RASSEGNA STAMPA Venerdì 08 maggio 2015 Sommario: Rassegna Associativa 2 Rassegna Sangue e Emoderivati Rassegna Medico-scientifica, politica sanitaria e terzo settore 5 Prime Pagine 8
Rassegna associativa FIDAS
IL PICCOLO (ed. Gorizia) La donazione programmata non funziona L assessore Del Sordi: «Impossibile prenotare». Medeot (Advs): «Cercheremo di rimediare» «Il nuovo sistema di prenotazione delle donazioni di sangue e plasma è poco funzionale, e rischia di scoraggiare i donatori». Ad invitare l'azienda Santaria ad aggiustare il tiro, e migliorare il servizio, è l'assessore comunale di Gorizia Francesco Del Sordi, che questa volta parla però non indossando gli abiti di amministratore, ma semplicemente quelli di cittadino e utente. Ovvero donatore. Da qualche tempo ormai l'azienda ha varato un nuovo servizio di prenotazione delle donazioni tramite una telefonata, con l'obiettivo (teorico) di facilitare le cose ai donatori, e di snellire dunque le attese una volta giunti al centro trasfusionale, ma anche come momento di passaggio verso una futura donazione programmata. Il servizio, però, non sempre funziona a dovere, al momento. «Non sono uno tra i donatori più assidui racconta Del Sordi -, ma quando posso, vado a fare la mia parte. In particolare dono plasma, che richiede una procedura più lunga e anche per questo trovo comoda la possibilità di prenotare telefonicamente la donazione. Sono però mesi che ogni volta che faccio un tentativo, al telefono trovo la segreteria, o la linea occupata, e per un motivo o per l'altro ho sempre dovuto rinviare. So che il problema si è presentato anche ad altre persone, e dunque spero che Azienda sanitaria e donatori possano migliorare le cose». Per prenotare la donazione gli utenti possono chiamare il numero dedicato (0481-592949) solo in una precisa fascia oraria, dalle 11 alle 13 dei giorni feriali, ed è possibile che in determinati momenti l'intasamento delle linee non renda possibile portare a termine la chiamata. «È un po' frustrante per chi vorrebbe donare il sangue ma non riesce a farlo dice Del Sordi -. Credo che si debba lavorare per incentivare ulteriormente il dono, e invece questi nuovi sistemi finiscono quasi per avere l'effetto contrario, quasi che dei volontari non importasse un granché a nessuno». Il problema segnalato da Del Sordi non è sconosciuto al presidente provinciale dell'advs Feliciano Medeot. «Sappiamo che alcuni donatori hanno riscontrato qualche disagio, e ci siamo già attivati per cercare di porre rimedio assieme all'ass dice -. Diciamo che il sistema va un po' tarato, visto che da qualche mese le chiamate anche da Gorizia passano direttamente a Monfalcone, e dunque può crearsi qualche intoppo. La prenotazione però va nella direzione della più ambiziosa donazione programmata, alla quale miriamo e che servirà a far si che i volontari donino quando c'è effettivo bisogno». Marco Bisiach
LA NUOVA SARDEGNA Manca il sangue, appello ai donatori di Barbara Mastino OZIERI E ancora emergenza sangue a Ozieri e nel territorio. Ormai da giorni l emoteca del centro trasfusionale dell ospedale Segni è vuota e tanti interventi chirurgici programmati sono stati rinviati. Allarme ovviamente anche per le emergenze, ma anche per le normali trasfusioni che sono i salvavita per i tanti pazienti con patologie del sangue. Un appello giunge quindi dalla Fidas Ozieri, che invita i soci e i donatori abituali, ma anche coloro che avessero le caratteristiche per donare e fossero interessati a contribuire per frenare tale emergenza, a donare il sangue recandosi nel centro trasfusionale che, vista la grave situazione, sarà aperto anche domenica mattina nel consueto orario dalle 8 alle 12. Un apertura straordinaria decisa proprio per fare fronte all emergenza, che negli ultimi mesi si è acuita anche a causa del drastico taglio dato proprio alle aperture della domenica (che prima avvenivano normalmente all inizio di ogni mese) e anche alle raccolte straordinarie che la Fidas promuoveva nelle sue sedi periferiche situate in vari comuni del territorio. Queste donazioni straordinarie, come si sa, sono sempre state un modo efficace per raccogliere maggiori quantità di sangue giungendo capillarmente sotto casa dei donatori e, per quanto riguarda le aperture domenicali, per dare modo di donare a tutti coloro che non possono farlo negli altri giorni della settimana per motivi di studio o di lavoro. Il taglio a queste uscite, che come si ricorderà era stato causato da carenze di organico nel centro trasfusionale del Segni, ha avuto pesanti ripercussioni sulla quantità di sangue raccolto e ora, dopo tanti mesi, ha provocato la citata situazione di emergenza. L appello della Fidas e del personale del centro trasfusionale è quindi rivolto ai soci della Fidas di Ozieri e delle sedi staccate dei comuni di Alà dei Sardi, Ardara, Mores, Chiaramonti, Ittireddu, Nughedu San Nicolò e Pattada, ma anche alle altre associazioni di volontariato del Logudoro e del Goceano. Una mobilitazione generale che, come detto, è un invito anche ai non donatori: per donare il sangue, infatti, basta avere un età compresa tra i 18 e 65 anni, un peso pari o superiore ai cinquanta chilogrammi e trovarsi in buona salute al momento della donazione. Prima di donare si può consumare una piccola colazione, a base di caffè o te oppure succo di frutta e biscotti secchi o fette biscottate. Sarà anche un modo per tenere sotto controllo la salute, perché gli esiti delle analisi saranno recapitati a domicilio.
Rassegna medico-scientifica e politica sanitaria
Prima pagina