LE CONSULENZE TECNICHE NELLE CAUSE PER CONTRAFFAZIONE DI BREVETTO

Documenti analoghi
DIRITTO INDUSTRIALE BREVETTI. Ing. Paolo Piovesana

Art. 54 decreto legge

La Consulenza Tecnica di Parte

REPUBBLICA DI SAN MARINO

REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DI INCARICHI ESTERNI DI STUDIO, RICERCA, CONSULENZA E COLLABORAZIONE

PROFESSIONALITÀ PER L INSTAURAZIONE DI RAPPORTI DI LAVORO SUBORDINATO PRESSO L AZIENDA SPECIALE UFFICIO D AMBITO DELLA PROVINCIA DI CREMONA.

REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI

Organizzazione della prevenzione aziendale

PRYSMIAN S.P.A. COMITATO CONTROLLO E RISCHI. Regolamento. Regolamento del Comitato Controllo e Rischi

1. Premessa e definizioni

RSPP - CARATTERISTICHE

Organizzazioni di volontariato: quadro sintetico degli adempimenti in materia di salute e sicurezza dei lavoratori.

TRIBUNALE DI ROMA sezione lavoro REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Documento. n. 31. Obbligatorietà del deposito telematico degli atti processuali

D. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

«IL PROCESSO D APPELLO DINANZI ALLA COMMISSIONE TRIBUTARIA REGIONALE»

CITTÀ DI IMOLA REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITÀ E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE

In particolare, lo Sportello del cittadino offrirà come servizio l'illustrazione di:

STUDIO BD e ASSOCIATI Associazione Professionale Cod. Fisc. e Partita Iva web: info@bdassociati.

Prot. N Con delibera del Consiglio di Amministrazione del 15 Ottobre 2010, nel rispetto dei principi di

LA TUTELA DEL SOFTWARE IN ITALIA

COMUNE DI TREGNAGO Provincia di Verona. Regolamento comunale per il conferimento degli incarichi di collaborazione esterna

Art. 1 (Definizione) Art. 2 (Requisiti)

Procedure di deposito e concessione di domande di brevetto italiano ed europeo - Aggiornamento su esame di merito domande di brevetto italiano.

1 - QUADRO NORMATIVO: COMPETENZE IN MERITO AL RICONOSCIMENTO DELLA

CONSIGLIO DELL ORDINE DEGLI AVVOCATI DI NAPOLI REGOLAMENTO AVVOCATI ELENCO SPECIALE

REGOLAMENTO DEL DIFENSORE D UFFICIO PER IL CIRCONDARIO DI ISERNIA (aggiornato al nuovo codice deontologico approvato dal CNF il 31/01/2014)

Regione Siciliana Assessorato Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità L'ASSESSORE

Università degli Studi di Palermo Servizio di Prevenzione e Protezione di Ateneo

REGOLAMENTO DI ATENEO IN MATERIA DI INVENZIONI CONSEGUITE DA PERSONALE DELL'UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DEL MOLISE

Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS

REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE DIPENDENTE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI PROFESSIONALI E COLLABORAZIONI (adottato ai sensi

Comune di Striano (Provincia di Napoli) REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL AFFIDAMENTO DEGLI INCARICHI LEGALI E PER LA GESTIONE DEL RELATIVO ALBO

Ministero dell Interno

Centro studi dei Consulenti del Lavoro della provincia di Messina

FONDO UNICO NAZIONALE PER L ASSICURAZIONE CONTRO I RISCHI DI NON AUTOSUFFICIENZA DEI DIPENDENTI DEL SETTORE ASSICURATIVO

Il concetto di gestione dei rifiuti

REGOLAMENTO DELL AVVOCATURA DELL E.R.A.P. MARCHE. Art. 1 - Istituzione e compiti.

(delibera n 5 adottata dal Senato Accademico nella seduta del 13 marzo 2000 del 5 settembre 2000)

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

SORVEGLIANZA SANITARIA

AREA DIRIGENZA MEDICA

IL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29;

VADEMECUM PER IL DEPOSITO DEL RICORSO PER DECRETO INGIUNTIVO TELEMATICO

ORDINE DEGLI AVVOCATI T A R A N T O REGOLAMENTO PER LA STIPULA DI CONTRATTI DI COLLABORAZIONE COORDINATA E CONTINUATIVA

Consiglio di Bacino dell Ambito BACCHIGLIONE

ORGANI DI GIUSTIZIA COMPETENZE, MODALITA RECLAMI E RICORSI (termini e contributi accesso)

CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA FORENSE

CONTRATTO TIPO DI CESSIONE DI DIRITTI DI PRIORITA SU BREVETTO

B.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/ Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare

REGOLAMENTO SULL ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE

CODICE DI AUTODISCIPLINA DEL DESIGN

fondamenti giurisprudenziali sono stati posti più di quarant anni fa 2, viene riaffermata e rafforzata.

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEI DIRITTI DI PROPRIETA INTELLETTUALE (emanato con decreto rettorale 5 agosto 2011, n. 786) INDICE

PROTOCOLLO DI INTESA RELATIVO AI RAPPORTI DI COLLABORAZIONE TRA L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS E LA GUARDIA DI FINANZA

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;

Comune di Termini Imerese. Regolamento Albo Comunale delle Associazioni. Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. del

RISOLUZIONE N. 83/E. Roma, 22 novembre 2013

REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE

CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE

Modello 1 (istanza e dichiarazioni)

RISOLUZIONE N. 308/E QUESITO

REGOLAMENTO PER LE PROGRESSIONI VERTICALI DEI DIPENDENTI DELL ENTE LOCALE. Approvato con deliberazione giuntale n. 162 del

PROTOCOLLO RELATIVO ALLA CONVENZIONE PER LA PROTEZIONE DELLE ALPI (CONVENZIONE DELLE ALPI) SULLA COMPOSIZIONE DELLE CONTROVERSIE

Università degli Studi Milano Bicocca

DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008 N. 81 E S.M.I. ASPETTI DELLA NORMATIVA CHE RIGUARDANO LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO

Comune di Montagnareale Provincia di Messina

ALLEGATO 4 STUDIO DI FATTIBILITA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SCIENZE GASTRONOMICHE REGOLAMENTO DI ATENEO IN MATERIA DI BORSE DI STUDIO PER ADDESTRAMENTO E PERFEZIONAMENTO ALLA RICERCA

Testo coordinato del REGOLAMENTO PER L'ATTRIBUZIONE DI BORSE DI RICERCA (emanato con D.R. n del deliberazioni di approvazione del

Regolamento dell Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell Emilia Romagna B. Ubertini in materia di brevetti.

GIUDIZIO N. ALLEGATO E PARTE INTEGRANTE DEL VERBALE DI UDIENZA DEL. È presente il CTU il quale, in esito alla lettura della formula del giuramento,

Il Ministro per gli Affari Esteri

Il procedimento di mediazione

COMUNE DI VALENZA Provincia di Alessandria. REGOLAMENTO di MOBILITA ESTERNA

Circolare N.83 del 21 Maggio 2013

ORIGINI E RUOLO DEL TRIBUNALE FEDERALE SVIZZERO

CHE PREVEDE LA RICERCA DI ANTERIORITA

RISOLUZIONE N. 129/E

COMUNE DI ALTOPASCIO

CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE PRESSO IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA Ufficio studi

Risoluzione n. 343/E

Risoluzione n. 17/E ESPOSIZIONE DEL QUESITO

IL RETTORE DELL'UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO. VISTA la Legge 3 luglio 1998, n 210; VISTO il DPR n 390 del 19 ottobre 1998 e successive modifiche;

REGOLAMENTO PER L ADOZIONE E L APPROVAZIONE DEI PIANI ATTUATIVI COMUNALI. Ai sensi della L.R. 5/07 e successive integrazioni e modificazioni

REGIONE LAZIO DIPARTIMENTO ISTITUZIONALE E TERRITORIO DIREZIONE TURISMO AVVISO PUBBLICO

COMUNE DI ARCUGNANO Provincia di Vicenza

IL RESPONSABILE DELLA STRUTTURA

* al Comitato introdotto con delibera del Comitato Agevolazioni dell

La figura del RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS) IN AZIENDA quali prospettive di collaborazione

Organismo iscritto al n del Registro del Ministero della Giustizia

CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO

IL PROCEDIMENTO GIUDIZIALE SPECIFICO: IL CD. RITO FORNERO

LA TUTELA DEI SISTEMI DI CONFEZIONAMENTO E DEL PACKAGING ATTRAVERSO IL BREVETTO ED IL DESIGN

REGOLAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI DI SNAM. Il presente Regolamento, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 12

DETERMINAZIONE N DEL

REGOLAMENTO RELATIVO AL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO ISPETTIVO

Transcript:

CCIAA VERONA 9 Luglio 2014 LE CONSULENZE TECNICHE NELLE CAUSE PER CONTRAFFAZIONE DI BREVETTO FELTRINELLI & BROGI APTA CONSULENTI IN PROPRIETÀ INDUSTRIALE PATENT & EUROPEAN TRADEMARK ATTORNEYS 1

La Figura del Consulente Tecnico d Ufficio nel settore dei Brevetti Nel caso di liti con aspetti tecnicobrevettuali, i Giudici possono avere la necessità di rivolgersi ad un Consulente Tecnico d Ufficio (CTU), per capire meglio il problema. (ciò avviene normalmente anche in altri settori specialistici) 2

La Figura del Consulente Tecnico d Ufficio nel settore dei Brevetti Il Consulente Tecnico d Ufficio è nominato, con ordinanza, dal Giudice Istruttore o dal Collegio su richiesta delle Parti oppure d ufficio. 3

La Figura del Consulente Tecnico d Ufficio nel settore dei Brevetti Il Giudice generalmente si avvale di tecnici brevettuali (di provata esperienza), iscritti all Albo Italiano e/o all Albo Europeo dei mandatari brevetti. In certi Tribunali possono essere nominati anche dei Professori Universitari. 4

La Figura del Consulente Tecnico d Ufficio nel settore dei Brevetti La scelta del Consulente Tecnico d Ufficio nel settore dei brevetti è particolarmente delicata perché, in Italia, i Consulenti in brevetti appartengono ad un settore numericamente molto ristretto. 5

La Figura del Consulente Tecnico d Ufficio nel settore dei Brevetti Dalla scelta del CTU potrebbero nascere situazioni di incompatibilità (per es. una Parte è cliente attuale e continuativo del CTU). Le regole di base sono stabilite dall art. 51 c.p.c. (astensione del Giudice), richiamato per il CTU dall art. 63 c.p.c. 6

La Figura del Consulente Tecnico d Ufficio nel settore dei Brevetti Art. 63 c.p.c. (Obbligo di assumere l'incarico e ricusazione del consulente) Il consulente scelto tra gli iscritti in un albo ha l'obbligo di prestare il suo ufficio, tranne che il Giudice riconosca che ricorre un giusto motivo di astensione. Il consulente può essere ricusato dalle parti per i motivi indicati nell'articolo 51. Della ricusazione del consulente conosce (se ne occupa) il Giudice che l'ha nominato. 7

La Figura del Consulente Tecnico d Ufficio all estero In Europa (salvo la Spagna che adotta lo stesso sistema dell Italia) e negli Stati Uniti la figura del Consulente Tecnico d Ufficio nominato dal Giudice non esiste. Occasionalmente può essere nominato un esperto. Normalmente è il Giudice stesso che, sulla base dei documenti presentati dalle Parti, prende direttamente una decisione. 8

La consulenza tecnica all estero: Francia e Benelux Il 6 giugno 1947 fra Francia, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo venne istituita un organizzazione internazionale IIB=Institut International des Brevets che aveva fra i suoi scopi anche quello di fornire delle ricerche di anteriorità per valutare la validità dei brevetti nelle cause brevettuali in questi Paesi. Nel 1978 questa organizzazione è stata integrata nell'organizzazione Europea dei Brevetti. 9

La consulenza tecnica all estero, per esempio in Germania In Germania le cause di contraffazione sono decise direttamente dai Giudici (legali) dei Tribunali locali (Landgericht), mentre la validità dei brevetti azionati viene valutata da un unico Tribunale specializzato (Bundespatentgericht = Corte Federale dei Brevetti, istituita nel 1961) con sede a Monaco di Baviera. 10

La consulenza tecnica Germania e Europa In Germania i collegi giudicanti (Senat) del Bundespatentgericht sono formati da un insieme di giudici tecnici e giudici legali. Anche la futura Corte Unificata Europea (UPC) adotterà lo stesso sistema di un insieme di giudici tecnici e giudici legali, a differenza del Bundespatentgericht potrà occuparsi anche di contraffazione. 11

La consulenza tecnica in Europa La Corte Unificata Europea per i brevetti europei (UPC) Per la futura Corte Unificata Europea (UPC) per i brevetti europei i giudici tecnici dovranno essere laureati e avere provata esperienza in un settore della tecnologia. In pratica potranno essere selezionati fra gli iscritti agli Albi Professionali dei Mandatari nazionali e/o europei (EPI European Patent Institute). 12

La Consulenza Tecnica d Ufficio in Italia (Fase cautelare) Il Consulente Tecnico d Ufficio può assistere l Ufficiale Giudiziario per la descrizione e il sequestro ex Art. 130 CPI 13

Art. 130 (comma 1) CPI (Codice Proprietà Industriale) 1. La descrizione e il sequestro vengono seguiti a mezzo di Ufficiale Giudiziario, con l'assistenza, ove occorra, di uno o più periti ed anche con l'impiego di mezzi tecnici di accertamento, fotografici o di altra natura. 14

La Consulenza Tecnica d Ufficio in Italia (Fase cautelare) Il Consulente Tecnico d Ufficio può essere nominato anche per l Accertamento tecnico preventivo ex Art. 128 CPI 15

Art. 128 CPI (Consulenza tecnica preventiva) 1. Le istanze per l espletamento della consulenza tecnica preventiva prevista dall art. 969-bis del codice di procedura civile, si propongono al Presidente della sezione specializzata del Tribunale competente per il giudizio di merito, secondo le disposizioni del medesimo articolo, in quanto compatibili. 16

La Consulenza Tecnica d Ufficio il «quesito peritale» Esempio di quesito: Dica il CTU, esaminati gli atti e i documenti di causa, sentite le Parti e i loro Consulenti, effettuati gli opportuni accertamenti, se il brevetto... presenti alla data di deposito i requisiti di legge e, in subordine, quale modello di utilità. Si pronunci inoltre sull'eventuale interferenza del prodotto (o del procedimento) di causa con l'ambito di protezione del brevetto sopra citato. 17

La Consulenza Tecnica d Ufficio il «quesito peritale» effettuati gli opportuni accertamenti è un quesito di tipo «aperto», il CTU non è limitato all esame della documentazione fornita dalle Parti. Il CTU potrebbe conoscere per propria esperienza ulteriore documentazione non presentata dalle Parti, è indispensabile salvaguardare il principio del contradditorio. 18

Il «quesito peritale» requisiti di legge oppure anche valida brevettazione : si deve notare che la validità di un brevetto non è limitata alla valutazione della novità e dell attività inventiva (Artt. 46 e 48 CPI), ma esistono altri importanti motivi di nullità: Estensione del brevetto oltre il contenuto iniziale (Art. 76 c) CPI); Insufficienza di descrizione dell invenzione al fine di consentire a persona esperta di attuarla (Artt. 51 e 76 b) CPI); Applicabilità Industriale (Artt. 45 e 49 CPI) (per es. l invenzione riguarda un metodo chirurgico ); L invenzione riguarda un metodo, ma è protetta con un modello di utilità (Art. 82 CPI). 19

Il «quesito peritale» quale modello di utilità si deve notare che anche per i modelli di utilità valgono gli stessi requisiti di legge dei brevetti, in particolare la novità e l attività inventiva, tuttavia per l attività inventiva è richiesto un gradiente minore o diverso. 20

Il «quesito peritale» interferenza del prodotto (o del procedimento) Contraffazione letterale: il prodotto o procedimento in esame per presunta violazione riprende le caratteristiche tecniche della soluzione brevettata e/o ricade alla lettera nella formulazione della rivendicazione 1 (o di altre rivendicazioni indipendenti) del brevetto. 21

Il «quesito peritale» interferenza del prodotto (o del procedimento) Contraffazione per equivalenti: il prodotto o il procedimento in esame per presunta violazione è diverso, ma è tecnicamente equivalente, la realizzazione del prodotto o del procedimento costituisce una ovvia variante dell invenzione rivendicata. Test FWR, same Function, same Way, same Result (funzione, modo, risultato/ effetto). 22

Il contradditorio Il contraddittorio, cioè le deduzioni e le produzioni, si sviluppa attraverso 2 o 3 scambi di memorie tecniche contestuali. Per salvaguardare il principio del contradditorio, è opportuno (ormai quasi obbligatorio) che la produzione di documenti (per es. brevetti anteriori) avvenga solo con la prima memoria tecnica. 23

Relazione di CTU provvisoria Con la relazione provvisoria il CTU formula un progetto di risposta che le parti possono criticare, senza tuttavia ampliare il materiale cognitivo su cui si basa (cioè senza produrre altri documenti). Art. 195 c.p.c.: «la relazione deve essere trasmessa dal consulente alle parti costituite nel termine stabilito dal Giudice con ordinanza resa all udienza di cui all articolo 193 (udienza di conferimento dell incarico).» 24

Relazione di CTU provvisoria «Con la medesima ordinanza il Giudice fissa il termine entro il quale le Parti devono trasmettere al consulente le proprie osservazioni sulla relazione e il termine, anteriore alla successiva udienza, entro il quale il Consulente deve depositare in cancelleria la relazione, le osservazioni delle parti e una sintetica valutazione sulle stesse.» 25

Relazione di CTU provvisoria/definitiva la relazione provvisoria è considerata utile, perché indirizza in una sede definita una parte delle critiche, permette al CTU di esprimersi su di esse e confutarle o accettarle. È molto raro che le critiche siano accolte, e difficilmente il CTU modifica la sua relazione. A volte il Giudice, anche dopo la relazione di CTU definitiva, richiama il CTU per ulteriori chiarimenti. 26

LE CONSULENZE TECNICHE NELLE CAUSE PER CONTRAFFAZIONE DI BREVETTO Fine Grazie per l attenzione. Per informazioni : Ing. Riccardo Fuochi E-mail: fuochi@aptalaw.com 27