Claudia Ada Di Paola Cyberbullismo L indagine sugli stili vita degli adolescenti condotta dalla Società Italiana di Pediatria rileva che l incidenza degli atti di bullismo tra i ragazzi delle scuole medie è calata di 8 punti passando dal 61% del 2011 al 53% del 2012, mentre aumentano i casi di cyberbullismo ossia offese, minacce, sino a vere e proprie persecuzioni veicolate tramite gli strumenti della Rete, dalle mail a Facebook; infatti il campione riferisce di esserne stato oggetto o di sapere che ha interessato un amico il 42,9%. Emerge però un positivo senso di giustizia tra i ragazzi, l 85,8% ritiene che chi denuncia un comportamento persecutorio a genitori e insegnanti faccia la cosa giusta mentre solo il 10, 5 lo definirebbe una spia e il 10% un fifone, ma il 44% si difenderebbe da solo e solo il 34,3% informerebbe un genitore 1. Il 69,3% dei ragazzi infine valuta in maniera negativa i coetanei prepotenti che assumono comportamenti violenti, aggressivi e vessatori anche se il 27% riferisce scarso interesse al fenomeno a meno che non lo riguardi direttamente. Il Cyberbullismo consente al bullo di diventare un eroe multimediale e fa si che la vittima non rimanga vittima una sola volta, ma diventi la vittima catturata dall infinito spazio virtuale; e l immagine (fotografia, film, ecc.) che riprende la violenza subita (verbale, fisica) viene immortalata e resa intangibile nello spazio virtuale. Ciò comporta che il disagio della vittima aumenti in modo esponenziale: il silenzio, l esclusione, il senso di impotenza, la mortificazione, la vergogna, il timore del giudizio degli altri, che connota ogni vittima di bullismo, diventano spesso insostenibili quando si è alla mercé di un atto di cyberbulling. Dati relativi al 2010 (Indagine Eurispes/Telefono Azzurro) dicono che il 25.3% dei ragazzini era stato vittima di provocazioni, prese in giro, ingiurie, offese senza motivo, oppure oggetto di diffusione di informazioni negative sul proprio conto per mezzo della Rete (7,4%). Ma allo stesso tempo si 1 Osservatorio SIP sull adolescenza, Abitudini e stili di vita degli adolescenti Italiani, 2012.
evince un alto grado di empatia nei confronti delle vittime che sono soggetto deboli, che non hanno sviluppato meccanismi di auto-protezione tali da permettergli di reagire (52,2%). Gli studi mostrano che la nuova tendenza è utilizzare telefonini e internet per perpetrare comportamenti di vera violenza psicologica come dicerie e falsità sul proprio conto, esclusione dal gruppo dei pari (lo ha fatto il 4% degli intervistati e lo ha subito il 2,4%), messaggi o contenuti mediali di minaccia o intimidazione (subiti dal 6,4%). Secondo l ultima indagine della SIP, del 2014 il 27, dei ragazzi tra 11-14 anni dichiara di aver aver subito cyberbullismo almeno qualche volta (27,8%) più le femmine rispetto ai maschi, ciò attraverso telefonate mute ( 59,1%), facebook (39,4%), sms mms con offese ( 38,9), in ultima posizione ma non meno grave troviamo i profili falsi di facebook ( 12,1%) 2. Considerando l alta diffusione dei cellulari e i tempi che gli adolescenti trascorrono su internet questa problematica è un rischio molto grande. Gioco d azzardo online Teoricamente vietato ai minori, ma nella pratica di facile accesso per teenager e giovani adulti che navigano sul web, è il gambling', il gioco d'azzardo online che, sta diventando una pericolosa tentazione alla quale riesce sempre più difficile resistere anche tra le fasce di età più basse. Secondo l'ultima indagine nazionale della Società italiana di pediatria (Sip) il 13% 3 degli adolescenti intervistati ha dichiarato di aver giocato, e puntato denaro, su siti d'azzardo online. Il tutto nonostante una legge che vieta ai minori il gioco d'azzardo. E la percentuale di adolescenti intervistati che ammette di aver frequentato questi siti e di aver giocato "a soldi", una o più volte, sfiora il 17% se si considerano solo i maschi. Tra i 'baby-giocatori', il 45% ha sostenuto di aver vinto, solo il 13% ha ammesso la sconfitta con conseguente perdita in denaro, mentre il 36% non ha ricordato l'esito economico delle esperienze. Ma, che si sia vinto o perso, il 32% del campione si è comunque 2 Osservatorio SIP sull adolescenza, Abitudini e stili di vita degli adolescenti Italiani, 2014. 3 Ivi.
dichiarato orientato a ripetere l'esperienza 4. La riflessione da fare di fronte a questi numeri, che a rigore di legge dovrebbero essere 0%, è duplice. Ciò che colpisce è la facilità di accesso che gli adolescenti hanno sia al web e questi siti ovviamente poco controllati, ma anche la facilità di possedere somme di denaro. Forse parallelamente ad approfondire il fenomeno del gioco d azzardo online, si dovrebbe approfondire come questi ragazzi raggiungano ad avere somme di denaro anche a volte ingenti tra le mani. Comportamenti di violenza Un altro comportamento a rischio che si verificano in adolescenza sono i comportamenti di violenza, in modo particolare, rientrano tra questi il compiere atti autolesivi e il fenomeno del daiting violece. Nel paragrafo sull immagine già è stato messo in evidenza tale rischio di seguito ci soffermeremo sul daiting violence. Il dating violence Il dating violence è il fenomeno dell aggressività nelle prime esperienze sentimentali, definito nella letteratura nordamericana dating aggression e/o dating violence. La natura della dating violence può essere fisica, psicologica/emotiva o sessuale. Fisica: avviene nei casi in cui il/la partner che ne è vittima, viene picchiato, strattonato, o gli vengono dati calci o qualsiasi altra forma di aggressione fisica dal perpetratore. E' capitato al 5,7% degli adolescenti intervistati da Telefono Azzurro e Doxa (2014). La differenza di genere merita un approfondimento: il 7,9% dei ragazzi - a fronte del 3,3% delle ragazze - dichiara di essere stato picchiato dalla partner. Psicologica/emotiva: avviene nei casi in cui il/la partner aggressivo/a minaccia il/la partner o danneggia la sua autostima. Esempi di questo tipo di dating violence sono chiamare con nomi 4 Ivi.
che possono provocare un senso di vergogna di imbarazzo o di vittimizzazione in modo voluto e provocato, o tenere lontano il/la partner dall affetto degli amici e dei familiari. Sessuale: avviene quando si forza il/la partner ad avere rapporti sessuali senza il suo consenso. E' capitato al 5,7% degli adolescenti intervistati da Telefono Azzurro e Doxa (2014), e più di 1 adolescente su 6 (15,5%) conosce amici a cui è capitato. Stalking: avviene nei casi in cui il perpetratore ricorre a minacce o molestie che causano paura nella vittima 5. La dating violence non avviene solo attraverso aggressioni fisiche, ma può comprendere anche comportamenti perpetrati attraverso le nuove tecnologie, come infastidire ripetutamente inviando messaggi o immagini sessuali al/alla partner o condividendoli online. Il 10,1% dei più di 1500 adolescenti intervistati da Telefono Azzurro e Doxa (2014) dichiara di conoscere qualcuno il/la cui partner ha minacciato di postare in rete foto o video privati se non avesse fatto ciò che gli/le veniva chiesto 6. Una relazione caratterizzata da forme di violenza come quelle descritte può durare anche per molto tempo. Ci sono forme di violenza di questo tipo che possono iniziare come dispetto o anche solo storpiando il nome. Comportamenti di questo tipo sono spesso considerati parte normale della relazione di coppia. Ma questi comportamenti possono evolvere in forme di violenza più gravi come vere e proprie aggressioni fisiche e/o sessuali. Dall'indagine di Telefono Azzurro e Doxa (2014) su più di 1500 adolescenti italiani (52% maschi, 48% femmine) tra gli 11 ed i 18 anni, emerge come al 22,7% del campione sia capitato che il/la proprio/a partner urlasse contro di lui/lei. 5 Indagine Doxa, a cura di Telefono Azzurro, Osservatorio adolescenti: pensieri, emozioni e comportamenti dei ragazzi di oggi, 2014. 6 Ivi.
Il 13,9% riferisce di essere stato/a oggetto di insulti da parte del/della partner, mentre il 32,8% degli intervistati conosce qualcuno che è stato insultato dal/dalla partner 7. Il 5,7 % riferisce di essere stato picchiato dal partner o dalla partner, le donne sembrano essere più violente dei maschi, visto che il 7,9% dei maschi vs il 3,3% delle ragazze ha dichiarato di essere stato picchiato dal/la partner 8. Infine sembra che il 5,7% si sia sentito forzato ad avere un rapporto sessuale, maggiore la percentuale dei ragazzi 6,9% rispetto alle ragazze 4,4% 9. Sembra che le ragazze stiano diventando più violente degli uomini e anche se alcune ricerche americane hanno evidenziato che questo fenomeno dipenda da un bisogno di autodifesa della donna. Certamente il dating violence merita un approfondimento per una maggiore comprensione di questo comportamento tanto a rischio quanto pericoloso. 7 Ivi. 8 Ivi. 9 Ivi.