LA NUOVA PROGRAMMAZIONE EUROPEA 2007-2013 STRATEGIE E OPPORTUNITÀ PER L ABRUZZO IL CONTESTO DI SVILUPPO ABRUZZESE



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LA NUOVA PROGRAMMAZIONE EUROPEA 2007-2013 STRATEGIE E OPPORTUNITÀ PER L ABRUZZO Project Work n 1 Il ruolo della conoscenza e dell informazione nelle strategie di programmazione europea: prospettive e opportunità IL CONTESTO DI SVILUPPO ABRUZZESE SCENARI E STRATEGIE DI SVILUPPO ANALISI DI UNA BEST PRACTICE A cura di Antonio Gioioso * * L autore è l unico responsabile del contenuto dell elaborato. - 1 -

Tappe evolutive di contesto (un quadro di sintesi): Anni 60: posizionamento competitivo fortemente allineato ai livelli di arretratezza del Mezzogiorno Sistema produttivo a carattere rurale, scarsa comunicabilità e accessibilità interna, livelli di benessere sociale (es. PIL pro-capite) insufficienti Anni 70-80: il decollo del sistema abruzzese (forti mutamenti dello scenario economico nazionale),, crescita tasso di industrializzazione, dotazione autostradale, diversificazione attività produttive, crescita reddito complessivo e pro-capite Modello di sviluppo bi-direzionale, Corridoio adriatico Asse Ovest/Est Anni 90: affermazione livelli di crescita generalizzati, Uscita Ob.1 Fine anni 90 - oggi: inversione di tendenza/avvio stagnazione economica, bassi tassi di crescita del PIL regionale, modesta dinamica occupazionale, crisi profonda dell industria elettronica, aggravarsi del divario aree interne e costiere Le variabili anomale del sistema socioeconomico regionale Variabili territoriali: ritmi di crescita differenziati nel territorio Variabili ICT: scarsa diffusione R.&.S. nel sistema produttivo Variabili produttive: sistema regionale ancorato a settori maturi/tradizionali ( vecchio Made in Italy) Punti di forza e di debolezza del Sistema-Abruzzo (SWOT Analysis) Contestualizzazione: l Analisi SWOT ci permette di analizzare il contesto regionale, in riferimento ai principali ambiti nei quali l azione programmata della Regione si svilupperà, contribuendo ad individuare le principali risorse/opportunità, i rischi problematiche con cui il territorio si confronta per promuovere crescita e sviluppo, alla luce delle future politiche di programmazione 2007-2013. Essa supporta l impostazione della strategia di sviluppo locale, confluendo nel Documento Strategico Preliminare della Regione Abruzzo Risultati generali emersi dalla S.A. Buoni livelli regionali (presenze, arrivi ecc..) nel settore Turismo, leggero aumento occupazionale, flessione della produttività, inadeguatezza sistema infrastrutturale, scarsa integrazione tra sistema urbano diffuso e Poli urbani regionali, permanenza di squilibri nelle dinamiche di sviluppo tra aree costiere e interne, permanenza di difficoltà nei processi di internazionalizzazione e globalizzazione del sistema produttivo locale, tassi di crescita della popolazione bassi/invecchiamento popolazione/innalzamento livelli di vita media. Le potenzialità/opportunità del Sistema -Abruzzo Presenza di imprese innovative Collocazione geografica favorevole (alle porte dei Balcani/vicina ai 2 grandi mercati metropolitani di Roma e Napoli/lungo le direttrici del Corridoio Adriatico) Tassi di scolarizzazione medio -elevati Patrimonio s torico-artistico-ambientale significativo Sistema di offerta della Formazione in grado di sostenere in modo adeguato le esigenze del sistema sociale regionale Forte potenzialità delle aree interne : nonostante il loro ritardo, qui sono presenti grandi gruppi industriali operanti nell ICT, nella chimica, nella biotecnologia; 3 Parchi naturali. - 2 -

LE MATRICI SWOT TRASPORTI E COMUNICAZIONI Punti di forza - posizione centrale nel corridoio adriatico - comunicazioni idonee in entrambe le direzioni N-S (su ferro e gomma) ed E-O (su gomma) - nuovi interporti e centri merci ben distribuiti sul territorio Opportunità - sviluppo economico e delle infrastrutture nell area adriatica-balcanica con il prolungamento del Corridoio V da Ploce a Pescara e sul Corridoio Adriatico - riforme in corso e nuove responsabilità regionali sul trasporto pubblico locale - possibilità di accrescere l attrattività del territorio regionale attraverso il Potenziamento dei collegamenti con Roma dalle città di L Aquila e Pescara Punti di debolezza - ancora scarso sviluppo di infrastrutture e servizi telematici - crescenti effetti negativi dei trasporti su ambiente e turismo - debolezza dei porti commerciali (Ortona, Vasto) - competizione tra strada e autostrada per le merci e congestione sulla costa in estate - mancato completamento del Corridoio Adriatico-Tirrenico e carente collegamento su rotaia Pescara- L Aquila - Roma - scarsa accessibilità da lunga distanza Minacce - insufficiente messa in rete delle infrastrutture puntuali, alcune da completare - sistema ferroviario insufficiente - volume di traffico degli aeroporti ancora insufficiente SISTEMA TERRITORIALE Punti di forza - sistema policentrico adatto a specializzazioni funzionali - relativa stabilità dei movimenti demografici; - presenza di università e centri di ricerca nei diversi centri urbani - identità riconoscibile dei diversi centri urbani - buona diffusione di attività culturali e sportive Opportunità - centri di ricerca e Università con punte di eccellenza - buona dotazione di risorse ambientali e culturali - preesistenza di aree produttive interne con ulteriori potenzialità di sviluppo - valorizzazione\promozione delle vocazioni territoriali - prossimità con l area metropolitana di Roma e con le funzioni di eccellenza connesse a quest area Punti di debolezza - accentuati squilibri nei tassi di crescita tra Zone costiere e zone interne - marginalità di alcune zone interne - scarse funzioni urbane di rango superiore - debole connessione tra alcuni centri - servizi pubblici di trasporto poco funzionali - limitato grado di specializzazione dei centri - urbani - concorrenza con Roma per i servizi avanzati - carenza di servizi essenziali nei centri di piccole e medie dimensioni - crescente congestione (dei maggiori centri urbani) Minacce - rischi di infiltrazioni malavitose da Puglia e Camp ania - 3 -

INDUSRIA Punti di forza - imprenditorialità diffusa - imprenditoria giovane e flessibilità dei sistemi del lavoro - apertura verso nuovi mercati e rilevante crescita delle esportazioni - accettabile grado e ancora buona disponibilità (con eccezioni) di infrastrutturazione per la localizzazione industriale (aree attrezzate) - presenza di imprese esterne di rilevanti dimensioni e tecnologicamente avanzate - presenza di effetti distretto in alcune aree - presenza di una Finanziaria regionale e di servizi finanziari innovativi - disponibilità degli imprenditori alla cooperazione per l utilizzo della Formazione Opportunità - Crescita del sistema e delle reti del trasferimento tecnologico - possibilità di ampliare il bacino di utenza del mercato del lavoro attraverso la riduzione dei tempi di percorrenza con l area metropolitana di Roma Punti di debolezza - dipendenza dall esterno per R&S e Tecnologie avanzate - difficoltà di accesso al credito per le PMI - sistema di formazione inadeguato alle Esigenze dell apparato produttivo - difficoltà di autofinanziamento delle PMI - sistema di formazione da adeguare - caratterizzazione delle PMI dei distretti come terziste e spesso monocliente - scarsa capacità di creare indotto delle Imprese esterne - carattere di dipendenza delle esportazioni da grandi imprese non abruzzesi Minacce - riduzione delle risorse per lo sviluppo AGRICOLTURA Punti di forza - innovazione e significativi incrementi di produttività - specializzazioni, qualità, esportazioni (olio, vino, orticoltura) - recente ritorno di giovani in agricoltura - potenziali integrazioni di reddito con l agriturismo, turismo rurale e montano, servizi - efficiente monitoraggio sulle produzioni locali Opportunità - crescita della domanda per prodotti tipici e di qualità - crescita della domanda di fruizione di risorse ambientali naturali e storiche di tipo rurale Punti di debolezza - insufficiente sviluppo dell agroindustria - ritardo nello sviluppo della zootecnia - abbandono di colture di qualità (zafferano) - mancanza di ricambio generazionale tra produttori - inquinamento in alcune aree di coltura intensiva Minacce - competizione su produzioni non tipiche - 4 -

TURISMO Punti di forza - ottima dotazione di risorse ambientali e buona di risorse culturali - Abruzzo regione dei Parchi - crescente presenza dell Abruzzo nei pacchetti internazionali Opportunità - Tendenza generale allo sviluppo di nuovi segmenti turistici (ambientale, culturale, religioso, di affari, termale, sportivo ecc.) - potenziale rafforzamento della visibilità all estero - miglioramento professionalità del settore turistico Punti di debolezza - settore incentrato sul turismo balneare e familiare (alto impatto/poco valore aggiunto) - beni culturali ancora da valorizzare - scarsa dotazione di strutture nelle aree Parco - mancanza della cultura di fare sistema - mancanza di promozione diversificata - carenza di imprese di servizi Minacce - insufficienti politiche specifiche per le diverse aree - carenza di servizi di collegamento - mancato sfruttamento delle infrastrutture di trasporto (aeroporti) AMBIENTE Punti di forza - dimensione relativamente ridotta dei problemi ambientali - realizzazione di piani per l ambiente - raccolta differenziata, nuove piattaforme ecologiche e interventi per le reti fognarie Opportunità - istituzione della nuova agenzia regionale per l ambiente - intese con altre regioni per il riciclaggio dei rifiuti Punti di debolezza - carenze nel disinquinamento delle acque con effetti sull inquinamento marino - problemi di erosione del suolo e della costa - carenze nella gestione dei rifiuti e dei sistemi di monitoraggio ambientale - carenze nelle reti di distribuzione di Energia elettrica ed acqua potabile - difficoltà istituzionali e sociali per la localizzazione degli impianti di smaltimento Minacce - vincoli per le politiche di smaltimento (1/3del territorio è protetto) - peggioramento dell inquinamento da polveri sottili nell area metropolitana (CH-PE) ANALISI SWOT: CONCLUSIONI E DERIVAZIONE DI POSSIBILI SCENARI STRATEGICI L Analisi SWOT evidenzia come le aree territoriali assumono caratteristiche differenziate in relazione ai seguenti aspetti: - diversa dinamica economica - ipologie di servizi differenziati in qualità e quantità - struttura delle imprese e composizione settoriale - innovazione e trasferimento dell innovazione Si hanno 3 possibili Scenari di Sviluppo Scenario difensivo Obiettivo: mantenimento dell attuale composizione del sistema produttivo e dell attuale dimensione delle imprese. - 5 -

Strategie attuabili: iniziative di r i-efficientamento e supporto al sistema esistente attraverso il sostegno alle Pmi e ai comparti tradizionali. Continuità con le azioni sperimentate in passato (promozione internazionalizzazione, Marketing territoriale, sostegno ICT, formazione ecc..). Scenario dell innovatività e della diversificazione Obiettivo: promuovere la riorganizzazione dell assetto produttivo per ambire all ampliamento delle dimensioni delle Pmi e per favorire la diversificazione produttiva. Favorire quindi la crescita, aumentando la spesa per R&S sui settori più innovativi e sulle imprese con dimensioni adeguate per sostenere processi innovativi complessi Strategie attuabili: azioni di sostegno verso imprese di grandi dimensioni; ampliamento risorse per R&S; promozione filiera istituzionale nel campo della ricerca con forme di collaborazione e partenariato pubblico/pr ivato. Scenario combinato Obiettivo: valorizzare gli elementi positivi di contesto e le posizioni concorrenziali acquisite, favorendo n processo di transizione verso una struttura produttiva che sappia cogliere gli stimoli all innovatività e alla diversificazione. Strategie attuabili: azioni/politiche atte a valorizzare le risorse e le vocazioni uniche del territorio in un ottica di soddisfacimento della domanda interna e di apertura ai mercati internazionali. Azioni, quindi, orientate verso: 1. turismo, cultura, ambiente; 2. riorganizzazione sistema delle imprese, promozione filiera della conoscenza, valorizzazione delle risorse umane Il Documento Strategico Preliminare (DSR): SCENARI E STRATEGIE DI SVILUPPO Fornisce indirizzi strategici ai Programmi di spesa per politiche di sviluppo (investimenti in infrastrutture, servizi pubblici, trasferimenti alle imprese etc..) che verranno finanziati dai Fondi Strutturali e dal FAS per il periodo 2007-2013. QUADRO STRATEGICO NAZIONALE (QSN) Il DSR confluisce nel QSN: il Documento che ogni Stato membro redige, implementando la propria strategia di sviluppo nell attivazione del processo di Programmazione UE 2007-2013. Introduce un approccio strategico alla programmazione delle politiche dell Unione (e in particolare alla politica di coesione): - per rispondere alla difficile situazione in cui si trova l economia europea, in ritardo di competitività rispetto alle economie asiatica ed americana per far fronte ai profondi cambiamenti strutturali legati al processo di allargamento dell Unione a 27 Stati membri Strategie e obiettivi generali della Regione Abruzzo per la Programmazione 2007-2013 Quadro di riferimento : 1. il nuovo assetto strategico e il quadro degli obiettivi da assumere per il 2007-2013 derivano dall analisi di contesto, dalle opportunità sviluppabili, dalle sue criticità e dal contesto programmatico in atto. 2. Orientamenti della Strategia di Lisbona e Gotëborg. I 3 grandi Obiettivi strategici UE (rif. Lisbona-Gotëborg) Accrescere attrattività e competitività UE e delle Regioni, Accrescere la conoscenza e l innovazione per la crescita, Aumentare l occupazione - 6 -

Gli obiettivi generali verranno poi declinati in obiettivi specifici (corrispondenti alla strategia di crescita socioeconomica promossa da Lisbona e Gotëborg. Il perché di scelte strategiche (obiettivi generali) : rottura con alcune variabili tipiche dell attuale sistema socioeconomico regionale, per agire sulle condizioni di contesto favorendo il potenziamento ed una migliore gestione delle infrastrutture materiali ed immateriali, e garantendo una società più inclusiva, favorendo: - Crescita del PIL pro-capite superiore alla media italiana - Diminuzione del tasso di disoccupazione (almeno in linea con il dato medio italiano) - Forte aumento indici di scolarità - Aumento grado internazionalizzazione imprese - Miglioramento indicatori ambientali - Miglioramento nelle città di tutti gli indicatori di qualità (servizi urbani) - Elevamento indicatori qualità/quantità delle infrastrutture socio-economiche - Rafforzamento del sistema produttivo (ICT, competitività e internazionalizzazione) Le nuove Politiche per lo Sviluppo locale dovranno saper far fronte alle trasformazioni più generali dell organizzazione economica, divenuta: più relazionale, più aperta alle collaborazioni, più aperta alle economie esterne. Gli obiettivi strategici emergenti: A. Riequilibrio territoriale e miglioramento della sostenibilità: politiche/azioni in grado di produrre esternalità per le imprese, di accrescere l attrattività e il riequilibri del territorio, e la competitività del sistema produttivo locale. In particolare: - politiche per migliorare l accessibilità e sviluppare le telecomunicazioni: - potenziamento reti idriche-energetiche - rafforzamento tessuti urbani (servizi) e reti metropolitane sinergiche - completamento dotazione infrastrutturale (sopr. zone interne) - potenziamento sistemi regionali per Ricerca e Formazione - organizzazione/potenziamento MKT territoriale - diffusione investimenti innovativi nelle imprese B. Rafforzamento e allargamento della base produttiva: definire un set di azioni a sostegno dell imprenditorialità ed interventi per accresce il tessuto produttivo regionale. In particolare: - ampliamento, qualificazione e diversificazione tessuto produttivo locale per favorire crescita dimensionale e processi di internazionalizzazione - sostegno dell imprenditorialità innovativa - accrescimento capacità delle Pmi di anticipare e assecondare i mutamenti del mercato (es. potenziando la formazione continua tra i lavoratori) C. Valorizzazione del patrimonio ambientale : promozione di un uso sostenibile delle risorse e della tutela del patrimonio ambientale, al fine di creare nuove figure professionali e nuove attività imprenditoriali. In particolare: - promozione uso sostenibile delle risorse attraverso approccio orizzontale che attraversi l insieme delle attività produttive - promozione nuove attività imprenditoriali di filiera - riduzione uso intensivo delle fonti energetiche tradizionali D. Crescita occupazionale e riduzione squilibri MdL. In particolare: - promozione autoimprenditorialità - rafforzamento formazione/qualificazione offerta - 7 -

- riqualificazione e aggiornamento delle conoscenze - integrazione sociale immigrati E. Miglioramento processi di Governance : il soddisfacimento delle azioni programmatiche e del sistema di obiettivi generali e specifici è fortemente dipendente dalla realizzazione di un efficace Governance. COSA RIGUARDA Il rafforzamento delle capacità istituzionali nei principali Settori di intervento dell azione Pubblica (occupazione, formazione, servizi, semplificazione amm.va-burocratica) che concorrono a rendere il sistema economico + efficiente e competitivo Empowerment COME OTTENERLA - miglioramento della qualificazione delle competenze professionali della struttura pubblica - decentramento delle funzioni (Sussidiarietà) riducendo i costi - promozione Società dell Informazione A. Obiettivi specifici rispetto al FESR (e nell ambito dell Obiettivo Competitività regionale e occupazione ): migliorare in modo permanente il contesto socioeconomico e ambientale per generare un salto di qualità nella produttività e nella competitività del sistema Innescare un processo di sviluppo e di attrazione di risorse e investimenti esogeni, valorizzando il conte sto territoriale INNOVAZIONE (creare mercati aperti e competitivi) - Potenziamento sistema regionale della assicurare Ricerca (mettendo a disposizione risorse per tecnologie e formazione) e consolidamento sistema di relazioni tra le tutte le strutture di ricerca regionali e il sistema di imprese - favorire Politiche della conoscenza per promuovere la diffusione di innovazione tra le Pmi - promuovere l innovazione tra le Pmi attraverso reti di cluster; miglioramento accesso delle Pmi ai servizi avanzati di sostegno alle imprese - intensificare i processi di internazionalizzazione ACCESSIBILIT À AI SERVIZI DI TRASPORTO E DI TELECOMUNICAZIONE - Realizzazione delle infrastrutture necessarie per migliorare l accessibilità fisica e informatica e delle strutture logistiche al servizio del mercato interno - Favorire l ammodernamento e il completamento delle grandi opere infrastrutturali (es. potenziare la linea ferroviaria Roma-Pescara; sviluppo Aeroporto) - Completamento infrastrutture intermodali - Promozione e miglioramento disponibilità infrastrutture ICT AMBIENTE (rafforzare le sinergie tra protezione ambientale e crescita) - Miglioramento adeguatezza dei sistemi di smaltimento rifiuti - Integrazione del programma infrastrutturale e dei servizi per l ambiente con un programma di mitigazione ambientale/iniziative di sensibilizzazione e di crescita della coscienza civica - Rafforzamento tutela e valorizzazione ambientale per ingrandire l attrattività del territorio B. Obiettivi specifici rispetto al FSE (e nell ambito della Strategia Europea per l Occupazione SEO e della Strategia di Lisbona) - 8 -

Aree prioritarie di intervento - potenziamento dell adattabilità di lavoratori e imprese (per rafforzare le loro capacità di anticipazione e gestione dei mutamenti economici) - rafforzamento dell occupabilità e delle politiche di invecchiamento attivo - rafforzamento dell inclusione sociale - rafforzamento del capitale umano Obiettivi specifici per l Abruzzo - contrastare le emergenze occupazionali - rafforzare la stabilità occupazionale - qualificare i servizi e gli strumenti per le politiche attive del lavoro ed innalzare i tassi di attività - favorire l inclusione sociale - contenere il fenomeno della disoccupazione giovanile e della disoccupazione di lunga durata Come perseguire obiettivi - Investimenti in capitale umano (es. prevenzione della tali dispersione scolastica; adeguata offerta formativa) - Azioni volte a favorire lo strumento dell apprendistato (per adattare le competenze professionali alle richieste del MdL - Azioni di informatizzazione - Potenziamento sistema di incentivi alle imprese per la trasformazione dei rapporti atipici C. Obiettivi specifici rispetto all Obiettivo UE Cooperazione territoriale e transfrontaliera Persegue a livello comunitario principalmente la finalità di garantire standard più elevati a livello di cooperazione e qualità del partenariato. Priorità e azioni strategiche per l Abruzzo - Interventi volti allo sviluppo economico e sociale e all integrazione dei territori (sviluppando un offerta integrata di fruizione turistica e culturale - Iniziative volte alla protezione e alla gestione congiunta dell ambiente (es. Piani transfrontalieri e interventi infrastrutturali per spazi naturali protetti e Parchi naturali e nazionali) - Cooperazione nel settore della ricerca, tra Centri per l Innovazione e tra Distretti Industriali - Promozione della cooperazione e dello scambio di esperienze in ambito Formativo - Cooperazione tra Università locali e Istituti di Alta Formazione D. Obiettivi specifici rispetto FAS (Fondo Aree So ttosviluppate ambito CIPE) - Garantisce continuità strategica con la Programmazione in atto (2000-2006) e si rende sinergica e complementare alle Politiche di coesione UE - Dalla fine degli anni 90: ha mirato al contrasto dello sbilanciamento nella spesa in conto capitale tra investimenti pubblici e infrastrutture materiali e immateriali da un lato, e incentivi dall altro (riequilibrando la spesa a favore delle infrastrutture) - Finanzia i grandi progetti infrastrutturali che non sono finanziabili con i Fondi Strutturali Aree tematiche d intervento - Accessibilità e infrastrutture di trasporto (mobilità, logistica ecc..) - Infrastrutture idriche - Aree protette - Riequilibrio territoriale - Aree urbane - Ricerca Strategie d azione attuabili - Potenziare le direttrici trasversali verso le aree interne - 9 -

- Concorrere all ammodernamento e al completamento delle grandi opere infrastrutturali (potenziamento Linea ferroviaria Roma-Pescara - Promuovere e potenziare attrattività delle aree interne (agevolando i collegamenti e potenziando le infrastrutture produttive) Aspetti finanziari e programmatici Contrazione risorse a disposizione per l ABRUZZO - necessità di definire procedure tese all utilizzo ottimale delle risorse finanziarie messe a disposizione dall UE, dallo Stato centrale e dalla finanza regionale e, allo stesso tempo, capitalizzare le lezioni positive delle esperienze programmatiche passate - individuazione di obiettivi di sviluppo comuni e armonizzazione degli obiettivi specifici e delle linee di intervento a questi collegabili mediante la sinergica messa in opera dei programmi di sviluppo comunitari, nazionali e regionali Integrazione del DSR Abruzzo nel QSN (Si configura come il momento di convergenza programmatica tra la Politica UE, nazionale e regionale) Maggiore ricorso al partenariato pubblico/privato (Attraverso il maggiore coinvolgimento di capitali privati nella realizzazione e gestione degli interventi di sviluppo) Governance e partenariato: - l assetto istituzionale e amministrativo territoriale proposto dai nuovi orientamenti comunitari è fondato sui principi della cooperazione e della concorrenza dei diversi livelli di autorità - le nuove Politiche di Sviluppo locale si basano sempre più sulla propensione degli Attori locali all azione coordinata e sull esistenza di un consolidato tessuto di rapporti all interno dei sistemi territoriali Empowerment PP.AA. Il ruolo del sistema Istituzionale e il rafforzamento della capacità amministrativa costituiscono elementi essenziali da promuovere pe r accompagnare il processo di crescita economia e il rilancio della competitività del Sistema-Abruzzo Obiettivi di governance dell Amministrazione regionale per il 2007-2013 - Incrementare la qualità dell attività normative regionale (maggiori Riforme per conseguire maggiore efficienza nell erogazione di servizi collettivi - Accelerare e/o completare l attività normativa in tema di decentramento agli EE.LL. - Individuare nuovi ambiti di intervento regionale (Princ. di Sussidiarietà) - Semplificazione/snellimento macchina burocratic a/amm.va - Rafforzamento cooperazione inter-istituzionale - Formazione specialistica del personale interno alla Regione in materia di programmazione e integrazione delle risorse UE, nazionali e regionali - Promozione di + forme di partenariato pubblico/privato - Completamento processi di informatizzazione delle PP.AA. locali Governance e partenariato (Assetto istituzionale ottimale per la Programmazione e implementazione dei Fondi UE 2007-2013) A. Per l Obiettivo Competitività regionale e occupazione - Designazione di 2 Autorità di Gestione (A.d.G.): 1 per il FESR, 1 per il FSE - Designazione di un unica Autorità di Certificazione (A.d.C.) per i due programmi FESR e FSE per razionalizzare l utilizzo di risorse interne e professionalità per certificare le dichiarazioni di spesa e le domande di pagamento - 10 -

- Designazione di una Autorità di audit (A.d.A.), unica per i due programmi FESR e FSE per razionalizzare l utilizzo di risorse interne e professionalità quale organismo operativamente indipendente dall A.d.G. e dall A.d.C. responsabile verifica del corretto funzionamento del sistema di gestione e controllo. - Designazione di un Organismo abilitato a ricevere i pagamenti effettuati dalla Commissione e di uno o più organismi responsabili dell esecuzione dei pagamenti ai beneficiari B. Per l Obiettivo Cooperazione Territoriale Europea - Designazione di un unica A.d.G, di una unica AdC e di un unica A.d.A. - Istituzione, in concorso con gli altri Stati membri, di un Segretariato tecnico congiunto (nonché l istituzione di un gruppo di revisori con la partecipazione di un rappresentante di un organismo di audit designato dalla Regione - Predisposizione di un sistema di audit regionale che consenta di verificare la fornitura dei beni e dei servizi cofinanziati, la veridicità delle spese dichiarate per le operazioni realizzate sul territorio della Regione nonché la conformità di tali spese ed operazioni con le norme comunitarie e nazionali. ANALISI DI UNA BEST PRACTICE PER LO SVILUPPO LOCALE Il Programma Regionale per l Innovazione: finanziato con fondi Docup Abruzzo 2000-2006 Misura 2.3 Azione 2.3.2 della Regione Obiettivi principali del Progetto - identificare gli obiettivi e le priorità a livello regionale sul tema del trasferimento tecnologico e dei fabbisogni di innovazione dei settori produttivi abruzzesi; - promuovere nel Sistema Abruzzo la diffusione dell'innovazione finalizzata al trasferimento tecnologico, (attraverso seminari organizzati su tutto il territorio regionale e rivolti a 400 PMI su temi quali il VII Programma Quadro dell'ue, le politiche dei brevetti, l'accesso al credito per i progetti innovativi - formare e accompagnare alcune PMI selezionate verso progetti di trasferimento tecnologico; - Supportare la Regione Abruzzo nella definizione di un modello di governance per la creazione di un sistema regionale dell innovazione (Regional Innovation Network - RIN) I partner attuatori del Progetto - Eurobic Abruzzo e Molise spa (capofila) - Carsa spa, - Kpmg Advisory spa - SGC srl, - Inno AG, - Innova Technology Solutions - Università degli Studi di Tor Vergata - 11 -

NETWORK TRILATERALE OPERATORI PUBBLIC I RICERCA PUBBLICA OPERATORI PRIVATI Attività previste: - Analisi territoriale - Posizionamento di mercato (della Regione Abruzzo sul tema dell'innovazione) - Eventi e iniziative di animazione territoriale (campagna di diffusione sui temi dell'innovazione) - Azione di progettazione processi per il trasferimento tecnologico (da parte della Partnership di progetto) per giungere alla proposta di un modello di governance che metta a sistema gli attori locali sul tema della ricerca e dell'innovazione tecnologica Analisi territoriale (i primi risultati) MACRO-OBIETTIVO: giungere alla definizione di Cluster innovativi in Abruzzo I Cluster innovati sono modelli aggregati di imprese, connesse da relazioni verticali (verso i canali di distribuzione e i clienti), e orizzontali (legate al cluster da conoscenze, tecnologie e input comuni) che condividono una visione evolutiva della crescita economica, basata sulla competizione e sulla cooperazione in uno specifico segmento di mercato [M. Porter; Cooke e Huggins]. Analisi territoriale (Step della ricerca) Fase 1: Contestualizzazione Analisi Posizionamento Italia rispetto ai competitors europei Traccia un quadro complessivo della performance del sistema-italia rispetto ai principali competitors europei Utilizza come strumento di analisi l EIS (European Innovation Scoreboard), che prende in considerazione 26 indicatori sistematizzati in 5 categorie Posizionamento Abruzzo rispetto a Regioni italiane Descrive il posizionamento dell Abruzzo in tema di innovazione rispetto alle regioni italiane Utilizza il RIS (Regional Innovation Scoreboard) che prende in considerazione 27 indicatori sistematizzati in 7 categorie Principali risultati della Fase 1-12 -

Posizionamento Italia rispetto ai competitors europei Posizionamento Abruzzo rispetto all Italia Fonte: Regione Abruzzo - 13 -

Posizionamento Abruzzo rispetto all Italia Fonte: Regione Abruzzo Fase 2: Analisi performance innovativa 11 settori target Analisi performance innovativa Prende in considerazione gli 11 settori oggetto del bando: agroalimentare; abbigliamento e tessile; pelletteria; legno; chimico; plastica; metallurgico-metallo; elettrico- elettronico; metalmeccanico; servizi e commercio Posizionamento settore produttivo per 11 settori produttivi target Utilizza i risultati dello studio svolto da MERIT European Sector Innovation Scoreboards La misura sintetica del posizionamento di un dato settore (es: metalmeccanico) è ottenuta mediante l indice ISI (Innovation Sector Index), ricavato attraverso la combinazione di 12 indicatori di performance innovativa in Europa rispetto agli altri settori Criticità e domanda di innovazione settore x in abruzzo (aree ob.2) Prende in considerazione gli 11settori oggetto del bando Analizza il fabbisogno di innovazione espresso dalle imprese del settore x relativamente a 5 aree aziendali: progettazione; produzione; distribuzione; approvvigionamenti; marketing Ha utilizzato interviste a 888 imprese tra i 10 e i 250 addetti in aree ob.2 I principali fabbisogni di innovazione individuati sono stati incrociati con il portafoglio dei progetti di Trasferimento Tecnologico (TT) - 14 -

Fase 2a: Ricostruzione del quadro conoscitivo generale di innovazione (R&ST delle PMI) I principali settori high-tech in Europa Settore elettrico-elettronico (grado di performance innovativa + elevato) Settore Metalmeccanico Settore Chimico - farmaceutico Fonte: Regione Abruzzo Divisioni economiche DL 30 fabbr. Macchine per ufficio, elaborati e sistemi informatici DL 31: fabbr. Macchine ed apparecchi elettrici n.c.a DL 32: fabbr. Apparecchi radiotelev. E per le comunicazioni DL 33: fabbr. Macchine elettriche e appar. Elettriche ed ottiche Divisioni economiche DK29: Fabbricazione macchine ed appar. meccanici DM34: fabbr. Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi DM35: fabbr. Altri mezzi di trasporto Divisioni economiche DG 24: Prodotti chimici e fibre sintetiche e artificiali Fase 2b: Principali risultati (Individuazione del gap tra i SLL abruzzesi e l Italia sul tema dell innovazione e R&ST) Attività previste Metodologie e strumenti Output Analisi statistica dei SLL abruzzesi Utilizzo di un set di indicatori strutturali Prima ipotesi di identificazione dei sul tema dell innovazione R&ST additati come fattori significativi per la cluster territoriali presenti nella nascita e il consolidamento dei distretti regione Abruzzo (Fase 4) tecnologici, come la disponibilità di risorse umane qualificate, la presenza di centri di produzione della conoscenza (università e laboratori di ricerca sia pubblici che privati), la cultura imprenditoriale locale. Fase 2c: Analisi del gap e delle performance settoriali sul tema dell innovazione R&ST Criticità e fabbisogni di innovazione: Settore elettrico/elettronico Fonte: Regione Abruzzo - 15 -

Criticità e fabbisogni di innovazione: Settore metalmeccanico Fonte: Regione Abruzzo Criticità e fabbisogni di innovazione: Settore farmaceutico Fonte: Regione Abruzzo Criticità e fabbisogni di innovazione: Settore Agroalimentare (*preso in considerazione seppur non ricompresso nella categoria dei settori high-tech, in funzione della sua rilevanza nel quadro del sistema produttivo abruzzese) Fonte: Regione Abruzzo - 16 -

Fase 3: Individuazione potenziali Cluster tecnologici in Abruzzo Individuazione aree con maggiore concentrazione fattori innovativi L Unità Territoriale di Riferimento è rappresentata dai Sistemi Locali del Lavoro Gli indicatori considerati sono: a) indice di localizzazione settori high-tech, b) percentuale di laureati rispetto al totale della popolazione residente, c) tasso medio di natalità delle imprese extra-agricole Individuare settori produttivi Settori high-tech che registrano un indice di localizzazione trainanti nell area superiore rispetto al valore soglia nazionale Principali risultati Fase 3 Aree abruzzesi con la maggiore concentrazione di fattori innovativi (Soglia nazionale = 100 Settori produttivi high-tech trainanti ATESSA 138 Fabbr. Autoveicoli [DM34], Fabbr. altri mezzi di trasporto [DM35] L AQUILA 131 Fabbr. Appar. R adiotelevisi per le comunicazioni [DL32] Fabbr. Prodotti chimici [DG24]; ricerca e sviluppo [K37] AVEZZANO 115 Fabbr. macchine per ufficio, elaborati e sistemi informatici [DL30] Fabbr. Appar. Radiotelevisi per le comunicazioni [DL32] VASTO 103 Fabbr. Macchine ed app.elettrici [DL31] Fase 4: Analisi potenziali Cluster tecnologici Descrizione dei Cluster Descrizione preliminare fattori potenzialmente generatori di innovazione nell area target: localizzazione settori produttivi high-tech presenza di centri di ricerca pubblici (es Università) e privati (es laboratori in seno a grandi imprese) presenza di infrastrutture per la ricerca ed il business innovativo (es: incubatori per lo start up d impresa) disponibilità finanziamenti per l innovazione (es: risorse MIUR per i distretti tecnologici) Integrazione dei dati ottenuti con valutazioni di tipo qualitativo (es: intensità e qualità delle relazioni tra imprese e Università) attraverso un analisi field (focus group e incontri one to one sul territorio) Forze, debolezze, opportunità e minacce dei potenziali cluster Le informazioni raccolte vengono trattare mediante metodologia SWOT tesa a ricostruire forze, debolezze, opportunità e minacce. Per identificare i vantaggi competitivi di uno o più settori localizzati in un determinato territorio; inquadrare gli elementi emersi nelle analisi territoriale in un contesto dinamico ed individuare così le risposte necessarie in termini di strategie di sviluppo al mutare di tale contesto - 17 -

Primi risultati Fase 4 POLO ICT POLO FARMACEUTICO POLO AUTOMOTIVE POLO AGRINDUSTRIALE - Localizzato nel SLL dell Aquila e di Avezzano - Imprese leader: Alenia Spazio, Inter Compel, Technolabs (l Aquila); MICRON, ELCO spa, Galileo Avionica (Avezzano) - Principali attori della ricerca: Università de l Aquila (Dipartimento di Ingegneria Elettrica e dell Informazione, Dipartimento di Informatica); Consorzio CREO; Galileo Avionica; Telespazio (Centro Spaziale del Fucino) - Localizzato nell area dell Aquila - Imprese leader: Dompe, Aventis, Menarini - Principali attori della ricerca: Università de l Aquila (Dipartimento di Biologia di Base ed Applicata, Dipartimento di Scienze e Tecnologie biomediche; laboratorio di ricerca Dompè Pha.r.ma - Localizzato nelle aree di Atessa e Vasto - Imprese leader: Honda, Sevel, Honeywell (Atessa); Denso, Pilkington, Tyco (Vasto) - Localizzato principalmente nella Marsica (Sll di Avezzano e Celano) - Filiere produttive rappresentate: carne, acqua minerale, barbabietole da zucchero, ortaggi - Imprese leader: Sorgente Santa Croce, Aureli Mario, Co.val.pa - Principali attori della ricerca: Università dell Aquila (Dipartimento di Scienze Ambientali), C.R.A.B., ARSSA - 18 -