La metodologia nell attività di revisione contabile (ii) Corso di Revisione Aziendale Dott.ssa Fabrizia Sarto A.A

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La metodologia nell attività di revisione contabile (ii) Corso di Revisione Aziendale Dott.ssa Fabrizia Sarto A.A. 2015-2016 Corso di Revisione Aziendale Dott.ssa Fabrizia Sarto A.A. 2015-2016

L attendibilità Sistema informativo Strumenti di reporting (Bilancio di esercizio) Corso di Revisione Aziendale Dott.ssa Fabrizia Sarto A.A. 2015-2016 1

La verifica dell attendibilità del bilancio (i) La revisione del bilancio comporta l effettuazione di confronti tra le informazioni contenute nel bilancio e la realtà aziendale che esso intende rappresentare Poiché la realtà aziendale non è osservabile direttamente, il revisore effettuerà confronti tra: Informazioni contenute nel bilancio di esercizio; Evidenze raccolte nei sistemi informativi sottostanti. Corso di Revisione Aziendale Dott.ssa Fabrizia Sarto A.A. 2015-2016 2

La verifica dell attendibilità del bilancio (ii) Poiché il bilancio d esercizio è predisposto attraverso la sintesi di informazioni provenienti da molteplici sottosistemi informativi, è necessario un coordinamento tra i controlli operati sui diversi sottosistemi. Coordinamento dei controlli nello spazio Coordinamento tra i controlli dei diversi sistemi informativi di processo per verificare l attendibilità complessiva delle informazioni provenienti da tutti i processi operativi aziendali. Coordinamento dei controlli nel tempo Coordinamento tra i controlli sulle transazioni (rilevati nel corso del periodo amministrativo) e i controlli sui saldi finali (determinati al termine dell esercizio). Corso di Revisione Aziendale Dott.ssa Fabrizia Sarto A.A. 2015-2016 3

La verifica dell attendibilità del bilancio (iii) Risulta cruciale la determinazione di un modello che preveda un sistema di controlli: Efficaci rispetto agli obiettivi di attendibilità Efficiente rispetto all impegno profuso nell attività di controllo MODELLO DEI CICLI OPERATIVI Formalizzato dalla Arthur Anderson & Co (1978), il modello scorpora l attività aziendale in quattro cicli operativi: Acquisto beni e servizi Vendite di beni e servizi Trasformazione fisico-tecnica Monetario Corso di Revisione Aziendale Dott.ssa Fabrizia Sarto A.A. 2015-2016 4

Il modello dei cicli operativi (i) I cicli sono insiemi di attività tra loro legate da relazioni di sequenzialità logico-temporali, poste in essere per raggiungere un obiettivo economico: Ciclo acquisti: operazioni finalizzate all acquisizione di beni e servizi funzionali alla produzione. Ciclo vendite: operazioni finalizzate alla cessione dei beni e servizi ottenuti. Ciclo trasformazione: operazioni finalizzate alla produzione dei beni e servizi che dovranno essere ceduti sul mercato. Ciclo monetario (o di tesoreria): operazioni finalizzate ad assicurare un equilibrio tra impieghi e fonti di risorse finanziarie, mediante opportuni processi di investimento e finanziamento per gestire la formazione di surplus o deficit di liquidità. Le operazioni in commento alimentano flussi informativi di tipo reddituale e di tipo finanziario Corso di Revisione Aziendale Dott.ssa Fabrizia Sarto A.A. 2015-2016 5

Il modello dei cicli operativi (ii) Ai cicli operativi precedentemente menzionati si aggiungono i cicli operativi incompleti che hanno determinato: Valori creditizi correlati al mancato completamento dei processi di tesoreria (crediti e debiti di regolamento/finanziamento) Valori di scissione correlati ai cicli operativi incompleti sotto il profilo della produzione Corso di Revisione Aziendale Dott.ssa Fabrizia Sarto A.A. 2015-2016 6

Il modello dei cicli operativi (iii) Corso di Revisione Aziendale Dott.ssa Fabrizia Sarto A.A. 2015-2016 7

Il controllo del bilancio attraverso il modello dei cicli operativi (i) Considerare l azienda come un sistema di operazioni articolati in cicli operativi permette di creare un collegamento tra i valori di bilancio ed i cicli in commento (cui quindi corrispondono altrettanti sistemi informativi): Il conto economico è rappresentativo delle operazioni del ciclo di acquisto, trasformazioni e vendite Il rendiconto finanziario è rappresentativo delle operazioni del ciclo monetario Lo stato patrimoniale è rappresentativo dei valori che i diversi cicli incompleti trasferiscono al periodo successivo nella forma di crediti, debiti e valori di scissione. Corso di Revisione Aziendale Dott.ssa Fabrizia Sarto A.A. 2015-2016 8

Il controllo del bilancio attraverso il modello dei cicli operativi (ii) Corso di Revisione Aziendale Dott.ssa Fabrizia Sarto A.A. 2015-2016 9

Il controllo del bilancio attraverso il modello dei cicli operativi (iii) L attendibilità del bilancio di esercizio è quindi scomposta in sub-obiettivi di attendibilità associati ai singoli sistemi informativi relativi ai singoli cicli operativi (ciascuno dei quali si riferisce a sua volta a specifiche aree del bilancio). Le verifiche dei revisori andranno inoltre svolte con due diversi obiettivi temporali: Verifiche interim audit: aventi ad oggetto valori reddituali, finanziari e patrimoniali rilevati giornalmente dai cicli di scambio, trasformazioni e tesoreria; Verifiche di final audit: aventi ad oggetto la situazione patrimoniale finale Corso di Revisione Aziendale Dott.ssa Fabrizia Sarto A.A. 2015-2016 10

Il legame tra i sottosistemi e i valori di bilancio Corso di Revisione Aziendale Dott.ssa Fabrizia Sarto A.A. 2015-2016 11

Il sistema integrato di controlli (i) Ma quali saranno quindi le tipologie di verifiche per ciascun sottosistema? 1. VERIFICHE DI ATTENDIBILITÀ DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE Confronti di dettaglio fisici con l evidenza desumibile dall osservazione diretta della realtà, raccolta mediante inventari fisici di giacenze fisiche e monetarie Confronti di dettaglio esterni con l evidenza raccolta mediante richieste di conferme di terzi relativamente ai saldi patrimoniali finali (es. crediti, attività e passività) Confronti di dettaglio documentali con le rilevazioni interne dell azienda correlate ai valori patrimoniali in esame Corso di Revisione Aziendale Dott.ssa Fabrizia Sarto A.A. 2015-2016 12

Il sistema integrato di controlli (ii) 2. VERIFICHE DI ATTENDIBILITÀ DELLE DINAMICHE REDDITUALI E MONETARIE Confronti di dettaglio documentali con l evidenza raccolta lungo il ciclo di scambio per (i) confrontare la quadratura contabile tra i valori reddituali, monetari e patrimoniali lungo il ciclo di scambio (verificare che ad ogni input/output di risorse non monetarie corrisponda un input/output di tipo monetario) (ii) sfruttare l esistenza nel sistema informativo di numerose rilevazioni che osservano la medesima operazione sotto profili diversi. Confronti di coerenza orizzontali con l evidenza raccolta lungo il ciclo di scambio per accertare la ragionevolezza dei valori assoluti, composizione e correlazione tra i valori reddituali, patrimoniali e finanziari del singolo ciclo. Corso di Revisione Aziendale Dott.ssa Fabrizia Sarto A.A. 2015-2016 13

Il sistema integrato di controlli (iii) Confronti di coerenza verticali con l evidenza raccolta verticalmente lungo il ciclo della trasformazione fisicotecnica per: (i) verificare la coerenza tra gli input e gli output di risorse non monetarie lungo il ciclo di trasformazione (es: confronto tra il valore ed il costo della produzione ottenuta per verificare coerenza tra ammontare risorse immesse nel ciclo e risorse prodotte e vendute/in giacenza) (ii) verificare la coerenza dei valori reddituali a destinazione industriale esaminando le relazioni d incidenza delle varie tipologie di costi di produzione rispetto alle modalità con cui sono impiegate nel processo produttivo. Corso di Revisione Aziendale Dott.ssa Fabrizia Sarto A.A. 2015-2016 14

Verifiche Interim e Final Audit Le verifiche sono di solito svolte con obiettivi temporali differenti. Nella fase di final audit: a. si svolgono verifiche di dettaglio sulla situazione finale (inventari, conferme di terzi, verifica delle rilevazioni correlate a valori patrimoniali di fine esercizio) b. verifiche di coerenza (es. indici di durata e rotazione). In questa fase sono fondamentali i sub-obiettivi di tempistica, valutazione e classificazione. Nella fase interim audit: a. si svolgono in sede periodica verifiche sulle dinamiche (cicli di scambio) relative ad un determinato periodo circoscritto (es. mese) attraverso test di dettaglio; b. i valori sono poi controllati successivamente mediante test di coerenza (es. analisi di trend di conti economici). Corso di Revisione Aziendale Dott.ssa Fabrizia Sarto A.A. 2015-2016 15

Le Aree critiche del Bilancio I revisori devono focalizzare i controlli sulle cosiddette aree critiche di revisione: : Operazioni poste in essere dall azienda che presentano maggiori rischi di errore in termini di processi di rilevazione, valutazione, classificazione e disclosure: Rilevanza degli errori in termini monetari rispetto agli aggregati del bilancio Errori che difficilmente sono stati individuati e rimossi dal sistema di controllo interno. Il revisore svolgerà quindi confronti di dettaglio a campione sui processi e le aree di bilancio considerate critiche. Corso di Revisione Aziendale Dott.ssa Fabrizia Sarto A.A. 2015-2016 16

La strategia di Revisione (i) Definire il mix di controlli e il livello di rischio, vuol dire scegliere la propria strategia di revisione: Strategia di Affidabilità: si fa affidamento sul sistema di controllo interno. Strategia di Sostanza: si adotta un approccio di verifica di sostanza nel quale il revisore in prima persona testa l affidabilità del bilancio mediante verifiche dirette a campione sull evidenza di supporto. Le verifiche possono essere: Di sostanza (confronti di dettaglio e coerenza), svolte direttamente dal revisore sul sistema informativo Di controllo interno, verifiche del revisore sul disegno e sul corretto funzionamento del sistema di controllo interno Il revisore tende a mixare le due tipologie di verifiche. Corso di Revisione Aziendale Dott.ssa Fabrizia Sarto A.A. 2015-2016 17

La strategia di Revisione(ii) Il revisore individua prima l esistenza (nel disegno) di controlli chiave che l azienda deve porre in essere (individuazione dei punti di forza) e l assenza di controlli chiave (individuazione dei punti di debolezza) Lì dove non presenti controlli chiave (punti di debolezza) effettua direttamente i test di sostanza. Per i punti di forza verifica l effettivo funzionamento della procedura (test di controllo) ed in caso negativo effettua i test di sostanza. Corso di Revisione Aziendale Dott.ssa Fabrizia Sarto A.A. 2015-2016 18

Strategia di sostanza o di affidabilità Corso di Revisione Aziendale Dott.ssa Fabrizia Sarto A.A. 2015-2016 19