Iniziamo il tempo di Avvento con



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Transcript:

A cura dell Ufficio per il Coordinamento della pastorale della diocesi di Chioggia. Inserto di Nuova Scintilla del 29 novembre 2009 Editoriale Natale senza crisi Iniziamo il tempo di Avvento con l ormai tradizionale inserto curato dalla Caritas Diocesana nel quale non ci occuperemo questa volta delle iniziative e delle varie occasioni di solidarietà che nelle parrocchie LEGGERE LA REALTÀ POVERTÀ E CRISI 2 CENTRI DI ASCOLTO IN DIOCESI VALIDE OPPORTUNITÀ 3 POLITICHE PER I LAVORATORI RIQUALIFICAZIONE 4 INCLUSIONE SOCIALE PER DETENUTI SECONDA STELLA... 5 CONSULTORIO FAMILIARE DENTRO LE STORIE DELLE FAMIGLIE 6 UN GIOCO D AZZARDO ETICO? INUTILE E DANNOSO 7 DIRITTI DELL INFANZIA BAMBINI E GIOCO 7 CALENDARIO E SUSSIDI 8 e nei Comuni della Diocesi si organizzano in questo periodo. Natale è la Festa di tutti, si scambian gli auguri e i regali, si baciano i belli e i brutti recitava una canzone di Pierangelo Bertoli qualche generazione fa. In realtà molte famiglie vivranno questo tempo di Avvento e di Natale con qualche preoccupazione in più rispetto ai Natali precedenti. La crisi, partita come crisi finanziaria, è diventata crisi lavorativa e oggi sta diventando crisi sociale. Anzi, a dire il vero, la crisi sociale riassume in sé tutti i tre aspetti. Questo numero di In.Con.Tra. non centrerà la sua attenzione su balocchi e presepi e non darà indicazioni liturgiche per la Messa di mezzanotte. Più semplicemente e più realisticamente tenterà, con i mezzi e gli strumenti che in questi anni la Caritas si è data, di illustrare cosa si sta facendo in Diocesi per aiutare le persone e le famiglie in difficoltà. Sul tempo della crisi che è tempo di prova ho chiesto a Francesco Marsico, Vicedirettore di Caritas Italiana, un testo introduttivo che, facendo riferimento all ottavo Rapporto Caritas-Zancan sulla povertà in Italia, illustrasse i dati raccolti e i risultati emersi. Nella seconda parte, che riporta il titolo Le forme della Solidarietà, saranno brevemente illustrate le azioni poste in essere dalla Caritas Diocesana nel territorio: in primis il Microcredito, il Fondo di Solidarietà e ultimamente l inizio di strutturazione del Fondo antiusura, attraverso l apertura dei Centri di Ascolto. Gli articoli sono rispettivamente dei volontari di Chioggia e Porto Viro. Alla dott.ssa Silvia Bassan, presidente della Cooperativa Titoli Paralleli (altro soggetto del sistema Caritas ), abbiamo chiesto di illustrarci una particolare forma di aiuto alle persone e alle famiglie che vivono il problema della fuoriuscita di un loro componente familiare dal lavoro. Nel tempo di assenza di lavoro è possibile inserirsi in corsi di formazione professionale per acquisire competenze e avere più opportunità al ritorno lavorativo. Uno degli aspetti che in questi ultimi anni hanno interessato la Caritas è stata la situazione di persone che, uscite dal carcere, si sono ritrovate a reinserirsi in un territorio per molti aspetti impreparato a questo tipo di accoglienza. Grazie ad un contributo derivato dall otto per mille nazionale, la Caritas Diocesana di Chioggia inizierà in collaborazione con l Uepe (Ufficio Esecuzione Penale Esterna) un progetto di reinserimento: l articolo è di Massimo Guglielmo che ha preparato il progetto e che proviene come formazione dal volontariato carcerario. Al nostro Consultorio Familiare Diocesano è stato poi chiesto di relazionare sui primi mesi di attività e di aiutarci a capire quali sono state le problematiche affrontate: vedremo come anche il lavoro consultoriale coglie questo tempo di crisi economica e sociale. Infine una riflessione sulla pericolosa china del gioco d azzardo camuffato di solidarietà e un esperienza, invece, sul diritto al gioco promossa dalla cooperativa Titoli Minori in occasione del 20 anniversario della Convenzione sui diritti dell Infanzia. In conclusione - insieme al consueto Calendario diocesano - un cenno al Materiale di Avvento che è stato messo a disposizione dei parroci. Forse è già abbastanza. don Marino Callegari

2 Leggere la realtà guardandosi attorno Povertà e tempo di crisi incontra Capire effettivamente a che punto è la crisi economica nel nostro paese non risulta facile. Ovviamente il superamento dei rischi connessi alla componente finanziaria della crisi ha reso possibile tirare, almeno parzialmente, un sospiro di sollievo. Le banche italiane sembrano avere superato i rischi maggiori e ovviamente la comunicazione ufficiale enfatizza alcuni segnali di ripresa, pure timidi, rispetto ad un aumento di alcune tipologie di consumi. Ma per avere una sensazione realistica non si possono guardare solo i dati statistici: la crisi va letta girando per le vie del nostro paese, guardando dentro gli esercizi commerciali, per le strade dei distretti industriali, ascoltando le speranze e i timori degli imprenditori e delle famiglie. Ogni territorio sta vivendo questa crisi in forme diverse, a partire dalle difficoltà relative alla propria vocazione produttiva specifica. Inoltre, a causa di un sistema di ammortizzatori e di protezione sociale di tipo categoriale, che produce rilevanti iniquità, pur in presenza dello stesso rischio di perdita del lavoro, si delinea un panorama di situazioni personali fortemente differenziato. La cassa integrazione che è strumento di sostegno alle imprese e solo indirettamente ammortizzatore sociale è garantita solo ad una parte dei nostri lavoratori. Stesso discorso si può fare sul sussidio di disoccupazione, che non tutela in maniera uniforme i percorsi professionali ed è comunque uno strumento con un limite temporale di erogazione. L assenza di forme di reddito garantito o minimo nel nostro paese, a differenza della stragrande maggioranza dei paesi dell Unione europea, fa sì che un lavoratore - non solo precario possa precipitare da una situazione di stabilità lavorativa alla totale assenza di reddito, senza che forme di sostegno possano intervenire in suo soccorso. La crisi, in questo senso, non produce nuovi poveri ma mostra come il nostro sistema di welfare sia iniquo, incompleto e inefficace. Le misure messe in campo dal Governo nella scorsa legislatura erano anch esse o temporanee (come il bonus famiglia, non rifinanziato per il 2010), o parziali come la Carta acquisti (il cui accesso è limitato con vincoli connessi all età dei destinatari). La prossima finanziaria confermerà solo i bonus energia e la Carta acquisti: molte famiglie italiane dovranno affrontare se sfuggite alle larghe maglie del nostro welfare da sole e a mani nude gli effetti della crisi. La povertà del nostro paese quindi non è mutata a causa della crisi, sta soltanto spingendo più in basso nella scala sociale alcuni e rendendo più fragili le condizioni di vita di altri. I dati Istat inerenti il 2008, riguardanti la povertà relativa, ci segnalano non solo che oltre l 11% delle famiglie italiane sono povere, ma che quasi l 8% è appena sopra a questa soglia. Il nostro paese ha bisogno di politiche sociali adeguate di contrasto alla povertà contestualmente a un diffuso impegno nel contrasto degli effetti della crisi. Il Prestito della Speranza, promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana è, in questo senso, un segno certamente non esaustivo che evidenzia la necessità di una responsabilità diffusa che le diocesi e le comunità cristiane a partire dalle proprie risorse si stanno assumendo rafforzando le proprie attività ordinarie o mettendo in campo iniziative nuove. E da qui, riaprire un cammino di riflessione su una economia capace di rispondere ai bisogni dell uomo e che non sia strumento di ineguaglianza e di sfruttamento: l Enciclica Caritas in veritate è un importante stimolo a continuare a cercare, nell opacità di questo tempo, strade inedite di carità e giustizia. Anche la Caritas diocesana di Chioggia con le sue iniziative s inserisce nel lavoro che le Caritas in Italia stanno implementando nel territorio. Ho accennato al Prestito della Speranza ma anche alle varie forme di Microcredito e di Fondi di Solidarietà che sono presenti nelle proposte di molte Caritas. Francesco Marsico Vice direttore di Caritas italiana (nella foto)

incontra 3 Il Centro di ascolto vicariale a Chioggia e il Microcredito Opportunità importanti! L esperienza di Porto Viro Per le famiglie Numerose sono state le persone e le famiglie che in queste ultime settimane si sono presentate al Centro di Ascolto della Caritas Diocesana presso le opere parrocchiali di Scalon a Porto Viro. Il Centro collabora con la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo ad un progetto denominato Fondo straordinario di solidarietà, volto a sostenere le famiglie residenti nelle province di Padova e Rovigo che, a causa dell attuale congiuntura, si trovano in una situazione di difficoltà dovuta alla mancanza di lavoro. Il fondo è destinato a fornire una concreta risposta in termini economici e di accompagnamento sociale a quelle persone che non sono in grado di mantenere dignitosamente se stessi e al propria famiglia e non risultino protetti, o non lo siano sufficientemente, da tutele sociali o forme di assistenza pubblica. I volontari della Caritas sono entrati in contatto con le realtà più disparate. Molte le donne separate o divorziate con un figlio che, licenziate, hanno perso l unica fonte di sostentamento; infatti l ex marito o convivente di rado collabora al mantenimento del minore; si appoggiano ai genitori anziani che spesso percepiscono pensioni irrisorie. Sono le persone più provate e scoraggiate, convinte che sarà molto difficile un loro inserimento Da alcuni mesi la Caritas diocesana ha avviato un Centro di Ascolto a Chioggia, in Calle Cesare Battisti. Il Centro di ascolto è uno strumento di accoglienza e di accompagnamento per le persone che vivono uno stato di disagio. Chi ascolta e chi viene ascoltato, ciascuno con il proprio ruolo, sono coinvolti in un progetto per cercare insieme le soluzioni più adeguate e lenire il disagio espresso da chi ha bisogno di aiuto. Il Centro si prende carico delle storie di sofferenza, orientando verso una rilettura delle reali esigenze, fornendo - se possibile - una prima risposta alle necessità più urgenti, accompagnando nelle difficoltà chi non sa trovare punti di riferimento. L ascolto delle persone è il cuore della relazione ed è anche il primo passo per entrare in contatto con il territorio nella realizzazione di reti solidali pubbliche e private. All interno del Centro di Ascolto opera anche un servizio di microcredito, attraverso il quale si offre l opportunità di piccoli crediti finanziari a persone e famiglie che, essendo prive di sufficienti garanzie, si trovano momentaneamente in situazioni precarie oppure hanno intenzione di sviluppare un attività lavorativa autonoma. La connessione tra Centro di Ascolto e microcredito è quanto mai opportuna per meglio analizzare le situazioni critiche e per dare credibilità e fiducia alle persone superando la logica bancaria del profitto economico. Gli operatori del Centro hanno effettuato un percorso formativo mirato a sapere sviluppare relazioni e cogliere le complessità che spesso si nascondono nelle richieste di aiuto. La capacità di entrare in rapporto con le necessità delle persone, nella loro integralità, si sviluppa attraverso l esperienza diretta; certamente ciò richiede tempo e passione, oltre che competenze. Ma l essere volontari permette di anteporre alla richiesta di aiuto la persona stessa, ed è proprio in questo che consiste l originalità del servizio offerto dal Centro di Ascolto: dare voce a individui concreti, protagonisti di una specifica storia intrisa di aspirazioni, delusioni, sofferenze, e speranze. Bruno Perini e Lucia Bellemo nel mondo del lavoro, in una realtà come quelle bassopolesana che offre scarsissime possibilità alle donne e comunque sempre in un contesto precario: addette alle pulizie, cameriere nei fine settimana, bariste durante la stagione estiva presso le strutture alberghiere di Rosolina Mare e Albarella. In tutto il Delta si sente la crisi del settore tessile che ha portato in poco tempo alla chiusura quasi totale dei laboratori artigianali. Poco rassicurante è anche la situazione in quelle famiglie monoreddito dove il capofamiglia, che ha perso il lavoro, ha un età matura e i figli sono ancora minorenni. Sono convinti che il mercato del lavoro punterà in futuro soprattutto sui giovani e anche se provvisti di competenze e professionalità si sentono emarginati e frustrati; sarebbero disposti a qualsiasi sacrificio pur di vedere i propri figli terminare gli studi: questa è l ossessione di tutti i genitori coinvolti in questa situazione. Le coppie giovani e senza reddito sono costrette a chiedere aiuto ad amici e parenti per pagare bollette e affitti; chiedono alla Caritas di intercedere presso i Comuni interessati, perché siano sospese in questo momento di difficoltà le imposte locali. Rattrista il fatto che non si parli di mettere al mondo figli; fra loro anche diplomati e laureati pronti a trasferirsi in realtà più forti economicamente. Pochissimi gli extracomunitari che si sono presentati al Centro per chiedere l accesso al Fondo. Una situazione quindi da monitorare continuamente per non perdere la percezione di una realtà che le persone vivono quotidianamente e dalla quale siamo interpellati come cittadini e come credenti. Antonio Marangon

4 Proposte dalla Regione Veneto: politiche attive per i lavoratori incontra Riqualificazione e reimpiego Con la DGR 1757 del 16/06/2009 la Regione Veneto dà l avvio al progetto Interventi di politica attiva per il reinserimento, la riqualificazione, il reimpiego dei lavoratori del sistema produttivo colpito dalla crisi economica, inserito nel più ampio programma Obiettivo Competitività regionale e occupazionale del Fondo Sociale Europeo. Si tratta di un insieme di attività di orientamento e formazione (politica attiva) destinate alla persone che usufruiscono della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (politica passiva) per aiutarle a trovare una nuova occupazione o per rientrare nel proprio posto di lavoro con maggiori competenze soprattutto nell ambito dei diritti dei lavoratori, sicurezza, comunicazione. Il Fondo Sociale Europeo, lo Stato Italiano e la Regione Veneto intendono, con queste misure, non solo tutelare un reddito minino ai dipendenti colpiti dalla crisi economica, ma anche offrire loro gli strumenti di crescita personale a difesa della propria occupabilità. A rendere possibile la realizzazione delle politiche attive per il lavoro ci pensano gli organismi di formazione accreditati dalla Regione. Nei territori di Chioggia e Cavarzere tra gli altri, segnaliamo Irecoop Veneto che attraverso un suo partner il C.C.S. Consorzio Cooperative Sociale ha coinvolto la cooperativa sociale Titoli Minori di Chioggia e la cooperativa Emmanuel di Cavarzere nelle operazioni di concreta erogazione del servizio. In particolare le due cooperative hanno messo a disposizione alcuni locali delle loro sedi operative perché possano essere i luoghi dei colloqui di orientamento, dei percorsi formativi di gruppo e delle attività individuali rivolti ai lavoratori con particolari esigenze. Le cooperative inoltre hanno collaborato con Irecoop e C.C.S. nell individuazione sul territorio delle figure professionali da coinvolgere su questo progetto; tenendo presenti le competenze necessarie e cioè disponibilità all ascolto, capacità di analizzare le situazioni e i bisogni, buona conoscenza degli strumenti informatici predisposti dalla Regione Veneto, Titoli Minori ed Emmanuel hanno saputo individuare un équipe di lavoro operante sia su Chioggia che su Cavarzere in grado di gestire nei modi e nei tempi adeguati l elevato numero di richieste (sono più di cento infatti le persone in CIGS nei due comuni inviate dalla Regione Veneto a Irecoop Veneto). Silvia Bassan Per i Vicariati di Loreo e Porto Tolle: CENTRO DI ASCOLTO per Microcredito e Fondo di Solidarietà: Ogni Lunedì presso la Parrocchia di Scalon dalle 17,00 alle 19,00. Per i Vicariati di Chioggia, Pellestrina, Sottomarina e Cavarzere: CENTRO DI ASCOLTO (e Microcredito): A Chioggia, Via Cesare Battisti, 289 (ex consultorio): Mercoledì ore 9,30 11,30; Venerdì 15,00 17,00.

incontra 5 Progetto di inclusione sociale per detenuti che risiedono nel territorio in cui opera la Caritas di Chioggia Seconda stella a destra La Caritas Diocesana di Chioggia ha presentato, in occasione della progettualità dell otto per mille annualità 2009, in collaborazione con la Cooperativa Sociale Titoli Paralleli di Adria (Ro), un progetto rivolto a persone residenti in misura restrittiva nella diocesi di Chioggia. Seconda stella a destra è un progetto di inclusione sociale rivolto alle persone detenute del territorio della Caritas di Chioggia, recluse nelle carceri venete in particolar modo negli Istituti di pena di Venezia e Rovigo. L idea nasce dal tentativo di dare una reale risposta alle numerose richieste pervenute alla Caritas diocesana, in particolar modo dall Uepe (Ufficio di Esecuzione penale esterna) di Venezia. Il progetto si prefigge di sviluppare percorsi di reinserimento sociale favorendo la ricollocazione lavorativa come strumento di integrazione nel territorio di appartenenza, creando percorsi alternativi al carcere di autonomia e recupero attraverso attività occupazionali. Formazione, lavoro e reinserimento sono le specificità che il progetto si pone come obbiettivo. Se da una parte il tentativo sarà quello di creare tavoli di confronto con le associazioni di categoria e con le agenzie territoriali che si occupano di inserimento lavorativo, dall altra con la collaborazione fattiva della cooperativa Titoli Paralleli si cercherà di creare vere e proprie opportunità di formazione al lavoro in tre ambiti specifici: la conduzione di un bar, attività di pulizia e attività di assemblaggio. La Cooperativa infatti per la progettualità mette a disposizione non solo i contenitori lavorativi che già ha in essere ma anche competenze specifiche maturate e specializzate negli ultimi cinque anni di vita. Naturalmente il progetto prevede il continuo confronto con gli uffici competenti del Ministero di grazia e giustizia. Non è certo fuori luogo occuparsi di detenzione in un territorio che di fatto non accoglie Istituti di Pena, considerando che in ogni caso persone attualmente detenute che afferiscono al nostro territorio a fine pena dovranno riconfrontarsi con la nostra realtà, una realtà che, oggi come non mai, presenta un tessuto sociale e culturale di difficile impatto soprattutto lavorativo. L accompagnamento al reinserimento vuole essere uno strumento di valorizzazione della persona, in ogni caso nel tentativo di farla riappropriare dell identità e dello status che il carcere giorno dopo giorno annienta senza speranze. Attraverso questa progettualità si cercherà anche di sensibilizzare la parte delle imprese, aziende, cooperative, industrie che operano nel nostro territorio e che possono dare una risposta concreta dopo il periodo di formazione svolto dalla cooperativa. Il percorso progettuale diventa garante e propedeutico ad una proposta di lavoro reale che possa dare stabilità e garanzia per il futuro. Massimo Guglielmo

6 incontra Notizie dal Consultorio diocesano Essere dentro le storie delle famiglie Da circa sei mesi il Consultorio Diocesano ha ripreso con regolarità l attività di sportello con la presenza stabile di un operatore e di una équipe che ha permesso anche l autorizzazione alla consulenza da parte dell Ente pubblico (in questo caso l Aulss). Cosa è emerso di significativo in questo primo spazio di tempo? Possiamo dire che anche il Consultorio in un certo senso si è scontrato con la crisi, perché ha di fatto intercettato situazioni familiari che avevano sullo sfondo non solo una crisi di coppia e/o di relazione, ma anche di mancanza di lavoro, di povertà economica, di poca progettualità per il futuro. Possiamo suddividere i casi ascoltati e le problematiche affrontate su tre sfondi. 1. Una sofferenza psicologica e relazionale. Sono questi i casi, inviati dai parroci (pochi) e da altri enti pubblici, che chiedono di essere ascoltati riguardo incomprensioni e conflitti che avvengono all interno del nucleo familiare. È una sofferenza che riguarda le prime difficoltà della vita matrimoniale affrontata forse con troppa fretta e superficialità. O una sofferenza legata ai figli adolescenti che si vorrebbero avere sempre bambini sono le sofferenze dei distacchi. Queste storie sono legate a contesti familiari non sempre deprivati: sono famiglie normali che affrontano problemi che sentono essere più grandi di loro. 2. Una sofferenza legata ad una situazione di disagio sociale e di emarginazione. Il Consultorio Diocesano ha affrontato casi e situazioni che avevano la loro origine prossima o remota in situazioni e condizioni di povertà e di deprivazione materiale. È una sofferenza dovuta a molteplici fattori scatenanti: la perdita del posto di lavoro in una famiglia monoreddito obbliga il coniuge più debole (in genere la donna) alla ricerca di un lavoro mal pagato e saltuario. La precarietà e l incertezza per il futuro diventano ulteriore motivo di crisi all interno della coppia e con i figli. È in questa particolare dimensione della vita familiare che giungono la richieste di informazioni sulla procedura della separazione e del divorzio. 3. Infine abbiamo le richieste di informativa sulle separazioni da coppie che non sono state interessate da problemi economici ma che arrivano al Consultorio con l idea abbastanza precisa di conclusione della loro esperienza matrimoniale. Come si può notare il soggetto famiglia non è una entità astratta che si rapporta ai servizi (pubblici e privati) del territorio per questioni di principio e di metodo: le famiglie sono attraversate da una crisi non solo spirituale e morale, ma anche materiale di prospettiva e di significato per il futuro. Su questo dovrà pensare e riflettere anche la nostra Chiesa Locale per rendere significativa e professionale la presenza di strumenti come il Consultorio che restano dei punti di riferimento per persone e famiglie in difficoltà. Claudia Caser e Boscolo Giuditta

incontra 7 Quando il gioco finge di essere etico : il poker on line per l Abruzzo... Solo indebitamenti inutili! Cifre da capogiro, che possono cambiare la vita. Il sogno del pensionato, del cassaintegrato, del precario, del disoccupato: vincere al gioco d azzardo e diventare ricco. Non è solo lecito sperarlo, dato che l immaginario collettivo è continuamente alimentato da un apparato pubblicitario nel quale la sfortuna di una vita può improvvisamente finire. Il governo, con una norma contenuta nel decreto per la ricostruzione in Abruzzo, incentiva il poker on line autorizzando la formula veloce di scommesse senza limiti. Per conquistare i gonzi nuovi adepti dell azzardo etico si moltiplicano le iniziative che vedono protagonisti personaggi del mondo dello spettacolo e dello sport. Nel maggio scorso La7 ha trasmesso il torneo televisivo con dei bei personaggi che esemplificano tutto 20 anni dalla Convenzione sui Diritti dell Infanzia Bambini e...gioco Il 20 novembre in occasione del 20 anniversario della Convenzione Internazionale sui Diritti dell Infanzia la cooperativa Titoli Minori, da dieci anni vicina e attenta ai bisogni ed esigenze dei minori, ha organizzato per la cittadinanza e i bambini l iniziativa Diritti a giocare. La giornata rappresenta un appuntamento importante e sentito dalla cooperativa che da tre anni organizza in tale data eventi di sensibilizzazione e valorizzazione del mondo dei più piccoli. Gli anni scorsi sono stati realizzati esibizioni e spettacoli di canto e ballo dove i grandi protagonisti erano i bambini, quest anno l iniziativa è stata duplice: un momento di gioco per i bambini della città, in cui educatori professionali hanno promosso il diritto al gioco proponendo gare e giochi di gruppo per bambini e un momento dedicato ai genitori sul tema del gioco con i propri figli, relatrice d eccellenza la dott.ssa Lorella Ciampalini, direttore dell U.O Materno Infantile Età Evolutiva e Famiglia dell Asl 14. In un lo spessore culturale del made in Italy : Titti, Lillo, lo sciatore Giorgio Rocca, Tomas De Gaspari degli Zero Assoluto e un vecchia conoscenza dell azzardo: Pupo. Montepremi finale 150.000,00 euro consegnati alla Protezione Civile. A Sanremo stesso copione: a margine dell European poker tour evento mondiale di primissimo piano per i giocatori di poker - è andato in scena un evento collaterale di beneficenza con la partecipazione di personaggi dello sport e della Tv. Gigi Buffon, giocatore d azzardo pentito, ha sponsorizzato un sito di poker on line per sostenere un progetto a favore dei bambini argentini: all evento erano presenti Giorgio Panariello, Paolo Brosio, i ciclisti Michele Bartoli e Alessandro Petacchi, secondo il consolidato sodalizio sport-tv. Non è un caso che molti siti di poker on line non parlino più di azzardo ma di poker sportivo, un cambio di mentalità veicolato anche attraverso le maratone di solidarietà. Eppure secondo la Consulta Nazionale delle Fondazioni Antiusura, il gioco non vale la candela. Non solo si rischia di favorire l indebitamento delle famiglie, ma si sottraggono risorse ai consumi, quindi alla produzione, quindi alla tassazione, producendo minori entrate per l erario. Di quei 55 miliardi annui che, secondo le stime, gli italiani spenderanno, al netto delle spese di gestione, solo 7 miliardi finiranno nelle casse dello Stato. Se invece i nostri concittadini spendessero la stessa cifra nell acquisto di beni e servizi, metterebbero in moto un ciclo virtuoso dal quale lo stato ricaverebbe tra Irpef e Irap almeno 40 miliardi di euro. Daniela Palumbo clima partecipato, ma in modo quasi confidenziale, la dott.ssa Ciampalini con il suo modo semplice e diretto ha fatto una prima descrizione dei Diritti del Fanciullo per poi soffermarsi sull importanza del gioco per la costruzione dell identità, della personalità, delle potenzialità, del futuro del bambino. Chi si vuole bene gioca dice la relatrice; il gioco ha la grande capacità di permettere la rappresentazione di tanti mondi possibili da costruire, distruggere e ricostruire sperimentando la relazione con il mondo in cui si vive: Il gioco rende magico, possibile l incontro con il mondo. Nelle regole del gioco si imparano le regole della vita, per questo c è bisogno che vicino al bambino che gioca in alcuni momenti ci sia un adulto, che lo guidi in quest esperienza facendo squadra. Ruolo dell adulto è quello di mediatore, che insegna, giocando, ad affrontare i conflitti e le paure che fanno parte di ogni uomo. Non solo quindi consigli pratici, che chi ha assistito al convegno magari ha subito messo in pratica a casa con i bambini, ma anche possibilità di usare questi spunti di riflessione per creare altri momenti di incontro con i propri figli. Un occasione davvero preziosa per i genitori di Chioggia. Valeria Tiozzo

8 incontra Calendario delle attività pastorali diocesane Nel mese di dicembre 2009 Giovedì 3: ore 20.30, in Seminario, Lezione Scuola di formazione teologica (Boscolo A.); ore 21, Preghiera vocazionale a Chioggia (san Francesco), a Ca Tiepolo, a Pellestrina (Santuario). Sabato 5: a sant Anna, Ritiro Spirituale Religiose Tempi forti. Lunedì 7: ore 18, a Brondolo, Ammissione di Simone Doria tra i candidati all Ordine sacro. Martedì 8: ore 15, a Boccasette, Ammissione di Yacopo Tugnolo tra i candidati all Ordine sacro. Giovedì 10: a S. Anna, Assemblea Apostolato della Preghiera 1a giornata; ore 20.30, in Seminario, Lezione aperta Scuola formazione teologica. Venerdì 11: a s. Anna, Assemblea Apostolato della Preghiera 2a giornata. Sabato 12: Masci Arrivo luce di Betlemme; Giovani AC uscita di Avvento. Domenica 13: ore 10, a s. Anna, Incontro del Vescovo con operatori sociopolitici-amministrativi. Martedì 15: ore 20.30, in Seminario, Lezione Scuola formazione teologica (Tosello); ore 20.30 incontro della Caritas vicariale di Ca Venier. Mercoledì 16: ore 21, in Seminario, Preparazione esperienza OPSA. Giovedì 17: ore 9, a s. Anna, Ritiro spirituale del clero; ore 19.30, in Centro Parrocchiale della Cattedrale, Giovedì d ACì; ore 20.30, in Seminario, Lezione Scuola formazione teologica (Boscolo A.). Venerdì 18: ore 20.45, a s. Giusto-Donada, Il Vescovo incontra i giovani: Maria e il suo sì. Domenica 20: dalle 10 alle 19, a Chioggia, Masci Natale in piazza. Lunedì 21: ore 21, chiesa s. Francesco, Masci - Rosario della pace e consegna della luce di Betlemme a tutti. Martedì 22: ore 21, chiesa di s. Giacomo, Agesci e Masci Veglia di Natale attorno alla luce di Betlemme. Reperibili presso la sede Caritas (calle Seminario 740, tel 041403066) Sussidi per l Avvento Nelle foto due dei sussidi proposti e già distribuiti dalla Caritas per accompagnare bambini e famiglie in un Avvento di fraternità. Fascicoli, cassettine, manifesti ed altro materiale sono reperibili ancora presso la sede diocesana.