Interventi di messa in sicurezza. 21 dicembre 2009



Documenti analoghi
AREA EX FONDERIE DEL QUINTANO PROCEDURA DI BONIFICA COMUNE DI CASTELLI CALEPIO. 13 giugno Elaborato da ing. Giovanni Filippini

U.O. 1 Istituto Superiore di Sanità La presenza di amianto nei siti inquinati: Stima dell'esposizione, impatto sanitario e priorità per le bonifiche

TERRE E ROCCE DA SCAVO art. 186 del D.lgs. n. 152/2006, così come modificato dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 LINEE GUIDA

Art. 1 Campo di applicazione

0 SOMMARIO PROGETTO DELLA SOLUZIONE SELEZIONATA Descrizione della soluzione selezionata Fattibilità dell'intervento...

BILANCIO DI PRODUZIONE DEI MATERIALI INERTI DA SCAVO E DEI MATERIALI INERTI DA DEMOLIZIONE E COSTRUZIONE

Art. 1 Campo di applicazione

BILANCIO DI PRODUZIONE DI MATERIALE DA SCAVO E/O DI RIFIUTI...

Una metodologia da utilizzare può essere così sintetizzata:

La Bonifica della Ex Stoppani di Cogoleto

AZIENDA GENERALE SERVIZI MUNICIPALI DI VERONA SPA BANDO DI GARA. I.1) denominazione, indirizzo e punti di contatto: Azienda Generale Servizi

Provincia di Rieti Comune di Collalto Sabino IMPIANTO FOTOVOLTAICO DI POTENZA NOMINALE 910,80 KWp

VDA BroadBusiness Ulteriori Lotti Funzionali

Accordo di Programma SIN di Trieste

SCUOLA POLITECNICA E DELLE SCIENZE DI BASE Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale

SCHEDA TECNICA DI OMOLOGA DEL RIFIUTO DESTINATO AL RECUPERO 1. CLIENTE. Ragione sociale: C.E.R. (DECISIONE N. 2000/535/CE E S.M.I.

PROVINCIA di TREVISO. COMUNE DI PEDEROBBA Centro commerciale "Area ex Funghi del Montello" A-12 1^ EMISSIONE DESCRIZIONE

VDA BroadBusiness - Ulteriori Lotti Funzionali

Un azienda al servizio delle aziende

RELAZIONE SULLA GESTIONE DELLE MATERIE (ai sensi dell art. 26 comma 1 lett.i del D.P.R. n. 207/2010)

SITO DI INTERESSE NAZIONALE STOPPANI DI COGOLETO (GE)

Impianti di selezione meccanica dei rifiuti

STABILIMENTO DI TARANTO. Piano di monitoraggio Produzione Rifiuti, Discarica e Rete Piezometrica

PROVINCIA REGIONALE DI SIRACUSA

IMPIANTO DI DISTRIBUZIONE CARBURANTI SITO IN BARLETTA BAT- VIA REGINA MARGHERITA, (PV NI010613) RIMOZIONE IMPIANTO RELAZIONE TECNICA

A.S.A. S.p.A. POTENZIAMENTO DEPURATORE DI ROSIGNANO SOLVAY. Comune di Rosignano Marittimo PIANO DI GESTIONE TERRE E ROCCE DI SCAVO

PIANO REGIONALE ATTIVITA ESTRATTIVE (P.R.A.E.)

PROGETTO OFFERTA. Contraente. L appaltatore della fornitura del servizio e acces-sori

INTERVENTI DI PROTEZIONE COSTIERA LUNGO IL LITORALE DEL COMUNE DI ALASSIO (SV) PROGETTO DEFINITIVO

Siti contaminati: rischi ambientali, tecniche e costi di risanamento

ISTRUZIONI PER LA GESTIONE DI TERRE E ROCCE DA SCAVO. Normativa di riferimento: La gestione delle terre e rocce da scavo può avvenire:

PIANO DI UTILIZZO DEI MATERIALI DA SCAVO (D.M. 10/8/2012, N.161)

- Com'è fatta - Sicurezza e tutela - La trasformazione del biogas - Cronologia dell'impianto. Com è fatta

1 PREMESSA ANALISI DEI COSTI Personale Mezzi e attrezzature Manutenzione... 3

Stato di attuazione interventi di riqualificazione

Regione Veneto Provincia di Verona

ACEA Distribuzione Direzione Operazioni Rete AT

Allegato 1 DICHIARA. che le terre e rocce da scavo provenienti dal suddetto intervento (barrare la/le voce/i, che interessa/no):

AMIANTO-SCHEDA INFORMATIVA 2 Testi di posizioni per offerte complementari

2. La fase del processo di stabilizzazione della frazione organica

PIANO DI GESTIONE DELLE TERRE

RELAZIONE DI RIFERIMENTO D.M. 272/14

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀ

Indicazioni per la predisposizione del Piano di Gestione dei Rifiuti di Estrazione PGRE

ESPERIENZA E PROFESSIONALITÀ IN CAMPO AMBIENTALE

INTRODUZIONE. 4 RIMOZIONE MASSICCIATA STRADALE. 5 DEMOLIZIONE MANUFATTI EDILI E STRADALI. 5 SCAVO TRADIZIONALE ALL APERTO.

Lo stato dell Ambiente in Liguria 145

LA GESTIONE DEI MATERIALI DA SCAVO AL DI FUORI DEL REGIME DELLE TRS

UNA DISCARICA DA SALVARE

INDICE. 1. Recupero ambientale..pag Calcolo economico delle operazioni di recupero ambientale...3

Studio per il riutilizzo delle terre e rocce da scavo

RIMOZIONE DI RIFIUTI ABBANDONATI PRESSO LA S.P. 340 "VARIANTE DI CASAPESENNA"

SCHEMA DI CONTRATTO PER L USO TEMPORANEO DI SPAZI DI REGIONE LOMBARDIA

Localizzazione geografica. Anno Committenti. Venezia. Importo Lavori 6.8 (milioni) Categoria Opere VII c

Compilazione del modulo di dichiarazione per l utilizzo terre e rocce da scavo come sottoprodotto, ai sensi della legge 9 agosto 2013 n.

PIANO DI MANUTENZIONE DELL OPERA E DELLE SUE PARTI

1 PREMESSA 2 RIFERIMENTI LEGISLATIVI

Un esempio di interferenza di infrastrutture con una discarica. Inquadramento tecnico e normativo. Soluzioni individuate e problemi aperti

La classificazione dei rifiuti ai fini del loro recupero. Maria Palumbo Direttore Centro Campano Tecnologie Ambientali CCTA Scarl

BRILLADA VITTORIO & C. S.n.c.

DECRETO SEGRETARIALE N. 10 DEL

SOLUZIONI TECNOLOGICHE ADOTTATE

PROVINCIA DI PISA FIUME SERCHIO INTERVENTI DI RICALIBRATURA D ALVEO IN LOC. MIGLIARINO

VADEMECUM SULLE PROCEDURE DI BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI

ONERI IN CAPO ALLA P.A. GESTIONE E MANUTENZIONE DELL IMPIANTO FOTOVOLTAICO. Avv. Pasquale Silvestro Tonucci & Partners Padova

Il concetto di gestione dei rifiuti

4.5.5 Risultati analisi XRPD

PROVINCIA DI TERNI SETTORE AMBIENTE E DIFESA DEL SUOLO

ELENCO PREZZI MONITORAGGIO DELLE ACQUE SOTTERRANEE PRELIMINARE ALL'AVVIO DELLE ATTIVITA' DI BONIFICA 0,00

NUOVA PIATTAFORMA MULTIFUNZIONALE DI VADO LIGURE

CASTELNUOVESE INERTI S.R.L. Via S.R. 69 Via Ponte alle Forche, San Giovanni Valdarno (Ar) P.IVA

Servizio Prevenzione e Sicurezza del Lavoro ASL n 8 di Cagliari

GREEN SHIPPING SUMMIT 2015

ASSESSORATO DEI LAVORI PUBBLICI SERVIZIO VIABILITÀ E INFRASTRUTTURE DI TRASPORTO AVVISO

Azioni per un controllo diretto del rischio sul territorio

R E G I O N E P U G L I A

RELAZIONE ILLUSTRATIVA

CANTIERI TEMPORANEI E MOBILI: GESTIONE RIFIUTI E SOTTOPRODOTTI

Difesa del suolo e pianificazione dei bacini idrografici

CAPITOLO 2 - NORMATIVA GENERALE DI RIFERIMENTO

D.A. Territorio 12 novembre 1998

REGOLAMENTO PER LE INIZIATIVE DI TUTELA AMBIENTALE NELLA REALIZZAZIONE DEI LAVORI PUBBLICI DELLA PROVINCIA DI RIMINI

RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL PROGETTO PRELIMINARE

Studio di Impatto Ambientale e Sociale Allegato 5 Terre e Rocce da Scavo

Parte 1: VERIFICA PROGETTO

MITTENTE: Soggetto obbligato DESTINATARI: Comune di Provincia di Struttura ARPAT di Azienda USL di

SEZIONE I TEMPI E COSTI MEDI DI REALIZZAZIONE 2

LE LINEE GUIDA PROVINCIALI

COMUNE DI TARANTO DIREZIONE AMBIENTE, SALUTE E QUALITA DELLA VITA COMUNE DI TARANTO. Direzione Ambiente, Salute e Qualità della Vita

Impianto di recupero rifiuti speciali non pericolosi Via Astico, Sandrigo (VI)

L evento ha causato vari danni al litorale del comprensorio cesenate colpendo in particolare i seguenti tratti:

Recupero ambientale, funzionale e produzione di energia pulita nella struttura ex Tubimar nell area portuale di Ancona

BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI NELLE PROCEDURE FALLIMENTARI

ELENCO CONFERENZE DI SERVIZI (CDS) DEL 2005

ACCORDO DI PROGRAMMA per la bonifica DEL SITO DI INTERESSE NAZIONALE MASSA E CARRARA

Allegato n. 9 (punto 6 del PRAL) Corsi di formazione

Estratto Disciplinare tecnico del Marchio collettivo 5 colori del benessere

BANDO DI GARA. 1 Importo fornitura e posa in opera chiavi in mano ,00 ( Prestazione principale )

RESIDUI DELLA PULIZIA STRADALE: IL PROCESSO DI RECUPERO

PIANO DI CONTROLLO QUALITA

Transcript:

Interventi di messa in sicurezza 21 dicembre 2009

La Caratterizzazione di Pian Masino Le risultanze pongono in evidenza: Acque di falda altamente compromesse Criticità elevata per presenza di Cr VI a Pian Masino Alta Zona B per i suoli profondi

La Caratterizzazione di Pian Masino: Primi interventi di messa in sicurezza In esito alla sussistenza di rischio di ribaltamento di un muro di contenimento in Località Pian Masino ed in relazione alle risultanze della Caratterizzazione è stato predisposto il progetto esecutivo che prevede la realizzazione di un barrieramento fisico e di un sistema di welt point. La gara si è conclusa in data 1.12 e l avvio della realizzazione dell intervento è prevista entro la fine del corrente anno

BONIFICA ARENILI EMERSI LOTTO B L intervento di bonifica con misure di sicurezza consiste in: asportazione del crostone ; ricopertura degli strati scavati, con materiale di opportune caratteristiche granulometriche e tessiturali; stabilizzazione dell arenile come misura di sicurezza ambientale anche mediante opere di difesa costiera; Il progetto approvato in sede di Conferenza dei Servizi del 23/07/09 è relativo esclusivamente al LOTTO B

CARATTERIZZAZIONE DEL SITO ARENILE COGOLETO

Arenile di Cogoleto Distribuzione crostone Crostone ricoperto da sabbia con spessore medio di 1m, esteso in profondità sino a 3m Crostone da affiorante a subaffiorante, con spessore tra 0.5 e 1m Crostone da affiorante a subaffiorante, con spessore tra 1 e 2m Crostone da affiorante a subaffiorante, con spessore tra 0.5 e 1m

DESCRIZIONE GENERALE DELL INTERVENTO Le macro fasi dell intervento di bonifica e ripascimento sono: 1) Allestimento e perimetrazione delle aree di cantiere, compresa la realizzazione e la protezione della viabilità di servizio 2) Allestimento dell area di stoccaggio e gestione dei materiali scavati, comprensiva del vaglio per il recupero delle sabbie 3) Ripristino del pennello terminale della cella litoranea di Arenzano (n 5) 4) Rimozione mediante scavatore del crostone e delle sabbie dell arenile di Arenzano, contestualmente al reintegro con sabbie di prestito e alla realizzazione del pennello n 4 e al ripristino dei n 3 e al salpamento del pennello esistente 5) Ripascimento strutturale dell arenile di Arenzano 6) Realizzazione del nuovo pennello a Cogoleto (n 1) 7) Rimozione mediante scavatore del crostone e delle sabbie dell arenile di Cogoleto, contestualmente al reintegro con sabbie di prestito e al ripristino del pennello sul Lerone (n 2) 8) Ripascimento strutturale dell arenile di Cogoleto

COMUNE DI ARENZANO Pennello n 4 70 m Nuova realizzazione Pennello n 5 60 m Ripristino e prolungamento Pennello n 3 Ripristino 70 m Ripascimento Salpamento pennello esistente Verso d avanzamento dei lavori

COMUNE DI COGOLETO Ripascimento Pennello n 1 70 m Nuova realizzazione Pennello 35 m provvisorio Pennello n 2 Ripristino 70 m Verso d avanzamento dei lavori

GESTIONE DEI FLUSSI DI MATERIALE SCAVATO Il crostone sarà classificato a rifiuto direttamente in sito, mediante il prelievo di un campione per ogni settore giornaliero di scavo, e la successiva esecuzione di analisi chimiche di laboratorio. Si procederà allo scavo settore per settore fino alle profondità stabilite, operando una suddivisione in sito delle sabbie dal crostone. Il crostone rimosso sarà avviato direttamente a discarica in conformità alle analisi svolte in sito. Le sabbie rimosse saranno avviate all impianto di vagliatura. I cumuli in uscita saranno caratterizzati e quindi recuperati o conferiti a discarica.

GESTIONE DEI FLUSSI DI MATERIALE SCAVATO DIAGRAMMA DI FLUSSO DELLA GESTIONE DEI MATERIALI SCAVATI PRE-VAGLIO < 2 cm > 2 cm CROSTONE MATERIALE CONFORME AL RIUTILIZZO SOPRAVAGLIO > 4 mm VAGLIATURA 4 mm SOTTOVAGLIO < 4 mm TEST CESSIONE SI MATERIALE CONFORME AL RIUTILIZZO SI TEST CESSIONE + ANALISI < 2mm NO MATERIALE NON CONFORME AL RIUTILIZZO NO OMOLOGA A RIFIUTO SMALTIMENTO

OPERE DI DIFESA COSTIERA La realizzazione e il ripristino dei pennelli in massi naturali mira principalmente a: mitigare l entità delle oscillazioni della linea di riva dovute ai fenomeni di erosione e deposito, conseguenti al verificarsi di eventi di tempesta associati ai venti di Libeccio e Scirocco, limitando quindi l affioramento della parte a mare del crostone; a limitare la perdita delle sabbie di ripascimento depositate sugli arenili a seguito della bonifica. Contestualmente l intervento contribuirà a: garantire una migliore protezione dei Concessionari sugli arenili.