ASSEMBLEA GENERALE Verbale della seduta del 24 gennaio 2008



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ASSEMBLEA GENERALE Verbale della seduta del 24 gennaio 2008 L anno duemilasette addì 24 gennaio 2008 si è riunita, in seconda convocazione l Assemblea Generale della Fondazione Per Leggere Biblioteche Sud Ovest Milano alle ore 21.15 presso la Sala Conferenze del Comune di Abbiategrasso, Via Ticino 72. Regolare avviso di convocazione è stato inviato agli aventi diritto a mezzo di lettera raccomandata in data 14 dicembre 2007, prot. n. 320/07, portante il seguente ordine del giorno: 1. Ingresso come fondatore del Comune di Morimondo 2. Versamento quote sociali 3. Surroga consigliere di amministrazione dimissionario Alessandro Mola 4. Surroga dei membri del Consiglio Generale di Indirizzo Salvatore Amura (Pieve Emanuele) e Guido Morano (Buccinasco) 5. Progetto di acquisto centralizzato 6. Bilancio di previsione 2008 7. Varie ed eventuali Presiede, a norma dell art. 9 comma 4 dello Statuto, il Presidente della Fondazione arch. Emilio Guastamacchia. In apertura dei lavori si procede alla verifica del numero legale per la validità della seduta. Sono presenti i signori, tutti muniti di delega ove necessaria: RAPPRESENTANTI DEI COMUNI FONDATORI Comune o ente Nome Cognome Carica/funzione Punti voto * Abbiategrasso Beatrice Poggi Assessore 5,703 Albairate Rosanna Ranzani Assessore 1,029 Arconate Pierluigi Airoldi Consigliere Comunale 1,312 Arluno Teresa Paciello Assessore 2,172 Assago Franco Davalle Assessore 1,653 Bareggio Ottorino Maestroni Assessore 3,193 Besate Gabriella Carcassola Assessore 0,554 Binasco Giuseppe Re Assessore 1,527 Boffalora Filippo Castelli Assessore 0,989 Bubbiano Vincenzo Montonati Sindaco 0,570 Buccinasco Mario Arrigoni Assessore 5,054 Buscate Francesca Pagnutti Assessore 0,969 Casarile Rita Ferraresi Assessore 0,870 Castano Primo Egidio Cardini Consigliere Comunale 2,140 Cesano Boscone Elisabetta Mungioli Resp. Biblioteca 4,506 Corbetta Guido Milani Funzionario 3,073 Corsico Maria Ferrucci Assessore 6,330 Gudo Visconti Alessandra Scotti Assessore 0,502 Inveruno Francesco Rimoldi Assessore 1,755 Lacchiarella Nadia Cairati Assessore 1,616 Locate Triulzi Davide Serranò Assessore 1,856 Magenta Giovanni Lami Assessore 4,468 Motta Visconti Ferruccio Torriani Assessore 1,526 Nosate Carlo Oreste Miglio Sindaco 0,319 Robecco sul Naviglio Giuseppe Zanoni Sindaco 1,394 Rozzano Ciro Piscelli Pres. Consiglio Comunale 7,316 Vanzaghello Carlo Valli Assessore 1,157

Vermezzo Giacomo Italiano Consigliere comunale 0,877 Vernate Antonio Moroni Sindaco 0,701 Vittuone Antonio Miglio Assessore 1,787 Zelo Surrigone Francesco Serafini Bibliotecario 0,416 RAPPRESENTANTI DEI PARTECIPANTI ISTITUZIONALI EX ART. 6 REG. PARTECIPANTI TAM Tutela Ambientale Magentino S.p.A. Consigliere di Amministrazione Antonio Crenna PARTECIPANTI SOSTENITORI EX ART. 5 REG. PARTECIPANTI Roberto Giuliani Cod. sostenitore 0029/0708 0,004 Ambrogio Invernizzi Cod. sostenitore 0278/0708 0,004 * I punti voto spettanti a ciascun soggetto sono determinati in base al livello di contribuzione al fondo di dotazione e al fondo di gestione 2008 ricevuti o da ricevere (comuni + partecipanti istituzionali + partecipanti sostenitori) secondo la seguente formula: Punti voto = (Totale contributi / quota versata) * 100 Il totale dei contributi, rilevato al momento dell invio della convocazione, è pari a Euro 492.881,30. Sono altresì presenti il Direttore Generale della Fondazione Stefano Parise, i dipendenti Massimiliano Spinello (a quest ultimo affidata la redazione del presente verbale) e Valentina Bondesan e la dott.ssa Laura Bianca Maria Ricchina, collaboratrice della Fondazione. Il Presidente Emilio Guastamacchia, visto l art. 14 commi 9, 10, 11, 13 dello Statuto e constatato che sono presenti rappresentanti per un totale di 67,545 punti voto, quota che in base allo Statuto è sufficiente per deliberare in seconda convocazione in merito a tutti i punti all O.d.G., dichiara aperta la seduta. Il Presidente, prima di introdurre i punti all'o.d.g. ha chiesto alla dott.ssa Bondesan di presentare la mostra allestita presso la sala, dove è esposta una serie di artefatti elaborati da alcuni studenti della Facoltà di Design del Politecnico di Milano Bovisa nell ambito di un workshop avviato per lo studio delle future modalità comunicative della campagna partecipanti. 1. Ingresso come fondatore del Comune di Morimondo Guastamacchia ha comunicato che, con lettera del 17.12.2007, prot. n. 3659, il Comune di Morimondo ha chiesto di entrare nella Fondazione a titolo di fondatore successivo ai sensi dell art. 2 comma 2 dello Statuto. Le modalità di adesione sono le medesime previste per gli altri comuni, pertanto al Comune di Morimondo spetterà il versamento di Euro 1.000,00 come contributo al Fondo di dotazione indisponibile di cui all art. 6 comma 2 dello Statuto e il versamento della quota ordinaria di cui all art. 2 comma 3 dello Statuto. Il Presidente ha dunque invitato i rappresentanti dei fondatori originari a formulare le proprie osservazioni. Non avendo nessuno dei fondatori originari presentato osservazioni, il Presidente ha aperto la votazione, alla quale possono partecipare solamente i fondatori originari in virtù dell art. 2 comma 2 dello Statuto. DELIBERA n. 1 del 24.01.2008 Oggetto: Ingresso come fondatore del Comune di Morimondo Quorum deliberativo: maggioranza Punti voto presenti: 66,633 (si conteggiano solo i fondatori originari) Favorevoli: 66,633 Astenuti: nessuno Contrari: nessuno L'Assemblea Generale, udita la relazione del Presidente, ai sensi dell'art. 2 comma 2 dello Statuto, con voti unanimi, DELIBERA di esprimere il proprio gradimento all ingresso del Comune di Morimondo nella Fondazione in qualità di 0,203 2

fondatore successivo. 2. Versamento quote sociali Guastamacchia ha introdotto questo punto ricordando che il Consiglio Generale di Indirizzo ha confermato la quota di adesione annuale alla Fondazione per l anno 2008 a Euro 0,90 per abitante, come per il 2007. Il Consiglio ritiene infatti di dover posticipare il più possibile eventuali aumenti della quota, in considerazione dello sforzo effettuato a partire dal 2006 da molte amministrazioni per adeguare la propria quota di adesione al sistema bibliotecario. Il Versamento della quota annuale ha ricordato deve essere effettuato entro e non oltre il 30 aprile di ogni anno. Successivamente a questa data gli uffici della Fondazione procedono al sollecito. E di estrema importanza ha ribadito che le amministrazioni provvedano ai versamenti entro i termini stabiliti, prevedendo per tempo gli stanziamenti e gli atti conseguenti, al fine di garantire alla Fondazione la necessaria stabilità finanziaria. Nel corso dell anno appena trascorso un significativo numero di Comuni infatti ha effettuato il versamento della quota 2007 oltre il termine e diversi altri non hanno a tutt oggi ancora provveduto. Il perdurare di tali situazioni potrebbe comportare difficoltà finanziarie per la Fondazione e portare il CDA, a partire dal 2009, a proporre all Assemblea Generale la valutazione di misure sanzionatorie nei confronti dei Comuni ritardatari. 3. Progetto di acquisto centralizzato Guastamacchia ha proposto di anticipare la trattazione del punto n. 5 dell O.d.G. Nessuna osservazione da parte dei presenti è stata rilevata. Il Presidente ha riferito che il Consiglio Generale di Indirizzo e il CDA hanno effettuato un approfondita discussione sulla tematica dell acquisto centralizzato, partendo da un analisi della situazione attuale nei comuni (dotazioni librarie e investimento annuo per l acquisto libri) e sforzandosi di individuare soluzioni realistiche, graduali e sostenibili per innalzare gli standard di acquisto di libri nelle biblioteche, arricchendo così l offerta al pubblico. Guastamacchia ha precisato che la definizione di strategie di centralizzazione degli acquisti e la relativa gestione rientrano tra i compiti statutari della Fondazione, ed è convinzione sua, del Consiglio Generale di Indirizzo e del CDA, che non sia possibile trascurare un aspetto così cruciale per la qualità del servizio di biblioteca, ponendo questo in una visione di rete. Come è possibile evincere dalla documentazione (Allegato n. 1), la Provincia di Milano ha fornito dati comparativi sul livello degli acquisti nelle biblioteche del territorio, suddivisi per aree di cooperazione. Appare evidente che le biblioteche del territorio della Fondazione sono quelle che investono meno nel potenziamento delle proprie raccolte. La spesa pro capite per l acquisto libri nel sud ovest milanese nel 2006 è stata pari a Euro 0,98. Il Presidente ha chiesto alla dott.ssa Laura Ricchina, curatrice del progetto, di illustrarne all Assemblea i principali aspetti. Laura Ricchina ha sottolineato la centralità del patrimonio documentario per le biblioteche, evidenziando quattro elementi di criticità presenti nell insieme delle collezioni possedute dalle biblioteche della Fondazione: 1) Insufficienza. La quota pro capite di Euro 0,98 per abitante è decisamente al di sotto degli standard); 2) Disomogeneità. La quota pro capite è la media di quelle dei singoli comuni, che oscillano tra un minimo di Euro 0,12 a un massimo di oltre 2 Euro per abitante. La disomogeneità ha aggiunto può portare a situazioni di squilibrio per cui biblioteche che possiedono meno titoli al fine di accontentare la propria utenza devono ricorrere in misura alta al prestito interbibliotecario, rendendo le opere indisponibili all utenza della biblioteca che le possiede. 3) Ripetitività dei titoli. Le collezioni possedute dalle singole biblioteche tendono ad essere a volte molto simili tra loro, offrendo in tal modo un eccesso di titoli doppi per alcune opere e una singola copia (o nessuna) per altre; uno dei punti cardine del progetto è la diversificazione dell offerta. 4) Immagine complessiva della rete bibliotecaria. Ciascuna biblioteca ha sostenuto Laura Ricchina costituisce una sorta di vetrina della rete bibliotecaria gestita dalla Fondazione verso la cittadinanza, per cui 3

disporre di adeguate collezioni permette di fornire un immagine di maggiore qualità ed attenzione ai bisogni dell utenza. La proposta presentata prevede l individuazione di differenti livelli di standard, la cui adozione dovrebbe essere graduale e diversificata a seconda della tipologia della biblioteca, in un ottica di realismo e per un periodo di tempo ben determinato, al termine del quale valutare i risultati. I vantaggi derivanti dall attuazione del progetto sono molteplici: migliori condizioni economiche (sconti particolarmente alti che le singole biblioteche normalmente non possono ottenere), centralizzazione amministrativa (con conseguente sgravio per il bibliotecario e per la ragioneria comunale delle pratiche di registrazione, controllo e liquidazione delle fatture), miglioramento qualitativo e quantitativo delle raccolte, adeguato monitoraggio del mercato editoriale. Come precisato nel progetto allegato, qualsiasi forma di centralizzazione degli acquisti non dovrà influire in nessun modo sull autonomia di scelta delle amministrazioni e dei bibliotecari, che nell ambito delle politiche di coordinamento di sviluppo delle raccolte saranno liberi di acquistare le opere che ritengono più utili per la loro biblioteca. Il progetto prevede che la Fondazione acquisti la proprietà dei libri e li conceda in comodato d uso alle biblioteche; a loro volta, i comuni effettuano contribuzioni aggiuntive per finanziare a fondo perduto la meritoria finalità di diffusione della lettura perseguita dalla Fondazione attraverso l acquisto e la messa a disposizione dei libri. Visti in questa ottica, i contributi non dovrebbero rappresentare entrate di natura corrispettiva e quindi rientrare nell ambito di applicazione delle imposte dirette. Questo assetto ha aggiunto viene già sperimentato da alcuni anni dal Consorzio Sistema Bibliotecario Nord Ovest Milano. Secondo questo modello, il trasferimento delle risorse per l acquisto dai Comuni fondatori alla Fondazione viene effettuato sotto forma di contributo annuale al fondo di gestione, esattamente come per la quota ordinaria. Lami (Magenta) ha espresso la propria condivisione del progetto, pur precisando che lo stesso dovrà essere necessariamente affinato e testato. Lami ha tuttavia comunicato che la propria Amministrazione ha espresso perplessità circa la previsione, contenuta nel progetto, di assegnare alle biblioteche in comodato d uso i libri, che sarebbero quindi di proprietà della Fondazione, e ha esortato i presenti a collaborare all individuazione di una soluzione che permetta di salvaguardare i contenuti base del progetto senza privare le biblioteche della proprietà delle opere acquistate. L Assessore Poggi (Abbiategrasso) ha espresso una posizione analoga: il progetto è valido, in particolare la gestione centralizzata delle procedure può aiutare notevolmente le biblioteche a concentrarsi maggiormente sui servizi base, ma la proposta relativa al comodato d uso lascia perplessa l Amministrazione di Abbiategrasso. Miglio (Nosate) ritiene che la fatturazione dei libri debba continuare ad essere in capo ai singoli comuni, e ha chiesto in considerazione delle forti disomogeneità esistenti tra le biblioteche una rivalutazione delle quote di acquisto che tenda ad evitare differenze troppo marcate. Guastamacchia ha espresso la propria piena comprensione per le perplessità manifestate in merito alla proposta del comodato d uso, precisando che questa scelta è dettata anche da ragioni meramente tecniche: al fine di ottenere vantaggiose condizioni di acquisto, occorre che il soggetto che stringe accordi con i fornitori sia uno solo e che la Fondazione non può in seguito cedere in altra forma i libri acquistati alle biblioteche, perché ciò costituirebbe una transazione di natura commerciale, non attuabile stante la natura non commerciale della Fondazione. Guastamacchia ha inoltre aggiunto che la soluzione prospettata permette di ovviare ad un problema amministrativo presente in tutte le amministrazioni: gli stanziamenti per l acquisto libri sono infatti sempre vincolati al bilancio, mentre la Fondazione potrebbe agire in maniera più rapida; inoltre ha ribadito che il progetto è coordinato da un comitato scientifico composto da bibliotecari, e che ciò dovrebbe essere in grado di garantire la loro autonomia e la loro partecipazione nelle scelte. Secondo Guastamacchia è tuttavia auspicabile verificare la possibilità di individuare una soluzione che permetta di garantire alle biblioteche la proprietà delle opere. L Assessore Paciello (Arluno) ritiene non del tutto chiaro lo scenario che si potrebbe prospettare a seguito dell approvazione del progetto e ha annunciato la propria intenzione di astenersi dalla votazione. L Assessore Rimoldi (Inveruno) ritiene che votare a favore del progetto equivale ad avviare una riflessione, che va nella direzione dell individuazione di un percorso graduale verso l uniformità degli investimenti. Gli standard definiti dal progetto ha fatto notare sono volutamente e decisamente sottostimati per permettere una maggiore gradualità. Rimoldi propone di approvare il progetto in via sperimentale per un triennio. L Assessore Tagliani (Bareggio) ritiene possibile cercare una soluzione che salvaguardi il progetto tutelando al tempo stesso le esigenze esposte dagli intervenuti. L Assessore Davalle (Assago) ha espresso il 4

proprio apprezzamento per i contenuti del progetto, chiedendo tuttavia di cercare soluzioni alternative al comodato d uso. L Assessore Torriani (Motta Visconti) ha riferito che la sua amministrazione ha avviato dal luglio 2007 una collaborazione con la Fondazione che già prevede il comodato d uso dei libri acquistati; dopo alcune iniziali perplessità, l Amministrazione è soddisfatta dei risultati ottenuti e del livello di autonomia posseduto dalla biblioteca negli acquisti. Guastamacchia, constatato che nessun altro ha chiesto di intervenire, ha dichiarato aperta la votazione sul punto all ordine del giorno emendato della parte relativa al comodato d uso. DELIBERA n. 2 del 24.01.2008 Oggetto: Progetto di acquisto centralizzato Quorum deliberativo: maggioranza Punti voto presenti: 67,545 Favorevoli: 64,786 Astenuti: 2,189 (Comuni di Arconate e Vermezzo) Contrari: 0,570 (Comune di Bubbiano) L'Assemblea Generale, udita la relazione del Presidente, a maggioranza, DELIBERA Di approvare il progetto di cui al punto all ordine del giorno dando mandato al Consiglio di Amministrazione di emendare la parte relativa al comodato d uso (Allegato n. 1). 4. Bilancio di previsione 2008 Guastamacchia ha proposto di anticipare la trattazione del punto n. 6 dell O.d.G. Nessuna osservazione da parte dei presenti è stata rilevata. Guastamacchia ha introdotto lo schema di Bilancio di previsione 2008 (Allegato n. 2), precisando che ad eccezione di minori entrate per circa 44.000 Euro dovute a una riduzione dei contributi della Regione e della Provincia, che sono pari a circa il 5% del totale delle entrate, esso non differisce molto rispetto a quello dell anno precedente. In particolare, il CDA ha mantenuto la scelta di mantenere salda l attenzione sulle entrate certe, abbinando alle entrate non sicure corrispondenti progetti che saranno realizzati soltanto al verificarsi di dette entrate. Il Presidente ha quindi elencato le principali voci dello schema di Bilancio e ha evidenziato come i compensi previsti per gli organi statutari siano sensibilmente inferiori rispetto alla media. I rappresentanti dei Comuni di Robecco sul Naviglio e Rozzano hanno lasciato la seduta prima dell apertura della votazione. Guastamacchia, constatato che nessun altro ha chiesto di intervenire, ha dichiarato aperta la votazione sul punto all ordine del giorno. DELIBERA n. 3 del 24.01.2008 Oggetto: Bilancio di previsione 2008 Quorum deliberativo: maggioranza Punti voto presenti: 58,835 Favorevoli: 58,835 Astenuti: nessuno Contrari: nessuno L'Assemblea Generale, udita la relazione del Presidente, ai sensi dell art. 14 comma 4 dello Statuto, con voti unanimi, DELIBERA Di approvare lo schema di Bilancio di previsione 2008 (Allegato n. 2) 5. Surroga consigliere di amministrazione dimissionario Alessandro Mola Guastamacchia ha riferito che nel corso del 2007 sono pervenute le dimissioni del Consigliere di Amministrazione Alessandro Mola, che al momento della nomina ricopriva l incarico di Assessore alle politiche culturali del Comune di Abbiategrasso. Le dimissioni sono pervenute a seguito della cessazione 5

dell incarico ricoperto al momento della nomina. Il CDA ha aggiunto ha sviluppato un approfondita discussione sulla problematica dell incidenza dei risultati delle elezioni amministrative sulla composizione degli organi della Fondazione e sui criteri di surroga dei consiglieri dimissionari. A seguito della discussione, il CDA ha elaborato un documento unitario, che è stato inviato ai presenti unitamente alla convocazione (Allegato n. 3). Il CDA con il documento unitario presentato ribadisce che lo Statuto non prevede meccanismi automatici di surroga dei consiglieri qualora questi cessino i propri incarichi amministrativi sottolineando tuttavia l importanza del mantenimento del criterio della rappresentanza territoriale all interno degli organi, per lo meno durante il primo mandato, come del resto stabilito dal comma 2 dell art. 20 dello Statuto, criterio reso necessario dalla considerevole estensione territoriale e dall eterogeneità dell area interessata, oltre che dall esigenza di mantenere un appropriato livello di continuità e gradualità amministrativa e di indirizzo rispetto alla precedente situazione, quando si avevano cinque distinti sistemi bibliotecari. In quest ottica, ha riferito Guastamacchia, il CDA e il CGI propongono di pronunciarsi in favore del mantenimento della continuità del criterio della rappresentanza territoriale. Ai sensi dell art. 10 comma 1 dello Statuto, il Consiglio Generale di Indirizzo ha espresso, nella seduta del 22 novembre 2007, l orientamento di procedere alla surroga del membro dimissionario del CDA con l Assessore alle politiche culturali del Comune di Abbiategrasso in carica, la dott.ssa Beatrice Poggi. Guastamacchia ha ricordato che, secondo quanto previsto dall art. 10 comma 2 dello Statuto, il nuovo consigliere resterà in carica sino allo spirare del termine degli altri, ossia nel 2010. Il rappresentante del Comune di Vernate ha lasciato la seduta prima dell apertura della votazione. Preso atto che nessuno dei presenti ha chiesto la parola, il Presidente Guastamacchia ha dichiarato aperta la votazione sul punto all O.d.G. DELIBERA n. 4 del 24.01.2008 Oggetto: Surroga consigliere di amministrazione dimissionario Alessandro Mola Quorum deliberativo: maggioranza Punti voto presenti: 58,835 Favorevoli: 58,835 Astenuti: nessuno Contrari: nessuno L'Assemblea Generale, udita la relazione del Presidente, ai sensi dell'art. 2 comma 2 dello Statuto, con voti unanimi, DELIBERA La surroga del Consigliere dimissionario Alessandro Mola con l Assessore alle Politiche Culturali del Comune di Abbiategrasso, dott.ssa Beatrice Poggi. 6. Surroga dei membri del Consiglio Generale di Indirizzo Salvatore Amura (Pieve Emanuele) e Guido Morano (Buccinasco) Guastamacchia ha riferito che nel corso del 2007 sono pervenute le dimissioni dei membri del Consiglio Generale di Indirizzo Salvatore Amura e Guido Morano, che al momento dell incarico ricoprivano la carica di Assessore alle politiche culturali rispettivamente dei Comuni di Pieve Emanuele e di Buccinasco. Le dimissioni sono pervenute in entrambi i casi a seguito della cessazione degli incarichi ricoperti al momento della nomina. Successivamente sono pervenute anche le dimissioni del membro del CGI Marinella Inalba, in tempo non utile per essere inserite all O.d.G. inviato, che al momento della nomina ricopriva la carica di Assessore alle politiche Culturali del Comune di Magnago. Le dimissioni di Inalba sono motivate dal sopravvenire di impegni personali e professionali. Analogamente a quanto esposto nella nota di cui all Allegato n. 3 al presente Verbale, Il CDA ribadisce che lo Statuto non prevede meccanismi automatici di surroga dei consiglieri qualora questi cessino i propri incarichi amministrativi; è tuttavia opinione condivisa del CDA che occorra distinguere tra il ruolo che rivestono i membri del CDA e quello rivestito dai membri del CGI. Se è vero, infatti, che il CDA ha una funzione maggiormente operativa e gestionale, da cui l esigenza di disporre di un team affiatato e compatto, il CGI svolge un ruolo maggiormente di indirizzo e programmazione e pertanto la rappresentanza politica in questo caso potrebbe essere un requisito più stringente. Il CDA ha precisato gli ha dato mandato di sottolineare l importanza del mantenimento del 6

criterio della rappresentanza territoriale all interno degli organi, per lo meno durante il primo mandato, come del resto stabilito dal comma 2 dell art. 20 dello Statuto e dalla Convenzione intercomunale che disciplina le l elezione dei rappresentanti dei Comuni, approvata dai Fondatori unitamente allo Statuto, criterio reso necessario dalla considerevole estensione territoriale e dall eterogeneità dell area interessata, oltre che dall esigenza di mantenere un appropriato livello di continuità e gradualità amministrativa e di indirizzo rispetto alla precedente situazione, quando si avevano cinque distinti sistemi bibliotecari. Per queste ragioni ha riferito Guastamacchia il CDA e il CGI ritengono opportuno proporre all Assemblea la surroga dei tre consiglieri dimissionari con altrettanti rappresentanti dei comuni di espressione di questi: Assessore Carla Prencipe (Pieve Emanuele), Assessore Mario Arrigoni (Buccinasco), Consigliere comunale Renato Peroni (Magnago). L Assessore Ferraresi (Casarile) ha proposto all Assemblea di avviare una riflessione sull opportunità di rivedere i criteri della territorialità e della continuità nelle surroghe dei consiglieri di amministrazione e di indirizzo, pensando più al futuro che al passato della Fondazione, ossia vedendo questa come un organismo e non più come una somma di parti (gli ex sistemi bibliotecari). Ferraresi ha ricordato che la Fondazione ha già portato avanti diversi progetti caratterizzati da un respiro che va oltre la territorialità e che occorre superare la visione localistica per una maggiormente integrata. Ferraresi ha quindi proposto che l Assemblea, nella prossima seduta, discuta queste tematiche. Guastamacchia ha dichiarato di non avere nulla in contrario ad avviare una riflessione sui temi proposti da Ferraresi. Constatato che nessun altro dei presenti ha chiesto la parola, il Presidente ha dichiarato aperta la discussione sul punto all O.d.G., alla quale possono prendere parte soltanto i fondatori (art. 12 comma 1 Statuto). DELIBERA n. 5 del 24.01.2008 Oggetto: Surroga dei membri del Consiglio Generale di Indirizzo Salvatore Amura (Pieve Emanuele) e Guido Morano (Buccinasco) Punti voto presenti: 58,624 (soltanto i fondatori) Favorevoli: 52,755 Astenuti: 5,869 (Comuni di Binasco, Casarile, Locate Triulzi, Lacchiarella) Contrari: nessuno L'Assemblea Generale, udita la relazione del Presidente, ai sensi dell'art. 2 comma 2 dello Statuto, con voti unanimi, DELIBERA 1. La surroga del membro del Consiglio Generale di Indirizzo dimissionario Salvatore Amura con l Assessore alle Politiche Culturali del Comune di Pieve Emanuele, Carla Prencipe; 2. La surroga del membro del Consiglio Generale di Indirizzo dimissionario Guido Morano con l Assessore alle Politiche Culturali del Comune di Buccinasco, Mario Arrigoni; 3. La surroga del membro del Consiglio Generale di Indirizzo dimissionario Marinella Inalba con il Consigliere comunale del Comune di Magnago Renato Peroni. Quanto stabilito ai punti 2, 3, 4 e 5 della presente deliberazione è soggetto ad espressa accettazione da parte dei soggetti indicati. Varie ed eventuali Guastamacchia ha ricordato che in virtù dell art. 12 comma 1 dello Statuto, compongono il Consiglio Generale di Indirizzo da 13 a 15 membri, di cui 2 designati dall Assemblea Generale e scelti fra i partecipanti. Prima dell avvio della campagna Tutti per Leggere la Fondazione non aveva ancora partecipanti, attualmente invece i partecipanti sono numerosi, per cui occorrerà, nella prossima seduta, procedere alla nomina dei membri mancanti. Null altro da deliberare, alle ore 23.30 il Presidente dichiara chiusa la seduta. 7

Allegato n. 1 al Verbale dell Assemblea Generale del 24 gennaio 2008 Testo emendato a seguito della votazione PROGETTO ACQUISTO CENTRALIZZATO La tematica degli acquisti riveste importanza centrale per la fondazione, perché: 1. attraverso le scelte d acquisto si determina la fisionomia dell offerta culturale e informativa delle biblioteche, la sua varietà e completezza: un offerta documentaria ampia e non appiattita sui trend della produzione editoriale più diffusa e pubblicizzata, che sappia proporre e valorizzare la piccola editoria e i titoli di qualità, è la base per la legittimazione del ruolo della biblioteca nei confronti dei cittadini; 2. la garanzia di livelli d acquisto omogenei su tutta la rete evita che si creino squilibri e comportamenti difensivi da parte delle biblioteche che acquistano di più, permettendo di affrontare in maniera integrata e di sfruttare tutte le potenzialità della circolazione dei documenti nella nostra rete; 3. la gestione centralizzata degli acquisti potrebbe consentire di offrire vantaggi alle biblioteche, in termini di servizio e di condizioni d acquisto. Mentre in questi anni abbiamo fatto passi da gigante per aumentare la spesa per i servizi centralizzati, che ora è in linea con gli standard della Provincia di Milano, il livello di investimento per abitante sul potenziamento delle collezioni è al momento il più basso, come si può vedere nella tabella seguente: SISTEMI BIBLIOTECARI INTERCOMUNALI - PROVINCIA DI MILANO (2006) Abitanti Acquisti Acquisti / 1000 ab. Spese per acquisti % acq. documenti / spese biblioteca spesa pro capite per potenziamento raccolte Sistema Bibliotecario Brianza Biblioteche 548.338 60.469 110 680.205,29 12,01% 1,24 Sistema Bibliotecario Consorzio Nord Ovest Milanese 791.859 89.463 113 917.805,98 5,17% 1,16 Sistema Bibliotecario Fondazione per Leggere 473.916 44.881 95 463.639,67 9,03% 0,98 Sistema Bibliotecario Milano Est 332.356 37.884 114 354.650,14 10,64% 1,07 Sistema Bibliotecario Nord Est Milanese 158.240 18.634 118 263.732,15 8,81% 1,67 Sistema Bibliotecario Vimercatese 199.652 35.073 176 402.777,53 9,00% 2,02 Fonte: Anagrafe regionale biblioteche Esistono inoltre squilibri notevoli fra biblioteche, anche all interno della stessa famiglia, con ordini di spesa che oscillano fra 0,00 e 2,69 (dati 2006). Questa situazione non consente una pianificazione delle raccolte consona agli standard di servizio 8

attesi e richiede attenzione. GLI OBIETTIVI DI UNA GESTIONE CENTRALIZZATA DEGLI ACQUISTI Il progetto per la gestione centralizzata degli acquisti riguarda l acquisto dei libri, del materiale audio - video (video, dvd, cd, cdrom) e delle risorse elettroniche. È escluso dal progetto l acquisto degli abbonamenti ai periodici (riviste e quotidiani). Il progetto si propone di conseguire i seguenti risultati: 1. mettere a standard la quota pro capite per gli acquisti. In tal modo si garantirà un investimento omogeneo e risorse certe e adeguate a tutte le biblioteche; 2. trasferire la quota standard per gli acquisti nella quota annua di contributo alla fondazione. In tal modo si garantiranno risorse disponibili sull arco dei 12 mesi e sottratte alle contingenze locali, che potranno essere utilizzate anche per coprire i costi vivi del nuovo servizio senza nessuno svantaggio per le biblioteche 3. trattare le condizioni d acquisto per tutte le biblioteche, per ottenere migliori condizioni di mercato ed ampliare la tipologia dei fornitori e delle pubblicazioni acquistabili 4. centralizzare la gestione amministrativa degli acquisti. In tal modo sarà abbattuta una quota significativa di attività amministrativa a carico delle biblioteche. 5. garantire un adeguato monitoraggio della produzione editoriale e proposte e suggerimenti per il potenziamento delle raccolte Qualsiasi forma di centralizzazione degli acquisti non dovrà influire in nessun modo sull autonomia di scelta dei bibliotecari, che nell ambito delle politiche di coordinamento di sviluppo delle raccolte saranno liberi di acquistare le opere che ritengono più utili per la loro biblioteca LA DEFINIZIONE DEGLI STANDARD OMOGENEI DI ACQUISTO Fra gli obiettivi del progetto di acquisto centralizzato vi è il raggiungimento di livelli d acquisto omogenei su tutta la rete attraverso la definizione di standard d acquisto pro-capite da integrare nel contributo annuale al fondo di gestione. Un primo passo verso la definizione di standard d acquisto è stato compiuto dall Assemblea Generale con la delibera del 19 aprile 2007 che approvava il progetto per la valorizzazione delle biblioteche dei comuni fondatori. Essa fissa i seguenti parametri: Comuni fino a 3000 abitanti: 1,50 Comuni da 3.000 a 5.000 abitanti: 1,50 Comuni da 5000 a 8000 abitanti: 1,25 1,50 La Regione Lombardia, nel Programma Regionale pluriennale 2007-2009, ha confermato gli orientamenti già espressi nei precedenti programmi, indicando che «per conseguire una base minima e costante di nuove accessioni, tutti i soggetti afferenti alla rete bibliotecaria lombarda devono fare riferimento ai seguenti indici di tendenza: - 250 acquisti ogni 1000 abitanti per i comuni fino a 20.000 abitanti - per i comuni compresi fra 20.000 e 100.000 abitanti, l indice di tendenza di incremento del patrimonio è così composto: 250 nuovi acquisti ogni 1000 abitanti fino a 20.000 e 50 documenti ogni 1000 abitanti per la frazione eccedente i 20.000» 9

Lo standard proposto dalla Regione Lombardia, benché definito «minimo» è in realtà di eccellenza, e sono pochissime le biblioteche che possono vantare un livello di nuove acquisizioni così elevato. Tuttavia, lo standard regionale appare poco ponderato nel graduare l incremento degli acquisti oltre la soglia dei 20.000 abitanti. Sicuramente preferibile è il ricorso allo standard internazionale più accreditato, proposto dall IFLA (International Federation of Library Associations), che, opportunamente adattato alla divisione per famiglie che abbiamo messo a punto per le biblioteche del Sud Ovest, può prevedere: fino a 10.000 abitanti fra 10.000 e 20.000 abitanti oltre 20.000 abitanti 250 libri ogni 1000 abitanti all anno (come lo standard regionale) 225 libri ogni 1000 abitanti all anno 200 libri ogni 1000 abitanti all anno Sulla base di questa indicazione, è possibile calcolare sotto forma di quota pro-capite il livello di investimento necessario per raggiungere lo standard. La scelta e l applicazione degli standard di riferimento tiene conto anche della situazione attuale delle biblioteche del Sud Ovest, che presenta situazioni fortemente disomogenee con alcune punte d eccellenza che si collocano a livello ottimale e molte realtà dove lo scarso impegno per gli acquisti mette a dura prova la sopravvivenza stessa del servizio. L Istat, che pubblica annualmente i dati sulla produzione editoriale, ha calcolato per il 2005 (ultima rilevazione disponibile) un costo medio per copia pubblicata (edizioni scolastiche, ragazzi e varia) di 18,64. Ipotizzando che il prezzo medio dei multimediali sia assimilabile a quello dei libri, e considerando di beneficiare di uno sconto medio pari al 30%, il costo reale medio per ogni acquisto è pari a 13,05. Su questa base possiamo calcolare: l importo necessario per l acquisto di 250 volumi: 13,05 x 250 = 3.262,50 l importo necessario per l acquisto di 225 volumi: 13,05 x 250 = 2.936,25 l importo necessario per l acquisto di 200 volumi: 13,05 x 250 = 2.610,00 la quota pro-capite per i comuni fino a 10.000 abitanti: 3.262,50 / 1000 = 3,26 la quota pro-capite per i comuni fra 10.000 e 20.000 abitanti: 2.936,25 / 1000 = 2,94 la quota pro-capite per i comuni oltre 20.000 abitanti: 2.610,00 / 1000 = 2,61 Come si può vedere, gli standard proposti dall assemblea generale ( 1,25-1,50) rappresentano il 38% - 46% dello standard IFLA, applicato alla famiglia di biblioteche più piccole. Sulla base di queste considerazioni, e a fronte di un contesto fortemente disomogeneo, dove alcune biblioteche si attestano su livelli di assoluto rispetto mentre altre mostrano una marcata carenza di risorse, non è opportuno pensare a un solo standard ma a tre fasce differenziate, che individuano: - un livello rinnovamento minimo, al di sotto del quale non è possibile parlare di potenziamento delle raccolte - un livello di rinnovamento intermedio; - un livello di rinnovamento ottimale, superiore allo standard regionale La proposta che formuliamo è graduata in base alle famiglie di biblioteche del nostro territorio: 10

biblioteche dei comuni fino a 10.000 abitanti: livello minimo: 1,50 2,45 (47% - 75% dello standard IFLA) livello intermedio: 2,45-3,26 (75% - 100% dello standard IFLA) livello ottimale superiore a 3,26 (> standard IFLA) biblioteche dei comuni da 10.000 a 20.000 abitanti: livello minimo: 1,40 2,20 (48% - 75% dello standard IFLA) livello intermedio: 2,20-2,94 (75% - 100% dello standard IFLA) livello ottimale superiore a 2,94 (> standard IFLA) biblioteche dei comuni oltre 20.000 abitanti: livello minimo: 1,30 1,95 (50% - 75% dello standard IFLA) livello intermedio: 1,95-2,61 (75% - 100% dello standard IFLA) livello ottimale superiore a 2,61 (> standard IFLA) L ANALISI DEGLI ASSETTI ORGANIZZATIVI DEL PROGETTO L attività di gestione centralizzata degli acquisti può essere fatta con gradi crescenti di trasferimento di attività dalle biblioteche al centro della rete. Finché il progetto non sarà a regime riguarderà principalmente i libri, gli audiovisivi e le risorse elettroniche; l acquisto dei periodici continuerà ad essere effettuato autonomamente dalle biblioteche, che potranno anche scegliere di mantenere un budget aggiuntivo per eventuali altri acquisti. E possibile immaginare tre differenti assetti organizzativi, fra i quali scegliere quello più confacente alle esigenze del nostro sistema per la fase di sperimentazione: 1. Modello di centralizzazione amministrativa L iter del libro, rispetto alla situazione attuale, è il seguente. La scelta degli acquisti viene effettuata dalle biblioteche e gli ordini sono inoltrati alla fondazione, che si preoccupa di reperire le opere sul mercato in base al criterio del miglior rapporto fra costo, disponibilità e velocità di fornitura. I libri arrivano alle biblioteche già forniti di barcode e numero di inventario. I titoli non ancora in catalogo arrivano già catalogati. Alle biblioteche spetta l aggregazione dei libri già presenti in catalogo e la cartellinatura. La funzione di acquisto centralizzato consiste nella gestione delle trattative con gli editori e con i distributori per ottenere sconti maggiori grazie alle economie di scala che si produrranno con l aumento dei volumi d acquisto. La gestione amministrativa relativa agli acquisti viene svolta centralmente: la fondazione riceve le fatture ed effettua i pagamenti, con uno sgravio significativo delle operazioni amministrative attualmente a carico dei comuni. Da un punto di vista giuridico i libri sono di proprietà della fondazione e vengono ceduti in comodato d uso alle biblioteche, che li utilizzano in modo permanente. 2. Modello di centralizzazione della ricerca e consulenza bibliografica Questo assetto prevede non solo la centralizzazione operativa degli acquisti, ma un servizio centrale di consulenza e orientamento bibliografico che consentirebbe alle biblioteche di migliorare in modo 11

significativo la qualità delle proprie collezioni. Infatti molte biblioteche riescono attualmente a spuntare buoni sconti sulle novità editoriali e i bestsellers, ma hanno difficoltà a reperire le produzioni dell editoria minore o di particolari nicchie di mercato specialistiche, che consentono di connotare la biblioteca come un offerta culturale di qualità. Un servizio di consulenza centralizzato potrebbe dare indicazioni d acquisto nei diversi settori e incaricarsi di trovare opere non facilmente reperibili sul mercato librario, garantendo nel contempo la gestione centralizzata del servizio desiderata. L iter operativo del trattamento del libro è come quello precedente. Per garantire questo tipo di servizio sarà necessario a regime farsi carico dei costi di una persona che a livello centrale si occupi del servizio di orientamento alle biblioteche attraverso il monitoraggio della produzione editoriale e la produzione di bibliografie ragionate per l aggiornamento delle raccolte. Nella fase di sperimentazione questo costo sarà a carico della fondazione, che lo coprirà con parte dello stanziamento destinato all acquisto centralizzato. Se, come ci aspettiamo, il margine di sconto per gli acquisti aumenterà in proporzione all aumento dei volumi d acquisto, il margine ricavato dal maggior sconto ottenuto potrà, a regime, coprire in misura significativa (o addirittura completamente) il costo vivo dei servizi di consulenza bibliografica e di coordinamento degli acquisti previsti in questo modello organizzativo, senza penalizzare la capacità d acquisto delle biblioteche. 3. Modello di centralizzazione del trattamento fisico e biblioteconomico In questo modello si realizza pienamente la gestione centralizzata e coordinata degli acquisti che prevede il trattamento completo del libro da parte del centro di catalogazione, grazie al quale anche le operazioni di aggregazione e cartellinatura vengono svolte centralmente. Vengono messi a punto i servizi di consulenza bibliografica e di coordinamento degli acquisti attraverso l applicazione di politiche di differenziazione per livelli di approfondimento e di differenziazione delle collezioni su scala sistemica. Come nei modelli precedenti sono previste la centralizzazione degli ordini e dei rapporti coi fornitori e di tutte le procedure amministrative. ASPETTI TRIBUTARI E FISCALI In un ottica di natura prettamente commerciale, l acquisto centralizzato di libri può essere gestito giuridicamente attraverso due modalità differenti: 1. attraverso un mandato senza rappresentanza, in base al quale la Fondazione acquista per conto delle biblioteche; 2. attraverso un mandato con rappresentanza, in base al quale la Fondazione acquista non solo per conto ma anche in nome delle biblioteche. Rispetto a queste impostazioni, in cui la Fondazione agisce da mero distributore che intermedia (con o senza rappresentanza) sull acquisto dei libri, è senz altro preferibile la seguente, che pare più in linea con il profilo no-profit della Fondazione e con l impostazione generale di collaborazione finalizzata a uno scopo sociale (la promozione della lettura) data dal rapporto fra comuni e Fondazione. La Fondazione potrebbe acquistare la proprietà dei libri e concederli in comodato gratuito alle biblioteche che li hanno richiesti; a loro volta, gli enti locali coinvolti nell iniziativa effettuano 12

contribuzioni aggiuntive per finanziare a fondo perduto la meritoria finalità di diffusione della lettura perseguita dalla Fondazione attraverso l acquisto e la messa a disposizione dei libri. Visti in questa ottica, i contributi non dovrebbero rappresentare entrate di natura corrispettiva e quindi rientrare nell ambito di applicazione delle imposte dirette. Questo assetto viene già sperimentato da alcuni anni dal Consorzio Sistema Bibliotecario Nord Ovest Milano. Secondo questo modello, il trasferimento delle risorse per l acquisto dai Comuni fondatori alla Fondazione viene effettuato sotto forma di contributo annuale al fondo di gestione, esattamente come per la quota ordinaria. PARTE EMENDATA CONDIZIONI DI FORNITURA E SERVIZI BIBLIOGRAFICI Nel primo modello la fondazione si limiterà ad acquistare sul mercato utilizzando un numero limitato di fornitori con cui saranno definite a priori le condizioni d acquisto, valide solo per le biblioteche che, via via, entreranno nel progetto. Orientativamente, dovremmo essere in grado di garantire le seguenti condizioni: 30% senza costi di spedizione per le edizioni del gruppo Mondadori e Rizzoli, Einaudi 28% senza costi di spedizione per gli acquisti effettuati tramite Fastbook / Leggere / LS e altri distributori; 13-15% per le edizioni considerate scolastiche o universitarie dalla distribuzione editoriale Per video e supporti musicali, poiché non esiste un prezzo di vendita imposto dal produttore, le condizioni saranno definite nel momento dell acquisto. Per tipologie particolari di pubblicazione (fumetti, testi in lingua ecc.), si effettueranno ricerche mirate per individuare i fornitori in grado di garantire disponibilità reale dei titoli richiesti, ampiezza e varietà dell offerta, eventuali servizi di informazione bibliografica, il tutto alle migliori condizioni di mercato e a fronte di una disponibilità reale delle opere richieste. La Fondazione, per particolari esigenze, può utilizzare anche il canale del mercato online, del mercato antiquario, dei fornitori specializzati, dei reminders ecc.; le condizioni di fornitura saranno definite nel momento dell acquisto. Nel secondo modello come sperimentazione (fase start-up), e nel terzo modello a regime, la fondazione orienta decisamente il progetto verso criteri di qualità e di razionalizzazione mettendo da subito a disposizione di tutte le biblioteche una figura di collection manager con il compito di effettuare un monitoraggio costante della produzione editoriale in tutti i settori disciplinari di riferimento per le biblioteche; produrre, avvalendosi anche della collaborazione e delle competenze disciplinari e professionali dei bibliotecari, liste tematiche di novità, bibliografie, consigli e segnalazioni per orientare l attività di acquisizione svolta dalle biblioteche; gestire centralmente, per le sole biblioteche che aderiscono al progetto, il servizio desiderata; 13

coordinare il comitato scientifico sulle collezioni. La scelta fra le due possibilità dovrà essere valutata alla luce delle priorità e degli orientamenti segnalati dalle biblioteche. E opportuno in ogni caso ribadire che: nella fase sperimentale del progetto i costi del collection manager dovrebbero trovare copertura nel bilancio della fondazione, diminuendo dell importo corrispondente la quota di acquisto centralizzato; a regime, tutti i costi vivi del progetto dovranno essere coperti utilizzando parte del budget per gli acquisti che sarà centralizzato. LE FASI DEL PROGETTO 1. Approvazione da parte del C.D.A 2. Studio del modello organizzativo, fissazione degli standard e individuazione di più proposte operative 3. Presentazione e confronto con il Comitato Scientifico sulle collezioni per raccogliere suggerimenti ed esigenze 4. Invio del progetto alle biblioteche 5. 2008 Approvazione del progetto in Assemblea Generale e avvio sperimentazione 6. Raccolta adesioni per una fase di sperimentazione (che coinvolge le biblioteche che sono già in standard e altre che volessero adeguarvisi immediatamente) 7. 2009 Seconda fase della sperimentazione, con le biblioteche che si adeguano allo standard 8. 2010: messa a regime del progetto, con l estensione a tutte le biblioteche della fondazione FASI 2007 2008 2009 O N D G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D 1 2 3 4 6 7 COME ADERIRE La partecipazione al progetto è subordinata all adeguamento allo standard minimo di acquisto. Nella fase sperimentale (2008-2009) l adesione è su base volontaria, a partire dal 2010 o 2011 tutti i comuni della fondazione dovrebbero adeguarsi allo standard. 14

Allegato n. 2 al Verbale del Consiglio di Amministrazione del 24 gennaio 2008 Relazione introduttiva Signori Sindaci, signori Assessori, signori delegati, il bilancio 2008 è per la giovane Fondazione Per Leggere il secondo atto di programmazione economico-finanziaria che ci vede coinvolti nella definizione dei progetti e delle attività da attuare nel 2008. La proposta di bilancio preventivo, approvata dal Consiglio Generale di Indirizzo il 12 dicembre scorso su indicazione del Consiglio di Amministrazione, è stata elaborata adottando un criterio di prudenza e realismo, ovvero ponendo massima attenzione al bilanciamento fra entrate sicure (cioè derivanti da trasferimenti istituzionali e quote di adesione dei fondatori) e spese fisse, la maggior parte delle quali dovuta al personale e ai servizi alle biblioteche. Ciò è stato necessario anche a seguito della riduzione rilevante dei contributi, circa 44.000 (pari al 5% delle entrate totali), che la Fondazione riceverà nel 2008 da Regione e Provincia per il funzionamento dei sistemi bibliotecari. A seguito di ciò non si è ritenuto opportuno modificare, incrementando, le quote pro-capite che i comuni erogano alla Fondazione per compensare le minori entrate: diversamente, si è assunto un atteggiamento di contenimento e razionalizzazione delle voci di spesa in uscita che non comprometterà in ogni caso il buon livello qualitativo delle attività e dei progetti previsti quest anno. Anche per il 2008, la Fondazione attiverà una serie di progetti (biblioteca di cultura ambientale, recupero e valorizzazione di fondi documentari, collaborazioni con università, progetto pilota sistemi culturali integrati ) che saranno avviati solo se si autofinanzieranno con entrate aggiuntive. Infine, come è noto la finanziaria 2007 ha reso obbligatoria la pubblicazione dei compensi percepiti dai soggetti che rivestono cariche all interno di enti e società partecipate o costituite dagli enti pubblici. Da quanto si è potuto rilevare sulla stampa locale, nella provincia di Milano i compensi più in linea con il principio oggi prevalente che i cosiddetti costi della politica debbano essere contenuti al massimo, sono quelli degli amministratori della nostra fondazione. Vorremmo segnalare questo dato, perché è la dimostrazione del disinteresse, dimostrato fin da subito, e della passione che anima i fondatori nel perseguire il fine sociale. Il Presidente arch. Emilio Guastamacchia 15

INDICE FONDO INDISPONIBILE...17 VALORI DELLA PRODUZIONE...17 COSTI DELLA PRODUZIONE...19 PROVENTI...20 RIEPILOGO...21 IMPOSTE...22 AMMORTAMENTI...22 L ATTIVITA DELLA FONDAZIONE NEL 2008...24 1. Attività di Ricerca...24 2. Attività di Sviluppo...25 3. Comunicazione e promozione...27 4. Promozione della lettura...28 5. Valorizzazione delle biblioteche...29 6. Altre attività progettuali...29 SPESE PER L EROGAZIONE DI SERVIZI ALLE BIBLIOTECHE...31 ORGANI STATUTARI...33 PERSONALE...34 CONSULENZE PROFESSIONALI...35 COMITATI SCIENTIFICI...36 ACQUISTO BENI...36 FATTORI PRODUTTIVI...37 16

FONDO INDISPONIBILE Il Fondo indisponibile documentato a bilancio per il 2007 ammonta a 53.000,00. Si ritiene che l importo nel 2008 possa aumentare a 54,000,00 a seguito dell ingresso del Comune di Morimondo. Rientrano nel Fondo di dotazione indisponibile: - l originario fondo di dotazione intangibile costituito dai conferimenti in denaro o beni mobili ed immobili o altre utilità effettuati dai Fondatori originari ed i conferimenti di eventuali Fondatori successivi; - i beni mobili ed immobili che pervengano a qualsiasi titolo alla Fondazione, compresi quelli dalla stessa acquistati secondo le norme dello Statuto; - le elargizioni fatte da soggetti pubblici o privati con espressa destinazione ad incremento del Fondo di dotazione indisponibile; - gli accantonamenti a riserva di qualunque specie decisi con propria delibera dal Consiglio di Amministrazione VALORI DELLA PRODUZIONE I valori della produzione comprendono eventuali ricavi da vendita di prodotti e servizi, tutti i contributi in conto esercizio che rientrano nel fondo di gestione e l utilizzo di fondi. A norma di statuto, il Fondo di gestione, da utilizzarsi per la gestione d esercizio, è costituito da: - le rendite e i proventi derivanti dal Fondo di dotazione indisponibile e dalle attività istituzionali, strumentali, accessorie e connesse della Fondazione medesima; - eventuali donazioni, disposizioni testamentarie, contributi pubblici e privati espressamente destinati all attività d esercizio; - i contributi annuali corrisposti dai Fondatori ai sensi dell art. 2, comma 3 dello Statuto; - eventuali appositi Fondi di gestione costituiti da persone fisiche o giuridiche e vincolati all attuazione di uno specifico progetto e/o attività coerenti con il fine istituzionale della Fondazione. Nel 2008 i valori della produzione ammonteranno a euro 1.111.224, così distribuiti: contributi in conto esercizio: euro 1.037.787 utilizzo fondi: euro 73.437 Rientrano nei contributi in conto esercizio: Contributi annuali corrisposti dai fondatori: euro 434.550,00 Sono i contributi calcolati a partire dalla quota pro capite di adesione, che il Consiglio Generale di Indirizzo, come previsto dall art. 2 comma 3 dello Statuto, ha mantenuto a euro 0,90 per abitante (quota invariata dal 2006); Contributi regionali e provinciali L.R. 81/1985: 113.500,00 Sono previsti: un contributo regionale pari a euro 92.000,00 un contributo provinciale pari a euro 21.500,00 euro 17

A questi importi si deve aggiungere il contributo di euro 133.500 percepito nel 2007, che sarà utilizzato a valere sulla competenza 2008 (vedere Rinvio ricavi per competenza) Contributi dei partecipanti: 40.000,00 euro Sono i contributi che si prevede di incassare con la campagna di adesione e sostegno alla fondazione Tutti per Leggere. Si tratta di un attività di fund raising molto importante per la vita della Fondazione, finalizzata sia a garantire mezzi economici sia a consolidare l immagine, a cui danno un contributo i componenti degli organi (attraverso un gruppo di lavoro trasversale costituito da membri del CdA e del CGI) e personale dedicato. A norma di statuto, possono ottenere la qualifica di Partecipanti le persone fisiche o giuridiche, pubbliche o private, e gli enti che - condividendo le finalità della Fondazione - contribuiscono alla sopravvivenza della medesima ed alla realizzazione dei suoi scopi mediante: contributi in denaro, annuali o pluriennali prestazione di un attività - anche professionale di particolare rilievo attribuzione di beni materiali od immateriali Inoltre possono ottenere la qualifica di Partecipanti le persone fisiche che, per qualità, titoli o attività, possano dare alla Fondazione un contributo d opera o di prestigio. La qualifica di partecipante viene attribuita dal Consiglio Generale di Indirizzo sulla base dei criteri stabiliti nel Regolamento dei Partecipanti. Contributi per specifici progetti: 211.736,50 euro Si tratta di contributi di scopo, per i quali lo statuto prevede si possano anche costituire appositi fondi, effettuati dai fondatori in aggiunta al contributo annuale ordinario, da partecipanti, altri soggetti pubblici e privati. In particolare, la previsione formulata per il 2007 riguarda: euro 35.000,00 per il progetto biblioteca di cultura ambientale euro 40.000,00 per il progetto pilota Sistemi culturali integrati euro 30.000,00 per il progetto di recupero del Fondo Ascoli euro 106.736,50 per il progetto di valorizzazione delle biblioteche Rinvio ricavi per competenza: 238.000,00 euro Si tratta di importi che sono stati incamerati nel 2007 ma che si riferiscono ad attività che saranno realizzate in tutto o in parte nel 2008. In particolare, la previsione formulata per il 2008 riguarda: euro 70.000,00 per la realizzazione della biblioteca centrale di deposito euro 20.000,00 per la centralizzazione della navigazione internet nelle biblioteche euro 10.000,00 per lo sviluppo di un sistema di messaggistica SMS per l utenza euro 4.500,00 per l attivazione di linee telematiche 18

euro 133.500,00 quale quota del contributo ordinario 2007 della Provincia di Milano, che la fondazione utilizza come contributo di competenza 2008. Rientrano nell utilizzo fondi: Quote di investimento per acquisto beni immateriali: 7.260,00 euro Si tratta di immobilizzazioni aventi utilità pluriennale, per le quali si calcola un ammortamento variabile in base al tipo di bene (o servizio). Comprendono i seguenti interventi: Centralizzazione navigazione internet biblioteche (L. 155/2005) Acquisto software Quote di investimento per acquisto beni materiali: 66.177,00 euro Si tratta di immobilizzazioni aventi utilità pluriennale, per le quali si calcola un ammortamento variabile in base al tipo di materiale acquisito. Comprendono i seguenti interventi: Acquisto centralizzato libri Allestimento biblioteca centrale di deposito Arredi e attrezzature per ufficio Attrezzature informatiche N.B. Per entrambe le tipologie di immobilizzazioni (materiali e immateriali) i medesimi cespiti sono stati inseriti, nella sezione del bilancio Costi della produzione alla voce accantonamento fondo contributi investimenti materiali e immateriali e sono stati pertanto calcolati gli ammortamenti per euro 73.437,00 per bilanciare il simmetrico utilizzo del Fondo iscritto tra i valori della produzione. Il risultato dell operazione è quindi sempre a pareggio. COSTI DELLA PRODUZIONE I costi della produzione comprendono tutte le spese sostenute per la gestione: acquisto di beni e servizi, godimento di beni di terzi, spese per il personale, ammortamenti, accantonamenti e oneri diversi. Le spese sono state classificate come segue: Materiale di consumo: euro 15.000,00 Comprende cancelleria, materiali di consumo, piccoli acquisti, spese tipografiche. Servizi: euro 410.501,00 Comprende le spese per gli organi statutari, le collaborazioni e consulenze, le spese per i buoni pasto e per la formazione del personale, l acquisto di servizi da terze parti, le utenze, manutenzioni e contratti di assistenza relativi alla sede. 19

Godimento di beni di terzi: 115.000,00 Comprende le locazioni e la connettività per il data center e le biblioteche. euro Personale: euro 327.500,00 Comprende salari e stipendi, oneri sociali a carico della fondazione e trattamento di fine rapporto. Ammortamenti e svalutazioni: euro 73.437,00 Comprende gli ammortamenti previsti per le immobilizzazioni mobiliari e immobiliari Accantonamenti per rischi: euro 0,00 Comprende gli accantonamenti disposti dal CdA per far fronte a eventi imprevedibili e urgenti. Accantonamento fondo contributi investimenti materiali e immateriali: 156.577,00 Comprende il valore dei cespiti inseriti fra i ricavi. euro Oneri diversi di gestione: euro 5.200,00 Comprende le spese per l associazione a altri enti, la gestione autoparco, l acquisto di periodici e pubblicazioni, gli oneri bancari e di bollo. PROVENTI In questa voce vengono classificati gli interessi derivanti dagli investimenti effettuati con il fondo indisponibile, che saranno indirizzati verso prodotti finanziari a rischio basso o nullo. Si prevedono proventi per un ammontare complessivo pari a euro 2.000,00. 20