Impatti attesi sul sistema elettrico italiano

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Transcript:

Milano, 18 Gennaio 2018 REGOLAMENTO (EU) 2017/2195 BILANCIAMENTO ELETTRICO E PROGETTO TERRE Impatti attesi sul sistema elettrico italiano Michele Benini

Premessa Il Regolamento (EU) 2017/2195 «stabilisce orientamenti in materia di bilanciamento del sistema elettrico», per cui contiene principi e norme di carattere generale Il Regolamento richiede infatti ai TSO l elaborazione di una serie di «termini, condizioni e metodologie» di dettaglio necessarie all implementazione, da presentare per approvazione alle Autorità di regolazione competenti a livello EU, regionale o nazionale Gli impatti sul sistema elettrico italiano potranno quindi essere compiutamente valutati solo in seguito, tuttavia è già possibileeffettuare una serie di considerazioni sulla base dei principi e norme contenuti nel Regolamento 2

«Self dispatching» vs. «Central dispatching» Il Regolamento prevede due modelli di dispacciamento: «Self dispatching»: i programmi di produzione e consumo degli impianti sono determinati dai rispettivi utenti del dispacciamento «Central dispatching»: i programmi di produzione e consumo degli impianti sono determinati dal TSO nell ambito dell Integrated Scheduling Process (ISP) Il modello «Self dispatching», largamente diffuso in Europa, è il modello di riferimento I TSO che applicano il modello «Central dispatching», come TERNA, possono continuare ad utilizzarlo, notificandolo all Autorità di regolazione competente TERNA esegue l Integrated Scheduling Process nell ambito di MSD 3

«Gate closure» offerte di bilanciamento Il Regolamento prevede che tutti i TSO debbano armonizzare l orario di gate closure per la presentazione delle offerte di bilanciamento, in modo che: sia il più vicino possibile al tempo reale non preceda la gate closure del Mercato Infragiornaliero interzonale (h-1) 4

«Gate closure» Integrated Scheduling Process Per i sistemi basati su «Central dispatching», come quello italiano, il Regolamento prevede che la gate closure per la presentazione delle offerte per l Integrated Scheduling Process sia: tale da consentire ai Balancing Service Providers (BSP) di aggiornare le proprie offerte il più vicino possibile al tempo reale distante non più di 8 ore dal tempo reale 5

«Gate closure» MSD ex-ante Oggi su MSD le offerte vengono presentate in D-1 (MSD 1) e restano valide per tutte le successive sottofasi (MSD 2 6) relative al giorno D E necessario quindi rivedere la gate closure di MSD, prevenendo tuttavia comportamenti opportunistici degli operatori che potrebbero portare ad un incremento dei costi (es. possibilità di presentare solo offerte «migliorative», così come avviene in MB, in particolare per le offerte riservate) Secondo il Regolamento, infatti, le offerte per l ISP possono essere modificate «secondo disposizioni definite dal TSO assicurando l efficienza economica dell Integrated Scheduling Process», il che consentirebbe a TERNA di introdurre il vincolo di offerte «migliorative» 6

Offerte riservate vs. «balancing capacity» In fase di MSD ex-ante TERNA può procedere a riservare offerte per la successiva attivazione in MB Secondo il Regolamento è possibile ricorrere a contratti di «balancing capacity» (da stipularsi nelle varie sottofasi di MSD ex-ante), per i quali però il Regolamento vieta la possibilità di predeterminare il prezzo di attivazione dell energia La possibilità di modificare liberamente il prezzo per l attivazione in tempo reale del margine di riserva contrattualizzato rischia di consentire un eccessivo esercizio di potere di mercato e di determinare un aumento dei costi del dispacciamento 7

Conversione delle offerte Il Regolamento prevede l implementazione di piattaforme europee per la condivisione e lo scambio transfrontaliero di energia di bilanciamento attraverso prodotti standard, che saranno definiti dai TSO Il Regolamento specifica che i TSO utilizzano le piattaforme europee «per cercare di soddisfare tutte le loro esigenze in materia di energia di bilanciamento» Un TSO che applica un modello di «Central dispatching» si avvale delle offerte relative all Integrated Scheduling Process per fornire servizi di bilanciamento ad altri TSO 8

Conversione delle offerte In questo caso, il TSO «converte, per quanto possibile, le offerte dell Integrated Scheduling Process in prodotti standard, tenendo conto della sicurezza operativa» TERNA quindi ha il compito di convertire (in termini di volumi) le offerte degli operatori presentate su MSD in offerte di prodotti standard sulle piattaforme europee L ISP è quindi di aiuto agli operatori, in quanto consente di offrire sulle piattaforme europee tutti i volumi disponibili, tenendo conto sia dei vincoli tecnici delle singole unità (es. gradienti), sia di quelli di sistema (es. congestioni) 9

Prezzi massimi e minimi Il Regolamento non prevede limiti massimi o minimi ai prezzi di offerta (se non per ragioni algoritmiche), quindi include anche i prezzi negativi Nel Regolamento è tuttavia specificato che «I TSO, se riconoscono la necessità di limiti tecnici di prezzo ai fini dell'efficienza del mercato, possono elaborare congiuntamente una proposta di prezzi armonizzati minimi e massimi dell'energia di bilanciamento, compresi quelli d offerta e di equilibrio tenendo conto del prezzo di equilibrio minimo e massimo negli orizzonti temporali del giorno prima e infragiornaliero» 10

Prezzi massimi e minimi Non avere sostanzialmente limiti massimi e minimi ai prezzi di offerta non significa che i TSO siano obbligati a comprare energia di bilanciamento a qualunque prezzo In altri termini, un TSO non è obbligato a comprare a valori sopra il VoLL della sua area di controllo, mentre un BSP di tale area può offrire sopra il VoLL, in quanto la sua offerta potrebbe essere accettata da un altro TSO, la cui area sia caratterizzata dal un VoLL più alto Introdurre prezzi negativi in MSD comunque richiede ulteriori riflessioni poiché può accentuare l esercizio di potere di mercato, in particolare nel caso di offerte a scendere in zone dove il servizio è offerto da un numero limitato di risorse, con il conseguente aumento del costo del dispacciamento 11

Prezzo marginale vs. pay-as-bid Per le piattaforme europee di scambio il Regolamento prevede un sistema di clearing basato sul prezzo marginale Il Regolamento non norma la modalità di clearing delle offerte dell Integrated Scheduling Process che quindi, come MSD / MB, può rimanere a pay-as-bid Gli operatori, in fase di offerta su MSD, dovrebbero quindi avere la possibilità di esprimere anche un prezzo da associare all offerta stessa, qualora convertita per lo scambio sulle piattaforme europee Sarebbe infatti necessario un cambiamento della strategia di offerta di prezzo da parte del BSP, in quanto cambierebbe il sistema di clearing da pay-as-bid a prezzo marginale 12

Prezzi di sbilanciamento Il Regolamento prevede che il prezzo di sbilanciamento sia unico per gli sbilanciamenti sia positivi che negativi nella medesima area («single price») Il Regolamento prevede tuttavia che i TSO elaborino una proposta comune per definire le condizioni alle quali un TSO può proporre all Autorità di regolamentazione competente l applicazione di un sistema «dual price» e la relativa metodologia, «con le debite giustificazioni» Come è noto, attualmente in Italia, a seconda della tipologia di risorsa, si applicano sia schemi «single price» che «dual price» 13

Prezzi di sbilanciamento La riforma della disciplina degli sbilanciamenti da parte dell Autorità, che vede come obiettivo la valorizzazione degli sbilanciamenti mediante prezzi nodali, risulta in linea con il Regolamento, poiché si applicherebbe un unica metodologia a «single price» in modo neutrale a tutte le risorse A maggior ragione la valorizzazione degli sbilanciamenti mediante prezzi nodali sarebbe in linea con il Regolamento, in quanto esso stabilisce che «i prezzi di sbilanciamento dovrebbero rispecchiare il valore in tempo reale dell'energia» 14

Prezzi di sbilanciamento Anche sui perimetri per il calcolo dello sbilanciamento, il sistema dei prezzi nodali risulta in linea con il Regolamento, in quanto per i sistemi «Central dispatching» come quello italiano è possibile avere aree di sbilanciamento, ossia i perimetri per il calcolo dei volumi di sbilanciamento (nodi), più piccole delle aree di programmazione (zone di mercato). L attuale disciplina basata su due macrozone di bilanciamento non sarebbe invece pienamente conforme al Regolamento, poiché, nonostante l area di bilanciamento sia più piccola o al più uguale alla zona di mercato, la definizione di prezzi per macrozone può portare equivalentemente a calcolare volumi di sbilanciamento su aree più grandi delle zone di mercato (*) (*) caso delle fonti rinnovabili che non adottano il regime 522/2014, soggette ad un «single price» calcolato a livello di macrozona 15

Prezzi di sbilanciamento Il Regolamento tuttavia prevede che «il prezzo di uno sbilanciamento negativo / positivo non debba essere inferiore / superiore al prezzo medio ponderato dell'energia di bilanciamento positiva / negativa attivata dalle riserve per il ripristino della frequenza e dalle riserve di sostituzione» Occorre valutare come conciliare il sistema basato sui prezzi nodali con tale prescrizione 16

Imbalance Settlement Period Il Regolamento prevede che, entro 3 anni, tutti i TSO applichino un Imbalance Settlement Period pari a 15 minuti Attualmente invece il «periodo rilevante» per le Unità di Produzione Non Abilitate e per le Unità di Consumo è pari all ora 17

Conclusioni Il processo di implementazione del Regolamento prevede l elaborazione di una serie di «termini, condizioni e metodologie» di dettaglio, da presentare per approvazione alle Autorità di regolazione competenti a livello EU, regionale o nazionale È quindi auspicabile una partecipazione attiva da parte degli stakeholder nazionali a tale processo A tale scopo, TERNA potrebbe istituire uno «stakeholder group» finalizzato a: informare sul processo di implementazione a livello europeo garantire un percorso condiviso per l implementazione nazionale 18

Grazie dell attenzione michele.benini@rse-web.it 19