Modalità di potatura del pioppeto per l ottimizzazione della qualità del legno. Gianni Facciotto



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Transcript:

CRA-PLF FUORI FORESTA Incontro tecnico sulla pioppicoltura Modalità di potatura del pioppeto per l ottimizzazione della qualità del legno Gianni Facciotto Martedì 13 dicembre 201 Cremona

Sommario La ramificazione del pioppo La potatura modalità epoca Attrezzatura L evoluzione della potatura in Italia Indicazioni per i nuovi cloni

La ramificazione nel pioppo I pioppi hanno una fillotassi elicoidale 3/8 (numeri di Fibonacci); in Populus deltoides si passa da 2/5 a 3/8 e poi a 5/13 con la crescita (Larson, 1977).

La ramificazione nel pioppo - Gemme Ibernanti o dormienti Sottogemme o latenti, sviluppate alla base di rami sillettici

La potatura Le finalità della potatura possono essere sintetizzate nei seguenti punti: Favorire la formazione di fusti diritti, esenti da biforcazioni ed altre malformazioni per l altezza desiderata (5-7 m nel pioppo) Consentire la produzione di legno esente da nodi Il primo punto è importante per tutte le latifoglie (ramificazione simpodiale) che hanno in genere una dominanza apicale inferiore a quella delle conifere (ramificazione monopodiale) e spesso soggette alla biforcazione del fusto anche a breve distanza dalla base.

Potatura naturale (cladoptosi) Ha luogo dopo la chiusura della chioma, è un processo lento e il mantenimento per lungo tempo di rami e di monconi secchi nella parte bassa della chioma determina la comparsa di gravi difetti nel legno. Nelle latifoglie la cladoptosi interessa in genere i rami più piccoli e solo in alcune specie (eucalitti) può interessare le branche più grosse 6

Modalità di potatura Nelle latifoglie si possono distinguere: Tagli di formazione del fusto (o potatura di allevamento) Tagli di pulizia (o potatura di produzione) Con la prima si procede alla correzione delle biforcazioni del fusto, alla sostituzione delle cime danneggiate da fattori biotici o abiotici. Nel pioppeto la potatura deve essere iniziata sin dal primo anno; soprattutto nei suoli più fertili. Talvolta si deve iniziare già a partire da giugno/luglio del primo anno 7

Modalità di potatura I tagli di formazione riguardano anche i rami che tendono a raddrizzarsi e a divenire concorrenti del cimale e i succhioni. I tagli devono essere protratti fino a che non si sia formata una porzione di fusto di altezza sufficiente a fornire assortimenti di pregio. Per contenere lo sviluppo di rami indesiderati che non si possono tagliare senza ridurre troppo bruscamente la chioma della giovane piante si può effettuare l asportazione, in primavera dei meristemi terminali (cimatura) 8

Modalità di potatura I tagli di pulizia del fusto vanno effettuati gradualmente, sin dal primo anno L altezza di fusto pulito per i pioppi va da un minimo di 3-3,50 m già sufficiente per produrre un toppo da trancia fino ai 5-7 m Al disopra di tali limiti cessa la convenienza economica a causa del ridotto diametro del fusto e/o degli elevati costi dell intervento blastotomico. 9

Epoca di potatura Il periodo ottimale è il riposo vegetativo. Sono da evitare però i periodi di gelo a causa della fragilità della corteccia. Al primo anni si può agire anche in estate verso la fine di giugno - inizio luglio quando la pianta, in piena attività, riesce a cicatrizzare le ferite e non emette rami epicormici. È bene comunque evitare i periodi di forte risalita della linfa perché il liquido che fouriesce dalle ferite attira insetti e favorisce i marciumi L asportazione dei rami secchi può essere fatta in qualsiasi momento dell anno. 10

Modalità di taglio Per ottenere una buona cicatrizzazione la superficie del taglio deve essere liscia, senza slabbrature, che non permetta il ristagno dell acqua; Non si devono lasciare monconi (tranne nel caso delle cimature); Il taglio non deve essere troppo rasente il fusto per evitare di intaccare il collare (rigonfiamento che riveste un ruolo fondamentale nei processi di cicatrizzazione della ferita prodotta dalla potatura). 11

Attrezzatura Potatura bassa fino a 2 2,5 m dal suolo: Motosega super leggera (barra di 16-20 cm e peso <3,5 kg) Seghetti manuali con lama tagliente nei due sensi Cesoie pneumatiche Cesoie idrauliche Con la motosega la produttività è elevata 60-70 piante per ora per operaio ma il taglio è sfilacciato con problemi di cicatrizzazione Con le cesoie il taglio è netto ma la produttività è inferiore, 40-50 piante per ora per operaio 12

Attrezzatura Potatura medio-alta fino a 5 m dal suolo: Asta potatrice (che sulla cima porta un coltello trapezoidale; con colpi dal basso vengono recisi i rami) Cesoie pneumatiche o idrauliche montate su cestello elevatore Con l asta la produttività varia tra 15 e 30 piante per ora per operaio Con le cesoie la produttività è più alta, varia tra 30 e 50 piante per ora per operaio. Per questa operazione è sconsigliato l uso delle seghe a catena e a disco su aste. 13

Attrezzature 14

METODI DI POTATURA UTILIZZATI NEL PASSATO Primi anni 50, PICCAROLO metodo valido per turni di 15 anni, larghe distanze d impianto, cloni con crescita lenta. Anni Interventi 1-2 -3 Interventi di formazione fusto 4-5 Potatura completa del terzo basale. Fusto tarchiato, resistenza vento 7-8 Potatura prima metà basale 9-10 Potatura 2/3 basali del fusto.

Metodo Piccarolo Vantaggi: facilità di intervento. robustezza del fusto. Svantaggi: nei nuovi cloni che crescono velocemente al 4-5 anno i rami tagliati sarebbero troppo grossi e lascerebbero nodi troppo evidenti. Inoltre al 9-10 anno l impianto è già pronto per l abbattimento.

Primi anni 60, Chiarabba Sistema di potatura a diametro fisso Consiste nell eliminazione di tutti i rami inseriti nella porzione di fusto con diametro pari a 10-12 cm. Con l accrescimento del fusto l intervento viene effettuato sempre più in alto fino a 5-7 m d altezza. Vantaggi: facilità di intervento anche per i meno esperti Svantaggi: prevede interventi di sola pulizia ma non di formazione. È adatto solo per i vecchi cloni canadesi con lento accrescimento giovanile

Primi anni 60, Fregoni Sistema di potatura precoce Prevedeva l eliminazione graduale di tutti i rami presenti nei primi 5-7 m di fusto a partire dall agosto del 2 anno fino al 4. Ogni anno i rami dovevano essere eliminati su una porzione di fusto con diametro non inferiore a 10 cm. Vantaggi: asportando rami di diametro sempre ridotto si ottiene un elevata qualità del legno. Svantaggi: la precoce asportazione dei rami per un altezza di 5-7 m già nei primi anni provoca una notevole flessione nell incremento di crescita.

Primi anni 60, Sekawin Sistema di potatura selettiva Eliminazione dei rami che tendono ad ingrossare troppo, indipendentemente dalla loro posizione, dall età delle piante e dal diametro. Vantaggi: evitano nodi grossi che tolgono qualità al legno. Svantaggi: l architettura della piante non è equilibrata e potrebbe creare malformazioni del fusto e danni da vento

Fine anni 70 (1979) Avanzo Propone un metodo adatto in particolare al clone I-214 e ad cloni a lenta crescita Ripropone il metodo di taglio a diametro fisso per i pioppeti costituiti nell Italia Centro- Meridionale con i cloni tradizionali caratterizzati da accrescimento giovanile lento Vantaggi: facile applicazione Svantaggi: non è adatto ai nuovi cloni a rapido accrescimento

Anni 80 Frison Sistema di potatura basato sulla modalità di ramificazione e sulla fisiologia della pianta Il metodo è tuttora utilizzato e valido per i cloni coltivati anche se per gli ultimi registrati è necessario modificare i tempi di intervento. Le modalità sono distinte in base all età delle pioppelle (1 o 2 anni), mentre per quanto riguarda le varie tipologie di cloni è molto importante anche l osservazione delle modalità di crescita.

Pioppelle di un anno hanno una distribuzione delle gemme diversa rispetto a pioppelle di due anni ed astoni da ceppaia. 1 anno da talea: alte tra 3 e 4 m, hanno gemme svernanti ben distribuite su tutto il fusto. Formano chioma nei 2/3 apicali. Astoni di un anno da ceppaia di 2 o 3 anni: alti fino a 5 m, hanno molti rami sillettici e le gemme sono concentrate solo nella parte apicale del fusto.

Pioppelle di 2 anni da talea: alte tra 6 e 8 m, gemme svernanti nella metà superiore del fusto e sottogemme nella parte mediano basale. Gemme basali e sottogemme rimangono per lo più dormienti.

Per i nuovi cloni (Dvina, Lena, Neva, Soligo, A4A, ecc) che sono di rapido accrescimento e hanno una spiccata dominanza apicale, e per i quali si possono utilizzare pioppelle di un anno di vivaio, la potatura va anticipata a fine giugno del primo anno, specialmente nei terreni di elevata fertilità. Al secondo anno si procederà col metodo classico

Potatura da pioppelle di 1 anno di vivaio 25

Potatura da pioppelle di 2 anno di vivaio 26

Cloni italiani coltivati all estero Cina Grazie per l attenzione Francia Argentina Turchia 27