Corso Federalismo e fiscalità locale



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Presidenza del Consiglio dei Ministri SCUOLA SUPERIORE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Programma di Empowerment delle amministrazioni pubbliche del Mezzogiorno Corso Federalismo e fiscalità locale Profili didattico-scientifici il Progetto di dettaglio Aprile 2009

Indice 1. Scenario di riferimento pag. 3 2. Obiettivi pag. 4 3. Destinatari pag. 5 4. La metodologia didattica pag. 5 5. Coordinamento scientifico e profilo dei docenti pag. 6 6. Il programma di dettaglio pag. 6 Pagina 2 di 9

1. Scenario di riferimento La riforma del Titolo V della Costituzione, che introduce elementi di federalismo nel nostro sistema ordinamentale, giunge a compimento di un decennio di riforme che hanno profondamente modificato il quadro normativo di riferimento. Il processo di riforme che riguarda il nostro Paese è ancora ben lungi dall essere pervenuto a conclusione, soprattutto se si concorda che le trasformazioni legislative sono solo uno strumento del cambiamento imposto dai processi mondiali e dalla nostra appartenenza all Unione Europea. Centrale, al momento, è la riforma in senso federale dello Stato, secondo un modello di federalismo fiscale in corso di definizione legislativa, da ulteriormente perfezionare, poi, mediante decreti delegati. Quello che, in realtà, occorre, però, è riuscire ad introdurre nella nostra amministrazione pubblica, in tutte le sue articolazioni, una nuova cultura meno vincolata ai formalismi procedurali ed alla sacralità del diritto e più attenta ai criteri di razionale gestione economica, in funzione di obiettivi e risultati. Da questo punto di vista, la finalità è di rendere più competitiva la nostra pubblica amministrazione, in tutte le sue articolazioni e ad ogni livello di governo, sia per ridurre i costi della inefficienza, sia per adeguarla agli standards delle amministrazioni dei Paesi più evoluti, specie in ambito europeo. Si rende così necessario integrare la tradizionale cultura giuridica degli apparati pubblici con strumenti conoscitivi, interpretativi ed operativi elaborati da altre discipline, ed in particolare da quelle economico-aziendali. Solo per questa via, che implica e postula un processo formativo più articolato, si ritiene possibile crescere una classe dirigente pubblica che, integrando ulteriormente la sua formazione con la conoscenza di regole economiche ed organizzative, possa trasformare effettivamente le pubbliche amministrazioni attraverso la adozione di più razionali (meno formali, almeno in senso strettamente giuridico) processi decisionali. In sostanza, si tratta di realizzare un nuovo sistema, caratterizzato dalla presenza di dirigenti capaci di assumere un ruolo strategico di guida dei cambiamenti gestionali e di gestire risorse (umane, materiali e finanziarie) e non (solo) procedure. Naturalmente, una trasformazione del sistema ordinamentale di taglio federale impone di ristrutturare anche tutto il sistema della fiscalità. Un modello di governance Pagina 3 di 9

multilevel, infatti, implica che tutta la gestione finanziaria esalti i principi autonomistici. E autonomia finanziaria significa oltre che autonomia di spesa autonomia di entrate: perché il federalismo è fiscale o non è. 2. Obiettivi La SSPA si propone di fornire ai dirigenti e funzionari delle pubbliche amministrazioni gli strumenti culturali, nuovi e multidisciplinari, indispensabili per affrontare la complessità delle scelte da effettuare in ambito pubblico ed insieme di proporre i casi di studio adatti a stimolare, su un piano operativo e non solo teorico, le capacità decisionali indispensabili. Obiettivo specifico è, pertanto, quello di fornire gli strumenti critici ed anche operativi e gestionali idonei a costruire e gestire il nuovo modello organizzativo dello Stato nelle sue componenti. A tal fine, nell ambito del corso, si farà inizialmente cenno a: - i nuovi principi di organizzazione della pubblica amministrazione nel suo complesso, la logica economica della gestione, il risultato e la sua misura - i principi di una gestione improntata a canoni di razionalità economica secondo un modello di bilancio impostato sulle mission e basato, quindi, su obiettivi e indicatori - la valutazione dei costi e le misure di efficienza e produttività, specificando i significati e la utilizzazione delle valutazioni di efficienza - la nozione di costi standard, strumento imprescindibile per una corretta politica finanziaria e fiscale dei vari livelli di governo In maniera più specifica saranno, quindi, trattati i temi relativi a: - La disamina degli strumenti di fiscalità locale, come saranno definiti dai decreti allegati - le politiche fiscali per la gestione del governo locale, ai vari livelli - l impiego corretto delle risorse a livello locale focalizzando l efficacia, la qualità del risultato e le loro misure, i processi organizzativi associati alle misure di performance ed alle relative utilizzazioni Pagina 4 di 9

Il progetto formativo, nelle articolazioni e nelle possibili integrazioni proposte, si presenta, dunque, costruito su diversi piani e su un insieme di discipline distinte e pur strettamente connesse. Le tematiche da sviluppare, infatti, sono numerose e vanno dal federalismo fiscale al new public management; dalla contabilità pubblica e nazionale al bilancio ed ai controlli. Il corso sarà caratterizzato da un approccio integrato, perché obiettivo dichiarato è quello di fornire ai partecipanti non una, ma più chiavi di lettura e, quindi, la capacità di applicare ad ogni caso la soluzione più flessibile ed articolata, culturalmente ed operativamente. 3. Destinatari Il corso è rivolto a dirigenti e funzionari delle pubbliche amministrazioni che operano nelle regioni dell Obiettivo 1 dell azione europea, e in particolare delle amministrazioni pubbliche locali. E inoltre previsto che i predetti destinatari siano interessati, per ragioni di lavoro, alla gestione dei bilanci pubblici e allo strumento della fiscalità locale e che, più in generale, siano responsabili di un budget. 4. La metodologia didattica Il corso rappresenta un programma formativo articolato su più moduli, proprio per la necessaria integrazione di aspetti e criteri gestionali differenziati ancorché integrati. Il corso sarà attivato per classi di 25/30 partecipanti, raggruppati secondo criteri di omogeneità. Il metodo didattico terrà conto dei molti profili disciplinari coinvolti. Premessa una puntuale ricostruzione dei dati normativi ed una breve analisi di tipo comparato, verranno poi affrontati i problemi organizzativi e gestionali. Oltre alle lezioni di tipo tradizionale, sono previsti casi di studio, esercitazioni e altri metodi didattici interattivi. Pagina 5 di 9

5. Coordinamento scientifico e profilo dei docenti La direzione e il coordinamento scientifico sono affidati al prof. Giampaolo Ladu, docente ordinario di Istituzioni di diritto pubblico presso l Università di Cagliari e docente di Bilancio e contabilità di Stato presso la SSPA, e al dott. Carlo Conte, Dirigente Generale della Ragioneria Generale dello Stato, Ministero dell Economia e delle Finanze. Docenti di estrazione universitaria si alterneranno a professionisti, dirigenti pubblici e magistrati della Corte dei conti. 6. Il programma di dettaglio 6.1 Articolazione del corso Il corso è articolato in 5 moduli didattici: i primi 2 introduttivi e gli ultimi 3 dedicati specificatamente alla disamina della fiscalità locale sulla base della normativa delegata. Il corso ha la durata complessiva di 60 ore; ogni modulo didattico sarà di due giornate d aula di 6 ore ciascuna. I primi due Moduli sono aperti a tutti i Comuni (sopra e sotto i 5.000 abitanti), e riguardano i seguenti argomenti: I Modulo La riforma federale dello Stato Italiano: stato dell arte e sviluppi II Modulo Il sistema federale e la gestione pubblica ai diversi livelli istituzionali I successivi tre moduli - la cui attivazione è prevista per il 2010 - sono, invece, riservati ai Comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti, e riguardano L attuazione dei principi della legge delega sul federalismo fiscale e l esame dei decreti legislativi attuativi. Pagina 6 di 9

6.2 I singoli moduli didattici 6.2.1 I Modulo La riforma federale dello Stato Italiano: stato dell arte e sviluppi Durata: 2 gg/aula per complessive 12 ore Argomenti del Corso - Il federalismo: storia, sistemi e modelli realizzati nel Mondo - I sistemi e e modelli di federalismo fiscale: i casi di Germania, Spagna, Belgio - Il caso Italia: la legge costituzionale n. 3 del 2001 sulla riforma del Titolo V della Costituzione e il governo multilevel: profili istituzionali - La legge n. 131 del 2003 di attuazione della riforma del Titolo V - La giurisprudenza della Corte costituzionale - La Legge delega sul federalismo in itinere: i principi, e le ipotesi di fiscalità locale. - Confronti con alcune esperienze internazionali e con alcuni modelli consolidati: USA, Germania, Spagna Obiettivi e contenuti Il corso si propone di fornire un quadro sintetico, ma esauriente, del Federalismo a livello internazionale ed europeo, con particolare riferimento alla situazione italiana avviata con la riforma costituzionale (legge n. 3 del 2001), che ha determinato un profondo rinnovamento del modello ordinamentale dello Stato, sia in termini di competenze e funzioni che di metodi gestionali, soprattutto di finanza pubblica. Su tale base, verrà analizzata la legge delega di completamento del federalismo fiscale, con i principi generali che sono poi destinati a trovare ulteriore e compiuta definizione nei decreti delegati, da approvare nei termini della delega. Tutta la disamina dei temi indicati sarà effettuata, come ovvio, tenendo conto dei Trattati europei e dei vincoli che ne discendono. Il corso avrà dunque una valenza critica, rispetto alle vigenti impostazioni, e propositiva, verso sistemi alternativi, integrati, capaci di fornire elementi sui costi e sui benefici delle scelte pubbliche di bilancio e della gestione finanziaria pubblica. In questa ottica, ampio spazio sarà dato ai modelli consolidati di federalismo, da quello Pagina 7 di 9

statunitense a quelli, europei particolarmente significativi, come lo spagnolo ed il tedesco. 6.2.2 II Modulo Il sistema federale e la gestione pubblica ai diversi livelli istituzionali Durata: 2 gg/aula per complessive 12 ore Argomenti Del Corso - Contabilità finanziaria, contabilità economica e sistemi integrati - Bilancio e strumenti di programmazione economica e finanziaria. La finanza federale: bilancio, programmazione, sistema tributario - La gestione delle risorse finanziarie. La rendicontazione - La riforma del Titolo V della Costituzione oggi: profili finanziari. Cicli di programmazione e di bilancio. La nozione di autonomia finanziaria nel nuovo ordinamento - Patto di stabilità e Bilancio degli enti locali. I Trattati UE: rapporti e vincoli con l Unione Europea. Obiettivi e contenuti L iniziativa ha l obiettivo di fornire a dirigenti e funzionari gli strumenti culturali idonei a rileggere in chiave critica i processi decisionali della finanza pubblica, in modo da elaborare la capacità di formulare piani e progetti strategici per la gestione amministrativa. La caratteristica essenziale del Corso è quella di portare ad una corretta comprensione di un nuovo modello ordinamentale, la cui connotazione è una governance multilevel incentrata su un concetto ed una nozione di autonomia (non solo finanziaria) in cui le entrate e le spese sono autonomamente decise ad ogni livello di governo. Il fine è di ottenere una semplificazione delle procedure, anche in funzione di processi decisionali meno legati alle procedure e più duttili, oltre che più razionali sotto il profilo delle motivazioni economiche anche se, ovviamente, in linea con l attuale normativa, con il dichiarato proposito di inoculare nell amministrazione canoni e parametri di razionalità economica. La impostazione del corso prevede una rilettura critica dei canoni e dei principi della contabilità pubblica, con la finalità di Pagina 8 di 9

arrivare a definire metodi decisionali diversi e più moderni, capaci di aprire la strada alla costruzione di strumenti di misurazione dei servizi e di controllo meno formali, in coerenza con le esperienze di altri Paesi. Il corso è peraltro orientato anche nel senso di una disamina delle regole, nazionali ed europee, relative alla programmazione delle risorse. Lo scopo è però quello di fornire non solo strumenti conoscitivi, ma soprattutto criteri gestionali, adeguati al raggiungimento degli obiettivi programmati in rapporto ai mezzi finanziari, materiali ed umani disponibili. Il corso, dunque, premessi alcuni cenni sulla programmazione, prenderà in esame i vincoli che gravano, in virtù dei Trattati europei, sulle scelte economiche e finanziarie dei singoli Stati aderenti all UE, per definire il quadro di riferimento degli operatori pubblici, sia in chiave di gestione delle risorse, sia in funzione delle nuove forme di responsabilità, legate al raggiungimento dei risultati programmati. 6.2.3 III Modulo 6.2.4 IV Modulo Attuazione dei principi della legge delega: 6.2.5 V Modulo i decreti legislativi attuativi Per informazioni sul corso: Servizio per la Formazione avanzata e per i Progetti speciali Sig.ra Paola Leoncini Via dei Robilant, 11-00194 ROMA Tel. 06 / 33.565.340/328 Fax 06 / 33.565.323/367 e-mail: formazioneavanzata@sspa.it Pagina 9 di 9