DUE DILIGENCE AMBIENTALE: UNA CHECK LIST PER LA PRIMA FASE DI VALUTAZIONE



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Inserto DUE DILIGENCE AMBIENTALE: UNA CHECK LIST PER LA PRIMA FASE DI VALUTAZIONE La due diligence è un particolare processo volto ad analizzare e accertare le condizioni complessive di un attività imprenditoriale in vista di un acquisizione o di un investimento da parte di terzi. In questa attività, rientrano anche elementi relativi alla sicurezza e tutela della salute sui luoghi di lavoro e alla tutela ambientale. In particolare, la due diligence ambientale è finalizzata ad accertare lo stato del sito o di un immobile in riferimento alle attività, attuali e passate, potenzialmente in grado di produrre dei rischi per l ambiente con conseguenti costi. L attività può essere suddivisa in una prima fase, indirizzata alla valutazione della conformità dell area/sito industriale/struttura alle vigenti norme di legge e regolamentari in materia di tutela dell ambiente, e in una eventuale seconda, di maggiore dettaglio. In riferimento alla prima fase, viene proposta una check list, che, per quanto non esaustiva, riporta comunque i principali elementi da analizzare: l generalità e descrizione del sito; l caratteristiche dell area circostante il sito; l dati storici; l attività del sito; l stoccaggio e utilizzo di prodotti chimici; l acqua e acque reflue; l gestione rifiuti; l apparecchiature elettriche; l materiali contenenti amianto; l sostanze lesive per l ozono; l emissioni in atmosfera; l aspetti normativi e gestionali. Contributo di l Carmelo G. Catanoso 13marzo2012 N.5 www.ambientesicurezza.ilsole24ore.com I

Scheda di adesione La partecipazione è gratuita, l iscrizione è obbligatoria fino ad esaurimento posti Cognome.... Nome... Mansione...... Ditta/Ente... Via.... Città....... CAP... Prov.. Tel. Fax...... E-mail... Privacy Dlgs. 196/03: I dati conferiti all atto dell iscrizione al Convegno saranno trattati dal CEI, su supporto cartaceo ed informatico, al fine della organizzazione del medesimo Convegno e potranno essere utilizzati in futuro per segnalarle altre iniziative simili promosse dal CEI. I dati saranno trattati da soggetti incaricati dal CEI e potranno essere comunicati alle aziende sponsor del Convegno, indicate nella presente locandina, al fine di inviarle informazioni sulla loro attività. Il titolare dei dati è: COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO Via Saccardo 9-20134 Milano Firma.. E possibile iscriversi on line compilando la scheda dal sito CEI www.ceiweb.it alla voce Convegni e Seminari, o via e-mail entro il 16/03/2012 a : relazioniesterne2@ceiweb.it Per informazioni: Viviana Gemelli - Tel. 02 21006.231 Fax 02 21006.210 Con il supporto di: Media Partner COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO FIRENZE 22 MARZO 2012 ore 9.00 CONVEGNI DI FORMAZIONE CEI 2012 Impianti elettrici: recenti evoluzioni normative e tecnologiche presso SHERATON HOTEL Via G. Agnelli 33 con il Patrocinio Ministero dello Sviluppo Economico.

Articolo L elenco, per quanto non esaustivo, riassume tutti i principali elementi da analizzare DUE DILIGENCE AMBIENTALE: UNA CHECK-LIST RELATIVA ALLA PRIMA FASE DI VALUTAZIONE l dicarmelog.catanoso consulente aziendale La due diligence ambientale è un processo volto ad accertare lo stato del sito o di un immobile in riferimento alle attività, attuali e passate, potenzialmente in grado di produrre dei rischi per l ambiente con conseguenti costi. L attività può essere suddivisa in una prima fase, indirizzata alla valutazione della conformità dell area/sito industriale/struttura alle vigenti norme di legge e regolamentari in materia di tutela dell ambiente, e in un eventuale seconda, di maggiore dettaglio. In riferimento alla prima fase, viene proposta una check-list, che, per quanto non esaustiva, riporta comunque i principali elementi da analizzare. Il termine due diligence (DD), ormai entrato a far parte anche della terminologia propria dei soggetti che operano nell ambito della sicurezza e tutela della salute e della tutela ambientale, letteralmente, significa diligenza dovuta ; si tratta, quindi, di un particolare processo volto ad analizzare e ad accertare quali siano le condizioni complessive di un attività imprenditoriale in vista di un acquisizioneodiuninvestimentodaparte di terzi. Il fine del processo di DD, pertanto, è quello di verificare, raccogliendo una serie di specifiche informazioni, se sussistano le condizioni per effettuare l acquisizione dell attività imprenditoriale o un investimento economico su di essa oppure se siano presenti eventuali problematiche che possono influenzare negativamente questo processo. Gli elementi che devono essere analizzati in una due diligence, sono: l stato patrimoniale; l struttura societaria; l struttura organizzativa; l contratti (con terzi, infragruppo,soci); l rapporti finanziari; l rapporti con le amministrazioni pubbliche; l concessioni e autorizzazioni; l proprietà industriali e intellettuali; l rapporti di lavoro; l sicurezza e tutela della salute sui luoghi di lavoro; l tutela ambientale; l gestione contenzioso; l concorrenza; l tutela della privacy. Analizzare preventivamente tutti questi elementi permette di valutare, con ragionevole attendibilità, lo stato dell attività imprenditoriale che si vuole acquisire o su cui si vuole investire. Ciò costituisce anche la base su cui impostare la successiva fase di negoziazione contrattuale tra acquirente e venditore offrendo, nel contempo, garanzie a entrambi. È indubbio che l attenzione, durante una DD, sarà principalmente centrata sugli elementi intuitivamente correlabili agli aspetti finanziari, ma è altrettanto importante non trascurare gli elementi relativi alla sicurezza e tutela della salute sui luoghi di lavoro e alla tutela ambientale. Riguardo l ambiente, la due diligence ambientale può essere definita come quel processo volto ad accertare lo stato del sito o di un immobile in riferimento alle attività, attuali e passate, potenzialmente in grado di produrre dei rischi per l ambiente, con conseguenti costi derivanti da: l inquinamento del suolo e del sottosuolo; l inquinamento delle acque superficiali e sotterranee; l emissioni in atmosfera; l presenza materiali e sostanze pericolose(amianto, CVM ecc.); l gestione dei rifiuti. Una valutazione preventiva della situazione esistente è estremamente utile per evitare successive IV www.ambientesicurezza.ilsole24ore.com 13 marzo 2012 N. 5

Articolo spiacevoli sorprese con la conseguenza di dover sopportare una serie di ricadute negative quali: l responsabilità civili e penali; l responsabilità amministrative ex D.Lgs. n. 231/2001; l prescrizioni e sanzioni; l danno all immagine e alla reputazione; l costi di bonifica/risanamento dell area/sito industriale/ struttura; l conflittualità con le comunità locali; l aumento dei premi assicurativi; l difficoltà per l ottenimento di finanziamenti. Una due diligence ambientale può essere un efficace sistema per evitare perdite economiche, successive all acquisizione o all investimento, di notevole entità e tali da poter compromettere l intera operazione finanziaria effettuata. L attività può essere divisa in due fasi: l la prima fase deve essere indirizzata alla valutazione della conformità dell area/sito industriale/struttura alle vigenti norme di legge e regolamentari in materia di tutela dell ambiente; ciò può essere fatto eseguendo un indagine accurata riguardante una serie di elementi tra cui: - le caratteristiche del sito (descrizione, dati storici, caratteristiche delle aree circostanti ecc.); - le attività svolte nel sito (processi produttivi ecc.); - le sostanze e i materiali pericolosi impiegati nei processi produttivi; - la presenza di serbatoi interrati; - la presenza di linee interrate dedicate al trasporto di liquidi (prodotti chimici, scarichi reflui ecc.); - la presenza di materiali contenenti amianto (coperture, coibentazioni ecc.); - gli impianti di depurazione, - gli impianti di emungimento acque; - le emissioni in atmosfera; - la gestione dei rifiuti; - le indagini ambientali svolte complete dei risultati ottenuti (acque, suolo, scarichi ecc.); - le autorizzazioni/permessi/ concessioni rilasciate. Un analisi di questi elementi può portare alla valutazione complessiva della conformità o meno alle norme di legge e regolamentari vigenti in materia di tutela ambientale in modo tale da formulare un giudizio sullo stato dell area/sito industriale/struttura oggetto del progetto d acquisizione o d investimento; l nel caso in cui, durante la fase 1, emergessero delle criticità riguardanti gli elementi citati, è necessario passare alla fase 2 che prevedrà analisi dettagliate delle stesse con una serie di approfondimenti che comprendono anche delle indagini (campionamenti, analisi ambientali ecc.) riguardanti, ad esempio: -ilsuoloeleacquedifalda,per verificare l esistenza di contaminazioni (natura, dimensioni ecc.); - lo stato dei materiali pericolosi esistenti, come, ad esempio, le condizioni delle coperture in eternit; - la tenuta dei serbatoi e delle condutture interrate; - le analisi ambientali, per verificare il rispetto dei parametri delle acque di scarico, delle emissioni in atmosfera ecc.; - l individuazione delle strutture, tecnologiche e non, da dismettere; -... L effettuazione della fase 2 della due diligence ambientale permetterà di individuare le effettive dimensioni delle criticità emerse durante la fase 1, nonché di portare, sul tavolo della negoziazione contrattuale, la quantificazione economica degli interventi da attuare. Per facilitare l esecuzione della fase 1 della due diligence ambientale, si è reputato utile proporre una check-list, che, per quanto non esaustiva, riporta comunque i principali elementi da analizzare al fine di valutare la conformità dell area/sito industriale/struttura alle vigenti norme di legge e regolamentari in materia di tutela dell ambiente. l 13marzo2012 N.5 www.ambientesicurezza.ilsole24ore.com V

1. GENERALITÀ Data... /... /... Denominazione del sito Nome e qualifica delle persone responsabili della compilazione del questionario............ Indirizzo del sito Nome e indirizzo dell attuale proprietario del sito Se il sito è in affitto, allegare una copia del contratto di locazione (Indicare se nel contratto è presente un riferimento specifico all ambiente) Dove è ubicato il sito, in riferimento a una città vicina? Qual è la superficie del sito? Quali servizi sono forniti al sito (esempio acqua, gas, energia elettrica)? Quali fabbricati sono presenti sul sito? (Specificare l attività svolta nei vari edifici e l anno di costruzione Allegare una copia della planimetria del sito) Ci sono aree del sito date in affitto? 2. DESCRIZIONE DEL SITO Totale:... mq Percentuale area scoperta:... % Percentuale area coperta:...% Acqua Gas Energia Elettrica SÌ q NO q Condutture che attraversano il sito: Se SÌ, indicare tipologia e tracciato:... Se SÌ, indicare chi è l affittuario e che attività viene svolta:...... Descrivere l area circostante il sito nel raggio di 1.000 metri (esempio residenziale, commerciale, industriale, agricola ecc.). Specificare le proprietà presenti nell area) 3. CARATTERISTICHE DELL AREA CIRCOSTANTE IL SITO NORD:...... EST:...... SUD:...... OVEST:...... VI www.ambientesicurezza.ilsole24ore.com 13 marzo 2012 N. 5

Qual è la topografia generale del sito e dell area circostante? (Descrivere) La topografia dell area è stata modificata dalla presenza di discariche? Se SÌ, indicare tipologia e ubicazione: Sono presenti corsi o bacini d acqua superficiali nell area circostante il sito? Se SÌ, indicare la posizione: Descrivere le condizioni e la geologia del terreno locale, indicando, se conosciute, la profondità e la direzione di flusso delle falde. Vi sono problematiche ambientali note (esempio siti contaminati o discariche) nell area circostante il sito? Se SÌ, indicare la tipologia, ubicazione e distanza: In che anno è stato costruito il sito? Per quale attività iniziale? 4. DATI STORICI Elencare gli occupanti attuali e precedenti, le date di insediamento e le relative attività. Considerare anche eventuali sublocatari. 13marzo2012 N.5 www.ambientesicurezza.ilsole24ore.com VII

Data di insediamento Occupante Attività svolta Indicare eventuali processi o attività che l attuale occupante ha rilevato dal precedente e le materie prime utilizzate. Descrivere brevemente le fasi della costruzione e delle ristrutturazioni del sito (incluse quelle relative alla costruzione/demolizione di edifici, reparti produzione, officine di manutenzione ecc.). Elencare le sostanze/materiali chimici usate/stoccate negli anni passati che differiscono da quelle attualmente in uso. Elencare eventuali rifiuti generati/stoccati negli anni passati che differiscono da quelli prodotti attualmente. Data produzione del rifiuto Tipo di rifiuto Volume prodotto Ubicazione e condizioni di stoccaggio Tipologia di smaltimento Indicare le attività attualmente svolte nel sito Vi sono problematiche ambientali note che coinvolgono il sito? 5. ATTIVITÀ DEL SITO 1.... 2.... 3.... 4.... 5.... SÌq NOq Se SÌ, indicare la natura:............... VIII www.ambientesicurezza.ilsole24ore.com 13 marzo 2012 N. 5

6. STOCCAGGIO E UTILIZZO DI PRODOTTI CHIMICI Elencare i prodotti chimici presenti sul sito, le attività per le quali sono utilizzati e le quantità in stoccaggio. Allegare l inventario dei prodotti chimici in uso o, in alternativa, compilare la seguente tabella. Prodotto chimico Volume stoccato Area di stoccaggio Le aree dedicate allo stoccaggio dei prodotti chimici sono ad accesso controllato? Le aree dedicate allo stoccaggio dei prodotti chimici sono collegate al sistema di scarichi del sito? Vi sono serbatoi interrati presso il sito? Sono disponibili le registrazioni delle verifiche e delle manutenzioni apportate ai serbatoi interrati? Sono presenti presso il sito linee sotterranee per il trasferimento di prodotti chimici, carburanti, oli ecc.? Area 1 Area 3 SÌq NOq Area 5 SÌq NOq Area 2 SÌq NOq Area 4 SÌq NOq Area 1 Se SÌ, come:... Area 2 Se SÌ, come:... Area 3 Se SÌ, come:... Area 4 Se SÌ, come:... Area 5 Se SÌ, come:... Se SÌ, sono dotati di sistemi di protezione per eventuali perdite:... Se SÌ, descrivere i sistemi di protezione esistenti:... Se SÌ, con quale frequenza sono effettuate le verifiche e dove sono archiviati i risultati:... Sono risultate delle perdite: Se SÌ, quali interventi sono stati attuati:... Se SÌ, quando sono state installate: 1. anno... Installate da:... 2. anno... Installate da:... 3. anno... Installate da:... 4. anno... Installate da:... 5. anno... Installate da:... 13marzo2012 N.5 www.ambientesicurezza.ilsole24ore.com IX

Sono disponibili le registrazioni delle verifiche e delle manutenzioni apportate alle linee interrate? Sono archiviati i risultati dei test di tenuta effettuati sui serbatoi e sulle linee interrate? In passato sono stati rimossi serbatoi interrati o linee interrate? Se SÌ, con quale frequenza sono effettuate le verifiche:... Sono risultate delle perdite: Se SÌ, quali interventi sono stati attuati:... Se SÌ, dove:... Se SÌ, Indicare la loro precedente ubicazione:... È stata verificata l integrità di serbatoi/linee prima o dopo la loro rimozione? Prima della rimozione, presentavano perdite? Se SÌ, quali interventi sono stati attuati:... Sono presenti nel sito serbatoi non interrati? Se SÌ, compilare la tabella sottostante Proprietario Anno Contenuto Ubicazione Volume Materiale di costruzione Commenti I serbatoi sono provvisti di sistemi di contenimento? Se SÌ, sono collegati al sistema di scarichi del sito? X www.ambientesicurezza.ilsole24ore.com 13 marzo 2012 N. 5

Le aree circostanti sono collegate al sistema di scarichi del sito? Se SÌ, descrivere come:......... Si sono mai verificate perdite dai serbatoi? Se SÌ, descrivere perché si sono verificate e quali interventi di contenimento sono stati attuati:... Il sito ha un piano di emergenza per il controllo degli sversamenti? Si sono mai verificati sversamenti di prodotti chimici, sia durante lo stoccaggio che nelle fasi di carico/scarico? Sono disponibili nel sito materiali specifici per il contenimento degli sversamenti? Se SÌ, l ultima revisione è del.../.../... Note:............ Se SÌ, descrivere perché si sono verificate:......... Se SÌ, descrivere tipologia:......... Quali sono le fonti di approvvigionamento dell acqua? Esiste un limite per la portata di derivazione da pozzi/acquedotto? Vi sono limitazioni per l uso dell acqua di pozzo presso il sito? Per quali attività viene usata l acqua Che tipo di trattamento subisce l acqua prima dell uso? (Descrivere) 7. ACQUA E ACQUE REFLUE q AcquedottoqPozzoqAltro:... Se da pozzo, il sito è in possesso dell autorizzazione all emungimento Se SÌ, rilasciata il.../.../... e valida fino a.../.../... Se SÌ, la portata consentita è sufficiente per coprire i fabbisogni produttivi: Se SÌ, indicare quali:... 1... 2... 3... 4... 5............... 13marzo2012 N.5 www.ambientesicurezza.ilsole24ore.com XI

Quale sistema di scarichi delle acque reflue è presente sul sito e quando è stato installato? (Descrivere)............ Dove sono convogliate le acque di scarico? (Descrivere) Quanti punti di scarico vi sono nel sistema? È disponibile una planimetria completa degli scarichi idrici del sito? A quando risale l ultima verifica dell integrità del sistema? Si sono mai verificati casi di perdite/troppo pieno dagli scarichi?...... Indicare il numero di punti:... Anno:... descrivere le modalità utilizzate:... Se SÌ, descrivere perché si sono verificate e gli interventi attuati:... La rete fognaria del sito è fornita di unità di separazione acqua/ olio, trappole di grasso, fosse settiche? Se SÌ, quando sono state installate:.../.../... Con che frequenza vengono svuotate?... Che tipo di smaltimento subiscono i materiali di scarto rimossi dalle suddette unità?:... Quali sono le attività che generano acque reflue presso il sito? Dove vengono scaricate le acque reflue? (Indicare) Lo scarico avviene in accordo alla normativa vigente? Vengono rispettati i limiti imposti dall autorizzazione? Sono mai stati superati i limiti imposti dall autorizzazione? 1... 2... 3... 4... 5......... L autorizzazione specifica le concentrazioni massime ammesse per i diversi contaminanti? Se SÌ, indicare perché si è verificato:... Il sito ha mai ricevuto ammende o notifiche di violazione per il superamento dei limiti imposti? Che tipo di monitoraggio viene effettuato per le acque reflue? (Descrivere) Se SÌ, indicare perché si è verificato e gli interventi attuati:.................. XII www.ambientesicurezza.ilsole24ore.com 13 marzo 2012 N. 5

Quali parametri sono controllati e con che frequenza? Che tipo di trattamento è utilizzato per la depurazione delle acque reflue? (Descrivere) Se il sito è dotato di un impianto per la depurazione delle acque reflue, indicare: Sono stati programmati interventi di ristrutturazione/ampliamento del sito? Se il sito utilizza un impianto di trattamento esterno, viene controllata la performance dell impianto? 1.... Frequenza:... 2.... Frequenza:... 3.... Frequenza:... 4.... Frequenza:... 5.... Frequenza:... 6.... Frequenza:... 7.... Frequenza:... 8.... Frequenza:... 9.... Frequenza:... 10.... Frequenza:... 11.... Frequenza:... 12.... Frequenza:... 13.... Frequenza:... 14.... Frequenza:... 15.... Frequenza:............... Anno d installazione:.../.../... Eventuali ristrutturazioni/ampliamenti effettuati:.../.../... Costi degli eventuali ristrutturazioni/ampliamenti:... Portata massima:... Max standard raggiungibili dall impianto:... Se SÌ, è stata valutata l eventuale necessità di potenziamento dell impianto di trattamento? In caso affermativo, descrivere gli interventi previsti:............ In caso affermativo, descrivere le modalità di controllo:............ 8. GESTIONE RIFIUTI Indicare le tipologie di rifiuti prodotti Tipo di rifiuto Codice CER Quantità generata 2011 Modalità stoccaggio provvisorio Trasportatore/ Smaltitore Modalità smaltimento 13marzo2012 N.5 www.ambientesicurezza.ilsole24ore.com XIII

Vi sono condensatori, trasformatori elettrici o simili apparecchiature presso il sito? Nel sito erano presenti trasformatori elettrici contenenti PCB? Vi sono materiali contenenti amianto nel sito? È stata effettuata presso il sito un analisi ambientale specifica per l amianto? Viene effettuata periodicamente un ispezione sui materiali contenenti amianto? Sono stati effettuati interventi sui materiali contenenti amianto? Quale tipologia di refrigeranti è usata nelle attrezzature indicate? Le attrezzature indicate, sono soggette a periodica manutenzione? 9. APPARECCHIATURE ELETTRICHE Se SÌ, quando sono state installate:.../.../... Chi è responsabile della loro manutenzione:... Nelle unità elettriche è presente olio refrigerante? SÌ q NO q Se SÌ, di che tipo:... È stata effettuata un analisi degli oli refrigeranti? SÌ q NO q Se SÌ, sono disponibili i risultati? Si sono mai verificate perdite? Se SÌ, perché si sono verificate e quali interventi sono stati attuati:...... Se SÌ, l azienda ha effettuato lo smaltimento? In caso affermativo, descrivere le modalità con cui è stato effettuato:...... 10. MATERIALI CONTENENTI AMIANTO Se SÌ, dove sono ubicati (indicare: isolanti per linee e caldaie, tetto): 1.... 2.... 3.... 4.... 5.... Se SÌ, è disponibile una relazione con i risultati: Se SÌ, riportare sinteticamente i risultati:......... Se SÌ, che tipo d ispezione:... Responsabile:... Sono disponibili i risultati di tali ispezioni: Se SÌ, che tipo d interventi sono stati attuati e in che anno: q Rimozione:.../.../... Cosa:... q Incapsulamento:.../.../... Cosa:... q Confinamento:.../.../... Cosa:... 11. SOSTANZE LESIVE PER L OZONO Frigoriferi:... Impianti di climatizzazione:... Celle frigorifere:... Altro:... Se SÌ, la manutenzione è registrata? Durante la manutenzione delle citate attrezzature, viene utilizzato un sistema di recupero dei gas refrigeranti: XIV www.ambientesicurezza.ilsole24ore.com 13 marzo 2012 N. 5

Le imprese esterne che effettuano la manutenzione delle attrezzature contenenti sostanze lesive per l ozono, sono autorizzate? Se SÌ, è disponibile copia dell autorizzazione? SÌ q NO q Quali fonti di emissioni gassose sono presenti sul sito e dove sono ubicate? Vi sono sistemi di abbattimento per le emissioni delle diverse unità? Il sito ha ottenuto l autorizzazione per le emissioni in atmosfera? Che tipo di monitoraggio delle emissioni gassose viene condotto presso il sito? Quali parametri sono controllati e con che frequenza? Sono disponibili presso il sito i risultati delle analisi? Vengono rispettati i limiti d emissione imposti dall autorizzazione? Sono mai stati superati i limiti imposti dall autorizzazione? 12. EMISSIONI IN ATMOSFERA 1.... 2.... 3.... 4.... 5.... 6.... 7.... 8.... 9.... 10.... Se SÌ, descrivere:...... Se SÌ, sono specificati i limiti per i punti di emissione? Descrivere......... 1.... Frequenza:... 2.... Frequenza:... 3.... Frequenza:... 4.... Frequenza:... 5.... Frequenza:... 6.... Frequenza:... 7.... Frequenza:... 8.... Frequenza:... 9.... Frequenza:... 10.... Frequenza:... Se SÌ, spiegare perché si è verificato:... 13marzo2012 N.5 www.ambientesicurezza.ilsole24ore.com XV

AMBIENTE E RISORSE Il sito ha mai ricevuto am mende o notifiche di viola zione per il superamento dei limiti imposti? SÌ q NO q Se SÌ, spiegare perché e quando si è verificato:......... Il sito ha mai ricevuto la mentele da parte del per sonale o dei residenti della zona a causa delle emissio ni gassose? SÌ q NO q Se SÌ, spiegare perché e quando si è verificato:......... Il sito è stato mai sottopo sto a ispezioni da parte di enti pubblici in materia di tutela dell ambiente? SÌ q NO q Se SÌ, sono state imposte prescrizioni particolari: SÌ q NO q Se SÌ, che tipo di prescrizioni:...... Il sito è stato sottoposto in passato a indagini per ac certare eventuali responsa bilità per la contaminazio ne dell ambiente (acque, suolo ecc.)? SÌ q NO q Se SÌ, ne sono derivate sanzioni penali o amministrative: SÌ q NO q Se SÌ, che tipo di sanzioni:...... Vi sono procedimenti pe nali e civili in atto che riguardano il sito, dovute alla mancata osservanza di adempimenti normativi in materia di tutela dell am biente? SÌ q NO q Se SÌ, ne sono derivate sanzioni penali o amministrative: SÌ q NO q Se SÌ, che tipo di sanzioni:......... Il sito è dotato di un siste ma di gestione ambientale certificato secondo le ISO 14001 o EMAS SÌ q NO q ISO 14001 q EMAS q Se Sì, quando è stata conseguita la certificazione:.../.../... Quando è stato effettuato l ultimo rinnovo:.../.../... 13. ASPETTI NORMATIVI E GESTIONALI IL SOLE 24 ORE XVI www.ambientesicurezza.ilsole24ore.com 13 marzo 2012 N. 5