ha notizia che un progetto analogo o pressoché uguale si ritiene opportuno che venga fatta questa segnalazione ai soli fini della trasparenza.



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Transcript:

INDICE 1.0 Premessa progetto già presentato 2.0 Composizione della pratica di prevenzione incendi 3.0 Accesso da parte dei mezzi dei Vigili del Fuoco 4.0 Caratteristiche costruttive classificazione ai fini antincendio calcolo carichi di incendio 5.0 Ascensore 6.0 Compartimenti 7.0 Accessi 8.0 Pavimenti deflusso degli oli 9.0 Ventilazione naturale 10.0 Misure per lo sfollamento: numero di persone, larghezza via d uscita, larghezza porte di emergenza, lunghezza massima delle vie d uscita 11.0 Impianti elettrici 12.0 Impianti rivelazione fumi 13.0 Impianti idrici antincendio 14.0 Estintori portatili e carrellabili 15.0 Segnaletica di sicurezza 16.0 Esercizio e manutenzione 17.0 Ulteriori adempimenti certificazioni 18.0 Riferimenti normativi 2

1.0 Premessa progetto già presentato Si tratta di una relazione relativa al nuovo insediamento produttvo della ALSTOM nel comune di Sesto San Giovanni. Come già è stato evidenziato nel corso di un colloquio con un tecnico dell ufficio di prevenzione incendi il sottoscritto progettista incaricato dalla Committenza, ha notizia, pur essendo sprovvisto di documentazione a supporto, che un progetto analogo o pressoché uguale è stato già presentato al Comando dei VVF di Milano. Il presente polo produttivo è analogo a quello presentato da altri professionisti e visto la peculiarità, pur avendo studiato nel suo complesso il progetto e i relativi rischi a fronte delle nuove disposizioni di legge, si ritiene opportuno che venga fatta questa segnalazione ai soli fini della trasparenza. Il sottoscritto relatore non ha avuto e non ha accesso ad alcuna documentazione precedentemente presentata al Comando. 2.0 Descrizione dell insediamento produttivo e attività presenti attività svolte La presente relazione è un compendio al progetto grafico allegato, che ha lo scopo di descrivere il nuovo insediamento rilevando tutte le caratteristiche dei materiali, delle strutture, delle destinazioni che nel progetto grafico non possono essere rese in maniera soddisfacente, nonché di illustrare le scelte progettuali che derivano dal corpus normativo in materia di prevenzione incendi. In particolare nella redazione del progetto si tiene conto delle disposizioni in materia di prevenzione incendi per le attività presenti. Sempre per la massima trasparenza si allega la descrizione dei flussi produttivi della ASLTOM che descriva compiutamente il processo industriale. ALL.01 Dal punto di vista di prevenzione incendi, non ci sono particolari aspetti critici se non quelli indicati nel prospetto PIN. La quantità di carta e la presenza di olii con punti di oli lubrificanti con punto di infiammabilità superiore a 125 C, idoneamente stoccati in vasche i nterrate, sono gli unici punti critici del progetto. Si allegano sempre per completezza, tutte le schede tecniche dei materiali che sono all interno del sito produttivo. ALL.02 3

La descrizione sintetica dell immobile è la seguente: Occupa un area totale di circa 19.000,00 mq, recintata, con 2 accessi carrai di cui uno principale quello per la prevenzione incendi. All interno vi sono: A) edificio produttivo (h sottotrave 12,50 m) di superficie lorda pari a circa 5543,20 mq (comprensivo di reparto cementazione-incollaggio e reparto manutenzione; B) palazzina uffici (su 2 piani) - accostati al magazzino lungo il lato sud-est - di superficie lorda totale pari a circa 2176 mq (comprensivi di sale di rappresentanza, uffici, mensa, infermeria, bagni e spogliatoi); C) sala prove di superficie pari a circa 2446,46 mq (h sottotrave 36,00 m); D) area container rifiuti/vasca di accumulo di 164,30 mq; E) Locali F) cabina di ricezione G) centrali termiche (351 kw e 450 kw) - parcheggi al piano stradale su spazio libero distribuiti sul lato nord-ovest (di fronte a magazzino produttivo), sul lato sud-est (di fronte a uffici e tra uffici e magazzino impianti tecnologici); aree verdi. La principale attività svolta all interno del sito produttivo è la costruzione, l assemblamento e la prova di isolamento degli isolatori per reti ad alta e altissima tensione. La prova di isolamento necessita di un edificio in struttura metallica che rimanga a vista isolata all interno e non all esterno. Lo strato di isolamento è interno ed è costituito da un pannello sandwich costituito da lamiera 10/10, lana di roccia da 60 mm e lamiera gregata esterna da 20/10 o equivalente. Il progetto degli impianti e la rete per la protezione dalle scariche atmosferiche sarà realizzato nel rispetto delle norme vigenti, degli standard di sicurezza della società ALSTOM. 2.0 Composizione della pratica di prevenzione incendi La presente relazione è composta da due diverse tipologie: - Modulo PIN completo di bollettino di pagamento - 1 relazione tecnica complessiva con 2 allegati: descrizione ciclo produttivo e schede tecniche di sicurezza dei prodotti stoccati 4

- 3 elaborati grafici - 2 relazioni tecniche secondo D.M. 12.04.1996 per le due centrali termiche alimentate a gas metano 3.0 Accesso da parte dei mezzi dei Vigili del Fuoco L'accesso è garantito tramite il cancello principale la cui larghezza è superiore a 4,50 m. Il sito ha due accessi indipendenti. Larghezza 15,00 > 4,50 m VERIFICATA; altezza libera: non ci sono vincoli; VERIFICATA; pendenza = 00% VERIFICATA; Resistenza al carico: tutti gli accessi sono su terrapieno quindi non ci sono vincoli. VERIFICATA; La zona circostante ha prevalentemente destinazione residenziale commerciale. L attività non presenta particolari rischi. 4.0 Caratteristiche costruttive classificazione ai fini antincendio calcolo carichi di incendio Il complesso è costituito da due tipologie costruttive. La prima in cemento armato per la zona uffici e per il sito produttivo, e la seconda con struttura metallica per la sala prove. I due edifici sono adiacenti l uno all altro come indicato nel disegno. I carichi di incendio presenti all interno degli stabili sono i seguenti e si basano sulle dichiarazioni dei responsabili aziendali. In particolare si deve considererare che le vache sono di tipo interrato e la bocca di apertura verso il pavimento ha una dimensione di qualche metro quindi è un punto limitato di potenziale pericolo. A) MAGAZZINO PRODUTTIVO 1) nel magazzino carta (zona magazzini in ingresso, sotto carroponte da 3tons) possono giacere rotoli di carta (densità apparente 0.7 Kg/dm3) fino a 60 tons 2) resina epoxy DER331 circa 5 tons (zona magazzini in ingresso) 3) indurente circa Meth E circa 3 tons (zona magazzini in ingresso) 4) bisfenolo Bisphenol A circa 2 tons (zona magazzini in ingresso) Il carico di incendio nel rispetto del decreto del marzo 2007 è quindi pari a: qfd= 162 MJ/mq. 5

Considerando 60.000,00 kg di materiale: cartone La classe di rischio II. I fattori di protezione dovuti alla presenza di un impianto di allarme e rivelazione fumi, squadra di emergenza e gli altri fattori quali impianto sprinkler nella zona di stoccaggio della materia prima. Si ottiene una classe di riferimento di prestazione pari a III mantenimento dei requisiti di resistenza al fuoco per un periodo congruo con la gestione dell emergenza e una classe minima di livello II mantenimento dei requisiti di resistenza al fuoco per un periodo sufficiente all evacuazione degli occupanti in luogo sicuro all eterno della costruzione. Si è calcolato per un livello pari a Classe 60 ai fini cautelativi pur in assenza di un piano interrato con il carico non è superiore a 200 MJ/mq. Si realizzerà comunque una struttura di Classe 120 per maggiore sicurezza. B) UFFICI Non sono presenti attività. Sulla copertura sono realizzate due centrali termiche in idonei contaniers appoggiati in copertura. Solo i vani scala e le parti in adiacenza con il magazzino produzione sono realizzati con grado di compartimentazione REI 120 per coerenza con quanto sopra indicato. I vani scala sono collegati alla palazzina uffici con un filtri a prova di fumo. La restante parte dell edificio è R120 sempre per coerenza. C) SALA PROVE 1) nella Sala Prove UHV - vasca grande AA; vasca metallica contenente circa 22.000 litri di olio sintetico T3788 2) nella Sala Prove UHV vasca piccola BB; vasca metallica contenente circa 8.500 + 8500 litri di olio sintetico T3788 3) nella Sala Prove UHV tre/due tasformatori T1, T2, T3 elevatori in cascata (da 500KV ognuno) contente circa 10.000 litri di olio ognuno di olio MINERALE dielettrico, tipo 360G 4) vasca metallica LL contenente circa 3.000 litri di olio sintetico T3788 Si osserva che che sono olii sintetici quindi senza pericolosità dal punto di vista antincendio. Non si prescrive quindi alcuna classe per tale edificio: Classe 0. L edificio sarà dotato di aperture di aerazione al fine di garantire, in caso di emergenza, l idoneo ricambio d aria. 6

APERTO 1) all'aperto, nei quattro silos (sotto tettoia e in vasca di contenimento), ci sono 100.000 litri di olio T3788 vedi sala prove. CENTRALI TERMICHE Sulla copertura della palazzina uffici saranno installati due box/ centrali termiche da 351kW e 450 Kw. Si rispetterà come da allegate relazione quanto richiesto dal Dm 12.04.1996 per le centrali termiche alimentate a gas metano di potenzialità superiore a 35 kw. 5.0 Ascensore E presente un vano elevatore che collega i due piani della palazzina uffici. L ascensore collega il piano terra con il primo piano. Le specifiche dell ascensore sono le seguenti: - il vano corsa è ubicato nella tromba delle scale a servizio del fabbricato; il vano corsa è isolato dagli altri ambienti dell edificio e dal locale macchinario a mezzo di strutture (muri e/o solai) tagliafuoco aventi una resistenza al fuoco di REI 60; -il vano corsa è aerato, nella parte alta, direttamente all aria libera mediante una o più aperture di ventilazione di superficie complessiva di circa il 5% dell area della sezione del vano corsa, ma non inferiore a 0,2 mq. Tale ventilazione può essere ammessa anche mediante camini che attraversano il locale macchinario, Le aperture debbono essere, almeno in parte, prive d infissi per garantire in ogni circostanza la dovuta ventilazione; -nel vano corsa non possono essere disposte canne fumarie, condutture o tubazioni che non appartengano all impianto. Le canne fumarie adiacenti al vano corsa od al locale macchinario debbono essere isolate termicamente da questi; - il macchinario è posto in apposito locale in alto, sopra o lateralmente al vano corsa ed essere isolato dagli altri ambienti dell edificio come il vano corsa ; - il locale macchinario è aerato direttamente all esterno con una superficie pari a circa il 5% della superficie del pavimento, con un minimo di 0,1 mq; tali aperture debbono essere, almeno in parte, prive d infisso per garantire in ogni circostanza la dovuta ventilazione; - la porta di accesso al locale macchinario deve essere incombustibile; - le porte di accesso al vano corsa hanno una certa resistenza al fuoco ed essere, preferibilmente, a doppia parete metallica con interposizione di materiali coibenti incombustibili. Esse debbono essere costruite in modo da assicurare una sufficiente tenuta del fumo (gioco fra le parti mobili 7

inferiore a circa 5 mm - percorso del fumo attraverso i giochi della porta non inferiore a 3 volte il gioco stesso - eventuali guarnizioni incombustibili). Può essere ammessa nella porta una specchiatura della superficie massima di 0,10 m2 a condizione che sia eseguita con doppio vetro retinato o di sicurezza, rispondente alle norme di cui agli articoli 14 e 15 del D.P.R. 29.5.1963, n. 1497; - Nessuna comunicazione è ammessa tra il vano corsa ed altri locali; - la cabina dell ascensore o del montacarichi deve essere realizzata preferibilmente completamente in materiale incombustibile. Possono essere ammessi, in quantità limitata, materiali combustibili di tipo autoestinguente; 6.0 Compartimenti I compartimenti sono quelli relativi all edificio produttivo, l unico classificato e al vani scala di accesso agli uffici nel rispetto del progetto architettonico. L accesso agli uffici è realizzato con un filtro a prova di fumo sia al piano terra sia al primo piano. La compartimentazione è pari a REI 120. Poiché gli edifici: produttivo e uffici sono pressoché adiacenti si realizzerà una compartimentazione REI 120 su tutta la parete in aderenza / adiacenza all edificio uffici con una estensione di 10 metri oltre alle zone di vicinanza. 7.0 Accessi Come già espresso si ha l accesso ad ogni edificio del complesso con la possibilità ai mezzi antincendio di accostare agli edifici. 8.0 Pavimenti deflusso degli oli I serbatoi di oli saranno a doppia camera. NON sono previsti versamenti poichè non avviene alcuna movimentazione degli olii nel ciclo produttivo. I pezzi da collaudare vengono immersi all interno delle vasche interrate realizzate con doppia camera. 9.0 Ventilazione naturale Si procede alla verifica della ventilazione complessiva dell edificio produttivo. Sup aerante / superficie lorda = (622,76+18,30+45,49) = 686,55/ 5.543,20 = 12,38% superiore al 10% CONFERMATO 8

Le aperture di ventilazione sono distribuite in modo uniforme. Le apertura sulla copertura sono realizzate con evacuatori di fumo e calore comandati dall impianto di rivelazione e allarme incendi. L edificio uffici avendo già rispettato i rapporti aeroilluminanti per il parere igienico sanitario risponde alle normative di riferimento anche per la prevenzione incendi. 10.0 Misure per lo sfollamento: numero di persone, larghezza via d uscita, larghezza porte di emergenza, lunghezza massima delle vie d uscita Si procede alla verifica puntuale di ogni singolo edificio considerando il numero di persone presenti il livello di rischio. Uffici: PRIMO PIANO e PIANO TERRA 55 persone / postazioni. Sono presenti anche varie sale riunioni: per un numero pari a 30. Si considera un coefficiente pari al 100% con un numero di persone complessive pari a 85. Le porte di uscita sono 2 di dimensioni pari a 120 cm. Totale moduli primo piano: 4 Nel rispetto del D.M. 10.03.98 si può confermare che il deflusso è pari a 4 x 50 = 200 persone > 85 persone VERIFICATO. Per quanto riguarda le scale, n 2, la singola larghezza è pari a: 150 cm. Si ha quindi anche in questo caso la conferma dei limiti di norma. 2 x 150 cm = 300 cm = 4 moduli. 50 x 4 = 200 persone massimo deflusso disponibile: persone massime presenti 85. VERIFICATO. PIANO TERRA Lo schema del piano terra è analogo del primo piano. Sono presenti 2 porte di larghezza pari a 120 cm: 2 moduli. Totale moduli piano terra: 4 Anche in questo caso si ha una coferma piena poiché al piano terra, non sono state ipotizzati posti di lavoro ma solo servizi. La lunghezza massima di sfollamento è pari a 42,38 metri quindi inferiore a 45 metri. CONFERMATO 9

Si deve inoltre considerare che sono sempre disponibili 2 uscite di emergenza da qualsiasi posto sia del piano terra che del primo piano. L edificio è dotato di impianto di allarme e rivelazione fumi. Zona produttiva: n 10 persone L edificio si sviluppa solo al piano terra. Sono presenti n 9 porte di larghezza pari a 120 cm distribuiti lungo il perimetro dell edificio. La porta in aderenza all edificio uffici non viene presa in considerazione in questo calcolo ai fini cautelativi. La verifica delle uscite è CONFERMATA. Circa la lunghezza massima la distanza è inferiore a 40 metri quindi si è al di sotto dei limiti di norma. Zona prove Non viene eseguita la verifica poiché non c è permanenza fissa di persone. Sono presenti n 4 porte di larghezza pari a 120 cm quindi si ha la conferma dei vincoli normativi. Circa la distanza massima è inferiore ai 30 metri quindi sotto il limite di norma. CONFERMATO. Altre specifiche E presente idonea segnaletica che indica le uscite. Tutte le porte sopra indicate sono dotate di maniglione antipanico e permettono una apertura che garantisca la luce massima della porta. 11.0 Impianti elettrici Sono realizzati in conformità alle norme CEI vigenti. E inoltre verificata la resistenza di terra coordinata con l interruttore differenziale installato. E presente il pulsante di sgancio generale e i pulsanti di sgancio specifici per le centrali termiche. Inoltre ogni edificio avrà il proprio pulsante di sgancio. Nel suo complesso la struttura sarà dotata di impianti di illuminazione di sicurezza alimentata da sorgente di energia indipendente da quella della rete di illuminazione normale. 10

12.0 Impianti rivelazione fumi Sia negli uffici che nell area produttiva si installerà un impianto di rivelazione e allarme incendio. Gli evacuatori di fumo e calore sulla copertura del reparto produttivo saranno comandate dall impianto allarme e di rivelazione fumi. Non si installeranno nella sala prove poiché non possibile dal punto di vista tecnico. Tali impianti sono realizzati in conformità alle norme CEI e UNI vigenti. 13.0 Impianti idrici antincendio La struttura è stata classificata ai sensi della norma UNI 10779 come rischio incendio medio. A titolo cautelativo si è installato un impianto per la protezione anche esterna del complesso edilizio. Si è ipotizzato un impianto idrico antincendio con rete esterna ed interna. Al momento della redazione del progetto è noto che l ente erogatore, (EX CAP) garantisce una pressione pari a 2,0 bar con continuità di servizio nel rispetto delle norme UNI di riferimento. Si procederà quindi con l attacco diretto ed eventualmente con l installazione di un impianto di surpressione. Qualora questo non sia garantito si predisporrà un idoneo stoccaggio. L impianto sarà cosi costituito: attacco VVF in prossimità dell ingresso attacco VVF per ogni derivazione rete esterna interrata idranti esterni UNI 70 idranti interni e in prossimità dell uscita UNI 45 nella zona produttiva naspi DN 25 negli uffici Si è voluta infatti dare una protezione completa del complesso con la rete antincendio. La portata dell impianto sarà pari a: 1800 litri/minuto (6 UNI 70 da 300 litri/minuto) La norma di riferimento è la norma UNI 10779 nel rispetto del prospetto B.1. VERIFICATO 11

14.0 Estintori portatili e carrellabili Su tale aspetto si è proceduto ad installare un numero di estintori secondo il DM 10.03.1998 e secondo le norme specifiche DM 12.04.1996 secondo le zone. In particolare si avranno i seguenti estintori. A) AREA PRODUTTIVA: rischio medio. B) UFFICI: rischio basso. C) SALA PROVE: rischio basso G) CENTRALE TERMICA: rischio medio. In particolare: A) Misure di tipo tecnico: realizzazione di impianti elettrici realizzati a regola d'arte; messa a terra di impianti, strutture e masse metalliche, al fine di evitare la formazione di cariche elettrostatiche; realizzazione di impianti di protezione contro le scariche atmosferiche conformemente alle regole dell'arte; ventilazione degli ambienti in presenza di vapori, gas o polveri infiammabili; adozione di dispositivo di sicurezza B) Misure di tipo organizzativo - gestionale rispetto dell'ordine e della pulizia; controlli sulle misure di sicurezza; predisposizione di un regolamento interno sulle misure di sicurezza da osservare; informazione e formazione dei lavoratori. Tabella I Tipo di estintore Superficie protetta da un estintore Rischio basso Rischio medio Rischio elevato 13A - 89B 100 m2 21A - 113B 150 m2 100 m2 34A - 144B 200 m2 150 m2 100 m2 55A - 233B 250 m2 200 m2 200 m2 12

A) Area produttiva Per la zona di produzione si intalleranno magazzino produttivo 5.356,53 mq. Sono 36 estintori 34A-144B oppure 27 estintori 55A- 233B quindi: CONFERMATO B) Uffici Per la zona uffici 1372 x 2 = 2744 mq si intalleranno 19 estintori 21A - 113B oppure 14 estintori 34A - 144B quindi: CONFERMATO C) SALA PROVE Per la sala prove di 2104,40 mq si intalleranno 15 estintori 34A - 144B oppure 9 estintori 55A- 233B quindi: CONFERMATO D) CENTRALE TERMICA 1 e 2 rif: normativo (DM 12.04.1996) Per la zona di produzione si intalleranno per ogni centrale 2 estintori 21A 89BC quindi: CONFERMATO Nelle altre zone quali, depositi rifiuti, cabina di ricezione saranno installati idonei estintori nel rispetto della norma di riferimento. L RSPP darà le indicazioni finali secondo l organizzazione interna della squadra di emergenza. 15.0 Segnaletica di sicurezza E installata apposita segnaletica di sicurezza, in particolare: - posizione dell estintore, degli idranti e dell attacco per la motopompa dei VVF; - posizione e denominazione dell interruttore generale e parziali per le centrali termiche; - direzione via d uscita; - valvole di intercettazione del gas metano; - apparecchiature di sicurezza: primo soccorso e DPI per la squadra di emergenza; - punto di raccolta. 13

Questi sono i principali ma si deve aggiungere tutta la segnaletica per il divieto di fumo, per la gestione dell ingresso e dell uscita dei mezzi e delle persone, per le procedure di sicurezza per quanto riguarda l uso dei prodotti per l area produttiva. 16.0 Esercizio e manutenzione L esercizio e la manutenzione saranno eseguiti nel rispetto della normativa specifica e vigente. 17.0 Ulteriori adempimenti certificazioni In caso di richiesta da parte dei vigili del Fuoco sono a disposizione: - Copia dei progetti esecutivi degli impianti elettrici nel rispetto del DM 37/2008 delle norme CEI e delle norme UNI; - Copia dei certificati di conformità delle ditte installatrici; - Certificazione di tutti i dispositivi e delle attrezzature installate nell ambito della prevenzione incendi. 18.0 Riferimenti normativi Si riportano i principali riferimenti normativi seguiti per la redazione del presente progetto: - DPR 151/2011 : Disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi - DM 37/2008 ex legge 46/90 : Norme per la sicurezza degli impianti; - legge n. 10/91 : Norme di risparmio energetico; - DPR 412/93 : Regolamento di esecuzione legge n. 10/91 - Art. 4.4; - DM 12.04.96 : Norme antincendio per impianti a gas combustibile; - DLgs n. 81/08 e smi : Salute e sicurezza sul luogo di lavoro; - D.M. 10.03.1998 : Valutazione del rischio incendio; - Norme UNI : Norme specifiche UNI impianto ad idranti; - alle prescrizioni di autorità locali, comprese quelle dei VV.F; 14