IN DIRITTURA D ARRIVO IL SISTEMA INFORMATIVO DELL AGRICOLTURA DEL LAZIO di Mauro Salvemini* Realizzare un sistema informativo in una organizzazione complessa come quella dell Assessorato all Agricoltura della Regione Lazio non consiste semplicemente nell assemblare un insieme di tecnologie, di integrare i database esistenti, di condire il tutto con un po di macchine nuove e software di ultima generazione. Realizzare un sistema informativo vuol dire innanzitutto che sia condivisa da tutti gli operatori che saranno chiamati ad utilizzarlo e a gestirlo la consapevolezza che occorrerà incidere profondamente sui sistemi organizzativi, sulle procedure, sugli abituali modi di lavorare, perché il sistema informativo dovrà ben presto assumere all interno della struttura organizzativa il ruolo strategico che gli compete. Non si tratta quindi di informatizzare delle procedure esistenti, e magari integrarle con altre procedure, ma di ridisegnare completamente la stessa struttura organizzativa, di preparare il personale ai mutamenti organizzativi con una intensa attività di formazione, perché il SIRAG deve diventare il cuore dell attività amministrativa dell Assessorato e dovrà essere in grado di guidare i processi tanto per gli aspetti direzionali che per gli aspetti gestionali. La Regione Lazio ha sempre dimostrato in tutto le fasi progettuali del SIRAG (Sistema Informativo Regionale Agricolo) estrema chiarezza di intenti innanzitutto individuando nella formazione specialistica dei funzionari il primo elemento dello sviluppo del sistema, quindi scegliendo e condividendo il processo di realizzazione di un Sistema Informativo, così come definito dall AIPA, partendo da uno Studio di Fattibilità particolareggiato eseguito ad hoc e nella predisposizione degli strumenti amministrativi (capitolati e contratti) sino a sviluppare, per la realizzazione, nuovi mandati di delega ad entità produttive convenzionate con essa stessa (Laziomatica s.p.a.) per la realizzazione di procedure specifiche (es. quella dell UMA -Utenti Macchine Agricole- e del PSR -Piano di Sviluppo Rurale-) avendo sempre chiaro che l obiettivo finale doveva essere il sistema informativo e non le singole procedure. In particolare ha sempre dimostrato attenzione al sistema condividendo, dapprima, quanto proposto nel quadro generale che rappresenta tuttora il punto di riferimento di tutto il progetto, ed approvando poi (con Delibera di Giunta), i risultati tecnico-procedurali specifici dello Studio di Fattibilità. Un caso eccellente quindi che sta arrivando al traguardo della realizzazione del SIRAG con competenza e determinazione interpretando le innovazioni non solo tecnologiche ma soprattutto quelle amministrative e procedurali interpretando il mandato dell e-government e condividendo esperienze con altre Regioni (quale Emilia Romagna, con la quale la Regione Lazio ha già messo a punto un protocollo di collaborazione che ha portato all impegno, da parte di entrambe le Regioni, a condividere ogni applicazione dei propri sistemi informativi agricoli al fine di realizzare importanti economie di scala nella realizzazione dei rispettivi sistemi informativi). Ma, a che punto è la realizzazione del SIRAG (Sistema Informativo Regionale Agricolo)? Per rispondere a questa domanda è utile fare una breve storia di quanto realizzato e di quanto accaduto fino ad oggi: a seguito della L.R. 12/98, secondo cui l ente Regione Lazio, per partecipare al Programma interregionale sull Interscambio fra i sistemi informativi, approvato dal Comitato permanente delle Politiche Agricole, Agroalimentari e Forestali il 22 maggio 1997, doveva individuare e formare un gruppo di lavoro composto dal personale dell Assessorato all Agricoltura che fosse in grado di gestire le fasi di
sviluppo e gestione del sistema informativo, la Giunta Regionale, avendo individuato come punti critici per lo sviluppo del SIRAG quello della valutazione strategica della fattibilità e quello del coinvolgimento e formazione del personale (sia tecnico che amministrativo) che sarebbe stato coinvolto nell operazione di realizzazione, stipulò nel 1998 una convenzione di ricerca con il Dipartimento di Caratteri degli Edifici e dell Ambiente (DICEA) diretto dal Prof. Valter Bordini - Laboratorio di Sistemi Informativi Territoriali e Ambientali (LABSITA) diretto dal Prof. Mauro Salvemini - dell Università degli Studi La Sapienza di Roma, per la realizzazione di un corso di formazione sui sistemi informativi territoriali per i funzionari dell Assessorato allo Sviluppo del Sistema Agricolo e del Mondo Rurale, che contemplasse anche la realizzazione di uno studio di pre-fattibilità per il sistema informativo dell Assessorato stesso (http://labsita.arc.uniroma1.it/progetti/corsoformazionesit/pre fattattibilita.htm). A questo, dopo i lusinghieri risultati del corso di formazione, seguito da circa 30 funzionari, e la attenta valutazione delle risultanze dello studio di pre-fattibilità che già aveva tracciato le linee guida del sistema, ha fatto seguito la stipula di un ulteriore convenzione del 1999 con l Università degli Studi La Sapienza di Roma (DICEA, - LABSITA) per la realizzazione del Progetto di fattibilità del Sistema Informativo dell agricoltura con lo scopo di costituire la base per la realizzazione del Progetto interregionale Interscambio fra sistemi informativi. Nel luglio del 2000, l Università degli Studi La Sapienza di Roma consegnò alla Regione Lazio, il Progetto di fattibilità e gli elaborati degli atti amministrativi necessari per l espletamento della gara d appalto e l affidamento dell incarico (http://labsita.arc.uniroma1.it/progetti/si_agricoloregionale/fattibilita.html). Mentre l ufficio competente stava predisponendo gli atti amministrativi per l espletamento della gara d appalto per l affidamento del SIRAG, nel settembre 2000, a seguito di una disposizione regionale, furono sospese tutte le procedure di gara in atto relative alla fornitura di materiale informatico, al fine di una gestione unitaria del sistema informatico regionale. Successivamente, nel febbraio 2001, la Giunta Regionale approvò lo Studio di Fattibilità e gli allegati tecnico-amministrativi presentati; nel frattempo aumentò la somma assegnata dal MIPAF alla Regione Lazio per la realizzazione del Progetto di interscambio dei sistemi informativi e si ritenne quindi necessario, di concerto con l Area Informatica della Regione, realizzare una revisione degli atti amministrativi e del capitolato di gara, richiedendo all Università di procedere alla revisione del capitolato, alla costruzione del modello di riferimento del SIRAG ed alla realizzazione delle attività di monitoraggio durante l appalto del sistema. Tutte le attività furono programmate a seguito delle novità introdotte nel percorso del SIRAG dalle scelte politiche ed amministrative susseguitesi, assicurando un evoluzione e realizzazione adeguata all evoluzione. Nel febbraio 2002 è stata così stipulata una nuova convenzione di ricerca tra la Regione Lazio e l Università degli Studi La Sapienza di Roma (nel frattempo il Dipartimento dell Università aveva cambiato nome, come del resto anche l Assessorato della Regione Lazio, da DICEA in CAVEA, mentre il nome del laboratorio è rimasto invariato, LABSITA) per la realizzazione di attività di progetto, di ricerca e di studio relative al Sistema Informativo del Dipartimento dello Sviluppo Agricolo della Regione Lazio (SIRAG-Lazio), attività relative: all aggiornamento dello Studio di Fattibilità del Sistema Informativo Regionale dell Agricoltura su base territoriale, alla realizzazione del modello dei dati del SIRAG ed all espletamento delle attività di monitoraggio successivamente all avvio dei lavori per la realizzazione del SIRAG stesso. Il LABSITA ha consegnato alla Regione Lazio, dopo pochi mesi dalla stipula del contratto, la documentazione relativa alla revisione dei documenti dello Studio di Fattibilità del SIRAG insieme con i nuovi elaborati di gara, che, oltre agli ulteriori fondi resisi
disponibili, teneva conto dell evoluzione in essere nella Regione Lazio, delle procedure e delle banche dati relative ad attività di settore, quali l UMA ed il PSR. Come definito nello Studio di Fattibilità, il SIRAG si configura, dal punto di vista dell architettura tecnologica, come un infrastruttura aperta, in grado di colloquiare e scambiare informazioni con altri sistemi della Regione e di altri Enti, mentre dal punto di vista dell architettura applicativa è organizzato per componenti, in modo da poter inglobare, senza necessità di modifiche strutturali, le varie procedure applicative man mano che esse vengono sviluppate ed avviate in esercizio. In tal senso, il modello di funzionamento del SIRAG è già in grado di includere eventuali componenti sviluppate al di fuori del progetto specifico di realizzazione del nucleo base del SIRAG. Considerando che lo sviluppo, nel 2002, di alcune procedure del settore agricolo (UMA e PSR) è già stato avviato dalla Regione Lazio, indipendentemente dalla realizzazione del SIRAG, e sulla scorta di contingenze resesi necessarie per ottemperare a disposizioni legislative nazionali e regionali, il CAVEA - LABSITA ha proposto, in conformità con quanto stabilito dalla convezione in corso, un Modello di Riferimento del SIRAG. Scopo del modello è quello di sistematizzare quanto fino ad ora sviluppato, in termini di procedure e database, nell Assessorato e di realizzare l infrastruttura di riferimento in grado di ospitare gli ulteriori sviluppi, il tutto basato, oltre che sulle leggi e normative vigenti, anche e soprattutto sulle tendenze tecnologiche e di metodo. Punto di riferimento essenziale è l indirizzo geografico dell informazione per il settore agricolo, che tra l altro è stato già da tempo individuato anche a livello comunitario come uno degli elementi essenziali per l amministrazione integrata ed il controllo in agricoltura (Regolamento Europeo 1593/2000). Il modello di riferimento del SIRAG, che è in fase di rilascio, si basa sui seguenti oggetti: sulle nuove tendenze in atto in materia di agricoltura, desumibili dalla legislazione e normativa vigente; sulla direttiva Europea circa la diffusione dell informazione del settore pubblico (PSI Public Sector Information); sugli obiettivi e gli strumenti che caratterizzano i progetti di e-government, così come definiti dal MIT (Ministro per l'innovazione e le Tecnologie) e dalla Comunità Europea; sulle indicazioni dell iniziativa INSPIRE (Infrastruttura per l Informazione Spaziale in Europa - http://www.ec-gis.org/inspire/); su quanto previsto dal SIAN (Sistema Informativo Agricolo Nazionale), L. 194/1984, che prevede il trasferimento di tutti i sistemi informativi in campo agricolo-forestale in un unico sistema dalle caratteristiche unitarie ed integrate su base nazionale e che si avvale dei servizi di interoperabilità e delle architetture di cooperazione previste dal progetto della rete unitaria della pubblica amministrazione (RUPA); su quanto previsto dal D.Lgs. 173/98 Disposizioni in materia di contenimento dei costi di produzione e per il rafforzamento strutturale delle imprese agricole, rilevante per la definizione del quadro nel quale devono evolvere i sistemi informativi operanti nel comparto agroalimentare e secondo cui è istituita la carta dell agricoltore, quale documento cartaceo o elettronico di identificazione delle imprese agricole e l anagrafe delle aziende agricole; su quanto previsto dal D.P.R. 503/99 Regolamento recante norme per l'istituzione della Carta dell'agricoltore e del pescatore e dell'anagrafe delle aziende agricole, in attuazione dell'articolo 14, comma 3, del D.Lgs. 173/98, il quale indica i contenuti informativi dell anagrafe delle aziende. Il modello di riferimento del SIRAG è un elaborato progettuale preliminare al progetto esecutivo, esso peraltro è vincolante per il progetto esecutivo stesso per assicurare la completa integrazione dei DB esistenti alfine della costruzione del DB unico del SIRAG.
Poiché per ragioni diverse nell ultimo anno sono state sviluppate due procedure per l agricoltura, quella relativa all UMA e quella relativa al PSR, è chiaro che il SIRAG dovrà essere sviluppato per componenti, conformandosi come un sistema modulare aperto, basato sull'indirizzo geografico, in grado di supportare le funzioni assegnate all'ente, sia amministrative che di pianificazione e controllo, e di realizzare con efficienza e sicurezza uno scambio informativo sia tra i soggetti interni al Dipartimento che tra il Dipartimento e soggetti esterni. Il SIRAG, inoltre, dovrà rappresentare lo strumento di raccordo e supporto per l attività amministrativa in ambito agricolo nella Regione Lazio, anche nei confronti delle ottemperanze europee. Il SIRAG verrà realizzato anche secondo le linee guida fornite dal Piano di e-government, con il quale sono state messe in sinergie operative attraverso il progetto "Piano d'azione per l'e-government" in fase di realizzazione con la Regione Emilia Romagna. Il Sistema informativo dell Agricoltura del Lazio, oltre alle precedenti funzionalità, rappresenta di fatto l integrazione di sottosistemi basati sul DB unico dell anagrafe delle aziende agricole e dovrà necessariamente rispettare i seguenti requisiti: Integrazione di tutte le procedure dell Assessorato allo Sviluppo del Sistema Agricolo e del Mondo Rurale e quelle delegate agli enti locali, in particolare l UMA e il PSR già sviluppate e la IACS-GIS (Integrated Administration and Control System Geographic Information System) da sviluppare; Disporre e rendere disponibili in tempo reale i dati relativi alle procedure delegate agli Enti Locali ed a quelle gestite dall Assessorato all Agricoltura; Ottimizzare l uso dell indirizzo geografico delle aziende agricole del Lazio mediante tutti i dati ricavabili dalle procedure amministrative di competenza dell Assessorato allo Sviluppo del Sistema Agricolo e del Mondo Rurale; Integrare nel SIRAG i dati del Sistema informativo statistico dell Agricoltura; Consentire di effettuare in tempo reale analisi territoriali a scala regionale su qualunque variabile o aggregato di variabili contenute nel sistema informativo; Integrare il DB unico con le informazioni richieste agli utenti dalla P.A. e derivanti dalle elaborazioni effettuate dagli utenti stessi. Considerata quindi la forte componente geografica delle informazioni da trattare, il SIRAG dovrà necessariamente essere dotato di una componente GIS che lo abiliti a erogare servizi GIS via web (WFS Web Feature Service -, etc.). Ciò comporta, dal punto di vista dell utente finale (l azienda agricola), la possibilità di usufruire dei dati di natura geografica che lo riguardano, di cercare dati di proprio interesse, visualizzarli, accedere e utilizzare servizi sviluppati su di essi. La figura seguente mostra un esempio di funzionalità del SIRAG, che, a seguito dell identificazione dell utente (singolo operatore, Consorzio, etc.) con un ID, permetterà la connessione e l accesso al Server di servizi per il loro espletamento tramite servizi specifici di vario genere, quali: controllo, modifiche, aggiornamenti e gestione di dati in tempo reale. *Università La Sapienza di Roma- Laboratorio di sistemi informativi territoriali e ambientali
CONSORZIO o AZ. AGRICOLA WEB SERVER IACS - GIS CLIENTS DB SERVER GENERALI SERVIZI PSR UMA VITICULTURA DB UNICO ANAGRAFE DB ORTOFOTO + CATASTO PROVIDERS di DATI e SERVIZI DB al servizio del FARMER GIS Misurazione Disegno Modifica