Esame organolettico. F. Ortuso - Analisi dei Medicinali II



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Transcript:

Esame organolettico Esame organolettico L esame organolettico è il primo esame da effettuare sulla sostanza pura e riguarda lo studio dello: Stato fisico Colore dore Sapore di un composto 1

Stato fisico Per stato fisico di una sostanza si intende lo stato nel quale si trova la sostanza in esame: liquido, solido o gassoso. Le sostanze solide sono quelle a struttura ordinata, costituite da un reticolo cristallino. Esistono delle sostanze solide prive di struttura cristallina: sostanze amorfe, considerate liquidi ad altissimo coefficiente di viscosità e definite anche vetrose. Stato fisico I solidi hanno una temperatura di fusione definita, il punto di fusione si presenta netto Le sostanze amorfe, per riscaldamento, dapprima mutano di consistenza (rammollimento) e successivamente passano gradualmente allo stato liquido; tali sostanze fondono entro un intervallo di temperatura, il loro punto di fusione non è netto 2

Colore Il colore delle sostanze è dovuto all assorbimento selettivo delle singole radiazioni costituenti la luce solare: un corpo che assorbe tutte le radiazioni è nero, se le riflette tutte è bianco o incolore, se le assorbe tutte meno una assume il colore relativo alla lunghezza d onda riflessa. Colore Secondo la teoria dei gruppi cromofori di Witt, la facoltà di assorbire più o meno selettivamente le singole radiazioni è legata alla presenza nella molecola di uno o più centri di insaturazione, costituiti da legami multipli o da radicali liberi. 3

Colore Gruppi cromofori itrogruppo (- 2 ), gruppo nitroso (-), azogruppo (-=-), insieme di doppi legami coniugati, anello chinonico. Gruppi auxocromi I gruppi -C, -S 3, -, - 2 aumentano il potere colorante della sostanza colorata. Esempi di composti organici colorati 2 Cl Cl Cl Cl giallo verde rosso giallo giallo intenso 2 rosso giallo 2 rosso rosso mattone 4

Transizioni elettroniche Le principali transizioni elettroniche sono classificabili in 4 categorie: n π* (promozione di un elettrone di non legame ad uno di antilegame; carbonile) C C π π* (promozione di un elettrone stabile ad uno di antilegame; carbonile) C C n σ* (promozione di un elettrone di non legame ad uno di antilegame σ; eteri, amine, solfuri) RC2...X RC2...X σ σ* (promozione di un elettrone di legame ad uno di antilegame σ; idrocarburi) Elettrone eccitato (non è una carica positiva!!) dore Gli idrocarburi hanno odore di benzina. ella serie omologa degli alcooli i primi termini hanno odore gradevole, mentre per i successivi l odore diviene sgradevole. Per le aldeidi alifatiche si ha odore pungente nei primi termini, odore rancido e disgustoso nei termini intermedi, odore molto gradevole nei termini complessi, specie se insaturi. I primi termini dei chetoni possiedono odore gradevole, con l aumentare del PM l odore è nauseabondo. 5

dore I primi termini degli acidi grassi hanno odore pungente che diviene disgustoso nei termini intermedi. L odore si attenua negli acidi grassi ad alto peso molecolare. Le ammine hanno odore di ammoniaca nei primi termini, odore di pesce marcio nei successivi. Gli zuccheri, gli amminoacidi e i sali sono inodori per la bassa tensione di vapore che possiedono. Sapore Gli zuccheri hanno sapore dolce, così come la saccarina o ammide dell acido ortocarbossi-benzensolfonico, che ha una struttura molto diversa da essi. 6

Comportamento alla combustione La calcinazione, si effettua ponendo qualche mg di sostanza in una capsula di porcellana e riscaldando fino al calor rosso, consente di differenziare le sostanze organiche, dalle metallo-organiche e dalle inorganiche. Le sostanze organiche carbonizzano velocemente con sviluppo di vapori infiammabili e non lascia residuo. In presenza di gruppi aromatici la fiamma è fuliginosa. Comportamento alla combustione Le sostanze metallo-organiche carbonizzano lentamente e lasciando un residuo costituito dal metallo o dal relativo carbonato. In quest ultimo caso se trattato con acidi dà effervescenza. Le sostanze inorganiche non si alterano e lasciano un residuo che può essere esaminato utilizzando i metodi dell analisi qualitativa inorganica. L eventuale residuo sarà costituito da ossidi o sali e i metalli presenti nel composto. 7

Comportamento alla combustione I vapori che si sviluppano possono essere saggiati con una cartina al tornasole umida, per accertare il carattere acido o basico. La presenza di fiamma fuligionosa è chiaro indice della presenza di strutture aromatiche. I vapori infiammabili con fiamma non fumosa sono di composti alifatici a basso P.M. Ricerca qualitativa degli elementi 8

Riconoscimento di carbonio ed idrogeno Il riconoscimento si basa sulla ossidazione mediante Cu a 800 (color rosso). A questa temperatura l ossido fornisce 2 che ossida l idrogeno ad 2 ed il carbonico a C 2 Sostanza + Cu -> C 2 + 2 la C 2 si raccoglie come carbonato in una soluzione di idrossido di bario (acqua di barite) C 2 + Ba() 2 -> BaC 3 + 2 E importante valutare il pp, infatti se nel campione fosse presente S si potrebbe avere BaS 4 /BaS 3. B: in abiente acido BaC 3 è solubile con effervescenza; BaS 4 e insolubile; BaS 3 è solubile senza effervescenza Riconoscimento di azoto, zolfo ed alogeni: Saggio di Lassaigne Il riconoscimento si basa sulla mineralizzazione della sostanza in presenza di sodio metallico (forte riducente) ad alta temperatura in assenza di solvente! (organico) + a -> ac S (organico) + a -> a 2 S X (alogenuro organico) + a -> ax 9

Riconoscimento dell azoto Il riconoscimento dell azoto si può effettuare sul C -, ottenuto dal saggio di Lassaigne, con due metodi: Formazione del blu di Prussia Formazione del blu di benzidina oppure trattando direttamente il campione con Mn 2 Riconoscimento dell azoto: formazione del blu di Prussia In presenza di ione ferroso si forma dapprima il cianuro di Fe 2+ : FeS 4 + 2 ac -> Fe(C) 2 + a 2 S 4 in eccesso di C - si ha il complesso ferrocianuro: Fe(C) 2 + 4aC -> [Fe(C) 6 ] 4- + 4a + L ambiente di reazione deve essere acido per 2 S 4 per evitare la precipitazione di Fe() 3 e favorire l ossidazione del Fe ferroso a ferrico: 2Fe 2+ + ½ 2 + 2 -> 2Fe 3+ + 2 - Il colore azzurro si deve al complesso ferrocianuro ferrico o Blu di Prussia: 4Fe 3+ + 3 [Fe(C) 6 ] 4- -> Fe 4 [Fe(C) 6 ] 3 10

Riconoscimento dell azoto: formazione del blu di Prussia el caso in cui nel campione fossero presenti in concomitanza sia che S la colorazione sarà rossa per la formazione del acs. Per risolvere si usa un eccesso di a: acs + 2a -> ac + a 2 S la decomposizione del solfocianato ristabilisce la colorazione del Blu di Prussia. Riconoscimento dell azoto: formazione del blu di benzidina 2 2 (benzidina) + 2 Cu ++ in presenza di ioni rameici viene osssidata + 2 + + 2 Cu + + 2 C - 2CuC benzidina ac. acetico Viene dal Lassaigne 2 2 C 3 C (complesso BLU) 11

Riconoscimento dell azoto: formazione del blu di benzidina La reazione avviene solo in presenza di ioni Cdiversamente non avverrebbe a causa del basso potenziale redox dello ione rameico. Gli ioni C- sono riconosciuti mediante la precipitazione di CuC che sposta l equilibrio redox formando il complesso di colore blu. Il meccanismo e di tipo radicalico. Riconoscimento dell azoto: reazione con Mn 2 Reazione di piroscissione ossidativa: (organico) + Mn 2 -> 2 L 2 viene riscaldato e messo in contatto con il reattivo di Griess* (soluzione A: acido solfanilico in C 3 C ; soluzione B: α-naftilammina in C 3 C) dando luogo ad una colorazione rossa. La reazione con il reattivo di Griess prevede tre fasi: 1. diazotazione dell acido solfanilico 2. copulazione da parte della α-naftilammina 3. trasposizione con formazione di un composto azoico rosso. * Il reattivo può anche essere costituito da una soluzione AB 12

Riconoscimento dell azoto: reazione con Mn 2.. S 3 S 3 S 3 2 La diazotazione interessa solo l acido solfanilico che è attivato (il gruppo è più acido) dal - S 3 a differenza dell α-naftilamina. 2 2 S 3 +.. + S 3 - + La trasposizione ristabilisce la aromaticità tra i due anelli trasposizione RSS 2 Riconoscimento dello Zolfo Saggio con acetato di piombo (C 3 C) 2 Pb + a 2 S -> 2C 3 Ca + PbS (nero) Saggio con nitroprussiato sodico a 2 S + a 2 [Fe(C) 5 ] -> a 4 [Fe(C) 5 S] (col.viola) Saggio con sodioazide e iodio In questa reazione si sfrutta la capacità catalitica dello ione solfuro. Il colore viola della soluzione di sodioazide e di iodio in presenza di ioni solfuro scompare per riduzione dello I 2 e sviluppo di 2, secondo la seguente reazione: a 2 S 2a 3 + I 2 2aI + 3 2 13

Riconoscimento degli alogeni Secondo Lassaigne Saggio con l eosina per il bromo Ricerca del fluoro Saggio di Beilstein Riconoscimento degli alogeni: saggio di Lassaigne Si aggiungono alla soluzione alcalina contenente alogeni 3 (serve per eliminare, per riscaldamento, eventuali sulfuri e nitrili sottoforma di C ed 2 S) e Ag 3 ed otteniamo tre tipi di pp. di alogenuro di argento: AgCl (bianco), AgBr(debolmente giallo) e AgI (giallo). Per identificare bene il pp. si fanno le prove di solubilità con una soluzione di 3 conc. e ( 4 ) 2 C 3 sol. (1:4): AgCl solubile; AgBr e AgI insolubili. Per distinguere il bromuro dallo ioduro di argento si procederà ad una ossidazione: 0,5 ml di sol. alcalina + KMn 4 e 3, dopo si aggiunge CS 2 e si forma uno strato viola per lo I - o uno strato rosso scuro per il Br - o Br - + I -. La soluzione alcalina di Lassaigne contenente Br - si può eseguire con il saggio dell eosina descritto di seguito. 14

Riconoscimento degli alogeni: saggio con l eosina per il bromo La soluzione alcalina di Lassaigne contenente Br - viene addizionata di un agente ossidante (Pb 2 ) mediante la reazione: 2 abr + Pb 2 + 4 C 3 C (C 3 C) 2 Pb + 2 C 3 Ca + Br 2 + 2 Il Br 2 quindi reagisce con la fluoresceina (di colore giallo), ottenuta dalla fusione della resorcina con anidride ftalica in presenza di ZnCl 2, dando luogo alla formazione dell eosina (rossa). Riconoscimento degli alogeni: saggio dell eosina per il bromo ZnCl 2-2 2 - Br Br (+) (+) - - 2 Br 2 Br Br - - Fluoresceina (gialla) eosina (rossa) 15

Riconoscimento degli alogeni: ricerca del fluoro La soluzione alcalina contenente F - viene acidificata con Cl e viene addizionata con la soluzione zirconio-alizarina che in ambiente acido forma una lacca di colore rosso-violetto. Il risultato della reazione è il passaggio dalla colorazione rosso-violetta alla colorazione gialla per la presenza degli ioni F -. Riconoscimento degli alogeni: ricerca del fluoro La colorazione gialla si genera dalla liberazione dello ione derivante che complessa lo zirconio con una stabilità inferiore al coordinato che forma con ioni fluoro. _ + Zr 4+ = ZrF 6 + 4 Zr + 6 F - alizarina rosso violetto 4 gialla 16

Riconoscimento degli alogeni: saggio di Beilstein La sostanza viene posta su una laminetta di rame e riscaldata alla fiamma ossidante: si ha una piroscissione della sostanza con ottenimento di acido alogenidrico, che reagendo con ossido di rame, dà luogo alla formazione di alogenuri di rame volatili, che impartiscono alla fiamma una colorazione verde. Il saggio è negativo per il fluoro, in quanto il fluoruro di rame non è volatile e non colora, quindi la fiamma. Saggi di riconoscimento di carattere generale 17

Saggio del Ferrox Questo saggio si basa sulla ricerca di, S e nella sostanza in esame. Si riserva per composti liquidi o solidi ben solubili in benzene o CCl 4. Si esegue facendo reagire il campione con i cristalli di solfato ferrico ammonico e di tiocianato di potassio e poi trattata con benzene o CCl 4 : la soluzione si colorerà in rosso viola per la presenza del sale complesso (Ferrox). La reazione seguente è: 6 KSC + 2 4 Fe(S 4 ) 2 Fe[Fe(SC) 6 ] + ( 4 ) 2 S 4 + 3 K 2 S 4 Ferrox Il Ferrox impartisce alle sostanze contenenti, S e la caratteristica colorazione rosso-viola Saggi per la ricerca della struttura aromatica Formazione di un colorante azoico Secondo Friedel-Crafts Reazione di Le Rosen 18

Saggi per la ricerca della struttura aromatica: Formazione di un colorante azoico Questo saggio si esegue sulla sostanza di natura aromatica. Esistono quattro reazioni che seguono portando alla formazione del colorante azoico: 1. itrazione C 6 6 + 3 C 6 5-2 2. Riduzione C 6 5-2 + C 6 5-2 3. Diazotazione C 6 5-2 C 6 5 + (Cl - ) 4. Copulazione C 6 5 + (Cl - ) C 6 5 -=-Ar colorante azoico Saggi per la ricerca della struttura aromatica: Formazione di un colorante azoico 1. itrazione La nitrazione è una reazione di sostituzione elettrofila che viene condotta con una miscela di 3 e 2 S 4. Quest ultimo favorisce la reazione di nitrazione agendo sull 3 portando alla formazione dello ione nitronio (elettrofilo). 3 + 2 2 S 4 2 + 3 + 2 2 S 4 - La reazione di nitrazione procede in due stadi: 1. 2 2 2 2 stadio lento 2. 2 S 4 2 + 2 S 4 stadio veloce 19

Saggi per la ricerca della struttura aromatica: Formazione di un colorante azoico 2. Riduzione Ambiente acido. Il nitrobenzene reagisce con Sn (riducente) e Cl formando il nitrosoderivato che a sua volta si trasforma in fenilidrossilammino derivato ed infine in ammina. 2 Sn Cl 2 Ambiente alcalino. Il nitrocomposto viene ridotto ad opera di Zn e a in azossi-, azoe idrazo-derivato fino ad ammina. 2 a Zn 2 2 Saggi per la ricerca della struttura aromatica: Formazione di un colorante azoico 3. Diazotazione La diazotazione avviene effettuata ad opera dell acido nitroso in ambiente acido (Cl) con formazione del diazoderivato. 2 Cl a 2, Cl Meccanismo di reazione. Attacco nucleofilo da parte dell ammina sull dell agente nitrosante (X- =). X X - - 2 20

Saggi per la ricerca della struttura aromatica: Formazione di un colorante azoico 4. Copulazione La copulazione è una reazione di sostituzione elettrofila aromatica in cui il reagente è il catione diazonio: Meccanismo di reazione. Tale reazione deve avvenire in ambiente acido o leggermente alcalino. ella ricerca dell anello aromatico si usa di solito il β-naftolo in ambiente acido. Con i fenoli il p è leggermente alcalino in quanto lo ione fenato è più facilmente attaccabile dal catione diazonio rispetto al fenolo, a causa della maggiore densità elettronica. Con le ammine il p è acido. el caso delle ammine aromatiche primarie l attacco avviene a carico dell amminico, nelle ammine secondarie l attacco elettrofilo avviene tanto sull amminico che sull anello aromatico, mentre nel caso delle ammine terziarie l attacco avviene sull anello aromatico. Saggi per la ricerca della struttura aromatica: Formazione di un colorante azoico 4. Copulazione: Meccanismo di reazione. Con i fenoli il p è leggermente alcalino in quanto lo ione fenato è più facilmente attaccabile dal catione diazonio rispetto al fenolo, a causa della maggiore densità elettronica. Con le ammine il p è acido. el caso delle ammine aromatiche primarie l attacco avviene a carico dell amminico, nelle ammine secondarie l attacco elettrofilo avviene tanto sull amminico che sull anello aromatico, mentre nel caso delle ammine terziarie l attacco avviene sull anello aromatico. 21

Saggi per la ricerca della struttura aromatica: Reazione di Friedel-Crafts La sostanza aromatica viene trattata con il carbocatione C (Cl) 2 formatasi per reazione tra l acido di Lewis AlCl 3 e il CCl 3. In presenza della struttura aromatica si hanno colorazioni diverse a seconda che la sostanza in esame contenga un semplice anello aromatico oppure 2 o più anelli condensati. giallo-arancio-rosso azzurro/porpora verde -> monociclici -> biciclici -> policiclici Saggi per la ricerca della struttura aromatica: Reazione di Friedel-Crafts Meccanismo di reazione (I stadio) CCl 3 + AlCl 3 CCl 2 + AlCl 4 CCl 2 CCl 2 AlCl 4 CCl 2 + AlCl 3 + Cl 22

Saggi per la ricerca della struttura aromatica: Reazione di Friedel-Crafts Propagazione CCl 2 2 + AlCl 3 + Cl AlCl 3 /Cl Cl 2 AlCl 3 si ritrova alla fine della reazione inalterato ovvero funge da catalizzatore. Il trifenilmetano subisce, ad opera dell ossigeno atmosferico, una ossidazione che porta alla formazione di un composto a struttura chinoide colorato. Saggi per la ricerca della struttura aromatica: Reazione di Le Rosen I substrati aromatici vengono trattati con formaldeide ed 2 S 4 e si ottengono prodotti di condensazione della serie del difenilmetano; tali prodotti a sua volta vengono ossidati dall 2 S 4 con formazione di composti colorati a struttura chinoide. 23

Saggi per la ricerca della struttura aromatica: Reazione di Le Rosen Saggi per il riconoscimento del doppio legame Saggio del bromo Saggio di Bayer Saggio con ozono 24

Saggi per il riconoscimento del doppio legame: Saggio del bromo (addizione di alogeni al doppio legame) Si basa sull addizione del bromo al doppio legame che porta alla formazione del dibromo-derivato del corrispondente idrocarburo saturo: R-C=C-R' + Br 2 R-C-C-R' incolore Br Br Il decorso della reazione e messo in evidenza dalla decolorazione del Br 2 Il meccanismo della rezione puo avvenire in due modi: 1) Attacco elettrofilo sul doppio legame da parte del Br δ+ seguito dalla formazione del carbocatione e dall attacco di quest ultimo sul Br- 2) Attraverso la formazione dello ione bromonio Saggi per il riconoscimento del doppio legame: Saggio di Bayer Le olefine vengono ossidate dal permanganato con decolorazione della soluzione e precipitazione di biossido di manganese (bruno): C C - + Mn 4 Mn 2 + C bruno C o altri prodotti intermedio non isolabile 25

Saggi per il riconoscimento del doppio legame: Saggio di Bayer variante con s 4 Saggi per il riconoscimento del doppio legame: Saggio con ozono Il saggio consiste nel far gorgogliare nella soluzione dell alchene sciolto in un solvente inerte (CCl 3, CCl 4, C 3 C, C 3 CC 2 5 ) e a bassa T( - 20 o -30 C) una soluzione di ossigeno ozonizzato ( 3 ). Si ha un addizione dell 3 al doppio legame che porta alla formazione del perossido ciclico (ozonuro). 26

Saggi per il riconoscimento del doppio legame: Saggio con ozono Quest ultimo viene decomposto mediante idrolisi con formazione di un aldeide, un chetone e 2 2. zonuro + 2 RC + R CR + 2 2 Ma 2 2 provoca la conversione di RC RC con alcuni inconvenienti. Quindi si preferisce una idrogenolisi: A questo punto il riconoscimento dell alchene viene fatto attraverso l identificazione dei due composti carbonilici. 27