nel quale questi studi sono racchiusi in modo schematico e viene rappresentata anche l importanza delle competenze del traduttore.



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Premessa Questo elaborato finale consiste in una prova di traduzione di alcuni dei numerosi comunicati stampa pubblicati dal Comune di Sesto San Giovanni sul portale www.sestoperl unesco.net, al fine di sostenere la candidatura della Città per diventare parte del patrimonio Unesco nella categoria del paesaggio evolutivo culturale. Infatti, l attuazione di progetti ed iniziative inclusi nel dossier di candidatura, ha richiesto un rafforzamento del rapporto comunicativo tra Comune e popolazione che si è concretizzato in modo particolare attraverso la pubblicazione dei comunicati stampa e del notiziario comunale sul portale in oggetto. Il tentativo di traduzione pone al centro della questione il ruolo della lingua inglese come lingua franca e si propone di mettere in evidenza le problematiche emerse nel processo di traduzione dei comunicati stampa dall italiano all inglese. Il primo capitolo si propone di dare una visione generale degli aspetti distintivi della comunicazione istituzionale, facendo leva sugli sviluppi della gestione comunicativa nel corso degli anni e sui cambiamenti che l hanno caratterizzata, in particolare dopo l entrata in vigore della legge 150/2000 del 7 Giugno 2000. All interno del capitolo, inoltre, è stata riservata particolare attenzione alla gestione del processo comunicativo da parte di quegli enti pubblici come i Comuni, che agiscono su realtà territoriali di piccole dimensioni e al ruolo delle tecnologie moderne che hanno reso la comunicazione più immediata e alla portata di tutti. All interno dei mezzi di comunicazione moderni elencati, Internet rappresenta ad oggi il metodo più veloce per comunicare ed il Comune di Sesto San Giovanni è solo uno dei numerosi Comuni che hanno optato per una comunicazione in rete al fine di mantenere un filo diretto con la popolazione che risiede sul territorio. Il secondo capitolo, invece si apre con una visione introduttiva della teoria della traduzione in cui vengono citati studiosi che hanno contribuito ad ampliare i Translation Studies e prosegue con l analisi delle interferenze di natura linguistica e culturale. Gli spunti più significativi per l individuazione di queste interferenze sono stati alcuni degli studi compiuti da Newmark e Taylor, dei quali viene data una versione in chiave analitico/esplicativa. Inoltre, nell elencare le problematiche e le strategie traduttive adottate per aggirale, si è fatto riferimento anche al modello che Bruno Osimo fornisce all interno dell opera La traduzione saggistica dall inglese, 3

nel quale questi studi sono racchiusi in modo schematico e viene rappresentata anche l importanza delle competenze del traduttore. All interno del terzo capitolo verrà illustrata la gestione comunicativa del Comune di Sesto San Giovanni, la quale è il risultato di un evoluzione che dura da parecchi anni e che si rafforza con le strategie comunicative attivate dall Amministrazione Comunale al fine di sostenere la candidatura della Città a divenire patrimonio Unesco. Si tratta infatti di una crescita costante, generata dal desiderio dell Amministrazione Comunale, di rendere la comunicazione accessibile a tutti ed in ogni momento. Successivamente a questa parte iniziale del capitolo, un paragrafo riguarderà il genere del comunicato stampa, il quale rappresenta il mezzo comunicativo più utilizzato dall Amministrazione Comunale e le sue caratteristiche distintive emerse nel processo traduttivo, che sono state determinanti nella scelta delle strategie adottate. Infine, del quarto capitolo fanno parte alcuni testi selezionati tra tutti quelli pubblicati sul portale www.sestoperl unesco.net, un analisi delle interferenze linguistiche e culturali e dei metodi adottati per aggirarle. All interno del capitolo, un analisi a parte riguarderà la traduzione del comunicato stampa intitolato Aler e Comune in visita a due villaggi operai per definire le priorità di intervento, all interno del quale sono emerse problematiche maggiori. 4

1 La comunicazione delle Istituzioni Il processo comunicativo a carattere istituzionale è da sempre una materia complessa, costantemente al centro di numerosi dibattiti tra politici ed intellettuali. Per darne una visione generale, mettendone in evidenza gli aspetti distintivi, si è fatto riferimento all opera di Stefano Rolando, La comunicazione dello Stato (Milano : Bibliografica, 1995) e all opera di Carlo Gelosi, intitolata Comunicare il territorio: il nuovo ruolo delle amministrazioni nella comunicazione istituzionale (prefazione di Stefano Rolando Milano: F. Angeli, 2004. La comunicazione è sempre stata considerata uno strumento di modernizzazione, sviluppo e promozione socio-economica dei diversi territori. Un modello di comunicazione si è andato già evidenziando nell ultimo decennio e trova la propria legittimità nelle acquisite capacità delle Istituzioni di definire e gestire il processo di coordinamento dei diversi soggetti operanti sul territorio. Questo si rende possibile, in particolare, attraverso l affermarsi di nuove strategie istituzionali che hanno stimolato da una parte la collaborazione con i soggetti sociali ed economici, e dall altra una rilegittimazione del ruolo proprio delle amministrazioni locali. I temi del marketing territoriale e del marketing urbano ne sono un esempio, in quanto coinvolgono sempre più frequentemente le azioni delle Istituzioni locali come anche nel caso degli ambiti della sociologia dell ambiente e del territorio che necessitano di un interazione conoscitiva sistematica con i metodi e le teorie della comunicazione pubblica. Per comprendere le caratteristiche distintive della comunicazione istituzionale è necessario, innanzitutto, dare una definizione di territorio. Nonostante si debba fare uno sforzo incredibile per trovare una concordanza tra le varie definizioni di territorio, in generale possiamo prendere in considerazione la definizione fornita da Carlo Gelosi (Comunicare il territorio; pag 6), il quale considera il territorio una regione geografica considerata in rapporto alle caratteristiche fisiche e alle condizioni ambientali ed urbanistiche. In realtà, il territorio non è solo un luogo geografico dove si vive e dove la vita sociale ed economica viene amministrata e vi si sviluppa, ma diviene sempre più il luogo, l entità cui si sente di appartenere in quanto ci si identifica in esso. In breve il territorio è soprattutto il luogo di identificazione; ciascuno di noi sente di appartenere ad un territorio perché si sente partecipe delle sue origini, della sua storia, delle sue caratteristiche e peculiarità. Nasce così il concetto di localismo, vale a dire di luogo di appartenenza, parte condivisa da ciascun abitante. 5

È importante sottolineare però, che nonostante le popolazioni abbiano fin dalle origini manifestato un legame forte con il territorio in cui si insediavano, le Istituzioni non hanno da subito saputo cogliere l importanza di questo legame e la necessità di mantenerlo e rafforzarlo stabilendo, con i cittadini, un rapporto comunicativo. Solo nel corso degli anni, ed in particolare nella seconda metà del XX secolo, il rapporto tra Istituzioni e società civile è divenuto scambio informativo, comunicazione pubblica articolata nella sfera politica, nella sfera sociale ed istituzionale. In particolare, Il punto di svolta nello sviluppo della comunicazione pubblica è rappresentato dalla legge 150/2000 del 7 Giugno 2000, che disciplina le attività di informazione e comunicazione delle amministrazioni pubbliche. Essa porta a conclusione un processo che ha messo mano alle normative della pubblica amministrazione al fine di dotarla di strumenti di semplificazione, innovazione, legittimazione e anche riacquisizione della fiducia dei cittadini. Un cammino che nel corso di un decennio ha portato all introduzione di nuove figure professionali e di nuove modalità di lavoro, in un campo come quello delle amministrazioni pubbliche, che più di ogni altro soffriva di una certa pesantezza. La legge, ha lo scopo di rendere strategica la funzione di coordinamento e di assunzione di responsabilità nell ambito della pubblica amministrazione, definita da Stefano Rolando, un ambito di ascolto, interpretazione e comunicazione. Tutto ciò è possibile grazie a figure professionali che, nell ambito delle amministrazioni, svolgono attività di informazione e comunicazione verso i media, come nel caso dl portavoce e ufficio stampa, e verso i cittadini, come nel caso del comunicatore pubblico. Molto importante è il fatto che si sia attuata una distinzione tra comunicazione verso l esterno e comunicazione interna. Quest ultima viene legittimata nella legge 150/2000 riconoscendone l assoluta importanza al fine di creare un flusso di informazioni tra istituzione e cittadini. Inoltre, il fatto che sia distinta e separata, permette di mettere in atto due tipi di comunicazione che abbiano caratteristiche diverse a seconda dei loro destinatari e delle informazioni che vogliono trasmettere. Tuttavia, è necessario mettere in evidenza che indipendentemente dai destinatari e dal tipo di informazione che saranno oggetto della comunicazione, le figure professionali che svolgeranno questo compito, dovranno adempiere ai seguenti compiti: 1-garantire l esercizio dei diritti di informazione, di accesso e di partecipazione agli affari che concernono il territorio e la sua gestione; 6

2-agevolare l utilizzo dei servizi offerti ai cittadini, anche attraverso l illustrazione delle disposizioni normative e amministrative, e l informazione sulle strutture e sui compiti delle amministrazioni medesime; 3-promuovere l adozione dei sistemi di interconnessione telematica e coordinare le reti civiche; 4-attuare, mediante l ascolto dei cittadini, e la comunicazione interna, i processi di verifica della qualità dei servizi e di gradimento degli stessi da parte degli utenti; 5-garantire la reciproca informazione fra l Ufficio per le relazioni con il pubblico e le altre strutture operanti nell amministrazione, nonché fra gli uffici per le relazione con il pubblico delle varie amministrazioni. Secondo Stefano Rolando, queste funzioni sono mirate a mantenere una certa strategicità della comunicazione pubblica, ovvero alla capacità di mantenere un collegamento tra processo di modernizzazione dello Stato e la soddisfazione del sistema bisogni-diritti del cittadino. Questa strategicità fa perno su tre fasi: -segmentazione: l organo informativo fa una divisione dei diversi gruppi di destinatari cui rivolgersi in modo tale da garantire una comunicazione mirata; -interattività: è la fase comunicativa vera e propria; -soddisfazione: simile al concetto di customer satisfaction relativo alla comunicazione d impresa. Le istituzioni devono garantire mirare a soddisfare le esigenze dei cittadini. In origine, la figura competente a svolgere queste funzioni era quella dell operatore dell Ufficio per le relazioni con il pubblico che svolgeva il ruolo di tessitore di rapporti continuativi con l utenza dell amministrazione in un ambito definito e ristretto di competenze e responsabilità facenti capo ad un dirigente di alto livello. Ad oggi esistono diversi organi a seconda che si tratti di un Istituzione come il Governo nazionale, di un ente regionale, provinciale o di realtà locali minori come i Comuni. 1.2 La comunicazione nelle realtà locali: i Comuni In Italia, dal punto di vista normativo, si pone l accento, in modo particolare, sull unità della nazione: la Repubblica è una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei 7

servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell autonomia e del decentramento. A livello locale, aree di diversa ampiezza e struttura amministrativa, comunale, provinciale, metropolitana, regionale, hanno visto, negli ultimi anni, l affermarsi di nuovi modelli di gestione del territorio, dalla capacità di creare coesione sociale, alla generazione di sviluppo economico, fino alla progettazione di ristrutturazioni e modernizzazioni e alle proiezioni di una diversa dimensione di crescita, basandosi su quello che più comunemente appare essere il buon finanziamento della cosa pubblica. Le trasformazioni in atto nel Paese sono generate dal territorio, dalla dimensione locale dove sono più strette le interconnessioni tra abitanti, amministratori e forze economiche e sociali. Il territorio si sta trasformando proprio perché stanno cambiando i modi di gestirlo, amministrarlo e di mantenere la comunicazione tra esso e le persone che vivono al suo interno. Più volte si è ritenuto che la leva più appropriata per guidare il cambiamento sia l applicazione di strategie di marketing, che sposino assieme tecniche d impresa ed elementi propri dello Stato, della pubblica amministrazione. Tuttavia, è vero che il marketing è un elemento cardine del percorso di cambiamento, ma occorre anche che sia attivato all interno di un processo di progettazione che prevede la collaborazione dei soggetti che lo amministrano e lo gestiscono. Infatti, da quando le Istituzioni locali hanno cominciato fare leva sul processo comunicativo come mezzo di trasformazione, è stato possibile mettere in atto strategie e processi diversi a seconda delle funzioni cui adempiere e dei risultati da raggiungere. Sono i soggetti pubblici e privati, dunque, che animano il territorio, e le strategie che portano al conseguimento dei risultati sperati trovano nella comunicazione istituzionale la soluzione per un azione mirata allo sviluppo e al mantenimento dei rapporti tra istituzione e popolazione. Le strategie e le procedure attuate dipendono dai bisogni informativi individuali. Per questo motivo, le entità territoriali, che hanno con i cittadini un rapporto comunicativo più diretto, hanno un ruolo fondamentale; regioni, province e comuni, che esercitano un maggior controllo sulla cittadinanza, permettono allo Stato di essere, seppur indirettamente, più vicino alla popolazione comprendendone le esigenze. Molto interessante è osservare il processo comunicativo attuato dai Comuni, che hanno una rilevanza gerarchica inferiore, ma una grande importanza in quanto il loro rapporto con i cittadini è più diretto. Essi sono diventati sempre più il luogo di ancoraggio per le popolazioni che vi risiedono e per questo motivo, la comunicazione che proviene da quegli ambiti è una comunicazione che si identifica con i soggetti che la promuovono e i suoi destinatari. 8

Per avere maggiori capacità di gestione, per far fronte alle aspettative dei cittadini e ai loro bisogni, le amministrazioni comunali hanno compreso da tempo che non occorre solo dedicarsi a procedure di carattere burocratico, ma anche, e forse soprattutto, stabilire delle relazioni profonde con i cittadini con i quali si hanno rapporti a livello quotidiano. Lo strumento essenziale che i comuni vogliono utilizzare è la comunicazione, come dice Carlo Gelosi (Comunicare il territorio; 2004), nella sua accezione etimologica, dal latino communis agere, che significa mettere in comune e dunque condividere. Colui che si occupa dell amministrazione necessariamente deve tenere conto di questo concetto. Gelosi aggiunge, inoltre, che comunicare è anzitutto condividere un informazione, un contenuto, una soluzione ad un problema emerso. Pertanto, i Comuni devono puntare proprio su questa leva, consentendo al sistema di relazioni tra amministratore e amministrato di condividere, partecipare, decidere anche assieme. L importante è utilizzare gli strumenti di condivisione esistenti, pensarne di nuovi e, relazionarsi il più direttamente possibile con i diversi soggetti referenti. Il cammino che porta le Amministrazioni Comunali a raggiungere un buon livello di condivisione e collaborazione si compone di alcune fasi quali la definizione degli obiettivi, la strategia di comunicazione, la promozione di immagine e servizi e la valutazione degli obiettivi raggiunti. Questo processo, mirato al confronto e alla collaborazione permette il mantenimento di un attività relazionale che è dovuta per legge in quanto è condivisa da tutti come di primario interesse per l amministrazione e per i cittadini, rafforza la credibilità e legittimità delle istituzioni, realizza i servizi e i prodotti che il cittadino ha diritto di avere e di cui ha bisogno, contribuisce a razionalizzare l economia delle prestazioni, crea e consolida legami territoriali e promuove allo stesso tempo identità, senso di appartenenza, interessi e risorse. È per questi motivi che la comunicazione dei Comuni dipende, più di altre Istituzioni, dallo scenario culturale nel quale si colloca. A seconda del territorio e quindi della cultura di una popolazione, si verranno a creare esigenze e problematiche che è necessario individuare al fine di scegliere strategie comunicative adatte, mirate a quei destinatari e finalizzate a creare un certo tipo di reazione. Per esempio, nella maggior parte dei Comuni italiani, attualmente, ci sono una serie di problematiche che determinano un certo tipo di flusso comunicativo, ovviamente diverso da quello attuato fino qualche anno fa. Queste problematiche sono per la maggior parte rappresentate dalla presenza di immigrati giunti in Italia legalmente a scopo lavorativo che necessitano di aiuti per le famiglie e di strutture che permettano loro di integrarsi (scuola, centri informativi e di accoglienza), dalla necessità di creare organi per l informazione e la formazione 9

dei giovani, per garantire loro opportunità di studio e lavoro, dalla presenza dei disabili che prevede l attuazione di una serie di interventi mirati di assistenza e infine dalla necessità di venire incontro alle esigenze dei cittadini per quanto riguarda la loro vita quotidiana ( abitazioni, mezzi di trasporto pubblici, spazi aperti a tutti). Inoltre, ci sono altre attività che puntano a creare condizioni di diffusa conoscenza sulla realtà del Comune e sui servizi erogati. Tra queste, per esempio, troviamo l informazione sulla vita della città, le iniziative sociali ed economiche, quelle culturali e sportive, il patrimonio locale e la gestione di banche dati collegate appartenenti alle altre amministrazioni pubbliche presenti sul territorio. Queste attività fanno riferimento ad un Piano Operativo della comunicazione, realizzato per migliorare la capacità di relazionarsi con i cittadini. Il Piano, elaborato ogni anno, ha come punto focale quello di evidenziare gli obiettivi dell Amministrazione per lo sviluppo di una politica di programmazione e realizzazione degli interventi sul territorio cittadino. Esso, integrando progetti, iniziative e valutazioni, diviene strumento per definire le strategie operative di sviluppo delle politiche locali e prevede uno sforzo di comunicazione verso l esterno ed uno verso l interno, attivando una diffusa circolarità di informazioni finalizzate a comunicare ai cittadini le scelte fatte o da farsi. 1.3 I mezzi di informazione: le nuove tecnologie Per raggiungere questo scopo ogni Comune può decidere di utilizzare tutte le superfici interne ed esterne di comunicazione (rete Intranet, newsletter, informazioni ai dipendenti, kit informatici e tematici, formazione, seminari e riunioni interne, comunicati stampa). Da dati recenti è emerso che, per quanto riguarda i Ministeri, le regioni e le province, i mezzi di comunicazione sono per la maggior parte i media (TV e quotidiani), mentre per quanto riguarda i Comuni, i mezzi utilizzati sono perlopiù i comunicati stampa. Un importante novità è poi rappresentata dall utilizzo di mezzi di comunicazione interattiva; Internet è presente nella quasi totalità degli Enti, mentre è in via di sviluppo anche l utilizzo dell Intranet, come strumento che rende possibile una maggiore integrazione di relazioni all interno e all esterno dell amministrazione. Questo complesso servizio di informazioni non deve essere la realizzazione di un operazione di immagine che proponga le capacità e gli ambiti operativi delle strutture interne, ma un vero e proprio servizio integrato di informazioni utili e necessarie al cittadino per muoversi sul territorio e all interno delle strutture amministrative. L insieme di queste attività di comunicazione, finalizzata a mantenere un continuo rapporto con i cittadini, diviene uno strumento strategico per garantire un equilibrio tra istituzioni e popolazione. L atto di 10

comunicare diventa un lavoro, uno scambio reciproco di informazione che porta ad una condivisione dell amministrazione. 11

2 Il metodo traduttivo L atto di tradurre è una materia complessa, all interno della quale non interagiscono solo aspetti linguistici, ma anche culturali e pragmatici. Tale è la varietà di questi elementi che si pongono sempre in interazione l uno con l altro, che le discipline che si occupano di traduzione vanno dalla linguistica alla semiotica e molte altre. Prendendo in considerazione la definizione che Bruno Osimo fornisce in La traduzione saggistica dall inglese (pag 1), opera che rappresenta un utile sintesi delle più affermate teorie della traduzione, potremmo definire l atto di tradurre un processo di trasformazione che porta da un prototesto ad un metatesto. In questo processo di trasformazione esistono componenti varianti come il linguaggio ed invarianti, quali il contenuto e lo stile che devono essere individuati al fine di produrre una buona traduzione. Da questa definizione emerge che ad oggi, sia ormai opinione consolidata che il tradurre non sia un operazione meccanica di trasposizione di un testo da una lingua all altra, ma un processo complesso, che richiede spesso notevoli interventi per risolvere difficoltà e discrepanze che si vengono a creare in esso. Come afferma Gideon Toury (Desriptive translation Studies and beyond1995), la traduzione non è altro che un testo primariamente appartenente al sistema letterario ricevente, e non una semplice ricostruzione del prototesto. Pertanto, essa deve tenere conto della cultura ricevente mantenendosi in equilibrio tra il polo dell adeguatezza e quello dell accettabilità. Nel corso della storia dei Translation Studies molti sono gli studiosi che si sono occupati di analizzare la complessità del processo traduttivo identificando le problematiche che lo caratterizzano e ipotizzando delle strategie al fine di aggirarle. Il punto di partenza per affrontare il processo traduttivo è per tutti la comprensione del testo. Questo momento di fondamentale importanza permette al traduttore di ricodificare il testo comprendendo le esigenze dettate dal contesto e facilitando in questo modo la riformulazione del messaggio nel testo d arrivo. Eugene Nida, per esempio (1969) illustra schematicamente le fasi che compongono il processo traduttivo, ponendo come base di quest ultimo la comprensione e l analisi del testo fonte. Le fasi sono le seguenti: Analisi della lingua d origine e della lingua d arrivo; 12

Studio del prototesto prima di fare i primi tentativi di traduzione; Formulazione di osservazioni e giudizi relativi alla struttura semantica e sintattica Una volta individuato il messaggio principale del testo di partenza, è fondamentale per il traduttore individuare lo skopos, vale a dire l obiettivo. Secondo Vermeer (2000), infatti, al fine di produrre un traduzione fedele, è necessario comprendere quale sia l obiettivo del testo fonte. I due aspetti fondamentali di questa fase sono l individuazione del lettore modello, vale a dire dei destinatari del testo e della dominante, ossia della componente che predomina sulla quale tutto il testo si focalizza. In questo modo le scelte traduttive che egli deciderà di adottare saranno sempre in linea con le esigenze comunicative del testo, con la sua tipologia e con le aspettative del pubblico al quale ci si rivolge. Non è sempre facile ed immediato individuare la dominante, in quanto spesso accade che molti testi siano caratterizzati da diversi aspetti testuali. In questo caso, il traduttore può decidere di elencare questi aspetti in ordine gerarchico eliminando via via quelli che nella traduzione si rivelano superficiali. Nel modello illustrato da Bruno Osimo (2004) e riprodotto di seguito, vengono rappresentate le fasi del processo traduttivo in modo schematico e l analisi, molto importante al fine di individuare le discrepanze che affronteremo nel prossimo capitolo. In esso vengono racchiuse sinteticamente alcune tra le più affermate teorie della traduzione e vengono mostrati gli aspetti descritti finora mettendo in risalto la loro implicazione nella riformulazione del messaggio che avviene nella mente del traduttore. Messaggio linguistico Contenuto esplicito + contenuto implicito per la cultura emittente Traduttore Messaggio completo (mente del traduttore) Competenza culturale Formulazione linguistica Implicito culturale per la cultura ricevente Messaggio ricevuto + Residuo Competenza culturale 13

Come emerge chiaramente, la componente culturale e quella linguistica hanno una fondamentale implicazione nella riformulazione del messaggio. Per questo motivo il traduttore deve proiettare il messaggio sulla lingua e sulla cultura ricevente. È in questo processo che egli si imbatte in numerosi casi di interferenza linguistica e culturale, alcuni dei quali, emersi nella traduzione dei comunicati stampa pubblicati dal Comune di Sesto San Giovanni, vengono illustrati nei prossimi paragrafi. 2.2 Interferenze di natura linguistica Nella storia dei Translation Studies molti teorici si sono occupati di identificare e risolvere le interferenze di natura linguistica. Le problematiche emerse all interno dei comunicati stampa, identificate facendo riferimento a quelle elencate da Taylor nell opera Aspects of Language and Translation (1992), sono le seguenti: Interferenze sintattiche Si tratta di fenomeni in cui lo stesso concetto esposto nel testo di partenza tramite l uso di una determinata costruzione sintattica, prevede l uso di una struttura sintattica diversa nella lingua d arrivo. Eccone un esempio: ( ) Lo Spazio Mil, destinato ad ospitare il Museo dell Industria e del Lavoro, è la nuova struttura che, insieme alla gigantesca struttura a cielo aperto del contiguo Carroponte, è venuta ad integrare l offerta di spazi pubblici per la cultura e lo spettacolo a Sesto San Giovanni. L edificio sorge sull area ex-breda e si affaccia sulla via Granelli, alla quale si accede da viale Sarca oppure da via Carducci ( ) Traduzione ( ) Spazio Mil is a new exhibition space which will host Sesto s new Museum of Industry and Labour. The building, especially designed to provide an additional site for Culture and Performances arts events in Sesto, includes the Carroponte an overhead travelling crane which was used to transport iron wreckage.the building is located on the site where Breda, a historical Sesto factory, used to be, and overlooks via Granelli, which is accessible from viale Sarca and via Carducci. (Comunicato 3 Tenera è la notte) Nella traduzione del paragrafo in inglese sarebbe possibile mantenere intatta la struttura sintattica del testo originale, riproducendo un periodo altrettanto lungo caratterizzato da una serie di ripetizioni. Questa soluzione, però rischierebbe di rendere il testo troppo ridondante, il che non rifletterebbe il normale uso della lingua inglese. Questo tipo di interferenza obbliga il traduttore ad adottare strutture sintattiche che non corrispondono a quelle utilizzate 14

originariamente, ma mantengono inalterato il contenuto del testo. Newmark definisce questa strategia communicative translation. Interferenze che concernono l uso delle forme verbali Questo tipo di discrepanza dipende dal fatto che in inglese esistono diversi tempi verbali, molti dei quali, però, non fanno sempre riferimento solo a criteri temporali, ma anche a varie sfumature di significato (Taylor Aspects of Language and Translation pag 89). Basti pensare all esistenza del futuro intenzionale, che non ha alcun corrispondente in italiano, oppure all uso diverso che le due lingue fanno del passato prossimo e del passato remoto. Eccone un esempio: -promuovono tradotto are launching (comunicato 3 Tenera è la notte): si tratta di un azione progressiva, che in italiano può essere espressa utilizzando il presente, ma in inglese necessita il present continuous. In questi casi, la strategia adottata è quella che Newmark definisce faithful translation. Si tratta di una strategia che permette di riprodurre il preciso significato del testo entro i limiti delle discrepanze tra le costruzioni grammaticali delle due lingue. Uso diverso della paratassi e dell ipotassi Si tratta di un tipo di interferenza che dipende molto dalla tipologia testuale in questione. Infatti, mentre nella comunicazione istituzionale l inglese preferisce costruzioni paratattiche, più semplici e dirette, l italiano, invece fa un largo uso delle costruzioni ipotattiche, più complesse. Nell esempio qui di seguito emergono i cambiamenti attuati in questi casi: La Città di Sesto San Giovanni, uno dei primari centri industriali nella storia del nostro Paese, aderisce alla Giornata con alcune iniziative, che mirano ad informare i media e la cittadinanza sullo stato di avanzamento del costituendo Museo dell Industria e del Lavoro (Mil) e a preannunciare la candidatura della città di Sesto al riconoscimento dell Organizzazione delle Nazioni Unite per l Educazione, la Scienza e la Cultura (Unesco) quale sito patrimonio dell umanità grazie all importanza dei suoi insediamenti industriali.( ) Traduzione: The city of Sesto San Giovanni, which is one of the Italy s most important industrial centres, participated in this event with a number of initiatives. -. The events aimed to inform media and the citizenry about all the stages of the construction of the Museum of Industry and Labour. They also represent the possibility to announce the candidature of the city of Sesto for becoming a part of Unesco World Heritage in the category of evolutionary cultural landscapes thanks to the importance of the industrial settlements located in its territory.(...) (comunicato 1- Giornata Mondiale... ) 15

Come appare evidente, il periodo originario viene spezzato in tre parti. Soluzioni come questa hanno comportato in alcuni casi delle modifiche nella collocazione dei pronomi, nell ordine dei costituenti e, a volte, nell ordine in cui le informazioni venivano presentate. Anche in questo caso, la strategia cui si fa riferimento è quella della communicative translation: il contenuto del testo rimane intatto, anche se la forma può subire delle modifiche. 2.3 Termini culturalmente determinati All interno dei testi tradotti sono emerse numerose discrepanze culturali generate dalla presenza di termini culturalmente determinati all interno dei comunicati stampa. Facendo riferimento ad alcune tra quelle elencate da Newmark nella sua opera About Translation (Clevedon (etc): multilingual matters, 1991. VIII) sono state classificate nel seguente modo: cultural words: parole con una forte implicazione culturale, in particolare, attività o oggetti che hanno connotazioni specifiche di una cultura (esempi : CGIL, Maglia nera, Giro d Italia ); metafore culturali, forme idiomatiche e proverbi che spesso perdono sfumature di significato durante la traduzione (esempio: fino ad esaurimento posti); quality words che non hanno un equivalente (Nomi propri, Contratto di Quartiere, PRERP). La strategia che ha permesso, nella maggior parte dei casi, di evitare che a questi termini fosse conferito un significato diverso da quello inteso all interno del testo originale è quella descrittiva, la quale consiste nell inserire nella traduzione alcune descrizioni e spiegazioni che potessero rendere chiara e diretta la comprensione del lettore. Questa strategia è definita da Newmark ( About Translation 1991 pag 74/75) descriptive equivalent ed è quella che più di altre è stata indispensabile nella traduzione di termini con un accezione culturale particolare. Eccone un esempio: Ci sarà anche Gianni Bugno, il vincitore del Giro d Italia del 90 e campione del mondo nel 91 e nel '92, domenica 26 novembre alle celebrazioni di Luigi Malabrocca, la Maglia nera più famosa della prestigiosa corsa a tappe italiana.( ) Traduzione: Sunday 26 th November, Gianni Bugno, winner of Giro d Italia (the famous long distance road bicycle race for professional cyclist) in 1990, 1991 and 1992 will participate in the celebration of Luigi Malabrocca, the 16

Italian most famous maglia nera (the symbol of the cyclist who took the last place in the Giro d Italia ). (Comunicato 4 In bici a Teatro per ricordare la Maglia Nera Luigi Malabrocca). Tuttavia, non si tratta dell unico metodo utilizzato nella traduzione dei comunicati stampa. In alcuni casi seppur non numerosi, infatti, la strategia descrittiva ha lasciato spazio alle seguenti strategie: transference: chiamata anche transcription (Harvey 2000), consiste nel trasferimento di una parola della lingua d origine nella lingua d arrivo (esempio: Carroponte tradotto overhead travelling crane oppure Municipio tradotto Town Hall ); paraphrase: consiste nell inserimento di una spiegazione del termine più dettagliata rispetto alla strategia descrittiva ( esempio: Associazioni Partigiane tradotto Association which represents the partisan forces for the Resistance Movement during the 2nd World War). 2.4 Aspetti discorsivi Al fine di individuare e mantenere nella traduzione le caratteristiche discorsive dei comunicati stampa è stato necessario tenere conto in modo particolare dell interlocutore e dello scopo dei testi. Trattandosi, infatti, di testi che si rivolgevano ai cittadini e che dovevano comunicare loro delle informazioni, si è cercato di strutturare le traduzioni in modo tale da mantenere questi due aspetti intatti. Talvolta, è stato necessario spostare delle informazioni nel testo oppure mettere in evidenza quelle che vengono definite informazioni di contatto. Per farlo sono state utilizzate formule come Contact Information, for booking call e frasi fatte come while seats last che non hanno intaccato la coesione e la coerenza del testo, ma hanno fatto in modo di rendere immediate nella lettura le informazioni di carattere interpersonale. Queste sono tutte le caratteristiche principali sulle quali è stato necessario soffermarsi al fine di produrre delle traduzioni fedeli al contenuto del testo originario. Si tratta di aspetti complessi e numerosi, i quali verranno analizzati nel dettaglio all interno del quarto capitolo, in cui verranno illustrati i comunicati, le traduzioni e verranno elencate le strategie adottate per aggirare le interferenze. Il prossimo capitolo, invece, si propone di dare una visione generale della gestione comunicativa del Comune di Sesto San Giovanni, all interno della quale il genere del comunicato stampa è molto utilizzato. Osservando i meccanismi che la regolano e quanto questi influiscono nella creazione e nel mantenimento del rapporto con la popolazione si cercherà di illustrarne gli sviluppi e le mancanze che la caratterizzano ancora oggi. 17

3 La comunicazione dell Amministrazione Comunale di Sesto San Giovanni: i comunicati Per capire come il Comune di Sesto San Giovanni gestisce il rapporto comunicativo con i suoi cittadini è necessario, prima di tutto osservare il contesto nel quale questo rapporto agisce ed avere una visione generale di ciò che il Comune è ad oggi, soffermandosi sul ruolo della comunicazione relativamente alla candidatura della città come parte del patrimonio Unesco. Molto utile a questo proposito è stato il portale di Sesto per l Unesco (www.sestoperl unesco.net), creato proprio al fine di contenere una serie di informazioni relative alle tappe della candidatura e alle attività attuate per sostenerla. 3.2 Il Comune Sesto San Giovanni è un Comune che si trova ai confini di Milano, conta oggi 83 mila abitanti ed è la quinta città più popolosa della Lombardia. Esso è conosciuto per la sua speciale tradizione industriale, che l ha visto il luogo con uno maggiore sviluppo industriale in tutta Europa tra il 1903 e il 1911. Nel giro di soli otto anni infatti si sono insediate sul territorio di Sesto un buon numero di grandi aziende per dimensioni e qualità dei loro prodotti, come la Breda, la Falck, la Ercole Marelli, la Campari, la Garelli e molte altre di dimensioni minori. La presenza di queste fabbriche ha fatto si che la comunità sviluppasse due caratteristiche distintive: una grande capacità innovativa e una forte coesione sociale e dunque profonda solidarietà creatasi proprio nei periodi lotta di Liberazione dalle fabbriche con i grandi scioperi del 1943 e 1944, durante le deportazioni nei lager nazisti, le lotte partigiane e, più tardi, con la costruzione dei grandi villaggi operai, cresciuti proprio intorno alle fabbriche. Sesto è diventata così un laboratorio politico e sociale, oltre che un luogo dove sono stati inventati, progettati e prodotti oggetti e macchine che hanno migliorato la vita di milioni di persone in tutto il mondo. Poi, a partire dagli anni 80, è iniziato il declino della grande industria e nel 1996 l ultima grande fabbrica, la Falck Unione, ha chiuso definitivamente i battenti. Nel giro di pochi mesi si sono persi diecimila posti di lavoro e il primo straordinario sforzo della città è stato quello di evitare un 18

disastro sociale. Grazie all impegno del Comune, delle organizzazioni sindacali e politiche, di quelle sociali, sono stati evitati drammi di grande portata, ma le difficoltà sono state comunque enormi. Per risolvere questa situazione, è stato necessario pensare al futuro della città, mantenendo le tradizioni e usandole per ridare uno slancio evolutivo alla realtà sestese. In questo processo di rivalorizzazione del territorio il ruolo del lavoro e della cultura sono stati come sempre determinanti. L Amministrazione Comunale ha messo al primo posto la volontà di preservare il patrimonio fisico ed etico della città come base sostanziale dello sviluppo, antico e nuovo allo stesso tempo. 3.3 La candidatura Il 18 Aprile 2006 il Comune di Sesto San Giovanni ha annunciato ufficialmente l intenzione di candidarsi come Patrimonio mondiale dell Umanità nella categoria del paesaggio culturale evolutivo. Quest ultima, riconosciuta a partire dal 2000, rappresenta un ulteriore innovazione della categoria del paesaggio culturale, introdotta nel 1992 dal World Heritage Committee di Icomos, un organizzazione internazionale non governativa che si occupa della conservazione e tutela dei monumenti e di luoghi storici in tutto il mondo. Con l espressione paesaggio culturale evolutivo, l organizzazione intende un paesaggio che è frutto di un iniziale esigenza economica, amministrativa, sociale e religiosa che si è sviluppata nella sua forma attuale in associazione con e in risposta al suo ambiente naturale. La categoria si occuperebbe di preservare quei siti nei quali il paesaggio è costituito dal risultato di insediamenti umani nel corso dei secoli. La candidatura della città di Sesto parte dalla convinzione che essa rientri in questa categoria in quanto si tratta di un luogo che conserva un ruolo sociale attivo, dove la storia e la tradizione locale sono indissolubilmente legati al territorio, ma al contempo il processo evolutivo non si arresta. La comunità pone le sue radici in una storia che non ha dimenticato e si impegna a trasmettere il patrimonio culturale e sociale alle generazioni future, sostenendo allo stesso tempo, un processo dinamico di trasformazione e sviluppo. L inserimento di Sesto nella lista Icomos-Unesco Icomos conferirebbe alla città la possibilità di incrementare la tutela e la conservazione del patrimonio cittadino, costituito dall intera città. È proprio per questo, infatti, che si è deciso di candidare l intero perimetro della città e non solo parti di essa come è successo in precedenza. La ricchezza e l eccezionalità del tessuto urbano 19

rendono Sesto un patrimonio difficilmente riscontrabile in altre parti del mondo, e quindi degno di essere interamente tutelato da un organo come l Unesco. Come specifica il portale www.sestoperl unesco.it, la decisione si basa sulle seguenti ragioni: la ricchezza e la peculiarità della storia industriale, operaia e politica della città la permanenza di questa storia come fondamento di un senso della comunità diffuso e condiviso la ricchezza quantitativa e qualitativa del patrimonio industriale esistente e il suo essere presente sia nella città costruita che nelle aree dismesse le opere compiute e i progetti formulati dall amministrazione comunale per far vivere e far conoscere la memoria e l identità storica della città facendone un elemento capace di segnare e guidare il rinnovamento urbano, produttivo e sociale la ricerca di uno sviluppo sostenibile sul piano ambientale e sociale l investimento in un progetto museale forte e innovativo, dotato di una sede centrale ma capace di rendere leggibile la storia dentro l intero paesaggio urbano. È a questo punto che la gestione della comunicazione ha dovuto subire un evoluzione. Le informazioni dovevano essere accessibili a tutti e in modo più diretto, costante ed immediato. Per farlo, è stata necessaria la collaborazione di giornalisti ed esperti di comunicazione che si sono occupati di creare una rete di comunicazione che sfruttasse non più solo la distribuzione in formato cartaceo, ma anche in formato elettronico. Sul portale è possibile consultare i comunicati stampa dall anno 2006 ad oggi, i quali rappresentano attualmente il mezzo di comunicazione più efficace. Essi riguardano eventi ed iniziative organizzate dal Comune oppure l attuazione di progetti e piani urbanistici, fornendo uno scambio di informazioni completo ed accurato. Ciò che li rende accessibili non è solo il fatto di potervi accedere tramite il personal computer, ma anche il linguaggio che utilizzano, semplice, privo di eccessi, che combina l uso di termini specifici con forme più colloquiali, allo scopo di evitare ambiguità e incomprensioni da parte dei lettori. In realtà però, questa evoluzione non ha soddisfatto l esigenza fondamentale del Comune di Sesto San Giovanni di poter comunicare anche con la parte straniera della popolazione, giunta sul territorio attraverso i flussi migratori. Per venire incontro alle necessità dei cittadini stranieri, è stata avanzata la proposta di poter tradurre i comunicati in lingua inglese, sfruttando il ruolo delle lingua come lingua franca. Non sempre ci si rivolge a cittadini che hanno una conoscenza 20

approfondita della lingua inglese, ma il fatto stesso che un Istituzione faccia un tentativo per rendere queste persone parte del rapporto comunicativo le conferisce una sorta di riconoscimento. Il lavoro da me svolto e che vi illustrerò nel quarto capitolo consiste in una prova di traduzione di alcuni comunicati pubblicati sul portale di Sesto per l Unesco e dalla relativa analisi delle problematiche che ho riscontrato ed individuato prendendo come guida e supporto le teorie che vi ho illustrato nel primo capitolo. Prima di illustrarlo è necessario fornire una visione generale delle caratteristiche distintive dei comunicati stampa, molte delle quali sono state individuate nei testi. 3.4. I comunicati I comunicati stampa pubblicati dal Comune di Sesto San Giovanni sono testi scritti attraverso i quali vengono comunicate le cosiddette informazioni di servizio, vale a dire quelle comunicazioni importanti che concernono le attività e i servizi che il Comune fornisce alla popolazione. Come abbiamo già anticipato nel capitolo precedente essi sono pubblicati su Internet in modo da garantire un flusso comunicativo immediato con i cittadini. Per quanto riguarda la dimensione discorsiva, essi sono introdotti da un titolo, seguito da una parte introduttiva in cui vengono anticipate le tematiche essenziali. In molti comunicati il titolo è seguito da un sottotitolo, ma ciò non avviene nei comunicati in questione. In essi il titolo è messo in evidenza. La seconda parte consiste nell elaborazione del comunicato in cui possiamo trovare tutte le informazioni in modo più dettagliato. In questa parte avviene una sorta di giustificazione del motivo per cui il tema è particolarmente importante e l autore fornisce tutte le indicazioni necessarie al lettore per informarlo in modo preciso circa l oggetto del comunicato. La parte finale è caratterizzata da un commento e dall introduzione delle informazioni di contatto, anche se, come vedremo, esse non sono presenti in tutti comunicati oppure occupano spesso altre posizioni. In ogni modo, esistono degli aspetti che caratterizzano la struttura dei comunicati, molti dei quali non sono emersi oppure sono stati individuati solo in alcuni dei comunicati stampa analizzati. Il primo fra questi è la newsworthiness: presente maggiormente nei comunicati destinati ai media 21

che li renderanno notizia vera e propria, non emerge in modo particolare nei comunicati pubblicati dal Comune di Sesto San Giovanni. Questo perché essendo informazioni di servizio messe a disposizione direttamente dl Comune, non è necessario strutturarle in modo da renderle credibili e attendibili. Al contrario, vi è una presenza rilevante di altre due caratteristiche discorsive. La prima consiste nell inserimento di spiegazioni per cui un determinato evento o una specifica iniziativa sono considerati importanti; la seconda è la struttura a piramide rovesciata, la quale consiste nell organizzare le informazioni in modo tale che le prime righe del testo possano essere lette da qualsiasi lettore, mentre la restante parte sia diretta ad un pubblico più specializzato. Infine, vi è un numero elevato di citazioni di membri dell Amministrazione comunale. Esse hanno lo scopo di dare maggiore credibilità e sono presenti nella maggior parte dei comunicati. Esistono poi delle caratteristiche che ricorrono spesso all interno dei testi, che possiamo definire caratteristiche meta pragmatiche prendendo in prestito una definizione di Jacobs ( Preformulating the news: an analysis of the metapragmatics of press releases. 1999 Amsterdam; Philadelphia) tra queste vi è l uso di self-references, vale a dire la ripetizione del nome dell ente che pubblica il comunicato, di self-quotations, ovvero dell inserimento all interno del comunicato di una o più citazioni aventi lo scopo primario di manipolare l opinione del lettore e ottenere da lui una determinata reazione, come una maggior sensibilità rispetto a certi problemi di natura sociale oppure semplicemente la volontà di partecipare ad un evento, ed infine delle explicit semi-performatives, periodi caratterizzati dall uso di verbi alla terza persona adibiti alla creazione di trasposizioni degli enunciati performativi. Nei testi emerge, inoltre, un uso rilevante di strategie di semplificazione e neutralizzazione. Del primo caso fanno parte l uso di un linguaggio semplice e mai eccessivo e l uso di spiegazioni e definizioni che garantiscano la comprensione del contenuto al lettore. La neutralizzazione, invece, consiste nell eliminazione degli eccessi linguistici tramite l uso di apposizioni, paratassi e catene di genere. Il genere del comunicato stampa ha uno scopo primariamente informativo, ma in un certo senso anche promozionale e persuasivo. Il fatto che siano pubblicati su Internet non attraverso delle agenzie, ma direttamente su un sito creato dal Comune permette di raggiungere in breve tempo questi obiettivi. Nei comunicati di cui vi illustrerò la traduzione e l analisi, non sempre la struttura segue l ordine da me indicato sopra, ma cambia a seconda delle necessità di impaginazione (inserimento delle informazioni prima e non alla fine) oppure della necessità di attirare l attenzione del lettore. Il comunicato, pertanto subisce una sorta di decostruzione 22

ricomposizione delle sue parti costitutive. I comunicati scelti in quanto rappresentativi delle problematiche linguistiche e culturali di cui sono stati analizzati gli aspetti nel primo capitolo sono i seguenti: -Giornata mondiale del patrimonio archeologico industriale - 18 aprile 2006 pubblicato il giorno 04/04/2006 -Parte dalla Bicocca il viaggio della Locomotiva Breda pubblicato il giorno 14/06/2006 - Tenera è la notte - Sabato 28 Ottobre Spazio MIL pubblicato il giorno 10/10/2006 -In bici a teatro per ricordare la maglia nera Luigi Malabrocca pubblicati il giorno 20/11/2006 -La fabbrica e la salute: in un libro di Pizzinato e Pelucchi la storia delle conquiste sindacali sui luoghi di lavoro pubblicato il giorno 29/01/2007 -Presentazione del libro "La Costituzione - bene comune" dal XIX concorso "Sesto e i suoi studenti" pubblicato il giorno 16/01/2007 -Visitando Sesto: visite guidate alla nostra città pubblicato il giorno 22/02/2007 -Risanamento ed edilizia popolare al centro del Protocollo d'intesa siglato oggi da Giorgio Oldrini e Luciano Niero pubblicati il giorno 12/03/2007 -Sesto San Giovanni si parla di "fabbriche" di Antonio Galdo con Savino Pezzotta, Federico Falck, Vittorio Merloni e Onorio Rosati pubblicato il giorno 11/04/2007 -Omaggio alla marcia del primo Maggio: al MIL il 30 Aprile letture scenica straordinaria di A est del fiume Lambro pubblicato il giorno 27/04/2007 -Ambiente, la lezione di Sesto: come trasformare l'inquinamento della falda in acqua pulita ed energia rinnovabile pubblicato il giorno 18/01/2008 -Festival dei Musei di Impresa allo Spazio Mil pubblicato il giorno 06/05/2007 -Basta scritte sugli edifici pubblici: entra nel vivo la lotta ai graffitari pubblicato il giorno 17/06/2008 23

Di questi verrà fatta un analisi generale elencando le problematiche linguistiche e culturali riscontrate, mentre verrà illustrata un analisi specifica del comunicato intitolato Aler e Comune in visita a due villaggi operai per definire le priorità di intervento pubblicato il giorno 28/11/2006. 24

4 Traduzioni e analisi Testo numero 1 Giornata mondiale del patrimonio archeologico industriale - 18 aprile 2006 The International Committee For The Conservation Of Industial Heritage (Ticcih) ha proclamato la giornata del 18 aprile Giornata mondiale del patrimonio archeologico industriale. La Città di Sesto San Giovanni, uno dei primari centri industriali nella storia del nostro Paese, aderisce alla Giornata con alcune iniziative, che mirano ad informare i media e la cittadinanza sullo stato di avanzamento del costituendo Museo dell Industria e del Lavoro (Mil) e a preannunciare la candidatura della città di Sesto al riconoscimento dell Organizzazione delle Nazioni Unite per l Educazione, la Scienza e la Cultura (Unesco) quale sito patrimonio dell umanità grazie all importanza dei suoi insediamenti industriali. Il programma della giornata è così articolato: -ore 10: visita aperta al pubblico (su prenotazione) del cantiere del Museo dell Industria e del Lavoro. -ore 11: visita al cantiere del Museo dell Industria e del Lavoro riservata ai rappresentanti dell Unesco e ai rappresentanti degli organi d informazione; a seguire: conferenza stampa. -ore 15: visita aperta al pubblico (su prenotazione) del cantiere del Museo dell Industria e del Lavoro. -ore 17: nella Sala consiliare del palazzo comunale: incontro pubblico La città delle fabbriche - La fabbrica della città. Interverranno il Sindaco Giorgio Oldrini, l Assessore alla Cultura Monica Chittò, il fotografo Gabriele Basilico, l attore Giancarlo Dettori, il giornalista Andrea Monti, il museologo docente dell Università di Firenze Massimo Preite. Nell occasione saranno esposte presso il palazzetto comunale fotografie realizzate nelle aree dimesse sestesi da Gabriele Basilico e documentazione fotografica dei lavori di realizzazione del Museo del Lavoro. April, 18 th 2006: the World day for archaeological and industrial heritage The International Committee for the Conservation of the Industrial Heritage (Ticcih) proclaimed 18 th April the World day for archaeological and industrial heritage. The city of Sesto San Giovanni, which is one of the Italy s most important industrial centres, participated in this event with a number of initiatives. These events aimed to inform media and the citizenry about all the stages of the construction of the Museum of Industry and Labour. They also represent the possibility to announce the candidature of the city of Sesto for becoming a part of Unesco World Heritage in the category of evolutionary cultural landscapes thanks to the importance of the industrial settlements located in its territory. Programme of the day -10:00 am: visit to the construction site of the Museum of Industry and Labour (open to the public on booking). -11:00 am: visit to the construction site of the Museum of Industry and Labour (reserved to representatives of UNESCO and media). Afterwards there will be a press conference. -03:00 pm: visit at the construction site of the Museum of Industry and Labour (opened to the public on booking). -05:00 pm: public meeting entitled The city of factories- The factory of cities in the Council Hall. Giorgio Oldrini, Mayor of Sesto will participate in the meeting with the town councillor for Culture Monica Chittò, photographer Gabriele Basilico, actor Giancarlo Dettori, journalist Andrea Monti and Massimo Preite, expert in the study of museums and Full professor at the University of Florence. On this occasion, a photographic documentation of the construction process of the Museum and some photographs of derelict sites in Sesto made by Gabriele Basilico will be on display at the Town Hall. 25