Sacra Scrittura 4 IL PENTATEUCO

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Transcript:

Sacra Scrittura 4 IL PENTATEUCO Per la tradizione ebraica i primi cinque libri della Bibbia formano un insieme chiamato TORAH = LEGGE e per gli ebrei, la TORAH, costituisce la parte più importante delle Scritture. In essa, infatti, l ebreo trova tutto ciò che è chiamato ad essere: la sua identità religiosa ( popolo di Yahvè ), storica ( popolo con una terra ), una comunità di fedeli. Forse per avere copie più maneggevoli questo unico testo fu diviso in cinque rotoli di ampiezza diversa. Da lì il nome che fu dato in ambienti greci PENTATEUCHOS (sottinteso BIBLOS = libro in cinque volumi, nome che fu poi trascritto dai latini in PENTATEUCHUS,sottinteso LIBER ) da cui deriva il nostro termine PENTATEUCO. Questa suddivisione in cinque libri è molto antica ed è attestata prima della nostra era dalla versione greca dei LXX. I libri vengono titolati a seconda del contenuto, anche se gli ebrei designano ogni libro con la prima parola con cui inizia il testo o con la prima frase importante del testo. Si ha così: Genesi = Origine ( per gli ebrei In principio ), Esodo = Uscita ( per gli ebrei Questi sono i nomi), Levitico = la tribù di Levi e contiene la legge sacerdotale, Numeri a causa della numerazione dei primi versetti, il censimento del popolo ( per gli ebrei nel deserto ), Deuteronomio = seconda legge( per gli ebrei Debarim = Le parole ). C è da ricordare che gli attuali testi della nostra Bibbia sono gli ultimi stadi della formazione della raccolta, prima ancora si era avuto un lungo processo di accumulazione del materiale durato per secoli. Infatti i testi nascono all interno di una tradizione cioè all interno di un popolo che ha trasmesso la propria esperienza religiosa vissuta in un momento storico che ne ha condizionato e determinato l esistenza. C è da ricordare anche che Israele come ogni popolo antico, considera la storia come una storia ORIENTATA che compie le sue scelte nella tradizione e nei fatti del passato, in funzione dei problemi presenti nei destinatari immediati. Nel Pentateuco la storia viene vista in una visione storico causale che vede il passato come causa del presente per cui ciò che viene raccontato nei primi libri si risolve nei libri posteriori in un processo di comprensione a ritroso. In questo processo di comprensione è fondamentale per gli ebrei la LIBERAZIONE dall Egitto 1

perché è solo allora che Israele comincia ad esistere come popolo, poiché solo allora ha una TERRA e una LEGGE. Un popolo, infatti è tale solo se ha questi presupposti. Soltanto ora, in una visione retrospettiva il popolo cerca di rendersi conto degli elementi che hanno causato o condizionato la propria formazione. A questo punto si è in possesso di una chiave esplicativa che consente una esposizione globale del Pentateuco che si può graficamente configurare con una serie di cerchi concentrici. Il Pentateuco è andato sviluppandosi a partire da un centro che è la prima parte del libro dell Esodo ( Es 1-15 ) il racconto della liberazione ; accanto a questa storia si pone la storia della preservazione ( Es 16-18 e Nm 10 34, il cammino attraverso il deserto ). Il secondo cerchio è formato dalla preistoria di quanto accade nel centro: la Storia dei Patriarchi ( Gen 12-50 ); il cerchio più esterno è costituito dalla storia delle origini ( Gen 1 11 ), un prologo che colloca la storia del popolo di Israele nel vasto orizzonte della storia dell umanità. In questa cornice storica si trova del materiale legale: IL CODICE DELL ALLEANZA ( Es 20,22) ; LE LEGGI DI SANTITA (Lv 17 26 ),leggi che riguardano i sacerdoti e il sacerdozio ; IL CODICE DEUTERONOMICO ( Dt 12 26 ), riguarda la vita del popolo ; 2

IL DECALOGO ( Es 20,1 17 e Dt 5, 6 21 ) IL DECALOGO CULTUALE ( Es 34, 10 26 ). Queste raccolte di leggi venivano trasmesse per la loro funzione pedagogica e mnemonica. Ma per quanto semplice appaia questa struttura nelle sue articolazioni fondamentali, diventa altrettanto difficile guardandola attentamente. Leggendo il Pt, infatti, ci si accorge che vi sono brani che presentano determinate caratteristiche: si notano differenze di stile, di vocabolario, più narrazioni con lo stesso contenuto, denominazione diversa dello stesso luogo ( Sinai Horeb ), modo diverso di chiamare Dio ( Yahavè Elohim ), doppioni ( due racconti di creazione ), contraddizioni ( Es. la vendita di Giuseppe a dei mercanti madianiti o a ismaeliti ). La CRITICA LETTERARIA cercò una soluzione al problema avanzando quella che viene chiamata IPOTESI DOCUMENTARIA. L IPOTESI DOCUMENTARIA sostiene che i libri del Pt sono il risultato di vere e proprie FONTI chiamata DOCUMENTI, i cui autori utilizzando in un certo modo le tradizioni preesistenti e inquadrandole in una certa prospettiva, hanno trasmesso il loro messaggio. La stessa cosa ha fatto il redattore finale che ordinando la materia dei documenti secondo un suo disegno, ha dato a tutto il complesso una finalità unitaria e, pertanto, un significato e un messaggio proprio. In sintesi si può affermare che il PENTATEUCO è composto da TRADIZIONI divenuti DOCUMENTI, fusi questi ultimi, in complessi letterari precisi: i cinque libri che possediamo, la cui redazione finale risale al V sec. a. C. circa. I documenti vennero così convenzionalmente distinti : a ) JAHVISTA (J) b ) ELOHISTA ( E ) c ) DEUTERONOMISTA ( D ) d ) SACERDOTALE ( P ) dal tedesco Priester = sacerdote. Il documento J è il più antico. E così chiamato perché chiama Dio con il nome di Yahvè, è redatto nel REGNO DEL SUD o di Giuda ) nel X sec. a. C. circa, all epoca del 3

regno davidico salomonico. L autore, giudeo, attingendo abbondantemente alle tradizioni scritte e orali che circolavano, redige una storia che va dalle origini dell umanità ( Gen 2,4b ) fino all entrata nella terra promessa secondo alcuni studiosi, per altri la sua opera continua e finisce nel 1Re 12, 19 dove si parla della divisione dei due regni ( Israele e Giuda ). Lo J si caratterizza per lo stile eminentemente narrativo, può essere considerato un TEOLOGO della storia perché vede sviluppare nella storia del mondo e dell uomo l opera di Dio in una visione universalistica. Il suo è uno scritto apologetico politico il cui scopo è quello di legittimare teologicamente la monarchia e la casa di Davide nel SUD: il re è colui che fa l unità politica e religiosa della nazione. L istituzione monarchica è pienamente conforme alla volontà divina in quanto realizza la promessa di Dio ai Patriarchi. Nello stesso tempo l autore J critica il re : egli non è un monarca assoluto ma il luogotenente di Dio, deve essere, quindi, a SERVIZIO di Dio, del suo popolo e degli altri popoli. Il testo si fonda sul culto a Yahvè e l uomo viene considerato nella sua creaturalità, quindi fallibile ma sempre amato da Dio. Il DOCUMENTO Elohista ( E ) risulta più frammentario rispetto allo J: fa lo stesso lavoro dello J incorpora tradizioni antiche così come sono conservate nel NORD. L epoca di composizione è incerta, risulterebbe posteriore allo J ma anteriore alla caduta di Samaria ( 722 a. C. ) perché sul piano religioso riflette la lotta dei Profeti contro il culto idolatrico dei cananei. Non presenta elementi o tradizioni anteriori ad Abramo, Gen 1 11( i racconti di creazione )sono sconosciuti all E. Legge le tradizioni del suo ambiente con una prospettiva che gli è propria: l interesse esclusivo a Israele e al suo destino. Dopo la caduta di Samaria ( 722 a. C. ) e la conseguente fine del regno del nord, la tradizione E confluì nella tradizione J. Si ha così una prima sintesi della tradizione del nord e del sud. Il DOCUMENTO DEUTERONOMISTA ( D ) si trova solo nel libro del Deuteronomio, viene collegato con la riforma religiosa di Giosia ( uno dei re di Giuda 640 609 )del 622. Questa riforma si basava su un codice della legge ritrovato nel tempio e a partire dal quale Giosia operò la sua riforma che si caratterizzava per la centralizzazione del culto a Gerusalemme e che gli studiosi considerano come la forma originaria del documento Deuteronomista. 4

Sul piano del contenuto si riscontrano alcuni concetti teologici particolari come quello della REMUNERAZIONE per cui il peccatore va in rovina e il giusto gode di un benessere materiale e spirituale. E interessante notare che nel Dt la celebrazione della Pasqua e il motivo dell Esodo sono elementi centrali. Il DOCUMENTO SACERDOTALE ( P ) 587 538, è opera di un gruppo di sacerdoti del tempio di Gerusalemme in esilio a Babilonia. Di fronte alla delusione e alla disperazione di molti esuli giudei affascinati dalla religione babilonese, oppongono una visione della storia e delle istituzioni di Israele e invitano gli esuli a concentrare tutte le loro energie nella risposta alla chiamata di Dio quando verrà il tempo del ritorno poiché Dio ha caro questo popolo e gli restituirà la terra che un tempo gli aveva donato. Questa storia P appare come il frutto di una riflessione teologica che sposta l interesse da una monarchia e da uno stato ad una COMUNITA di FEDELI, dove il sacerdozio di Aronne e il culto assicurano la presenza e il favore di Yahvè. Ma quella P non è l unica rilettura storica di questo periodo perché la necessità di una nuova meditazione sulla storia antica e sulla LEGGE viene avvertita anche dalla corrente teologica deuteronomistica che è responsabile di una nuova redazione del Deuteronomio. Si tratta della SCUOLA DEUTERONOMISTICA ( Dtr )che ha reinterpretato, alla luce dell ESILIO, i testi che comprendono il tempo che va da Mosè all esilio babilonese, quindi Giosuè, Giudici, 1-2 Samuele, 1 2 Re. Generalmente i biblisti distinguono in quest opera una storiografia basata sulla predicazione profetica e una storiografia che pone l accento sulla LEGGE. Partendo da una ideologia religiosa si cerca di spiegare il fatto storico: l ESILIO. Si cercano così le cause in una visione retrospettiva che va dalla conquista della Palestina fino all esilio. Dal punto di vista storico la causa è da ricercare nella divisione dei due regni, giudicata negativamente. Infatti il regno del nord cade nel 721 ad opera degli Assiri e il regno del sud nel 586 ad opera dei babilonesi. La causa di tutto ciò è l INFEDELTA del popolo e la POTENZA di Yahavè. Infatti Yahavè per mezzo dei Profeti aveva ammonito il popolo a convertirsi, il popolo non ha dato ascolto e Yahavè ha permesso che i due regni fossero conquistati. La fedeltà yahavista del popolo corrisponde alla fedeltà davidica e, viceversa, l infedeltà del popolo a Yahavè corrisponde alla infedeltà dei re a Davide. 5

Questo giudizio sui re è basato sulla fedeltà o meno al sistema religioso cultuale e tale giudizio etico viene utilizzato per giudicare la storia dal punto di vista teologico. Quindi l aspetto storiografico consiste nel voler spiegare la situazione presente come il risultato di scelte passate, scelte di ordine TEOLOGICO e non politico. La data di conclusione del Pentateuco rimane incerta, comunque Ben Sira, nel 132 a.c., nel prologo al suo libro, il Siracide, già distingue Legge, Profeti e Scritti per cui si desume che il Pentateuco era già stabilizzato. L attuale sistemazione è frutto di una classificazione canonica. 6