ORCHESTRAZIONE VIRTUALE

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Percorso 3 - SIBELIUS software ORCHESTRAZIONE VIRTUALE autore: Silvio RELANDINI Introduzione L'incredibile sviluppo delle tecnologie musicali ha reso possibile, negli ultimi dieci anni, la nascita di una nuova disciplina: l'orchestrazione virtuale. Trattasi di una complessa tecnica che, utilizzando principalmente la programmazione MIDI, consente ad un compositore la programmazione virtuale dell'esecuzione di un suo brano con una perfetta emulazione degli strumenti musicali e degli ambienti preposti all'esecuzione pubblica (teatri, auditorium, ecc.). A tal fine occorre possedere, oltre al software di notazione musicale e/o di sequencing, anche una o più librerie virtuali che offrono suoni relativi agli strumenti musicali che compongono varie formazioni orchestrali, bandistiche, corali, per gli stili più disparati (classico, jazz, etnico, ecc. ecc.). Avere i suoni (campioni) degli strumenti non è ancora sufficiente per soddisfare tutte le esigenze tecniche e stilistiche in quanto occorrono anche dei preset dedicati che consentono la programmazione anche delle tecniche e delle dinamiche; ecco che, ad esempio, possiamo utilizzare per la sezione dei violini I, dei preset per il sostenuto, per il marcato, per il tremolo, per il pizzicato, con una dinamica forte o piano, o con un crescendo o un diminuendo. Come potete ben intuire una libreria virtuale è molto complessa e può offrire migliaia di campioni e centinaia di preset. Attualmente l'orchestrazione virtuale trova un'ampia diffusione nella realizzazione di colonne sonore di film, fiction, documentari, cortometraggi, spot, animazione, videogame, sia in fase di preproduzione che in quella di post. Nella fase di pre, il compositore realizza la sua musica aiutandosi con il computer, scegliendo i timbri e simulando l'esecuzione. In questa fase realizza la partitura e un file di esecuzione virtuale per ogni brano. Nella fase di post, il più delle volte, l'esecuzione virtuale è sostituita dall'interpretazione effettuata da strumentisti veri (in inglese trattasi di una score session). In alcuni casi l'esecuzione virtuale viene mantenuta tale nel mastering finale o si realizzano delle situazioni ibride (strumenti virtuali e strumenti reali). Sebbene l'orchestrazione virtuale richieda una lunga e meticolosa programmazione, i vantaggi che si possono ottenere da essa sono indubbiamente notevoli anche dal punto di vista didattico. Un docente potrebbe ad esempio: 1) preparare esempi relativi a passi orchestrali di sezioni complete strumentali o solamente relativi ad alcuni strumenti, da utilizzare nelle lezioni di storia della musica, di composizione, di orchestrazione ed arrangiamento, di analisi musicale; 2) preparare esempi e file in supporto alla prassi esecutiva strumentale da utilizzare nelle lezioni di strumento, di musica da camera, di musica corale; Un allievo invece potrebbe: 1) utilizzare l'orchestrazione virtuale come supporto per le esercitazioni di composizione, di teoria musicale, di armonia, di contrappunto. 2) realizzare colonne sonore per supporti video. Nonostante sia a mio avviso opportuno dotarsi di un software di sequencing in grado di elaborare le programmazioni MIDI relative all'orchestrazione virtuale nonchè l'elaborazione audio dell'elaborato finale (personalmente utilizzo Sibelius per le fasi di composizione

musicale e Cubase4 per la realizzazione della colonna sonora virtuale), il lavoro può essere svolto anche interamente in Sibelius. Come è stato illustrato nei precedenti tutorial, il software notazionale Sibelius consente agevolmente la realizzazione di materiale didattico a supporto delle lezioni inerenti le discipline musicali e costituito da: - dispense didattiche e manualistica teorica, - fogli di esercitazione che possono essere effettuate direttamente sul computer o su carta stampata, - partiture di esempio per l'analisi musicale e a supporto delle lezioni di storia della musica, orchestrazione, composizione - partiture per l'esecuzione musicale. Pertanto Sibelius offre una serie di strumenti e di funzioni utili per realizzare un'orchestrazione virtuale completa. L'obiettivo di questo tutorial consiste nel dare al docente o all'allievo una metodologia possibile per la realizzazione di un'esecuzione virtuale della partitura in grado di emulare quella reale. Una volta scritto il materiale musicale vedremo come poter integrare una libreria di suoni strumentali da assegnare alle singole parti strumentali. Nel tutorial effettueremo una "correzione" di esecuzione MIDI in grado di porre un'impressione più umana rispetto a quella meccanica, cercheremo di utilizzare dei processori virtuali per dare all'esecuzione l'impressione che si stia svolgendo in una sala da concerto. Utilizzeremo un esempio musicale fornito già in versione Sibelius. Passaggi operativi Il nostro obiettivo è la realizzazione dell'esecuzione virtuale del file "Esempio 1", che può essere visualizzata sia nel formato.pdf che in quello nativo.sib. E' relativo ad un passaggio orchestrale breve (9 misure) tratto dai Nocturnes di C. Debussy per la sola sezione degli archi. Se non avete una versione di Sibelius 5 installata potete scaricare la versione demo (funziona senza salvare) direttamente dal sito della Sibelius al seguente link http://www.sibelius.com/download/index.html Lo svolgimento del tutorial avverrà attraverso 5 fasi: 1) installazione di una libreria virtuale; 2) assegnazione dei timbri della libreria alle parti orchestrali; 3) programmazione "human"; 4) ottimizzazione dell'ascolto tramite aggiunta di processori di effetti virtuali; 5) esportazione del file audio

Fase 1 - installazione di una libreria virtuale Per la realizzazione delle orchestrazioni virtuali esistono in commercio decine di librerie virtuali nonchè centinaia di strumenti virtuali in grado di offrire dei timbri in grado di simulare abbastanza bene le preformance di uno strumento musicale acustico. Le principali quattro librerie orchestrali utilizzate sono: 1) Vienna Symphonic Library (http://vsl.co.at/) 2) Eastwest (http://www.eastwestsamples.com/) 3) Miroslav Vitous Symphonic Orchestra 4) Garritan (http://www.garritan.com/) I produttori di queste libreri offrono diverse soluzioni a costi differenti. Sibelius 5 è in grado di poter leggere queste librerie e di offrire quindi un ampio panorama timbrico al compositore, al docente o all'allievo. Per poter utilizzare una libreria occorre installarla nella cartella VST di Sibelius che è presente nella directory principale del software (IMM 001). IMM 001 - Directory principale di Sibelius Qualora avete nel vostro computer un'altra cartella VSTPlugins dove le librerie sono già installate (ad esempio in Cubase o Nuendo) potete agire in due modi: cambiare la cartella VSTPlugins di riferimento (selezionando ad esempio quella presente nella directory principale di Steinberg) oppure copiare le dll dei lettori delle librerie nella cartella di riferimento. Dopo aver installato la libreria o copiato la dll occorre attivarla per essere utilizzata. Nel menu Play, cliccando sull'ultima voce, Dispositivi di Ingresso e Playback, si apre la seguente finestra (IMM 002) che mostra i dispositivi MIDI hardware e virtuali riconosciuti da Sibelius. Vi sono due riquadri principali. Nelle periferiche disponibili sono elencate tutte quelle riconosciute ma è nel riquadro delle periferiche attive che occorre inserire la libreria affinchè possa essere utilizzata nella partitura. Sibelius viene fornito con una piccola libreria di suoni, chiamata Sibelius Essentials, tratta da diversi prodotti della Garritan e che comunque è sufficiente per gestire la maggior parte delle partiture realizzabili. Per poterle utilizzare è fornito un lettore che sfrutta la tecnologia Kontact sviluppata dalla Native Instruments.

IMM 002 - Finestra per la gestione dei dispositivi MIDI e audio Il lettore Kontact è attivo per default. Nell'immagine possiamo notare che tra le periferiche disponibili abbiamo la libreria EWQLSO Silver Edition (Eastwest) che dobbiamo attivare. Selezionandolo nell'elenco possiamo notare che si abilità il pulsante Attiva>> (IMM 003). IMM 003 - Selezionare la libreria nell'elenco delle periferiche disponibili Cliccando sul pulsante, la libreria passa nel riquadro delle periferiche attive e potrà essere utilizzata (IMM 004)

IMM 004 attivazione della libreria Cliccando sul pulsante Chiudi appare una finestra che ci chiede se vogliamo salvare le modifiche nella configurazione attualmente in uso in Sibelius (IMM 005). IMM 005 salvataggio della configurazione nuova dei suoni in quella attualmente in uso Cliccando su Si la configurazione attuale viene salvata e la libreria è pronta per essere utilizzata. Fase 2 - assegnazione dei timbri della libreria alle parti orchestrali. I timbri di una libreria possono essere assegnati alle parti strumentali che costituiscono la partitura direttamente dalla finestra mixer (IMM 006) che può essere aperta dalla barra degli strumenti o dal menu Finestra. IMM 006 la finestra Mixer Ad ogni canale del mixer (visualizzato tramite una riga orizzontale anzichè la solita convenzione verticale) corrisponde un rigo musicale della partitura in utilizzo e l'ordine dei canali rispecchia l'ordine strumentale della partitura, dall'alto verso il basso.

Il mixer presenta anch'esso una piccola barra degli strumenti nella parte superiore. Cliccando sul secondo pulsante a partire da sinistra (IMM 007) attiviamo i gruppi nel mixer IMM 007 pulsante relativo ai gruppi Questa è una caretteristica molto importante in quanto le sezioni strumentali sono associate ad un gruppo, ovvero un canale del mixer che raccoglie le uscite di tutti i canali associati agli strumenti musicali costituenti una particolare sezione (archi, legni, ottoni, ecc.). E' una specie di submixer in grado di controllare il volume di tutta la sezione. Così, ad esempio, se ci accorgessimo che nell'ascolto la sezione degli ottoni è troppo bassa di volume, agendo sul fader del gruppo potremmo alzare il suo livello senza dover toccare i fader dei canali singoli. Poichè la nostra partitura utilizzata è costituita dalla sola sezione degli archi, attivando il pulsante predetto, comparirà in fondo al mixer il solo canalegruppo dedicato alla sezione degli archi (IMM 008). IMM 008 Gruppo degli archi Il terzo pulsante della barra degli strumenti del mixer abilita la visualizzazione dei canali relativi ai virtual instrument che sono stati attivati e pertanto, nel nostro caso, aggiunge i canali del Kontakt player e della EWQLSO (IMM 009). Sara possibile quindi controllare il livello generale delle librerie utilizzate.

IMM 009 espansione del canale del mixer Per assegnare i timbri della libreria alle parti strumentali occorre aprire il canale relativo ai singoli strumenti (cliccando sulla piccola freccia nera posta a sinistra del canale) e scegliere la libreria tra l'elenco di quelle disponibili (IMM 010). IMM 010 assegnazione dei suoni della libreria ai violini 1 Nell'immagine si è scelta la libreria EWQLSO per il rigo superiore relativo ali violini 1. Per scegliere il timbro giusto occorre cliccare sul piccolo pulsantino che consente l'apertura del lettore virtuale (IMM 011). IMM 011 dispositivi di playback disponibili Il lettore virtuale della libreria mostra un'interfaccia utente comune a molti virtual instrument. Sono presenti 8 slot vuoti dove possono essere inseriti altrettanti preset dedicati a strumenti singoli o in sezione. Cliccando sul piccolo triangolino sulla destra di ognuno degli slot è possibile aprire un menu di navigazione dei preset che ci consente di caricare il timbro appropriato per il rigo musicale considerato (IMM 012). Essendo il rigo relativo ai violini primi si può scegliere uno tra i diversi preset relativamente alla loro sezione.

IMM 012 scelta dei preset Essendo un'esecuzione lenta, si è scelto un timbro in grado di ben rappresentare il legato e il sostenuto e di offrire un campionamento di 18 violini. Sulla tastiera musicale virtuale del lettore è possibile provare il timbro. Se è tutto ok potete chiudere il lettore virtuale ed ora il canale dei violini I potrà essere visualizzato nel mixer con la corretta assegnazione timbrica (IMM 013). IMM 013 canale dei violini I (rigo superiore) Per quanto riguarda il secondo rigo dei violini I possiamo o assegnare il canale ancora al primo slot oppure assegnarlo al secondo, caricando un nuovo preset di violini. Personalmente preferisco questa seconda ipotesi in quanto posso modificare qualche parametro del secondo preset rispetto al primo in modo da ottenere due timbri leggermente differenti (IMM 014).

IMM 014 secondo preset per i violini I (secondo rigo) Ora, nel mixer, i timbri di per il doppio rigo dei violini I sono assegnati correttamente (IMM 015). IMM 015 i canali dei violini I nel mixer Chiaramente potete completare l'assegnazione dei timbri al resto della strumentazione costituente la partitura (violini II, viole, violoncelli, contrabbassi) seguendo lo stesso procedimento. Una volta assegnati i timbri possiamo procedere con la fase di ascolto. A tal fine, ricordiamo, Sibelius offre una serie di funzioni di sequencing che ci consentono di evitare di utilizzare un altro software dedicato. Le funzioni per l'ascolto sono posizionate nella barra del playback richiamabile dalla barra degli strumenti o dal menu finestra. (IMM 016). IMM 016 i canali dei violini I nel mixer Nella barra possiamo impostare i valori della velocità di esecuzione agendo sul piccolo fader in basso a destra. Premendo il pulsante del play si avvia la riproduzione del brano. Una barra verticale verde indica il cursore di avanzamento dell'ascolto (IMM 017). La posizione temporale è indicata nel riquadro celeste che si trova nella parte inferiore del playback (espresso in tempo e in misure musicali).

IMM 017 barra del playback Per effettuare un ascolto non dall'inizio ma da uno specifico punto nella partitura basta selezionare una nota e premere il tasto P della tastiera del computer; la barra del playback si sposterà sulla nota selezionata (IMM 018) ed inizierà la riproduzione del brano. IMM 018 riproduzione del brano dal punto selezionato in partitura Nel caso si volesse effettuare un ascolto parziale relativamente ad uno o più strumenti musicali si può procedere in due modalità: 1) utilizzo della selezione di una misura sul rigo musicale (ascolto di un solo rigo) o di più misure (tramite Ctrl+click) (ascolto di più righi). (IMM 019) 2) utilizzo della funzione Evidenzia righi selezionati (IMM 020) Entrambe le procedure sono state spiegate nel TUTORIAL 2 (Lavorare con le partiture orchestrali) per cui si consiglia di rivedere le pagine del tutorial.

IMM 019 ascolto parziale relativamente ai due righi di Violini 1 a partire dalla misura 9 IMM 020 ascolto parziale relativamente ai due righi di Violini 1 a partire dalla misura 9 tramite la funzione Evidenzia righi selezionati Tramite la finestra Mixer possiamo effettuare un primo bilanciamento di livelli per un ascolto omogeneo delle sezioni. (IMM 021). Si ricorda che è molto importante avere un buon ascolto e quindi un sistema di monitor ben dimensionato, in grado di offrire una buona risposta in frequenza (non a caso, la sezione degli archi è quella con la più grande estensione musicale, equivalente a ben sette ottave).

IMM 021 primo missaggio per il bilanciamento dei livelli dei vari strumenti Fase 3 - programmazione "umana" dell'esecuzione virtuale Sicuramente noterete che l'esecuzione di una partitura effettuata tramite il playback del computer presenta un'interpretazione meccanica dovuta alla assoluta precisione nell'esecuzione delle note. Ciò è dovuto alla quantizzione delle informazioni MIDI che, non essendo state inserite in modalità Flexi (ovvero tramite la registrazione tipicamente con una tastiera MIDI) bensì in quella step by step (passo dopo passo) non presentano la tipica "impronta umana" che anticipa o ritarda leggermente la posizione assoluta temporale. Un altro aspetto importante riguarda la dinamica delle note, ovvero i loro livelli di volume. Se si inseriscono le note utilizzando il mouse o la tastiera del computer allora queste avranno lo stesso valore della velocity (che è il valore MIDI che rappresenta l'intensità sonora, esprimibile con l'intervallo 0-127) e pertanto risulteranno innaturali. Utilizzare invece la tastiera musicale MIDI nella modalità step by step comporta la registrazione anche della forza con cui si è premuto il tasto musicale e pertanto occorre fare attenzione: le persone alle prime esperienze infatti non tengono conto di questo aspetto con il risultato che le note inserite spesso hanno tra loro una notevole disparità di dinamica e pertanto si rende necessario un successivo intervento correttivo che comporta un grande dispendio di tempo. In verità, solamente l'inserimento delle note in modalità di registrazione in tempo reale (flexi) consente la perfetta, o quasi, impostazione della dinamica ma ciò non è facile

ed anche un esperto pianista potrebbe avere difficoltà ad inserire le note in questa modalità. Qualunque sia il metodo utilizzato, Sibelius consente all'utente di modificare il valore di dinamica e la posizione temporale delle note inserite. La posizione temporale si basa sui valori musicali e sulle posizioni degli stessi all'interno della misura che segnano dei riferimenti che costituiscono una griglia la cui risoluzione dipende dai valori musicali: nella prima immagine (IMM 022) è mostrata la griglia relativamente alla posizione delle semiminime all'interno di una misura da 4/4; nella seconda immagine (IMM 023) la griglia si riferisce alla posizione delle crome. IMM 022 griglia che fa riferimento alla posizione dei quarti (semiminime) in una misura da 4/4 IMM 023 griglia che fa riferimento alla posizione delle crome (ottavi) nella misura da 4/4 Gli eventi MIDI (le note e gli altri messaggi) sono posizionati all'interno di questa griglia e il loro spostamento può essere effettuato solamente in corrispondenza delle posizioni dei valori della griglia. Qual'è la massima risoluzione? Ovvero, qual'è il numero massimo di posizioni che posso avere in una misura?

La più piccola distanza che ci può essere tra un evento MIDI e il successivo (o il precedente) è chiamata tick. Nelle impostazioni di Sibelius, lo spazio occupato da una semiminima (quarto) è misurato in 256 ticks (IMM 024). Questo significa che tra la posizione di una semiminima e la successiva esistono ben 256 posizioni di griglia intermedie. IMM 024 risoluzione dei ticks Tutti gli eventi MIDI, ma in particolare le note, possono essere anticipate o ritardate di diversi ticks rispetto alle loro posizioni assolute per simulare un'esecuzione più umana. La domanda che ci si pone è di quanti ticks occorre spostare le note. La risposta non è univoca ma, caso per caso, dipende dalla velocità di esecuzione della partitura e dalla tipologia degli strumenti musicali. Se consideriamo ad esempio un tempo di esecuzione pari a 120 bpm sui quarti, avremmo un quarto ogni 500 ms (mezzo secondo) e pertanto, considerando che un quarto sono 256 ticks, ogni tick viene eseguito ogni 2 ms circa. Poichè l'orecchio umano ha una sensibilità a percepire due suoni in sequenza a partire da una distanza temporale di circa 10 ms tra i due suoni, per poter apprezzare un cambiamento di posizione dovremmo anticipare o posticipare una nota di minimo 5 o 6 ticks; ma se la velocità del metronomo si dimezza allora bastano solamente 3 ticks. Alcuni strumenti musicali hanno un attacco leggermente ritardato (è il caso ad es. di alcuni ottoni) pertento per simulare un'esecuzione naturale occorre ritardarli di diversi ticks. Una volta che la nota è selezionata, nella sezione Playback (IMM 025) sono presenti le tre funzioni per modificarne il livello di intensità (Velocity live), la posizione iniziale (Posizione iniziale) e la durata (Durata live). IMM 025 sezione playback delle proprietà per correggere la posizione iniziale e finale delle note

E' bene precisare subito che lo spostamento di alcuni ticks delle note non ne provoca un cambiamento nella partitura e pertanto l'utente si può solo accorgere del cambiamento effettuando un ascolto. Se occorre spostare più note contemporaneamente dello stesso valore potete effettuare una selezione multipla e poi variare il valore. Per anticipare l'esecuzione della nota selezionata occorre inserire un valore negativo (il numero esprime i ticks) nel riquadro relativo alla posizione iniziale (IMM 026) mentre un valore positivo quando la si vuole ritardare (IMM 027). IMM 026 anticipare la posizione iniziale IMM 027 ritardare la posizione iniziale Per simulare bene le note legate, in orchestrazione virtuale si effettua un leggero allungamento della durata delle note in modo da eliminare l'effetto sgradevole dell'interruzione del suono della nota precedente seguito subito dall'attacco della nota successiva. Ecco un esempio nella figura successiva, dove le note costituenti un intero accordo sono state leggermente allungate in modo tale che la loro fine si sovrappone all'inizio dell'accordo successivo (IMM 028) IMM 028 allungamento della durata delle note dell'accordo selezionato Infine, per ciò che riguarda i livelli di intensità, legati al valore della velocity, occorre selezionare il passaggio musicale ed attivare il riquadro Velocity live. Sopra ciascuna delle note selezionate comparirà un piccolo fader che mostrerà il valore di velocity (IMM 029). Se non dovesse comparire controllate che sia attiva l'opzione Live Playback Velocities nel menu Vista. IMM 029 livelli di velocity delle note selezionate Potete modificare direttamente il valore agendo con il mouse su ognuno dei fader. Nell'esempio in figura (IMM 030) è mostrato un diminuendo di un passaggio musicale relativo alle viole.

IMM 030 diminuendo realizzato intervenendo sulle velocity Sempre nella sezione Playback sono presenti anche delle funzioni relative all'esecuzione dei glissandi, del ritardato e dell'accelerando, per regolare l'esecuzione delle forcelle di dinamica, dei trilli e dei tremoli (IMM 030). IMM 030 altre funzioni relative all'esecuzione musicale Ora che avete tutti gli strumenti utili, potete esercitarvi sul file di esempio fornito per realizzare un'orchestrazione virtuale il più possibile simile all'esecuzione reale dell'organico. Fase 4 - ottimizzazione dell'ascolto in base all'utilizzo di processori di effetti virtuali Per completare l'orchestrazione virtuale, una volta sistemate le esecuzioni virtuali delle parti ed effettuato un buon missaggio tra le sezioni, occorre aggiungere un processing in grado di emulare le caratteristiche acustiche di una sala da concerto. Sebbene tutto ciò si potrebbe fare all'interno di un sequencer o di un audio editor, tuttavia è possibile realizzarlo anche in Sibelius. Ovviamente dobbiamo avere a disposizione dei processori di effetti virtuali e occorre configurarli nella sezione Effetti della finestra Dispositivi Playback che, come abbiamo già visto, si apre selezionandola dal menu Playback (IMM 032).

IMM 032 pagina per la configurazione degli effetti Gli effetti si possono inserire sul master oppure in modalità send (mandata) su ogni canale del mixer. Immaginiamo di voler aggiungere un riverbero, in grado di dare all'esecuzione virtuale un'impronta più realistica simulando l'ambiente tipico di una sala da concerto. Inseriamo l'effetto all'interno del Bus Effetti 1 (IMM 033). IMM 033 inserimento di un riverbero nel bus 1

Una volta che l'effetto è stato selezionato possiamo vederne le caratteristiche grazie al pulsante Mostra... che diventa attivo (IMM 034). IMM 034 effetto inserito correttamente sul bus 1 Cliccando sul pulsante Mostra... si apre il pannello di controllo del processore di effetto (IMM 035) nel quale sarà possibile impostare tutti i parametri per la simulazione dell'ambiente di diffusione del suono. nel nostro caso abbiamo utilizzato un riverbero della Waves ma esistono numerosissimi effetti virtuali in grado di ben emulare un ambiente rappresentato da una sala da concerto. IMM 035 pannello del processore di effetto In fondo alla finestra Mixer comparirà la sezione relativa all'effetto nel Bus 1. IMM 036 l'effetto così come compare nella finestra mixer L'assegnazione dell'effetto ai vari suoni che sono stati assegnati ai righi musicali avviene direttamente sul canale del Mixer relativo al Virtual Instrument utilizzato, variando il livello di mandata rappresentato tramite le manopole che rappresenta i quattro bus di effetti. Nel nostro caso (IMM 037) si varia la mandata relativa all'effetto sul bus 1 (FX1).

IMM 037 barra di avanzamento dell'operazione di estrazione delle parti Effettuando un ascolto si potrà apprezzare l'intervento del processore di effetto sui timbri assegnati alla partitura. Fase 5 - esportazione del file audio Una volta che l'orchestrazione virtuale è completata, potete effettuare un'esportazione dell'ascolto creando un file audio. Sulla barra degli strumenti è presente un pulsante che riproduce l'icona di un cd musicale (IMM 038) IMM 038 pulsante per l'estrazione delle parti Selezionato il pulsante compare la finestra che consente di creare il file audio in formato wave (IMM 039). Nella finestra possiamo sapere quanto durerà in esecuzione il file e quale sarà la sua dimensione. Possiamo scegliere il nome e la cartella di destinazione. IMM 039 finestra per l'esportazione dell'audio

Cliccando su OK una barra ci mostrerà il lavoro di esportazione (IMM 040) che può durare pochi secondi così come qualche minuto a seconda della durata e della dimensione dell'esecuzione. IMM 040 working progress Se volessi realizzare un MP3 del file? In tal caso occorre utilizzare un'applicazione (che potete trovare direttamente in internet) di conversione dal file wave al formato compresso mp3.