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AREA WELFARE SETTORE SERVIZIO SOCIALE E SOCIO-SANITARIO LINEE GUIDA DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA EDUCATIVA TERRITORIALE RIVOLTA A MINORI E AD ADULTI IN SITUAZIONE DI DISAGIO, NON AFFETTI DA HANDICAP CERTIFICATO TRIENNIO 2012-2014 REDATTO DAL SETTORE SERVIZIO SOCIALE E SOCIO-SANITARIO: Dott.ssa Margherita Dall Olio e Dott.ssa Ancarani Marisa

LUGO, NOVEMBRE 2011

Premesse Il complesso normativo vigente promuove l adozione, da parte degli Enti Locali in collaborazione con le Aziende Sanitarie Locali, di un sistema integrato di attività socio assistenziali e socio educative, al fine di garantire agli individui la qualità della vita, le pari opportunità, la non discriminazione e i diritti di cittadinanza, anche attraverso l implementazione di azioni di prevenzione e riduzione delle condizioni di disagio individuale e familiare, derivanti da inadeguatezza di reddito, difficoltà sociali e condizioni di non autonomia, in coerenza con gli articoli 2, 3 e 38 della Costituzione. Il servizio di assistenza educativa rivolto a minori e ad adulti in situazione di disagio ha l obiettivo primario di sostenere il minore o l adulto intervenendo sulle difficoltà psicosociali con un approccio relazionale globale, operando così nei luoghi di vita dell assistito - famiglia, lavoro e tempo libero. Le attività da realizzare, pur connotandosi in termini di sostegno e di recupero delle situazioni di difficoltà, mantengono una forte valenza preventiva e di promozione della qualità della vita dei minori e degli adulti. Il servizio si svolge su tutto il territorio dei comuni aderenti all Unione e si realizza avvalendosi delle competenze di un équipe multidisciplinare, Educatori professionali, Assistenti Sociali Professionali, Operatori del Servizio Famiglie e Minori e Disabili dell Unione dei Comuni della Bassa Romagna, ed Operatori del Servizio di Neuropsiachiatria dell Azienda Unitaria Sanitaria Locale, la quale osserva e valuta preventivamente le situazioni, programma e verifica gli interventi nel rispetto delle esigenze rilevate e delle risorse impiegate. Linee di attività 1. Assistenza educativa rivolta a minori in disagio Gli interventi di assistenza educativa a sostegno dei bambini e degli adolescenti in disagio operano sia in ambito cognitivo che affettivo ed emozionale e sono finalizzati a: - valorizzare e promuovere lo sviluppo dell'identità individuale e sociale; - sviluppare l auto-stima, l autonomia e l indipendenza del minore; mantenere i minori nel loro contesto sociale di appartenenza, supportandoli nei processi di cambiamento individuali e familiari; sostenere i nuclei familiari aiutando i genitori a soddisfare in modo adeguato i bisogni dei loro figli.

Le attività socio educative sono rivolte a minori nella fascia di età 5 17 anni e si svolgono presso l abitazione o presso gli ambienti di vita del minore, comprese le strutture ricreative, sportive, culturali e del tempo libero e in tutti i luoghi indicati nel progetto educativo. Il servizio si attua per tutto l anno - 12 mensilità. L orario settimanale si articola in 36 ore settimanali distribuite dal lunedì al venerdì, principalmente nelle ore pomeridiane, dalle 13.00 alle 18.00, con esclusione delle festività anche infrasettimanali. Le ammissione degli utenti al servizio sono disposte dal Responsabile del Servizio Famiglie Minori del Settore Servizio Sociale e Socio Sanitario dell Unione sulla base delle segnalazioni pervenute dagli assistenti sociali del Servizio Sociale Professionale dell Unione. Annualmente gli utenti che mediamente usufruiscono del servizio sono 43. 2. Assistenza educativa rivolta ad adulti in disagio Gli interventi di assistenza educativa territoriale a sostegno di persone adulte in condizione di svantaggio sociale perseguono un percorso o di mantenimento o di inserimento occupazionale e sono finalizzati a curare e tutelare le persone in situazione di fragilità e di vulnerabilità promuovendone con lo strumento del lavoro, la loro l autonomia. Si tratta di un servizio destinato a persone adulte che hanno serie difficoltà all accesso del mondo occupazionale a causa o di un loro proprio deficit - sociale, cognitivo, emozionale, o per eccessivi carichi di famiglia, o per l età avanzata o per la mancanza di requisiti professionale richiesti dal mercato del lavoro. Gli interventi socio educativi territoriali si rivolgono pertanto ad adulti in situazione di fragilità o di disagio socio-economico contingente o prolungato ed hanno come obiettivo primario: - la valorizzazione delle capacità individuali; - lo sviluppo dell auto-stima; - la promozione dell autonomia e dell indipendenza; - il miglioramento della qualità della vita, del grado di inserimento sociale, della soddisfazione personale e del livello di riduzione del danno. Il servizio avvalendosi dell osservazione preventiva dell individuo offre percorsi propedeutici o sostitutivi all inserimento lavorativo in azienda attraverso strumenti quali le borse lavoro di carattere socio-assistenziale o altre esperienze di lavoro protetto. Varie sono le tipologie di intervento che possono essere attivate: a) Interventi educativi/osservativi propedeutici al lavoro: si tratta di attività educative volte a

valutare le competenze e le capacità della persona in modo tale da poterla orientare verso percorsi successivi di transizione e di formazione lavorativa. b) Borse lavoro: si tratta di strumenti educativi/formativi che facilitano l inserimento occupazionale. Tra l azienda ed il lavoratore non si costituisce pertanto un rapporto di lavoro dipendente, ma un esperienza ed un percorso lavorativo. Vi sono diverse fattispecie di borse lavoro. Le tre principali sono: stages osservativi e di orientamento; borse lavoro finalizzate all assunzione; borsa lavoro con valenza occupazionale. Lo stage osservativo e di orientamento prevede che l esperienza in azienda rafforzi le competenze e le autonomie della persona e la aiuti a comprendere le regole e i rapporti gerarchici presenti all interno di un contesto lavorativo, è insomma un primo passo verso il mondo del lavoro. Lo scopo della Borsa Lavoro finalizzata è invece quello di mediare l accesso in azienda facilitando la fase iniziale del rapporto di lavoro. L obiettivo primario è l assunzione. La borsa lavoro con valenza occupazionale si rivolge invece a coloro i quali, per le difficoltà conseguenti il deficit, non sono in grado di raggiungere standard produttivi minimi compatibili con un inserimento lavorativo ancorché tutelato, ma sono comunque in grado di stare in ambiente lavorativo rispettandone le regole. Il servizio si svolge per tutto l anno e si articola in almeno 33 ore settimanali distribuite dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 13.30, con due rientri pomeridiani dalle 14.00 alle 18.00, con esclusione del periodo di chiusura per festività anche infrasettimanali. Le ammissione degli utenti al servizio sono disposte dal dirigente dell Area Welfare dell Unione su proposta della commissione assistenza e sulla base delle segnalazioni pervenute dal Servizio Sociale Professionale dell Unione. Annualmente gli utenti che mediamente usufruiscono del servizio sono 34. Modalità di svolgimento Per l'attuazione del servizio educativo rivolto a minori ed adulti in situazione di disagio si necessita l impiego di almeno cinque operatori qualificati e più precisamente tre per il servizio di assistenza educativa rivolta agli adulti e due per l assistenza rivolta ai minori. Il personale impiegato deve possedere le qualifiche professionali prescritte dalla normativa

nazionale e regionale ed essere costantemente aggiornato in relazione alle caratteristiche del servizio. L educatore professionale deve possedere uno dei seguenti titoli: - diploma di laurea in scienze dell educazione (classe l 19 DM 270/04) con un curriculum di studio e attività di tirocinio coerenti con l attività di educatore nei servizi per disabili; - diploma di laurea in educatore professionale rilasciato ai sensi del D.M. 8/10/1998, n. 520 e successive modificazioni. La normativa vigente riconosce altresì come valido ed equipollente ai precedenti: - l attestato di abilitazione per educatore professionale rilasciato ai sensi del D.M. 10 febbraio 1984; - l attestato regionale di qualifica professionale rilasciato in passato ai sensi della direttiva comunitaria 51/92, al termine di un corso di formazione attuato nell'ambito del Progetto APRIS; - il diploma di laurea triennale in Scienze e tecniche psicologiche o diploma di laurea triennale in sociologia con un curriculum di studio e attività di tirocinio coerenti con l attività di educatore nei servizi per disabili. Infine è prevista, la possibilità di utilizzare operatori, anche privi dei titoli elencati in precedenza, che svolgano le funzioni di educatore, a condizione che possiedano almeno uno dei seguenti requisiti: - diploma di laurea con esperienza documentabile di almeno 12 mesi in ambito educativo nel settore dei servizi sociali, socio-sanitari ed educativi per disabili; - diploma di scuola secondaria superiore con esperienza documentabile di almeno 24 mesi in ambito educativo nel settore dei servizi sociali, socio-sanitari ed educativi per disabili. Per anno solare le prestazioni di natura socio-educativa necessarie alla realizzazione del servizio sono stimate in ore 7.866 ore/anno. vt