05b COMUNE DI SANSEPOLCRO. Norme tecniche di attuazione: Elab. ai sensi dell' art. 17 della L.R.T. 1/05. (Provincia di Arezzo)

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COMUNE DI SANSEPOLCRO (Provincia di Arezzo) Approvazione definitiva ai sensi dell' art. 17 della L.R.T. 1/05 SINDACO E ASSESSORE ALL'URBANISTICA Daniela Frullani DIRIGENTE DEL II SETTORE TECNICO E RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO: Arch. Antonio Coletti UFFICIO DI PIANO: Redazione della variante: Arch. Maria Luisa Sogli Arch. Ilaria Calabresi GARANTE DELLA COMUNICAZIONE Geom. Rossana Cenciarini COLLABORATORI INTERNI: geom. Andrea Franceschini, geom. Gianluca Pigolotti, p.i. Enzo Riguccini CONSULENZA ESTERNA: arch. Alba Navalesi Elab. 05b : stato attuale e stato modificato

V04 BIS VARIANTE PER RETTIFICHE DI MINIMA ENTITÀ AL P.R.G. VIGENTE MODIFICHE NORMATIVE V04.09 ZONA AGRICOLA DI TUTELA PAESAGGISTICA - AMBIENTALE V04.10 ZONA DI VILLA GEDDES DA FILICAIA AD ABOCA V04.11 ZONA IPPICA E PER ATTIVITÀ TURISTICHE RICETTIVE DI VIOLINO MODIFICHE RIGUARDANTI LE VARIANTI V04.09 Zona agricola di tutela paesaggistica ambientale e V04.10 Zona di Villa Geddes da Filicaia ad Aboca VARIANTE VIGENTE APPROVATA CON D.C.C. 131/2003 NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE - STATO ATTUALE ART. 9 BIS SOTTOZONA E9 : AREE AD ATTREZZATURE SPORTIVE-RICREATIVE NON COMPETITIVE Sono aree destinate a garantire la fruizione dell ambiente nel tempo libero, attraverso attività sportivoricreative a servizio della presenza umana nel territorio a prevalente funzione agricola. In tali aree è ammessa la realizzazione di impianti per lo svolgimento della pratica sportiva non competitiva. Gli interventi gestiti da privati sono autorizzabili a condizione che venga preventivamente stipulato atto di convenzione con il quale dare garanzie circa il mantenimento nel tempo della destinazione d uso, della realizzazione delle infrastrutture necessarie e il rispetto delle caratteristiche del contesto ambientale di riferimento. In tal senso l atto di convenzione dovrà essere accompagnato da un progetto urbanistico complessivo di sistemazione dell intera area di riferimento. L edificazione avverrà nel rispetto dei seguenti parametri: - Indice territoriale complessivo. Ut = 0,25 mq/mq: a) per spogliatoi, servizi, magazzini accessori, sale riunioni, bar e posti di ristoro (questi ultimi in misura non superiore al 20% del totale di queste stesse superfici)... = 0,07 mq/mq. b) per vasche o campi da gioco coperti.... = 0,18 mq/mq. - Rapporto di copertura...... = 20% - Superficie massima attrezzata a sport (superficie interna alla linea di recinzione delle vasche o dei campi più la superficie coperta)... = 55% - Superficie minima attrezzata a verde pubblico.. = 30% - Superficie minima a parcheggi...... = 0,05 mq/mq ART. 10 VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI AMBIENTALI 1. In relazione a quanto previsto al comma 2 dell art. 81 del P.I.T. si da atto che la Variante in oggetto non determina direttamente trasformazioni sui beni paesistici ed ambientali. 2. Fino all approvazione del P.S. si applicano in salvaguardia le norme contenute all art.81 del P.I.T., salvo limitate modifiche delle aree scoperte di pertinenza di edifici residenziali o destinati ad attività turistica ed agrituristica per la realizzazione di strutture ed impianti sportivi e per il tempo libero. 1

3. La Valutazione degli effetti ambientali di cui al comma 1. non essendo al momento identificabile nelle caratteristiche e localizzazioni viene pertanto differita al momento della attuazione degli interventi di trasformazione di cui sopra facendone carico ai soggetti interessati. 4. Contestualmente alla presentazione delle istanze di concessione il richiedente dovrà produrre una Relazione di Valutazione degli effetti ambientali indotti dagli interventi per strutture ed impianti per lo sport ed il tempo libero di cui al comma 2. Tale Relazione dovrà dare conto delle seguenti compatibilità: - Geomorfologia - Paesaggistica - Ecologica - Vegetazionale - Architettonica 5. Le compatibilità di cui sopra dovranno essere dimostrate attraverso elaborati grafici, vedute panoramiche, fotomontaggi, relazioni, in modo da consentire l apprezzamento dell effetto prodotto, dalle eventuali compensazioni e mitigazioni proposte o da prescrivere. 6. L esame di tali verifiche di compatibilità è affidato agli organi tecnici dell Amm.ne comunale i quali esprimeranno pareri motivati di assenso o diniego, in rapporto alla dimostrata fattibilità ambientale e paesaggistica dell intervento. 2

VARIANTE VIGENTE APPROVATA CON D.C.C. 131/2003 NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE STATO ADOTTATO (le modifiche sono riportate in corsivo) ART. 9 BIS SOTTOZONA E9 : AREE AD ATTREZZATURE SPORTIVE-RICREATIVE NON COMPETITIVE Sono aree destinate a garantire la fruizione dell ambiente nel tempo libero, attraverso attività sportivoricreative a servizio della presenza umana nel territorio a prevalente funzione agricola. In tali aree è ammessa la realizzazione di impianti per lo svolgimento della pratica sportiva non competitiva. Gli interventi gestiti da privati sono autorizzabili a condizione che venga preventivamente stipulato atto di convenzione con il quale dare garanzie circa il mantenimento nel tempo della destinazione d uso, della realizzazione delle infrastrutture necessarie e il rispetto delle caratteristiche del contesto ambientale di riferimento. In tal senso l atto di convenzione dovrà essere accompagnato da un progetto urbanistico complessivo di sistemazione dell intera area di riferimento. L edificazione avverrà nel rispetto dei seguenti parametri: - Indice territoriale complessivo. Ut = 0,25 mq/mq: a) per spogliatoi, servizi, magazzini accessori, sale riunioni, bar e posti di ristoro (questi ultimi in misura non superiore al 20% del totale di queste stesse superfici)... = 0,07 mq/mq. b) per vasche o campi da gioco coperti.... = 0,18 mq/mq. - Rapporto di copertura...... = 20% - Superficie massima attrezzata a sport (superficie interna alla linea di recinzione delle vasche o dei campi più la superficie coperta)... = 55% - Superficie minima attrezzata a verde pubblico.. = 30% - Superficie minima a parcheggi...... = 0,05 mq/mq ART. 9 TER ZONA E10 DI TUTELA PAESAGGISTICA AMBIENTALE 1. Come prima attuazione del Piano Strutturale vengono individuate le zone agricole E10 di tutela paesaggistica e ambientale che introducono nelle norme del P.R.G. la disciplina del Piano Strutturale relativa alle aree di tutela paesaggistica delle ville, già individuate e normate dal P.T.C. della Provincia di Arezzo e recepite dallo strumento di pianificazione territoriale comunale approvato con D.C.C. n. 147 del 22/11/2011. 2. Nelle zone agricole E10 sono perseguiti i seguenti obiettivi: - conservazione della tessitura e delle sistemazioni agrarie tramite il mantenimento delle siepi e della rete scolante; - mantenimento e recupero della viabilità storica e della vegetazione arborea di corredo; - conservazione dei rapporti figurativi e morfologici tra i tessuti storici, i complessi edilizi delle ville e degli edifici specialistici antichi e i contesti paesaggistico-ambientali in cui sono inseriti; e sono ammesse le seguenti funzioni compatibili: - coltivazioni ortive e agricole in generale; - percorsi pubblici attrezzati, verde di arredo e aree a parco; - piccole aree di socializzazione e attrezzature ludiche con esclusione di nuovi manufatti costruiti; - residenza ed attività turistico ricettive, nelle sue varie forme, nel patrimonio edilizio esistente. 3. Nelle suddette aree sono ammessi interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente come disciplinati dalla vigente Variante per l edificato di matrice storica. Nei casi in cui tali aree comprendano al loro interno o risultino di pertinenza di ville che svolgono anche la funzione di fattoria o siano sede di centro aziendale agricolo, potrà essere inoltre ammessa la realizzazione, in contiguità con le stesse, di annessi agricoli, qualora siano prodotte adeguate dimostrazioni sulla 3

impossibilità di una diversa localizzazione e vengano redatte, all interno dei relativi Piani aziendali pluriennali di miglioramento agricolo ambientale, verifiche di compatibilità urbanistica e paesistica che contengano la analisi e valutazioni storico-morfologica del complesso architettonico delle ville, degli elementi di pregio degli spazi aperti progettati o no e degli spazi agricoli più direttamente connessi con la villa. Dovranno cioè essere adeguatamente documentati, oltre che i caratteri dell edificato di matrice storica anche i quelli dei giardini e della zone a verde di pertinenza (eventuali viali alberati, alberature di pregio, muri originari di sostegno in pietrame da restaurare, lastricature di pregio), i caratteri morfologici (presenza di ciglioni, di terrazzamenti) oltre che gli eventuali elementi di degrado da rimuovere o riqualificare. Coerentemente a tali analisi saranno definiti: la localizzazione degli eventuali nuovi manufatti edilizi che assicuri il minore impatto percettivo, ambientale e paesaggistico, anche attraverso simulazioni prospettiche delle possibili alternative. Tali valutazioni dovranno inoltre garantire l utilizzo per i nuovi manufatti di tipologie architettoniche e materiali coerenti con i complessi edilizi storici e contestuali interventi di miglioramento ambientale volti a rimuovere o riqualificare le parti degradate. ART. 10 VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI AMBIENTALI 5. In relazione a quanto previsto al comma 2 dell art. 81 del P.I.T. si da atto che la Variante in oggetto non determina direttamente trasformazioni sui beni paesistici ed ambientali. 6. Fino all approvazione del P.S. si applicano in salvaguardia le norme contenute all art.81 del P.I.T., salvo limitate modifiche delle aree scoperte di pertinenza di edifici residenziali o destinati ad attività turistica ed agrituristica per la realizzazione di strutture ed impianti sportivi e per il tempo libero. 7. La Valutazione degli effetti ambientali di cui al comma 1. non essendo al momento identificabile nelle caratteristiche e localizzazioni viene pertanto differita al momento della attuazione degli interventi di trasformazione di cui sopra facendone carico ai soggetti interessati. 8. Contestualmente alla presentazione delle istanze di concessione il richiedente dovrà produrre una Relazione di Valutazione degli effetti ambientali indotti dagli interventi per strutture ed impianti per lo sport ed il tempo libero di cui al comma 2. Tale Relazione dovrà dare conto delle seguenti compatibilità: - Geomorfologia - Paesaggistica - Ecologica - Vegetazionale - Architettonica 7. Le compatibilità di cui sopra dovranno essere dimostrate attraverso elaborati grafici, vedute panoramiche, fotomontaggi, relazioni, in modo da consentire l apprezzamento dell effetto prodotto, dalle eventuali compensazioni e mitigazioni proposte o da prescrivere. 8. L esame di tali verifiche di compatibilità è affidato agli organi tecnici dell Amm.ne comunale i quali esprimeranno pareri motivati di assenso o diniego, in rapporto alla dimostrata fattibilità ambientale e paesaggistica dell intervento. 4

VARIANTE VIGENTE APPROVATA CON D.C.C. 131/2003 NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE STATO CONTRODEDOTTO FINALE ART. 9 BIS SOTTOZONA E9 : AREE AD ATTREZZATURE SPORTIVE-RICREATIVE NON COMPETITIVE Sono aree destinate a garantire la fruizione dell ambiente nel tempo libero, attraverso attività sportivoricreative a servizio della presenza umana nel territorio a prevalente funzione agricola. In tali aree è ammessa la realizzazione di impianti per lo svolgimento della pratica sportiva non competitiva. Gli interventi gestiti da privati sono autorizzabili a condizione che venga preventivamente stipulato atto di convenzione con il quale dare garanzie circa il mantenimento nel tempo della destinazione d uso, della realizzazione delle infrastrutture necessarie e il rispetto delle caratteristiche del contesto ambientale di riferimento. In tal senso l atto di convenzione dovrà essere accompagnato da un progetto urbanistico complessivo di sistemazione dell intera area di riferimento. L edificazione avverrà nel rispetto dei seguenti parametri: - Indice territoriale complessivo. Ut = 0,25 mq/mq: a) per spogliatoi, servizi, magazzini accessori, sale riunioni, bar e posti di ristoro (questi ultimi in misura non superiore al 20% del totale di queste stesse superfici)... = 0,07 mq/mq. b) per vasche o campi da gioco coperti.... = 0,18 mq/mq. - Rapporto di copertura...... = 20% - Superficie massima attrezzata a sport (superficie interna alla linea di recinzione delle vasche o dei campi più la superficie coperta)... = 55% - Superficie minima attrezzata a verde pubblico.. = 30% - Superficie minima a parcheggi...... = 0,05 mq/mq ART. 9 TER ZONA E10 DI TUTELA PAESAGGISTICA AMBIENTALE 1. Come prima attuazione del Piano Strutturale vengono individuate le zone agricole E10 di tutela paesaggistica e ambientale che introducono nelle norme del P.R.G. la disciplina del Piano Strutturale relativa alle aree di tutela paesaggistica delle ville, già individuate e normate dal P.T.C. della Provincia di Arezzo e recepite dallo strumento di pianificazione territoriale comunale approvato con D.C.C. n. 147 del 22/11/2011. 2. Nelle zone agricole E10 sono perseguiti i seguenti obiettivi: - conservazione della tessitura e delle sistemazioni agrarie tramite il mantenimento delle siepi e della rete scolante; - mantenimento e recupero della viabilità storica e della vegetazione arborea di corredo; - conservazione dei rapporti figurativi e morfologici tra i tessuti storici, i complessi edilizi delle ville e degli edifici specialistici antichi e i contesti paesaggistico-ambientali in cui sono inseriti; e sono ammesse le seguenti funzioni compatibili: - coltivazioni ortive e agricole in generale; - percorsi pubblici attrezzati, verde di arredo e aree a parco; - piccole aree di socializzazione e attrezzature ludiche con esclusione di nuovi manufatti costruiti; - residenza ed attività turistico ricettive, nelle sue varie forme, nel patrimonio edilizio esistente. 3. Nelle suddette aree sono ammessi interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente come disciplinati nell art. 8 delle N.T.A. della Variante per l edificato di matrice storica. Nei casi in cui tali aree comprendano al loro interno o risultino di pertinenza di ville che svolgono anche la funzione di fattoria o siano sede di centro aziendale agricolo, potrà essere inoltre ammessa la realizzazione, in contiguità con le stesse, di annessi agricoli, qualora siano prodotte adeguate 5

dimostrazioni sulla impossibilità di una diversa localizzazione e vengano redatte, all interno dei relativi Piani aziendali pluriennali di miglioramento agricolo ambientale, verifiche di compatibilità urbanistica e paesistica che contengano la analisi e valutazioni storico-morfologica del complesso architettonico delle ville, degli elementi di pregio degli spazi aperti progettati o no e degli spazi agricoli più direttamente connessi con la villa. Dovranno cioè essere adeguatamente documentati, oltre che i caratteri dell edificato di matrice storica anche i quelli dei giardini e della zone a verde di pertinenza (eventuali viali alberati, alberature di pregio, muri originari di sostegno in pietrame da restaurare, lastricature di pregio), i caratteri morfologici (presenza di ciglioni, di terrazzamenti) oltre che gli eventuali elementi di degrado da rimuovere o riqualificare. Coerentemente a tali analisi saranno definiti: la localizzazione degli eventuali nuovi manufatti edilizi che assicuri il minore impatto percettivo, ambientale e paesaggistico, anche attraverso simulazioni prospettiche delle possibili alternative. Tali valutazioni dovranno inoltre garantire l utilizzo per i nuovi manufatti di tipologie architettoniche e materiali coerenti con i complessi edilizi storici e contestuali interventi di miglioramento ambientale volti a rimuovere o riqualificare le parti degradate. A tal fine all interno delle schede delle ville contenute nella Variante per l edificato di matrice storica sono talvolta definite prescrizioni particolari atte a garantire il miglior inserimento paesaggistico - ambientale degli eventuali interventi di trasformazione consentiti. 1 1 Articolo approvato con Del.C.C. n. 123 del 21/10/2011 6

MODIFICHE RIGUARDANTI LA VARIANTE V04.11 Zona ippica e per attività turistiche ricettive di Violino P.R.G. VIGENTE APPROVATO CON D.C.R. 197/2001 NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE - STATO ATTUALE ART. 51- ZONA F9 IPPICA La zona è destinata alla realizzazione di strutture per l'allevamento, il soggiorno di cavalli, l allenamento e relative attrezzature complementari. Sono ammessi solo interventi di recupero edilizio che non determinino incremento di S.U.L. [ ] 7

PROPOSTA DI VARIANTE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE STATO ADOTTATO (le modifiche sono riportate in corsivo) ART. 51- ZONA DESTINATA AD ATTIVITÀ IPPICHE E TURISTICO RICETTIVE A VIOLINO (F9.1 E F9.2) 1. La zona è destinata ad attività di turistico ricettive e ad allevamento, il soggiorno di cavalli, l allenamento e relative attrezzature complementari. 2. In particolare la zona definita F9.1 Attrezzature private su insediamento storico è destinata da attività turistico ricettive; gli interventi ammissibili sono quelli definiti nella Variante per l edificato di matrice storica, scheda 8 R 5 Violino dell Ambito organico n. 11; all interno della zona F9.1 è comunque da rispettare la fascia di rispetto dalla strada storica comunale di Violino di 10 metri entro la quale non sono ammessi interventi di nuova costruzione e possono essere realizzati solo interventi di manutenzione, ripristino e valorizzazione paesaggistica. 3. La zona F9.2 è invece quella destinata a attività ippiche (allevamento, soggiorno e allenamento dei cavalli) ed alle relative strutture. All interno di tale area sono da rispettare i 10 metri di inedificabilità assoluta dall argine del Tevere che delimita la zona F9.2 sul suo confine est. All interno di tale area le strutture necessarie (spazio coperto da tensostruttura, fienile e box cavalli) dovranno essere concentrati in un area esterna a quella individuata nella tavole delle indagini geologiche a pericolosità idraulica elevata I3; è pertanto consentito il mantenimento delle strutture esistenti (spazio coperto da tensostruttura, fienile e box cavalli a sud del fienile esistente) nell attuale localizzazione. L eventuale alloggio del custode e i servizi igienici di supporto dovranno essere ricavati all interno dell edificio individuato con il numero 3 nella scheda dell edificato di matrice storica dell Ambito organico 11-8 R 5 Violino, nel rispetto delle prescrizioni particolari ivi definite. Potrà essere previsto il potenziamento dei box esistenti da collocare a sud della tensostruttura esistente e a 10 metri di distanza dalla strada comunale che da Violino conduce a Gricignano. Tali eventuali nuovi box dovranno avere un ingombro massimo di 28 metri (lato corto perpendicolare alla strada) per 50 metri (lato lungo) parallelo alla strada. I nuovi box cavalli dovranno realizzati in elementi modulari semplicemente appoggiati, ancorati ad una platea in calcestruzzo non più alta di cm. 15 su sottofondo ben costipato e rullato in terra battuta, con leggero strato di materiali inerti, tale che essere facilmente removibile. I box saranno realizzati con struttura portante in acciaio e tamponature, rivestimenti in legno e tetto a capanna. Lungo la viabilità dovrà essere impiantata una siepe di arbusti tipici dell area di pianura che dovranno essere adeguatamente documentati nel progetto, mentre, a sud-ovest e immediatamente a sud dei box da realizzare ex novo dovranno essere piantumati una siepe ed alberi (pioppi cipressini) per schermare le strutture del centro ippico verso l abitazione esistente a Ciapanella (a sud della zona F9.2); tali strutture dovranno comunque rimanere ad una congrua distanza da tale abitazione nel rispetto delle norme igienico sanitarie in materia. L area tra la tensostruttura esistente e la strada comunale, così come la fascia compresa tra gli eventuali nuovi box e la strada comunale, potranno essere sistemate come parcheggi da realizzare con fondo permeabile in terra battuta o in ghiaietto o a prato. Lo spazio compreso tra i nuovi box e le abitazioni in località Ciapanella dovrà essere lasciato libero ed essere sistemato a prato come verde di rispetto ambientale. Nella restante parte dell area potranno essere sistemate le strutture leggere dei paddock che comunque non potranno occupare la fascia di tutela assoluta dei 10 metri dall argine del Tevere. Dovrà inoltre essere studiata una localizzazione più congrua per la letamaia che sarà collocata tra la tensostruttura esistente e i box da realizzare ex novo. Gli interventi saranno quindi realizzati nel rispetto dello schema di assetto di seguito riportato. Gli edifici esistenti e di progetto non potranno mutare la loro destinazione d uso di annessi a servizio per le attività ippiche o potranno essere riutilizzati solo come annessi a servizio di un azienda agricola. Per ciò che riguarda invece le strutture dei paddock il proponente degli interventi, in caso di cessazione dell attività dovrà impegnarsi, in apposito atto d obbligo, alla loro demolizione; nel medesimo atto d obbligo lo stesso proponente dovrà impegnarsi a non richiedere agli enti pubblici alcun risarcimento in caso di esondazione del Tevere. 4. Modalità di attuazione: intervento diretto corredato. In particolare per la zona F9.2 gli interventi potranno attuarsi con progetti che documentino in modo esaustivo tutte le sistemazioni che si intendono realizzare nell intera area; il progetto sarà corredato da tutti i pareri degli enti interessati tra cui anche quello della A.S.L. in merito al rispetto delle norme igienico sanitarie. 8

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PROPOSTA DI VARIANTE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE STATO CONTRODEDOTTO FINALE (le modifiche sono riportate in corsivo) ART. 51- ZONA DESTINATA AD ATTIVITÀ IPPICHE E TURISTICO RICETTIVE A VIOLINO (F9.1 E F9.2) 1. La zona è destinata ad attività di turistico ricettive e ad allevamento, il soggiorno di cavalli, allenamento e relative attrezzature complementari. 2. In particolare la zona definita F9.1 Attrezzature turistico-ricettive è destinata ad attività turistico ricettive; gli interventi ammissibili sono quelli definiti nella Variante per l edificato di matrice storica, Ambito organico n. 11, scheda 8 R 5 Violino ; all interno della zona F9.1 è comunque da rispettare la fascia di rispetto dalla strada storica comunale di Violino di 10 metri, entro la quale non sono ammessi interventi di nuova costruzione; gli interventi ammissibili sono solo quelli di manutenzione, ripristino e valorizzazione paesaggistica. 3. La zona F9.2 è quella destinata a attività ippiche (allevamento, soggiorno e allenamento dei cavalli, attività sportive con utilizzo dei cavalli) ed alle relative strutture. Localizzazione dei manufatti edilizi e prescrizioni generali Gli interventi saranno realizzati nel rispetto dello schema di assetto planimetrico di seguito riportato. All interno di tale area sono da rispettare i 10 metri di inedificabilità assoluta dall argine del Tevere che delimita la zona F9.2 sul suo confine est; le strutture necessarie per l attività di maneggio (annessi) dovranno essere concentrati al di fuori dell area con pericolosità idraulica elevata I3 nella tavole delle indagini geologiche allegate al Piano Strutturale. È consentito il mantenimento delle strutture esistenti (spazio coperto da tensostruttura, fienile e box cavalli a sud del fienile esistente) nell attuale localizzazione. L eventuale alloggio del custode e i servizi igienici di supporto dovranno essere ricavati all interno dell edificio individuato con il numero 3 nella scheda dell edificato di matrice storica dell Ambito organico 11-8 R 5 Violino e nel rispetto delle prescrizioni particolari ivi definite. Gli edifici esistenti e di progetto non potranno mutare la loro destinazione d uso di annessi a servizio delle attività ippiche o potranno essere riutilizzati esclusivamente come annessi a servizio di un azienda agricola. Per ciò che riguarda invece le strutture dei paddock il proponente degli interventi, in caso di cessazione dell attività dovrà impegnarsi, in apposito atto d obbligo, alla loro demolizione; nel medesimo atto d obbligo lo stesso proponente dovrà impegnarsi a non richiedere agli enti pubblici alcun risarcimento in caso di esondazione del Tevere ed eventuale danneggi manto di tali manufatti leggeri. Prescrizioni per i box dei cavalli Potrà essere previsto il potenziamento dei box esistenti da collocare a sud della tensostruttura esistente e a 10 metri di distanza dalla strada comunale che da Violino conduce a Gricignano. Tali eventuali nuovi box dovranno avere un ingombro massimo di 28 metri (lato corto perpendicolare alla strada) per 55 metri (lato lungo) parallelo alla strada. I nuovi box cavalli dovranno essere realizzati in elementi modulari semplicemente appoggiati, ancorati ad una platea in calcestruzzo non più alta di cm. 15, su sottofondo ben costipato e rullato in terra battuta, con leggero strato di materiali inerti, tale che possa essere facilmente removibile. I box saranno realizzati con struttura portante in acciaio e tamponature, rivestimenti in legno e tetto a capanna. Lungo la viabilità dovrà essere impiantata una siepe di arbusti tipici dell area di pianura che dovranno essere adeguatamente documentati nel progetto, mentre, a sud-ovest e immediatamente a sud dei box da realizzare ex novo, dovranno essere piantumati una siepe ed alberi (pioppi cipressini) per schermare le strutture del centro ippico verso l abitazione esistente a Ciapanella (a sud della zona F9.2); al fine di garantire una congrua distanza da tale insediamento residenziale, nello schema planimetrico prescrittivo riportato di seguito, è stata individuata un area a verde di rispetto ambientale da mantenere a prato. Disciplina per ulteriori annessi Le eventuali strutture integrative (rispetto a quelle esistenti o a quelle di progetto per box) che si rendessero necessarie per il futuro potenziamento del maneggio dovranno essere collocate e realizzate nel rispetto dei condizionamenti contenuti nel presente articolo, comma 3, in ordine alla localizzazione, destinazione d uso ammissibile, documentazione da allegare ai progetti; le tipologie da utilizzare per gli ulteriori annessi dovranno avere caratteri analoghi, per ciò che riguarda la configurazione architettonica e i materiali, a quelli degli annessi esistenti. Aree per parcheggi 10

L area tra la tensostruttura esistente e la strada comunale, così come la fascia compresa tra gli eventuali nuovi box e la strada comunale, potranno essere sistemate come parcheggi da realizzare con fondo permeabile in terra battuta o in ghiaietto o a prato. Prescrizioni per la sistemazione degli spazi aperti Lo spazio compreso tra i nuovi box e le abitazioni in località Ciapanella, individuato come verde di rispetto ambientale, dovrà essere lasciato libero da costruzioni ed essere sistemato a prato. Nella restante parte dell area potranno essere localizzate le strutture leggere dei paddock o di eventuali tondini, che comunque non potranno occupare la fascia di tutela assoluta dei 10 metri dall argine del Tevere. Dovrà inoltre essere studiata una congrua localizzazione per la letamaia individuando una collocazione più lontana possibile dalla zona F9.1 e dall insediamento abitativo di Ciapanella. 4. Modalità di attuazione: intervento diretto. In particolare per la zona F9.2 gli interventi potranno attuarsi con progetti che documentino in modo esaustivo tutte le sistemazioni che si intendono realizzare nell intera area (edifici e spazi aperti); il progetto sarà inoltre corredato da tutti i pareri degli enti interessati tra cui anche quello della A.S.L. in merito al rispetto delle norme igienico sanitarie. 2 2 Articolo definitivamente approvato con Del.C.C. n. 123 del 21/10/2011 11

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