Basilicata Basilicata e CdLT di Potenza Provinciale di Potenza



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Basilicata Basilicata e CdLT di Potenza Provinciale di Potenza L indotto industriale e di servizi del Centro Olio ENI di Viggiano e dei pozzi di estrazione petrolifera della Val d Agri: la proposta del contratto di sito

Abbiamo deciso di produrre un lavoro sindacale di analisi-inchiesta per quanto riguarda l indotto industriale delle estrazioni petrolifere in Basilicata, al fine di poter far entrare nel dibattito generale sul petrolio in Basilicata il punto di vista dei lavoratori e del Sindacato affinché se ne possa tenere conto nelle scelte di natura industriale e istituzionale che ne derivano per via degli insediamenti estrattivi delle dimensioni assunte in Basilicata. In questo modo ci siamo posti l obiettivo di contribuire alla definizione di regole chiare e trasparenti che assicurino ai lavoratori il rispetto dei diritti contrattuali e la difesa della salute. All interno del Centro Olio ENI di Viggiano, ad oggi, permangono situazioni contrattuali diversificate che a volte determinano situazioni di vera e propria disuguaglianza di trattamenti tra lavoratori, sia in termini di condizioni di lavoro e di salario che di situazioni legate alla prevenzione dei rischi per la salute che tende a variare dalle caratteristiche dell azienda per cui si lavora. Succede così che i lavoratori che per un certo numero di anni sono alle dipendenze di un azienda, quando cambia l appalto non solo rischiano il posto di lavoro, ma sul piano dei diritti contrattuali iniziano da capo come se per loro fosse il primo giorno di lavoro, e così succede che un lavoratore a 50 anni si vede costretto a rinunciare al salario per ottenere un nuovo contratto di lavoro che a volte è anche termine. In effetti, cambia l appalto e ai lavoratori si azzerano i diritti contrattuali con il rischio anche di perdere le professionalità e le capacità acquisite in anni di esperienza lavorativa. Questo lavoro che cerca di fare una mappatura delle imprese che lavorano nell indotto dell ENI, insieme con altri obiettivi che riguardano la comprensione dell effettivo impatto occupazionale e delle ricadute concrete per le imprese regionali, vuole porre le basi affinché si realizzi un accordo quadro all interno del Centro Olio di Viggiano che riconosca a tutti i lavoratori pari condizioni di trattamenti contrattuali, salariali, di tutela della salute e della loro dignità. Giuseppe Cillis Segretario regionale Fiom Cgil Basilicata Michele Palma Segretario Filcem Cgil Potenza Rapporto Indotto ENI Val d Agri - 2 -

La frammentazione della presenza di aziende ed il continuo ricorso ad appalti per l assegnazione di parti del processo lavorativo e l applicazione di Contratti collettivi diversi pone al sindacato la necessità di affrontare la tutela dei lavoratori, in particolare nei cambi di appalto, con uno strumento che dovrà essere riconosciuto pienamente dalla Società titolare dell estrazione ENI SpA, ovvero l applicazione della clausola sociale che dia continuità occupazionale ai lavoratori impiegati nell ambito del Centro Oli. Quindi proponiamo un Contratto di Sito che debba valere per tutte le aziende e che possa sotto il profilo della contrattazione distribuire salario aggiuntivo, oltre a strutturare la rappresentanza dei lavoratori sull intero sito produttivo, anche per quanto attiene la sicurezza sul lavoro. Antonio Pepe Segretario Regionale CGIL Basilicata Il presente rapporto è stato realizzato su incarico della Fiom Cgil Basilicata e della Filcem Cigl Potenza da Davide Bubbico (Università degli Studi di Salerno, Dipartimento di Sociologia e Scienza della Politica e Centro Interdipartimentale di Economia del Lavoro e Politica Economica). L attività di ricerca ha avuto inizio nel mese di settembre 2008 e si è conclusa nel mese di dicembre dello stesso anno. La stesura del rapporto è avvenuta nel gennaio 2009. Rapporto Indotto ENI Val d Agri - 3 -

Nota introduttiva Le imprese che lavorano nell indotto del Centro Olio dell ENI di Viggiano sono una realtà composita fatta di aziende di manutenzione, di servizio, di collaudo e progettazione impianti, smaltimento residui di lavorazione, opere edili e di altre attività ancora. Un insieme di servizi diretti e indiretti, affidati a ditte terze, che riguardano non solo il funzionamento del Centro Olio ma anche dei pozzi petroliferi. L obiettivo di questo rapporto è quello di fornire una mappatura delle aziende che compongono questo indotto per comprendere quali siano, tra queste, le aziende regionali e soprattutto l impatto occupazionale finora determinato. Detto, in altri termini, se la presenza dell ENI in Basilicata ha determinato finora la nascita di nuove aziende sorte proprio per rafforzare l indotto di cui tradizionalmente investimenti di questa natura si servono. Accanto a questo obiettivo ce ne siamo posti un altro che riguarda, proprio a partire dall analisi appena esposta, la formulazione di una proposta finalizzata all istituzione di un contratto di sito per meglio salvaguardare i trattamenti normativi, i livelli occupazionali, salariali e professionali di una parte dei lavoratori impiegati nei servizi di appalto. Non abbiamo incluso in questo breve rapporto, ma ci riserviamo di farlo nel prossimo futuro, un ragionamento sui rischi per la salute e per le condizioni di lavoro in genere che interessano i lavoratori dei pozzi, ma soprattutto quelli che sono impiegati nel Centro Olio, siano essi dipendenti dell ENI o di altre aziende appaltatrici. I dati che di seguito saranno esposti sono il risultato di un attività di indagine realizzata sul campo con il supporto della Fiom e della Filcem alla quale fanno riferimento la maggior parte delle aziende, come la stessa ENI, perché collegate al comparto dell energia e della chimica. Nel dettaglio il rapporto in questa che può essere considerata una prima indagine esplorativa in attesa di verifiche ulteriori sul campo contiene alcuni dati sintetici sulle caratteristiche del Centro Olio di Viggiano e del distretto ENI Val d Agri e sugli occupati. Successivamente abbiamo tracciato un quadro generale delle aziende che compongono l indotto per comprendere, in primo luogo, l impatto Rapporto Indotto ENI Val d Agri - 4 -

occupazionale e la sua natura e, in secondo luogo, il numero di imprese regionali coinvolte e il numero delle unità occupate (trattasi di dati riferiti al mese di settembre dello scorso anno). Va da subito evidenziato che pur valutando le difficoltà connesse alla capacità di generare economie imprenditoriali locali in relazione ad un investimento complesso come quello relativo all attività estrattiva in Val d Agri, ciò non significa che non sia possibile in relazione alle forniture di beni e servizi richiesti, favorire la formazione di nuove imprese che siano in grado di operare anche dopo l esaurimento delle attività estrattive nel settore delle energie, ed in particolare delle fonti alternative 1. Quello che abbiamo osservato, in altri termini, è che un tale investimento non ha determinato finora la nascita di nuove imprese e solo in pochi casi sembra aver sostenuto la crescita di imprese già esistenti. L ultimo paragrafo contiene un quadro riepilogativo della vicenda della ex Valteco, l azienda che in precedenza aveva in appalto 2 la manutenzione del Centro Olio, e come già anticipato, proprio in considerazione delle vicende che vi sono state connesse, una proposta relativa all istituzione di un contratto di sito giustificata dall approssimarsi della scadenza dei contratti di appalto che l ENI ha stipulato negli anni recenti con le attuali imprese appaltatrici. In appendice al presente lavoro abbiamo, infine, inserito il quadro delle attività previste a sostegno del sistema produttivo dell area come risulta dal Piano Operativo Val d Agri e così un quadro dell attuale stato delle aziende insediate nell area industriale di Viggiano. Per ultimo abbiamo provveduto ad inserire i dati dell Ufficio Nazionale Minerario per gli Idrocarburi e la Geotermia (UNMIG) sull estrazione di gas e olio in Italia nel 2008 e l elenco delle aziende che compongono l indotto dell ENI in relazione alle attività estrattive in Val d Agri e al funzionamento del Centro Olio di Viggiano. 1 Quanto scritto si discosta pertanto, in parte, da quanto sostenuto di seguito, «l apporto che l attività estrattiva in Val d Agri può offrire allo sviluppo regionale è davvero modesto. Innanzitutto, nel caso in cui, come nell estrazione di idrocarburi, ci sono elevati costi fissi, i benefici per la comunità locale sono marginali. Tale risultato è dovuto al fatto che la necessità di ingenti investimenti iniziali a fronte di rendimenti significativi solo nel medio periodo, rende conveniente l attività solo per grandi gruppi industriali, spesso provenienti dall esterno. Come per la Val d Agri, nel caso di investimenti che si originano dal mercato extraregionale, solo la creazione di occupazione può essere annoverata tra i possibili benefici (oltre alle royalties)», M. Percoco, Petrolio e Sostenibilità. Analisi economica e politiche di sviluppo per la Val d Agri, Edizioni del Consiglio Regionale della Basilicata, 2007, p. 49. 2 I contratti di appalto hanno di norma una durata triennale. Rapporto Indotto ENI Val d Agri - 5 -

1. L estrazione di idrocarburi in Val d Agri e le caratteristiche del Centro Olio ENI di Viggiano Le attività di ricerca petrolifera in Basilicata sono state piuttosto modeste fino alla metà degli anni 90, anche se l estrazione di gas in Val Basento e di petrolio a Tramutola risale già alla fine degli anni 30 (anche se conclusa già alla fine degli anni 50). La scoperta del giacimento della Val d Agri da parte dell ENI risale all inizio degli anni 80 3, ma solo dalla metà degli anni 90 la società ha deciso di procedere ad una campagna di coltivazione su larga scala (anche se l attività estrattiva Monte Alpi è cominciata nel 1989) e alla conseguente costruzione, a partire dal 1996, di un Centro Olio nel quale avviene una prima attività di trattamento del greggio (separazione da gas, acqua, ecc.). In anni successivi è stato poi costruito un oleodotto che trasporta il petrolio greggio trattato nel Centro Olio alla raffineria ENI di Taranto 4, mentre in precedenza lo stesso trasporto era effettuato attraverso l uso di camion cisterna, come in piccola parte avviene ancora oggi per i pozzi che non sono collegati alla rete di raccolta. Nel giugno 2001 questa attività dava lavoro a circa 120 addetti riuniti in un consorzio di autotrasporto ancora oggi esistente, ma oggi composto di solo 50 unità. Questa riduzione nel numero di unità impiegate è dovuta in massima parte alla costruzione dell oleodotto, ma anche alla più forte presenza di trasportatori pugliesi e campani. Attualmente il trasporto del greggio riguarda quello estratto dai pozzi non ancora collegati alla rete di raccolta che fa confluire il petrolio estratto al Centro Olio. Attualmente i pozzi di estrazione in Val d Agri sono 39, ma non tutti sono ugualmente utilizzati. L esaurimento degli attuali giacimenti in concessione all ENI è previsto per il 2025 5. 3 L AGIP ottiene, dal 1975 al 1984, 4 nuovi permessi di ricerca sul territorio regionale che si aggiungono a quelli già in suo possesso. Dalla seconda metà degli anni 80 oltre all AGIP altre società come Lasmo e FINA ottengono dal Ministero dell Industria nuove concessioni di coltivazione che partono ad una stima di 440 milioni di barili estraibili (oggi maggiore) che fanno della Basilicata una delle principali aree di estrazione su terraferma in Italia oltre che in Europa. 4 Nel dicembre 2006 l ENI ha ceduto sotto forma di ramo d azienda la società di sua proprietà Sistema di Trasporto Greggio Viggiano-Taranto alla Società Oleodotti Meridionali (S.O.M. S.p.a). 5 L Ufficio Nazionale per gli Idrocarburi e la Geotermia (UNMIG) fa notare nel suo ultimo rapporto che «Da molti anni il declino della produzione di gas naturale in mare (che costituisce la quota principale della produzione nazionale) non è compensato dai nuovi ritrovamenti messi in produzione, mentre lo sviluppo di Rapporto Indotto ENI Val d Agri - 6 -

Nel 2007 la superficie regionale complessivamente occupata da titoli minerari, rispetto alla superficie totale della Basilicata, era pari al 33%, quella relativa a permessi di ricerca al 12%, quella relativa a concessioni di coltivazioni al 21% 6. Nel 1998 l ENI ha concluso con la Regione Basilicata e con l allora governo un accordo per lo sfruttamento delle risorse minerarie da cui dipendono le c.d. royalties petrolifere. Le previsioni di investimento da parte dell ENI in Basilicata formulate a metà degli anni 90, ammontavano fino al 2002, in 3 mila miliardi di lire, pari a 500 miliardi l anno 7. Come si evince dal Fact Book 2007 dell ENI, la società «è operatore della concessione Val d Agri (Eni 60,77%) in Basilicata, risultante dall unificazione delle concessioni Volturino e Grumento Nova a fine 2005. La produzione proveniente dai giacimenti Monte Alpi, Monte Enoc e Cerro Falcone è alimentata da 22 pozzi produttori dei 47 previsti dal progetto di sviluppo approvato ed è trattata presso il centro Olio di Viggiano della capacità di trattamento di 104 mila barili/giorno di petrolio. Il petrolio attraverso un oleodotto della lunghezza di 136 chilometri è lavorato presso la raffineria Eni di Taranto. Nel 2007 la concessione ha prodotto 106 mila boe/giorno (65 mila in quota Eni), rappresentando il 31% della produzione Eni in Italia. Le attività dell anno hanno riguardato l avanzamento del programma di perforazione e l adeguamento delle facility di produzione» 8. Nella tabella 1.1 è contenuto un quadro riepilogativo sintetico dell estrazione petrolifera in barili in Basilicata da gennaio a settembre 2008 e dall inizio di gennaio di quest anno alla data del 9 gennaio. Questi dati sono stati rilevati dall aggiornamento giornaliero che l ENI produce, insieme con altri dati di natura grossi giacimenti di petrolio già scoperti da tempo in Basilicata avviene con lentezza, compensando appena il declino degli altri vecchi giacimenti di olio, il che lascia la produzione nazionale attestata fra i 5 ed i 6 milioni di tonnellate/anno», Rapporto annuale 2007. Attività di ricerca e coltivazioni idrocarburi in Italia, Roma, p. 2. L UNMIG (Ministero dello Sviluppo Economico) è stato istituito nel 1957 con la legge che ha disciplinato le attività upstream degli idrocarburi (ricerca e coltivazione) in Italia, a seguito delle prime incoraggianti scoperte dell AGIP. Nato dai ruoli tecnici del Corpo delle miniere, l UNMIG è demandato alla gestione amministrativa ed al controllo del settore, comprese le funzioni di polizia mineraria. 6 UNIMIG, Rapporto annuale 2007, cit. 7 Si trattava per l ENI di un cifra considerevole se si considera che il Pil regionale nel 1997 era calcolato in 12 mila miliardi di lire. Sempre originariamente l ammontare delle royalties era poi calcolato in 1,8 miliardi di lire, circa 90 miliardi l anno. Un quadro più esatto ed aggiornato delle royalties effettivamente accreditate è contenuto nella tabella 1.1 di questo paragrafo. 8 ENI, Fact Book. Exploration & Production, Anno 2007, p. 16. In realtà esiste una terza concessione denominata Caldarosa. Rapporto Indotto ENI Val d Agri - 7 -

ambientale e occupazionale, in relazione alle attività del Centro Olio di Viggiano. Nella tabella, infatti, oltre all ammontare delle royalties accreditate alla Regione Basilicata compaiono altre due importanti informazioni, ai fini del nostro ragionamento, che sono relative al numero di occupati diretti del Centro Olio, distinti tra diretti (dipendenti ENI) e indiretti (dipendenti delle ditte appaltatrici). Il primo numero comprende solo una parte dei circa 180 dipendenti del distretto ENI Val d Agri da noi rilevati nel mese di settembre dello scorso anno, in quanto la restante parte è composta di altri operatori di produzione (tipo giro pozzi) e dal personale amministrativo che lavora presso gli uffici che hanno sede a Viggiano. Questi ultimi sono circa 50, mentre gli addetti del Centro Olio e gli altri operatori di produzione sono i rimanenti 130. Più nello specifico, nel mese di settembre 2008 i circa 180 dipendenti dell ENI, tra Centro Olio e uffici amministrativi, si dividevano in 8 tra coordinatori tecnici e responsabili di produzione, 91 operatori di produzione e 78 tra impiegati e tecnici con funzioni varie. Tab. 1.1 Indicatori di estrazione di greggio in Val d Agri da parte dell ENI, dell ammontare delle royalties e degli occupati diretti e indiretti del Centro Olio ENI di Viggiano Settembre 2008 e Indicatori vari Date di rilevazione 02.09.2008 09.01.2009 Barili di greggio/giorno 73.375 65.855 Barili estratti dal 01/01/2008 al 02/09/08; dal 01.01.2009 al 09.01.09 18.501.804 594.945 Ammontare delle royalties (sul greggio estratto) al 31.12.2006 e al 31.12.2007 (milioni di euro) 345,392 466,016 Ammontare delle royalties (accreditate da Ente Regione Basilicata) al 31.12.2006 e al 31.12.2007 (milioni di euro) 291,004 393,535 Occupati diretti (dipendenti ENI presenti all interno) 37 53 Occupati indiretti (contrattisti presenti all interno) 232 191 Totale occupati 269 244 Fonte: Regione Basilicata su dati ENI. Nel Centro Olio avviene un primo trattamento del petrolio greggio estratto che giunge attraverso delle condotte dirette dalla maggior parte dei pozzi in produzione. Questo primo trattamento consiste più specificatamente nella separazione dell olio da acqua, gas, zolfo e H2S (idrogeno solforato) un gas inodore, per questo pericoloso e mortale. Rapporto Indotto ENI Val d Agri - 8 -

Le attività di perforazione sono gestite dalla SAIPEM (gruppo ENI) e dall emiliana PERGEMINE. La gestione dei pozzi, l attività di presidio e quella di LPT (Long Production Test) che consiste nei caricamenti provvisori del petrolio in vasche di accumulo, sono affidate alla ITALFUID Geo Energy S.r.l. di Montesilvano (Pe) e alla società A.P.M. (Appalti petroliferi Meridionali) controllata dalla stessa ITALFLUID, ma con sede legale a Viggiano. L affidamento delle attività di manutenzione del Centro Olio e dei pozzi è gestita dalla S.E.S. (Saipem Energy Service), gruppo ENI (ex E.M.S.), che a sua volta l affida ad altre imprese, come di seguito indicheremo. Le attività di monitoraggio dell attività estrattiva, quella che in gergo è definita attività di giro pozzi è svolta da operatori ENI. Tutte le attività di manutenzione ordinaria e straordinaria sono, invece, realizzate quasi completamente da aziende esterne all ENI. Queste aziende compongono la platea delle imprese dell indotto, e come avremo modo di verificare nel paragrafo successivo sono quelle che hanno, di fatto, il contratto di appalto, tra cui quelle che dipendono dalla S.E.S., che per conto dell ENI gestisce la maggior parte degli appalti in generale 9. Le principali attività terziarizzate possono così consistere nelle seguenti attività: Montaggi e allestimenti meccanici Manutenzione meccanica Manutenzione strumentale Manutenzione elettrica Manutenzione civile (opere edili) Attività di pulizia e servizi ambientali in genere Controllo sicurezza (DPA) 9 Hanno in altri termini rapporti in esclusiva con la S.E.S. le società Sudelettra S.r.l. e COSMI S.p.a. che si occupano specificatamente della c.d. manutenzione programmata ai fini della produzione del Centro Olio e le società Baker Petrolite Italiana S.r.l. (ex NALCO) per la fornitura dei prodotti chimici e la MAERSK H2S S.S. ITALIA S.r.l. per la gestione e verifica dei sistemi di sicurezza. Si tratta in altri termini di quelle aziende la cui attività deve essere considerata oltre che esclusiva anche continuativa ai fini del funzionamento del Centro Olio. La S.E.S. ha poi rapporti di appalto con altre aziende come GDM, Elettra e Officine D Andrea, quest ultime aziende dell area industriale di Viggiano. Rapporto Indotto ENI Val d Agri - 9 -

Attività di ripristino ambientale (manutenzione sul pozzo, taglio erba, opere civili, controllo recinzione) Noleggio macchinari industriali Altre imprese, come la Experties e la RENCO, forniscono poi all occorrenza personale specializzato per la supervisione inerente la costruzione dei pozzi e della rete di raccolta, o ancora per l allestimento delle tubazioni, la supervisione meccanica, elettrica e civile. Sulla base dei dati in nostro possesso e che saranno illustrati più in dettaglio nel prossimo paragrafo, anche se con riferimento all indotto potenziale, si può ritenere che gli addetti che svolgono un attività stabile e continuativa tra il Centro Olio e i pozzi di estrazione siano complessivamente circa 450 (tab. 1.2). Questo numero comprende oltre ai 180 dipendenti dell ENI, i circa cento addetti di APM e ITALFLUID (gestione pozzi), i circa 60 della manutenzione programmata elettrostrumentale del Centro (Sudelettra, COSMI, Iniziative Industriali), i circa 30 della Baker e della MAERSK e circa 50 tra SAIPEM e PERGEMINE. Altre imprese minori svolgono poi attività marginali in modo continuativo come Garramone e GDM (circa 30 addetti). Tab. 1.2 Occupati in modo continuativo tra il Centro Olio e pozzi per azienda e tipologia di attività (v.a.) Azienda Attività Addetti* ENI Exploration & Production Zone Industriale Viggiano Trattamento degli idrocarburi (Centro Olio) 130 ENI Exploration & Production Uffici Viggiano (**) Servizi amministrativi 50 ITALFLUID e APM Gestione pozzi e attività di presidio 100 SAIPEM e PERGEMINE Sudelettra, COSMI, Iniziative Industriali MAERSK Baker Gestione degli impianti di perforazione 50 Manutenzione programmata elettrostrumentale Centro Olio Gestione e verifica sistemi di sicurezza 15 Fornitura prodotti chimici 15 Garramone, GDM e altre imprese minori dell indotto Servizi vari 30 Totale 450 Fonte: ns. indagine diretta. (*) Numeri approssimati. (**) Sede del distretto di produzione Val d Agri per ricerca e produzione di idrocarburi. 60 Rapporto Indotto ENI Val d Agri - 10 -

Una stima degli addetti secondo la provenienza geografica lascia poi valutare che l occupazione regionale non vada poco oltre il 50% (la metà dei dipendenti dell ENI, i due terzi di APM e ITALFUILD, il 90% delle imprese della manutenzione programmata e in misura minore in SAIPEM, PERGEMINE, MAERSK e Baker). Questo dato conferma, dunque, il forte peso dei lavoratori provenienti da fuori regione, anche più elevato nei primi anni e in generale dell elevata quota dei c.d. lavoratori trasfertisti (molti dei quali sono presenti spesso su più indotti ENI in Italia e all estero). Ai 450 addetti impiegati in modo strutturale vanno poi aggiunti una media di 140 addetti che lavorano per conto delle altre ditte appaltatrici (compresi i servizi di trasporto greggio) tra il Centro Olio e i pozzi. Nel complesso si potrebbe, dunque, stimare un occupazione giornaliera di 600 addetti, anche se quest ultimo aggregato di unità di lavoro è presente in numero molto variabile e indeterminabile durante la normale attività di estrazione. Più avanti specificheremo che il numero di addetti indicati per ogni impresa che lavora in appalto per l ENI si riferisce al bacino di lavoratori di cui ogni impresa dispone in relazione all appalto di cui è titolare. In altri termini, per fare un esempio dei circa 100 dipendenti della società Sudelettra, indicati in una delle successive tabelle, solo 30 sono quelli che effettivamente prestano un attività di lavoro in modo stabile presso il Centro Olio. Tale proporzione andrebbe fatta per il resto delle imprese, anche se la maggior parte di quelle mappate come indotto ENI presenta un numero di lavoratori di molto inferiore a quello della Sudelettra. Un quadro riepilogativo del bacino di occupazione reale e potenziale finora descritto è contenuto nella figura 1.1. Nei riquadri compresi nella figura 1.1 abbiamo in sostanza cercato di ricostruire la ragnatela di imprese che operano in relazione all attività estrattiva in Val d Agri, specificando lì dove è stato possibile le imprese e il numero approssimativo degli addetti (come riportato nella tabella 1.2). In relazione agli indotti di ENI-SAIPEM-SES e di PERGEMINE abbiamo fatto riferimento solo al numero delle imprese in quanto quello relativo agli occupati è stato trattato nel paragrafo successivo e con le precisazioni del caso. Rapporto Indotto ENI Val d Agri - 11 -

Fig. 1.1 Il quadro occupazionale delle imprese e degli occupati collegate al Centro Olio e alle estrazioni petrolifere dell ENI in Val d Agri v.a. stimati per imprese dell indotto e per gli occupati ENI Exploration & Production (Centro Olio + uffici Viggiano) 178 addetti S.E.S. Saipem Energy Service (gestione appalti) (circa 10 addetti) Sudelettra, COSMI ed altre (manutenzione elettromeccanica e strumentale, circa 60 addetti) Aziende indotto (circa 90 imprese) SAIPEM (gestione impianti di perforazione) (60 dipendenti) PERGEMINE (gestione impianti di perforazione) (circa 90 addetti) Aziende indotto (circa 140 imprese) APM e ITALFULID (gestione presidio pozzi, circa 100 addetti) MAERSK e Baker (controllo sicurezza, fornitura prodotti chimici, circa 30 addetti) Fonte: ns. indagine diretta. Per le aziende dell indotto solo indicazione del numero delle imprese. 2. Le imprese appaltatrici che operano all interno del Centro Olio di Viggiano e nei pozzi di estrazione petrolifera Le aziende complessivamente operanti nell indotto del Centro Olio di Viggiano e dei pozzi di estrazione gestiti dall ENI sono risultate 83 10, di cui 24 locali 10 Questo dato come scritto in precedenza si riferisce al mese di settembre 2008 e dovrebbe trattarsi di un dato non dissimile da quello rilevabile oggi. Rapporto Indotto ENI Val d Agri - 12 -

(7 aziende della provincia di Matera e 17 della provincia di Potenza). Complessivamente il numero dei lavoratori che costituisce il potenziale bacino di impiego è stimabile in circa 1.500; quelli dipendenti delle 24 aziende locali sono poco più di un terzo (550 addetti) 11. Quando parliamo di bacino di impiego, come già scritto in precedenza, ci riferiamo ad un numero potenzialmente impegnabile sull appalto oggetto del contratto. Questo perché si può trattare spesso di interventi straordinari, non programmabili od organizzati su più turni che dipendono molto dalla natura del servizio. Anche per questo motivo, sulla base di alcune ipotesi formulate nel corso della ricerca abbiamo calcolato che queste unità di lavoro siano presenti giornalmente in un numero non superiore a 150 12. Le aziende coinvolte nell indotto sono prevalentemente aziende del centro nord, con un numero significativo di imprese lombarde e abruzzesi, un dato che oltre ad essere spiegato dalla diversa specializzazione produttiva di queste regioni risente anche del tradizionale indotto industriale collegato all ENI come nel caso della Lombardia 13. Sono localizzate, inoltre, in questa regione (e in altre, come l Emilia-Romagna) la maggiore parte delle aziende del settore che operano con livelli di altissima tecnologia nel campo dell estrazione petrolifera e della manutenzione degli impianti di trattamento greggio e di raffinazione e di tutte le altre attività connesse. Sulla base dell indagine esplorativa che abbiamo compiuto nel mese di settembre dello scorso anno si può ritenere che la distribuzione delle imprese per numero di addetti e regione in cui ricade la sede legale dell azienda sia quella contenuta nella tabella 2.1. Valgono per i numeri contenuti in questa tabella le 11 In occasione di incontri in sede sindacale avvenuti nell estate del 2008 l ENI avrebbe dichiarato che le ditte che lavorano in appalto per il Centro Olio erano 53 per un occupazione complessiva di circa 600 unità. Considerato che nella nostra mappatura abbiamo compreso anche quelle che effettuano lavorazioni di manutenzione e di altro genere sui pozzi, i dati forniti sembrano avvicinarsi piuttosto alla realtà sempre tenendo conto del diverso volume di unità di lavoro presente giornalmente tra il Centro e i pozzi. 12 Il dato degli occupati indiretti che compare nella tabella 1.1 comprende sia gli addetti che svolgono servizi di manutenzione o di altra natura, ma programmata, e sia coloro che effettuano lavoro per motivi straordinari o di altra natura, motivo che spiega anche la differenza tra il dato di settembre 2008 e quello di gennaio 2009, come del resto sarebbe osservabile rilevando lo stesso dato nell arco di un periodo di tempo anche circoscritto. 13 Va evidenziato che l ENI possiede un altro Centro Olio a Trecate in Lombardia e attività estrattive in Emilia-Romagna, mentre di recente è stato chiuso il Centro Olio di Ortona in Abruzzo, chiusura che potrebbe, tra l altro, favorire il trasferimento di alcune attività prima svolte presso questo Centro a quello di Viggiano. Rapporto Indotto ENI Val d Agri - 13 -

precisazioni fatte ad inizio paragrafo. Delle circa 1.500 unità di lavoro indicate, in quanto riconducibili alle aziende che avevano un contratto di appalto con l ENI nel settembre del 2008, tra il Centro Olio e i pozzi di estrazione, la presenza giornaliera effettiva è come scritto pari a poco meno del 10% (150 unità). Tab. 2.1 Distribuzione delle imprese appaltatrici e dei dipendenti che rappresentano il bacino di lavoro utilizzato per i lavori di appalto presso il Centro Olio e i pozzi di estrazione, per regione in cui ha sede legale l impresa e numero di addetti (v.a. e %) Regione Imprese Addetti v.a. % v.a. % Basilicata 24 28,9 550 37,7 Lombardia 17 20,5 190 13,0 Abruzzo 10 12,0 131 9,0 Puglia 1 1,2 88 6,0 Emilia-Romagna 5 6,0 82 5,6 Lazio 6 7,2 84 5,8 Marche 2 2,4 73 5,0 Veneto 6 7,2 71 4,9 Umbria 1 1,2 70 4,8 Toscana 2 2,4 29 2,0 Campania 3 3,6 24 1,6 Sicilia 2 2,4 23 1,6 Liguria 2 2,4 7 0,5 Piemonte 1 1,2 7 0,5 Belgio 1 1,2 29 2,0 Totali 83 100,0 1.458 100,0 Fonte: ns. elaborazione su indagine diretta. Settembre 2008. Il maggior numero di addetti è coinvolto nei lavori di manutenzione meccanica e nella manutenzione in generale (elettromeccanica, strumentale, ecc.); in numero rilevante sono anche gli addetti impegnati nei servizi ambientali e in quelli di controllo e sicurezza. Un dato a parte riguarda le imprese e i relativi addetti impiegati nelle attività di autotrasporto, in cui bisogna comprendere una parte di addetti al trasporto del greggio ed una più consistente legata al trasporto di prodotti utilizzati nel primo processo di trattamento o ancora con riferimento a quelle imprese che effettuano il trasporto dei residui di estrazione (acqua, fanghi, ecc.). Un quadro riepilogativo delle attività appena illustrate per numero di imprese e relativi addetti è contenuto nella tabella 2.2 (anche figura 2.1). Rapporto Indotto ENI Val d Agri - 14 -

Tab. 2.2 Distribuzione delle imprese appaltatrici e dei dipendenti che rappresentano il bacino di lavoro utilizzato per i lavori di appalto presso il Centro Olio ENI di Viggiano e i pozzi di estrazione, per tipo di attività prevalente (v.a. e %) Attività prevalente Imprese Addetti % v.a. % v.a. Manutenzione meccanica 21,7 18 22,4 327 Autotrasporto 8,4 7 11,2 164 Servizi di controllo e sicurezza 4,8 4 10,5 153 Servizi ambientali 13,3 11 9,1 133 Montaggi meccanici 3,6 3 7,8 114 Carpenteria metallica 6,0 5 9,2 134 Servizi ingegneristici 7,2 6 5,8 85 Manutenzione elettrica 8,4 7 5,0 73 Opere civili e manutenzione edile 3,6 3 4,5 65 Servizi di pulizia industriale 3,6 3 4,3 62 Servizi di telecomunicazione 7,2 6 3,8 56 Manutenzione impianti 4,8 4 1,9 27 Manutenzione strumentale 2,4 2 1,5 22 Prodotti chimici 1,2 1 1,0 14 Servizi in genere 2,4 2 1,0 15 Servizi informatici e telematici 1,2 1 0,4 6 Totale 100,0 83 100,0 1.458 Fonte: ns. elaborazione su indagine diretta. Le imprese regionali, definite tali perché la sede legale ricade in Basilicata, sono 24, per la maggior parte localizzate in provincia di Potenza (17). Questo non esclude che siano in realtà imprese di provenienza regionale diversa e/o che in Basilicata abbiano solo unità locali decentrate. Tuttavia ci sembra, almeno con riferimento alle imprese elencate nella tabella 2.3, che si tratti di un dato circoscritto, anche in considerazione dell anno di inizio dell attività, come è stato possibile indicare per la maggior parte delle imprese. Va poi ritenuto ammissibile che alcune di queste avessero, ci riferiamo soprattutto a quelle insediate nelle aree industriali della Val Basento, già rapporti con l ENI, come dimostra il caso della società Sudelettra. Quello che si può affermare ad un prima e sommaria analisi di poter affermare è che la maggior parte di queste aziende sembra collocarsi nell ambito delle attività tradizionali del ciclo di estrazione e trattamento dell olio e quindi di quelle con più basso valore aggiunto. Un quadro riepilogativo delle imprese locali cui facciamo riferimento per sede legale, tipo di attività e numero di addetti è contenuto nella tabella 2.3. Rapporto Indotto ENI Val d Agri - 15 -

Tab. 3.3 Imprese locali (che hanno sede legale in Basilicata) che lavorano in appalto per il Centro Olio ENI di Viggiano e per i pozzi di estrazione dell ENI, per numero di addetti, sede legale, provincia, tipo di attività e settore (e per alcune anno di inizio attività) Azienda Anno inizio attività Addetti Sede Legale Rocco Caruso n.d. 22 Pisticci MT Ecosud S.r.l. n.d. 27 Pisticci MT Soldo S.r.l. n.d. 3 Salandra MT SO.ME.CO. S.r.l. (Società Metalmeccanica Costruzioni) 1984 9 Salandra MT Pv Attività Settore Costruzioni edili, stradali, acquedotti, fognature, lavori di palificazione, lavori di movimento terra con eventuali opere connesse in muratura e cemento armato, gasdotti, oleodotti. Gestione di impianti di depurazione di acque di scarico.- gestione di impianti di depurazione di acque di scarico. Altre attività tecniche quali: servizi di analisi chimico-fisiche e batteriologice su diverse matrici e materiali non pericolosi, progetta. Progettazione, preparazione, costruzione e montaggio di impianti e manufatti da impiegare nella esecuzione di opere di impiantistica: industriale, stradale, cantieristica, navale-militare e civile, stradale, ferroviaria, marittima, di fabbricati in genere. Costruzioni di metanodotti, acquedotti, fognature, impianti irrigui, lavori di difesa e sistemazione idraulica, oleodotti, gestione e manutenzione di impianti tecnologici. Produzione di carpenteria metallica di caldaie e di macchinari, lavori siderurgici. Opere civili e manutenzione edile Servizi ambientali Manutenzione impianti Manutenzione meccanica Sudelettra S.r.l. 1974 94 Matera MT TECNOPARCO VALBASENTO S.p.a. Progettazione, esecuzione, realizzazione, gestione, montaggio e manutenzione di impianti per la produzione e distribuzione di energia. 1990 9 Pisticci MT Gestione e fornitura di servizi alle imprese industriali. Montaggi meccanici Servizi in genere TU.CA.M S.r.l. (gruppo Sudelettra) LUCANIA PULISERVIC E DI CAPACCHIO NE MARIA ALTOMARE Criscuolo ECO- PETROL Service S.r.l. 1971 50 Ferrandina MT Costruzione, montaggio e manutenzione di impianti industriali, condotte idriche e fognanti. n.d. 4 Potenza PZ Pulizia e disinfezione. 1997 26 Viggiano PZ Smaltimento acque refluee. Carpenteria metallica Servizi di pulizia industriale Servizi ambientali Dandrea Angelo 1986 21 Viggiano PZ De Cunto Paolo 1979 6 Viggiano PZ Fabbricazione, installazione e riparazione di strutture metalliche e di parti di strutture. Installazione impianti termici, idrosanitari e per il trasporto e l'utilizzazione del gas all'interno di edifici. Fonte: ns. elaborazione su indagine diretta e dati Infoimprese. nd= dato non disponibile. Carpenteria metallica Manutenzione meccanica Rapporto Indotto ENI Val d Agri - 16 -

Tab. 2.3 bis Imprese locali (che hanno sede legale in Basilicata) che lavorano in appalto per il Centro Olio ENI di Viggiano e per i pozzi di estrazione dell ENI, per numero di addetti, sede legale, provincia, tipo di attività e settore e anno di inizio attività Azienda Anno inizio attività Addetti Sede Legale Donadio nd 9 Gallicchio PZ Attività di pulizia. Pv Attività Settore Servizi ambientali ENVIRONME NT BUILDING CORPORATIO N S.r.l. 2005 5 Potenza PZ Manutenzione analizzatori fumi e gestione stazioni di monitoraggio ambientali. Servizi ambientali Elett.R.A. S.r.l. GARRAMONE MICHELE & FIGLI S.n.c. GDM S.n.c. di Margherita Giuseppe, Donato e Mario 1984 21 Viggiano PZ nd 16 Potenza PZ Manutenzione della parte elettrica strumentale. Impianti elettrici civili ed industriali, telefonici e di protezione da scariche atmosferiche, realizzazione cabine di trasformazione, linee elettriche di media e bassa tensione. Interventi ambientali; trattamenti di prodotti specifici, lavaggi bacini di contenimento, serbatoi; spurgo pozzi neri, trasporto rifiuti speciali, autotrasporto merci conto terzi. nd 34 Brienza PZ Ripristino ambientale e opere civili. Manutenzione elettrica Servizi ambientali Opere civili e manutenzione edile Geoservice S.r.l. LUX Impianti S.r.l. PANNI Pierangelo e C. - S.r.l. nd 23 Grumento Nova PZ 2003 7 Tramutola PZ 1991 13 Tito PZ Ramunno 2006 4 Tramutola PZ Sabia e C. S.r.l. S.I.P.E.A. - Società industrie prefabbricati, edilizia ed affini, autotrasporti - S.r.l. VIGILANZA Città di Potenza società cooperativa S.T.L. (Consorzio) Trivellazioni e perforazioni per indagini geognostiche. Installazione impianti elettrici civili ed industriali, installazione di antenne impianti di pubblica illuminazione, costruzione e assemblaggio quadri elettrici; impianti di produzione, trasporto, distribuzione e utilizzazione dell'energia. Impianti elettrici per edifici civili ed industriali, comprese opere murarie relative per la produzione e distribuzione di energia. Installazione, ampliamento, trasformazione e manutenzione di impianti di produzione, trasporto, distribuzione ed utilizzazione dell'energia elettrica. nd 12 Pietragalla PZ Manutenzione oleodotto Viggiano- Taranto. nd 9 Viggiano PZ nd 76 Potenza PZ Produzione di conglomerati cementizi; autotrasporto merci conto terzi; costruzione di qualsiasi tipo di edificio civile ed industriale e correlative opere di cemento armato, compreso lavori di fognature, acquedotti, strade, sistemazioni idrauliche, agrari. Servizio di vigilanza e custodia notturna e diurna, trasporto e scorta valori nei comuni di Grumento Nova e di Viggiano. nd 50 Viggiano PZ Superconsorzio trasporti lucani per il trasporto del greggio. Fonte: ns. elaborazione su indagine diretta e dati Infoimprese. Nd= dato non disponibile. servizi ingegneristici Manutenzione elettrica Manutenzione elettrica manutenzione elettrica Manutenzione impianti Opere civili e manutenzione edile servizi di controllo e sicurezza Autotrasporto Rapporto Indotto ENI Val d Agri - 17 -

Fig. 2.1 Distribuzione del totale delle imprese e del tipo di addetti dell indotto ENI secondo le caratteristiche prima descritte per tipo di attività (solo valori %) (*) Prestazione personale specializzato Presidio pozzi e controllo parametro di produzione Manutenzione meccanica Autotrasporto Servizi di controllo e sicurezza Carpenteria metallica Servizi ambientali Montaggi meccanici Servizi ingegneristici Manutenzione elettrica Opere civili e manutenzionale edile Servizi di pulizia industriale Servizi di telecomunicazione Manutenzione impianti Manutenzione strumentale Fornitura di prodotti chimici Servizi in genere Servizi informatici e telematici 0 5 10 15 20 25 imprese addetti Fonte: ns. elaborazione su indagine diretta. (*) In questa distribuzione rientrano anche le imprese riportate nella tabella 2.5 e dunque anche le attività di presidio pozzi e controllo parametri di produzione e prestazione di personale specializzato. Il numero maggiore di imprese regionali sono concentrate nei servizi ambientali (riguardano il 15% degli addetti regionali coinvolti), ma numerose (8) sono anche quelle che si occupano dei vari tipi di manutenzione (elettrica, meccanica, strumentale, ecc.) per circa 80 addetti che rappresentano poco meno del 13% dei 550 complessivi. Le aziende che si occupano di manutenzione edile, carpenteria metallica e montaggi meccanici sono complessivamente 6, ma interessano quasi la metà della platea degli occupati (230 addetti). Tra queste aziende spiccano in particolare la TU.CA.M S.r.l. del gruppo Sudelettra di Ferrandina, la Sudelettra di Matera; la GDM S.n.c. di Brienza e la Rocco Caruso di Matera per Rapporto Indotto ENI Val d Agri - 18 -

quanto riguarda le opere civili e di manutenzione edile. In termini di addetti rilevante è pure il numero di quelli che fanno riferimento alla società Vigilanza Società Cooperativa (76) e al Consorzio di autotrasporto STL (Superconsorzio Trasporti Lucani per il trasporto del greggio) di Viggiano (50 addetti, in prevalenza autisti). Quello che sembra di poter affermare in conclusione, come già riportato prima, è che le aziende appena descritte sono quasi tutte precedenti alla costruzione del Centro Olio e alle attività di estrazione. L unica azienda nata in seguito e che è quella che probabilmente fornisce i servizi a più alto valore aggiunto è la Geoservice S.r.l. di Grumento Nova (attività di trivellazione e perforazione per le indagini geognostiche). Per l APM, che a sede legale a Viggiano, ma che è del gruppo ITALFLUID vale, invece, il ragionamento in precedenza esposto, anche se la quasi totalità della manodopera in questo caso è riconducibile con certezza a personale locale. In questo scenario va anche detto che alcune aziende dell area di Viggiano, come le Officine D Andrea e l Elett.R.A. sono tra quelle che hanno conosciuto un ampliamento della loro attività e degli addetti proprio per effetto degli appalti dell ENI. La distribuzione delle imprese e dei relativi addetti su base provinciale per quanto riguarda le imprese regionali è contenuta nella tabella 2.4. Tab. 2.4 Imprese locali che lavorano in appalto per il Centro Olio ENI di Viggiano e per i pozzi di estrazione, per tipo di attività, numero di addetti e provincia (v.a. e %) Provincia di Provincia di Totale imprese Matera Potenza Settori di attività numero imprese numero addetti distribuzione % addetti numero imprese numero addetti numero imprese numero addetti Servizi ambientali 5 83 15,1 1 27 4 56 Manutenzione elettrica 4 45 8,2 4 45 Opere civili e manutenz. edile 3 65 11,8 1 22 2 43 Carpenteria metallica 2 71 12,9 1 50 1 21 Manutenzione impianti 2 15 2,7 1 3 1 12 Manutenzione meccanica 2 15 2,7 1 9 1 6 Autotrasporto 1 50 9,1 1 50 Montaggi meccanici 1 94 17,1 1 50 44 Servizi di controllo e sicurezza 1 76 13,8 1 76 Servizi di pulizia industriale 1 4 0,7 1 4 Servizi in genere 1 9 1,6 1 9 Servizi ingegneristici 1 23 4,2 1 23 Totali 24 550 100,0 7 170 17 380 Fonte: ns. elaborazione su indagine diretta. Rapporto Indotto ENI Val d Agri - 19 -

All infuori delle aziende finora descritte altre 4 completano l indotto dell ENI (tab. 2.5). Si tratta delle aziende ITALFLUID di Pescara e A.P.M. (Appalti Petroliferi Meridionali) del gruppo ITALFLUID, della Experties di Vado Ligure e della Tiemme di Milano. L azienda A.P.M. ha la propria sede legale a Viggiano, ma dipende, di fatto, dalla capo fila abruzzese ITALFLUID. Tab. 2.5 Altre aziende collegate al Centro Olio e all attività dei pozzi di estrazione Azienda Addetti Sede legale Regione Attività ITALFLUID GEOENERGY S.r.l. A.P.M. (Appalti petroliferi Meridionali) 40 60 Montesilvano (Pe) Viggiano (Pz) Abruzzo Basilicata Gestione estrazione provvisoria dei pozzi; esecuzione di servizi reali e lavori per le ricerche petrolifere e geotermiche, costruzione e assemblaggio di attrezzature elettroniche e meccaniche Vedi ITALFUID. EXPERTIES S.r.l. 5 Vado Ligure (Sv) Liguria TIEMME S.r.l. 10 Buscate (Mi) Lombardia Fonte: ns. elaborazione su indagine diretta. Servizi per la progettazione, realizzazione, avviamento, esercizio e manutenzione impianti oil & gas, produzione energia, chimici, petrolchimici, petroliferi, dissalazione, ed industriali in genere. Servizi offerti Servizi di Project Management; Servizi di Assistenza Tecnica per cantieri; Servizi di Commissioning e Start-up; Ingegneria di Processo, Base e Dettaglio; Redazione Manuali e Documentazione Tecnica; Training; Ingegneria di Manutenzione e CMMS ; Manutenzione di Valvole, Teste Pozzo e BOP; Impianti Trattamento Acque. Lavori forestali, utilizzazione boschiva, rimboschimenti, impianti, manutenzioni e riqualificazioni vegetazionali, lavori di manutenzione del verde e esercizio di attività agricola. L APM è, di fatto, l unica società che si occupa delle attività di gestione dei pozzi ed ha all incirca 60 dipendenti, per la maggior parte riconducibili a lavoratori lucani. La ITALFLUID, la società controllante, ha la maggior parte dei propri dipendenti, circa 40, concentrati a Calvello (pozzi CF1, CF2 e CF3). Di questi circa 25 sono riconducibili a lavoratori locali e 15 provenienti dall Abruzzo. Tuttavia pur lavorando da più di dieci anni i lavoratori locali sono stati impiegati finora principalmente attraverso contratti di lavoro a tempo determinato. I lavoratori provenienti dalla sede centrale di Montesilvano sono in prevalenza sorveglianti e capi turno, impiegati tra Calvello e Viggiano, ed hanno un contratto a tempo indeterminato. La presenza di lavoratori sui pozzi di Calvello è giustificata dal fatto che qui è presente un centro di carico (serbatoio autonomo di stoccaggio, LPT) in assenza di un collegamento diretto di questo pozzo al Centro Olio di Viggiano. Il Rapporto Indotto ENI Val d Agri - 20 -

completamento della rete di raccolta potrebbe comportare in prospettiva problemi di carattere occupazionale proprio per le 25 unità così impiegate. I dati che abbiamo finora esposto descrivono un quadro solo in parte chiaro, in quanto le informazioni che abbiamo ricostruito a partire dalle aziende che lavorano in appalto per l ENI tra la manutenzione del Centro Olio e i pozzi di estrazione, consentono solo una valutazione di massima soprattutto per quanto attiene all effettivo impatto occupazionale, anche e soprattutto per le 24 imprese locali censite. Altra riflessione merita poi il quadro delle attività svolte da queste imprese rispetto alle attività più generali che riguardano il funzionamento del Centro Olio e dei pozzi. Ci pare tuttavia di poter affermare, anche se la nostra ricerca avrà sicuramente necessità di attività di indagine ulteriori, che siamo ben lontani da quelle significative ricadute occupazionali connesse all indotto come pure la Regione Basilicata ha scritto nel passato Programma Operativo Regionale 14, quando questa ricaduta era stimata in circa 1.000 unità. Quest ultimo dato è con molta probabilità da attribuire alla valutazione fatta dalla IEFE-Bocconi a metà degli anni 90, quando a fronte di 3 mila miliardi delle vecchie lire di investimenti previsti dall ENI, si calcolava che l effetto indotto sarebbe stato quantificabile in poco più di 8.800 miliardi di lire. Ma lo stesso studio dello IEFE calcolava anche che la domanda totale dell Agip localizzata in Basilicata sarebbe stata pari solo all 1,7%, «di conseguenza, se si ipotizza una medesima percentuale per gli effetti indotti, solo circa 150 miliardi di lire costituiscono il contributo allo sviluppo locale da parte delle attività estrattive» 15. Sempre in base allo stesso studio l impatto occupazionale, diretto e indiretto, delle attività di Agip-ENI era quantificato nei numeri indicati nella tabella 2.6 per gli anni dal 1995 al 2000. Tab. 2.6 Effetti occupazionali dell attività Agip in Val d Agri dal 1995 al 2000 Occupazione 1995 1996 1997 1998 1999 2000 Occupazione diretta 35 40 45 90 90 90 Occupazione indiretta 310 620 975 975 975 975 Totali 345 660 1.020 1.065 1.065 1.065 Fonte: IEFE-Bocconi (1997). 14 Regione Basilicata, Programma Operativo Regionale 2000-2006, pubblicazione nel BUR del 7 agosto 2000, in part. p. 7018. 15 M. Percoco, cit., p. 52. Rapporto Indotto ENI Val d Agri - 21 -

Al di là dell impatto occupazionale, rimane il problema dell assenza di iniziative industriali sorte a seguito della costruzione del Centro Olio e delle attività estrattive e dell effettiva crescita delle aziende locali già impegnate nei settori delle manutenzioni meccaniche ed elettrostrumentali, e nei servizi ambientali, se pure con qualche eccezione. Questo problema era del resto già stato sollevato dall Api di Matera nel 2001 16. Eppure secondo le dichiarazioni recenti del vicedirettore dell ENI, Claudio De Scalzi, le ditte lucane in rapporto con l ENI sarebbero 300 e di queste 60 vi lavorerebbero in modo continuativo 17. 3.1 L indotto della Società PERGEMINE S.p.a. La società PERGEMINE è presente in Val d Agri dal 2000 nello sviluppo dei campi di estrazione petrolifera di tre impianti: M.Enoc 10 Or (A), Alli 4 Or, M.Enoc West 1 Or (A). La sociètà è stata fondata nel 1956 stabilendo la sua base logistico/operativa a Parma 18. Nata come azienda individuale si è trasformata nel corso degli anni prima in S.r.l. e quindi in S.p.a. In Val d Agri ha una delle proprie sedi oltre a quelle in provincia di Foggia e Gela. Si tratta di una società specializzata nelle perforazioni 16 «a detta dell Associazione lucana delle piccole imprese (Api), mentre a Gela con l AGIP lavorano solo imprese siciliane, in Val d Agri operano quasi esclusivamente imprese del Nord o del profondo Sud, in testa Emilia-Romagna e Sicilia, per di più anche le maestranze lucane non compaiono, se non in misura esigua (40%), a tutto vantaggio di operai mandati in Basilicata in trasferta ad un costo che evidentemente, le imprese riescono a sopportare in virtù dei larghi margini di utile. L incidenza delle aziende lucane nei lavori di infrastrutturazione legati allo sviluppo dell industria estrattiva è sino ad ora del 34%, ma se si escludono i subappalti, la percentuale si assottiglia al 9%; se si considera poi che alcune imprese hanno sede legale in Basilicata, ma in realtà sono nel Nord, i numeri si riducono ulteriormente. I grossi gruppi imprenditoriali emiliani e siciliani che si aggiudicano le gare partecipando sotto forma di consorzi, tengono costantemente fuori gli operatori locali affidando loro solo lavori in subappalto con prezzi bassissimi», M. Di Gemma, Petrolio e imprenditoria locale, in La Nuova Basilicata, 26 marzo 2001. 17 Facciamo riferimento a quanto dichiarato dallo stesso nell articolo di Carlo Vulpio, Basilicata, il petrolio che non porta ricchezza, pubblicato il 22 settembre 2008 sul Corriere della Sera. Nella parte interessata dell articolo si afferma che L accordo tra ENI e Basilicata prevede ben 11 progetti compensativi del valore di 180 milioni di euro, per la sostenibilità ambientale, la formazione e lo sviluppo culturale. E il vicedirettore generale dell ENI, Claudio De Scalzi, vanta i seguenti risultati: «Royalties per 500 milioni di euro già versati [?], con un potenziale di 2 miliardi per i prossimi anni se si riuscirà ad arrivare a uno sviluppo completo dei campi della Val d Agri. Centotrenta tecnici lucani assunti e altre 30 assunzioni in corso. Trecento ditte lucane dell indotto in rapporto con l ENI, di queste 60 lavorano in modo continuativo con la società». 18 Molte delle informazioni di seguito presentate sono state rilevate dal sito www.pergemine.it. Alla fine del 2004 per la PERGEMINE lavorano circa 220 persone in parte presso la sede operativa di Parma ed il resto come complementi dei vari impianti di perforazione dislocati sul territorio italiano e quindi compresa la Val d Agri. Rapporto Indotto ENI Val d Agri - 22 -