Relazione Sanitaria Regione Lazio Anno 2011 V 1.0



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DIREZIONE PROGRAMMAZIONE E RISORSE DEL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE Relazione Sanitaria Regione Lazio Anno 2011 V 1.0

SOMMARIO 0 Introduzione...5 0.1 Scopo del Documento... 5 0.2 Sintesi e Struttura dei Contenuti... 5 0.3 Fonti e Rappresentazione dei Dati... 5 0.4 Ringraziamenti... 6 1 Contesto...7 1.1 La struttura demografica... 7 1.1.1 Popolazione per classi di età...10 1.2 Condizioni di Salute... 11 1.2.1 Accesso degli anziani alle cure sanitarie...11 1.2.1.1 Il contesto demografico...11 1.2.1.2 Il Ricorso al Pronto Soccorso...13 1.2.2 La sorveglianza delle malattie infettive...15 1.2.3 Le vaccinazioni in età pediatrica...17 1.2.4 La vaccinazione antinfluenzale...19 1.3 Comportamenti Collegati alla Salute... 21 1.3.1 Il Campione...22 1.3.2 Attività Fisica...22 1.3.3 Comportamenti Sedentari...24 1.3.4 Abitudini Alimentari e Stato Nutrizionale...27 1.3.4.1 Frequenza e Regolarità dei Pasti...28 1.3.4.2 Consumo di Frutta e Verdura...29 1.3.4.3 Consumo di dolci e bevande gassate...31 1.3.4.4 Stato Nutrizionale...33 1.3.5 Comportamenti a rischio...34 1.3.5.1 Uso di sostanze...34 1.3.5.2 Conclusioni...39 1.3.6 Infortuni e Malattie da Lavoro...40 1.3.6.1 Introduzione...40 1.3.6.2 Elementi di Contesto Occupazionale...40 1.3.6.3 Infortuni sul Lavoro...41 1.3.6.4 Malattie Professionali...43 1.3.7 Incidenti Domestici...44 1.3.8 Incidenti Stradali...46 1.4 Organizzazione Regionale... 48 1.4.1 Quadro generale...49 1.4.2 Ripartizione dei Posti Letto per Aziende Sanitarie...50 1.5 Il Personale del SSR... 51 1.5.1 Personale dipendente per azienda sanitaria e per ruolo...52 1.6 Sistemi Informativi... 56 1.6.1 Introduzione...56 1.6.1.1 Flussi di Struttura (Anagrafi dei Presidi Fisici, Grandi Apparecchiature, Risorsa di Personale)...56 1.6.1.2 Flussi di Attivita...59 1.6.1.3 Flussi Relativi ad Attività di Ricovero...60 Relazione Sanitaria 2011 Pag. 2 di 169

1.6.2 RECUP - Il Sistema Regionale di Gestione delle Prenotazioni delle Prestazioni Sanitarie Specialistiche e Ambulatoriali...61 1.6.3 SIO - Sistema Informativo Ospedaliero...61 1.6.4 SIAS - Sistema Informativo dell'assistenza Specialistica...62 1.6.5 SIES Sistema Informativo dell Emergenza Sanitaria...63 1.6.6 RAD-R Sistema Informativo RAD-Riabilitazione...63 1.6.7 Il Sistema Informativo Sanitario dell Emergenza Sanitaria Territoriale (SIEST)...64 1.6.8 FarmED - Sistema Informativo dei Farmaci ad Erogazione Diretta...65 1.6.9 SIAD - Sistema Informativo dell'assistenza Domiciliare...66 1.6.10 SIRA - Sistema Informativo delle Residenze Assistenziali...66 1.6.11 SIAR - Sistema Informativo per l Assistenza Riabilitativa...67 1.6.12 SIMI Sistema Informativo delle Malattie Infettive...68 1.6.13 SIPSO - Sistema Informativo per i Programmi di Screening Oncologici...69 2 Assistenza Sanitaria...71 2.1 Area Prevenzione - Assistenza Sanitaria Collettiva in Ambiente di Vita e di Lavoro... 71 2.1.1 Sicurezza alimentare...71 2.1.1.1 Vigilanza e Controllo degli Alimenti...72 2.1.1.2 Riflessioni Conclusive...75 2.1.2 Prevenzione e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro...76 2.1.2.1 Organizzazione...76 2.1.2.2 Attività...77 2.1.3 Sanità Veterinaria...79 2.1.3.1 Organizzazione dei Servizi Veterinari della Regione Lazio, Struttura e Funzioni...79 2.1.3.2 Il Controllo in Allevamento...82 2.1.3.3 Il Controllo sulle Produzioni Animali...87 2.1.3.4 Igiene Urbana...92 2.2 Area Distrettuale... 93 2.2.1 Guardia Medica...94 2.2.2 Medicina e Pediatria di Base...95 2.2.2.1 Medico di Medicina Generale (MMG)...95 2.2.2.2 Pediatri di Libera Scelta (PLS)...98 2.2.3 Assistenza Specialistica Ambulatoriale...102 2.2.4 Assistenza Territoriale Ambulatoriale, Domiciliare, Semiresidenziale e Residenziale...108 2.2.4.1 Attività Consultoriale...108 2.2.4.2 Assistenza Riabilitativa alle Persone con Disabilità (Ex Art. 26 L. 833/78)...109 2.2.4.3 Servizi Tossicodipendenze (SERT)...114 2.2.4.4 Assistenza Domiciliare Integrata (ADI)...114 2.2.4.5 Le Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) ed Altre Strutture...117 2.3 Area Ospedaliera... 118 2.3.1 Ricoveri per Acuti...119 2.3.1.1 Generalità...119 2.3.1.2 Area Ostetrico-Neonatale...124 2.3.1.3 Unità di Terapia Intensiva Neonatale...127 2.3.1.4 Area Pediatrica...127 2.3.2 Ricoveri post-acuzie...131 2.3.2.1 La riabilitazione ospedaliera...131 2.3.2.2 La lungodegenza medica...136 2.3.3 Trapianti Organi e Tessuti...139 Relazione Sanitaria 2011 Pag. 3 di 169

2.3.3.1 Attività di Donazione...139 2.3.4 Trasfusionale...142 2.4 Sistema dell Emergenza... 145 2.4.1 Livello Territoriale: ARES 118...150 2.4.1.1 Il contesto...150 2.4.1.2 L offerta...151 2.4.1.3 La domanda soddisfatta...153 2.5 Assistenza Farmaceutica... 155 2.5.1 Distribuzione Diretta dei Farmaci...155 2.6 Assistenza Penitenziaria... 160 2.6.1 Strutture penitenziarie...162 2.6.2 Detenuti...162 2.6.3 Assistenza sanitaria a Detenuti...163 2.6.3.1 Specialistica...163 2.6.3.2 Ricoveri...165 2.6.3.3 Farmaci...166 3 Bibliografia...168 Relazione Sanitaria 2011 Pag. 4 di 169

0 Introduzione 0.1 Scopo del Documento Lo scopo del presente documento è di fornire gli elementi, relativi all anno 2010, per conoscere quale sia stata la richiesta di salute della popolazione del Lazio, quale l offerta messa a disposizione dall organizzazione regionale e poter vedere, in un unico documento, quali siano state le attività, in termini qualitativi e quantitativi delle strutture che erogano servizi sanitari. 0.2 Sintesi e Struttura dei Contenuti Il presente documento è articolato in tre capitoli principali illustrati brevemente di seguito. Il capitolo 1 Contesto, fornisce dati strutturali in riferimento alla popolazione ed alla organizzazione del sistema sanitario regionale nelle sue articolazioni. Inoltre il capitolo evidenzia gli elementi principali caratteristici dello stato di salute della popolazione al 2010 ed una breve presentazione sui sistemi informativi sanitari regionali. Il capitolo 2 Assistenza Sanitaria, presenta l offerta proposta dalla Regione per soddisfare la richiesta di salute della propria popolazione. Lo schema del capitolo ripercorre la struttura dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), presentando i dati in forma tabellare sia di struttura che di attività, evidenziando i principali indicatori. Il capitolo 3 Relazione Sanitaria 2011 Pag. 5 di 169

Bibliografia elenca i riferimenti bibliografici utilizzati nella redazione del presente documento. 0.3 Fonti e Rappresentazione dei Dati Fonti: dati strutturali: NSIS dati demografici: ISTAT dati attività: Sistemi Informativi Regionali, NSIS, LAit e ASP Laziosanità altri dati: INAIL, ISS, IZSLT, Nella redazione del presente documento si è prestata particolare attenzione alla normalizzazione e rappresentazione omogenea dei dati. È tuttavia possibile riscontrare lievi disallineamenti nella rappresentazione dei dati, come ad esempio nella popolazione residente, nella dotazione di posti letto o delle strutture. Ciò è imputabile, in parte al processo di estrazione dei dati provenienti da sistemi diversi e non integrati tra loro, in parte alle diverse metodologie di analisi adottate dai molteplici attori intervenuti nell elaborazione dei dati. 0.4 Ringraziamenti La presente relazione è stata curata dall Area Servizio Informativo Sanitario della Regione Lazio che provvede annualmente alla sua realizzazione, secondo quanto previsto dai compiti istituzionali, avvalendosi della collaborazione delle strutture interne più direttamente coinvolte e del contributo di Lait, ASP Laziosanità, ed altre strutture esterne. Si ringrazia il Prof. Ferdinando Romano, Direttore della Direzione Regionale Programmazione e Risorse del S.S.R., per aver reso possibile la realizzazione della presente Relazione. Si ringraziano tutti i referenti nominati dalle strutture : Giovanni Gasparella, Fabrizio Di Vona, (redazione ed elaborazione dati - Area Servizio Informativo Sanitario), Elena Lo Presti (referente per la Direzione Regionale Assetto Istituzionale, Prevenzione e Assistenza Territoriale), Aldo Rosano, Paolo Papini, Cinzia Torri (referenti per ASP Laziosanità), Gianluca Vesentini e Alessandro Ferretti (referenti per LAit S.p.A.), Stefano Cataldi (referente per ARES 118). Relazione Sanitaria 2011 Pag. 6 di 169

Si ringraziano inoltre tutte le persone che, direttamente o indirettamente, hanno contribuito alla realizzazione della presente relazione, in particolare: Ugo Della Marta (Sanità Veterinaria), Maurizio Di Giorgio (Area Sicurezza Nei Luoghi Di Lavoro), Patrizio Pezzotti, Donatella Mandolini, Sara Farchi, Rita De Giuli, Alessandra Barca, Andrea Gaddini, Claudia Storace, Alessandra Sperati, Domenico Di Lallo, Irene Silvestri, Maria Letizia Giarrizzo, Stefano Genio e Letizia Orzella (ASP Laziosanità) Angelo Pernasetti, Giorgio Di Nuccio (LAit S.p.A.) Maria Cristina Martorana, Carla Gargiulo (Centro Regionale Sangue) Relazione Sanitaria 2011 Pag. 7 di 169

1 Contesto 1.1 La struttura demografica Negli ultimi quindici anni nel Lazio si è registrato un aumento della popolazione residente superiore del 4,0% rispetto a quello nazionale, passando progressivamente dai 5,2 milioni di abitanti nel 1994 ai 5,7 nel 2010, con un incremento pari al 10,2% (Tabella 1 e Tabella 2). In una scala ordinata rispetto ai valori assoluti, la provincia di Roma mostra l incremento maggiore (+393 mila unità), mentre seguono, rispettivamente, la provincia di Latina, in cui la crescita è di oltre 65 mila unità, quella di Viterbo, che si attesta di poco sotto i 36 mila, fino ai valori delle province di Frosinone e Rieti con una crescita rispettiva di circa 16 e 15 mila unità. Anno Frosinone Latina Rieti Roma Viterbo Lazio Italia 1994 482.008 485.256 145.393 3.761.568 282.403 5.156.628 56.842.392 1995 483.064 488.205 145.818 3.752.499 283.978 5.153.564 56.844.408 1996 483.884 489.712 145.963 3.743.315 285.135 5.148.009 56.844.197 1997 484.720 491.426 146.695 3.733.170 286.261 5.142.272 56.876.364 1998 484.774 491.430 146.693 3.724.558 286.813 5.134.268 56.904.379 1999 484.820 491.327 146.890 3.713.412 287.456 5.123.905 56.909.109 2000 484.744 491.506 147.160 3.706.112 287.438 5.116.960 56.923.524 2001 484.452 491.632 147.307 3.704.765 288.188 5.116.344 56.960.692 2002 484.589 491.431 147.550 3.704.396 289.109 5.117.075 56.993.742 2003 485.041 497.415 148.547 3.723.649 291.153 5.145.805 57.321.070 2004 487.504 512.136 151.782 3.758.015 295.702 5.205.139 57.888.245 2005 489.042 519.850 153.258 3.807.992 299.830 5.269.972 58.462.375 2006 491.333 524.533 154.406 3.831.959 302.547 5.304.778 58.751.711 2007 491.548 528.663 154.949 4.013.057 305.091 5.493.308 59.131.287 2008 494.815 537.213 156.796 4.061.543 310.650 5.561.017 59.619.290 2009 496.917 545.217 159.018 4.110.035 315.523 5.626.710 60.045.068 2010 497.849 551.217 159.979 4.154.684 318.139 5.681.868 60.340.328 Fonte: dati Istat - Elaborazione Area Servizio Informativo - Assessorato Sanità Tabella 1 Popolazione residente per provincia al 01/01 di ciascun anno. Anni 1994-2010 Valori assoluti In una scala ordinata rispetto ai valori relativi, invece, la crescita maggiore si registra nella provincia di Latina, dove i residenti aumentano dell 13,6%; seguono Viterbo con +12,7%, Roma con +10,5%, Rieti con +10,0% e Frosinone con un aumento del 3,3%. (Tabella 2). Nel 2010, i residenti nel Lazio aumentano dell 1,0% rispetto al 2009, in leggera flessione rispetto al trend dell anno precedente, e si può rilevare che tale incremento è dovuto prevalentemente alla crescita della popolazione nella provincia di Roma (+ 44,6 mila abitanti). A livello provinciale è comunque Latina a presentare la variazione percentuale più elevata (+1,10% tra il 2009 e il 2010), seguito da Roma (+1,09%), Viterbo (+0,83%), Rieti (+0,60%) e Frosinone (+0,19%). Relazione Sanitaria 2011 Pag. 8 di 169

Anno* Frosinone Latina Rieti Roma Viterbo Lazio Italia 1995/1994 0,2 0,6 0,3-0,2 0,6-0,1 0,0 1996/1995 0,2 0,3 0,1-0,2 0,4-0,1 0,0 1997/1996 0,2 0,3 0,5-0,3 0,4-0,1 0,1 1998/1997 0,0 0,0 0,0-0,2 0,2-0,2 0,0 1999/1998 0,0 0,0 0,1-0,3 0,2-0,2 0,0 2000/1999 0,0 0,0 0,2-0,2 0,0-0,1 0,0 2001/2000-0,1 0,0 0,1 0,0 0,3 0,0 0,1 2002/2001 0,0 0,0 0,2 0,0 0,3 0,0 0,1 2003/2002 0,1 1,2 0,7 0,5 0,7 0,6 0,6 2004/2003 0,5 2,9 2,1 0,9 1,5 1,1 1,0 2005/2004 0,3 1,5 1,0 1,3 1,4 1,2 1,0 2006/2005 0,5 0,9 0,7 0,6 0,9 0,7 0,5 2007/2006 0,0 0,8 0,4 4,5 0,8 3,4 0,6 2008/2007 0,7 1,6 1,2 1,2 1,8 1,2 0,8 2009/2008 0,4 1,5 1,4 1,2 1,5 1,2 0,7 2010/2009 0,2 1,1 0,6 1,1 0,8 1,0 0,5 2010/1994 3,3 13,6 10,0 10,5 12,7 10,2 6,2 Media Annua 0,2 0,8 0,6 0,6 0,7 0,6 0,4 Fonte: dati Istat - Elaborazione Area Servizio Informativo - Assessorato Sanità *Per gli anni 1992-2001 i dati si riferiscono alla ricostruzione intercensuaria della popolazione Tabella 2 - Popolazione residente per provincia al 1 /01 di ciascun anno. Anni 1994-2010 Valori percentuali L incremento demografico registrato nel 2010 rispetto all anno precedente ha riguardato in misura maggiore i comuni della provincia (+33,6 mila abitanti, pari a +1,28%) rispetto ai cinque capoluoghi considerati nel loro complesso (+21,5 mila unità, pari a +0,72%). Andando ad analizzare il dettaglio delle singole province emerge che Roma e Viterbo presentano la differenza più marcata, rispettivamente per un aumento della popolazione residente negli altri comuni della Provincia e nel Capoluogo. Infatti gli abitanti dei comuni della provincia di Roma registrano una crescita pari al 1,82% ( +25,2 mila in valore assoluto) a fronte dello 0,71% (+19,4 mila unità) della Capitale, mentre i cittadini residenti nei comuni della provincia di Viterbo aumentano del 0,89% (+2,2 mila abitanti) contro lo 0,59% del capoluogo (+0,4 mila abitanti). Per ciò che riguarda le altre province si osserva che solo Rieti presenta lo stesso comportamento di Roma e Viterbo con un incremento nella provincia maggiore di quello del capoluogo (cioè un aumento di +0,75% pari a 0,8 mila abitanti) mentre Latina e Frosinone presentano un andamento opposto, con un incremento maggiore nel capoluogo rispetto al resto della provincia (rispettivamente +1,06% contro +1,25% a Latina e +0,18% contro +0,30% a Frosinone,). Relazione Sanitaria 2011 Pag. 9 di 169

Capoluogo Altri Comuni Totali 2009 2010 V.A. % 2009 2010 V.A. % 2009 2010 V.A. % Frosinone 48.215 48.361 146 0,30% 448.702 449.488 786,0 0,18% 496.917 497.849 932 0,19% Latina 117.149 118.612 1.463 1,25% 428.068 432.605 4.537,0 1,06% 545.217 551.217 6.000 1,10% Rieti 47.654 47.780 126 0,26% 111.364 112.199 835,0 0,75% 159.018 159.979 961 0,60% Roma 2.724.347 2.743.796 19.449 0,71% 1.385.688 1.410.888 25.200,0 1,82% 4.110.035 4.154.684 44.649 1,09% Viterbo 62.441 62.812 371 0,59% 253.082 255.327 2.245,0 0,89% 315.523 318.139 2.616 0,83% Lazio 2.999.806 3.021.361 21.555 0,72% 2.626.904 2.660.507 33.603,0 1,28% 5.626.710 5.681.868 55.158 0,98% Fonte: dati Istat - Elaborazione Area Servizio Informativo - Assessorato Sanità Tabella 3 Popolazione residente nei capoluoghi e negli altri comuni delle Provincie del Lazio variazioni 2009-2010 in valore assoluto e percentuale Nella tabella successiva (Tabella 4) si riportano i tassi generici di natalità e mortalità per gli anni 2006 2010, per tutte le Regioni e Province Autonome. Si può notare come tali valori, per la Regione Lazio, si mantengano sostanzialmente in linea con i valori nazionali per tutto il quinquennio di riferimento. Natalità Mortalità Regioni 2006 2007 2008 2009 2010 2006 2007 2008 2009 2010 Abruzzo 8,5 8,7 8,8 8,5 8,7 10,1 10,4 10,3 10,9 10,6 Basilicata 8,4 8,2 8,3 8 7,8 9,6 9,7 9,5 9,6 9,6 Calabria 9,2 9 9 9 8,9 8,7 9 9,2 9,4 9,0 Campania 10,8 10,7 10,5 10,3 10,0 8,1 8,5 8,5 8,6 8,7 Emilia-Romagna 9,4 9,5 9,7 9,7 9,4 10,8 10,9 11,1 11 10,7 Friuli-Venezia Giulia 8,6 8,7 8,6 8,5 8,4 11,3 11,2 11,7 11,5 11,4 Lazio 9,8 9,5 10,2 9,7 9,5 9,1 9 9,2 9,5 9,4 Liguria 7,5 7,6 7,7 7,6 7,4 13,1 13,1 13,4 13,5 13,3 Lombardia 10 10 10,2 10,1 9,9 8,9 8,9 9,3 9,2 9,1 Marche 9 9,1 9,4 9,3 9,0 10,3 10,4 10,5 10,4 10,4 Molise 7,7 7,8 7,8 7,4 7,9 11,2 10,7 11,1 10,8 10,8 Piemonte 8,7 8,8 9 8,8 8,6 10,9 10,8 11,2 11,2 10,9 Puglia 9,3 9,4 9,4 9,3 9,1 8 8,5 8,4 8,7 8,5 Sardegna 8 8 8,1 8,1 8,1 8,4 8,6 8,7 9 8,7 Sicilia 10 9,8 9,9 9,8 9,5 9,2 9,6 9,5 9,8 9,5 Toscana 8,7 8,8 9,1 8,7 8,7 11 11,2 11,4 11,4 11,1 Trentino-Alto Adige 10,7 10,7 10,7 10,4 10,4 8,4 8,3 8,4 8,3 8,3 Bolzano-Bozen 11,1 11,2 11 10,3 10,6 7,6 7,5 7,8 8,9 7,6 Trento 10,3 10,1 10,5 10,5 10,3 9 9 9 7,6 9,0 Umbria 9 9,1 9,3 8,8 8,8 10,9 11 11,5 11 11,0 Valle d'aosta 10 9,9 10,2 10,3 9,8 10 10,2 9,9 10 10,0 Veneto 9,9 9,9 10 9,8 9,5 8,9 9,1 9,2 9,1 9,1 ITALIA 9,5 9,5 9,6 9,4 9,3 9,5 9,6 9,8 9,8 9,7 Nord 9,5 9,6 9,7 9,5 9,3 9,9 9,9 10,2 10,1 10,0 Nord-ovest 9,4 9,4 9,6 9,5 9,3 9,9 9,9 10,2 10,1 10,0 Nord-est 9,6 9,7 9,8 9,6 9,4 9,8 9,9 10,1 9,9 9,9 Centro 9,3 9,2 9,7 9,2 9,1 10 10 10,3 10,2 10,2 Mezzogiorno 9,6 9,6 9,6 9,4 9,3 8,7 9 9 9,2 9,0 Sud 9,7 9,7 9,6 9,5 9,3 8,7 9 9 9,1 8,9 Isole 9,5 9,4 9,4 9,3 9,2 9 9,4 9,3 9,6 9,3 Fonte: dati Istat - Elaborazione Area Servizio Informativo - Assessorato Sanità Popolazione al 31/12 Tabella 4 Tassi generici di natalità e mortalità (per 1000 abitanti). Anni 2006-2010 per Regioni Relazione Sanitaria 2011 Pag. 10 di 169

1.1.1 Popolazione per classi di età La tabella seguente indica la distribuzione degli assistiti per classe di età per le singole ASL del Lazio per gli anni 2009 e 2010. 0-14 anni 15-64 anni 65-74 anni da 75 anni in poi TOTALI ASL 2009 2010 % 2009 2010 % 2009 2010 % 2009 2010 % 2009 2010 % RMA 57.658 57.490-0,29% 313.373 314.205 0,27% 57.752 57.629-0,21% 57.365 57.988 1,09% 486.148 487.312 0,24% RMB 99.850 101.599 1,75% 458.099 464.321 1,36% 69.895 69.315-0,83% 58.258 61.077 4,84% 686.102 696.312 1,49% RMC 71.288 70.948-0,48% 345.067 341.751-0,96% 63.372 62.699-1,06% 60.397 61.948 2,57% 540.124 537.346-0,51% RMD 82.031 83.621 1,94% 365.239 367.484 0,61% 63.383 63.494 0,18% 49.715 52.285 5,17% 560.368 566.884 1,16% RME 71.581 72.446 1,21% 333.160 336.709 1,07% 58.937 58.907-0,05% 54.437 56.548 3,88% 518.115 524.610 1,25% RMF 46.369 47.326 2,06% 211.034 214.331 1,56% 28.479 28.895 1,46% 22.105 23.016 4,12% 307.987 313.568 1,81% RMG 71.376 72.616 1,74% 325.423 330.044 1,42% 42.872 42.881 0,02% 36.915 37.983 2,89% 476.586 483.524 1,46% RMH 81.741 83.156 1,73% 365.880 372.221 1,73% 48.696 49.536 1,72% 38.288 40.215 5,03% 534.605 545.128 1,97% VT 39.364 39.647 0,72% 209.738 211.295 0,74% 33.389 33.633 0,73% 33.032 33.564 1,61% 315.523 318.139 0,83% RI 19.515 19.499-0,08% 103.311 104.155 0,82% 17.444 17.356-0,50% 18.748 18.969 1,18% 159.018 159.979 0,60% LT 79.201 79.785 0,74% 371.271 375.049 1,02% 51.402 51.442 0,08% 43.343 44.941 3,69% 545.217 551.217 1,10% FR 65.079 64.739-0,52% 333.665 334.364 0,21% 47.991 47.496-1,03% 50.182 51.250 2,13% 496.917 497.849 0,19% TOTALE REGIONE 785.053 792.872 1,00% 3.735.260 3.765.929 0,99% 583.612 583.283 0,95% 522.785 539.784 0,92% 5.626.710 5.681.868 0,98% Fonte: dati Istat - Elaborazione Area Servizio Informativo - Assessorato Sanità Tabella 5 - Distribuzione degli assistiti per classe di età e per ASL anni 2009-2010 con variazione percentuale Il prossimo grafico (Figura 1) mostra la cosiddetta piramide delle età della popolazione residente nella Regione Lazio: essa mostra una forte erosione alla base assumendo quella che viene chiamata forma a trottola. Tale andamento evidenzia l'invecchiamento della popolazione del Lazio che è dovuto alla diminuzione del tasso di natalità e al contemporaneo aumento della capacità di sopravvivenza e quindi della speranza di vita. Popolazione residente al 1 gennaio 2010 Maschi Femmine Età 10 95 90 85 80 75 70 65 60 55 50 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 60.000 40.000 20.000 0 20.000 40.000 60.000 Popolazione residente Fonte: dati Istat - Elaborazione Area Servizio Informativo - Assessorato Sanità Figura 1 Distribuzione popolazione del Lazio per classi di età e sesso 2010 F Relazione Sanitaria 2011 Pag. 11 di 169

Il grafico successivo mostra il dettaglio della distribuzione degli stranieri residenti nella Regione Lazio sempre per classi di età e sesso. Età Stranieri residenti al 1 gennaio 2010 100 e più 95 90 85 80 75 70 65 60 55 50 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 Maschi Femmine 8.000 6.000 4.000 2.000 0 2.000 4.000 6.000 8.000 10.000 Stranieri residenti Fonte: dati Istat - Elaborazione Area Servizio Informativo - Assessorato Sanità Figura 2 Distribuzione popolazione stranieri residenti del Lazio per classi di età e sesso 2010 1.2 Condizioni di Salute 1.2.1 Accesso degli anziani alle cure sanitarie 1.2.1.1 Il contesto demografico Il primo gennaio 2010, la popolazione residente nel Lazio di ultrasessantacinquenni era pari a 1.123.067 persone, di cui il 58% erano donne. All'interno di questa fascia di popolazione gli ultrasettantacinquenni erano 539.788, di cui 62% erano donne. Gli ultraottantacinquenni erano invece 139.771 di cui il 69% donne. La percentuale di ultrasessantacinquenni nel Lazio era pari al 19,8% di poco inferiore al valore nazionale La Tabella 6 mostra la distribuzione della popolazione anziana nelle 12 Aziende Sanitarie della Regione e ne riporta l'indice di vecchiaia (I.V.), ossia il rapporto tra la popolazione ultrasessantacinquenne e la popolazione della fascia di età 0-14 anni moltiplicato per 100. Relazione Sanitaria 2011 Pag. 12 di 169

ASL Popolazione ultrasessantacinquenne Indice di 65-74 75-84 85+ Totale vecchiaia RMA 57629 40134 17854 115617 201.1 RMB 69315 47487 13590 130392 128.3 RMC 62699 45164 16784 124647 175.7 RMD 63494 39823 12462 115779 138.5 RME 58907 41397 15151 115455 159.4 RMF 28895 17362 5654 51911 109.7 RMG 42881 28809 9174 80864 111.4 RMH 49536 30640 9575 89751 107.9 VT 33633 24716 8848 67197 169.5 RI 17356 13593 5376 36325 186.3 LT 51442 33591 11350 96383 120.8 FR 47496 37297 13953 98746 152.5 TOTALE 583283 400013 139771 1123067 141.6 Fonte dati ISTAT Tabella 6 - Distribuzione della popolazione anziana per classe di età e Indice di Vecchiaia per Asl di residenza - Anno 2010 L'Azienda con un maggior numero di anziani in termini assoluti è la Roma B, mentre l'indice vecchiaia più elevato è quello della ASL Roma A (I.V.=201,1), seguita da quelle di Rieti (I.V.=186,3) e dalla Roma C (I.V.=175,7). Le Aziende Sanitarie con popolazioni più giovani sono la Roma H (I.V.=107,9) e la Roma F (I.V.=109,7) I dati sopra riportati mostrano bene come, seppure con una certa disomogeneità geografica, la popolazione anziana costituisca una quota rilevante della popolazione residente nella regione. L'invecchiamento della popolazione richiede un attenzione particolare in termini di assistenza sanitaria, poiché maggiori saranno l incidenza e la prevalenza di malattie cronico-degenerative e le richieste di percorsi sanitari terapeutici, riabilitativi ed assistenziali in grado di rispondere a bisogni complessi del paziente anziano. Tra le fonti a disposizione per analizzare il ricorso alle cure sanitarie da parte della popolazione anziana, in questa sede sono stati analizzati i dati del Sistema Informativo dell'emergenza Sanitaria e quelli del Sistema Informativo Ospedaliero. Relazione Sanitaria 2011 Pag. 13 di 169

1.2.1.2 Il Ricorso al Pronto Soccorso Nel 2010 gli accessi in pronto soccorso di anziani ultrasessantacinquenni residenti nella Regione sono stati 425.618, pari al 22,6% del totale degli accessi. La Tabella 7 ne illustra la distribuzione per classe di età e per ASL residenza. ASL 65-74 75-84 85+ Totale RMA N 12.699 12.822 6.635 32.156 % 39,5 39,9 20,6 100,0 RMB N 21.619 21.167 8.107 50.893 % 42,5 41,6 15,9 100,0 RMC N 17.245 18.555 8.990 44.790 % 38,5 41,4 20,1 100,0 RMD N 16.897 15.491 6.587 38.975 % 43,4 39,7 16,9 100,0 RME N 18.131 18.208 8.455 44.794 % 40,5 40,6 18,9 100,0 RMF N 8.711 7.647 3.176 19.534 % 44,6 39,1 16,3 100,0 RMG N 14.685 14.742 5.684 35.111 % 41,8 42,0 16,2 100,0 RMH N 16.409 14.624 5.689 36.722 % 44,7 39,8 15,5 100,0 Viterbo N 8.978 9.541 4.327 22.846 % 39,3 41,8 18,9 100,0 Rieti N 5.043 5.735 2.881 13.659 % 36,9 42,0 21,1 100,0 Latina N 19.440 17.849 7.144 44.433 % 43,8 40,2 16,1 100,0 Frosinone N 15.936 18.072 7.665 41.673 % 38,2 43,4 18,4 100,0 Attribuzione errata N 13 13 6 32 % 40,6 40,6 18,8 100,0 Totale N 175.806 174.466 75.346 425.618 % 41,3 41,0 17,7 100,0 Tabella 7 - Accessi in Pronto Soccorso nella popolazione anziana del Lazio. Distribuzione per classe di età e Asl di residenza Anno 2010 Complessivamente il 41,3% degli accessi degli anziani era attribuibile alla fascia di età più giovane (65-74), il 41% alla classe di età 75-84 ed il 17,7% alla classe di età più anziana (85+). Il tasso di accessi in PS per 100 abitanti, aumenta al crescere dell'età, passando da 30,1 nella classe di età 65-74 a 53,9 nella classe di età 85+. Analogamente anche la gravità degli accessi aumenta al crescere dell'età, come evidenziato dalla Tabella 8 che riporta le percentuali di accessi che hanno avuto come esito un ricovero in ospedale, sempre distinte per classe di età ed ASL di residenza. Relazione Sanitaria 2011 Pag. 14 di 169

ASL 65-74 75-84 85+ Totale RMA 23,7 34,9 45,3 32,6 RMB 21,3 29,9 37,2 27,4 RMC 23,2 35,0 47,9 33,0 RMD 22,0 30,9 36,8 28,0 RME 24,6 36,4 47,2 33,6 RMF 30,2 44,3 56,7 40,0 RMG 23,5 33,2 40,6 30,3 RMH 21,0 30,1 38,4 27,3 Viterbo 29,5 42,4 51,5 39,0 Rieti 33,7 51,0 65,0 47,5 Latina 24,5 35,2 47,2 32,4 Frosinone 29,3 42,6 53,7 39,6 Attribuzione errata 30,8 46,2 50,0 40,6 Totale 24,5 35,7 46,0 32,9 Tabella 8 -Percentuale di accessi in PS seguiti da ricovero in ospedale per ASL di residenza e classe di età Anno 2010 Tra gli anziani la percentuale di accessi in pronto soccorso, seguiti da ricoveri in ospedale è complessivamente pari al 32,9, ma cresce radicalmente con l'età passando dal 24,5% della classe 65-74 anni al 46% della classe 85+. Questo trend si osserva in tutte le Aziende Sanitarie seppure la percentuale complessiva vari notevolmente nelle diverse Aziende (valore minimo: ASL Roma H 27,3% - valore massimo ASL Rieti 47,5%) La relazione tra gravità dell'accesso ed età è ulteriormente confermata dalla Tabella 9 che riporta la distribuzione complessiva degli accessi per classe di età e triage. Triage 65-74 75-84 85+ Totale N % N % N % N % Rosso 4.861 2,8 7.333 4,2 4.870 6,5 17.064 4,0 Giallo 56.621 32,2 71.924 41,2 36.783 48,8 165.328 38,8 Verde 101.827 57,9 86.703 49,7 31.572 41,9 220.102 51,7 Bianco 11.992 6,8 8.062 4,6 1.955 2,6 22.009 5,2 Non eseguito 505 0,3 444 0,3 166 0,2 1.115 0,3 Totale 175.806 100 174.466 100 75.346 100 425.618 100 Tabella 9 - Distribuzione per classe di età e triage degli accessi in pronto soccorso (età 65+) Anno 2010 La percentuale di codici Rossi e Gialli passa dal 35% nella classe 65-74 al 55,3% nella classe 85+, è invece pari al 42,9% per gli accessi di tutti gli ultrasessantacinquenni, mentre nella popolazione generale è pari al 21%. Questi dati suggeriscono che l'accesso al PS dei pazienti anziani è affetto da un minor grado di inappropriatezza rispetto alle classi di età più giovani. Particolare attenzione dovrebbe essere rivolta ai bisogni specifici di tali pazienti, che spesso, oltre alle problematiche sanitarie direttamente determinanti l'accesso in pronto soccorso, presentano un quadro pluripatologico complesso ed una marcata fragilità. Per tali pazienti l'allontanamento dal contesto familiare e l'accesso in pronto soccorso possono costituire di per sé un evento traumatico e destabilizzante. Relazione Sanitaria 2011 Pag. 15 di 169

1.2.2 La sorveglianza delle malattie infettive La Tabella 10 riporta l andamento temporale delle notifiche delle malattie infettive incluse nelle prime 3 classi del SIMI, delle diagnosi di HIV e dei casi di AIDS, nel periodo 1999-2009 nel Lazio. Non sono riportati dati per ASL, né sotto forma di tassi di incidenza. I dati relativi al 2010 sono ancora in corso di elaborazione con l eccezione di morbillo, tubercolosi e micobatteriosi, HIV e AIDS. A fronte di una popolazione residente che ha avuto un leggero incremento negli ultimi dieci anni, si è verificata una riduzione del numero di notifiche per gran parte delle malattie infettive, soprattutto quelle per cui le politiche vaccinali attuate hanno garantito buoni livelli di copertura. Il fenomeno più evidente che si osserva nel Lazio, per quanto riguarda le malattie infettive, è la riduzione nel corso degli ultimi 10 anni di alcune patologie nei confronti delle quali specifiche misure di profilassi erano state adottate. In particolare la maggior parte delle tendenze positive è legata al miglioramento delle coperture vaccinali (DPT, IPV), all introduzione di nuove campagne di vaccinazione (HBV, MPR) o all offerta attiva e gratuita del vaccino (Hib). Il morbillo e la rosolia sono state oggetto di una campagna straordinaria di vaccinazione nel periodo 2003-2007 che ha determinato il raggiungimento, per i nuovi nati, di un livello di copertura vaccinale elevato, in grado di rallentare la circolazione dei virus ma non di interromperla. Inoltre la copertura vaccinale negli adolescenti resta a livelli non elevati. Si è modificata di conseguenza l epidemiologia delle due malattie che si manifestano con periodici focolai epidemici a carico principalmente di adolescenti e giovani adulti e periodi interepidemici durante i quali il numero di casi è estremamente basso. In particolare, nel corso del 2010, si è verificata una vasta epidemia di morbillo che ha interessato in modo diffuso l intero territorio regionale e che ha fatto registrare 1.030 casi notificati. L aumento dei casi si è manifestato a partire dal mese di maggio 2010, ha raggiunto un picco nei mesi estivi e una diminuzione nell ultima parte dell anno pur non raggiungendo i livelli pre-epidemia. Si nota inoltre una diminuzione dei casi di parassitosi intestinali e rickettsiosi probabilmente legata al miglioramento delle condizioni igienico sanitarie nella nostra Regione anche se non in misura sufficiente da avere un effetto generalizzato su tutte le patologie infettive. Allo stesso tempo la riduzione delle notifiche non è generalizzata a tutte le malattie infettive e, mentre alcune hanno mantenuto un incidenza simile a dieci anni fa, per altre si registra un leggero aumento dei casi (tubercolosi) o addirittura un aumento marcato (legionella). Relazione Sanitaria 2011 Pag. 16 di 169

CLASSE DESCRIZIONE 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 I Botulismo 3 1 1 2 2 5 9 3 4 n.d. Colera 1 n.d. Difterite 1 n.d. Influenza con isolamento virale 11 3 3 7 28 15 23 1 182 n.d. Tetano 5 4 1 5 3 3 8 7 7 4 n.d. Tifo esantematico 1 n.d. Trichinosi 7 1 n.d. II III Blenorragia Gonorrea 44 23 60 42 42 52 62 102 53 4 13 n.d. Brucellosi 47 13 19 30 12 7 5 7 5 7 5 n.d. Diarree infettive non da salmonella 190 211 275 248 186 148 109 173 174 160 185 n.d. Epatite virale A 165 121 133 201 172 217 160 156 156 166 198 n.d. Epatite virale B 226 251 234 188 177 147 140 182 181 140 108 n.d. Epatite virale C 65 60 47 44 47 45 36 35 41 31 26 n.d. Epatite virale nanbnc 29 16 18 10 8 13 14 11 10 12 14 n.d. Epatite virale non specificata 6 6 10 3 6 5 2 3 8 1 3 n.d. Febbre tifoide 44 53 29 32 36 22 20 18 9 13 8 n.d. Legionellosi 17 19 27 68 89 66 105 70 85 132 116 n.d. Leishmaniosi cutanea 1 5 1 4 1 4 2 2 2 2 n.d. Leishmaniosi viscerale 19 27 29 21 23 23 29 22 23 11 25 n.d. Leptospirosi 4 2 1 2 2 3 5 2 2 3 n.d. Listeriosi 1 2 5 4 1 5 1 5 2 4 n.d. Meningite meningococcica 27 24 17 24 30 35 39 27 22 30 32 n.d. Meningite purulenta a eziologia sconosciuta 24 36 23 31 25 29 61 28 34 37 39 n.d. Meningo-encefalite acuta virale 114 91 105 87 71 70 132 81 73 75 81 n.d. Morbillo 68 546 77 1444 836 49 43 306 170 365 39 1.030 Parotite epidemica 4.393 1.899 988 474 312 210 237 181 128 152 101 n.d. Pertosse 420 184 137 183 133 218 92 109 81 37 83 n.d. Rickettsiosi 152 117 103 84 60 77 42 42 47 31 31 n.d. Rosolia 120 420 155 641 97 59 47 28 80 405 21 n.d. Salmonellosi non tifoidee 1.087 703 790 641 612 617 464 449 375 388 375 n.d. Scarlattina 707 979 971 1003 1229 1253 899 1032 994 876 771 n.d. Sifilide 39 43 73 142 230 323 382 296 221 188 153 n.d. Varicella 4.390 4.245 4.342 4.318 4.242 6.849 3.039 5.068 4.417 4.192 2936 n.d. Tubercolosi polmonare 382 356 438 389 387 444 505 436 554 460 436 492 Tubercolosi extra-polmonare 93 85 81 80 89 87 81 76 78 85 80 71 Tubercolosi polm. + extrapolm. 29 34 26 26 34 41 26 37 52 38 35 35 Micobatteriosi non tubercolare 12 13 9 14 22 10 4 21 27 25 17 18 Lebbra 1 1 1 3 1 1 Malaria 87 87 118 88 68 60 60 72 60 63 48 n.d. Rosolia in gravidanza 4 5 17 1 n.d. HIV 794 649 645 600 572 630 564 708 673 604 639 608 AIDS 338 282 294 264 279 252 232 210 228 197 167 171 Tabella 10 - Malattie di classe I, II e III del Sistema Informativo delle Malattie Infettive e dei casi di nuova diagnosi di infezione da HIV e di AIDS; distribuzione per anno di notifica. Lazio, 1999-2009. Anche se alcune patologie hanno riportato una minore incidenza nel corso degli ultimi dieci anni, la maggior parte delle patologie infettive per cui non sono previste specifiche misure di profilassi o vaccinali ha mantenuto una incidenza stabile. E necessario intensificare gli interventi di promozione della salute aumentando il contributo della prevenzione primaria. Campagne di informazione, educazione e comunicazione sono necessarie per adottare stili di vita che riducano la trasmissione di patologie infettive Relazione Sanitaria 2011 Pag. 17 di 169

e per promuovere la strategia vaccinale adottata dalla nostra Regione. Nel panorama generale vanno fatte alcune considerazioni per due patologie con l obiettivo di adottare specifiche misure di controllo e di allocazione di risorse. La tubercolosi ha interrotto la tendenza alla riduzione dei casi notificati, che si era manifestata negli anni 80. Questo fenomeno è principalmente associato all aumento della popolazione straniera ed in particolare di quella proveniente dall Europa orientale. Inoltre, si è osservato in alcuni casi un ritardo nell effettuazione della diagnosi di tubercolosi con conseguente ritardo nella strategia di controllo della trasmissione dell infezione a contatti secondari del caso indice. Per quanto riguarda l infezione da HIV, le nuove diagnosi sono stabili da ormai un decennio. Sebbene le nuove diagnosi di infezione non corrispondano esattamente alle nuove infezioni, si evidenzia la necessità di un rilancio delle strategie di prevenzione per ridurre il rischio di contrarre nuove infezioni. Mostrano invece un andamento in lieve diminuzione i casi di AIDS (e delle morti, dato non riportato in tabella) e questo è sicuramente dovuto all efficacia delle terapie antiretrovirali di combinazione che riducono notevolmente il rischio di progressione della malattia conclamata. Tuttavia, questa è una patologia infettiva con caratteristiche di malattia cronica poiché il virus non può essere eradicato; come conseguenza, è necessaria una somministrazione giornaliera di farmaci antiretrovirali ed un monitoraggio molto frequente in centri specialistici. Questo ha un impatto notevole sia in termini di costi sia di impatto sull utilizzo dei servizi sanitari. Si stima che c erano, alla fine del 2010, oltre 12.000 persone HIV positive seguite dalle strutture sanitarie della regione e che il numero dei casi prevalenti è in continuo aumento (circa 500-600 ogni anno). Va infine sottolineato che esiste una quota di persone infette non diagnosticate. Non esistono stime per l Italia di quale sia questa quota ma in altri paesi europei è stimata intorno al 25% dei prevalenti. Strategie mirate all effettuazione del test diagnostico in particolari gruppi a rischio permetterebbe di ridurre la quota di persone HIV-positive non consapevoli del proprio stato infettivo e di conseguenza di ridurre il rischio di ospedalizzazione e di morte. Inoltre, la riduzione della quota di infetti non consapevoli verosimilmente permetterebbe di ridurre il numero delle nuove infezioni poiché la riduzione dei comportamenti a rischio è legata anche alla consapevolezza di essere infetti. 1.2.3 Le vaccinazioni in età pediatrica Il calendario vaccinale regionale prevede obiettivi di copertura superiori al 95% per sette vaccinazioni dell età evolutiva, garantendone la gratuità. Per altre vaccinazioni è prevista la partecipazione alla spesa da parte della famiglia, oppure l offerta gratuita è ristretta a particolari gruppi di età o specifiche categorie a rischio. La Tabella 11 riporta le coperture vaccinali per le vaccinazioni proposte nel calendario vaccinale dal 1999 al 2010. Nel Lazio la copertura è stimata come rapporto tra numero di cicli vaccinali completati e il numero di nuovi nati residenti all epoca dell inizio del ciclo vaccinale. Ciò comporta che il tasso di copertura può risultare sovrastimato in quanto le vaccinazioni vengono offerte ai cittadini indipendentemente dalla loro residenza. Per ovviare a tale distorsione a partire dal 2008 si è fatto riferimento all anagrafe degli assistiti invece che a quella comunale. Relazione Sanitaria 2011 Pag. 18 di 169

Per quanto riguarda la vaccinazione anti-hpv, questa è offerta attivamente e gratuitamente alle bambine nel corso del dodicesimo anno di vita. La vaccinazione è stata introdotta nel 2008 con la chiamata attiva delle bambine appartenenti alla coorte di nascita 1997 (la vaccinazione è stata inoltre offerta gratuitamente alle ragazze nate tra il 3 marzo e il 31 dicembre 1996 che ne hanno fatto richiesta) ed è proseguita nel corso del 2009 e del 2010 con la chiamata attiva delle bambine della coorte di nascita 1998 e 1999. L obiettivo previsto è il raggiungimento di una copertura del 95%, con tre dosi di vaccino, entro i cinque anni dall inizio del programma di vaccinazione, cioè per le ragazze nate nel 2001, che saranno invitate attivamente alla vaccinazione nel 2012, e la cui copertura sarà valutata al 31 dicembre 2013. Per il monitoraggio delle coperture vaccinali è stato implementato un sistema informativo webbased con la creazione di un server regionale unico in cui confluiscono i dati delle anagrafi vaccinali delle ASL, i risultati sono riportati in Tabella 12 Per quanto riguarda la vaccinazione per la varicella è difficile fornire un quadro di copertura preciso. Poiché la vaccinazione è offerta attivamente e gratuitamente ad alcuni gruppi a rischio di qualsiasi età e agli adolescenti suscettibili dal compimento del decimo al compimento del quindicesimo anno di vita (la malattia colpisce molti bambini nei primi anni di vita) è difficile stimare il denominatore e quindi le coperture calcolate risultano poco significative. Complessivamente nel 2010 sono stati vaccinati per varicella con la prima dose 6.301 soggetti di tutte le età. Le coperture dell antipneumococco risultano in costante crescita anche se nel 2010 si registra una leggera flessione rispetto all anno precedente (87.7% vs 88,9%), mentre quelle dell anti-meningococco hanno raggiunto valori intorno al 65%. Infine, la vaccinazione anti-rotavirus è stata inclusa nel calendario vaccinale nel 2008, senza obiettivi di copertura e con offerta a partecipazione alla spesa. I soggetti vaccinati con la prima dose nel corso del 2010 sono stati 1488. Relazione Sanitaria 2011 Pag. 19 di 169

Vaccino 1999* 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 VACCINAZIONI CON OBIETTIVI DI COPERTURA > 95%, OFFERTA ATTIVA E GRATUITA PER TUTTA LA POPOLAZIONE Anti-epatite B 73.3 84.0 90.1 87.9 93.1 97.8 96.0 99.0 107.3 96.6 98.4 98.2 Anti-polio 77.3 85.9 93.8 94.0 94.0 99.4 95.4 97.6 105.5 95.8 96,6 97.2 Anti-difterite 74.5 75.2 89.9 88.7 94.3 97.9 95.2 97.5 105.3 95.8 96,5 97.1 Anti-tetano 74.5 75.2 90.4 89.3 94.4 97.5 95.4 97.5 105.3 95.8 96,5 97.1 Anti-pertosse 48.5 75.4 88.8 88.4 94.0 97.5 95.0 97.5 105.3 95.8 96.5 97.1 Anti-morbillo 54.4 71.0 72.3 84.1 83.9 94.2 91.9 90.4 94.6 92.2 89,6 90.9 Anti-rosolia 58.1 69.9 71.4 84.3 82.9 93.6 91.9 90.3 94.6 92.2 89,6 90.9 Anti-parotite 57.4 69.9 70.0 82.4 82.9 94.2 91.9 90.3 94.6 92.2 89.6 90.9 Anti- Haemophilus Influenzae b 16.4 29.1 45.3 61.0 83.1 88.4 93.3 97.1 104.8 95.1 96.3 96.6 VACCINAZIONI DISPONIBILI A PARTECIPAZIONE DELLA SPESA, OFFERTA GRATUITA PER ALCUNI GRUPPI D ETÀ E SPECIFICHE CATEGORIE Anti-varicella** Vedere descrizione nel testo Anti-pneumococco 20.0 40.7 42.3 36.0 48.6 56.4 70.4 88.9 87.7 Anti-meningococco C 8.3 19.3 17.3 24.4 32.0 41.3 66.5 63.1 65.6 VACCINAZIONE DISPONIBILE A PARTECIPAZIONE DELLA SPESA Anti-rotavirus Vedere descrizione nel testo *Coperture 0-6 anni; coperture 0-24 mesi.. Nota: le coperture vaccinali vengono valutate annualmente con il metodo amministrativo routinario. Il numeratore è dato dal n di terze dosi (1 dose per MPR) somministrate nella fascia 0-24 mesi, il denominatore è riferito ai nuovi nati residenti dei due anni precedenti. I dati di popolazione utilizzati per il calcolo dei denominatori, nel periodo 1999-2007, derivano dal Comune di Roma per le ASL RMA, RMB, RMC, RMD, RME, e dall ISTAT per le ASL RMF, RMG, RMH, LT, FR, VT, RI. Per l anno 2008, 2009, 2010 i nuovi nati sono stati ricavati dall elenco degli assistiti della Regione Lazio. Tabella 11 - Vaccinazioni dell'età evolutiva. Coperture vaccinali (%), Lazio 1999-2010. N residenti 1 dose 2 dose 3 dose Totale dosi 1 dose 2 dose 3 dose Coorte di nascita 24.567 4.406 3.267 1.772 9.445 17.9% 13.3% 7.2% 1999 Coorte di nascita 24.306 13.227 12.173 9.287 34.887 54.4% 50.1% 38.2% 1998 Coorte di nascita 24.152 15.772 15.237 14.999 46.008 65.3% 63.1% 62.1% 1997 Coorte di nascita 24.286 10.657 10.192 10.118 30.967 43.9% 42% 41.7% 1996 Tabella 12 - Vaccinazione anti-papillomavirus (HPV). Percentuali di bambine vaccinate per coorte di nascita al 31 dicembre 2010 1.2.4 La vaccinazione antinfluenzale La campagna con offerta attiva e gratuita del vaccino antinfluenzale, realizzata nel Lazio per la prima volta in via sperimentale nella stagione 1999-2000 e rivolta principalmente ai soggetti di età 65 anni, ai soggetti con patologie croniche che aumentano il rischio di complicanze, al personale sanitario di assistenza e ai soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo, si fonda sul coinvolgimento dei Medici di Medicina Generale (MMG), dei Pediatri di Libera Scelta (PLS) e delle Aziende USL. Essa prevede un sistema di incentivi tarato sul grado di raggiungimento di specifici obiettivi di performance e recepisce ed adatta le raccomandazioni ministeriali attraverso l elaborazione di un Protocollo operativo dedicato. L organizzazione della campagna contempla, inoltre, l implementazione di Relazione Sanitaria 2011 Pag. 20 di 169

un sistema informativo (SI-CVA Sistema Informativo della Campagna di Vaccinazione Antinfluenzale), ai fini anche di valutazione dell intervento, che raccoglie dati nominativi dei soggetti vaccinati e dati relativi alla vaccinazione (data, n ordinale della dose, luogo, motivo della vaccinazione e tipo di vaccino utilizzato), mediante software proprietario finalizzato alla registrazione e gestione dei dati delle vaccinazioni effettuate dai MMG/PLS e dai Servizi aziendali. A partire dalla stagione 2000-01 si è registrato un sensibile aumento dell attività vaccinale per la prevenzione dell influenza, in termini sia di numero di soggetti vaccinati che di coperture vaccinali (Tabella 13). Nell ambito della principale categoria bersaglio, gli anziani di età 65 anni, il numero di soggetti vaccinati è aumentato da poco più di 417.000 nel 2000-01 a circa 720.000 nel 2010-11, con un valore massimo di circa 750.000 nella stagione 2009-10; la copertura vaccinale sugli anziani è passata nello stesso periodo dal 45,7% al 63,3%, con un valore massimo pari al 71,5% nella stagione 2005-06. Anche le vaccinazioni in persone con età minore di 65 anni, incluse nelle altre categorie target della campagna, sono aumentate, sia in valore assoluto che in termini di peso relativo, fino a superare ormai un terzo delle vaccinazioni rendicontate. Ai fini di una corretta interpretazione dei tassi di copertura vaccinale nella popolazione anziana (principale indicatore di processo/risultato dell intervento), va considerato come la stagione 2007-08 mostri una riduzione della copertura regionale (-4.3%, dal 72.6% al 68.3%) che a livello aziendale si concentra nelle Aziende USL del Comune di Roma. Tale fenomeno è dovuto principalmente all eccezionale aumento della numerosità della popolazione residente del Comune di Roma di fonte ISTAT, verificatosi fra il 01/01/2006 ed il 01/01/2007 (+157.926 residenti), dovuto al recupero della quota di popolazione residente sfuggita al censimento del 2001, ed evidenzia che i tassi di copertura vaccinale, calcolati a partire dalla stagione 2002-03 e fino alla stagione 2006-07, sovrastimarono il livello effettivo di copertura vaccinale raggiunto nella popolazione anziana sia a livello regionale sia ed in particolare per le Aziende USL del Comune di Roma. Relazione Sanitaria 2011 Pag. 21 di 169

Indicatore 2000-01 2001-02 2002-03 2003-04 2004-05 2005-06 2006-07 2007-08 2008-09 2009-10 2010-11 MMG partecipanti (valore assoluto) 3.366 4.174 4.412 4.549 4.582 4.704 4.752 4.713 4.690 4.654 4.602 MMG partecipanti (%) 72.2 90.0 92.8 95.1 94.3 95.0 95.8 95.2 96.6 96.5 96.3 Vaccinazioni rendicontate 533.526 741.088 841.439 931.804 946.277 1.101.067 1.098.139 1.075.474 1.118.867 1.181.7301.086.782 Soggetti vaccinati residenti regione Lazio 533.526 739.643 836.697 923.133 940.115 1.089.852 1.087.209 1.065.850 1.106.463 1.166.2351.075.811 Soggetti vaccinati 65 anni 417.082 557.165 622.067 659.561 678.075 725.509 732.325 723.777 739.169 749.089 719.660 Soggetti vaccinati 65 anni (% su soggetti vaccinati ) 78.2 75.3 74.3 71.4 72.1 66.6 67.4 67.9 66.8 64.2 66.9 Soggetti vaccinati < 65 anni (valore assoluto) 116.444 182.478 214.630 263.572 262.040 364.343 354.884 342.073 367.294 417.146 356.151 Soggetti vaccinati < 65 anni (% su soggetti vaccinati ) 21.8 24.7 25.7 28.6 27.9 33.4 32.6 32.1 33.2 35.8 33.1 Soggetti vaccinati totali 533.526 739.762 838.965 926.304 943.527 1.094.501 1.093.897 1.072.492 1.114.399 1.175.2551.084.240 Soggetti vaccinati 65 anni (valore assoluto) 417.082 557.252 623.592 661.529 680.306 727.878 736.108 727.701 743.678 753.773 724.369 Soggetti vaccinati 65 anni (% su soggetti vaccinati) 78.2 75.3 74.3 71.4 72.1 66.5 67.3 67.9 66.7 64.1 66.8 Soggetti vaccinati < 65 anni (valore assoluto) 116.444 182.510 215.373 264.775 263.221 366.623 357.789 344.791 370.721 421.482 359.871 Soggetti vaccinati < 65 anni (% su soggetti vaccinati) 21.8 24.7 25.7 28.6 27.9 33.5 32.7 32.1 33.3 35.9 33.2 Tasso copertura soggetti 65 anni (%) 47.1 61.5 67.7 69.7 70.3 73.6 72.6 68.3 68.3 68.1 64.5 Obiettivo copertura DGR soggetti 65 anni (%)* 60.0 65.0 70.0 70.0 70.0 75.0 75.0 75.0 75.0 75.0 75.0 Vaccini acquistati 635.883 822.531 883.160 980.316 998.922 1.142.453 1.185.989 1.145.920 1.152.492 1.243.2471.168.655 Vaccini inutilizzati/non rendicontati 102.357 81.443 41.721 48.512 52.645 41.386 87.850 70.446 33.625 61.517 81.873 Vaccini inutilizzati/non rendicontati (%) 16.1 9.9 4.7 4.9 5.3 3.6 7.4 6.1 2.9 4.9 7.0 Vaccinazioni registrate dai MMG/PLS con sw ASP (% sul tot)** - 49.4 67.1 71.1 73.1 78.8 86.5 89.0 90.8 92.5 97.6 Vaccinazioni registrate dai MMG/PLS su cartaceo (% sul tot) - 50.6 32.9 28.9 26.9 21.2 13.5 11.0 9.2 7.5 2.4 * DGR nn. 2009 del 26 settembre 2000, 1220 del 3 agosto 2001, 1756 del 23 novembre 2001, 1201 del 9 agosto 2002, 839 del 5 settembre 2003, 844 del 3 settembre 2004, 732 del 4 agosto 2005, 513 del 4 agosto 2006, 697 del 14 settembre 2007, 621 del 5 agosto 2008 e 395 del 17 settembre 2010. Decreto del Presidente in qualità di Commissario ad acta n. 57 del 4 agosto 2009. ** Il software ASP per la registrazione controllata dei dati relativi alle vaccinazioni effettuate dai MMG/PLS è stato realizzato per la prima volta nella stagione 2001-02. Tabella 13 - Principali indicatori di processo/risultato delle campagne di vaccinazione antinfluenzale; Lazio 2000-01/2010-11 1.3 Comportamenti Collegati alla Salute In questa sezione sono riportate alcune delle informazioni pubblicate sul Rapporto sui dati regionali HSBC 2009-2010 Regione Lazio (il Rapporto è scaricabile dal sito http://www.hbsc.unito.it/it/index.php/pubblicazioni/report-regionali/report-regionale-lazio.html ). La ricerca HBSC (Health Behaviour in School-aged Children - Comportamenti collegati alla salute in ragazzi di età scolare) è un progetto internazionale, patrocinato dall Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che ha lo scopo di descrivere e comprendere fenomeni e comportamenti correlati con la salute nella popolazione pre-adolescente. La ricerca HBSC raccoglie informazioni sui comportamenti collegati alla salute tra i ragazzi di 11, 13 e 15 anni. Lo strumento utilizzato per la raccolta delle informazioni è un questionario elaborato da un gruppo di ricerca multidisciplinare e internazionale, parzialmente integrato da alcune domande relative a fumo e alcol inserite su iniziativa del gruppo nazionale di coordinamento. Relazione Sanitaria 2011 Pag. 22 di 169

Il questionario comprende sei sezioni riguardanti: dati anagrafici (età, sesso, struttura famigliare); classe sociale (occupazione e livello di istruzione dei genitori); indicatori di benessere percepito (stato di salute e di benessere); autostima (valutazione del proprio aspetto fisico e del grado di accettazione di sé); rete di sostegno socio-affettivo (rapporto con i genitori, i coetanei, l ambiente scolastico); comportamenti collegati alla salute (attività fisica e tempo libero, abitudini alimentari e igiene orale, alcol e fumo). Nel seguito vengono riportati i risultati dell indagine su alcuni comportamenti come l attività fisica, l uso della televisione e dei videogiochi, la frequenza di utilizzo di tecnologie quali telefoni cellulari e computer, le abitudini alimentari. Particolare significato assume la diffusione di scorretti stili di vita negli adolescenti, età in cui, all esigenza di mantenere uno stato di buona salute, si aggiunge quella di favorire una crescita sana, attraverso l acquisizione di stili di vita salutari. 1.3.1 Il Campione Il campione era costituito da un totale di 3.010 studenti di cui: il 37% di 11 anni, il 34% di 13 anni ed il 28% di 15 anni. Il 47,3% era rappresentato da ragazze (Tabella 14) Maschi Femmine Totale % n % n % n 11 anni 36,85 584 37,26 531 37,04 1.115 13 anni 34,76 551 33,40 476 34,12 1.027 15 anni 28,39 450 29,33 418 28,84 868 Fonte: Rapporto HBSC 2009-2010 Regione Lazio Tabella 14 - Composizione del campione per età e genere 1.3.2 Attività Fisica Per attività fisica non si intende solo la pratica di sport organizzati e regolarmente praticati, ma l insieme dei movimenti del corpo che favoriscono il dispendio di energia. Numerosi studi hanno rilevato che praticare regolarmente una sufficiente attività motoria produce notevoli benefici psico-fisici, tra i più importanti: riduce i rischi cardiovascolari, previene o ritarda lo sviluppo dell ipertensione e dell osteoporosi, aumenta le capacità cardio-vascolari, mantiene le funzioni metaboliche, abbassando il rischio di incidenza di sviluppo del diabete di tipo 2, permette un corretto sviluppo scheletrico e muscolare, contribuisce al bilancio energetico prevenendo obesità e sovrappeso ed inoltre abbassa i livelli di stress, migliora l autostima e la soddisfazione di sé, diminuendo il rischio di depressione (Boreham et al., 2001; WHO, 2008; Alfermann et al., 2000). E documentata inoltre in letteratura la relazione tra inattività ed esiti di sovrappeso ed obesità per i preadolescenti (Vieno et al., 2005). Relazione Sanitaria 2011 Pag. 23 di 169