Università degli Studi di Torino Facoltà di Scienze Politiche Sede di Biella Psicologia dello sviluppo ANNOTAZIONI INTRODUTTIVE 1 Il percorso didattico (obiettivi) 1) apprendere il lessico della psicologia necessario per leggere ricerche e studi in tema di psicologia dello sviluppo; 2) apprendere le principali teorie psicologiche necessarie per interpretare e dare significato a fenomeni verosimilmente ricorrenti e/o significativi della pratica professionale; 3) approfondire, quale orientamento utile a comprendere/intervenire pragmaticamente sui fenomeni, l'ottica sistemico-relazionale; 4) consentire la sperimentazione di alcune metodologie e tecniche di intervento relativamente ai contesti della consultazione e dello sviluppo di comunità. 2 1
Il percorso didattico (contenuti per i frequentanti) Cenni sulla storia della psicologia e della psicologia dello sviluppo Il pensiero di alcuni capi-scuola e il loro contributo alla psicologia dello sviluppo: - Freud e la psicoanalisi - Piaget e le fasi dello sviluppo cognitivo - Bowlby e la teoria dell attaccamento Altri contributi e concetti (Spitz e l assenza di cure materne, Winnicott e l oggetto transizionale, Lewin e lo SPLM, ecc.) Il concetto di ciclo vitale e le fasi di sviluppo del sistema familiare (nascita figli, adolescenza, individuazione e svincolo, ecc.) Testimonianze in merito a esperienze significative su minori e adolescenti TGS e pragmatica della comunicazione umana Approccio sistemico-relazionale: mappatura e interventi nei sistemi familiari Eventuali approfondimenti operativi (ipotesi: la definizione degli obiettivi in consultazione e il metamodello linguistico, i progetti giovani e le azioni in tema di prevenzione del disagio giovanile) 3 Testi di studio Al momento possono essere segnalati i seguenti testi di riferimento generale: Berti A. E., Bombi A.S., Psicologia dello sviluppo: storia, teorie, metodi, Bologna, il Mulino, 2001. Oliverio Ferraris A., Bellacicco D., Costabile A., Sasso S., Introduzione alla psicologia dello sviluppo, Bari, Laterza, 1997. Watzlawick P., et al. - "Pragmatica della comunicazione umana" - Astrolabio, Roma, 1971. Hendry L. B., Kloep M. Lo sviluppo nel ciclo di vita Il Mulino, Bologna, 2002. 4 2
L età evolutiva e le fasi dello sviluppo Fase - periodo e sottofasi Periodo prenatale (dal concepimento alla nascita) Infanzia (dalla nascita ai 2 anni) o Prima infanzia Fanciullezza Prima fanciullezza (2-6 anni) o seconda infanzia Media fanciullezza (6-11 anni) o terza infanzia Preadolescenza (11-13 anni) Adolescenza (14-18 anni) Definizioni Embrione (prime 8 settimane) Feto (fino alla nascita) Neonato (primo mese), Infante (primo anno), Bambino Bambini o fanciulli Ragazzo, preadolescente Ragazzo, adolescente; giovane (18-20 anni) 5 Partiamo da alcune domande Che tipo di domande ci poniamo? 6 3
Le tipologie di domande di interesse per la psicologia dello sviluppo TIPOLOGIA DI DOMANDE Cambiamento Differenze Cause motivi Filosofico 7 Le tipologie di domande di interesse per la psicologia dello sviluppo TIPOLOGIA DI DOMANDE Cambiamento Differenze Cause - motivi Filosofico Come si cambia col procedere dell età (abilità, funzione, caratteristica)? Quali aspetti dello sviluppo si presentano in sequenze universali e quali con varietà di percorsi? Quali differenze tra individui e categorie di individui? (intelligenza, aggressività, socievolezza, ecc.) Da cosa dipendono le varie differenze? Esempi Qual è la natura umana? (apprendimento o istinto, esperienzaempirismo o innatismo) 8 4
Tipologie di domande e risposte, assunti e ricadute concrete 1/4 Tipologia di domande - cambiamento Come si cambia col procedere dell età (abilità, funzione, caratteristica)? Quali aspetti dello sviluppo si presentano in sequenze universali e quali con varietà di percorsi? Tipologia di risposte Assunti - impliciti Importanza o ricaduta concreta per educatori??? 9 Tipologie di domande e risposte, assunti e ricadute concrete 1/4 Tipologia di domande - cambiamento Come si cambia col procedere dell età (abilità, funzione, caratteristica)? Quali aspetti dello sviluppo si presentano in sequenze universali e quali con varietà di percorsi? Tipologia di risposte Assunti - impliciti Importanza o ricaduta concreta per educatori Sequenze di sviluppo di soggetti tipici Esistono delle sequenze di sviluppo tipiche Verificare la normalità, ecc. 10 5
Tipologie di domande e risposte, assunti e ricadute concrete 2/4 Tipologia di domande - differenze Quali differenze tra individui e categorie di individui? (intelligenza, aggressività, socievolezza, ecc.) Tipologia di risposte Assunti - impliciti Importanza o ricaduta concreta per educatori??? 11 Tipologie di domande e risposte, assunti e ricadute concrete 2/4 Tipologia di domande - differenze Quali differenze tra individui e categorie di individui? (intelligenza, aggressività, socievolezza, ecc.) Tipologia di risposte Assunti - impliciti Importanza o ricaduta concreta per educatori Soprattutto le differenziazioni di genere, per età, cultura, ecc. Esistono differenze e sono misurabili-evidenziabili Formulare richieste adeguate, proposte consone, ecc., verificare la normalità 12 6
Tipologie di domande e risposte, assunti e ricadute concrete 3/4 Tipologia di domande - cause, motivi Da cosa dipendono le varie differenze? Esempi Tipologia di risposte Assunti - impliciti Importanza o ricaduta concreta per educatori Spiegazioni che suggeriscono interventi per il cambiamento Vi possono essere più spiegazioni, si può intervenire in vario modo Formulare interventi adeguati, promuovere il cambiamento, ecc. 13 Tipologie di domande e risposte, assunti e ricadute concrete 4/4 Tipologia di domande - filosofico Qual è la natura umana? (apprendimento o istinto, esperienzaempirismo o innatismo) Tipologia di risposte Assunti - impliciti Importanza o ricaduta concreta per educatori Di tipo filosofico in genere dicotomiche, ecc. Valori e posizioni ideologiche, ecc. Esplicitare valori, prevenire degenerazioni, liberare la controversia empirismo/innatismo da connotati ideologicipreconcetti 14 7
Il sentimento della fanciullezza (nel tempo) Medioevo: non c è alcun sentimento della fanciullezza (bambino è un adulto in miniatura) Quattrocento: nasce la concezione del fanciullo con esigenze sue proprie (istituti per la formazione del clero, via via aperti a strati più vasti della popolazione). Posizione moralista ( macchiato dal peccato originale ma non cattivo, inconsapevole del male). Fra il 600 e il 700 Locke (empirismo: bambino come tabula rasa), associazione, ripetizione, imitazione, ricompensa. Rousseau, la natura umana è fondamentalmente buona con un piano di crescita interno che le influenze ambientali dovrebbero assecondare. Nel mondo occidentale solo con il diffondersi della scuola di massa e le leggi di tutela dei bambini (ultimi 150 anni di storia) la fanciullezza viene considerata una fase distinta della vita L adolescenza distinta con il diffondersi del servizio militare (nell 800) come periodo intermedio fra scuola e lavoro. 15 Prima della nascita della psicologia erano trattati temi di interesse psicologico? Chi, quali categorie di personestudiosi se ne erano occupate? Come? Quale il valore aggiunto della psicologia? 16 8
Cenni sulla nascita della psicologia 1/4 Padre fondatore della psicologia Wilhelm Wundt (1832-1920) Da Wikipedia Viene ricordato principalmente per la fondazione del primo laboratorio di psicologia sperimentale (a Lipsia, nel 1879), ma anche per l'immensa produzione scritta; si stima infatti che egli abbia scritto o rivisto in media 2,2 pagine al giorno tra il 1853 ed il 1920. 17 Cenni sulla nascita della psicologia 1/4 Psicologia affonda le sue origini nella filosofia e nella fisiologia. Prima di Wundt I filosofi avevano già investigato problemi classici (percezione, conoscenza, la natura delle emozioni, ecc.) I fisiologi (Fechner, Helmoltz, ecc.) avevano già studiato il funzionamento del SNC e degli organi di senso. Filosofia = approccio speculativo (riflessione) Psicologia = approccio scientifico-empirico (verifica le proprie ipotesi e teorie confrontandole con i dati raccolti attraverso osservazioni sistematiche, interviste, esperimenti). 18 9
Cenni sulla nascita della psicologia 2/4 Wundt definisce lo studio di fenomeni quali: sensazione, percezione, tempi di reazione, connessione fra idee e sentimenti, costituisce un campo di ricerca a sé stante la Psicologia: studio sperimentale dell esperienza cosciente. A fine 800 la psicologia si distacca dalla filosofia. Lipsia (1879) primo laboratorio di psicologia sperimentale. Psicologia disciplina giovane (laurea in psicologia in Italia a partire dalla fine degli anni 70) 19 Cenni sulla nascita della psicologia 3/4 Psicologia sperimentale di Wundt (orientamento strutturalista) Mutua epistemologicamente (fondamenti della disciplina scientifica) dalla chimica (elementarismo), scompone il fenomeno da studiare (un certo stato mentale) nei suoi elementi costitutivi e studia le leggi; adotta il metodo introspettivo (si sottoponevano diversi stimoli o problemi ai soggetti, e gli si chiedeva di descrivere le loro reazioni mentali), si studia cosa e come accade nella coscienza; si interessa ai soggetti adulti; psicologia sperimentale. 20 10
Cenni sulla nascita della psicologia 4/4 Psicologia statunitense (orientamento funzionalista) Mentre lo strutturalismo dominava la psicologia europea, quasi contemporaneamente negli USA ( William James, Stanley Hall, Binet.), richiamandosi ispirandosi alla teoria di Darwin, si propone un modo di pensare alternativo (orientamento funzionalista) a quale scopo (ciò che accade nella coscienza) accade? Quale ruolo adattivo gioca la coscienza? Importante studiare il bambino (come procede l adattamento all ambiente) Studio dei bambini In sintesi: Due comunità di psicologi (in Europa e in USA) distinte (riguardo ai metodi, alle teorie, all oggetto di studio,.) 21 La nascita della psicologia dello sviluppo 1/9 Teoria dell evoluzione di Darwin Teoria biogenetica (ontogenesi riassume filogenesi) Scolarizzazione di massa Interesse per il bambino Psicologia dello sviluppo 22 11
La nascita della psicologia dello sviluppo 1/9 Teoria dell evoluzione di Darwin? Interesse per il bambino Psicologia dello sviluppo Scolarizzazione di massa? 23 La nascita della psicologia dello sviluppo 2/9 La Teoria dell evoluzione- selezione naturale Darwin (1809-1882) Da una prospettiva creazionistica ad una prospettiva evoluzionistica 24 12
La nascita della psicologia dello sviluppo 2/9 La Teoria dell evoluzione- selezione naturale Darwin (1809-1882) Prima di Darwin: ciascuna specie animale diversa dalle altre e rimasta immutata dalla sua creazione Con Darwin, seconda metà 800 (già Lamark inizio 800): origine comune delle diverse specie (modificazioni di forme di vita più semplici) Evoluzione: Lotta per la sopravvivenza La sopravvivenza non è casuale Eredità dei caratteri favorevoli e cambiamento popolazione Da una prospettiva creazionistica ad una prospettiva evoluzionistica 25 La nascita della psicologia dello sviluppo 3/9 Implicazioni assunti propri di una prospettiva evoluzionistica Anche uomo deriva da evoluzione di antenati comuni; Corpo e mente (emozioni, intelligenza, memoria, istinti, ecc.) evolvono insieme; Organi fisici e organi mentali derivano dalle stesse leggi evolutive; Fra animali e uomo solo differenze di grado (gradi diversi delle stesse facoltà mentali) e non di specie, c è quindi continuità. 26 13
La nascita della psicologia dello sviluppo 4/9 Le espressioni delle emozioni nelle due prospettive Creazionistica Evoluzionistica Espressioni solo esteriore cambiamenti esterniinterni Origini volontà divina una condizione evolutiva Funzioni esprimere sentimenti adattiva (ambiente e comunicazione) insieme a sporadici residui evolutivi somiglianze uomo-anim. volontà divina evoluzionismo 27 La nascita della psicologia dello sviluppo 5/9 1. Concezione dell uomo L influenza di Darwin 2. A livello della teoria dell evoluzione in generale ed in particolare dell importanza delle differenze individuali (psicometria) della continuità biologica tra l uomo e gli animali per quanto concerne sia le caratteristiche fisiche che mentali (psicologia comparata); 3. A livello degli specifici contributi-contenuti (teoria delle espressione delle emozioni); 4.Metodologica (osservazione diretta di bambini e animali, questionari, comparazione, metodo biografico e dei diari), sviluppata in particolare nello studio delle origini e cause delle emozioni; In sintesi le Tesi evoluzionistiche hanno stimolato lo studio dei bambini 28 14
La nascita della psicologia dello sviluppo 6/9 La teoria della ricapitolazione in embriologia e psicologia Dall embriologia (Ernst Haeckel), l ontogenesi (sviluppo dell individuo) sintetizza la filogenesi (evoluzione della specie) L idea che diversi istinti compaiono secondo un ordine che riproduce quello della scala evoluzionistica Esiste un unica e universale sequenza di sviluppo rispetto alla quale individui possono collocarsi in vario modo (ritardo, anticipo, fissazione, ecc.) 29 La nascita della psicologia dello sviluppo 7/9 Scolarizzazione di massa,i problemi correlati e primi studi osservativi sul bambino 1882, (solo alcuni anni dopo il laboratorio di Lipsia), Preyer (embriologofisiologo) pubblica la mente del bambino, attraverso lo studio del comportamento spontaneo del figlio (sviluppo del Sé, pensiero e linguaggio, ecc.) Tra la fine dell 800 e gli inizi del 900 Hall Clark University; questionari (rozzi) antesignani dei test di sviluppo e profitto, pone le basi dell approccio normativo Arnold Gesell (sviluppo motorio, sociale, linguaggio, ecc.) 30 15
La nascita della psicologia dello sviluppo 8/9 L approccio psicometrico (studio e quantificazione delle differenze psicologiche) 1. L approccio molecolare di Francis Galton: convinto dell ereditarietà dell intelligenza (genealogia di personaggi illustri) e della necessità di misurarla per realizzare il suo (molto particolare ) programma di eugenetica mette a punto i primi reattivi-test di intelligenza; Le caratteristiche individuali si distribuiscono secondo la Curva normale o di Gauss; Introduce il concetto di coefficiente di correlazione 2. L approccio molare di Binet e Simon: Al fine di istituire classi speciali, studio-misurazione superiori (prove simili a quelle dei contesti di vita); Introducono il concetto di età mentale diretta delle funzioni 31 La curva normale ( campana di Gauss) 32 16
La nascita della psicologia dello sviluppo 9/9 Limiti del concetto di età mentale; La misura dell intelligenza Il concetto di Q.I. (introdotto nello Stanford-Binet), come Età Cronologica/Età mentale X 100; La curva normale: 66% tra 85-115; Attualmente 100=Media; deviazione standard=15; Q.S. per i bambini più piccoli (prove diverse abilità: comportamento motorio,linguaggio,imitazione, ecc.) 33 Il comportamentismo 1/5 La nascita del comportamentismo Dallo studio della coscienza (contenuti, emozioni, vissuti, ecc.) con metodi introspettivi, allo studio di solo ciò che è osservabile (il comportamento) con metodi oggettivi (misurazioni dirette di fenomeni osservabili) Watson e il comportamentismo (articolo del 1913): associazionista (i fenomeni psichici complessi sono spiegabili come somma di fenomeni semplici), si studiano i componenti elementari del comportamento (contrazioni muscolari, secrezioni ghiandolari, ecc.) ambientalista (contrapposto all innatismo), comportamenti complessi adulti possono essere ricondotti ad una catena di apprendimenti successivi Lo studio del bambino fu importante per Watson in quanto evidenzia l inizio della catena di condizionamenti che portano all assunzione di comportamenti complessi (il caso di Albert 11 mesi!!!!) 34 17
Psicologia wundtiana / Comportamentismo WUNDT WATSON Oggetto di studio Metodo Posizioni epistemol. Coscienza e attività mentali (analisi sensazioni e flusso pensieri in corrispondenza stimoli) Metodo introspettivo Approccio elementarista Comportamento o sue componenti elementari (secrezioni ghiandolari, contrazioni muscolari, alterazioni neurofisiologiche) Metodo misurazione oggettiva Approccio (iper) elementarista Ambientalista o apprendimento 35 Ivan Pavlov e il condizionamento classico 36 18
Ivan Pavlov ed il condizionamento classico Casualmente scopre il condizionamento classico Mangiando del cibo si produce una salivazione (riflesso incondizionato a seguito di stimolo incondizionato) Alla vista del cibo o sentendo i passi dello sperimentatore si produce salivazione (riflesso condizionato a seguito di stimolo condizionato). 37 Ivan Pavlov ed il condizionamento classico Lo stimolo incondizionato (cibo) deve seguire o precedere quello condizionato (vista del boccone, passi)? In che modo ciò deve accadere? Una volta condizionati lo si rimane per sempre? 38 19
Il comportamentismo 2/5 Ivan Pavlov ed il condizionamento classico Casualmente scopre la produzione di un riflesso quale quello della salivazione, che normalmente si produce mangiando del cibo (riflesso incondizionato a seguito di stimolo incondizionato) anche in coincidenza (riflesso condizionato) della vista del boccone e del rumore dei passi dello sperimentatore (stimolo condizionato) Essenziale che lo stimolo condizionato preceda di poco lo stimolo incondizionato (procedura di associazione) ciò si ripeta un certo numero di volte Studi successivi sul condizionamento classico studiano i fenomeni: Estinzione Recuperi successivi più rapidi (memoria) Generalizzazione (stimoli simili a quello condizionato) 39 Il comportamentismo 3/5 Skinner (1904-1990) ed il condizionamento operante Come si modificano i comportamenti che un organismo effettua spontaneamente, non in risposta ad uno stimolo Un comportamento dipende dalle conseguenze (rinforzi) che esso provoca Rinforzi positivi (premi) e rinforzi negativi (punizioni) Estinzione quando smettono i rinforzi 40 20
Apprendimento un cambiamento nel comportamento (per i primi comportamentisti: esclusivamente ) o nelle strutture mentali per effetto dell esperienza 41 I neonati sono da subito recettivi al condizionamento classico e operante: Risposta condizionata deve avere valore adattivo (legata alla nutrizione) ad esempio: accarezzamento della fronte provoca suzione come riflesso condizionato in neonati di soli due ore di vita; aumento della frequenza del riflesso di rooting (condizionamento operante) dopo mezz ora di vita. 42 21
Il comportamentismo 4/5 Il comportamentismo di Dollard, Miller e Sears (anni 40-60) e la complessità delle relazioni sociali. Si tiene conto del fattore apprendimento sociale e si studia il comportamento aggressivo, i comportamenti di dipendenza dai genitori, ecc. Metodologia: dati di tipo naturalistico (osservazioni dirette, interviste, ecc.) Ruolo dell imitazione, comportamento infantile che si consolida se seguita dal rinforzo (si rimane nei termini di un condizionamento operante). 43 Il comportamentismo 5/5 Con Bandura (inizi anni 60) si parla di apprendimento osservativo e successivamente di teoria sociocognitiva imitazione come meccanismo autonomo di apprendimento (nuovo comportamento anche solo osservando un modello con attenzione, rappresentazione e memoria; senza mettere in atto subito comportamento osservato, senza ricevere rinforzo, senza che modello riceva rinforzo), si ricorre a concetti di motivazione intrinseca (il soggetto si sente orgoglioso di ciò che fa) o estrinseca ( rinforzi esterni e rinforzi vicari al modello). Importanza studi su condotta aggressiva (esperimenti sull acquisizione di condotte aggressive per esposizione al modello adulto). Meccanismi alla base della pubblicità. 44 22