PROPOSTA PROGETTUALE. Interventi finalizzati al sostegno delle persone fragili



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PROPOSTA PROGETTUALE Interventi finalizzati al sostegno delle persone fragili

PROPOSTA PROGETTUALE ESPERIENZA E COMPETENZE POSSEDUTE NELL AMBITO DELLE CURE DOMICILIARI DA PARTE DELLA SCRIVENTE La scelta dell eccellenza nell offerta dei suoi servizi è il principale strumento strategico adottato da Società Dolce; più di vent anni di proficua attività, hanno portato Cooperativa Sociale Società Dolce ad una consolidata esperienza nella progettazione, gestione ed erogazione di servizi rivolti alle cure domiciliari, anche molto diversificati per tipologia, destinatari e territorio. Il modello adottato da Società Dolce coniuga una forte caratterizzazione identitaria dei modelli gestionali adottati, testimoniata dall applicazione universale delle Procedure previste dal Sistema Qualità per il quale la Cooperativa è certificata ai sensi della norma UNI EN ISO 9001, ad uno spiccato orientamento all innovazione, alle esigenze peculiari del territorio e della committenza, alla costruzione di sinergie con altri soggetti attivi nel settore specifico o in settori collaterali al fine di garantire l eccellenza dell offerta in termini sia di qualità sia di trasparenza. Dal 1990 Società Dolce si occupa della gestione di Servizi di Assistenza Domiciliare rivolti alle persone anziane e/o con disabilità. Società Dolce è attualmente presente in Lombardia nel territorio delle provincie di Cremona, Bergamo, Brescia, Lodi, Mantova, Milano, Pavia. Dal 2008 ci occupiamo del servizio di Assistenza Domiciliare per anziani e disabili del Comune di Cremona. Società Dolce si è accreditata nel 2012 per la gestione del Servizio ADI in Lombardia, per le provincie di Cremona, Bergamo, Brescia, Lodi, Mantova, Pavia., ed era già accreditata da settembre 2008 su Cremona. Elenco Servizi SAD attualmente gestiti in Lombardia ( da controllare ed eventualmente completare) Sad Anziani e Disabili Comune di Cremona Sad Anziani e Disabili Distretto di Cremona Sad Anziani e Disabili Distretto di Crema Sad Anziani e Disabili Comune di Brescia Sad Anziani del Comune di Iseo Sad Anziani e Disabili della Comunità Montana Laghi Bergamaschi Sad Anziani e Disabili della Comunità Montana del Sebino Bresciano Sad Anziani e Disabili del Comune di Paratico Sad Anziani e Disabili dei Comuni della Val Cavallina Sad Anziani e Disabili dell Ambito Territoriale di Dalmine Elenco Accreditamenti Sanitari Azienda Sanitaria Locale di Cremona Accreditamento del servizio di Assistenza Domiciliare Integrata come da Contratto del 29 Settembre 2008, in vigore sino al 31/12/2012; Accreditamento del Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata come da comunicazione del 10 Ottobre 2012 Prot. n. 0134997/2012 rilasciato dall ASL di Brescia relativo alle 1

Province di Cremona, Brescia, Bergamo, Mantova, Lodi e Pavia, in vigore dal 1 gennaio 2013. Elenco Accreditamenti Sociali Azienda Sociale Cremonese Accreditamento del servizio di Assistenza Domiciliare educativa ai Minori; Azienda Sociale Cremonese Accreditamento del servizio di Assistenza Domiciliare Anziani e Disabili; Azienda Sociale Cremonese Servizio di Formazione all Autonomia denominato S.F.A. Dolce ; Azienda Sociale Cremonese Accreditamento del servizio di Assistenza alla Persona in ambito scolastico; Azienda Sociale Cremonese- Accreditamento servizi integrativi pre-post scuola; Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi Accreditamento per il servizio di Assistenza Domiciliare Anziani fornita con Voucher Sociali nel territorio del Monte Bronzone e Basso Sebino; Comunità Sociale Cremasca Accreditamento del servizio di Assistenza Domiciliare a favore di soggetti anziani e disabili (SAD) ; Consorzio Casalasco Servizi Sociali Accreditamento del servizio di Assistenza ad Personam Azienda Sanitaria Locale Brescia Accreditamento del servizio di Assistenza Domiciliare Integrata; Comune di Cremona Accreditamento del servizio di Assistenza Domiciliare Educativa ai Minori; Comune di Cremona Accreditamento del servizio di Assistenza Domiciliare Anziani e Disabili; Comune di Mantova Accreditamento per il servizio di Trasporto Disabili Comune di Porto Mantovano -Accreditamento Voucher trasporti Comune di Mantova - Accreditamento per il servizio di Assistenza Domiciliare Disabili fornita con Voucher Sociali nel distretto di Mantova Comunità Sociale Cremasca Accreditamento per il servizio di Assistenza ad Personam per l integrazione scolastica degli alunni disabili (SAP). Progetti Innovativi realizzati negli ultimi anni per le cure domiciliari Interventi personalizzati rivolti ad utenti con disabilità acquisita E stata avviata a Novembre 2012 una progettualità specifica insieme al Comune di Cremona per realizzare interventi personalizzati educativi a domicilio rivolti a persone con disabilità acquisita o affetti da malattie neurologiche degenerative in dimissione da cliniche riabilitative o in regime di Macroattività Ambulatoriale Complessa (M.A.C.) E sempre più frequente la necessità di dare risposte concrete e puntuali ai bisogni di utenti con queste patologie, come testimoniato dai dati epidemiologici. L obiettivo è di realizzare un progetto individuale riabilitativo-socializzante più idoneo ai loro specifici bisogni, per realizzare un intervento calato sulla persona e costruito con l utente, modulato in base alle esigenze, bisogni, desideri, interessi, hobbies, esperienze lavorative precedenti (non quindi un pacchetto di prestazioni predefinito, ma un progetto costruito su e con la persona). 2

A tal fine è stata costruita una fattiva ed efficace collaborazione con la struttura riabilitativa (in particolare con il medico e il terapista occupazionale) per conoscere le caratteristiche della persona e poter individuare in modo più preciso le finalità dell intervento. Finalità dell intervento sono: ricerca di contesti occupazionali e/o socializzanti (anche solo di tempo libero) volti a garantire l acquisizione di un nuovo ruolo sociale a partire dagli interessi personali del soggetto; supporto nel recupero delle autonomie personali sia all interno del contesto domiciliare che all esterno (autonomie domestiche, autonomie negli spostamenti ). Progetto Home Telehealth. Siamo stati coinvolti da alcuni mesi nel Progetto Home Telehealth realizzato da Stageup in collaborazione con il Centro di Ricerca Avanzata sui Sistemi Elettronici Arces dell Università di Bologna, per condurre da Settembre 2013 una sperimentazione su alcuni utenti soli del Servizio di Assistenza Domiciliare del Comune di Bologna. Il Progetto prevede prestazioni di Teleassistenza e Telemedicina, con la proposta di offrire alle persone anziane un servizio che unisca le nuove possibilità offerte dalla tecnologia con le competenze e la qualità del servizio sanitario e assistenziale della cooperazione sociale. Progetto di sperimentazione di interventi temporanei integrati rivolti ai casi multiproblematici Dal mese di Agosto 2013 è stata avviato questo progetto in collaborazione con il Comune di Bologna, vista la necessità di rafforzare interventi territoriali di tipo socio sanitario e sviluppare modelli innovativi di servizi e opportunità assistenziali per una fascia di popolazione alla quale il sistema attuale non è in grado di fornire risposte adeguate, con conseguenti prolungamenti inappropriati di ricoveri nelle strutture sanitarie. Nello specifico si tratta di una progettualità rivolta a persone adulte/anziane non residenti o residenti prive di abitazione e che presentano un disagio sociale grave, in dimissione dall ospedale, temporaneamente non autosufficienti con necessità di un periodo di convalescenza e somministrazione di terapie farmacologiche, inserite in strutture di accoglienza del Comune di Bologna (dormitori) prive di assistenza sanitaria e sociosanitaria e di personale qualificato adeguato alle esigenze espresse. A tal fine si prevede l inserimento di una figura di Operatore sociosanitario con il compito di sostenere gli ospiti nel raggiungere adeguati livelli di autonomia e la collaborazione con il Dipartimento delle Cure Primarie per assicurare la necessaria assistenza infermieristica. Servizi Privati di Assistenza Domiciliare: nel 2013 Società Dolce si è concentrata su un progetto di sviluppo dei servizi direttamente rivolti ai cittadini che non accedono al servizio pubblico, per costruire risposte personalizzate e professionali. L assistenza può essere richiesta sia per ricevere il sostegno quotidiano sia per affrontare una fase temporanea di riabilitazione. Il progetto prevede, in questa fase iniziale solo in Emilia Romagna, anche il coinvolgimento di altre realtà imprenditoriali nazionali e multinazionali (un azienda leader nel settore degli ausili e protesi come Otto Bock, agenzie per il lavoro come UMANA e specialisti nel tema della ristorazione come CAMST). E in fase di definizione un protocollo di intesa tra questi soggetti, per offrire un servizio privato completo e specializzato. Sportello Alzheimer: nel 2012 Società Dolce ha attivato presso la RSA Papa Giovanni XXIII di Trescore Balneario ed in collaborazione con l Associazione Pronto Alzheimer di Bergamo, un servizio di sportello sociale specializzato in orientamento ai servizi per anziani attivo tutti i venerdì mattina con orario 9-12. La Psicologa dell Associazione è a disposizione per 3

consulenze telefoniche (con linea dedicata) o vis a vis. Con cadenza mensile è affiancata da un medico geriatra specializzato in demenze. Memo Cafè: nel 2012 Società Dolce ha avviato, presso il Centro Sociale di Trescore Balneario questo servizio aperto alla cittadinanza, che si propone di andare incontro al bisogno di ascolto, informazione e confronto delle famiglie coinvolte dalla malattia di alzheimer. La realizzazione dell attività coinvolge medico, psicologo, animatore e volontari della RSA di Trescore Balneario Progetto Condividere In Condominio: abbiamo collaborato ad un progetto finanziato dalla Fondazione Bancaria Del Monte di Bologna e Ravenna, realizzato a Bologna dal 2010 al 2012, a favore degli abitanti delle case di edilizia residenziale pubblica che presentavano dei disagi di natura relazionale e socio-economica. Società Dolce ha realizzato alcune attività di socializzazione come: Laboratorio di Teatro; Laboratorio di Pet Therapy; Laboratorio Artistico; Laboratorio Teatro di vita ; passeggiate e visite guidate. Gli operatori di Società Dolce, hanno svolto un importante lavoro di monitoraggio e accompagnamento dei beneficiari attraverso le attività svolte, collaborando con altre figure professionali specializzate. Gli obiettivi generali del progetto sono stati: favorire l integrazione sociale delle persone anziane; creare una rete di vicinato primaria; consolidare i rapporti interpersonali tra abitanti dello stesso condominio o quartiere; sviluppare un percorso di formazione per Family Supporter ; integrare più Associazioni, Cooperative ed Enti in un percorso progettuale comune. Progetto di Emergenza Calore Provincia di Bologna Distretto Socio-Sanitario Pianura Est Si tratta di un progetto che abbiamo realizzato negli ultimi quattro anni (dal 2009 al 2012) nei mesi di luglio/agosto e settembre presso alcuni Comuni del Distretto Socio-Sanitario della Pianura EST (Provincia di Bologna). Gli operatori OSS svolgono interventi di monitoraggio a domicilio delle persone anziane segnalate dai Servizi Sociali Territoriali. In caso di difficoltà segnalano la situazione al Servizio e viene attivato un progetto personalizzato a favore della persona anziana con il coinvolgimento dell ASL e dei Comuni. Progetto di Emergenza Calore Provincia di Bologna Distretto Socio-Sanitario di Bologna Città: si tratta di un progetto realizzato nei mesi da giugno a settembre 2011 da CUP2000 e che prevedeva il monitoraggio ed il supporto all anziano in tutte le attività quotidiane rispetto alle quali l alta temperatura ambientale costituisce un ostacolo o una minaccia al mantenimento dello stato di salute. Per quanto attiene gli interventi di natura assistenziale, Società Dolce ha attivato, su richiesta, accessi straordinari a contenuti personalizzati. Progetto Home Sweet Home : si tratta di un progetto realizzato per il Distretto Socio-Sanitario di Porretta Terme (Provincia di Bologna) per favorire e porre in essere tutte le pratiche relative alla prevenzione sia dei rischi connessi alle ondate di calore nei periodi estivi e sia di quelli legati alla strutturazione dell ambiente domestico privato, con particolare riferimento alle persone anziane che vivono in appartamenti privati o che usufruiscono dei servizi sociosanitari semiresidenziali. Abbiamo realizzato un opuscolo informativo da 4

distribuire a tutti i cittadini anziani residenti in quel Distretto sulle azioni di prevenzione e di contrasto ai rischi dell ambiente domestico e alle ondate di calore. I nuovi orientamenti dei servizi domiciliari La complessità dei bisogni. Lo sviluppo dei servizi domiciliari si trova oggi a fronteggiare una complessità di bisogni e di situazioni fino ad alcuni anni fa impensabile. La complessità si manifesta con diverse modalità: come compresenza di più bisogni socio-sanitari all interno di una stessa situazione, come intensità di cura richiesta, come necessità di interventi assistenziali tutelari e interventi specialistici, come presenza di più figure coinvolte, come contesto famigliare più frammentato e fragile. Tutto questo richiede appropriatezza degli interventi e professionalità degli operatori coinvolti. L appropriatezza. Risulta sempre più necessario affrontare i bisogni domiciliari mediante interventi appropriati alle esigenze. Tale appropriatezza si traduce in un attenta analisi di valutazione dei bisogni (impiego di professionalità ) e nella predisposizione di piani operativi di intervento adeguati e che integrino professionalità diverse. In effetti la presenza anche di operatori diversi da quelli che finora hanno garantito il servizio di assistenza domiciliare (ASA-OSS) in grado di offrire prestazioni in un certo senso specialistiche (educative, psicologiche, riabilitative, ecc.) rappresenta un passaggio significativo verso un servizio più flessibile e qualificato. La professionalità delle figure coinvolte. La professionalità del personale coinvolto è un fattore centrale per la qualità dei servizi alla persona; in particolare il personale che opera nei servizi deve essere messo nelle condizioni organizzative tali da offrire il massimo del proprio contributo in termini di competenza, garantendo il più possibile il mantenimento delle figure di riferimento. Inoltre deve essere sempre prestata la massima cura alla predisposizione di percorsi formativi a favore degli operatori impiegati nei servizi, in modo da favorire l acquisizione di competenze specifiche e la crescita professionale degli operatori coinvolti. L integrazione con le risorse del territorio. L attenzione alla comunità ed alle risorse formali ed informali del territorio deve essere una peculiarità dei servizi che devono promuovere una modalità di lavoro che coinvolge, valorizza e responsabilizza i diversi soggetti coinvolti. Si possono creare le condizioni per la costruzione di orientamenti, prassi e strumenti di lavoro comuni: strumenti di progettazione/programmazione e verifica che facilitino la connessione tra l analisi dei problemi, la flessibilità organizzativa e le ipotesi di intervento; una collaborazione integrata tra servizi sociali e servizi sanitari nella prospettiva di potenziare le capacità di rispondere in modo non frammentato e più efficace alle situazioni multiproblematiche; il miglioramento costante della qualità dei servizi sia grazie ad una riarticolazione dell offerta, sia grazie anche alla costruzione di strumenti di dialogo con le famiglie (documenti di presentazione ed orientamento, spazi dedicati sul sito, incontri tematici, questionari, etc.). 5

REALIZZAZIONE DELLO SPORTELLO SOCIALE PROVINCIALE INTEGRATO DI INFORMAZIONE E CONSULENZA SOCIO-EDUCATIVA E SOCIO-ASSISTENZIALE ALLE FAMIGLIE La nostra proposta prevede per la realizzazione e/o integrazione dello sportello sociale il seguente modello organizzativo, sulla base anche di quanto indicato dal Regolamento di Adesione al Progetto Home Care Premium : apertura dello sportello sociale per almeno 20 ore alla settimana, in particolare il martedì e il giovedì dalle 8:30 alle 14:30 e il mercoledì dalle 8:30 alle 13:30 e dalle 14:00 alle 17:00. impiego di due assistenti sociali che costituiranno e/o integreranno il nucleo di competenza. Compito di queste due figure professionali sarà quello di tradurre operativamente il progetto assistenziale individualizzato, volto a sostenere a domicilio la persona in condizione di non autosufficienza e i suoi familiari. Le assistenti sociali, opereranno tramite colloqui di ascolto, informativi e consulenziali riguardo: le tematiche della non autosufficienza, i servizi territoriali e le risorse attivabili; le modalità di presentazione della domanda di partecipazione all avviso e i requisiti necessari per poter usufruire del contributo economico previsto dal progetto HCP e la documentazione da presentare; le procedure di regolarizzazione delle assistenti familiari e dei volontari che assistono e sostengono già il nucleo in difficoltà, tramite l iscrizione al registro provinciale delle assistenti familiari e al registro regionale del volontariato e procedure/requisiti per le nuove assunzioni. Le assistenti sociali si occuperanno anche dell iscrizione in banca dati sul sito dell Inps e della compilazione della domanda di assistenza qualora il nucleo non riesca a provvedervi in modo autonomo. Seguirà poi la fase di presa in carico del possibile beneficiario del contributo. In primo luogo si procederà con l impostazione di un lavoro di rete con i Servizi Pubblici (Asl di Cremona e sedi distaccate), i Soggetti del Terzo Settore e le Associazioni di Volontariato e i Servizi Sociali del territorio, in modo da poter proseguire con la stesura congiunta con il nucleo del piano assistenziale, rispondendo in toto alle esigenze e ai bisogni del nucleo. Per meglio condividere il progetto assistenziale e per poter valutare adeguatamente le situazioni in carico, l assistente sociale effettuerà la visita domiciliare, durante la quale avviene l ufficiale compilazione del piano assistenziale che concretamente traduce le autonomie residue e le difficoltà del beneficiario all interno dell ambiente domestico, il tipo di assistenza di cui usufruisce nelle attività della vita quotidiana e come si intende utilizzare i contribuiti, mensile ed annuale, previsti. La visita domiciliare sarà volta a verificare le modalità di fronteggiamento della non autosufficienza che sono già state messe in atto dalla famiglia o che la stessa non è stata in grado di espletare. L assistente sociale poi procederà alla compilazione di tale piano assistenziale utilizzando i mezzi telematici che ha disposizione ed invierà la pratica di presa in carico all Inps. Seguirà costantemente il nucleo, fornendo informazioni riguardo la formazione a cui i familiari saranno tenuti nel momento in cui saranno essi stessi a provvedere all assistenza del beneficiario della domanda di assistenza, organizzando/seguendo la preparazione di tali corsi tematici riguardo il decadimento cognitivo dell anziano, la disabilità acquisita, etc. 6

Inoltre le assistenti sociali effettueranno un monitoraggio costante delle situazioni e cureranno il registro della rendicontazione di tutti i contributi richiesti all istituto. La coordinatrice aggiornerà costantemente i referenti della Committenza rispetto agli sviluppi del progetto, attraverso la programmazione di incontri di verifica mensili e/o al bisogno. Sarà presentata una relazione finale con tutta la reportistica attinente alle attività svolte, agli interventi attivati, al numero di utenti coinvolti, alle criticità e alle proposte di miglioramento. COSTITUZIONE DI UN NUCLEO DI COMPETENZE PER LA REALIZZAZIONE DI FUNZIONI DI CASE/CARE MANAGER Il nucleo di competenza sarà costituito da due assistenti sociali: l una coordinatrice del progetto e l altra operativa sul campo ed in parte allo sportello sociale. La nostra proposta prevede che la coordinatrice si occuperà della pianificazione del lavoro e della suddivisione dello stesso data la vastità dell ambito della provincia di Cremona costituito da tre zone: Casalasco, Città di Cremona e Cremasco. L ampiezza del territorio all interno del quale lo sportello è operativo fa sì che la coordinatrice tenga ed organizzi la rete dei contatti con i colleghi dei comuni e delle sedi distaccate dell Asl di Cremona in modo da poter arrivare capillarmente in tutti i punti del territorio. La coordinatrice organizzerà momenti di ascolto, scambio, monitoraggio e confronto con l assistente sociale collaboratrice con finalità di supervisione di ogni situazione e il coordinamento dei vari attori coinvolti negli interventi. Tutto ciò è finalizzato a garantire interventi a domicilio completi, personalizzati e volti al raggiungimento e/o conservazione di autonomie residue della persona non autosufficiente, alla costruzione di una rete di servizi competenti in modo che le famiglie non si sentano sole nel fare i conti con la non autosufficienza. Come ulteriore proposta della scrivente, ed in caso di gradimento da parte della Committenza, potranno essere impiegati nel progetto, anche temporaneamente, altri professionisti su alcune situazioni individuate dalle stesse Assistenti Sociali, quali ad esempio l educatore professionale, il terapista occupazionale, lo psicologo, per aspetti tecnici-operativi di ampio spettro (ad es. progettualità sull intervento educativo/riabilitativo, consulenza/indicazioni per gli ausili, informazioni ed orientamento alle famiglie, etc.), sia nella fase valutativa che nella fase più strettamente operativa, in modo da ampliare ed arricchire le specifiche competenze/funzioni e poter offrire all utente e alla sua famiglia una risposta più qualificata e personalizzata al loro specifico bisogno. REALIZZAZIONE DI ATTIVITA DI PROMOZIONE ALLA POPOLAZIONE TARGET DEL PROGETTO HOME CARE PREMIUM Tutte le figure professionali impiegate nel progetto saranno coinvolte nella realizzazione delle attività di promozione, in particolare nella divulgazione e diffusione capillare del progetto e del target di utenza a cui è rivolto, presso i Servizi Sociali del territorio, le Asl di competenza, i Patronati e i Sindacati di pensionati di categoria, le Associazioni di volontariato, etc. Sarà compito dell Assistente Sociale Coordinatore l attività di programmazione e di confronto con la Committenza, al fine di individuare i canali e gli strumenti più efficaci. Saranno promossi e realizzati, in collaborazione con la Committenza, incontri ad hoc, materiale informativo per la presentazione del progetto da distribuire nelle sedi istituzionali e nei servizi territoriali. A tal proposito Società Dolce si farà anche carico, tramite i propri coordinatori 7

di servizi, della promozione e diffusione del progetto ai familiari degli utenti inseriti nei servizi gestiti sul territorio, dando tutti i riferimenti per gli approfondimenti del caso. Inoltre contatterà tutte le associazioni con cui collabora già per altri progetti, in modo da fungere da tramite attivo e contribuire nell attività di promozione. A tal proposito riportiamo a titolo esemplificativo, il seguente elenco di associazioni: - Paolo Morbi Anfass Onlus (associazione nazionale famiglie di disabili intellettivi relazionali) - A.I.S.M (associazione italiana sclerosi multipla) - La Tartaruga (associazione cremonese parkison e disturbi del movimento - Associazione Accendi il buio (autismo) - Associazione Amici di Gianni e Massimiliano (associazione che promuove iniziative solidali a favore di giovani disagiati, anziani e disabili) - A.N.M.I.C. (associazione nazionale mutilati ed invalidi civili) - Auser Per la realizzazione del materiale informativo, saranno messe a disposizione le attrezzature della sede operativa di Cremona, le competenze professionali dell Ufficio Marketing e dei Sistemi Operativi della sede centrale, il sito della Cooperativa (www.societadolce.it) per eventuali approfondimenti e link di collegamento. COSTITUZIONE DELLA RETE TERRITORIALE LOCALE DI PROGETTO Riteniamo che l integrazione sia un presupposto imprescindibile perché il Servizio esprima le proprie potenzialità e qualità, sia in termini di aderenza ai bisogni sia, soprattutto, in termini di capacità di attuazione e di completamento con una rete di risorse già presente e già capace di esprimere una co-progettazione. L obiettivo è quello di ottimizzare le risorse già esistenti, L approccio al tema della costituzione della rete locale e dell integrazione territoriale è un processo complesso che, nella pratica, può anche essere veicolato da relazioni informali e dalla costruzione di protocolli operativi ma che, comunque, si connota per una sequenza di fasi che possiamo riassumere come descritto in seguito: Mappatura delle risorse - Come primo passo è indispensabile un lavoro di mappatura delle risorse formali e informali presenti sul territorio. Incontri - Vengono organizzati incontri con i soggetti maggiormente attivi sul territorio, ricercando punti di contatto e confronto con le nostre attività. Realizzazione di accordi e/o di protocolli operativi - Costruire e formalizzare accordi di collaborazione è uno strumento di riconoscimento reciproco attorno ad un obiettivo comune. Co-progettazione di iniziative - Riconoscere le risorse del territorio significa identificarle come soggetti capaci di una progettualità specifica per mettere a disposizione quello che ognuno sa fare meglio, al servizio di un obiettivo comune. In questa fase di progettazione avranno un ruolo fondamentale le due Assistenti Sociali, in particolare la Coordinatrice, che condividerà con la Committenza l impostazione delle linee guida per la costruzione del lavoro di rete dello sportello. Oltre al supporto al lavoro di rete e come ulteriore proposta, Società Dolce si rende disponibile nell organizzazione di incontri formativi/informativi a favore dei familiari degli utenti beneficiari del Progetto Home Care Premium, in cui verranno trattate tematiche specifiche, riguardanti la cura dell anziano e del disabile a domicilio, da parte di formatori esperti (Medici, Psicologi, Infermieri Professionali, Terapisti della Riabilitazione, etc.). In caso di interesse da parte della Committenza, verranno definite le modalità organizzative ed il costo per la realizzazione degli incontri. 8