1 0 0 M i l a O r t i i n T o s c a n a P R O G E T T O O R T I U R B N I D I S A N M I N I AT O

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R E L A Z I O N E P A E S A G G I S T I C A D. C. P. M. 1 2 d i c e m b r e 2 0 0 6 T i p o p r o c e d u r a : o r d i n a r i a i n d i c e T I P O L O G I A D E L L ' I N T E R V E N T O / I N Q U A D R A M E N T O D E L L ' I N I Z I A T I V A / C A R A T T E R E D E L L ' I N T E R V E N T O I N Q U A D R A M E N T O T E R R I T O R I A L E - D A T I C A T A S T A L I - D E S T I N A Z I O N E U R B A N I S T I C A M O R F O L O G I A E C O N T E S T O P A E S A G G I S T I C O D E L L ' A R E A D ' I N T E R V E N T O 1 0 0 M i l a O r t i i n T o s c a n a P R O G E T T O O R T I U R B N I D I S A N M I N I AT O P R O G E T T O D E F I N I T I V O A P R I L E 2 0 1 7 V I N C O L I P A E S A G G I S T I C I E s t r e m i d e l p r o v v e d i m e n t o m i n i s t e r i a l e d i n o t e v o l e i n t e r e s s e p u b b l i c o d e l v i n c o l o p e r i m m o b i l i o a r e e d i c h i a r a t e d i n o t e v o l e i n t e r e s s e p u b b l i c o ( a r t. 1 3 6-1 4 1-1 5 7 d. l g s. n. 4 2 / 2 0 0 4 ) : V e r i f i c a p r e s e n z a d i a r e e t u t e l a t e p e r l e g g e ( a r t. 1 4 2 d e l d. l g s. n. 4 2 / 2 0 0 4 ) ; D E S C R I Z I O N E D E L L ' A R E A T U T E L A T A D E S C R I Z I O N E D E L L ' I N T E R V E N T O A r e a s e r v i z i, i l n u o v o i n g r e s s o a g l i o r t i e r i o r g a n i z z a z i o n e f u n z i o n a l e d e l l ' a r e a a p a r c h e g g i o ; L ' a r e a d e g l i o r t i ; I l n u o v o a s s e t r a s v e r s a l e e r i q u a l i f i c a z i o n e d e l l a s t r a d a e s i s t e n t e I l p e r c o r s o d i s c u l t u r e ; E L E M E N T I P E R L A V A L U T A Z I O N E P A E S A G G I S T I C A D E L L ' I N T E R V E N T O C o n f o r m i t a ' d e l l ' i n t e r v e n t o c o n i c o n t e n u t i d e l l e s c h e d e d e l p i t ; E f f e t t i c o n s e g u e n t i a l l a r e a l i z z a z i o n e d e l p r o g e t t o ; M i t i g a z i o n e d e l l ' i m p a t t o d e l l ' i n t e r v e n t o ; 1

R E L A Z I O N E P A E S A G G I S T I C A - D.C.P.M. 12 dicembre 2006 divenendo per alcuni decenni un vero caso di studio (tra le iniziative più importanti i progetti e gli studi proposti dall'architetto e urbanista Giancarlo De Carlo). RICHIEDENTE: COMUNE DI SIENA DIREZIONE TERRITORIO TIPOLOGIA DELL'INTERVENTO: Il progetto è rivolto alla riqualificazione di una delle aree di orti presenti nel cuore del quartiere di S.Miniato, sostenendo e accelerando l'azione di recupero sociale e ambientale già avviata da un'associazione che è attiva al livello locale. Pertanto in questo quadro di azioni la proposta del Comune di Siena si pone come un intervento di recupero, indirizzo e innesto, che testimonia il riconoscimento delle attività fin qui svolte dalle comunità locali e un particolare interesse per l'area sia in termini paesaggistici che ambientali. INQUADRAMENTO DELL'INIZIATIVA Il progetto rientra nell'iniziativa Centomila orti in Toscana promossa dalla Regione Toscana. Tale azione è finalizzata a rendere disponibili ai cittadini residenti nelle aree urbanizzate terreni di proprietà degli Enti Locali utilizzabili come orti Urbani per la creazione di luoghi di interesse civico, svago, aggregazione e scambio culturale destinati a persone di tutte le età. Per lo studio e la concretizzazione di tale iniziativa la Regione Toscana con i Comuni di Firenze, Bagno a Ripoli, Livorno, Grosseto, Siena e Lucca ha siglato un protocollo d'intesa il 15 ottobre del 2015. E' seguita l'elaborazione congiunta di una proposta di modello di orto urbano toscano approvato con delibera della Giunta Regionale n. 42 del 2 febbraio 2016. Il modello proposto non si limita agli aspetti progettuali e tecnici per la realizzazione degli orti, ma definisce l'intero percorso che va dall'individuazione delle aree vocate, sino alla selezione del soggetto concessionario della Struttura e degli assegnatari dei singoli orti. Nell'ambito di questa iniziativa e di quanto disposto dalla delibera di Giunta Regionale n. 185 del 16 marzo 2016 il Comune di Siena ha ritenuto di individuare il quartiere di San Miniato come tessuto urbanizzato dove sperimentare la progettazione dell'orto urbano. CARATTERE DELL'INTERVENTO: L intervento ha carattere permanente, in quanto si pone un orrizzonte temporale di circa 15 anni. L'impiego di manufatti prefabbricati e di materiale riciclati e naturali, come il legno e il bambù consentirà una più facile la modifica degli elementi, che compongono il progetto in relazione all'evoluzione dei bisogni e degli obiettivi della comunità, che emergeranno nel tempo. INQUADRAMENTO TERRITORIALE - DATI CATASTALI - DESTINAZIONE URBANISTICA Individuazione dell'area degli orti nel quartiere di S.Miniato L'area degli orti si trova nel cuore di S. Miniato, che è il quartiere più lontano dal centro storico, quello di formazione più recente e senza dubbio quello in cui si è sperimentato maggiormente, 2

Gli orti urbani di S.Miniato insistono su un'area che il Regolamento Urbanistico ha disciplinato con l'art. 101 verde pubblico (Va), che di seguito si riporta per completezza. Dell'art. 101 la parte di interesse è il co.4, nella quale si specifica che nelle aree a verde pubblico (Va) su iniziativa dell'amministrazione comunale è possibile realizzare orti urbani. Art. 101 Verde pubblico (Va) Catasto UrbanoTerreni Fg.14, P.lla 1100,1105, 46, 828, 520, 44, 517, 45, 512, 584, 598, 828 1. Il verde pubblico comprende i giardini, il verde attrezzato, pubblico o di uso pubblico, presenti nel tessuto urbano, compresi gli Orti del Tolomei ed il giardino storico de La Lizza, ed è indicato con la sigla Va nella tavola RU2. 2. Nelle aree a verde pubblico, esistenti e di progetto, vengono perseguiti i seguenti obiettivi: - assicurare la presenza di una adeguata dotazione di vegetazione, tutelando gli alberi adulti e comunque di grandi dimensioni; - migliorare la qualità dell'arredo vegetale e delle forme di fruizione da parte dei cittadini, riequilibrando i rapporti tra elementi artificiali permanenti ed elementi naturali mutevoli con le stagioni, anche mediante la realizzazione di percorsi ed aree pavimentate con materiali permeabili; - assicurare la integrità fisica e la fruizione ordinata del verde storico-monumentale. 3. Nelle aree Va esterne al sottosistema funzionale del centro storico, è consentita la realizzazione di piccole strutture in applicazione del "Piano dei chioschi" comunale, contenendo al minimo le superfici pavimentate. 4. Nelle aree esterne al tessuto del Centro Storico (CS), è consentita su iniziativa dell'amministrazione comunale, la realizzazione di orti urbani. Estratto cartografico del RU L'area su cui si estendono gli orti è di proprietà comunale. 3

MORFOLOGIA E CONTESTO PAESAGGISTICO DELL'AREA D'INTERVENTO L'area degli orti si trova all'interno di una vallecola stretta e allungata che si sviluppa in direzione sud-ovest nord-est, lungo un impluvio che conduce al torrente Bolgione. Gli orti rappresentano un'area agricola residuale all'interno del contesto urbanizzato del quartiere di S.Miniato. La sequenza delle foto aeree storiche evidenzia che l'attuale carattere agricolo residuale dell'area degli orti rappresentasse invece fino agli anni '50 l'elemento paesaggistico dominante dell'intera area. La crescita fisica e il consolidamento del quartiere, che ha visto progressivamente insediarsi nell'area attività di servizio qualificanti, quali l'università, il centro direzionale del MPS e l'area commerciale e dei servizi, ha modificato a partire dagli anni '60 in modo evidente l'uso e il carattere paesaggistico dell'area. Il territorio agricolo è divenuto progressivamente una vera e propria area urbanizzata con le caratteristiche proprie della città, quanto al mix funzionale e all'articolazione del tessuto sociale (residenti e city user), e con una buon livello di integrazione tra costruito e spazi verdi nelle sue diverse declinazioni (giardini privati, parchi pubblici, aree attrezzate, spazi sportivi e orti urbani). In parallelo alla nascita del nuovo quartiere anche il paesaggio rurale è cambiato profondamente, in relazione a processi di abbandono e meccanizzazione dell'agricoltura. Infatti si è passati progressivamente da un paesaggio rurale caratterizzato da una maglia fitta e dalla varietà delle colture, ad una maglia larga con colture poco differenziate. 4

Nello specifico gli orti presentano tutt intorno una fascia di verde, che separando visivamente l area dal contesto urbano circostante ha contribuito da un punto di vista paesaggistico a mantenerne nel tempo il carattere agricolo. diverse funzioni, che sono nell'area (residenze, università, il boschetto e gli orti etc...). Sul lato opposto invece sono presenti una strada di servizio e un edifico in linea, che chiudendo fisicamente e visivamente la vallecola verso nord, rappresenta su questo lato il fondale urbano per gli orti. Sul lato nord-ovest degli orti sono infatti presenti un fosso e una fascia di verde pubblico-attrezzato lungo il passaggio Piero Calamandrei (un asse pedonale di ml. 700 circa, che rappresenta una sorta di spina dorsale dell'intero quartiere), mentre sul lato opposto, su un versante scosceso, si sviluppa il boschetto, un area di circa 1 ha caratterizzata da un bosco misto di castagno, cerro e roverella, nella parte bassa in prossimità degli orti, e di leccio e cipresso, in quella alta prospiciente l abitato. Il sistema del verde rappresenta per l area una risorsa importante non solo in termini paesaggistici, ma anche sul piano ambientale e sociale e ricreativo. Tra le molteplici funzioni, che infatti il verde assolve, si ricorda: protezione dai venti; corretto ombreggiamento; contributo nella regolazione della temperatura e dell'umidità; disponibilità di materia organica (sfalci e potature per pacciamare e compostare); condizioni per la presenza di un elevato livello di biodiversità; infine la possibilità di accogliere attività socio-ricreative (teatro all'aperto, area pic-nic, area cani, sentieri e percorsi pedonali). Passaggio Piero Calamandrei: punti d'incontro e area cani Sul lato sud-ovest degli orti si estende, ad una quota leggermente superiore (circa 1 m), un ampio parcheggio sterrato a servizio del quartiere, sul quale non sono stati fatti interventi sistematici e non sono presenti forme di regolamentazione della sosta. Per queste ragioni allo stato attuale il parcheggio non risulta ben inserito da un punto di vista paesaggistico (dimensioni eccessive, assenza di alberature, etc) e rappresenta inoltre una sorta di cesura fisico-percettiva tra le Spazi di relazione e gli Istituti Biologici L'area della mensa e delle residenze studentesche Area degli orti nel contesto del quartiere di S.Miniato L'area del boschetto: zona relax e percorsi naturalistici 5

ESTREMI DEL PROVVEDIMENTO MINISTERIALE O REGIONALE DI NOTEVOLE INTERESSE PUBBLICO DEL VINCOLO PER IMMOBILI O AREE DICHIARATE DI NOTEVOLE INTERESSE PUBBLICO (art. 136-141 - 157 D.Lgs. n. 42/2004): L'area interessata dal progetto di orti urbani è vincolata ai sensi della parte terza del D.lgs 42/2004, art.136, co.1, lett. c) e d): c) i complessi di cose immobili che compongono un caratteristico aspetto avente valore estetico e tradizionale, inclusi i centri ed i nuclei storici; d) le bellezze panoramiche e così pure quei punti di vista o di belvedere, accessibili al pubblico, dai quali si goda lo spettacolo di quelle bellezze. Il decreto di vincolo è il D.M. 29 ottobre 1965 (Ampliamento del vincolo di notevole interesse pubblico imposto sulla zona intorno alla città di Siena nell'anno 1959), di cui si riporta un estratto della motivazione del vincolo: [ ] le zone proposte per il vincolo hanno notevole interesse perché, con la loro varia e caratteristica vegetazione locale, costituiscono, una serie di quadri naturali di eccezionale bellezza, offrendo inoltre un susseguirsi di punti di vista e belvedere accessibili al pubblico dai quali si può godere lo spettacolo di quelle bellezze e del panorama della città. Segue l'estratto della scheda di vincolo contenuta nel Piano di Indirizzo Territoriale con valenza paesaggistica della Regione Toscana (sezione 4 disciplina degli immobili e delle aree di notevole interesse) Inquadramento a scala territoriale PRESENZA DI AREE TUTELATE PER LEGGE (art. 142 del D.Lgs. n. 42/2004): L'area degli orti sul lato sud-est confina con il boschetto, che risulta assoggettato a vincolo ai sensi dell art.142 lettera g) Dlgs 22 gennaio 2004 n. 42 Territori coperti da foreste e boschi (ex Galasso). Segue la visualizzazione dei vincoli che insistono sull'area evidenziata con un circolino rosso (estratto cartografico del PIT). Retino rosa : area vincolata ai sensi del D.M. 29 ottobre 1965; Retino verde: area vincolata ai sensi dell art.142 lettera g) Dlgs 22 gennaio 2004 n. 42 Territori coperti da foreste e boschi; Inquadramento di dettaglio 6

DESCRIZIONE DELL'AREA OGGETTO DELL'INTERVENTO Il complesso degli orti ha un'estensione di circa 6300 mq e presenta una forma stretta e allungata con un andamento più regolare sul lato del fosso e più articolato verso il boschetto. L'area attualmente è caratterizzata dalla presenza di 23 macro-aree con circa 25 orti. Il terreno presenta dislivelli contenuti sia lungo asse longitudinale che su quello trasversale (rispettivamente 2 metri su una lunghezza di circa 130 m e 1-1,5 m su una larghezza di 45 m). Gli orti sono attraversati da una strada in breccia dall andamento sinuoso, che è stata chiusa al traffico da alcuni anni ed è attualmente utilizzata dagli ortolani per il solo carico-scarico dei materiali. Visti la conformazione dell'area e la strada di attraversamento, Via Bruno Bozzi, attualmente non esiste un ingresso principale agli orti, si accede infatti alla zona ortiva sia dal parcheggio, nella parte sud degli orti, sia da via E. Berlinguer, lato nord, che dall'area del boschetto, lato est. Nell'area c'è disponibilità di acqua grazie alla presenza di piccoli stagni e alcune vene, di cui quella più grande (circa 20-25 mq) si trova all'interno del boschetto ad una quota superiore a quella degli orti. Da qui l'acqua, sfruttando il dislivello e la lieve pendenza dell'area (sia lungo l'asse trasversale che quello longitudinale), grazie ad un sistema di tubazioni, canalette e rigagnoli viene distribuita per caduta agli orti. L'attuale sistema di irrigazione, seppur capillare, non presenta soluzioni omogenee su tutti gli appezzamenti. Infatti non tutti gli orti sono serviti da tubazione, negli altri si deve invece fare ricorso all'acqua presente nel fosso e nei piccoli stagni mediante piccole pompe o metodi tradizionali (trasporto a mano con secchio). A seguito di vari sopralluoghi è emersa chiaramente la cura e l'attenzione con cui la comunità nel tempo ha sviluppato e organizzato gli orti, utilizzando al meglio lo spazio e assecondando l'andamento del terreno tramite la realizzazione di terrazzamenti contenuti. Il risultato è un insieme di appezzamenti che sul lato sud-est della strada principale hanno una configurazione più geometrica, mentre sull'altro lato presentano una forma più naturale e organica. Rilievo degli appezzamenti e del sistema di irrigazione attuale Questa varietà di soluzioni si coglie anche nella conduzione degli orti: da quella tradizionale a forme di coltivazione più innovative, ovvero con pacciamatura fatta in paglia e cartone, segno indiscutibile di sensibilità e sperimentazione. Negli orti sono presenti non solo ortaggi, ma anche piante officinali, ornamentali e fiori che attirano gli insetti buoni. Non mancano i sette nani per i romantici e dei bei disegni a carboncino all'ingresso di qualche orto. LA DIMENSIONE SOCIALE DEGLI ORTI A seguito dei vari incontri e momenti di approfondimento, avvenuti tra maggio e dicembre 2016, con le persone impegnate negli orti, è emerso che il gruppo è caratterizzato da soggetti anziani, prevalentemente uomini con profonda esperienza nell'ambito dell'orticoltura (molti di loro fanno l'orto da sempre) e molto attivi nell'area, grazie anche al contributo dell'associazione il boschetto, che in questi anni ha coordinato con il supporto dell'amministrazione comunale e altri soggetti molte azioni di riqualificazione e manutenzione dell'area (ad esempio la chiusura e sistemazione della strada, la rimozione di rifiuti dall'area e la creazione di un'area con frutti e piante antiche. Nel gruppo ci sono anche dei giovani, qualche famiglia al completo e un'associazione con finalità sociali. Nel complesso c'è dunque quella base sociale su cui costruire con gradualità e con l'apporto di nuovi attori (studenti universitari, giovani del quartiere, altre famiglie e vere e proprie guide ) una comunità capace di prendersi cura dell'area e sviluppare un progetto condiviso di valore sociale, culturale e ambientale, che in definitiva rappresenta l'obiettivo ultimo del progetto regionale. Vista degli orti dal boschetto 7

La vena di approvvigionamento idrico degli orti - sta d'insieme degli orti dal canale verso il boschetto La strada di attraversamento degli orti: vista verso nord-est e verso sud-ovest (direzione > parcheggio) T e c n i c h e i d Orti con lievi terrazzamenti coltivazione ocn pacciamatura in cartoni 8

DESCRIZIONE DELL'INTERVENTO OBIETTIVI, AZIONI E MODALITÀ DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO Il progetto dell'amministrazione Comunale rivolto al recupero e riqualificazione di una realtà di orti esistente colloca l'iniziativa di S. Miniato pienamente all'interno dei contenuti elaborati nel modello Toscano. Trattandosi di una realtà già avviata, con una forte impronta sul piano sia paesaggistico e ambientale e con la presenza di un tessuto sociale, seppur spontaneo, il progetto ha previsto un processo di attuazione che fosse condiviso, graduale e rispettoso del carattere del luogo. 18 maggio 2016 Presentazione ufficiale del progetto: Orti urbani di San Miniato Sul piano sociale l'intervento ha coinvolto il gruppo di ortolani attualmente attivo nella conduzione degli orti. Si tratta infatti di una risorsa da valorizzare in quanto costituisce la base sociale su cui costruire quella comunità, che è uno degli obiettivi ultimi del progetto. In questa fase il coinvolgimento del gruppo locale ha avuto come obiettivo quello di stabilire una relazione di fiducia e di reciproco rispetto tra la comunità e le istituzioni, assicurando da un lato la possibilità di proseguire lo conduzione degli orti e dall'altra la condivisione e accettazione di regole condivise di gestione e mantenimento dell'area ponendo una grande attenzione sugli aspetti ambientali e socio-culturali. Il progetto sostiene nell'area le seguenti azioni fisiche: > interventi volti ad miglioramento funzionale e alla riqualificazione degli orti (impiego di materiali omogenei, implementazione del sistema di irrigazione, etc...); > la realizzazione di un'area servizi e di uno spazio comune all'interno degli orti; Presentazione ufficiale del progetto da parte del Vicesindaco e sottoscrizione della mappa d'intenti da parte degli ortolani > riorganizzazione e potenziamento dell'accessibilità dell'area. Queste azioni sono finalizzate al raggiungimento dei seguenti obiettivi: > sostenere la crescita della comunità degli orti e il costituirsi di un luogo di aggregazione con funzioni socio-culturali e ricreative; > favorire l'ingresso di donne, giovani e studenti e accrescere la presenza di famiglie e bambini; > potenziare anche l'altra funzione assolta attualmente dagli orti, che è quella di parco urbano. Già adesso la strada interna di attraversamento degli orti è utilizzata come percorso pedonale alternativo al Passaggio Piero Calamandrei. Con questa visione il progetto include l'attuazione di un percorso di sculture all'aperto, che prevede in questa fase l'istallazione di 7 sculture. Tra gli strumenti da utilizzare per aiutare e favorire la comunità nascente si prevede: l'attivazione di piccoli corsi; laboratori e forme di scambio di buone pratiche. Incontro con gli ortolani per approfondire la conoscenza degli orti 29 agosto 2016 - teatro all'aperto nel boschetto di San Miniato. Queste modalità offrono infatti l'occasione per creare nuove competenze e strutturare le relazioni all'interno del gruppo, oltre che l'opportunità per aprire l'attività verso l'esterno, favorendo il costituirsi di una rete e collaborazione anche con quei soggetti, che, pur non potendo prendersi cura direttamente di un orto, sono comunque interessate ad approfondire queste tematiche, a sviluppare relazioni sociali e sono magari disponibili a sperimentarsi per brevi periodi lavorando o dando un contributo nella gestione degli orti e nelle attività connesse (manutenzione e gestione dell'area e delle attività). 9

EFFETTI ATTESI La riorganizzazione del complesso degli orti e l'attività di accompagnamento sociale dovrebbe portare alla formazione di una comunità autonoma, attiva e capace nel tempo di: > prendersi cura del complesso degli orti; > valorizzare l'area in termini paesaggistici e agronomici; > implementare nel tempo i servizi messi a disposizione; > diventare un luogo di formazione, sperimentazione e di scambio nell'ambito di questioni ambientali, di pratiche legate all'orticultura e temi ad essi collegati; (cibo, salute, processi/modalità di trasformazione dei prodotti dell'orto, pratiche di auto-costruzione e di educazione civica in senso ampio, quali la partecipazione attiva all'interno di una comunità, regole di convivenza, rispetto per l'ambiente etc...) Incontro con gli ortolani per la presentazione dei principali temi del progetto 20 settembre 2016 - teatro all'aperto nel boschetto di San Miniato > rappresentare un punto riferimento per gruppi e individui che volessero sperimentarsi in progetti analoghi. Fasi della discussione e visione delle proposte progettuali Incontro con gli ortolani per discutere le regole per una gestione condivisa e responsabile degli orti 19 dicembre 2016 - San Miniato 10

AREA SERVIZI, IL NUOVO INGRESSO AGLI ORTI E RIORGANIZZAZIONE FUNZIONALE DELL'AREA A PARCHEGGIO Schemi distributivi della nuova area servizi Il progetto prevede, oltre al nuovo ingresso agli orti dal passaggio Piero Calamandrei, la creazione di un accesso principale in corrispondenza della nuova area servizi, che verrà realizzato riorganizzando l'attuale area a parcheggio. Gli obiettivi dell'intervento sono: > la realizzazione di un'area filtro, utile per separare fisicamente il parcheggio dagli orti e garantire un collegamento pedonale continuo tra il passaggio Piero Calamandrei, il giardino aromatico, l'area del boschetto e gli orti; > la realizzazione di un'area dotata di servizi (bagni, rimessa attrezzi, tettoie/pergolati, serra e locale polivalente) e di spazi di ritrovo e lavoro per la comunità degli orti con la funzione di accrescere la dimensione sociale del progetto; > la riqualificazione ambientale dell'area a parcheggio, regolamentazione della sosta e corretta gestione delle acque meteoriche. La scelta dell'area per la localizzazione dei servizi risponde ad esigenze di natura sia tecnica che ambientale: la vicinanza ai sotto-servizi a rete (acquedotto, fognature) e al parcheggio, principale spazio di accesso agli orti; la necessità di non intervenire all'interno dell'area ortiva, al fine di non ridurre l'area agricola/coltivabile e contenere al minimo l'impatto sul contesto ambientale esistente. AREA SERVIZI Il progetto prevede la dotazione di una serie di servizi al fine di migliorare la funzionalità degli orti, favorire la partecipazione della componente giovanile (studenti e giovani di quartiere) e promuovere iniziative e incontri di carattere socio-culturale. La caratterizzazione formale del nuovo nucleo insieme ai servizi svolge una funzione di richiamo per l'intera area, oltre a segnalare l'ingresso agli orti. L'intervento prevede: la realizzazione di un'area ad uso esclusivo degli orti di circa 500 mq; l impiego di box prefabbricati di dimensioni ridotte per il contenimento dei costi e dei tempi di istallazione, oltre a manufatti realizzati in auto-costruzione nell'ambito di laboratori di gruppo; la presenza ntorno al nucleo servizi di una fascia pedonale, che diventa il principale ingresso agli orti e la connessione con il giardino degli odori e il boschetto sul lato sud e con il passaggio Piero Calamndrei sul lato opposto; il mantenimento del passaggio carrabile per il carico/scarico materiali e manutenzione all'interno dell'area ortiva. La realizzazione del nucleo servizi prevede: > la delimitazione dell area di servizio con una recinzione rivestita con elementi in bambù intrecciati con varie tecniche e con struttura in tubi innocenti; > la realizzazione di servizi igienici e di un locale polivalente (ufficio, spazio riunioni, locale di servizio); al fine di uniformare l'intervento tali manufatti saranno rivestiti con la stessa tecnica impiegata per la recinzione dell'area; il blocco bagni è un box prefabbricato realizzato in profili zincati composto da wc normodotati e wc disabile; blocco polivalente di forma quadrangolare (circa 4,8x4,8m) di altezza interna di 2,40 m sarà di tipo prefabbricato o realizzato in auto-costruzione; > istallazione di una rimessa comune per gli attrezzi (monoblocco prefabbricato); 11

> realizzazione di una serra da utilizzare come semenzaio condiviso e come luogo di incontro per attività di laboratorio; la serra di circa 25 mq sarà realizzata con una struttura in bambù e pannelli in policarbonato; in una fase successiva sarà valutata la possibilità di riscaldare l'ambiente con l'impiego di apposita stufa a legna ( risorsa quest'ultima ampiamente disponibile nell'area); > montaggio di una tettoia ombreggiante per attività all'aperto di tipo didattico/ricreativo ed elemento di collegamento e continuità tra i vari manufatti (la serra e la rimessa attrezzi); la struttura sarà in tubi innocenti con copertura/ombreggiante in bambù; > regolarizzazione delle pendenze per il corretto deflusso delle acque meteoriche con l'impiego di pietrisco di cava di varie pezzature e delimitazione della nuova area pedonale d'ingresso agli orti con un cordonato in cls che prosegue lungo il percorso pedonale di connessione con il Passaggio Piero Calamandrei. Vista d'inzieme area servizi Alcuni dei manufatti e alcune fasi costruttive, quali l'assemblaggio della serra, il rivestimento della recinzione e il montaggio della copertura della tettoia, il forno e altro saranno realizzati nell'ambito di attività di laboratorio e di formazione con il coinvolgimento sia della comunità degli orti che di soggetti esterni. Tra le dotazioni accessorie si prevede un fontanello con acqua potabile, un punto acqua e in una fase successiva un forno/barbecue da esterni. Altre eventuali dotazioni potranno essere proposte e valutate dagli ortolani insieme al comitato di gestione e agli uffici del Comune con l'emergere di nuovi bisogni ed esigenze specifiche legate all'attività della comunità degli orti. AREA PARCHEGGIO Il progetto prevede la sistemazione del parcheggio, un'area di circa 900 mq dalla forma e andamento altimetrico regolare, mantenendo l'attuale finitura in pietrisco e garantendo successivamente la regolarizzazione della sosta. L'intervento prevede: > livellamento dell'area con l'impiego di materiale proveniente da cava e successivo strato di pietrisco; formazione di displuvi e impluvi con pendenze del 2% e istallazione di zanelle e pozzetti per il coretto deflusso delle acque meteoriche; Modello di serra in bambù > delimitazione delle aree per la sosta, che risultano organizzate in tre fasce disposte sul perimetro e in mezzeria del parcheggio lungo la direzione principale (sud-ovest nord-est); tali aree saranno delimitate mediante l'impiego di cordonati in cls lungo il perimetro del parcheggio e di zanelle per il deflusso delle acque per le parti interne; > istallazione del sistema di illuminazione pubblica del parcheggio; per il corpo illuminante verranno utilizzate le tipologie presenti nell'area del tipo cut-off; i pali verranno collocati sul perimetro del parcheggio rispettivmanete sul lato nord-ovest e quello sud-est; > piantumazione di alberature lungo il percorso pedonale sul lato nord-ovest del parcheggio e sul confine con il giardino degli odori; le alberature saranno intervallate dai corpi illuminanti; le piante messe a dimora saranno esemplari di almeno 3 m di altezza (tipo ciliegi); Rivestimento di manufatti in bambù Tecniche di intreccio del bambù per area servizi 12

Area parcheggio > 1 Area parcheggio > 2 Area parcheggio > 3 Vista sistemazione area servizi Individuazione dei punti di vista 13

IMPIEGO DEL BAMBU' La scelta dell'impiego del bambù all'interno del progetto è legata a diversi fattori. Oggi il bambù riscuote un grande successo anche in occidente dove viene impiegato nell'ambito del design e dell'edilizia ed è apprezzato per le sue proprietà in campo ambientale. Recenti studi hanno infatti confermato che questa graminacea ha una grande capacità di produrre ossigeno e assorbire CO2. Oltre a queste ragioni generali, l'interesse per il bambù è legato anche ad opportunità e problematiche locali: > l'ampia disponibilità del bambù in alcune delle valli verdi del centro storico, in aree di proprietà del comune, di altri enti e associazioni; si tratta di bambù di varie specie alcune delle quali con esemplari di grandi dimensioni adatti per realizzare varie strutture e manufatti; > la necessità del contenimento di bambù, trattandosi infatti di una pianta infestante che tende ad espandersi rapidamente occupando aree agricole in abbandono, le quali poi risultano difficili da recuperare; questo fenomeno si sta verificando in alcune delle valli in relazione alla mancata gestione dei boschetti di bambù e al non utilizzo di questa risorsa da parte della comunità locale. Prime osservazioni nel bosco e pulizia dalle infestanti e dalle canne secche Selezione e taglio del bambù e trattamento per la conservazione con i sali di boro La suddetta problematica è diventata un'emergenza nella primavera 2016, quando a seguito di un progetto di recupero e valorizzazione delle mura cittadine è stata avviata con contributo di volontari, associazioni e delle contrade una campagna di manutenzione (pulizia da infestanti etc..) delle cerchia muraria coordinata dal Comune. Durante tale azione, necessaria per permettere il rilievo delle mura e il successivo progetto di consolidamento, è stato tagliato in modo diffuso e radicale il bambù, che insisteva sull'area delle mura. Dopo questa iniziativa alcune associazioni, tra cui il Gruppo di Permacultura di Siena, che stava affrontando un problema simile in un'area privata, sempre all'interno delle mura, hanno proposto un approccio diverso alla gestione del bambù all'interno delle valli, considerando il bambù non come un problema, ma come una risorsa e opportunità per la comunità. E' seguita un'azione nella valle compresa tra porta Romana e porta Pispini che ha visto il taglio selettivo del bambù, il successivo trattamento e riuso impiegando il materiale nell'ambito di alcuni progetti locali in fase di elaborazione con il contributo del Bambuseto (gruppo di professionisti esperti nel settore del bambù). E' evidente che questo tipo di iniziativa ha una valenza soprattutto di natura ambientale, sociale e culturale, che sono gli stessi ambiti sui cui si muove il progetto degli orti urbani di San Miniato. Per queste ragioni è stato valutato di proseguire la suddetta esperienza inserendo un laboratorio sul ciclo del bambù all'interno del progetto degli Orti Urbani di San Miniato, che consentisse ai partecipanti di seguire l'intero processo legato al bambù, dalla sua gestione in sito, al taglio e trattamento delle canne e al loro successivo impiego nella costruzione di manufatti. Una prima fase del laboratorio si è svolto il 1 aprile 2017 con la collaborazione dell'imperiale Contrada della Giraffa, che ha messo a disposizione il Parco di Vigna. In quest'area che si trova all'interno delle mura cittadine è infatti presente un bosco di bambù, di cui la Contrada è interessata a favorire un corretto uso, gestione e valorizzazione. Il laboratorio teorico-pratico realizzato con il coinvolgimento del Bambuseto ha consentito di sperimentare la fase di manutenzione del bosco, di taglio e trattamento delle canne. All'attività hanno partecipato rappresentanti della comunità degli orti di San Miniato, alcuni membri della contrada e soggetti esterni interessati al tema. 14

GLI ORTI All'interno dell'area ortiva il progetto prevede una serie di micro-interventi conservativi del carattere del luogo volti però al migliorarne l'aspetto estetico-ambientale e quello funzionale. In una fase successiva potranno essere proposte altre tipologie di recinzioni e simili (semplici elementi divisori etc...), prodotte nell'ambito di attività eseguite in gruppo e di esperienze di laboratorio, previa valutazione dal comitato di gestione. Gli obiettivi dell'intervento sono: > sul piano estetico-percettivo garantire che la sistemazione degli orti siano coerenti nelle soluzioni formali e nell'impiego dei materiali per gli elementi di arredo, quali recinzioni, cancelli, terrazzamenti, sedute etc.,(privilegiando materiali naturali o di riciclo); > su quello ambientale consolidare i corridoi biologici, accrescere la biodiversità, mantenere e riqualificare i piccoli stagni e favorire la conduzione degli orti con tecniche naturali; > su quello funzionale rendere capillare e più efficiente il sistema di irrigazione, migliorare il drenaggio del terreno e il deflusso delle acque meteoriche, infine evitare l'intrusione di animali all'interno delle aree coltivate. Gli interventi da eseguire sono: > realizzazione di nuove recinzioni; > graduale eliminazione delle reti di divisione dei singoli appezzamenti e contestuale sostituzione con siepi basse realizzate con piante ornamentali, officinali e commestibili (continuità dei corridoi biologici e valorizzazione estetica dell'area); > realizzazione di piccoli terrazzamenti con tecniche tradizionali (uso di pali in legno/traversine ferroviarie bonificate con dimensioni 15x25x250 cm) e rifacimento di quelli realizzati con materiali incongrui; Vista degli orti da nord-est > suddivisione degli appezzamenti più grandi per incrementare il numero degli orti e garantire condizioni più simili tra i partecipanti; > individuazione di un appezzamento di terreno attualmente libero in prossimità del nuovo asse trasversale per attività comuni di laboratorio e sperimentazione; > interventi di pulizia e manutenzione del verde con particolare attenzione alla fascia lungo il fosso e a quella che separa gli orti dall'attuale parcheggio (porzione su cui insisterà i servizi). RECINZIONI L intervento in questa fase prevede l istallazione di due diverse recinzioni di tipologia diffusa negli ambiti agricoli e nelle aree verdi. La prima tipologia (a) è una staccionata a croce in pali di castagno (del tipo alla maremmana ) e rete metallica zincata a maglia sciolta di altezza di cm 150. Questa verrà utilizzata per delimitare le macro aree degli orti lungo la strada principale e il nuovo asse trasversale. La seconda tipologia (b) è realizzata con pali di castagno affiancati da una rete a maglia sciolta. Questa tipologia, rappresentando una soluzione più semplice, verrà impiegata nelle zone degli orti meno visibili dai percorsi pubblici, quali il perimetro degli orti sul lato che costeggia il boschetto e il fosso. Anche gli accessi agli orti saranno in pali di castagno scortecciati. Visione della riqualificazione degli orti 15

> garantire abbondanti fioriture primaverili con un effetto paesaggistico forte e unitario; > privilegiare forme naturali (niente di geometrico) nel rispetto del carattere rurale che ha preservato l'area; > favorire la profondità (almeno 1,2-1, 5 lungo la strada interna) e varietà nell'aspetto (densa e più bassa in primo piano, più alta e meno denso in secondo piano); > garantire copertura delle recinzioni nel periodo estivo; Elenco indicativo di essenze da utilizzare nell'area degli orti tipologia (a): esempi Siepe bassa: Berberis buxifolia nana h e diam 0,50-0,60 (fiori gialli); Berberis thumbergii atropurpurea nana h 0,50, diam. 1 m (fogliame rosso); Cotoneaster horizzontalis h 0,50 diam. 1,50 m (copre il terreno); Genista lydia (ginestra ) h. 0,50 diam 1,50 (fiori gialli maggio giugno); Punica granatum var. nana h. e diam. 0,30-1,00; Spirea; Siepe più alta: Cisti (mediterranea, fioriture dall inizio alla fine dell estate): cistus x corbariensis (fiori bianchi), c. x purpureus; Forsythia ovata h 1,20 1,50 (fiori gialli inizio primavera, spogliante); Lavanda provenzale; Lavandula angustifolia Grosso, vigorosa e molto profumata; Rampicanti sulle recinzioni Clematide; Caprifoglio; tipologia (b): esempi IRRIGAZIONE DEGLI ORTI L'impianto di irrigazione a servizio degli orti urbani sarà prevalentemente interrato e quindi non avrà alcun impatto visivo all'interno dell'area degli orti. L'intervento prevede: l'estensione dell irrigazione a tutti gli appezzamenti tramite un anello principale con tubazione in polietilene disposto lungo la strada interna agli orti; la predisposizione di un serbatoio di 10 mc necessario per garantire una riserva d'acqua giornaliera per l'insieme degli orti e ridurre lo stress ambientale della vena, che sarebbe indotto da un prelievo di acqua diretto e concentrato in poche ore; una pompa a funzionamento solare con potenza di circa 1 Kw, gruppo di batterie di accumulo e pannelli solari (per una superficie contenuta di 45 mq), che saranno istallati all'interno dell'area servizi in posizione non visibile dagli orti; SIEPI E SISTEMAZIONI A VERDE Lungo le recinzioni in corrispondenza della strada interna è prevista la piantumazione di siepi. L'intervento serve a rafforzare il tema del parco urbano presente all'interno del progetto degli orti, (dimensione estetica...) oltre che quello ambientale. L'intensificarsi infatti di corridoi biologici accresce la biodiversità e la resilienza del sistema ambientale locale. In generale le siepi saranno diversificate in termini di essenze, spessore, altezza, densità, effetto cromatico, in relazione allo spazio che delimitano e a quello con cui si interfacciano (l area di ingresso dal parcheggio, la strada principale, l'area a comune e il fosso). L'intervento persegue i seguenti obiettivi: Piante per la separazione degli orti Issopo Santoreggia Salvia in varietà Rosmarino semiprostrato Lavanda stecade Elicriso Ruta Santolina Finocchio Maggiorana Origano Menta (con discrezione essendo infestante) Dragoncello (quello autoctono senese); 16

IL NUOVO ASSE TRASVERSALE e RIQUALIFICAZIONE DELLA STRADA ESISTENTE NUOVO ASSE TRASVERSALE Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo asse trasversale e la riqualificazione della strada esistente di accesso agli orti. L'intervento prevede: L'obiettivo generale è quello di favorire l'accessibilità e la fruibilità dell'area e rafforzare la vocazione di parco urbano degli orti. Il nuovo asse connetterà gli orti con il percorso pedonale Piero Calamandrei. > realizzazione di una passeggio per superare il fosso esistente e il dislivello tra il piano degli orti e e il passaggio Piero Calamandrei; il dislivello inferiore a 2,0 m complessivi sarà superato con lievi movimenti terra e formazione di rampe sul lato del percorso pubblico-attrezzato; Il nuovo percorso, esclusivamente pedonale, verrà realizzato in posizione baricentrica rispetto all'area in corrispondenza di un viottolo esistente di accesso agli orti interni (lato nord-ovest della strada esistente), dell'area individuata come spazio comune e del teatro all'aperto all'interno del boschetto. > allargamento del viottolo esistente fino al raggiungimento di una larghezza per il passaggio di 1.5 m eslcuso lo spazio per la messa a dimora di siepi di varie essenze e dimensione; la lunghezza complessiva del percorso è di circa 30 m; La strada esistente continuerà ad essere l'unico accesso carrabile di servizio agli orti per il solo carico-scarico dei materiali per la conduzione degli orti e la gestione dell'area. > riorganizzazione dello spazio di innesto dell'asse trasversale con la strada principale; nello slargo già esistente (sul lato nord-ovest della strada) sarà collocata una scultura, una sorta di totem, per segnalare la centralità del luogo all'interno degli orti; sull'altro lato della strada sarà predisposta l'area a comune polivalente, per attività di laboratorio e sperimentazione all'aperto; STRADA ESISTENTE L'intervento sulla strada esistente di circa 130 m di lunghezza prevede: > il restringimento dell'attuale carreggiata, che risulta sovradimensionata rispetto sia per l'uso che per il contesto di riferimento; la strada con una larghezza di circa 6 m lungo tutto il suo sviluppo era nata come percorso di cantiere per il passaggio di mezzi pesanti; Progetto: schema generale Vista del nuovo asse dal Passaggio P. Calamandrei > la sistemazione e regolarizzazione della superficie di transito tramite stesa di pietrisco e compattazione con rullo per uno spessore massimo di 20 cm; la strada sarà sagomata in modo tale da avere una pendenza trasversale di circa il 2% tale da consentire un rapido deflusso delle acque meteoriche; per il contenimento laterale del pietrisco verranno posizionate delle traversine ferroviarie bonificate con dimensioni 15x25x250 cm; > realizzazione di scoline laterali per il deflusso acque meteoriche che saranno ricavate all'interno dell'attuale spazio della carreggiata di circa 6 m; le scoline esistenti sono infatti discontinue e si sviluppano soltanto sul lato sud-est della strada; Nuovo asse: superamento del fosso,prolungamento e allargamento del viottolo esistente Area comune Teatro all'aperto 17

IL PERCORSO DI SCULTURE Il progetto prevede anche un percorso di sculture all'aperto che coinvolge l'area degli orti e del boschetto. L'intervento, che rientra tra le azioni di valorizzazione del luogo, evidenzia la dimensione multisettoriale del progetto, che partendo dagli orti ha connesso i temi ambientali e paesaggistici con quelli sociali e culturali in senso ampio, compresa l'arte. In questo modo l'integrazione tra il tema degli orti e quello di parco urbano amplia la frequentazione dell'area, che da luogo esclusivo diventa accessibile a tutti, con l'opportunità di scambi e interazione tra la comunità degli orti e fruitori del parco. L'iniziativa nasce dal coinvolgimento di un gruppo di artisti locali, che ha deciso di sostenere l'azione di riqualificazione dell'area, promossa da alcuni anni dall'associazione il boschetto con il contributo del comune e altri soggetti pubblici e privati, proponendo delle opere/istallazioni che nascono da un dialogo con il luogo e dal confronto con temi che vanno del lavoro agricolo al riciclo/riuso dei materiali etc. In questa fase sono previste 7 istallazioni che saranno collocate all'ingresso degli orti e lungo la strada interna, compresa la zona dove verrà realizzato il nuovo asse trasversale e l'area comune. 3 - "Insieme" (altezza circa 3 m), Turi Alescio 4 - "Ci metto la faccia" (blocco di pietra), Alessandro Fragapane 1 "Costruzione di forassite" (altezza circa 3 m), Giuseppe Ciani 2 - L'eta dell'oro" (circa 1,5 m per 3,0 m), Monica Minucci e Francesco del Casino 5 - Scrivere nel cielo (materiali compositi), Maurizio Masini 7 - In volo", Anton Ndoja 6 - "Lavoro duro" (pittura su pietra), Renato Ferretti 18

CONFORMITA' DELL'INTERVENTO CON I CONTENUTI DELLE SCHEDE DEL PIT Valutazione dell'intervento in relazione alle motivazioni del vincolo L'area degli orti ha mantenuto il carattere agricolo originario e insieme al boschetto (presente nelle foto aeree del 1954) il valore ambientale e paesaggistico oggetto del vincolo del DM 29/10/1965. Gli orti oggetto dell'intervento non presentano una connessione visiva diretta con il centro storico, infatti l'area su cui si estendono si trova all'interno di una vallecola. Per queste ragioni l'intervento non interferisce con una delle motivazioni del vincolo finalizzato alla tutela delle viste da e verso il centro storico di Siena. Coerenza con le prescrizioni contenute nelle schede del PIT, sezione 4, disciplina degli immobili e delle aree di notevole interesse. punti 2.c.1-3 (struttura ecosistemica/ambientale) L'azione all'interno dell'area degli orti procede per micro-interventi che vanno nella direzione di mantenere inalterato l'uso dell'area e preservare e rafforzare il sistema ambientale esistente, caratterizzato dai seguenti elementi: ampie aree ortive; siepi basse lungo le recinzione degli orti; vegetazione ripariale lungo il fossato (lato nord-ovest); piccole pozze/stagni all'interno degli orti; presenza di piante camporili. Il progetto si pone tra gli obiettivi la conservazione e valorizzazione di tali elementi, che oltre a caratterizzare paesaggisticamente l'area rappresentano una vera e propria rete ecologica, che tutela e favorisce la biodiversità del luogo. > la valorizzazione di tecniche di coltivazioni di tipo naturale; > una maggiore attenzione e cura dell'area; In merito invece alla dimensione sociale gli effetti attesi sono: > formazione di un luogo di aggregazione e attrazione per l'approfondimento di temi ambientali e legati all'orticoltura e per momenti di svago e tempo libero; > una maggiore frequentazione e vitalità nell'area per la presenza degli orti e per la dimensione di parco urbano; MITIGAZIONE DELL'IMPATTO DELL'INTERVENTO L'attivazione dell'intervento rappresenta un elemento di mitigazione ambientale e paesaggistica dell'area in quanto consente la riqualificazione e valorizzazione del luogo rimuovendo le possibili condizioni di degrado legate all'abbandono, alla scarsa manutenzione e all'assenza di una gestione e controllo di spazi di interesse pubblico. punti 3.c.5 (struttura antropica) In coerenza con i contenuti della scheda gli interventi all'interno degli orti perseguono i seguenti obiettivi: > realizzazione/ di un'area di servizio per attività sociali e di interesse pubblico legato alla comunità degli orti; > istallazione/auto-costruzione di manufatti di servizio agli orti (bagni, locale attrezzi, serra, spazio polivalente, tettoie per attività all'aperto); si tratta di strutture di piccole dimensioni, realizzate o rivestite con materiali naturali e completamente reversibili; > uniformità dei materiali privilegiando l'impiego di quelli naturali/riciclati; > miglioramento della fruibilità pedonale dell'area; > riqualificazione di un'area rurale interstiziale e mantenimento delle pratiche agricole/orticole presenti al suo interno; EFFETTI CONSEGUENTI ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO Gli effetti attesi nel medio-lungo periodo riguardano sia l'aspetto ambientale e paesaggistico che quello sociale. Per quanto riguarda i primi due aspetti gli effetti sono: > la conservazione e valorizzazione del contesto ambientale e paesaggistico; 19