Brescia, 25 agosto 2014. Oggetto: Osservazioni al PA Paterlini Milesi adottato con D.G.C. n. 373 del 1 luglio 2014-87298 P.G.



Documenti analoghi
Norme Tecniche di Attuazione

D.P.C.M. 14 novembre 1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore.

COMUNE DI CORBETTA PROVINCIA DI MILANO. Piano di Classificazione Acustica. adottato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 22 del

CATEGORIE DI ATTIVITA CONSULENZE IN PROCEDIMENTI GIUDIZIARI 4.0 BONIFICA ACUSTICA/ PROGETTAZIONE ACUSTICA

Zonizzazione Acustica

Indice 1. PREMESSA INTERVENTO DI PROGETTO DETERMINAZIONE DEL CLIMA ACUSTICO RISULTATI... 7

STRUMENTI LEGISLATIVI PER LA TUTELA DEL CITTADINO E DELL AMBIENTE

ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL (punto N. 20. ) Delibera N.788 del

Ditta : Società "I.M. s.r.l. Ubicazione intervento: Via I Maggio loc. Terrafino Comune di Empoli (FI)

INDICE. 1 Livello di prestazione Metodo di verifica in fase progettuale Metodo di verifica a lavori ultimati...6

Zonizzazione acustica comunale Regione Piemonte

AUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE NORMATIVA-TIPO RELATIVA AGLI AMBITI NORMATIVI DELLE FASCE DI INONDABILITÀ EX DGR 250/05

Il sottoscritto. in qualità di: legale rapp.te titolare altro (specif.) sede legale DICHIARA

PIANO URBANISTICO ATTUATIVO

Dato atto che la commissione consiliare urbanistica ha espresso in data parere in merito al presente provvedimento;

Isolamento acustico. Dicembre I Farinelli srl Cenni sull isolamento acustico. Pagina 1 di 7

LEGGE REGIONALE N. 40 DEL REGIONE LAZIO

VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO

Relazione Tecnica di Previsione di Impatto Acustico Ambientale secondo

DETERMINAZIONI IN ORDINE ALLE DIMENSIONI DELLE STRADE ED ALLE DISTANZE DI RISPETTO STRADALI E DEI TRACCIATI FERROVIARI DI PROGETTO

INDIRIZZI PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI TERMICI E FOTOVOLTAICI

1. INSERIMENTO URBANISTICO

IL CONSIGLIO COMUNALE DELIBERA

CAPITOLO I CARATTERI COSTITUTIVI DEL PIANO DELLA VIABILITÀ

classe energetica fino al 31 dicembre 2013 dal 1 gennaio 2014 dal 1 gennaio 2016 A

CITTA DI PISTICCI COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE CRITERI PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONI COMMERCIALI INERENTI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA

COMUNE DI AIRUNO Provincia di Lecco PIANO GOVERNO DEL TERRITORIO - PIANO DEI SERVIZI -

Progetto Preliminare Adottato con delibera del Consiglio Comunale n.. del.

- la circonvallazione Nord (asse Viale 1 Maggio, Via Cafiero, Viale di Vittorio); - Via Gramsci e viale dei Mille.

ORDINE DEGLI ARCHITETTI, PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI DELLA PROVINCIA DI VICENZA

RELAZIONE SULLE INTERFERENZE

Al Presidente del Collegio Geometri e Geometri laureati della Provincia di xxx. Al Responsabile dell Area Governo del Territorio del Comune di xxx

COMUNE DI FORLI' AREA PIANIFICAZIONE E SVILUPPO DEL TERRITORIO

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

COMUNE di F AE N Z A

OGGETTO: parere in merito al regime autorizzativo di impianti fotovoltaici collocati su serre

TERRE E ROCCE DA SCAVO art. 186 del D.lgs. n. 152/2006, così come modificato dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 LINEE GUIDA

Fondamenti di diritto urbanistico L'attuazione delle previsioni di PRG : Contenuti specifici degli strumenti urbanistici Il Piano di Lottizzazione

RISOLUZIONE N.350/E. agosto Roma,07 agosto 2008

Il Sottoscritto. Residente in via.n... [ ] proprietario (od avente titolo) Codice Fiscale.. [ ] titolare della Ditta... con sede legale in...

DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE

RELAZIONE TECNICA INERENTE LO STUDIO DEL TRAFFICO RELATIVO AL P.G.T. DEL COMUNE DI SOVERE (BG)

1 - QUADRO NORMATIVO: COMPETENZE IN MERITO AL RICONOSCIMENTO DELLA

Deliberazione 15 giugno 2000

INQUINAMENTO ACUSTICO

IL CONSIGLIO COMUNALE

Policy di gestione delle operazioni con soggetti collegati. Allegato 1 Sistema dei limiti alle attività di rischio verso soggetti collegati

Art. 1 - Principi e scopi Art. 2 - Contenuti delle norme Art. 3 Principi interpretativi Art. 4 Ambito d intervento Art. 5 Suddivisione del territorio

REGOLAMENTO COMUNALE IN MATERIA DI CESSIONE DI AREE PER STANDARD URBANISTICI

COMUNE DI MONCUCCO TORINESE PROVINCIA DI ASTI PIANO REGOLATORE GENERALE INTERCOMUNALE VARIANTE STRUTTURALE N. 4

Regolamento del Settore Attività Giovanile. Approvato dal Consiglio Federale Del 13 aprile 2013 con delibera n. 124

PROVINCIA DI MANTOVA

PROPOSTA DI DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE

4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI

PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA

PROVINCIA DI UDINE DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO CON I POTERI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI CUI ALL ART. 42 DEL D.LGS. 267/2000

COMUNE DI CAVERNAGO REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEGLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA

Il concetto di gestione dei rifiuti

Oggetto: ISTITUZIONE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E ASSEGNAZIONE RELATIVI INCARICHI AREA TECNICA TERRITORIO AMBIENTE IL DIRIGENTE

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 20 febbraio

2.2 Inquinamento acustico

COMUNE DI VILLESSE PROVINCIA DI GORIZIA REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE

IL PIANO DI RISANAMENTO ACUSTICO DEL COMUNE DI GENOVA: FASE OPERATIVA, METODOLOGIA DI ANALISI D.C.C. 140/2010.

CITTA DI SANTENA TERMINE PER LA CONCLUSIONE DEI PROCEDIMENTI SERVIZI TECNICI E DEL TERRITORIO PROVINCIA DI TORINO ALLEGATO C SCHEDA RELATIVA AI DEI

PIEMONTE. D.G.R. n del 1/8/2005

I GRUPPI TRANSFRONTALIERI.

relativo alla Seconda Soluzione Agosto 2013

REGOLAMENTO PER LA MONETIZZAZIONE DEI PARCHEGGI PRIVATI di PERTINENZA E DELLE AREE DA DESTINARE A STANDARDS DETERMINAZIONE

RICHIESTA E INDICAZIONE DEL CIG E DEL CUP

Regolamento Nuovi criteri per il rilascio delle autorizzazioni per le medie strutture di vendita e norme sul procedimento

UNI EN ISO 9001:2008 Certificato n.9175.arpl

N. 96 in data 07/10/2010 Proposta n. 183 Oggetto: INSTALLAZIONE SEGNALETICA STRADALE E ARREDO URBANO - DETERMINAZIONE PROCEDURA E TARIFFA.

Procedura concordata tra Regione e Province per l attuazione del 3 Programma di attuazione del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale

DESCRIZIONE DELL OBIETTIVO: FINALITA : INDICATORE MISURABILE :

COMUNE DI GROTTAMMARE

Comune di Venezia. Progetto AEV DESE

Piano di Governo del Territorio Ai sensi della L.R. n. 12/2005 e s.m.i. DOCUMENTO DI PIANO

AUTORITA PORTUALE DI RAVENNA. Delibera n. 33 del Comitato Portuale del 22 novembre 2007

PIANO GENERALE DELLA PUBBLICITA

C O M U N E D I S A N S I R O Provincia di Como

L INSTALLAZIONE DEI PANNELLI TERMICI E FOTOVOLTAICI

Circolare N.24 del 07 Febbraio Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze

CONTRODEDUZIONI A OSSERVAZIONI DEL ASS.

UTOE 16 Barbaricina Via Andrea Pisano

RISOLUZIONE N. 25/E QUESITO

Sistema Informativo Territoriale (SIT)

Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

DICHIARAZIONE DI CONFORMITA e DICHIARAZIONE DI RISPONDENZA

ENERGIA PRODOTTA DA FONTI RINNOVABILI

COMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO Provincia di Bologna

Comune di San Martino Buon Albergo

Il contributo della Pianificazione Comunale nel calcolo degli indicatori

Comune di Parella PIANO REGOLATORE GENERALE INTERCOMUNALE. VARIANTE COMUNALE n.6/2013 al P.R.G.I. VIGENTE

ART G - SERVIZI GENERALI (vigenti)

REGIONE PIEMONTE BU24 12/06/2014

REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI TORINO

Articolo originale. Articolo emendato

CITTA DI GORGONZOLA PROVINCIA DI MILANO

Transcript:

Brescia, 25 agosto 2014 Spett.le Comune di Brescia (BS) Settore Urbanistica, Via Marconi n 12 E P.C. Responsabile del Procedimento Arch. Ribolla Gianpiero Oggetto: Osservazioni al PA Paterlini Milesi adottato con D.G.C. n. 373 del 1 luglio 2014-87298 P.G. La sottoscritta avv. Laura Gamba, capogruppo del Gruppo Consigliare MoVimento 5 Stelle con la presente presenta osservazioni al Piano Attuativo Paterlini Milesi via Stretta adottato con Delibera di Giunta Comunale di Brescia n. 373 del 1 luglio 2014 e pubblicato in data 24 luglio 2014 con l indicazione che la scadenza del termine per la presentazione ed il deposito delle osservazioni è stabilito per il giorno lunedì 25 agosto 2014. Con le osservazioni che seguono, si evidenziano forti perplessità sulla possibilità ed opportunità di collocare la nuova attività produttiva così come è specificata nel Piano Attuativo adottato, nella zona interessata, sia per i motivi tecnici che sono di seguito puntualmente riassunti, sia, e soprattutto, perché non si ritiene opportuno insediare nuove attività produttive, peraltro di forte impatto sotto vari profili (inquinamento acustico, traffico) in un contesto che è prevalentemente, se non esclusivamente, residenziale. Si sottolinea infatti che, anche se l area in oggetto ed altre aree circostanti sono effettivamente già individuate come produttive dallo strumento urbanistico generale, nel corso degli ultimi anni è emersa la vocazione residenziale dell area, sia per le sue caratteristiche che per l ampliamento dell urbanizzato a destinazione residenziale che è arrivato fino alle zone confinanti, come è il caso del quartiere di Casazza. Tale area pertanto ha perso in tutto le prerogative e le caratteristiche di area produttiva, tanto è vero che il Piano attuativo adottato, per consentire l insediamento della nuova attività è costretto a prevedere degli importanti interventi sulle infrastrutture viarie, di cui, tra l altro il quartiere residenziale non ha alcuna necessità o bisogno. L Amministrazione Comunale, avendone avuto il tempo necessario, avrebbe dovuto tempestivamente promuovere una variante per classificare tale zona in

residenziale/commerciale/direzionale in luogo di quella produttiva, o comunque dovrebbe, oggi, prendere atto della situazione di fatto di cui sopra e dare prevalenza alla medesima anziché alla previsione urbanistica vetusta ed anacronistica del PGT. Anche dal punto di vista tecnico si evidenziano alcune perplessità che sono riassunte di seguito. 1. TRAFFICO a) Dal punto di vista del traffico, pur prendendo atto dei miglioramenti infrastrutturali previsti dal Piano Attuativo adottato, rispetto al progetto presentato precedentemente, si sottolinea come permangano ancora forti preoccupazioni per l insediamento della nuova attività produttiva. In particolare rimane la preoccupazione di generare commistioni di traffico dalle diverse caratteristiche; è sempre necessario, infatti, evitare di mescolare il traffico di tipo strettamente residenziale di quartiere, qual è quello di via Stretta, Via dell Arsenale e Via Mainetti, con quello legato alle attività produttive. A questo scopo è di fondamentale importanza evitare il passaggio dei mezzi pesanti su via Arsenale, via Mainetti e via Stretta, soprattutto in corrispondenza del quartiere Casazza. Il PA propone di risolvere tale problematica con la realizzazione di una bretella denominata Bretella nord che consenta anche ai veicoli uscenti dall attività produttiva diretti verso sud di entrare direttamente in tangenziale tramite un sottopassaggio. Questa soluzione, seppur migliorativa, presenta però un altra problematica, e cioè quella di poter essere così appetibile da attrarre non solo il traffico generato dall attività produttiva, ma anche parte di quello che allo stato attuale percorre la via Triumplina. Molti veicoli potrebbero imboccare via dell Arsenale e via Stretta e anche Via Mainetti trasformandole in strade urbane di scorrimento, facendo perdere loro le caratteristiche di strade urbane di quartiere e aumentando esponenziale la velocità media e la pericolosità per gli abitanti del quartiere di Casazza. L insediamento produttivo del tipo di quello progettato è in variante rispetto al PGT vigente, poiché si presuppongono una serie di modifiche sia della perimetrazione del Centro abitato, sia di tipo viabilistico, posto che le attività classificate insalubri di prima classe, ai sensi della normativa vigente, non possono essere realizzate all interno del Centro Abitato (Regolamento locale di igiene tipo (ex art. 53 della L. R. 26 ottobre 1981, n 64). Titolo II Igiene del territorio, Capitolo 7 - Insediamenti produttivi e ai sensi dell art. 2.7.3.3 lavorazioni insalubri di prima classe. Deliberazione delle Giunta Regionale n 3/49784 del 28/3/1985.) b) Vi è da segnalare, inoltre come l art. 14 comma 1 L.R. 12/05, stabilisca che i Piani attuativi, possono essere adottati dalla Giunta Comunale per i comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti (come Brescia), ma solamente in caso di conformità con le previsioni del PGT.

Infatti al comma 5 dello stesso articolo si prescrive che qualora il piano attuativo introduca varianti agli atti del PGT dopo l adozione da parte del Consiglio comunale si applica quanto previsto dall articolo 13, commi da 4 a 12. Da tale comma si evince chiaramente che la competenza per l adozione/approvazione del Piano Attuativo è esclusivamente del Consiglio Comunale e non della Giunta Comunale sia per la classificazione della attività produttiva come insalubre di prima classe sia per le consistenti modifiche viabilistiche che vengono apportate, che costituiscono variante al PGT vigente. E lecito, pertanto, affermare che anche se il Piano Attuativo inizialmente previsto (nel primo progetto consegnato) poteva risultare conforme agli atti del Piano di Governo del Territorio vigente, lo stesso non si può dire per quanto riguarda il Piano Attuativo effettivamente adottato oggi che, invece, risulta essere chiaramente in variante rispetto a quanto previsto all interno degli atti del PGT. In particolare si evidenzia che la realizzazione della Bretella nord non viene menzionata, né cartografata all interno del Piano delle Regole, né, tantomeno, viene individuata all interno del Piano dei Servizi. Pertanto, non risultando in nessuno degli atti del PGT, si tratta di una nuova previsione viabilistica che, come tale, introduce variante agli atti del PGT (vedi comma 5 art. 14). Tale variante dovrà essere poi recepita dagli atti del PGT che, infatti, dovranno essere aggiornati in seguito all eventuale approvazione del Piano Attuativo in questione. Inoltre, vista l importanza e l entità delle nuove previsioni infrastrutturali, si evidenzia che la realizzazione della nuova bretella non può essere considerata funzionale al solo PA, ma va a stravolgere la rete viabilistica dell area circostante l ambito in oggetto, come si può osservare anche dalle numerose tabelle contenute nella Relazione sul Traffico allegata al PA. c) Si osserva anche che, nella Relazione sul traffico allegata al Piano Attuativo, non si riscontra il calcolo del Livello di Servizio (LOS) della rete stradale interessata dalla variazione di traffico generato/indotto dall insediamento della nuova attività produttiva (via Triumplina, via Stretta, via Tirandi, via Mainetti, via dell Arsenale). Tale calcolo è necessario ai sensi della normativa vigente in materia di accessibilità alla rete viaria (art. 97 NTA PTCP_2004 e art. 27 delle NTA del PTCP_2014) per la verifica dei relativi livelli di servizio delle strade e verifica della capacità delle principali intersezioni. Tale normativa afferma anche che: - Sono da evitare le condizioni di congestione, ovvero i livelli di servizio inferiori al livello C così come definito dall Allegato 4 alla DGR 8/3219 del 27 settembre 2006, - E altresì da tenere in conto l evoluzione probabile dei flussi di traffico nel tempo sia in modo generalizzato, sia in relazione alla generazione di traffico degli insediamenti programmati; e che si deve garantire il mantenimento del livello di servizio delle infrastrutture, offrendo contestualmente soluzioni per il miglioramento delle esistenti condizioni di criticità del traffico (livelli di servizio D,E,F) anche non direttamente afferenti agli insediamenti stessi, con priorità alla sicurezza stradale e secondo criteri di compensazione e perequazione territoriale e urbanistica.

Tale calcolo risulta di particolare importanza per cui se ne chiede l esecuzione per verificare la compatibilità dell intervento su via Triumplina che risulta essere già congestionata, e per verificare che via Stretta e via dell Arsenale non perdano la prerogativa di essere strade urbane di quartiere. d) Inoltre, proprio in considerazione della vocazione prettamente residenziale dell area e della vicinanza del quartiere Casazza, e per evitare il più possibile rischi per la sicurezza dei cittadini, si propone di modificare la bozza di convenzione (all. PA 5A) subordinando la possibilità di iniziare i lavori per la realizzazione delle strutture della nuova attività in seguito al collaudo ed alla cessione alla Amministrazione Comunale delle opere infrastrutturali previste nella convenzione. Tale soluzione consentirebbe di poter smaltire il traffico del cantiere della ditta Milesi in maggiore sicurezza, grazie alla possibilità di utilizzare la nuova bretella stradale, evitando così al traffico pesante di passare per via Stretta e via dell Arsenale. Per tutto quanto sopra espresso si osserva che dal punto di vista del traffico l area oggetto del Piano Attuativo Adottato non appare compatibile con l insediamento dell attività produttiva prevista. 2. RUMORE a) Anche dal punto di vista dell inquinamento acustico è necessario evidenziare alcune problematicità. In prima istanza si osserva che la Zonizzazione Acustica vigente del Comune di Brescia classifica l area in oggetto in Classe IV-aree di intensa attività umana mentre i ricettori più vicini all insediamento si trovano sia in classe IV che in Classe III-aree di tipo misto. Ai sensi della Legge quadro sull inquinamento acustico legge 26 ottobre 1995 n.447 rientrano in Classe III le aree urbane interessate da traffico veicolare locale o di attraversamento, con media densità di popolazione, con presenza di attività commerciali, uffici, con limitata presenza di attività artigianali e assenza di attività industriali; aree rurali interessate da attività che impiegano macchine operatrici. Rientrano invece in Classe IV le aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alta densità di popolazione, con elevata presenza di attività commerciali e uffici con presenza di attività artigianali; le aree in prossimità di strade di grande comunicazione e di linee ferroviarie; le aree portuali, le aree con limitata presenza di piccole industrie. Dalle definizioni di legge si evince chiaramente che anche in classe IV siano consentite al massimo attività artigianali e una limitata presenta di piccole industrie, mentre sicuramente non dovrebbe essere consentita un attività lavorativa così significativa come quella del taglio di bobine che si configura addirittura come attività compresa tra Industrie insalubri di prima classe ai sensi della lettera B - punto 82 (Metalli - fucine, forge, laminatoi a caldo e a freddo, estrusione, stampaggio, tranciatura, altri trattamenti termici; fonderie di rottami di recupero, smaltatura) del Decreto Ministeriale 5 settembre 1994 (Elenco delle industrie insalubri di cui all'art. 216 del testo unico delle leggi sanitarie).

Ad eccezione delle aree esclusivamente industriali classificate in classe VI, i valori limiti differenziali di immissione sono da rispettare indipendentemente dai limiti di emissione/immissione, per cui durante il periodo diurno tali valori non potranno superare i 5db mentre nel periodo notturno non potranno superare i 3 db. Pertanto l insediamento risulterebbe ipse jure incompatibile con il territorio. B) Per dimostrare la compatibilità dal punto di vista acustico è stata allegata al PA una dettagliata Relazione Acustica che analizza il clima acustico della zona sia in riferimento ai valori limite di emissione e di immissione che dal punto di vista del differenziale acustico. Tale relazione sembra o si sforza di dimostrare la compatibilità acustica dell intervento richiedendo il c.d. differenziale zero. Stante la necessità di aumentare le garanzie e le tutele a favore della popolazione residenza a pochi metri di distanza dall insediamento si rende opportuno modificare la bozza della convenzione proposta (elaborato PA5A) per quanto riguarda i termini della fidejussione che sono specificati all art.15. Si propone che, successivamente all'esito positivo della verifica di cui alla lettera H) del punto 6 della bozza di convenzione (all. PA 5A), venga previsto un controllo annuale per verificare il rispetto del differenziale 0 sull'impatto acustico garantito dal proponente, che si farà carico di provvedere ad ogni intervento si dovesse rendere necessario in seguito a variazioni dello stato iniziale siano esse dovute a cause endogene (ad es. aumento della produzione) od esogene (ad es. calamità naturali). C )Inoltre, poiché il clima acustico è influenzato dalla vicinanza della Tangenziale Ovest e poiché si intende verificare che i limiti non superino già allo stato di fatto quelli ammessi dalla Zonizzazione Acustica vigente, si osserva che i rilievi fonometrici devono essere eseguiti nelle ore di punta mattutine e serali, quando il traffico risulta essere più intenso. Nella Relazione Acustica allegata agli atti, invece, tali rilievi sono stati eseguiti a metà mattinata quando il livello del traffico sulla tangenziale ovest è molto inferiore. Tale Relazione va quindi integrata con nuove rilevazioni eseguite nelle ore di punta come detto sopra. 3. CONVENZIONE a) Con la presente osservazione si propongono alcune modifiche da apportare alla Bozza di convenzione (all. PA 5A) oltre a quelle già suggerite per quanto riguarda la verifica annuale del differenziale 0 e per quanto riguarda il collaudo delle opere infrastrutturali da eseguire prima dell inizio della fase di cantiere della nuova attività produttiva. I punti 2 e 3 della bozza di convenzione, alla voce "modalità finanziarie" prevedono che le spese sostenute dalla proprietà per le opere di urbanizzazione primaria e secondaria saranno interamente scomputate completamente dall'ammontare degli oneri di urbanizzazione applicabili in sede di rilascio dei permessi di costruire. Considerando che buona parte di tali opere si rendono necessarie esclusivamente in funzione dell'insediamento della nuova attività produttiva, al fine di ridurne al massimo l'impatto sul tessuto urbano esistente e quindi sulla popolazione residente (ad es. l'allargamento della sede stradale e la costruzione di un nuovo raccordo), si ritiene

corretto e si propone quindi di scomputare dall'ammontare degli oneri di urbanizzazione dovuti solo una parte delle spese sostenute, da quantificare in sede di commissione edilizia o a cura di una commissione paritetica ad hoc. Si ribadisce infatti che l'amministrazione comunale non aveva motivo di programmare la realizzazione di tali opere e pertanto non aveva previsto alcuna spesa al riguardo e che solo una parte di esse si configura come intervento di miglioramento del tessuto urbano, a prescindere dal nuovo insediamento produttivo (ad es. la realizzazione della nuova pista ciclabile). Si sottolinea nuovamente che il quartiere di Casazza non sentiva la necessità della realizzazione di opere infrastrutturali di tali dimensione, e che tra l altro, essendo cedute all Amministrazione Comunale, comporteranno nel corso degli anni consistenti spese di manutenzione. Avv. Laura Gamba Sig. Nicola Gussago C.I. N. AS 0042769 rilasciata dal Comune di Brescia in data 21.11.2011 scadenza 20.11.2021 Allegati: carta identità sig. Gussago.