La relazione allenatore-atleta nello sport giovanile

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Transcript:

Associazione Italiana Psicologia dello Sport San Marino 13/12/2008 La relazione allenatore-atleta nello sport giovanile Laura Bortoli Università degli Studi G. d Annunzio - Chieti-Pescara Facoltà di Scienze dell Educazione Motoria

Lo sport ha caratteristiche peculiari che lo possono rendere educativo Quale sport?

Relazione insegnante-allievo al centro di tutto il processo educativo Allenatore come mediatore di un esperienza sportiva educativa

del proprio ruolo educativo Per l allenatore consapevolezza dei propri comportamenti

In particolare considerare nell allievo: livello di maturazione agonistica stress legato alla competizione aspetti motivazionali

Livello di maturazione agonistica A che età è opportuno iniziare a gareggiare? Livelli di maturazione: fisiologica cognitiva emozionale Richieste del compito: condizionali coordinative tecniche tattiche

5, 6 anni 11,12 anni Incremento confronto sociale mediato culturalmente Comprensione del processo competitivo (aspetti tattici e di ruolo, competizione-collaborazione) Possibilità di riconoscere la differenza fra capacità individuali e - fortuna (9 anni) - difficoltà del compito (7-8 anni) - sforzo (12 anni)

Agonismo e stress Situazione competitiva oggettiva Stimoli Percezione di incertezza del risultato Percezione di paura Percezione dell'importanza del risultato Ansia competitiva di tratto Percezione dell'organismo Ansia di stato Risposta (Martens, Vealey e Burton, 1990)

Responsabilità dell allenatore: nella valutazione oggettiva della situazione competitiva nell attribuzione di importanza del risultato (assieme ai genitori)

Processi motivazionali Gli approcci teorici attuali alla motivazione (self-efficacy, attribuzione di causalità, motivazione intrinseca, orientamento motivazionale) considerano come aspetto fondamentale la PERCEZIONE DI COMPETENZA

Achievement goal theory Competenza Standard esterni Confronto con altri Standard personali Confronto temporale Orientamento sull io Orientamento sul compito

Orientamento motivazionale individuale Percezione del clima motivazionale degli ambienti prestativi Struttura dell ambiente che trasmette obiettivi e valori ritenuti importanti e che incoraggia lo sviluppo di uno dei due tipi di orientamento. Adulti significativi: genitori - allenatori

CLIMA MOTIVAZIONALE Accento su miglioramenti personali e apprendimento di abilità Riconoscimento impegno Valorizzazione progressi individuali Clima orientato sulla competenza Valorizzazione dei più abili Accento sul confronto interpersonale e sulla competizione Clima orientato sulla prestazione

La ricerca ha evidenziato (cfr. Ntoumanis e Biddle, 1999, per una rassegna) come la percezione di un clima orientato sulla competenza si correli a risposte cognitive ed affettive funzionali, come maggior divertimento e soddisfazione, minor tensione, motivazione intrinseca, convinzione dell impegno come determinante del successo Ntoumanis, N., and Biddle, S.J.H. (1999). A review of motivational climate in physical activity. Journal of Sports Sciences, 17, 643-665.

Favorire un clima orientato sulla competenza: (Modello TARGET, Epstein, 1988) Compito Presa di decisioni Riconoscimenti Gruppi Valutazione Tempo Attività variate e coinvolgenti, con diversi livelli di difficoltà. Obiettivi individualizzati e a breve termine. Atleti coinvolti nelle decisioni e nella leadership. Sviluppo di abilità di autogestione ed autoverifica. Riconosciuti progressi e miglioramenti individuali. Assicurate a tutti uguali opportunità di ricevere riconoscimenti. Accento sul valore della persona. Raggruppamenti eterogenei e con criteri flessibili. Fornite opportunità per lavorare in gruppo in modo cooperativo. Criteri individualizzati per valutare miglioramenti ed impegno. Sollecitata l autovalutazione. Forniti a tutti opportunità e tempo per migliorare. Sollecitata organizzazione autonoma nelle attività.

Sono gli adulti che rendono educativo lo sport dei giovani VITTORIA SCONFITTA SUCCESSO INSUCCESSO IMPEGNO

Riferimenti bibliografici Bortoli, L., e Robazza, C. (2003). Orientamento motivazionale nello sport. Giornale Italiano di Psicologia dello Sport, 3, 63-67. Bortoli, L., e Robazza, C. (2004). Il clima motivazionale nello sport. Giornale Italiano di Psicologia dello Sport, 1, 9-16. Bortoli, L., e Robazza, C. (1995). La relazione allenatore-atleta nello sport giovanile. Movimento, 11, 142-144. Bortoli, L., e Robazza, C. (1995). Le motivazioni allo sport nei giovani. Educazione Fisica e Sport nella Scuola, 135, 16-23.