Dalla VAS alla TIA (Territorial Impact Assessment) quale evoluzione nel quadro europeo Virna Bussadori Presidente onorario ECTP-CEU
News dall Europa: 1. Sul concetto di coesione territoriale 2. Sulla pianificazione strategica 3. Sulla TIA 4. Conclusioni
1. Sul concetto di coesione territoriale La UE non ha competenze in materia di pianificazione territoriale anche se diverse politiche settoriali hanno ricadute sugli assetti territoriali degli Stati membri I sistemi di pianificazione nei vari Stati membri sono molto diversi tra loro, e diversa é la percezione dell importanza che la pianificazione territoriale ha nel corretto futuro sviluppo delle regioni
1. Sul concetto di coesione territoriale Non esiste una definizione ufficiale di CT Vantaggio per i pianificatori che ne utilizzano una loro versione Ostacolo per coloro che non ci credono (l assenza di definizione é usata come pretesto per ignorarne la valenza)
1. Sul concetto di coesione territoriale ECTP-CEU SPtTC (2008) The Reinforcing Power of a Territory s Spatial Qualities and Synergies ECTP-CEU Nuova Carta d Atene 2003 (La Città Integrata) L integrazione tra sistemi economici, sociali e fisici che contribuisce alla loro mutua efficienza Glossario del Consiglio d Europa (CEMAT 2008) Concetto multidimensionale con tre componenti: qualità + efficienza + identità territoriale
1. Sul concetto di coesione territoriale Definire il territorio in base alle sue relazioni funzionali e non in base ai confini amministrativi Difficile poiché: - diversità della scala di riferimenti (dalle macro-regioni alla scala locale) - dimensioni settoriali vs dimensioni trasversali: i territori funzionali sono delineati dalle tematiche di riferimento (potenziale territoriale), ma le risposte politiche devono essere olistiche ed integrate La CT si occupa di articolare la pianificazione territoriale strategica con la pianificazione d uso del territorio e normativa. Questo rappresenta la più grande difficoltà per alcuni stati membri (tra cui l Italia) È necessario un approccio flessibile da parte dell UE
2. Sulla pianificazione strategica Responsabilità pubblica: Efficienza economica Equità sociale Equilibrio territoriale Visioni future: Multi settoriali Multi scalari Multi temporali Governance moderna: Regioni indefinite Soggetti Pubblici/ Privati Approccio informale
2. Sulla pianificazione strategica Raccomandazioni (ECTP-CEU -- SPtTC) Definire il territorio in base a relazioni funzionali (non in base ai confini amministrativi) Co-operare sulle opportunità tra regioni differenti (regioni similari sono in competizione) Organizzare processi informali (coinvolgere tutti i soggetti pubblici e privati rilevanti) Identificare le risorse endogene (economiche/culturali/naturali) con SWOT / ed interviste (Idee nuove! Coinvolgendo esperti stranieri) Analizzare SWOT / alternative da parte dei soggetti coinvolti Creare una Visione comune / condivisa (consenso sul futuro del territorio)
2. Sulla pianificazione strategica Pianificazione integrativa Meno sorprese! Ante! ex Ante Evitare valutazioni ex Post Definire una Visione per il futuro sviluppo insieme ai soggetti rilevanti Valutare le cause e gli effetti delle scelte per evitare reazioni di difesa e favorire l integrazione tra le parti considerare tutti gli aspetti: ambientale, economico, sociale, culturale,.. (TIA)
3. Sulla TIA (Valutazione di Impatto territoriale) Storicamente la TIA appare nel 1998 nel rapporto "Community Policies and Spatial Planning" e nel Libro Bianco sulla Governance del 2001 che indica la necessità di analizzare gli impatti territoriali delle politiche dei trasporti, dell energia e dell ambiente per evidenziarne le contraddizioni e gli eventuali effetti conflittuali
3. Sulla TIA (Valutazione di Impatto territoriale) Il contesto: la percezione della VAS e della VIA è spesso negativa (derivano da un obbligo imposto dall UE); sulla TIA è dunque necessario un dialogo con i soggetti coinvolti sul suo significato ed un approccio proporzionale": ovvero la necessità e il tipo di valutazione dovrebbero essere calibrati sull intensità prevista dell impatto
3. Sulla TIA (Valutazione di Impatto territoriale) Rispetto alla natura (vincolante o meno) ed al livello (nazionale, regionale, locale) della TIA, la fase e la scala di pianificazione rimangono molto importanti: questa è la differenza tra: TIA (politiche ed iniziative strategiche), VAS (programmazione) e VIA (progettazione)
3. Sulla TIA (Valutazione di Impatto territoriale) Perché non s è fatto prima? La dimensione territoriale della TIA è assente a livello UE e questo deriva da una chiara debolezza nel coordinamento delle politiche a livello europeo (debolezza che dovrebbe essere affrontata del periodo post- 2013) e nell esistenza di politiche settoriali molto forti. Il Trattato di Lisbona art. 175 stabilendo che le politiche europee devono contribuire alla coesione territoriale sarà di ausilio per progredire verso un migliore coordinamento Prospettive: non si dovrebbe solo domandare come valutare?" bensì come usare la valutazione?" ovvero quale processo metodologico rende una politica più "territorially friendly"?
3. Sulla TIA (Valutazione di Impatto territoriale) I normali indicatori settoriali semplificano la realtà La valutazione è ostaggio delle questioni ambientali E necessario applicare: Indicatori multi settoriali (ambientali - sociali - economici - culturali) Valutazioni qualitative Metodi che consentano un equa considerazione dei diversi scenari Pianificazione localizzata Valutazione localizzata
3. Sulla TIA (Valutazione di Impatto territoriale) La Coesione Territoriale si occupa di risolvere la frammentazione Le Visioni territoriali consentono di scegliere sulla base di obiettivi Le valutazioni settoriali non risolvono la frammentazione La TIA è utile per valutare diversi scenari nelle fasi iniziali del processo di piano La TIA valuta tutti gl impatti attesi Sono necessarie procedure TIA semplici per sostituire le valutazioni settoriali
4. Conclusioni La TIA (potenzialmente) consente di: Valutare gli effetti territoriali integrati nelle fasi iniziali dei procedimenti, così da creare consenso sugli obiettivi strategici e sviluppare questi ultimi in forma di visioni per lo sviluppo territoriale sostenibile
4. Conclusioni Pochi Stati membri applicano procedure tipo TIA Le procedure VIA e VAS dominano ma non sono necessariamente territoriali Il metodo della valutazione d impatto territoriale è complesso date le numerosi possibili interferenze da considerare. Per tale ragione tale metodo è tuttora in fase di elaborazione La pianificazione strategica rappresenta il modo migliore per valutare gli impatti territoriali ex ante L ECTP-CEU ed il programma ESPON stanno predisponendo approcci alla TIA utili ai pianificatori Perché non si è fatto prima?
Coming soon Progetto ESPON su Territorial and Regional Sensitivity of EU Directives Revisione della Territorial Agenda durante la Presidenza Ungherese Progetto ESPON and TIA new Targeted Analysis attualmente in fase di bando (termine 28 giugno). Info su: www.rtpi.org.uk/item item/3553
Grazie per l attenzione! l