Creazione e sviluppo delle imprese innovative: prospettive per l accesso alla finanza e partnership pubblico-privata



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Transcript:

Creazione e sviluppo delle imprese innovative: prospettive per l accesso alla finanza e partnership pubblico-privata Elisabetta Gualandri Facoltà di Economia Marco Biagi Università degli studi di Modena e Reggio Emilia Centro Studi Banca e Finanza ImpresaModena ericerca Dalla ricerca al mercato: modelli di sviluppo è per le imprese technology-based Modena Camera di Commercio 19 aprile 2007 1

Creazione e sviluppo delle imprese: gli aspetti critici Per la nascita di iniziative imprenditoriali innovative Alto rischio finanziario: forte dipendenza da finanziamenti esterni. Nei settori ad alta tecnologia, esigenza di investimenti rilevanti prima di produrre reddito Elevato rischio operativo nel passaggio dall ideazione e progettazione alla prototipizzazione sperimentale ed industriale, quindi alla produzione e commercializzazione Apporto in termini di capacità imprenditoriale, di competenze aziendali e manageriali Rischi operativi della crescita Entrata in nuovi mercati/nuovi processi produttivi e/o nuovi prodotti Maggiore articolazione delle funzioni aziendali e adeguamenti organizzativi Rischi finanziari della crescita Espansione del fabbisogno finanziario Diverso mix autofinanziamento/debito/capitale di rischio 2

L accesso alla finanza per le PMI innovative E ostacolato da: Asimmetrie informative tra domanda e offerta di capitale. Mancanza di track record e difficoltà nel reperire credito bancario Limitato sviluppo e scarsa liquidità dei mercati dei capitali nell UE rispetto agli USA per le fasi di avviamento, crescita e per i settori dell alta tecnologia. Negli Usa si ha anche un forte ruolo dei fondi pensione Complessità delle procedure amministrative per la richiesta di un prestito o di una garanzia Sistemi fiscali che penalizzano gli investimenti nel capitale di rischio rispetto ad investimenti obbligazionari o in depositi bancari favoriscono per l impresa il ricorso all indebitamento, rispetto ad una maggiore capitalizzazione 3

Finanza e ciclo di vita delle imprese Diverse fasi di crescita dell impresa Seed Start-up Early growth Sustained growth richiedono strumenti finanziari, tra loro combinati, in relazione alla tipologia di fabbisogno finanziario: Credito bancario Capitale di rischio e quotazione Garanzie Interventi agevolati di natura pubblica (agevolazioni creditizie, fondi di garanzia, sgravi fiscali) 4

Accesso alla finanza per le PMI: iniziative UE http://ec.europa.eu/enterprise/entrepreneurship/financing/activities.htm 5

Intervento pubblico e iniziative UE Motivazioni: 1. esistenza di market failures. Commissione Europea grave distorsione nell allocazione delle risorse, per due principali motivi: informazione imperfetta e asimmetrica e costi di scambio, per cui i costi di valutazione sono troppo elevati rispetto all entità di investimento richiesta 2. contributo alla crescita economica delle PMI innovative e tecnologiche importante driver per lo sviluppo economico, ma presentano serie difficoltà nel reperire fondi 3. Agenda di Lisbona del 2000: obiettivo per il 2010 di diventare l economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo, in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale 6

Le iniziative UE MAP: Multiannual Programm for Enterprises and Entrepreneurship, in particolare per le PMI (2001-2005). CIP: Competitiveness and Innovation Framework Programme (2007-2013): focus sul binomio innovazione e imprenditorialità(start-up e crescita delle PMI, ICT, Intelligent Energy) 3.6 miliardi, interessate 350.000 PMI JEREMIE: Joint European Resources for Micro to Medium Enteroprises (2007-2013) Passaggio di parte dei fondi strutturali da incentivi a prodotti finanziari volti sostenere le micro e le PMI con effetto leva sul budget Consulenza e assistenza tecnica Equity e venture capital: rimborso e roll over Garanzie: effetto leva 1:40/50 7

Le iniziative UE - Prestiti bancari Iniziative della Commissione Europea per Elaborare un codice di condotta europea per i contatti tra banche e PMI Migliorare la reciproca comprensione Come ridurre la complessità delle procedure amministrative per richiedere prestiti e garanzie Sviluppo di un contesto normativo e fiscale favorevole a chi eroga microprestiti, con creazione di sistemi di garanzia e di servizi per queste imprese. Problema della financial exclusion Importo massimo: 25.000 Destinatari: nuovi imprenditori disoccupati, di genere femminile o appartenenti a minoranze etniche 8

FEI Fondo europeo d investimento Fornisce garanzie a sistemi di garanzia a intermediari finanziari che erogano prestiti alle PMI. Prodotti sofisticati quali CDS (credit default swaps) e garanzie finanziarie su ASB (asset-backed securities). Effetto moltiplicatore delle limitate risorse pubbliche Garanzie su microprestiti Garanzie per prestiti alle PMI Garanzie sul capitale Garanzie per prestiti volti a finanziare attrezzature informatiche, software e formazione Opera sul capitale di rischio Obiettivo: Imprese in rapida crescita nella fase di avviamento o di sviluppo 9

UE - Interventi per il capitale di rischio Obiettivo: bridging l equity gap promuovendo le condizioni di contesto per lo sviluppo della domanda e dell offerta privata di fondi: formali/venture capital e informali/business angels. Interventi volti a facilitare la creazione e lo sviluppo, anche con partnership pubblico-private di operatori specializzati nel venture capital: risk sharing Partecipazione diretta al capitale di fondi di Venture Capital ed incubatori a sostengno delle PMI, specie dal comparto tecnologico (fondi regionali o paneuropei per l avviamento e l alta tecnologia) Venture Capital: interventi per aumentarne le dimensioni e renderli più professionali Business angels: interventi per incoraggiarli 10

Modalità di intervento pubblico per lo sviluppo di un mercato del venture capital Int. diretti Int. indiretti Misure dal lato della domanda Incubator pubblici Misure Misure per promuovere imprese ed imprenditorialità Miglioramento delle competenze tecniche e manageriali Promozione di incubator e parchi scientifici e tecnologici Misure dal lato dell offerta Fondi/ Fondi/fondi di fondi di Venture Capital pubblici o in partnership con privati (obiettivo di risk sharing) Schemi Schemi downside protection (assunzione dei costi di fallimento da parte del pubblico) Schemi Schemi upside leverage scheme (effetto leva dei profitti per l investitore l privato) Schemi Schemi di sovvenzioni per coprire costi operativi Schemi Schemi per agevolare l uscita l dagli investimenti Incentivi Incentivi fiscali Sviluppo Sviluppo di network di business angels 11

Il caso italiano Aspetti critici 1. Venture capital e private equity Fasi di seed e start up, soprattutto per le imprese del comparto tecnologico: ruolo limitato degli operatori di Venture Capital Rischiosità degli interventi Asimmetrie informative: mancanza di track record e difficoltà valutative 2. Crescita delle imprese e sviluppo dei mercati Imprese e quotazione Exit strategies Investitori istituzionali: ruolo dei fondi pensione 12

Il caso italiano Aspetti critici 3. Informazione e rating Aspetti critici per le nuove imprese Mancanza di dati storici Difficoltà di valutazione delle iniziative innovative Disponibilità di garanzie idonee Da parte delle imprese occorre: Trasparenza informativa, predisposizione e presentazione di obiettivi, piani strategici e prospettive di sviluppo Sviluppo di strumenti e capacità per gestire i rapporti con le banche Da parte delle banche Messa a punto di metodologie di rating idonee a imprese nuove ed innovative Attenzione alle soglie di esclusione e al livello dei tassi applicati Assetti organizzativi per i servizi alle PMI, ruolo delle banche locali e delle grandi banche 13

Il caso italiano Aspetti critici 4. Strumenti di garanzia Il ruolo delle garanzie va incentivato, poiché i prestiti bancari continuano ad essere la principale fonte di finanziamento esterno per la gran parte delle PMI Consentono di suddividere il rischio rappresentato dal debitore tra la banca che concede il prestito e il garante Basilea 2 e mitigazione del rischio Ruolo dei Consorzi Fidi Ruolo del Fondo europeo d investimento FEI Interventi diretti Interventi per conto della Commissione Europea (Agenda Lisbona) e della BEI 14

L azione pubblica Gravi market failures e divari territoriali giustificano l azione pubblica. Obiettivo: efficiente impiego di risorse scarse con effetto leva Da interventi a fondo perduto/sussidi alle PMI ad iniziative con fondi pubblici riutilizzabili/rotativi (vedi interventi UE). capitale di rischio per colmare l equity gap: interventi sempre più guidati da logica di mercato fondi di garanzia 15

Partnership pubblico-privata Cooperazione tra settore pubblico e settore privato per creare un effetto leva e condividere i rischi Joint ventures tra intermediari finanziari nazionali e locali/capitali pubblici Creazione di intermediari specializzati (VC, fondi chiusi) Strumenti di garanzia e controgaranzia a favore degli intermediari (vedi CONFIDI) per: Cartolarizzazione dei prestiti alle PMI Microcredito Accesso al capitale netto e al quasi capitale netto Accesso delle PMI con potenziale di crescita ai prestiti o loro sostituti (leasing) Agenzie di sviluppo delle PMI Gestione di programmi nazionali e comunitari Riduzione della frammentazione degli interventi; coordinamento e monitoraggio delle misure 16

GRAZIE PER L ATTENZIONE Prof. Elisabetta Gualandri Ordinario di Economia degli Intermediari Finanziari Dipartimento di Economia Aziendale Facoltà di Economia Marco Biagi Centro Studi di Banca e Finanza (CEFIN) www.cefin.unimore.it Università Modena e Reggio Emilia Via J. Berengario, 51 41100 Modena Italy gualandri.elisabetta@unimore.it tel +39-059-2056813 fax +39-059-2056927 17