensibilità, ma maggiore specificità, VPP e VPN. Sugai E, Clin Gastroenterol Hep 2006 12

Peptide IFMA IgA Peptide IFMA IgG AGA IgA ELISA AGA IgG ELISA AntiTGasi ELISA IgA AntiTGasi ELISA IgG Sensibilità Specificità 92% 90% 75% 98% 87% 72% 78% 64% 90% 90% 16% 86%

Elevata accuratezza diagnostica nei laboratori di riferimento (sensibilità >95%) Specificità quasi assoluta Scarsa riproducibilità (elevata percentuale di errori di lettura legati all interpretazione del pattern in IFL) 14

Elevata sensibilità (>95%) (>EMA) Specificità lievemente inferiore (circa il 5% di falsi positivi in Pazienti con IDDM, IBD, giardiasi, patologia epatica autoimmune) L antigene utilizzato deve essere quello ricombinante umano (guinea pig, oltre il 30% di falsi positivi) Ottima riproducibilità del test in tutti i laboratori (ELISA) 15

Prevalenza (%) degli anti ttga in malattia celiaca 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 95 CD 6 Controls CD 2023 Controls 3877 Hill ID, Gastroenterology 2005 16

Prevalenza degli anti ttga in altre patologie intestinali ed autoimmuni % 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 98 8 0 10 6 CD IBD EA giardiasis Autoimm. Dis. Volta U, Ligand Assay 2003 17

Take home message Quali marker devono essere utilizzati per la diagnosi? IgA ttga in tutte le età IgA EmA come test di conferma in caso di positività per ttga IgA AGA soltanto nei bambini <2 anni IgG ttga in pazienti con deficit di IgA 18

Take home message Quali marker devono essere utilizzati per il follow up? IgA ttga (IgG ttga nei deficit di IgA) IgA AGA soltanto nei bambini <2 anni 19

Tipo 0 Tipo 1 Tipo 2 Tipo 3A Tipo 3B Tipo 3C IEL <40 >40 >40 >40 >40 >40 Cripte Normali Normali Ipertrofiche Ipertrofiche Ipertrofiche Ipertrofiche Villi Normali Normali Normali Atrofia lieve Atrofia subtotale Atrofia totale Aumento IEL>25/100 ce I valori sono dati come linfociti intraepiteliali/cernto cellule epiteliali 20

90-95% = DQ2 +(DQA1*05/DQB1*02) in linkage con DR3/5/7 5% = DQ8 + (DQA1*0301/DQB1*0302) in linkage con DR4 1% = DQ2/DQ8 (DQB1*02 in linkage con DR7) 21

La tipizzazione HLA ha un valore predittivo negativo pressochè assoluto, ma un basso valore predittivo positivo: se sono assenti: nessuna possibilità di sviluppare la malattia se sono presenti: malattia possibile (ma il 30-35% della popolazione generale e il 60-70% dei familiari di 1 grado hanno questi aplotipi senza avere la malattia) HLA spiega non più del 30% del rischio genetico 22

1. Pattern sierologici ambigui (deficit di IgA, sindrome di Down, etc) 2. Pattern istologico ambiguo 3. Biopsia digiunale non disponibile 4. Strategia di screening di individui asintomatici ma in gruppi ad alto rischio (es. familiari di 1 grado di celiaci) L analisi HLA può contribuire a definire una popolazione che non ha più bisogno di eseguire test sierologici nel tempo 23

HLA DQ Rischio% Popolazione generale Ignoto 1% Popolazione generale DQ2 o 8+ 2% Popolazione generale DQ2 o 8 0% Parenti di primo grado Ignoto 9% Parenti di primo grado DQ2 o 8 0% Parenti di primo grado DQ2 o 8+ >15% N.B. Circa il 40% della popolazione porta geni HLA DQ2 o DQ8

valutare il rischio per un fratello di un celiaco di sviluppare la malattia; dare una stima precisa del rischio di ricorrenza ai genitori che hanno già un figlio celiaco in alcuni casi sarà possibile predire questo rischio prima della nascita mentre in altre situazioni immediatamente dopo

Quindi... Un fratello di un celiaco probando ha un rischio di ricorrenza medio del 10% di sviluppare la celiachia; Secondo l HLA DQ del probando, la stima del rischio per il fratello varia dal 2 al 14%; Secondo l HLA dei genitori, la stima del rischio può essere rifinita dall 1 al 29%; Nel 40% dei casi, l HLA dei genitori sarà sufficiente a dare una stima accurata del rischio per il loro bambino. In altri casi sarà necessario conoscere il genotipo del bambino, subito dopo la nascita, al fine di dare maggiore precisione alla stima del rischio.

In altre parole 40% dei fratelli di un celiaco probando avrà un rischio trascurabile (< 1%); in tal modo 40% delle famiglie di un celiaco potranno ricevere un messaggio davvero rassicurante 30% avrà un rischio alto o molto alto (> 25%) in tal modo sarà possibile proporre speciali attenzioni durante il follow-up di questi bambini ad alto rischio

9 Regione HLA estesa sul Cromosoma 6 (include geni del riconoscimento immune e dell infiammazione, tipo DP, TNF, MICA alleli e D6S2223) (CELIAC 1) 9 Cromosoma 5q 31 33 (CELIAC 2) 9 Regione del CTLA4 ICOS CD28 codificano per la Costimolazione Linfocitaria sul Crom 2 (CELIAC 3) 9 Cromosoma 19 cen, codifica per la Miosina 9b (CELIAC 4)

Conclusioni Istologia ha perso di specificità (quadri di lieve danno mucosale associati a celiachia) Sierologia è migliorata Maggiori informazioni sulla genetica 29