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Palazzo delle Stelline Milano 25 novembre ore 10.00 13.00 ATTI DEL SEMINARIO D.lgs 81/08 T.U. della salute e sicurezza del lavoro: riflessi sugli Enti locali - Ruoli e Obblighi di Amministratori e Responsabili nei settori della formazione e della prevenzione (a cura di AIAS - Associazione professionale Italiana Ambiente e Sicurezza) La ricerca di risultati di eccellenza nel campo della salute e sicurezza del lavoro non può prescindere dalla realizzazione di due condizioni essenziali: la preparazione delle persone e la corretta e sistematica gestione dell intero processo di tutela della salute e sicurezza. Come noto questi due aspetti sono oggi bene inquadrati anche sotto l aspetto normativo dal D.Lgs. n. 81/2008. Tuttavia, come l esperienza insegna, non è sufficiente normare per ottenere dei risultati concreti, ma occorre anche adoperarsi per costruire nel concreto un processo di tutela affidabile e sicuro. Il convegno si prefigge di esplorare la stretta connessione che esiste tra il momento formativo di operatori (RSPP, ASPP, datori di lavoro, dirigenti, preposti, RLS, ecc.) e fruitori (lavoratori) della sicurezza ed il momento di gestione del processo la cui adeguata attuazione rappresenta una condizione essenziale di governo dei potenziali rischi lavorativi presenti nell attività.

D. Lgs 81/2008 - TU della salute e sicurezza del lavoro: riflessi sugli enti locali 25 novembre 2008 - Palazzo delle Stelline Milano - sala verdi SISTEMA DI GESTIONE AIAS PER LA PREVENZIONE DAI RISCHI - SGAPR SICURO E BENESSERE I sistemi di gestione del Fattore Umano: il processo a supporto dei risultati D.ssa Paola Favarano Responsabile ISFoP Divisione formazione di IDP, società di servizio di AIAS Certificata 6 cappelli per pensare - De Bono Thinking System Autrice de Il Manuale per la formazione alla salute e sicurezza, ed. il sole 24 ore Esperta in Comunicazione e Problem Solving Strategico attraverso Sistemi di Gestione Salute, Sicurezza e Ambiente e Sistemi di Gestione del Fattore Umano secondo il processo del miglioramento 1 2 IL PROCESSO DEL MIGLIORAMENTO CONTINUO APPLICATO AL SISTEMA DI GESTIONE AIAS PER LA PREVENZIONE DAI RISCHI SISTEMA DI GESTIONE AIAS PER LA PREVENZIONE DAI RISCHI SICURO E BENESSERE 3 4 Variabili incluse nella gestione del Fattore Umano riesame Esame iniziale dello stato La gestione del Fattore Umano trova nel processo del miglioramento un ottimo alleato. Controllo ed azioni correttive Implementazione ed operatività Pianificazione delle azioni Politica e obiettivi E necessario però evidenziare le diverse variabili incluse nel Sistema di Gestione del Fattore Umano: Contesto Ruolo Comportamento Queste variabili sono interrelate e necessitano di specifici strumenti di gestione. 5 6

azione CONTESTO percezione Comportamento sicuro e benessere RUOLO relazione riferite al CONTESTO Analisi della storia e cultura Analisi degli obiettivi espressi dall azienda Piani di comunicazione interna Analisi del clima Analisi della struttura organizzativa Tecniche di problem solving Tecniche di creatività 7 8 Riesame dei risultati Verifica riscontro efficacia Analisi clima, riunioni, meeting, ecc Esame della Struttura e della storia definizione degli obiettivi e della politica Piani di sviluppo riferite al RUOLO Definizione dei ruoli: obblighi responsabilità - diritti Sviluppo leadership situazionale Sviluppo competenze gestione dei gruppi Sviluppo competenze comunicative: dare feed back, negoziare, ecc Motivazione Problem solving 9 10 Riesame dei risultati Verifica il cambiamento ottenuto coaching, sessioni di problem solving, Implementazione creatività Esame dei ruoli e delle relazioni definizione degli obiettivi comunicativi Pianificare interventi riferite al Implementazione piani di informazione, addestramento, formazione: definizione obiettivi, progettazione didattica attenta alla metodologia, valutazione dei risultati secondo i quattro livelli di Kirkpatrick Implementazione protocollo BBS Applicazione procedure Strumenti di monitoraggio Strumenti di verifica legati agli obiettivi didattici e ai risultati attesi 11 12

Riesame dei risultati Analisi dei bisogni ed esame dei comportamenti PERCHÈ UN SISTEMA DI GESTIONE DEI FATTORI UMANI - SGFU? definizione Obiettivi/risultati É una RISPOSTA ADEGUATA E COERENTE alla componente multifattoriale dei comportamenti umani Azioni di controllo/ monitoraggio Azioni formative, rinforzi Protocolli di implementazione della formazione e della BBS Favorisce un APPROCCIO SISTEMICO che integri sinergicamente approcci gestionali diversi, ma già conosciuti nel contesto Permette di sviluppare strumenti semplici di applicazione pratica nel contesto organizzativo 13 14 Figure coinvolte nella gestione del SGFU Quali priorità per lo sviluppo di un SGFU? A linea operativa DL Dirigenti Preposti Lavoratori B Funzioni di supporto RSPP/ASPP MC RLS Aree funzionali coinvolte Acquisti/approvvigionamenti/appalti Produzione Manutenzione Commerciale Amministrazione personale C portatori di interessi Progettisti, Fabbricanti, installatori Fornitori, Appaltatori Lavoratori autonomi DIVULGARE conoscenze e capacità di base sui Fattori Umani per tutte le figure coinvolte nella gestione della sicurezza FORNIRE le competenze specifiche minime per gestire o dare il proprio contributo ai momenti diagnostici ed agli intervento a modifica dei comportamenti a rischio 15 16 Cosa fare concretamente in prima fase su tutte le figure coinvolte? COSA FARE PER SEGUIRE IL PROCESSO DEL MIGLIORAMENTO CONTINUO: Implementare le Competenze sui Fattori Umani nella FORMAZIONE BASE AL RUOLO Implementare le conoscenze e le capacità di base su DIAGNOSI e INTERVENTO nel campo dei Fattori Umani Implementare protocolli tecnico-scientifici di intervento sul fattore umano costituiti di prassi e strumenti semplici e di facile utilizzo 1. AVERE UN ATTEGGIAMENTO PROATTIVO 2. GESTIRE PRASSI OPERATIVE BASATE SUI RISULTATI 3. PARTIRE DAI DATI 4. COSTRUIRE OBIETTIVI SMART 5. ISTRUIRE PROTOCOLLI RIPETIBILI A SEGUITO DEL RAGGIUNGIMENTO DI OBIETTIVI TANGIBILI PER FORNIRE RISPOSTE CORRETTIVE MIRATE, IMMEDIATE E SOPRATTUTTO DIFFUSE SUL CAMPO 17 18

COSA SIGNIFICA AVERE UN ATTEGGIAMENTO PROATTIVO? Atteggiamento di chi non reagisce alle circostanze, ma le anticipa Chi è PROATTIVO ha la capacità di anticipare futuri problemi, esigenze, cambiamenti ; sa operare senza attendere che qualcosa accada e prende l iniziativa per realizzare ciò che è il suo obiettivo Per converso chi ha un atteggiamento REATTIVO, reagisce a stimoli esterni (es. scadenze normative, multe, ecc), ma non si muove rispetto ad un suo obiettivo. COSA SIGNIFICA GESTIRE PRASSI OPERATIVE BASATE SUI RISULTATI? Analizzare i bisogni reali Pianificare nel dettaglio Monitorare valutare 19 20 COSA SIGNIFICA PARTIRE DAI DATI? COSA SIGNIFICA COSTRUIRE OBIETTIVI SMART? analisi del comportamento specifico analisi statistiche analisi degli incidenti e dei quasi incidenti analisi delle soluzioni non efficaci ecc SMART significa Furbo/intelligente, gli obiettivi devono quindi essere Specifici e costruiti in positivo Misurabili/tangibili Attivanti e condivisi Raggiungibili Tempificati 21 22 COSA SIGNIFICA ISTRUIRE PROTOCOLLI RIPETIBILI A SEGUITO DEL RAGGIUNGIMENTO DI OBIETTIVI TANGIBILI? Costruzione di kit operativi/semplificanti (es. sequenza di procedure, quaderni EdiProf, buone prassi, Linee guida, ecc) Costruzione di strumenti di analisi dell impatto sull organizzazione (definizione obiettivi economici correlati agli obiettivi di prevenzione, controllo costi, check list di audit, bilancio sociale, ecc) 23