PATOLOGIA CELLULARE LESIONI LETALI

Documenti analoghi
PATOLOGIA CELLULARE LESIONI LETALI

Danno cellulare. Robbins Cap. 1 Maino Cap. 5

Malattie a carattere. Familiare (causa genetica, più casi nella stessa famiglia)

PATOLOGIA GENERALE

Mediatori di infiammazione. Lezione del 21 Novembre 2014

danni alla cellula, tra cui:

Il concetto di malattia

Le variazioni di ph nei liquidi organici devono mantenute entro limiti molto ristretti (mammiferi tra ). La stabilità del ph è insidiata da

Esotossina: definizione Prodotto del metabolismo di alcuni batteri che viene riversato nel mezzo in cui essi sono posti a sviluppare Glicoproteine ad

Tipi di shock. Ipovolemico o emorragico Cardiogeno Anafilattico o allergico Neurogeno Endotossico. Tipi di shock. Lo shock 28/12/2014. Lo shock.

BIOLOGIA GENERALE 19 dicembre 2006

Comunicazione cellulare 1) Se le cellule sono in contatto diretto tra loro, esse possono comunicare attraverso l interazione tra una molecola di

CARDIOPATIA ISCHEMICA

CAUSE DI STRESS CELLULARE

- utilizzano esclusivamente le reattività chimiche di alcuni residui AA

AUMENTO DEI LIVELLI DEL

Eziologia: Studia le cause specifiche, iniziali o successive, che determinano un alterazione dei meccanismi omeostatici.

TRASDUZIONE DEL SEGNALE CELLULARE

Mantenimento dell omeostasi

11/10/16. Il concetto di MOSAICO FLUIDO. Fosfolipidi Colesterolo Glicolipidi

Mantenimento dell omeostasi

(Delgadillo & Chemineau, 1992)

CAUSE (fattori eziologici) di malattia e loro interazione:

IMMUNITA RIMOZIONE DELL AGENTE INFETTIVO. Riconoscimento da parte di effettori preformati non

Le variazioni di ph nei liquidi organici devono mantenute entro limiti molto ristretti (mammiferi tra ). La stabilità del ph è insidiata da

SCHEDA DOCENTE PROGRAMMA - A.A

Morte cellulare. Omicidio della cellula. Suicidio della cellula. Necrosi. Apoptosi

FARMACOLOGIA DEL SISTEMA NERVOSO AUTONOMO SIMPATICO. Il sistema ortosimpatico media le risposte della reazione di lotta e fuga

Malattia: alterazione strutturale e/o funzionale di cellule, tessuti e/o organi, capace di ripercuotersi sull economia generale dell organismo

Proliferazione e morte cellulare sono eventi fisiologici

MORTE CELLULARE PROGRAMMATA (PCD) O APOPTOSI Eliminazione di cellule non desiderate

(ossido nitrico) E un gas.

IPERSENSIBILITÀ DI TIPO III O MEDIATA DA IMMUNOCOMPLESSI

3. Citologia i. Strutture cellulari comuni tra cellule animali e vegetali

Infiammazione (flogosi)

Meccanismi effettori dei linfociti T citotossici

Reticolo Endoplasmatico Liscio, REL

Leucociti circolanti 5-10% 2-3% 60-70% 20-25% 0.1%

Caratteristiche delle membrane biologiche

I MEDIATORI CHIMICI DELLA FLOGOSI

CIRCOLAZIONI DISTRETTUALI

Mediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula

Attivi (non equilibranti) Passivi (equilibranti) Migrazione attraverso canali membran. Diffusione semplice. Tasporto attivo secondario

Patologici: Calore, radiazioni, sostanze tossiche, ipossia (basse dosi) Atrofie patologiche Processi infettivi Cellule neoplastiche Linfociti citotoss

PROGRAMMA LEZIONI. Patologia generale

Basi cellulari della risposta immune. Cellule linfoidi. F 9a. Precursori cellule ematiche

ADATTAMENTO, DANNO E MORTE CELLULARE. dott.ssa Maria Luana Poeta

METABOLISMO CELLULARE

I Lincei per una nuova didattica nella Scuola: una rete nazionale Polo di Brescia

Informazioni generali sul corso

L OSSIGENO COME SUBSTRATO DI ALTRE REAZIONI METABOLICHE

Derivati dell acido arachidonico Prostaglandine Prostacicline Trombossani Leucotrieni

Tutta la vita cellulare ha le seguenti caratteristiche in comune. tutte le cellule hanno una membrana cellulare che separa il liquido extracellulare

Prof. Maria Nicola GADALETA FOSFORILAZIONE OSSIDATIVA 4

ENZIMI. Un enzima è un catalizzatore (acceleratore) di reazioni biologiche.

fornire energia chimica in vettori attivati ATP e NADH e NADPH e FADH.

Fosforilazione ossidativa

Il livello cellulare di organizzazione: la struttura cellulare. Cattedra di Fisiologia Umana

I leucociti o globuli bianchi sono cellule coinvolte nella risposta immunitaria. Grazie al loro intervento il corpo umano si difende dagli attacchi

COMUNICAZIONE CELLULARE TRASDUZIONE DEL SEGNALE

DANNO ISCHEMICO ED IPOSSICO

Animali omeotermi Animali poichilotermi (endotermici)

Membrana, trasporti, nutrizione, enzimi

MODULO 2: infiammazione e immunità innata

AGISCONO NEL SISTEMA NAVETTA 2 ISOFORME DELL ENZIMA: UNA FORMA MITOCONDRIALE ( MEMBRANA MIT. INTERNA) FAD-dipendente

R ERGOSTEROLO OLECALCIFEROLO O VIT D 3. La luce ultravioletta provoca - Apertura dell anello B - Insaturazione fra il C 10 e il C 19 (metile angolare)

Patologia Generale. Scopo del corso: acquisire le nozioni fondamentali per la comprensione della natura dei principali processi patologici

ACIDO GLUTAMMICO: ricostituente e tonico del S.N.C., è utilizzato anche nel calo del rendimento intellettivo.

MUSCOLO. Muscolo striato scheletrico. FGE aa

LIPIDI E MEMBRANE BIOLOGICHE

Regolazione locale del flusso

Omeostasi e coordinamento funzioni di un organismo

Regolazione enzimatica Isoenzimi

BIOLOGIA DELL INVECCHIAMENTO

Immunologia e Immunopatologia. LINFOCITI T HELPER: Citochine dell Immunità Specifica

Diffusione facilitata Trasporti mediati da proteine di membrana: i trasportatori

Biologia generale Prof.ssa Bernardo

Funzionalmente, il cuore è costituito da due pompe in parallelo Il flusso unidirezionale è assicurato dalle valvole

Connessioni. Le cellule cardiache sono unite tra loro da parti più ispessite del sarcolemma dette: Gap - junction

Effetti delle radiazioni ionizzanti sulla cellula

Fisiologia Umana - 6 CFU Docente: Loriana Castellani PROGRAMMA

CH 3 + CH 3 CH 3 - CH 3. 2 Radicali METILE ETANO

Il feto in travaglio di parto

Morte Cellulare Programmata

L APOPTOSI E I FARMACI ANTITUMORALI

Comunicazione Cellulare

ITIS ENRICO MEDI. Progettare e realizzare attività sperimentali in sicurezza e nel rispetto dell ambiente

Cause di Natura chimica

DELL' ATEROTROMBOSI. Pedara 15/05/2010 DOTT. N. MESSINEO

Escrezione renale di Na + e sua regolazione

LIPIDI COMPLESSI E LIPOPROTEINE

FISIOPATOLOGIA dell APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO

Università degli Studi di Napoli Federico II

Alterazioni del Circolo Periferico

Scambi gassosi e regolazione del respiro

Il trasporto del glucosio

Transcript:

PATOLOGIA CELLULARE LESIONI LETALI www.fisiokinesiterapia.biz

DANNO CELLULARE REVERSIBILE E IRREVERSIBILE

IPOSSIA/ISCHEMIA (carenza di ossigeno/insufficiente perfusione dei tessuti) AGENTI FISICI (traumi, temperatura, radiazioni ecc.) AGENTI CHIMICI (vari composti, veleni, inquinanti a., ossigeno) AGENTI INFETTIVI (virus, batteri, funghi, parassiti) REAZIONI IMMUNOLOGICHE (ipersensibilità, m. autoimmuni) DIFETTI GENETICI (di vario tipo) CAUSE NUTRIZIONALI (carenze ed eccessi)

La risposta alla causa dipende da tipo durata intensità dello stimolo lesivo Le conseguenze del danno dipendono dal tipo stato adattabilità della cellula

membrane cellulari/canali ionici mitocondri/respirazione reticolo endoplasmatico/sintesi proteica nucleo/apparato genetico citoscheletro --> per la stretta interrelazione tra i vari elementi strutturali, il danno in un sito produce una vasta gamma di effetti secondari --> le modificazioni morfologiche del danno appaiono solo dopo che alcuni sistemi critici biochimici sono stati significativamente sconvolti

occlusione

Iskho háima

tra Ipossia e Ischemia Un tessuto privato dell ossigeno soffre di un solo difetto Un tessuto privato del suo apporto di sangue soffre di 3 difetti: >carenza di ossigeno che non viene assunto in quantità sufficiente >carenza di substrati per i processi metabolici e sintetici >mancata rimozione dei cataboliti, compresi i prodotti acidi del metabolismo --->quindi effetti + gravi e + rapidi rispetto all anossia

ISCHEMIA Condizione di limitazione o interruzione di apporto sanguigno ad una area di tessuto per cause intrinseche (occlusione) o estrinseche (compressione) ad un vaso sanguigno -Stretta dipendenza dalla respirazione aerobia per sintesi di ATP delle cellule altamente differenziate (tubuli renali, miocardiociti, neuroni SNC) - Reversibilità per durata breve -Le principali cause del danno ischemico irreversibile sono difetti delle membrane cellulari

Ischemia lieve: reversibile (riperfusione ---> recupero MT) Ischemia media: irreversibile (danno di membrana da riperfusione) --> influsso di Ca++ --> danno MT (nessun recupero) Ischemia grave: danno letale durante l ischemia (danno di membrana da attivazione fosfolipasi + danno citoscheletro da proteasi Ca++ dipendenti) -- > efflusso di calcio dai MT All efflusso di Ca++ contribuisce la diminuzione di Δψ dovuta alla diminuzione di ATP

DANNO DA ISCHEMIA-RIPERFUSIONE DANNO TISSUTALE

DANNO TISSUTALE

ISCHEMIA ANOSSIA Occlusione di un arteria coronarica, accidenti cerebrovascolari, ecc. Collasso del potenziale di membrana Insufficiente trasporto di e- deenergizzazione sintesi ATP Rilascio di Ca++ dai depositi O2--->//--->H2O ridotto ossidato citocromo ossidasi PATOGENESI DEL DANNO IRREVERSIBILE DA ISCHEMIA/IPOSSIA Ca++ citosolico Attività fosfolipasica reacilazione fosfolipidi Perdita di fosfolipidi Perdita dell integrità di membrana Morte cellulare Perdita dei gradienti ionici (ingresso di Ca++)

ISCHEMIA ANOSSIA Occlusione di un arteria coronarica, accidenti cerebrovascolari, ecc. Collasso del potenziale di membrana Insufficiente trasporto di e- deenergizzazione O2--->//--->H2O ridotto ossidato citocromo ossidasi sintesi ATP Rilascio di Ca++ dai depositi Ca++ citosolico Attività fosfolipasica reacilazione fosfolipidi Perdita di fosfolipidi Perdita dell integrità di membrana Morte cellulare Perdita dei gradienti ionici (ingresso di Ca++)

ISCHEMIA ANOSSIA Occlusione di un arteria coronarica, accidenti cerebrovascolari, ecc. Collasso del potenziale di membrana Insufficiente trasporto di e- deenergizzazione O2--->//--->H2O ridotto ossidato citocromo ossidasi sintesi ATP Rilascio di Ca++ dai depositi Ca++ citosolico Attività fosfolipasica reacilazione fosfolipidi Perdita di fosfolipidi Perdita dell integrità di membrana Morte cellulare Perdita dei gradienti ionici (ingresso di Ca++)

SPECIE REATTIVE DELL OSSIGENO (ROS) SPECIE REATTIVE DELL OSSIGENO (ROS) O 2 -.

SPECIE REATTIVE DELL OSSIGENO (ROS) SPECIE REATTIVE DELL OSSIGENO (ROS) H 2 O 2

SPECIE REATTIVE DELL OSSIGENO (ROS) SPECIE REATTIVE DELL OSSIGENO (ROS) OH.

OSSIDO DI AZOTO (NO) molecola piccola, idrofobica e gassosa altamente diffusibile prodotto a partire dall arginina da tre diverse NOS nnos(cost), enos(cost), inos(induc) La produzione controllata di NO svolge un ruolo fisiologico importante nel SNC, nel sistema vascolare e in quello immunitario ma una produzione eccessiva o inappropriata può produrre morte cellulare

Attività battericida Rilasciamento muscolatura liscia dei vasi e vasodilatazione TNF e IFN Entrata di Ca++ L Ossido Nitrico (NO) è un gas solubile prodotto dalle cellule endotelial e dai macrofagi. I macrofagi sono stimolati a produrre NO tramite l induzione di inos da parte di citochine. Le cellule endoteliali producono NO tramite l induzione di enos da parte dell aumento del calcio intracellulare.

ATTIVITA DANNOSE DI NO NO reagisce direttamente con i gruppi eme di enzimi (citocromo ossidasi, catalasi, P-450 ecc.) producendo composti ferronitrosilati che alterano l attività enzimatica. NO forma S-nitrosotioli con le proteine contenenti gruppi solforici. La maggior parte degli effetti dannosi è mediato dalla formazione di perossinitrito ONOO - che è più reattivo del suo precursore e si genera quando NO e O2 - si formano simultaneamente Dal perossinitrito si origina OH. --------> ruolo critico della SOD (la velocità di dismutazione è < della velocità di reazione tra NO e anione superossido) nel danno da riperfusione l azione vasodilatante del NO è vanificata dalla produzione di superossido

MEMBRANE vari tipi di danno

CONSEGUENZE: fosfolipidi + ponti aldeidici -> fluidità; alterazioni rapporto lipidi/proteine -> permeabilità

AZIONE DELLE FOSFOLIPASI

La patogenesi del danno alle membrane si può ricondurre a vari meccanismi: - ROS nel danno da riperfusione - alterazione metabolismo dei fosfolipidi nel danno durante l ischemia - alterazioni del citoscheletro - aumento della concentrazione di ioni calcio

Ca2+ extrac. 1.3 mm normalmente Ca2+ citosol. O.1 μm