Le mie indicazioni nazionali



Documenti analoghi
Le mie indicazioni nazionali - Elio Fabri 6/5/2010

CLASSE: 1^ CAT. E 1^ GRA

LICEO STATALE TERESA CICERI COMO 11 settembre 2012 PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DI FISICA A. S. 2012/2013

quale agisce una forza e viceversa. situazioni. applicate a due corpi che interagiscono. Determinare la forza centripeta di un

ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE EDITH STEIN.

ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE EDITH STEIN.

Corso integrato: FISICA, STATISTICA E INFORMATICA Disciplina: FISICA MEDICA Docente: Prof. Massimo MONCIARDINI Recapito: maxmonc@inwind.

La valutazione nella didattica per competenze

Materia:FISICA Insegnante: ing. prof. Amato Antonio

Un gioco con tre dadi

SCIENZE INTEGRATE FISICA

POLITECNICO DI MILANO CORSO DI LAUREA ON LINE IN INGEGNERIA INFORMATICA ESAME DI FISICA

OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4

Corso di Laurea in TECNICHE DI RADIOLOGIA MEDICA, PER IMMAGINI E RADIOTERAPIA

I.S.I.S. Zenale e Butinone di Treviglio Dipartimento di Scienze integrate anno scolastico 2013/14

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE ISTITUTO TECNICO PER IL TURISMO SCIENZE INTEGRATE FISICA CLASSE PRIMA

Che cosa e come valutano le prove di matematica e con quali risultati. nell A.S

Programmazione Modulare

PIANO DI LAVORO A.S. 2013/2014

I.I.S. "PAOLO FRISI"

PROGRAMMA PREVENTIVO PREMESSA DISCIPLINARE

LA CORRENTE ELETTRICA

PIANO di LAVORO A. S. 2013/ 2014

assolutamente condivisibili.

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA

Definire la potenza e ricordare l unità di misura della potenza. Definire l energia e la sua unità di misura. Enunciare il teorema delle forze vive

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca

Progetto Co-meta Istituto comprensivo «E. De Amicis» di Tremestieri settore scientifico

CORRENTE E TENSIONE ELETTRICA LA CORRENTE ELETTRICA

Danilo Saccoccioni - LAVORO - - ENERGIA MECCANICA - - POTENZA -

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile

Progetto scelto per il confronto:

LE SUCCESSIONI 1. COS E UNA SUCCESSIONE

Competenze Abilità Conoscenze Tempi Leggere, comprendere e interpretare un testo scritto delle varie tipologie previste anche in contesti non noti.

Verifica sperimentale del principio di conservazione dell'energia meccanica totale

2. Un teorema geniale e divertente anche per la scuola elementare

LABORATORI DIDATTICI PER LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

PROGRAMMA DEFINITIVO di Tecnologie Elettrico-Elettroniche e Applicazioni. Docente: VARAGNOLO GIAMPAOLO. Insegnante Tecnico Pratico: ZANINELLO LORIS

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa

Che cos è l intelligenza e come funzionano i test del Q.I.

PROGRAMMA SVOLTO A. S. 2014/ 2015

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO MASTER: MISSB. UDA di Fisica

IL CALORE NON E TEMPERATURA

Modulo di Meccanica e Termodinamica

CLASSE PRIMA A. I..I.S. via Silvestri,301 Plesso A.Volta Programma di Fisica e Laboratorio Programma Attività Didattiche svolte A.S.

Capitolo IX ATTIVITA DI FORMAZIONE DEGLI ADULTI. Qualifica professionale con valutazione dei crediti formativi

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.

Alla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi.

STRUTTURA UDA U.D.A. 2. Classe III A PRESENTAZIONE

Termodinamica: legge zero e temperatura

Forze, leggi della dinamica, diagramma del. 28 febbraio 2009 (PIACENTINO - PREITE) Fisica per Scienze Motorie

Moto circolare uniforme

La ricerca empirica in educazione

Onde elettromagnetiche

I.I.S Niccolò Machiavelli Pioltello

I libri di testo. Carlo Tarsitani

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms.

IPERCA. Il metodo a sei fasi Per gestire con successo progetti, incarichi e situazioni di vita e per accrescere continuamente l esperienza.

Funzioni funzione dominio codominio legge argomento variabile indipendente variabile dipendente

PROGETTO SCIENZE CLASSI PRIME SECONDARIA I GRADO A.S. 2013/2014

AUTOREGOLAZIONE PER IL COMPITO

Capitolo 2. Operazione di limite

I.S.I.S. Zenale e Butinone di Treviglio Dipartimento di Scienze integrate anno scolastico 2014/15

L intelligenza numerica

ELETTROTECNICA E MACCHINE ELETTRICHE

Non cercate di soddisfare la vostra vanità, insegnando loro troppe cose. Risvegliate la loro curiosità.

PIANO DI LAVORO DEI DOCENTI

Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e naturali. CFU = 3 9 incontri di 3 ore. del Corso di Studio Obiettivi formativi del corso

Il Test d ingresso per la Facoltà à di Scienze. PISA 3 dicembre 2008

Classificazione dei Sensori. (raccolta di lucidi)

GIROSCOPIO. Scopo dell esperienza: Teoria fisica. Verificare la relazione: ω p = bmg/iω

Insegnare le abilità sociali con la carta a T. ins. Fabrizia Monfrino

IL SISTEMA INFORMATIVO

ISTITUTO COMPRENSIVO MONTEGROTTO TERME SCUOLA PRIMARIA DISCIPLINA: MATEMATICA - CLASSE PRIMA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Convertitori numerici in Excel

Quale scelta fare dopo la terza media?

I.S.S Via Silvestri Roma S. A. Liceo Scientifico L. Malpighi Classe III F A. S Prof. Silvia Nocera PROGRAMMA DI FISICA MECCANICA

Mete e coerenze formative. Dalla scuola dell infanzia al biennio della scuola secondaria di II grado

I nuovi strumenti per la didattica delle discipline scientifiche. Giovanni Tarantino

STRUTTURA UDA U.D.A. 4. Classe III A PRESENTAZIONE

Istruzioni per leggere bene. Istruzioni per leggere bene

Meteorologia e qualità dell aria: dalla previsione alla prevenzione. Presentazione dei lavori delle Scuole Elementari di Oggebbio e Ghiffa

Grandezze fisiche e loro misura

I.T.C.G.T T. Acerbo - Pescara LABORATORIO DI FISICA A. S. 2009/10

SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI SCIENZE CLASSE PRIMA. INDICATORI COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE 1. Esplorare e descrivere oggetti e materiali

In questa lezione abbiamo ricevuto in studio il Dott. Augusto Bellon, Dirigente Scolastico presso il Consolato Generale d Italia a São Paulo.

GRANDEZZE ALTERNATE SINUSOIDALI

CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE

Condivisione di pratiche organizzative e didattiche per l inclusione scolastica degli alunni con Bisogni Educativi Speciali

Raccomandazione del Parlamento europeo 18/12/2006 CLASSE PRIMA COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE. Operare con i numeri

GRAFICO DI FUNZIONI GONIOMETRICHE

Le basi della Partita Doppia in parole Facile e comprensibile. Ovviamente gratis.

Il corso di italiano on-line: presentazione


PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana

Scopo della lezione. Informatica. Informatica - def. 1. Informatica

I NUMERI DECIMALI. che cosa sono, come si rappresentano

ANNO SCOLASTICO 2014/2015 I.I.S. ITCG L. EINAUDI SEZ.ASSOCIATA LICEO SCIENTIFICO G. BRUNO PROGRAMMA DI FISICA. CLASSE: V A Corso Ordinario

L insegnamento del Laboratorio di Fisica. Alcune considerazioni didattiche

COMUNE DI SOLBIATE ARNO

Transcript:

Le mie indicazioni nazionali

Troppo facile criticare soltanto... Premessa motivazione Anche se reputo gli estensori delle indicazioni nazionali generalmente al disotto del compito. Tuttavia costruire delle indicazioni sensate è impresa assai complessa.

1. Obiettivi e problemi Bisogna porsi degli obiettivi realistici ma grandi, non meschini. Occorre riuscire a conciliare due esigenze: a) dare nozioni e idee di base a tutti b) dare stimoli e approfondimenti ai più dotati e impegnati. (Una proposta in proposito si trova al punto 4.) Esiste una seria difficoltà: il punto di partenza. Purtroppo in uscita dalla scuola media le condizioni medie sono assai sotto di ciò su cui si dovrebbe poter contare sulla carta. Sembra che al MPI facciano finta di non saperlo... Invece occorre tenerne conto, il che complica la richiesta b) di cui sopra.

1. Obiettivi e problemi La fisica consiste di grandi teorie, cha danno spiegazione dei fenomeni, importanti e modesti, nel grande e nel piccolo. La fisica parla del mondo reale, non di un mondo di carta. È compito dell'insegnamento della fisica (insieme con le altre scienze sperimentali) di costituire un baluardo contro una visione antiscientifica del mondo, purtroppo forte e diffusa.

Che cosa vogliamo dall'insegnamento della fisica? 1) abitudine a osservare, a farsi domande sul mondo reale 2) conoscenza dei fenomeni del mondo reale 3) familiarità con le leggi fisiche più utili nel mondo reale 4) unità di misura, ordini di grandezza (la fisica non si fa con le chiacchiere) 5) conoscenze pratiche, per es. su circuiti elettrici ecc.

6) l'interpretazione del mondo in grande, a cominciare dal sistema solare (e relativa storia) 7) idee di base sulla struttura della materia, fenomeni e leggi fondamentali 8) che cos'è una teoria fisica, rapporto con l'esperienza 9) combattere i miti: l energia tutto fare la radiazione il campo e.m. probabilità e legge dei grandi numeri.

La storia della fisica. 2. Questioni speciali ma non secondarie È mia opinione, non da oggi, che un approccio storico sia generalmente improponibile. È tuttavia importante che il docente abbia una sensibilità storica, e colga tutte le occasioni per portare gli allievi a vedere lo sviluppo della fisica nel tempo e la successione dei modi di vedere, degli strumenti del conoscere. È comunque indispensabile che i ragazzi conoscano le tappe cronologiche fondamentali: quando è stata fatta una certa scoperta, quando è stato introdotto un certo concetto.

2. Questioni speciali ma non secondarie Che spazio dare alle questioni critiche, ai problemi aperti? Non credo sia possibile trattare tali argomenti prima dell'ultimo anno, ed è cosa difficile. È bene che la fisica venga vista come conquista mai definitiva, senza che ciò venga inteso come segno di debolezza, d'incertezza. Al contrario (ma questo è un tema squisitamente filosofico) tale forma di conoscenza in divenire, sempre soggetta a critica, ma costruita col contributo e il consenso di un'intera comunità di ricercatori, dà garanzie che non sono possedute da altre forme d'indagine.

2. Questioni speciali ma non secondarie Le applicazioni della scienza e i problemi che ne derivano. Oggi il tema è più vivo per la biologia che per la fisica, ma non va lasciato da parte. Può essere affrontato solo a un adatto livello di maturità dei ragazzi, e senza farne oggetto di lezione. Sfruttando invece le occasioni che possono presentarsi.

Aprirsi alle altre scienze. 2. Questioni speciali ma non secondarie Tema difficile, quello della collaborazione fra insegnanti di materie diverse... Ma non può essere eluso. Non si può insegnare la fisica (come qualunque materia, del resto) come chiusa in sé. In certi casi le interazioni sono forzate: specialmente con la chimica e con la matematica; in altri vanno cercate e costruite. Ma sono sempre possibili e auspicabili.

2. Questioni speciali ma non secondarie Il rapporto con la matematica: non solo strumento. Ma simmetricamente: l'aiuto della fisica a capire la matematica. L'esempio più ovvio: la cinematica e il calcolo differenziale. Molti ragazzi hanno difficoltà con l'astrazione. Questo non deve spingere a una fisica di fatterelli e questioni pseudopratiche, ma l'astrazione va conquistata gradatamente.

2. Questioni speciali ma non secondarie Dal problema dell astrazione dipende anche la scelta degli argomenti più adatti nei diversi anni, e la possibile ripresa di uno stesso capitolo della fisica in tempi diversi, a un livello man mano più astratto e formalizzato. (Noto che quest idea appare anche nella bozza delle indicazioni ministeriali, dove si parla di modo ricorsivo.) In particolare ciò vale per le grandi teorie, a cominciare dalla meccanica newtoniana. Il valore di questa teoria come spiegazione globale del mondo, il suo potere predittivo, il determinismo... sono tutti temi più adatti alla fine del corso di studi che ad anni precedenti.

3. Uso dei problemi Un insegnamento della fisica che non affronti la risoluzione di problemi è solo chiacchiere. Ma i problemi vanno usati con discernimento: non ci si deve limitare alla banale applicazione di formule. È bene proporre stime di grandezze, calcoli semiquantitativi. E anche problemi aperti, dove lo studente deve interpretare il quesito e proporre un modello e delle ipotesi.

4. Proposta: un insegnamento differenziato Si potrebbe sviluppare ogni capitolo in due (o forse tre) sezioni, chiarendo ai ragazzi che gli argomenti della sezione A sono essenziali per la sufficienza. In questa sezione A verrebbero trattate le parti che rientrano negli argomenti irrinunciabili. Una sezione più avanzata sarebbe lasciata a chi abbia voglia e interesse per raggiungere voti più alti. Qui verranno trattati approfondimenti, temi più generali e astratti. Questa sezione potrebbe forse essere ulteriormente differenziata in B e C: idea da capire e da sperimentare.

5. Che approccio dare? Esposizione delle idee centrali, delle conoscenze irrinunciabili, delle linee di metodo? Oppure la classica elencazione di argomenti uno dopo l'altro? Scelgo la prima alternativa, anche sotto l'apparenza di un elenco.

Primo biennio Esperimenti tipo IPS: lunghezze, tempi, masse. Scopo: familiarità con ordini di grandezza, unità, procedimenti di misura. Niente teoria degli errori : limitarsi a prendere atto che le misure hanno incertezze, che occorre stimare (anche per comunicare i risultati). La distinzione tra errore relativo e assoluto non è tanto questione di definizioni, ma di far capire quando ha significato l'uno e quando l'altro.

La propagazione degli errori andrebbe affrontata non con regole catechistiche, ma facendone nascere l'esigenza dai problemi concreti che si possono incontrare nel lavoro sperimentale. In ogni caso meglio limitarsi agli errori massimi. Parte essenziale del lavoro sperimentale è la stesura di relazioni. Insegnare a scrivere!

Primo biennio Studio di moti (anche con sistemi di acquisizione a computer). Moti in una dimensione: coordinata, definizioni di velocità media e istantanea. Rappresentazione grafica delle grandezze: posizione, velocità. La capacità di usare grafici è un obiettivo didattico essenziale, da perseguire lungo tutto il corso di studi. I grafici vanno sistematicamente utilizzati come strumento di comprensione e comunicazione. La caduta dei gravi: esempio di moto uniformemente accelerato. Universalità dell'accelerazione: la scoperta di Galileo. Motivare: da qui è partita una delle più grandi rivoluzioni della fisica teorica del 20 mo secolo (la RG).

Luce e ombra. Primo biennio Un primo modello: la propagazione rettilinea. L'ottica geometrica va usata come primissimo esempio di costruzione teorica, che fa uso di strumenti matematici per spiegare e prevedere fenomeni. Specchi e riflessione. Attenzione a non definire l'immagine come ciò che si vede necessariamente.

Primo biennio Prima introduzione all'energia (tipo PS2). Problema: dove sta il tempo per gli esperimenti? Il PS2 intero richiede circa 120 ore! Si può cercare di tagliare, ma va fatto con attenzione, in vista dello scopo, che è quello di capire il concetto di energia, le varie forme, trasformazioni, conservazione.

La meccanica. Secondo biennio Costruzione della teoria newtoniana da un punto di vista moderno. Importanza di: sistemi di riferimento, principio di relatività, leggi di conservazione. Primissima introduzione al determinismo. Moti in più dimensioni, vettori. Sistemi di riferimento: riferimenti inerziali, principio di relatività. La relatività galileiana, la composizione delle velocità. Moto dei proiettili.

La seconda legge. Secondo biennio Dinamica dei sistemi: la terza legge, centro di massa. Conservazione della quantità di moto. Energia meccanica: teorema delle forze vive, campi conservativi, energia potenziale.

Secondo biennio Fisica delle onde. Onde su corde e onde elastiche in solidi, liquidi, gas. Strumenti musicali. Ottica ondulatoria: un modello più sofisticato per la luce. Fenomeni che richiedono questo modello. Perché l'ottica geometrica in molti casi funziona?

Fluidi, in particolare gas. Secondo biennio Il concetto di pressione (distinguere dalla gravità!) Fluidi nel campo della gravità: la legge di Stevino. Le leggi dei gas perfetti come idealizzazione. Fisica termica: equilibrio termico, temperatura (scale arbitrarie). Un primo schema interpretativo: il calore come sostanza.

Elettromagnetismo. Secondo biennio Carica e sua conservazione; campo elettrico, potenziale. Unità di misura del SI. Condensatori. Energia del campo elettrico. Familiarità con gli ordini di grandezza. Correnti elettriche, leggi dei circuiti in continua. La pila come generatore. Pratica coi circuiti ohmici (generatori, resistori, interruttori). Familiarità con gli ordini di grandezza.

Secondo biennio Campo magnetico: magneti permanenti, sostanze ferromagnetiche e non. Campo prodotto da correnti. Legge di Biot e Savart. Unità di misura del SI. Energia del campo magnetico (senza dimostrazione?). Familiarità con gli ordini di grandezza. L'induzione e.m. Legge di Faraday Neumann (quindi definizione di flusso?) Applicazioni.

Secondo biennio Cenno alla sintesi maxwelliana (niente corrente di spostamento). La previsione delle onde e.m.: proprietà e verifiche sperimentali. Onde piane. Energia trasportata da un'onda e.m. Applicazioni, ordini di grandezza di potenze, frequenze, lunghezze d'onda.

Quinto anno Ripresa della meccanica: la gravitazione e il sistema solare. Determinismo. Comete, Nettuno, satelliti artificiali e sonde spaziali. Termodinamica: i principi. Il calore non è una sostanza e non si conserva. Interpretazione microscopica dell'energia interna. Il secondo principio: essenziale irreversibilità dei processi naturali. Limitazione alla convertibilità dell'energia interna di tipo termico in energia meccanica (o elettrica). Problema: ha senso affrontare l'entropia? Sarei orientato per il no...

Onde e.m. e luce. Quinto anno Fenomeni di emissione e assorbimento della luce; radiazione da cariche accelerate, effetto fotoelettrico e simili. Fisica moderna. Quantizzazione, statistica, proprietà ondulatorie. Fisica nucleare: struttura dei nuclei, reazioni, applicazioni. Gravità e curvatura dello spazio tempo. Ricerche avanzate: mezzi d'indagine.

Conclusione 1. Mancano molti argomenti importanti. Alcuni per scelta, altri per insufficienza di elaborazione e per oggettiva difficoltà a inserirli. 2. Quello delineato è uno schema che (forse) potrebbe funzionare col monte ore 2+2+3+3+3. Che fare quando il monte ore è 0+0+2+2+2? Al momento non so dare una soluzione, se non che escluderei il tocca tocca.

Che fare negli istituti tecnici (3+3+0+0+0) o addirittura (2+0+0+0+0)? Qui si richiede un ripensamento completo, che non ho fatto e forse non farò. Certo le indicazioni che ho visto mi sembrano del tutto insoddisfacenti, come lo è del resto l insegnamento pre riforma.