Fisica II Modulo. A. Mastroserio, S. Rainò

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Transcript:

Fisica II Modulo A. Mastroserio, S. Rainò

Argomenti n ELETTROSTATICA n CORRENTE ELETTRICA n MAGNETISMO n OTTICA

ELETTROSTATICA

Carica elettrica n I primi studi di cui si ha notizia sui fenomeni di natura elettrica risalgono agli antichi greci n Una bacchetta di ambra (ambra = electron) strofinata con un panno di lana ha la proprietà di attirare piccole pagliuzze n Molti fenomeni elettrici sono facilmente osservabili in natura e nella vita di tutti i giorni n I fulmini sono scariche elettriche tra le nubi ed il suolo n Quando si scende da un automobile, spesso capita di sentire una scossa n La carica elettrica è una caratteristica intrinseca delle particelle fondamentali che costituiscono la materia n In natura esistono due tipi di cariche elettriche: cariche positive e cariche negative n La materia, normalmente, si presenta in uno stato elettricamente neutro: le cariche positive sono bilanciate da quelle negative n I corpi carichi esercitano delle forze tra di loro

Forze elettriche Ø Due bacchette di vetro strofinate con un panno di seta si respingono Ø Una bacchetta di vetro strofinata con un panno di seta ed una bacchetta di plastica strofinata con un pezzo di pelle si attraggono Ø Per effetto dello strofinio con la seta, cariche negative (elettroni) lasciano il vetro, su cui rimane un eccesso di carica positiva, e passano alla seta, che si carica negativamente. Analogamente, c è un movimento di elettroni dalla pelle alla plastica, che resta carica negativamente, lasciando un eccesso di carica positiva sulla pelle Ø Cariche di segno opposto si attraggono, mentre cariche dello stesso segno si respingono

Conduttori e isolanti n Conduttori = corpi in cui sono presenti cariche che possono muoversi liberamente nel materiale n Nei metalli le cariche libere sono gli elettroni di conduzione n Nelle soluzioni elettrolitiche le cariche libere sono gli ioni positivi e negativi n Isolanti = corpi in cui le cariche elettriche non possono muoversi liberamente, ma sono vincolate dal legame chimico n Esempi di isolanti sono il vetro, la plastica, la gomma, etc. n La Terra può essere immaginata come un enorme conduttore n Se un corpo carico è collegato a terra mediante un conduttore, le cariche in eccesso tendono a neutralizzarsi ed il corpo si scarica

Legge di Coulomb La forza di interazione tra due cariche puntiformi q 1 e q 2 è: q1q F = k 2 r 2 & $ % r r # " (legge di Coulomb) dove r è il vettore che congiunge le due cariche puntiformi e k=9 10 9 N m 2 /C 2 è una costante Se si vuole calcolare la forza che q 1 esercita su q 2, il vettore r va preso da q 1 a q 2 ; se invece si vuole calcolare la forza che q 2 esercita su q 1, r va preso da q 2 a q 1 : le due forze sono, per la terza legge di Newton, uguali in modulo e direzione, ma hanno versi opposti q 1 q r 2 Ø Se q 1 e q 2 hanno lo stesso segno, F è diretta come r (repulsiva) Ø Se q 1 e q 2 sono di segno opposto, F è diretta come -r (attrattiva)

Unità di misura n L unità di misura della carica elettrica nel SI è il Coulomb (C) n Nel SI la carica elettrica è in realtà una grandezza derivata n Per ragioni pratiche si preferisce definire come grandezza fondamentale l intensità di corrente I, misurata in Ampere (A) n L equazione dimensionale della carica è [Q]=[IT] n La costante k nella legge di Coulomb vale 9 10 9 Nm 2 /C 2 n Per semplificare molte formule è conveniente esprimere la costante k come k=1/4πε 0 dove ε 0 =8,85 10-12 C 2 /(Nm 2 ) n La legge di Coulomb risulta così espressa nella forma: 1 q1q F = 2 4 r 0 2 & $ % r r # "

Principio di sovrapposizione Consideriamo un sistema di cariche elettriche q 1, q 2,..., q N Principio di sovrapposizione: la forza totale agente su una carica è data dalla somma vettoriale di tutte le forze esercitate su di essa dalle varie cariche del sistema F 1,tot = F 21 + F 31 +... + F N1 F 41 q 1 F 21 q 2 F 31 F 51 q 4 q 3 q 5

Quantizzazione della carica elettrica n L esperimento di Millikan dimostrò che la carica elettrica è quantizzata, cioè può assumere soltanto dei valori che siano multipli interi dell unità di carica elementare e=1,602 10-19 C (e=carica dell elettrone): q = ne n = ± 1, ± 2, ± 3... n La quantizzazione della carica non è osservabile nei fenomeni su grande scala n Esempio: una carica di 1pC corrisponde a 6,2 10 6 cariche elettroniche n Il protone e l elettrone hanno carica in modulo pari ad e n Esistono particelle subnucleari (i quark) che hanno cariche di ±e/3 e ±2e/3, per cui il quanto di carica è in effetti pari a e/3

Conservazione della carica elettrica n Il principio di conservazione della carica elettrica, formulato da Franklin, è valido sia su scala macroscopica che su scala atomica e nucleare n Quando si carica una bacchetta di vetro per strofinio su un panno di lana, si ha un flusso di elettroni dal vetro alla lana. La carica positiva che compare sul vetro è in modulo pari alla carica negativa che compare sulla lana n La conservazione della carica è rispettata anche nei processi nucleari, come i decadimenti radioattivi, e nei processi che coinvolgono le particelle elementari, come l annichilazione e la produzione di coppie

Esempi

HALLIDAY - capitolo 21 problema 18 Due goccioline d acqua, aventi un identica carica di -1,00 10-16 C hanno i loro centri distanti 1,00cm. Calcolare l intensità della forza elettrostatica presente tra di loro. A quanti elettroni corrisponde la carica in eccesso posseduta da ciascuna goccia? Modulo della forza elettrostatica: F = k q r q = 9,00 " 10 1 2 19 2 N Numero di elettroni: q e 1,00 10 1,60 10 C C " 16 1 ne = = = " 19 625 elettroni

HALLIDAY - capitolo 21 problema 6 Tre particelle si trovano sull asse x. La particella 1 ha carica q 1 ed è situata in x=-a, mentre la particella 2 ha carica q 2 ed è collocata in x= +a. Che rapporto q 1 /q 2 occorre affinchè una terza particella di carica +Q risenta di una forza elettrostatica nulla quando si trova (a) in x= +0,500a e (b) in x=+1,50a? q 1 F 2 +Q F 1 q 2 x x=-a 0 x=+0,500a x=+a Forza elettrostatica agente su Q: 2 F = F 1 + F Perchè sia F=0 deve essere F 1 =F 2 in modulo, mentre le direzioni di F 1 e F 2 devono essere opposte Q q1 Q q2 q1 F1 = F2 k = k = 9 2 2 1,500a 0,500a q ( ) ( ) I vettori F 1 e F 2 sono diretti in verso opposto se q 1 e q 2 hanno lo stesso segno: deve quindi essere q 1 /q 2 =+9 2

q 1 q 2 +Q x=-a 0 x=+a x=+1,50a Forza elettrostatica agente su Q: F = F 1 + F2 F 2 F 1 x Come prima, perchè sia F=0 deve essere F 1 =F 2 in modulo, mentre le direzioni di F 1 e F 2 devono essere opposte Q q1 Q q2 q1 F1 = F2 k = k = 2 q 2 ( 2,500a) ( 0,500a) 2 25 I vettori F 1 e F 2 sono diretti in verso opposto se q 1 e q 2 hanno lo segno opposto: deve quindi essere q 1 /q 2 =-25

Campo Elettrico

Azione a distanza e campo elettrico Ø Consideriamo una carica di prova q 0 in una regione di spazio in cui è presente un altra carica Q Ø Su q 0 agisce una forza data dalla legge di Coulomb: 1 Qq0 & r # F = 2 $ 4 ' r % r " Teoria dell azione a distanza: la carica q 0 risente istantaneamente di eventuali variazioni della carica Q Teoria di campo: la carica Q genera un campo elettrico in tutti i punti dello spazio, e la forza agente sulla carica q 0 è dovuta al campo elettrico generato da Q, che esiste a prescindere da q 0. Poichè il campo si propaga con velocità finita (pari alla velocità della luce), la carica q 0 non si accorge istantaneamente di una eventuale variazione di Q, ma dopo il tempo necessario per la propagazione del campo 0

Campo elettrico Ø Consideriamo un sistema di cariche, che genera un campo elettrico in tutti i punti dello spazio Ø Per valutare il campo elettrico in un punto P si introduce in P una carica di prova (o esploratrice) q 0 Ø La carica di prova deve essere sufficientemente piccola in modo da non perturbare il campo generato dalle cariche di partenza Ø Si definisce il campo elettrico nel punto P come rapporto tra la forza agente sulla carica di prova e la stessa carica di prova: E = Ø Il vettore campo elettrico non dipende dal segno della carica di prova F q 0

Campo di una carica puntiforme Calcoliamo il campo elettrico generato da una carica puntiforme q in tutti i punti dello spazio La forza agente su una carica di prova q 0 è data da: 1 qq & r # F 1 q 0 F = 2 $ = = 4 ' r % r " q0 4 ' 0 r 0 E 2 & $ % r r # " Ø Il modulo del campo decresce col quadrato della distanza r dalla carica q ed è costante su tutti i punti di una superficie sferica di raggio r centrata sulla carica q Ø Il campo ha direzione radiale, uscente se q>0, entrante se q<0 q

Campo di un dipolo elettrico (asse) q Principio di sovrapposizione E (+) E (-) E(z) = qd 2" 0 1 z 3 + = z p = qd momento di dipolo -q d q -q E(z) = p 2" 0 1 z 3

Linee del campo elettrico n Faraday introdusse la rappresentazione grafica del campo elettrico mediante le linee di campo (o linee di forza) n Linea di campo: è una linea costruita in maniera da essere in ogni suo punto tangente al vettore campo elettrico n Le linee del campo elettrico escono dalle cariche positive (sorgenti) ed entrano nelle cariche negative (pozzi) n Convenzione di Faraday: il numero di linee di campo che attraversano una superficie di area unitaria ad esse perpendicolare è proporzionale all intensità del campo

Esempi di rappresentazioni con le linee di campo due cariche puntiformi positive carica puntiforme negativa due cariche puntiformi di segno opposto (dipolo elettrico)

Flusso Ø Consideriamo un fluido che scorre in un tubo con velocità v Ø Consideriamo inoltre una sezione A del tubo ortogonale a v Flusso attraverso la superficie A: = Come si definisce il flusso se A non è perpendicolare a v? 1. si introduce il vettore A, di modulo pari ad A, perpendicolare alla superficie A Av 2. il flusso è definito come prodotto scalare: " = A v = Av cos θ v A A

Flusso di un campo vettoriale Ø La definizione di flusso, data per il campo delle velocità di un fluido, può essere estesa a qualsiasi campo vettoriale v Ø Come si definisce il flusso se la superficie A ha forma arbitraria ed il campo vettoriale varia da punto a punto? v θ da da Si scompone A in elementi di area infinitesima da su cui v è costante Si calcola per ciascun elemento infinitesimo il flusso elementare: d = v da A Il flusso totale è dato dall integrale: " = vdacos d" = v " da =

Flusso del campo elettrico La definizione di flusso, valida per qualsiasi campo vettoriale, può essere data anche nel caso del campo elettrico: = EdAcos " E E d" = E " da = Se la superficie è chiusa (superficie gaussiana) il flusso si calcola come integrale chiuso: = EdAcos " E E In questo caso il verso positivo della normale è sempre quello rivolto esternamente alla superficie (i vettori da vanno orientati sempre verso l esterno) d" = E " da = da E E da da E

v Il teorema di Gauss permette di calcolare il campo elettrico generato da distribuzioni di cariche che presentano particolari simmetrie Teorema di Gauss Il flusso del campo elettrico attraverso una superficie chiusa è espresso dalla relazione: qint " E = E " da = dove q int è la somma algebrica delle cariche interne alla superficie v La superficie chiusa attraverso cui si calcola il flusso è una superficie geometrica, che non necessariamente coincide con una superficie fisica v Il flusso del campo elettrico non dipende dalle posizioni delle cariche all interno della superficie, ma solo dalla loro somma 0

Linee di campo e flusso Consideriamo il campo elettrico generato da un dipolo (cariche puntiformi +q e q), rappresentato tramite le linee di campo Con la rappresentazione di Faraday, il flusso del campo elettrico attraverso una superficie è proporzionale al numero di linee di campo che la attraversano (vengono contate come positive le linee uscenti, negative quelle entranti) S 1 : q int >0, Ф E >0: le linee di forza sono tutte uscenti dalla superficie S 2 : q int <0, Ф E <0: le linee di forza sono tutte entranti nella superficie S 3,S 4 : q int =0, Ф E =0: per ogni linea di forza entrante nella superficie ce n è una uscente

Unità di misura per campo elettrico e flusso n Il campo elettrico è una grandezza derivata n L equazione dimensionale del campo elettrico è [E]=[MLT -3 I -1 ] n L unità di misura del campo elettrico nel SI è il Newton/ Coulomb (N/C) n Spesso, invece che in N/C, nel SI il campo elettrico è espresso in V/m (Volt/metro) sfruttando l unità di misura del potenziale elettrico n Le due unità di misura sono fra loro equivalenti: n 1 N/C = 1 V/m n Il flusso del campo elettrico ha equazione dimensionale [Ф]= [ML 3 T -3 I -1 ] n L unità di misura del flusso nel SI è il (N/C) m 2

Conduttore carico isolato n Una carica fornita ad un conduttore isolato, all equilibrio elettrostatico, si dispone totalmente sulla superficie esterna del conduttore. Nessuna carica può trovarsi all interno del conduttore n All interno del conduttore il campo elettrico deve essere nullo n Il campo è perpendicolare alla superficie ed è pari a σ/ε 0, ove σ è la densità di carica superficiale

Induzione elettrostatica Supponiamo di avere un conduttore neutro e di avvicinare ad esso, molto lentamente, un conduttore carico positivamente. Se si riallontana il corpo carico, la distribuzione di carica del corpo neutro, ritorna ad essere quella iniziale. Un conduttore carico induce su di un conduttore neutro la comparsa di cariche, distribuite spazialmente in maniera differente, ma sempre tali che la loro somma algebrica rimanga nulla su tutto lo spazio occupato dal conduttore e sulla sola superficie del conduttore.. Il fenomeno si chiama induzione elettrostatica e la carica che compare sul conduttore neutro si chiama carica indotta. Tale fenomeno non ha ovviamente un analogo nel campo gravitazionale ed in quanto tale rappresenta una importante proprietà dei corpi carichi. 30

Conduttore cavo: schermo elettrostatico 31

Conduttore cavo: schermo elettrostatico Il campo E all interno della cavità: dipende sia dalla forma delle due superfici affacciate, dalla posizione di C 1 e dal valore della carica introdotta. Non dipende dalla variazione della distribuzione di carica sulla superficie esterna o dalla presenza di campi elettrici esterni La distribuzione della carica sulla superficie esterna: non dipende dalla posizione di q e dalla forma del conduttore C 1. Dipende dalla forma della superficie esterna. Al limite se C 1 tocca la superficie interna: all esterno non cambia nulla. 32

Conduttore cavo: schermo elettrostatico Conduttore cavo = schermo elettrostatico tra spazio esterno e spazio interno. Lo spostamento di cariche entro la cavità non modifica il campo elettrico esterno, lo spostamento di cariche all esterno non modifica il campo nella cavità. 33

Moto di particelle cariche in campi elettrici L=1.6 cm E è trasversale n Deflessione verticale della goccia all uscita dai piatti n Problema 22.5 Halliday n m goccia =1.3 10-10 Kg, Q = - 1.5 10-13 C, v x =18 m/s. n E = 1.4 10 6 N/C.

Dipolo in un campo elettrico τ = Fd sinθ τ = pe sinθ All equilibrio p è allineato con E

Campo elettrico di una lamina carica Consideriamo una lamina piana indefinita, carica con una densità di carica superficiale σ uniforme (per esempio positiva) E da da + da E Per simmetria, il campo elettrico è ortogonale alla lamina ed il suo valore non dipende dalla posizione. Inoltre, poichè la lamina è carica positivamente, il campo è diretto in verso uscente Consideriamo come superficie gaussiana un cilindro che attraversa la lamina + E = E,B1 + E,B2 E,LAT E, B1 = E A = E A 0 E, B2 E, LAT = E = 2E A Carica interna al cilindro: q int = A Applicando il teorema di Gauss: 2E A = "A 0 E = " 2 0

Campo di un condensatore piano Un condensatore piano ideale è formato da due lastre piane (dette armature) parallele indefinite cariche con densità di carica opposte +σ e σ +σ σ E = 1 E = 2 " 2 " 2 0 0 E 1 Il campo elettrico si calcola con il principio di sovrapposizione: E = E 1 + E 2 Nelle regioni esterne il campo elettrico è nullo, mentre in quella interna esso è diretto dalla lastra positiva a quella negativa e vale: E 1 E 1 E 2 E 2 E 2 E = 0 E E = 0 E = " 0